Intervista a Claudio Bozzo: un italiano a Ginevra da conoscere

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Nato nel 1967 a Genova, è sposato con Camille ed ha tre figli, Marina, Flavia e Massimo.

Oggi è COO della Mediterranean Shipping Company per cui ha lavorato ininterrottamente dal 1994. Inizialmente assunto come semplice impiegato nella filale negli USA ne ha poi assunto la presidenza dal 2005 fino alla sua promozione a COO globale avvenuta nel 2015 ed il suo conseguente trasferimento a Ginevra.

In carriera ha ricevuto diverse onorificenze e premi. Tra i più rappresentativi ricordiamo la “NIAF international Business Award”; la “UN Maritime hall of fame” e il “CONNIE Award”. E` stato anche nominato nel 2012 Commendatore della Repubblica Italiana.
Oggi ricopre anche la Carica di Presidente della Camera Di Commercio Italiana di Ginevra.

Perché` sei venuto a Ginevra?

Da 27 anni lavoro per MSC. E` la mia seconda famiglia, una parte fondamentale della mia vita. Ero Presidente di MSC USA da ormai 10 anni quando un giorno mi hanno chiamato gli Aponte ( i proprietari di MSC) e mi hanno chiesto se volevo raggiungerli a Ginevra come global COO. Figuriamoci se mi lasciavo scappare un’occasione del genere. Ed eccomi qui!

Che aspettative hai?

Sinceramente mi aspetto e auguro solo di poter fare la differenza ! Prima di tutto sul lavoro, alla MSC e non solo per la Compagnia ma anche per le persone che ci lavorano. Le persone sono la mia passione! Mi piace che tutti vengano a lavorare contenti e che riescano a realizzare tutte le aspirazioni che hanno. Vorrei però fare la differenza anche all’interno della comunità italiana. Come sai sono diventato il Presidente della Camera di Commercio Italiana qui di Ginevra e penso che questo sia proprio lo strumento giusto per aiutare il mio paese e la comunità`.

Vediamo di conoscerci un po’ meglio, ci racconti quali sono le tue priorità nella vita e chi è veramente Claudio Bozzo?

Bella domanda .. mi piacerebbe che la gente pensasse che Claudio Bozzo è una persona felice, allegra ed entusiasta della vita ! perché’ è la verità ! E non potrebbe essere diversamente. Ho avuto la fortuna di avere tutto dalla vita ..ho un lavoro che mi piace moltissimo; una moglie e dei figli che adoro; sono cresciuto all’interno di una famiglia stupenda; ho vissuto gran parte della mia vita in Italia che ritengo sia un paese meraviglioso e un’altra parte in America che mi ha dato delle possibilità infinite. Cosa volere di più`? Riguardo le priorità …. Sicuramente prima di tutto vengono mia moglie ed i miei figli. Vorrei davvero che fossero fieri di me. Per questo cerco di essere un buon papà ed un buon marito ( ci sono grossi margini di miglioramento ma io ci provo ). Allo stesso tempo cerco di far bene sul lavoro e di rispettare certi valori che per me sono essenziali. L’onestà , la determinazione, l’affrontare la vita con spirito positivo. Spero con l’esempio di riuscire ad influenzare la crescita dei miei figli.

Se potessi cambiare qualcosa di te , cosa cambieresti?

l’altezza. se potessi essere 10 cm di alto …… no scherzi a parte .. .. devo dire che sono contento di come sono, dei miei pregi e anche dei miei difetti. Però, se mi chiedi che cosa vorrei cambiare, ti do una risposta riferita a questo preciso momento della mia vita. Avendo vissuto tanti anni in America, ho un approccio molto americano e cioè sono molto diretto perché’ penso che sia la cosa migliore. Poiché` però non sono più in America , forse dovrei imparare ad essere un po’ meno diretto, un po’ più diplomatico. Ci proverò anche perché` ci tengo ad aiutare la gente e quindi se non imparo a dare il feedback in maniera giusta non potrò fare la differenza come vorrei.

Quali esperienze ti hanno formato di più durante la tua carriera?

In verità`, le esperienze che mi hanno formato di più sono successe prima che io cominciassi la mia carriera. Non hanno niente a che vedere col business. La prima è stata fare l’arbitro di calcio. So che è un po’ strano ma è cosi. Quando sei arbitro di calcio all’inizio della tua carriera vai ad arbitrare in campetti di periferia; campetti dove non c’è la protezione della polizia, dove sei nel mezzo del nulla e dove la gente non ha certo una carriera da mettere a rischio. A rischio c’è solo la tua incolumità`. Chiaramente devi sviluppare alcune capacità. Capacità di lettura delle persone per poter gestire i giocatori in campo; capacità di gestione del pubblico; capacità di gestione delle tue emozioni perché’ ovviamente i calciatori cercano sempre di influenzarti in un modo o nell’altro; capacità di prendere decisioni immediate a volte anche impopolari.

