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Radio Swissitalia: la tua radio italiana in Svizzera – la rivoluzione a portata di smartphone!

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“Solo qualche mese fa il progetto non era nient’altro che uno dei tanti bozzetti scritti su un foglio di carta riciclata al ritorno di uno dei miei viaggi in italia”, così Riccardo Galardi ci descrive come è nata la radio che sta conquistando i cuori e gli smartphone degli ascoltatori italiani in svizzera e non solo.

Radio Swissitalia nasce proprio al ritorno di un viaggio italiano, quando per circa 500 km sull’autoradio hai a disposizione decine di stazioni radio “colorate” e viaggi accompagnato dalle voci dei conduttori esuberanti e simpatici, dai tormentoni dei nuovi gruppi e cantanti italiani che sfornano le hit dell’estate fin quando poi passi il tunnel del tempo ( il Monte Bianco ) e tutte le stazioni assumono un tono uniforme,in bianco e nero, bella musica si, ma di emozioni nella conduzione e tormentoni italiani del momento in onda nemmeno l’ombra. Da li mia moglie Marina mi dice: “eh,ma ti lamenti sempre.. perchè non la fai tu una stazione radio?” Dopo una notte di sogni e pensieri, la mattina seguente quel foglio di carta stropicciato con uno schemino di base quasi già completo era già sulla mia scrivania… restava solo il nome da dare alla stazione!

Da quì l’adrenalina di creare qualcosa di diverso: sì perchè Radio Swissitalia è la prima che trasmette h24 un palinsesto vario composto da 50% musica italiana e 50% hits e grandi successi internazionali in svizzera. Può essere ascoltata gratuitamente attraverso l’app dedicata per smartphone ed iphone e gli ascoltatori sempre attraverso l’app possono salvare le canzoni preferite, vedere le copertine degli album ed inviare messaggi whatzapp alla diretta per interagire con la regia.

scienza rispondeNon solo musica quindi ma anche piccoli spazi per rubriche interessanti, tra cui un appuntamento settimanale seguitissimo con “la scienza risponde” dove grazie alla partecipazione di un team di scienziati, fisici e chimici chiariamo dubbi, timori o paure scatenati da argomenti scientifici caldi (come ad esempio vaccini, radioattività, onde radio, terremoti etc). Inoltre nel palinsesto è presente uno spazio di concerti ed eventi in collaborazione con Tuttoitalia per la promozione dei grandi concerti e mettere in palio biglietti e gadget per gli ascoltatori. E presto vi sarà anche uno spazio per le associazioni Italiane in Svizzera perché non si perdano le tradizioni e soprattutto dare il giusto valore alla comunità italiana che per prima ha coltivato e nutrito questa terra per permetterci di far germogliare e crescere, a noi giovani, il nostro futuro.

Immancabile l’appuntamento il sabato pomeriggio “toscanaccio“ con il seguitissimo “live show with Ricky” in diretta “videofonica “ anche sulla pagina facebook per divertirsi un po’ ed interagire col pubblico parlando di live-with-rickyattualità e quiz in diretta.

Rivoluzione ma anche creatività ed un pizzico di malizia la decisione di trasmettere solo su App e web: adesso che l’FM sta per chiudere per dare spazio al DAB+ , tecnologia ormai nata vecchia, la soluzione perfetta del futuro é proprio nella nostra tasca ed il nostro smartphone è il vero mezzo che ci permette di fruire di tutti i contenuti senza limiti di spazio e di banda ovunque nel Mondo.
Radio Swissitalia attualmente ha oltre 1500 ascoltatori in contiua crescita di cui più di 1100 solo in Svizzera ed il resto tra Francia, Germania, Italia e Spagna e USA(new york).

Riccardo, titolare della licenza Suisa (Siae Svizzera) alla quale è regolarmente iscritta Radio Swissitalia, ed unico autore della messa in onda, programmazione e creazione dei Jingle ed anche conduttore, ci svela un segreto: “riesco a fare tutto nel tempo libero, da casa o dal mio smartphone con l’app dedicata quando sono fuori, grazie alla tecnologia AI (intelligenza artificiale) che utilizzo e che, seppur con qualche piccolo adattamento, sto sperimentando; non ho bisogno di uno studio vero per registrare o per fare la messa in onda,e non ho bisogno di voci esterne per fare i jingles e gli spot, questo mi rende estremamente libero e dinamico, permettendomi di andare a fare dirette anche quando sono piacevolmente in vacanza. Anche se gestita in modo amatoriale mi piacerebbe presto che radio Swissitalia fosse ascoltata nei bar/ristoranti italiani come musica di sottofondo, lo so ci devo lavorare ancora molto perchè sia perfetta, ma vedere così tante persone che mi supportano e delle quali spesso nemmeno mi aspettavo mi seguissero non può far altro che far crescere la mia voglia di divertire, sperimentare e crescere ! “

