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Ritorna il Corso di Cucina SAIG con la Trippa alla fiorentina

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Ritorna il Corso di Cucina SAIG con la Trippa alla fiorentina

Dopo la pausa estiva ad accendere i fornelli, per il Corso di Cucina della SAIG, ci ha pensato l’Associazione Lucchesi nel Mondo col suo Presidente, Menotti Bacci. La trippa alla fiorentina è stata la pietanza proposta dai toscani lo scorso 27 settembre ai già conosciuti commensali e ad altri che si sono aggiunti iscrivendosi al Corso di Cucina 2018 – 2019.

La trippa è un cibo considerato “povero” e poco raffinato, ma invece cucinato alla perfezione come in questa ricetta preparate dal nostro responsabile toscano del Corso di Cucina, Menotti Bacci, diventa saporito e nutriente, oltre che economico. La ricetta della trippa alla fiorentina è un piatto classico della cucina toscana; si tratta di una preparazione semplice, fatta senza aggiungere molti ingredienti, ma molto gustosa.

Oltre alla trippa ed il vino, rigorosamente italiano, il Corso-cena si è concluso con un dolce estivo: Gelato alla vaniglia.42705300_2091767130873950_1303022004487585792_o 42683070_2091767127540617_4495655488356089856_o

Questo tipo di ricette considerate “povere, corrisponde pienamente ai criteri del progetto culinario della SAIG, che volge a far riscoprire le antiche tradizioni culinarie delle regioni italiane. Un modo anche per tramandare le vecchie ricette delle nostre nonne, un progetto per mantenere viva la cultura culinaria della nostra Italia fuori dai suoi confini.

La trippa alla fiorentina è una ricetta tipica della cucina toscana, una pietanza a base di frattaglie ottima da preparare come secondo piatto o per una cena gustosa e nutriente. Gli ingredienti per la realizzazione di questa ricetta sono davvero semplici: trippa, sedano, carota, cipolla, pomodoro e alloro.

La trippa è sempre stata, fin dall’antichità, un alimento molto consumato in Toscana, e in particolar modo a Firenze dove ancora oggi è molto apprezzata. Quello che sappiamo della trippa alla fiorentina è che, anche se preparata con ingredienti “modesti”, il Maestro Martino, grande cuoco del XV secolo, autore de “Arte coquinaria”, la consegnò a Bartolomeo Sacchi che ne favorì la diffusione.
La trippa è una pietanza che fa parte della tradizione gastronomica italiana, esistono diverse varianti da nord a sud.

Ancora una volta l’equipe SAIG ha saziato a dovere il desiderio di sapere delle frequentatrici del Corso che diventa sempre di più una riunione famigliare, un momento per incontrarsi col piacere di condividere questo momento attorno ad una pietanza. Non è solo imparare e scoprire una ricetta ma anche condividere un’amicizia che si innaffia e rafforza col passare del tempo e di questo, la SAIG non può essere che orgogliosa e fiera.

Se volete iscrivervi, rimangono ancora qualche posto prima di chiudere le iscrizioni.
Per informazioni chiamare al 078 865 35 00

C. Vaccaro

Ginevra premiata “Comune amica dei bambini” dall’UNICEF Svizzera

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La città di Ginevra ha ricevuto oggi la menzione (Label) dall’UNICEF Svizzera “Comune amico dei bambini”. Alla vigilia delle celebrazioni che caratterizzeranno, l’anno prossimo, il 30° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite relativo ai diritti dell’infanzia, Ginevra viene quindi presentata come una città che si impegna con risolutezza per i bambini e incoraggia la loro partecipazione a tutti i progetti che li riguardano nella comunità. Questo Label elogia inoltre il desiderio del Consiglio di amministrazione di inserire i diritti dei bambini nell’agenda politica, come priorità della legislatura 2015-2020.

Il “Label Commune amie des enfants” è stato rimesso al Sindaco della Città di Ginevra, Sami Kanaan e a Esther Alder, Consigliere Amministrativo responsabile del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà, e anche ad un gruppo di bambini presenti giovedì 25 settembre al Palais Eynard, da Claudia Grassi, delegata dell’UNICEF Svizzera.42694061_2091615917555738_3403904132044554240_o

Una politica per l’infanzia trasversale e strutturata42649415_2091615900889073_4736253642108043264_o

Il riconoscimento Label premia gli sforzi del Comune per i diritti del bambino. Nel 2014, la città ha fatto un inventario e una valutazione dei servizi offerti ai bambini fino a 12 anni. Ha anche – e questo è un approccio originale elogiato dall’UNICEF – ha consultato più di mille bambini sulla loro percezione dei loro diritti.

