Archivio mensile: marzo 2020

COVID-19 – informazioni generali e promemoria di buona condotta

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Proteggere se stessi è anche proteggere gli altri.

Linea verde COVID-19: nuovi orari

Il Dipartimento per la sicurezza, l’occupazione e la salute (DSES) adatta i programmi della linea verde COVID-19 alle esigenze della popolazione. D’ora in poi, questa linea telefonica gratuita, 0800 909 400, risponderà alle chiamate della popolazione dalle 9.00 alle 21.00, a partire da sabato 7 marzo. È raggiungibile sette giorni su sette. Aperto venerdì 28 febbraio, i suoi operatori hanno già informato gli abitanti del cantone in media più di 300 volte al giorno.

Persone vulnerabili, dare priorità agli strumenti informatici per la comunicazione

Le persone più a rischio di sviluppare gravi sintomi della malattia sono principalmente:

– persone di 65 anni e oltre;

– persone con pressione alta o con una malattia cronica (cancro, diabete, malattie cardiovascolari o respiratorie) così come quelli sottoposti a terapia che possono indebolire il loro sistema immunitario.

Le autorità cantonali invitano tutti ad assumersi la responsabilità di preservare questa popolazione, più sensibile agli effetti del COVID-19. D’altra parte, per la stragrande maggioranza della popolazione, questo virus è simile ad una lieve influenza e non presenta alcun rischio per la salute.

Oltre alla rigorosa osservanza dei seguenti buoni comportamenti per combattere la trasmissione e la diffusione del COVID-19:

– lavaggio regolare delle mani con acqua e sapone o disinfettante per le mani;

– tossire e starnutire in un fazzoletto o nell’incavo del gomito e smaltire i fazzoletti usati in un bidone della spazzatura chiuso;

– evitare strette di mano e abbracci;

– rimanete a casa in caso di difficoltà respiratorie, tosse e febbre; se avete bisogno di assistenza medica, contattate – per telefono – un medico o un istituto sanitario per stabilire se è necessario un consulto prima di recarvi dal medico o al pronto soccorso.

Le autorità cantonali raccomandano inoltre di rispettare il principio della distanza sociale. Se si hanno sintomi respiratori, si consiglia di utilizzare videochiamate come Face Time, WhatsApp o Skype per corrispondere con questa popolazione sensibile ed evitare così qualsiasi rischio di trasmissione del virus.

I bambini e il COVID-19

I bambini con febbre e difficoltà respiratorie devono ricevere un’attenzione particolare e rimanere agli arresti domiciliari. Il test di screening non è richiesto in nessun caso, ma può essere prescritto dal medico. È possibile un consulto telefonico con un medico o un istituto sanitario. Gli studi lo dimostrano:

– le popolazioni più giovani sono particolarmente resistenti agli effetti del COVID-19. Tuttavia, le misure di protezione di base sono ancora applicabili in tutti i casi.

Eventi con meno di 1000 persone

Le autorità cantonali ricordano agli organizzatori di eventi che le manifestazioni che coinvolgono meno di 1000 persone non sono vietate e non necessitano di un’autorizzazione da parte delle autorità sanitarie (dipartimento medico cantonale, all’interno della Direzione generale della sanità). La decisione di mantenere un evento pubblico è di esclusiva responsabilità della sua organizzatore, che deve valutare la possibilità di un suo rinvio. Le autorità sanitarie sono a disposizione degli organizzatori per qualsiasi domanda relativa a COVID-19 (manifestations-ASU@etat.ge.ch). Le Raccomandazioni per gli organizzatori che mantenere il loro evento sono disponibili sul sito www.ge.ch/lc/covid19.

Materiale informativo disponibile

Al fine di diffondere ampiamente le informazioni suscettibili di evitare o addirittura di fermare un ampia diffusione del virus, vi ricordiamo che un video, https://www.ge.ch/…/covid-19-se-proteger-proteger-personnes… e le immagini, https://www.ge.ch/…/covid-19-coronavirus-recommandations-pr… sono a disposizione dei media per la pubblicazione sui loro siti web.

https://www.ge.ch

Conferenza informativa dell’ITAL-UIL alla SAIG

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Lo scorso 28 febbraio si è tenuta presso la sede della SAIG la conferenza da parte del Presidente della Ital-Uil Svizzera, Mariano Franzin congiuntamente ad Angelo Di Lucci, coordinatore in carica e all’Avv. Alessandra Testaguzza.