Potete ascoltare radio swissitalia scaricando l’applicazione radio swissitalia dal vostro play/app store e anche dalla pagina web swissitalia.fm

 

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79° edizione Vogue de Carouge

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Al ritorno delle vacanze estive di molti ginevrini, ad attenderli nella Città di Carouge un fine settimana di festa con musica e balli, prodotti gastronomici locali e di varie nazioni, profumi e colori che annunciano momenti di convivialità tra i cittadini della “Città Reale” ed i tanti visitatori che la popolano in occasione di questa tradizione, ormai consolidata, della Vogue de Carouge, quest’anno svoltasi lo scorso 31 agosto, 1 et 2 settembre 2018.

Sempre con lo stesso entusiasmo, da 79 anni si svolge questa festa popolare promossa dalla Società “Cartel di Carouge” che riunisce artigiani e associazioni locali. La festa è divenuta una kermesse di grande spessore culturale, ed è ormai tradizionale appunt40642812_2061472683903395_333673689943900160_o amento da non mancare non solo per gli abitanti della città, ma anche di Ginevra e dei dintorni.

La Place de Sardaigne, la Place de la Taillanderie, la Place du Marché, l’Eglise Sainte-Croix e il Bd des Promenades si vestono in festa e fanno da cornice alle esibizioni di formazioni musicali di ogni genere, che hanno offerto un repertorio capace complessivamente di soddisfare tutti i gusti. Tra i complessi bandistici si è particolarmente distinta la Musica Municipale di Carouge, ma hanno ben figurato anche diverse bande musicali del Cantone. Molto apprezzate dal pubblico, che con la sua presenza massiccia ha testimoniato del successo dell’iniziativa, anche le esibizioni di numerosi gruppi rock, jazz e folk, delle orchestre di varietà, dei cori classici e delle formazioni di danze di vari stili.

La rinomata Kermesse della Vogue de Carouge è iniziata il venerdì sera del 31 agosto con la cerimonia di apertura, caratterizzata dalla presenza delle autorità cantonali, comunali ornata dalle note della Banda Musicale della Città di Carouge. Di fatti, dopo l’intervento del Presidente del Cartel de Carouge, Daniel Mouchet e del Presidente del Consiglio Comunale della Città di Carouge, Stéphane Barthassat è stata la volta del Sindaco Nicolas Walder a portare il saluto delle sue colleghe del Consiglio Amministrativo, Anne Hiltpold e Stéphanie Lammar. Nicolas Walder, rivolgendosi alla popolazione di Carouge, ha manifestato la sua soddisfazione per il perdurante successo che questa manifestazione maturata e perdurata nel tempo, ringraziando la struttura di volontariato che circonda questa bella festa.

Completati i discorsi ufficiali, i saluti ed i ringraziamenti di rito, il folto pubblico presente ha avuto la possibilità di trascorrere convivialmente le serate nella storica cittadina di Carouge, da sempre simbolo della comunità italiana residente a Ginevra.

Le associazioni italiane tradizionalmente presenti alla Vogue de Carouge

Ormai sono anni che l’Italia è presente, con alcune associazioni italiane, alla kermesse della “Città Sarda”. Anche quest’anno, il compito di rappresentare l’Italia è stato affidato a due associazioni regionali di alto spessore rappresentativo: l’Associazione Calabrese di Ginevra e il Circolo ginevrino dell’Associazione Regionale Sarda. Francesco Decicco e Lorenzina Zuddas, rispettivi presidenti delle due realtà associative, hanno guidato i loro comitati a rappresentare degnamente i colori italiani, presentando cultura e tradizioni culinarie delle rispettive regioni, rappresentando al meglio quella che è la tradizionale gastronomia italiana.

Un sentito ringraziamento a queste associazioni per l’impegno costante profuso nella promozione dell’Italia, ovunque e ogni volta se ne presenti l’occasione. Con la loro attiva presenza tengono alta la bandiera delle proprie regioni e dell’Italia intera.
Un particolare ringraziamento al Club Forza Cesena di Ginevra, che quest’anno festeggia il 45° anniversario dalla fondazione, che non ha potuto partecipare per impedimenti di natura familiare del Presidente Oliviero Bisacchi.