Sulla base di questo lavoro, la città ha elaborato un piano d’azione trasversale con tre priorità:
– mantenere e migliorare la qualità della vita e la sicurezza nella città;
– promuovere l’uguaglianza e l’integrazione di tutti i bambini;
– promuovere l’accesso all’informazione e alla partecipazione per tutti i bambini.

Un focus molto chiaro sulla partecipazione42694342_2091615904222406_5038885550409383936_n

Nei loro messaggi, Sami Kanaan ed Esther Alder, hanno ricordatoche le azioni intraprese in tutti i servizi municipali hanno permesso ai bambini di essere ancora più coinvolti nella vita della città.

A titolo di esempio, si può menzionare, in particolare, la realizzazione di teloni per cantieri edili esposti nel contesto di importanti progetti di sviluppo, come quello del Grand Théâtre o della Scuola Pâquis-Center. O, ancora, la sistematizzazione di una pagina speciale per bambini nella rivista “Living in Geneva”.

Questa politica partecipativa vuole anche realizzare progetti proposti dai più giovani. A questo proposito, il bando per idee sviluppato nel 2016 nelle scuole del distretto di Eaux-Vives è notevole. Durante la cerimonia, è stato presentato dai bambini e tramite un breve video. Per la cronaca, quasi 500 bambini hanno dato la loro opinione e hanno dato suggerimenti per la loro città. Sono state selezionate 14 idee e alcune sono state implementate con il supporto dei servizi municipali.
Oltre alla sua componente partecipativa, l’approccio della città di Ginevra ai diritti del bambino sottolinea lo sviluppo della cittadinanza attiva, invitando i bambini a diventare cittadini impegnati e responsabili, soprattutto per quanto riguarda l’uso del diritto di petizione.

La consigliera di Stato Anne Emery-Torracinta ha elogiato questo riconoscimento per conto delle autorità cantonali che hanno recentemente incluso la partecipazione dei bambini al centro della loro legislazione.

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L’UNICEF Svizzera sottolinea oggi che l’impegno della città di Ginevra nei confronti dei bambini è importante ed esemplare nei vari servizi municipali. Si raccomanda di estendere l’approccio ai giovani fino a 18 anni e di includere nella riflessione i partner vicini all’amministrazione. Pensiamo in particolare alle ludoteche, alle case di quartiere e all’intero settore para ed dopo-scolastiche.

Questa cerimonia rappresenta un punto di ancoraggio alla politica della città per la promozione dei diritti del bambino e, nello stesso tempo, un punto di partenza importante verso il trentesimo anniversario della Convenzione, che si celebrerà a Ginevra nel 2019.

In questo senso, il progetto “Dream Library”, promosso dalla House of Creativity e presentato come parte di questa cerimonia per assegnare il marchio Label da parte dell’UNICEF, offre una buona prospettiva. I bambini della Villa YoYo hanno condiviso i loro primi sogni che serviranno da base per questa biblioteca.

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Foto : Patrick Gilliéron Lopreno

Ignazio Puglisi e la sua “Opera dei pupi” ritornano a Ginevra

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Continuano gli eventi culturali in occasione dei festeggiamenti del 10° Anniversario di Fondazione della SAIG ed il progetto culturale con la città di Vernier: “La culture italienne s’invite à Vernier, col Patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Ginevra e l’Istituto Italiano di Cultura a Zurigo (IIC).

Lo scorso 22 settembre, data unica in Svizzera, la SAIG ha scelto il ritorno dell’Opera dei Pupi, considerando, anche, che il Capoluogo siciliano, Palermo, è stato designato come “la capitale italiana della cultura nel 2018”.42564380_2087049208012409_5175514000602955776_n

Lo spettacolo dell’Opera dei Pupi Siciliani è, dunque, tornato a Ginevra, con “l’Orlando furioso”, tratto dall’opera di Ludovico Ariosto. La rappresentazione è stata presentata dalla famiglia Puglisi, pupari di tradizione da ormai cinque generazioni, che propone spettacoli in numerosi teatri italiani ed esteri al fine di diffondere e mantenere viva questa forma di arte espressiva che non può e non deve essere dimenticata. Ed è proprio grazie ad artisti come Ignazio Puglisi ed alla sua famiglia che oggi possiamo scoprire (o riscoprire) una delle tradizioni più antiche e nobili della Sicilia.

Prima della rappresentazione organizzat42435017_2087048988012431_6604406485625602048_oa dalla SAIG, i “Pupari siciliani” hanno improvvisato un piccolo spettacolo destinato ad alcuni alunni dei Corsi d’Italiano per la gioia di piccini ed adulti. La piccola rappresentazione si è svolta senza scene per permettere al piccolo pubblico di vedere come si manovrano i pupi e il particolare modo di raccontare la storia dando voce ai singoli personaggi in azione. Sono stati formulati i dovuti ringraziamenti all’Ente Gestore CAE e all’Ufficio Scuola per l’interesse didattico dimostrato in questa occasione.