Queste sono tutte cose che poi sono diventate fondamentali per me per poter fare il manager. La seconda è stata fare l’allenatore di pallanuoto perché’ allenando una squadra, chiaramente impari a gestire le persone e impari a capire che ciascuno va motivato in maniera diversa; a ciascuno devi parlare in maniera diversa; ciascuno va aiutato a crescere con una preparazione personalizzata. Anche queste tutte capacità necessarie per essere un buon manager. Come ho detto, tutto questo è successo prima. Durante la carriera invece secondo me sono le persone che incontri che fanno la differenza, quelle che ti cambiano, che ti ispirano, che ti fanno crescere. Io ho sempre avuto la fortuna di incontrare le persone giuste al momento giusto. Quelle che mi hanno insegnato esattamente le cose di cui avevo bisogno. Alcune di queste persone le ho capite solo dopo e le ho poi richiamate per ringraziarle. Da tutti i manager che ho avuto ho imparato qualcosa. Da alcuni cosa fare e da altri cosa non fare ma tutti mi sono stati maestri nel bene e nel male.

Dopo tutto il tuo girovagare per il mondo, sei ancora legato all’Italia ed alla tua città natale?

Se chiedessi a mia moglie che è Francese, ti direbbe che io penso che tutte le cose migliori del mondo vengono dall’Italia . C’è una simpatica lotta in casa .. tremenda .. ( ride .. ) però a parte gli scherzi …. io sono molto legato all’Italia e molto legato alla mia città : Genova . Ci mancherebbe altro! Il mio sincero amore per il paese cerco di dimostrarlo .. ed è il motivo per cui cerco il contatto con la comunità italiana; è il motivo per cui ho deciso di accettare la carica di Presidente della Camera di Commercio. E’ un modo di dedicare del tempo al mio paese, mi spiego meglio .. io ho il mio lavoro che mi stimola la mente e l’anima ed ho la Camera di Commercio che mi stimola il cuore.

Cosa ne pensi della “fuga dei cervelli” dal nostro paese?

Sono un po’ stufo di queste domande rivolte a noi che viviamo all’estero …. da vent’ anni sento sempre le stesse domande e le stesse risposte che non condivido. La gente normalmente risponde: l’Italia, attraverso le sue istituzioni, deve fare di più per farli rientrare. Solo in minima parte sono d’accordo. Far rientrare i cosiddetti “cervelli” non può essere la priorità`. Per prima cosa bisogna chiedersi “ma com’è possibile che appena uno va all’estero diventa un cervello?” In realtà molti dei ‘cervelli” sono ancora in Italia ma non li stiamo valorizzando. Non gli diamo la possibilità di emergere. Continuiamo ad insegnare ai giovani a cercare un lavoro mentre all’estero già da anni gli insegnano come crearsi la loro attività`! siamo indietro ed è un peccato perché` le nostre capacità imprenditoriali e manageriali sono indiscusse ed indiscutibili. Quindi, prima cambiamo quello che dobbiamo in Italia per aiutare chi c’è adesso! Poi creiamo le condizioni per far rientrare i cervelli in fuga ma sarà dura.

Molti degli Italiani all’estero stanno bene e magari non pensano neppure di tornare. Perché’ invece non troviamo un modo di ‘usarli’ in modo positivo per il nostro paese li dove sono? Mi spiego. Queste persone che sono uscite dall’Italia e sono milioni, hanno spesso raggiunto delle posizioni importanti sia in ambiente lavorativo sia in ambiente politico e quindi abbiamo secondo me un World Wide Web di Persone e Contatti che nessun altro Paese può vantare. Se imparassimo ad usarlo, a valorizzarlo, potrebbe essere una risorsa eccezionale per il paese!

Per concludere, che progetti hai per il futuro?

Sono abituato a programmare a lunghissima scadenza ma sempre pronto a modifiche in corsa. A breve termine direi che da un punto di vista familiare voglio continuare a “modellare” i miei figli affinché’ siano felici e facciano la differenza nella società del futuro. Questo richiede tantissime energie ed un piano ben preciso perché’ certe qualità, certi valori, non nascono per caso ma vanno costruiti, vanno insegnati sia con l’esempio che con metodi precisi; per quanto riguarda il lavoro ovviamente il mio obiettivo è sempre quello di migliorarmi e migliorare le persone che sono attorno a me, far crescere i reparti e gli uffici in giro per il mondo nonché` far si che i proprietari continuino ad essere soddisfatti di me. infine, per quanto riguarda il mio paese, l’obbiettivo è continuare a far crescere la Camera di Commercio Italiana qui di Ginevra. In questi ultimi anni è già cresciuta tantissimo.

Avevamo fatto un piano a 5 anni ed abbiamo già raggiunto tutti gli obbiettivi. In particolar modo abbiamo creato un Board veramente splendido; abbiamo del personale veramente professionale ; abbiamo creato eventi unici e di successo; abbiamo anche preso la leadership dell’associazione Internazionale delle Camere Di Commercio straniere presenti a Ginevra ma soprattutto, stiamo diventando il collante della comunità Italiana a Ginevra. Insomma, stiamo davvero facendo fare bella figura al nostro paese e confidiamo di fare ancora meglio in futuro. A proposito , sei socia della camera?

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