L’argomento principale che è stato trattato, e che ha suscitato molto interesse e sconcerto per i presenti alla riunione, ha riguardato le recente abolizione dell’esenzione dal pagamento dell’IMU e della TASI da parte del Governo nella Legge di Bilancio 2020. Franzin ha spiegato come, a seguito del deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia europea per infrazione, il Governo abbia scelto di abolire l’esenzione per i pensionati AIRE, esenzione che, secondo la Commissione europea, violava il principio di eguaglianza tra i cittadini europei ai sensi dell’art. 18 del Testo sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).

Questa decisione, ha spiegato Franzin ai molti presenti alla conferenza, comporta che da quest’anno tutti, compresi i pensionati iscritti all’AIRE, pagheranno l’IMU. Anzi, IMU e TASI sono state incorporate in una tassa unica che è stata denominata Legal Tax.

In questo modo l’Italia ha accontentato l’Unione Europea ma ha scontentato i moltissimi pensionati italiani residenti all’estero.

Resta comunque l’amarezza di constatare che fin dal 2014, anno di approvazione della legge che ha stabilito l’esenzione, entrata poi in vigore nel 2015, il Governo italiano che fece quella scelta era ben consapevole che non sarebbe stata in linea con uno dei principi fondamentali dell’Europa dal momento che la Commissione Europea aveva già precedentemente (ad esempio nel 2013) scritto un parere specifico sull’argomento.

In ogni caso, Franzin ha consigliato di controllare sui siti istituzionali dei Comuni in cui si trovano gli immobili in Italia, onde verificare se sia stata prevista una qualche facilitazione per i proprietari residenti all’estero, ma anche per verificare che non venga applicata la normativa retroattivamente.

Oltre a questo Franzin ha fornito informazioni importanti per quanto riguarda la compilazione delle imposte 2020. Informazioni rivolte a tutti coloro i quali hanno dichiarato al fisco svizzero con autodenuncia beni immobiliari posseduti in Italia. Nella decisione di tassazione per i beni dichiarati (rappel d’impôt) il fisco elvetico ha calcolato la differenza di imposte dovute per gli ultimi 10 anni e gli interessi di mora per lo stesso periodo. Gli interessi maturati e regolarmente pagati assieme alle imposte arretrate, possono essere dedotti nella dichiarazione delle imposte sotto “interessi passivi” codice 55.10.

Inoltre, per gli stessi contribuenti, riferisce Franzin che a Berna, il valore ufficiale degli immobili è stato calcolato dal fisco sul tasso medio di cambio per il periodo di recupero dell’imposta. Nel 2020, atteso che il tasso di cambio Euro /franco svizzero, è sceso negli ultimi 10 anni, è possibile inserire nella dichiarazione dei redditi del 2019, una valutazione diversa del valore degli immobili all’estero applicando il tasso corrente, calcolato nel cantone Berna sulla base del cambio al 31.12.2019 che era di CHF 1.11 per 1 €, con una differenza rispetto al cambio medio precedente che era di CHF 1.25 per 1 €. Questo adeguamento può avere una incidenza al ribasso, anche importante, di detto valore sia per quanto riguarda il calcolo sulla fortuna, sia per il valore locativo. La correzione va apportata sul “valore ufficiale” e “valore locativo”. Bisognerà verificare se anche a Ginevra daranno questa possibilità.

Dopo un intervento dell’Avv. Testaguzza volto, ancora una volta, a chiarire l’abolizione del pagamento dell’IMU, e a ribadire l’importanza di pagare le imposte, necessarie per garantire i servizi per la comunità, purché si tratti di imposte giuste e ben utilizzate, ha preso la parola Angelo Di Lucci, il quale ha dato informazioni riguardanti l’INPS.

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In caso di rientro in Italia, difatti, se si è titolari di una pensione erogata dall’INPS, esiste una facilitazione per quanto riguarda la copertura sanitaria. Si può scegliere se mantenere quella svizzera oppure cambiarla con quella italiana. I pensionati dovranno solo annunciarsi alla ASL di competenza del Comune nel quale si trasferiranno e si torna a carico del Servizio Sanitario Nazionale e, per quanto riguarda la tassazione del premio cassa malattia, pari al 7,5%, Di Lucci ha fatto un esempio su una somma di 2000 franchi sulla quale in Italia si pagano 150, mentre in Svizzera 400.

Di Lucci ha anche parlato del CUD, il documento che può essere richiesto all’Ital-Uil a partire dalla metà del mese di marzo di ogni anno, documento necessario anche in Svizzera per la dichiarazione dei redditi.

Efficace come sempre, Franzin, congiuntamente a Di Lucci, ha aggiornato i nostri connazionali su imposte e tasse e fornito molti consigli.