I saluti del Coordinatore Carmelo Vaccaro, insi42408778_2087048868012443_287485310995005440_oeme ai Presidenti presenti ed al cassiere Gino Piroddi, hanno dato il via alla serata. Ad assistere allo spettacolo presenti il Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana, il Console Aggiunto, Roberta Massari, la Direttrice dell’IIC di Zurigo, Dott.ssa Licia Coffani. Inoltre, erano presente l’On. Simone Billi, neo parlamentare residente in Svizzera, eletto nella Circoscrizione Europa e Sofia Fazzino, Assessore alle attività Culturale del Comune di Sortino (SR).

In effetti, se il teatro delle marionette ha un’origine antichissima e diffusa in molti paesi del mondo, in Sicilia – quest’arte – nasce già nell’800 e assume una caratterizzazione unica che si distingue dal classico teatro delle marionette sia per i contenuti che per la tecnica, prendendo il nome di «OPRA DE’ PUPI » .

E così per oltre due secoli i Pupi Siciliani, abilmente animati da generazioni di “Pupari”, hanno costituito l’unica fonte di istruzione e una delle poche occasioni di svago e di divertimento per le classi più umili in un primo tempo, ma che in seguito è stata apprezzata anche dalla borghesia.42483006_2087049364679060_7925030975489179648_n

Nelle epoche passate il successo fu tale che vennero trasposte e arrangiate in versione marionettistica anche famose opere liriche, ma la “vera” Opra de’ Pupi è costituita essenzialmente da due filoni: le gesta di Rè Artù e i dei Paladini di Francia e alcuni personaggi popolari, come:”Virticchiu e suo compare”.

A noi sono state presentate le gesta di Orlando, di Angelica e degli altri attori-Pupi, magistralmente maneggiati dai componenti la storica compagnia di Sortino (SR).

Un’altra peculiarità dei pupi siciliani è data dal fatto che ciascuno di essi è un’opera d’arte unica, una scultura di legno, metallo e stoffa, mossa da due aste metalliche, una sulla testa e l’altra nella mano destra, e, da alcuni fili generalmente di spago, differenziandosi ancora di più dalle tradizionali marionette (molto più piccole e mosse solo da dei fili). In particolare i personaggi che sono stati portati in scena sono copie fedelissime degli originali, figure alte 1.30 cm e pesanti oltre 30 kg.

Purtroppo il teatro dei pupi è un’arte in via d’estinzione; “L’opera” è stata riconosciuta ed inserita dall’UNESCO tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità. Pertanto, il pubblico della Salle des Avanchets, messa a disposizione dalle autorità comunali di Vernier, ha potuto riscoprire ed apprezzare questa professione artistica. Straordinario è stato anche notare come, ancora oggi, adulti e bambini, seppur smaliziati da mirabolanti effetti speciali e videogames, restino incantati ed a bocca aperta dinanzi a questi ormai rari spettacoli d’arte.

Al termine dello spettacolo, il Coordinatore Carmelo Vaccaro, insieme ai presidenti presenti Antonio Scarlino presidente dell’Ass. Regionale Pugliese e Francesco Decicco, presidente dell’Ass. Calabrese ginevrina, hanno proceduto a premiare e ringraziare Ignazio Puglisi e l’Assessore Sofia Fazzino del Comune di Sortino con le penne commemorative, che la SAIG ha fatto clonare per l’occasione. Al neo Parlamentare eletto in Svizzera, l’On. Simone Billi, la SAIG ha fatto dono del Gagliardetto della Società dandogli appuntamento per i prossimi eventi organizzati dalla SAIG.

Ancora una volta la SAIG ha saputo interpretare l’indole della cultura italiana con un evento di questo tipo che raramente viene riprodotto all’estero. Grazie alla sinergia consolidata con le autorità consolari di Ginevra, della città di Vernier e dell’IIC di Zurigo, passi avanti vengono fatti per la realizzazione di eventi sempre più di spessore culturale. Questo evidenzia come l’impegno nell’unirsi fra persone e attori del settore, annientino, attraverso il linguaggio culturale, gli spazi e le barriere.

L’amore per la cultura è una medicina del “stare bene insieme!”

Programma di legislatura 2018-2023 dello Stato di Ginevra: una visione coerente per la legislatura

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Programma di legislatura 2018-2023, piano finanziario quadriennale 2019-2022 e progetto di bilancio 2019 dello Stato di Ginevra: una visione coerente per la legislatura

Lo scorso venerdì 14 settembre, il Consiglio di Stato di Ginevra, ha presentato il piano finanziario quadriennale 2019-2022 (PFQ) e il progetto di budget (PB) 2019. Per la terza volta nella sua storia, Ginevra si dota di un programma di legislatura. E il Consiglio di Stato del cantone lo fa in anticipo rispetto al termine previsto dalla Costituzione al fine di dare rapidamente i grandi orientamenti della politica per la prossima legislatura. Importante certamente per il Gran Consiglio di modo ch’esso possa conoscere le intenzioni a lungo termine prima di pronunciarsi sui budget a breve termine.
Il programma di legislatura è un documento molto importante ai fine della trasparenza nei confronti degli elettori che hanno delegato una parte del loro potere per poter gestire la “res publica”.41991892_2078792645504732_3259759244269846528_o

Erano presenti, oltre a Pierre Maudet, Presidente del Consiglio in carica, i Consiglieri Nathalie Fontanet, Antonio Hodgers, Serge dal Busco, Mauro Poggia, Anne-Emery Torracinta, Thierry Apotheloz che hanno evidenziato a turno, sia il PFQ che PB.
La filosofia di base da cui partire dal 2019, è stata riassunta in 3 concetti: Insertion, Interaction et Innovation.

L’Insertion si fonda si fonda sull’ambizione di un contesto societario ove ciascuno ha i mezzi per prosperare. Urbanizzazione, impiego, sicurezza, accessibilità e relazioni di lavoro, sono le parole ed i concetti chiave su cui la repubblica ed il Cantone di Ginevra andrà ad investire nei prossimi quattro anni.

L’Interaction significa dare risalto all’interdipendenza delle azioni, al PF17 (che riguarda la fiscalità delle imprese volta a favorire la permanenza ed a nuovi insediamenti di società nel Cantone), la mobilità, soprattutto riguardo ai transfrontalieri che ogni giorno vengono a lavorare a Ginevra, sfide generazionali, cultura ed ambiente. In particolar modo è stato sottolineato che la mobilità avrà un ruolo fondamentale per preparare la città per il futuro: meno autovetture, più trasporto pubblico, si pensi soltanto agli investimenti operati per il Leman Express che porteranno a meno traffico e, dunque, ad una migliore qualità di vita per i cittadini. Bisogna agire oggi, secondo Hodgers, per lasciare una Città bene organizzata alla generazioni future.
L’innovation è necessaria per pensare all’incremento futuro, prevedendo una rivoluzione numerica: dunque, formazione, transizione energetica per preparare la città alle nuove sfide di domani.

Tripla responsabil42044768_2078792638838066_5578169409396015104_oità per le attuali istituzioni che programmano per i prossimi quattro anni con un occhio sul domani più lontano. Ecco, allora, le iniziative per la Ginevra internazionale come polo di innovazione e sviluppo per la Svizzera e trait d’union a livello europeo e mondiale. Questo comporta, fin da ora, una rigorosa gestione degli introiti finanziari che ha come conseguenza una ripartizione più equilibrata dalle risorse dei comuni e del cantone, un equilibrio possibile tra investimenti e funzionamento, facendo i conti con la crescita annuale media delle uscite di meno del 2%.
Per quanto riguarda la mobilità, un forte accento è stato apposto sul Leman Express. Per la fiscalità molto si punterà sul progetto PF17, che segnerà la fine dei regimi di fiscalità speciali e darà impulso definitivo ad una fiscalità imparziale, al mantenimento dell’attrattiva ed alla limitazione del costo iniziale.
Altro argomento che ha tenuto banco è stato quello relativo alle assicurazioni malattia per dare sicurezza ai 70.000 assicurati ed allo Stato come datore di lavoro primario e responsabile.

La Consigliera Fontanet, ha tenuto a precisare che non hanno ancora tutti i par41895184_2078792748838055_2240261839311077376_oametri e che quindi non potevano ancora essere fatti conteggi definitivi anche a causa della mancanza di una decisione a livello federale.

La vista di insieme del PFQ 2019-2022, ci racconta che l’obbiettivo sarà quello di mantenere le prestazioni e lo sviluppo della mobilità e della formazione, in parallelo con il mantenimento delle infrastrutture necessarie al mantenimento del benessere della popolazione. Il tutto non puo’ prescindere dalla compensazione dell’aumento delle spese e da una ripartizione equa delle risorse tra cantone e città.

Il Consigliere Serge Dal Busco ha riferito circa l’evoluzione globale delle spese per la politica pubblica e relative spese di investimento. La gran parte di dette spese è andata per la coesione sociale e la formazione. A seguire la salute, la mobilità, gli Stati maggiori e sicurezza. Gli investimenti nei quattro anni riguarderanno soprattutto la mobilità, la formazione, la salute, la sicurezza, ambiente e alloggi.