45mo Anniversario dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra

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Sono iniziate lo scorso 29 febbraio i festeggiamenti del 45mo anniversario di fondazione dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra all’École de Vernier Place situata nella Città di Vernier. Una serata che non ha tradito le aspettative del “savoir faire” del Presidente Menotti Bacci e del suo Comitato.

Tordelli, filetto e torta, un menu stellato proposto ai commensali che si sono deliziati a degustare queste prelibatezze culinarie toscane, accompagnate dalle note musicali eseguite dal “Duo di Casa Nostra”.

Il presidente della Lucchesi nel Mondo, Menotti Bacci, dopo aver ringraziato l’instancabile squadra di cucina e i rappresentanti delle Associazioni invitate, ha chiamato sul palco il Console Aggiunto, Dott.ssa Roberta Massari, i fondatori dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra, il Coordinatore ed i membri della SAIG presenti.

La Dott.ssa Massari, avendo rivolto un saluto al pubblico ed espresso soddisfazione per l’andamento del galà, ha rammentato l’importanza storica della colonia lucchese a Ginevra, le cui origini risalgono al Cinquecento. In effetti, a quell’epoca, alcuni nobili lucchesi lasciarono l’Italia per motivi di religione, diretti alla città del Calvino, dove poterono professare liberamente la fede riformata.

C. Vaccaro, dopo aver formulato gli auguri al Presidente per il notevole traguardo personale e associativo, ha ricordato la recente scomparsa del compianto Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra e quella del Presidente dell’Associazione Emiliano-Romagnoli, Roberto Marchi.

La parola poi è stata data all’ex Presidente del Consilio Municipale della Città di Ginevra nonché, membro della SAI, Jean-Charles Lahion, che ha evidenziato alcuni meriti DEL Presidente Bacci all’interno della Sua realtà associativa e nella SAIG.

Buona e soddisfacente l’affluenza, a testimonianza della persistente voglia di ritrovarsi tra connazionali e di riunirsi anche sotto un Campanile, un tempo segno identitario ma discriminante, oggi testimone della condivisione di ideali non solo dagli appartenenti alla stessa comunità locale ma anche dagli amici di altre Regioni italiane. La soddisfazione espressa dagli ospiti si è manifestata dalla numerosa partecipazione e, l’andamento della festa ha testimoniato ulteriormente la bravura dell’associazione Lucchesi nel Mondo, conosciuta ed apprezzata per la qualità delle sue iniziative.

L’Associazione Lucchesi nel Mondo, si costituì l’11 settembre 1968, alla presenza dell’allora Presidente della Provincia di Lucca, Ildo Barsanti,e del Sindaco di Lucca, Giovanni Martinelli. I primi dati sull’emigrazione lucchese in Svizzera, risalgono alla fine del XVI secolo, quando l’Università di Ginevra, accolse tre grandi personalità di origine lucchese: Gian Luigi Calandrini, matematico e filosofo, Giovanni Alfonso Turettini e Gian Giacomo Burlamacchi, maestro del diritto naturale e membro del Consiglio dei Duecento.

La Sezione ginevrina dei Lucchesi nel Mondo, fu Costituita nel 1975 da Quinto Lucchesi, che fu eletto primo presidente, Alvaro Sichi, Jean Lucchesi, Vittorio Vitali, Vittorio Bacci, Siro Bartolini, Luigi Bonaldi, Fulvio Bartolini, Francesco Luti, Franco Romei. Dopo il Presidente Lucchesi, si sono succeduti Manrico Vaselli, Arnaldo Innocenti, Loriana Dei Rossi, oggi Presidente Onoraria, e Menoti Bacci alla presidenza dal 2004.

Quindi, 45 anni di esistenza, una longevità non comune nelle nuove associazioni e difficile raggiungere nelle anziane. Dal 1975 i Lucchesi ginevrini, si sono distinti per la loro appartenenza alla Città di Lucca, rappresentane le tradizioni ed i valori rinascimentali toscane. Colonna portante dell’associazionismo italiano a Ginevra, ha dimostrato, negli anni, di saper interpretare il suo ruolo, quel compito di saper portare alti i colori della propria città, Regione ma, soprattutto, saper rappresentare la Patria comune: l’Italia.

I lucchesi di Ginevra, Co-fondatori della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, (SAIG), sono stati, e lo sono tutt’ora, un gruppo sempre disponibile alla collaborazione e attivamente partecipe alle varie attività socio-culturali che vengono realizzate nel Cantone di Ginevra.87861939_3031072466943407_7519782402881748992_o 87869182_3031072260276761_2756881005552861184_o 88196490_3031071753610145_5463056499087507456_o