L’evoluzione del debito e degli interessi ha una previsione purtroppo in rialzo. L’autofinanziamento delle risorse non è garantito al 100%.

Concludendo, il Consigliere Mauro Poggia ha confermato che gli obbiettivi sono quelli di mantenere le prestazioni ed un alto livello di investimento, nonché di controllare la crescita delle spese ad una quota inferiore al 2%. Il paino delle misure proporzionato veglia all’equilibrio degli impegni: entrate ed uscite, ripartizione delle spese sociodemografiche.

A.T.

La SAIG incontra gli anziani del quartiere al pranzo mensile

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41691740_2074667175917279_2572621337981878272_o (1) 41649736_2074667162583947_913138939374600192_oDopo la pausa estiva, lo scorso 13 settembre, la SAIG ha incontrato gli anziani del quartiere per il tradizionale pranzo che la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra programma ogni mese.

E’ una festa che si rivela sempre gradita al momento dell’arrivo dei nostri anziani del quartiere, ancor di più dopo due mesi di assenza. Accolti festosamente dai nostri responsabili del progetto, i nostri pensionati non hanno mancato di esprimere la loro gratitudine che si esprimeva dai loro sguardi e la felicità di una considerazione a loro rivolta. Abbracci e contentezza, accompagnati dalla ferma convinzione di non essere stati dimenticati, ha reso il momento ancora più emozionante. Si, infatti si tratta proprio di emozioni poter servire coloro che sono stati i fautori del nostro presente.

Riccioli al sugo di salsiccia, vitello tonnato e panna cotta come dessert, questo è il menu proposto ai nostri ospiti che ha dato inizio alla seconda parte del 2018 di questo atteso appuntamento con i nostri commensali.

Grazie ai responsabili Menotti Bacci, sostituito da Gino Conte, Francesco Decicco, Roberto Corona e Gino Piroddi, questi incontri godono di un rilevante successo di qualità culinaria.

La SAIG (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra) propone, in collaborazione con l’Unità d’Azione Comunitaria di Servette / Saint-Jean / Petit-Saconnex (Servizio Sociale della Città di Ginevra), teso a diversificare i punti di contatto con la popolazione e incrementare le possibilità delle persone anziane marginalizzate di ricrearsi nel proprio quartiere una rete di contatti sociali.

Uno degli obbiettivi che la SAIG intende raggiungere è l’aspetto conviviale, importante tanto quanto l’offerta del cibo e regala ai nostri affezionati “nonni” momenti di scambio e di confronto, fondamentali ad ogni età, ma ancora più preziosi nel momento della fragilità della vecchiaia, durante la quale la solitudine o l’amicizia e la compagnia possono fare veramente la differenza.

Questo progetto, uno dei tanti fiori all’occhiello delle numerose attività della SAIG, per le persone della terza età che vi partecipano, è divenuto un appuntamento ambito per la qualità dell’accoglienza, le numerose soddisfazioni morali che si ottengono e delle proposte culinarie che i nostri cuochi propongono.

Carmelo Vaccaro

Nasce “Associazione Cultura e Arte Siciliana” (ACAS) la nuova realtà associativa siciliana a Ginevra

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Un’Associazione per la promozione della cultura e dell’arte siciliana si è costituita a Ginevra lo scorso 5 settembre, nella sede della SAIG, con la denominazione “Associazione Cultura e Arte Siciliana” (ACAS).

Nei principali scopi statutari della nuova realtà associativa sicula, si evidenziano la determinazione di far conoscere quelli che sono i valori tradizionali, la cultura e l’arte che hanno distinto il popolo siciliano sia nella propria terra che all’estero.

Lo scopo dell’ACAS è quello di assolvere al meglio il mandato di rappresentante culturale e artistico delle tradizioni siciliane, in una realtà multiculturale come quella del Cantone di Ginevra, dove vi risiedono circa 6.500 siciliani.

Per i fondatori era doveroso creare una rappresentanza di questo tipo, pronta a soddisfare le esigenze delle nuove generazioni di emigrati, ad informare e mettere in evidenza la ultra millenaria storia siciliana, radicata sulla rinomata generosità e le particolari caratteristiche che distinguono i siciliani nel bene o nel male. Cultura, come noto che si è formata con l’interazione di molti popoli che nel tempo si sono insediati nell’isola; fra i primi i Siculi, dal nome del presunto re Siculo (Sikelòs), i Fenici, i Greci, i Romani e dopo la caduta dell’Impero, fu occupata dai Vandali, gli Ostrogoti, i Bizantini, gli Arabi, i Normanni, gli Angioini e gli Aragonesi. Un coacervo di civiltà che ne hanno determinato il carattere unico ed irripetibile, con influenze nell’architettura, nella cucina, nelle caratteristiche fisiche della popolazione, nei dialetti.

Questa nuova associazione si propone, dunque, come centro d’iniziative socio-culturale e artistico, di studio e di ricerca capace di generare la forza di un notevole rinnovamento culturale siciliano presente nel Cantone di Ginevra. Il percorso che inten41520565_2072255239491806_7542191751230914560_ode perseguire, inizialmente, si articolerà in tre differenti fasi:

1. Promuovere iniziative socio-culturali e artistiche prevalentemente rivolte alle giovani generazioni, includendo gli oriundi e la vecchia generazione di siciliani.

2. Organizzare seminari, convegni e tutto il necessario che farà conoscere la Sicilia, i siciliani e le loro radici.

3 Valorizzare rapporti di collaborazione fra vecchie e nuove generazioni di associazioni rimaste attive per meglio approfondire sulle sfide che ci attendono e soddisfare le esigenze dei siciliani e degli italiani all’estero.
A fondare l’Associazione Cultura e Arte Siciliana (ACAS) sono state persone esperte e con un lodevole passato nel campo associazionistico o aventi rapporti ravvicinati con diversi raggruppamenti professionali. Dopo la lettura dello Statuto e le necessarie modifiche, i soci fondatori hanno eletto, all’unanimità, Presedente, Vice-Presidente, Segretario e Cassiere.41626260_2072255062825157_4874249279176179712_n

Di seguito i fondatori dell’ACAS e le cariche distribuite nel corso della riunione: Presidente Vincenzo Bartolomeo; Vice-Presidente Francesco Artale; Segretario – Giuseppe De Gaetani e Domenico Andaloro – Cassiere. Membri Consiglieri: Roberto Corona, Gino Piroddi, Bruno Labriola e Carmelo Vaccaro.

Un punto specifico dello Statuto dell’ACAS, àa il diritto di far parte del Comitato anche non essendo siciliano o oriundo, basta non ricoprire una delle quattro cariche sopraelencate.

Chi è il Presidente?
Vincenzo Bartolomeo è stato designato Presidente per la sua rinomata esperienza e per le sue vaste conoscenze nel panorama associazionistico ginevrino. Egli è conosciuto da molti connazionali per aver ricoperto incarichi rappresentativi di rilievo durante la sua vita associativa. Membro delle diverse Associazioni siciliane esistenti nel Cantone, Membro di Com.It.Es per due legislature, Presidente dell’A.G.S.I. (Associazione Genitori Scuola Italiana), Presidente per 8 anni dell’Ente gestore C.A.E. (Comitato Assistenza Educativa), Coordinatore del C.O.N.I. Ginevra, Presidente del Comitato Attività Sportive (CAS) e diversi incarichi di rappresentanza.

Altri personaggi hanno desiderato investirsi in questo progetto come il Dott. Francesco Artale, angiologo e chirurgo vascolare, originario di Catania da molti anni presente sul territorio ginevrino come professionista affermato, a cui è stata assegnata la Vice-Presidenza, a Giuseppe De Gaetani, informatico di professione è andata la carica di Segretario e a Domenico Andaloro, imprenditore, gli è stata affidata la cassa dell’ACAS.

Un gruppo che ha da subito dimostrato affiatamento per la causa comune che li lega, quella di rappresentare i siciliani, una delle comunità regionali più numerose presente nel Cantone di Ginevra che aveva la necessità di ritrovarsi e confrontarsi attraverso una realtà associativa che li accomunasse e gli permettesse di potersi esprimere nella loro essenza.

Radio Swissitalia: la tua radio italiana in Svizzera – la rivoluzione a portata di smartphone!

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“Solo qualche mese fa il progetto non era nient’altro che uno dei tanti bozzetti scritti su un foglio di carta riciclata al ritorno di uno dei miei viaggi in italia”, così Riccardo Galardi ci descrive come è nata la radio che sta conquistando i cuori e gli smartphone degli ascoltatori italiani in svizzera e non solo.

Radio Swissitalia nasce proprio al ritorno di un viaggio italiano, quando per circa 500 km sull’autoradio hai a disposizione decine di stazioni radio “colorate” e viaggi accompagnato dalle voci dei conduttori esuberanti e simpatici, dai tormentoni dei nuovi gruppi e cantanti italiani che sfornano le hit dell’estate fin quando poi passi il tunnel del tempo ( il Monte Bianco ) e tutte le stazioni assumono un tono uniforme,in bianco e nero, bella musica si, ma di emozioni nella conduzione e tormentoni italiani del momento in onda nemmeno l’ombra. Da li mia moglie Marina mi dice: “eh,ma ti lamenti sempre.. perchè non la fai tu una stazione radio?” Dopo una notte di sogni e pensieri, la mattina seguente quel foglio di carta stropicciato con uno schemino di base quasi già completo era già sulla mia scrivania… restava solo il nome da dare alla stazione!

Da quì l’adrenalina di creare qualcosa di diverso: sì perchè Radio Swissitalia è la prima che trasmette h24 un palinsesto vario composto da 50% musica italiana e 50% hits e grandi successi internazionali in svizzera. Può essere ascoltata gratuitamente attraverso l’app dedicata per smartphone ed iphone e gli ascoltatori sempre attraverso l’app possono salvare le canzoni preferite, vedere le copertine degli album ed inviare messaggi whatzapp alla diretta per interagire con la regia.

scienza rispondeNon solo musica quindi ma anche piccoli spazi per rubriche interessanti, tra cui un appuntamento settimanale seguitissimo con “la scienza risponde” dove grazie alla partecipazione di un team di scienziati, fisici e chimici chiariamo dubbi, timori o paure scatenati da argomenti scientifici caldi (come ad esempio vaccini, radioattività, onde radio, terremoti etc). Inoltre nel palinsesto è presente uno spazio di concerti ed eventi in collaborazione con Tuttoitalia per la promozione dei grandi concerti e mettere in palio biglietti e gadget per gli ascoltatori. E presto vi sarà anche uno spazio per le associazioni Italiane in Svizzera perché non si perdano le tradizioni e soprattutto dare il giusto valore alla comunità italiana che per prima ha coltivato e nutrito questa terra per permetterci di far germogliare e crescere, a noi giovani, il nostro futuro.

Immancabile l’appuntamento il sabato pomeriggio “toscanaccio“ con il seguitissimo “live show with Ricky” in diretta “videofonica “ anche sulla pagina facebook per divertirsi un po’ ed interagire col pubblico parlando di live-with-rickyattualità e quiz in diretta.

Rivoluzione ma anche creatività ed un pizzico di malizia la decisione di trasmettere solo su App e web: adesso che l’FM sta per chiudere per dare spazio al DAB+ , tecnologia ormai nata vecchia, la soluzione perfetta del futuro é proprio nella nostra tasca ed il nostro smartphone è il vero mezzo che ci permette di fruire di tutti i contenuti senza limiti di spazio e di banda ovunque nel Mondo.
Radio Swissitalia attualmente ha oltre 1500 ascoltatori in contiua crescita di cui più di 1100 solo in Svizzera ed il resto tra Francia, Germania, Italia e Spagna e USA(new york).

Riccardo, titolare della licenza Suisa (Siae Svizzera) alla quale è regolarmente iscritta Radio Swissitalia, ed unico autore della messa in onda, programmazione e creazione dei Jingle ed anche conduttore, ci svela un segreto: “riesco a fare tutto nel tempo libero, da casa o dal mio smartphone con l’app dedicata quando sono fuori, grazie alla tecnologia AI (intelligenza artificiale) che utilizzo e che, seppur con qualche piccolo adattamento, sto sperimentando; non ho bisogno di uno studio vero per registrare o per fare la messa in onda,e non ho bisogno di voci esterne per fare i jingles e gli spot, questo mi rende estremamente libero e dinamico, permettendomi di andare a fare dirette anche quando sono piacevolmente in vacanza. Anche se gestita in modo amatoriale mi piacerebbe presto che radio Swissitalia fosse ascoltata nei bar/ristoranti italiani come musica di sottofondo, lo so ci devo lavorare ancora molto perchè sia perfetta, ma vedere così tante persone che mi supportano e delle quali spesso nemmeno mi aspettavo mi seguissero non può far altro che far crescere la mia voglia di divertire, sperimentare e crescere ! “

Potete ascoltare radio swissitalia scaricando l’applicazione radio swissitalia dal vostro play/app store e anche dalla pagina web swissitalia.fm

 

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79° edizione Vogue de Carouge

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Al ritorno delle vacanze estive di molti ginevrini, ad attenderli nella Città di Carouge un fine settimana di festa con musica e balli, prodotti gastronomici locali e di varie nazioni, profumi e colori che annunciano momenti di convivialità tra i cittadini della “Città Reale” ed i tanti visitatori che la popolano in occasione di questa tradizione, ormai consolidata, della Vogue de Carouge, quest’anno svoltasi lo scorso 31 agosto, 1 et 2 settembre 2018.

Sempre con lo stesso entusiasmo, da 79 anni si svolge questa festa popolare promossa dalla Società “Cartel di Carouge” che riunisce artigiani e associazioni locali. La festa è divenuta una kermesse di grande spessore culturale, ed è ormai tradizionale appunt40642812_2061472683903395_333673689943900160_o amento da non mancare non solo per gli abitanti della città, ma anche di Ginevra e dei dintorni.

La Place de Sardaigne, la Place de la Taillanderie, la Place du Marché, l’Eglise Sainte-Croix e il Bd des Promenades si vestono in festa e fanno da cornice alle esibizioni di formazioni musicali di ogni genere, che hanno offerto un repertorio capace complessivamente di soddisfare tutti i gusti. Tra i complessi bandistici si è particolarmente distinta la Musica Municipale di Carouge, ma hanno ben figurato anche diverse bande musicali del Cantone. Molto apprezzate dal pubblico, che con la sua presenza massiccia ha testimoniato del successo dell’iniziativa, anche le esibizioni di numerosi gruppi rock, jazz e folk, delle orchestre di varietà, dei cori classici e delle formazioni di danze di vari stili.

La rinomata Kermesse della Vogue de Carouge è iniziata il venerdì sera del 31 agosto con la cerimonia di apertura, caratterizzata dalla presenza delle autorità cantonali, comunali ornata dalle note della Banda Musicale della Città di Carouge. Di fatti, dopo l’intervento del Presidente del Cartel de Carouge, Daniel Mouchet e del Presidente del Consiglio Comunale della Città di Carouge, Stéphane Barthassat è stata la volta del Sindaco Nicolas Walder a portare il saluto delle sue colleghe del Consiglio Amministrativo, Anne Hiltpold e Stéphanie Lammar. Nicolas Walder, rivolgendosi alla popolazione di Carouge, ha manifestato la sua soddisfazione per il perdurante successo che questa manifestazione maturata e perdurata nel tempo, ringraziando la struttura di volontariato che circonda questa bella festa.

Completati i discorsi ufficiali, i saluti ed i ringraziamenti di rito, il folto pubblico presente ha avuto la possibilità di trascorrere convivialmente le serate nella storica cittadina di Carouge, da sempre simbolo della comunità italiana residente a Ginevra.

Le associazioni italiane tradizionalmente presenti alla Vogue de Carouge

Ormai sono anni che l’Italia è presente, con alcune associazioni italiane, alla kermesse della “Città Sarda”. Anche quest’anno, il compito di rappresentare l’Italia è stato affidato a due associazioni regionali di alto spessore rappresentativo: l’Associazione Calabrese di Ginevra e il Circolo ginevrino dell’Associazione Regionale Sarda. Francesco Decicco e Lorenzina Zuddas, rispettivi presidenti delle due realtà associative, hanno guidato i loro comitati a rappresentare degnamente i colori italiani, presentando cultura e tradizioni culinarie delle rispettive regioni, rappresentando al meglio quella che è la tradizionale gastronomia italiana.

Un sentito ringraziamento a queste associazioni per l’impegno costante profuso nella promozione dell’Italia, ovunque e ogni volta se ne presenti l’occasione. Con la loro attiva presenza tengono alta la bandiera delle proprie regioni e dell’Italia intera.
Un particolare ringraziamento al Club Forza Cesena di Ginevra, che quest’anno festeggia il 45° anniversario dalla fondazione, che non ha potuto partecipare per impedimenti di natura familiare del Presidente Oliviero Bisacchi.

La Città di Carouge: perche la Città Sarda e Città reale?40747580_2061472753903388_861235599632236544_o

Anche se da ormai 200 anni non è più una città reale savoiarda, ma appartiene alla Svizzera, la città di Carouge, progettata da architetti italiani, ha mantenuto fino ad oggi il suo fascino meridionale. Strategicamente situata sull’Arve, si è rivelata fin dal I secolo a. C. un luogo privilegiato per i ponti, le istituzioni doganali e le fortificazioni.

Carouge è stata aspramente contesa per secoli; nel XVIII secolo i suoi signori dell’epoca, i Duchi di Savoia, la rinnovarono completamente per fare concorrenza a Ginevra. Nel decennio 1760-70 lo sviluppo di C. fece parte degli obiettivi politici ed economici di Torino. Preoccupate dallo sviluppo anarchico di C., le autorità sarde prepararono nel 1772 un piano regolatore (piano Garella). Nel 1777 C. venne autorizzata a ospitare due fiere annuali e un mercato settimanale. Nel 1780 C. divenne capoluogo di una provincia omonima e nel gennaio del 1786 venne promossa a città reale.

Il risultato fu una città dallo stile meridionale, con una pianta a scacchiera su cui spiccavano gli isolati quadrati di case regolarmente ordinati. Molte delle case in stile neoclassico e molti dei giardini nei cortili interni si sono mantenuti in buone condizioni fino ad oggi, per cui ospitano ristoranti, boutique di moda, officine, atelier e negozi di antiquari.