La Città di Carouge: perche la Città Sarda e Città reale?40747580_2061472753903388_861235599632236544_o

Anche se da ormai 200 anni non è più una città reale savoiarda, ma appartiene alla Svizzera, la città di Carouge, progettata da architetti italiani, ha mantenuto fino ad oggi il suo fascino meridionale. Strategicamente situata sull’Arve, si è rivelata fin dal I secolo a. C. un luogo privilegiato per i ponti, le istituzioni doganali e le fortificazioni.

Carouge è stata aspramente contesa per secoli; nel XVIII secolo i suoi signori dell’epoca, i Duchi di Savoia, la rinnovarono completamente per fare concorrenza a Ginevra. Nel decennio 1760-70 lo sviluppo di C. fece parte degli obiettivi politici ed economici di Torino. Preoccupate dallo sviluppo anarchico di C., le autorità sarde prepararono nel 1772 un piano regolatore (piano Garella). Nel 1777 C. venne autorizzata a ospitare due fiere annuali e un mercato settimanale. Nel 1780 C. divenne capoluogo di una provincia omonima e nel gennaio del 1786 venne promossa a città reale.

Il risultato fu una città dallo stile meridionale, con una pianta a scacchiera su cui spiccavano gli isolati quadrati di case regolarmente ordinati. Molte delle case in stile neoclassico e molti dei giardini nei cortili interni si sono mantenuti in buone condizioni fino ad oggi, per cui ospitano ristoranti, boutique di moda, officine, atelier e negozi di antiquari.

Comune di Chêne-Bourg: scappatella sulle rive del Lago di Garda nel viaggio degli anziani

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Anche quest’anno, non meno di 46 persone accompagnate dalle signore Christiane Nicollin, Consigliera amministrativa, e Denise Cattin, fedele all’appuntamento, hanno partecipato al tradizionale viaggio degli anziani, organizzato dal 4 al 9 giugno 2018 dal comune di Chêne-Bourg.

Installati comodamente presso l’Hotel “Al Fiore” a Peschiera nella regione del Veneto, la cui capitale è Venezia, a pochi passi dal Lago di Garda, i nostri anziani hanno fatto numerose escursioni, in pullman o in barca, che hanno permesso loro di scoprire questa magnifica regione del nord-est d’Italia così ricca culturalmente e la sua gastronomia rinomata in tutto il mondo.

Molte belle visite che alimenteranno i loro ricordi, come il centro storico di Desenzano commentato da una guida o scoperta da soli, con la sua cupola dedicata a Santa Maria Maddalena e le sue numerose rappresentazioni notevoli. Anche la gioia di scoprire le opere uniche dei grandi nom39265809_2036563973060933_2762508117085257728_oi della pittura italiana, come Andrea Celesti, Gian Battista Tiepolo o Zenon Veronese. Non dimentichiamo il suo bel porto e il suo autentico mercato che ricordano la vita commerciale della città.

I nostri vacanzieri sono anche andati sulla penisola verso le rovine romane. Per completare il programma, una piacevole gita in barca sul lago alle acque cristalline ha portato alla scoperta delle sue sponde tra cui l’adorabile cittadina con le pittoresche strade, Salò, luogo di villeggiatura e teatro degli ultimi giorni del regime fascista italiano. Anche la fortezza scaligera, una grandiosa vestigia dei tempi passati, passando sotto il ponte levatoio. Un altro monumento da non perdere: la maestosa Cattedrale di Santa Maria Annunziata del XV° secolo. E per raggiunegere l’altra sponda del lago, Maderno, salita sul traghetto! La famosa “perla del lago”, Riva Del Garda, a deliziato gli occhi sotto un sole sempre radioso. Tra due visite, per il piacere del palato, una degustazione di vini nella regione di Bardolino e pasti succulenti hanno completato questi primi giorni di delizie di ogni tipo.

La settimana si è proseguita con la scoperta di Padova e dei suoi monumenti, veri e propri tesori architettonici, come la Basilica di Sant’Antonio e il suo chiostro, il Palazzo Bo risalente al XVI° e il Palazzo della Ragione del XIII°, le sue splendide dimore e portici, la sua famosa grande piazza Cavour, ecc.

Fu poi il turno di Verona ad essere la perla del giorno, città degli illustri amanti “Giulietta e Romeo”. Ponticelli romantici sull’Adige, decorazioni di Aida, arco di Scalligere, palazzo adornato con colonne di marmo e affreschi, arene mitiche … dove il Medioevo e il Rinascimento si sfiorano l’un l’altro per incantarci. In un caldo intenso, questa giornata memorabile si è conclusa nella grande piazza, dove ciascuno a sorseggiato un drink rinfrescante prima del ritorno, dove alcuni si sono divertiti a tuffarsi nella piscina dell’hotel.

Dopo essere stati immerso per alcuni giorni tra le ricchezze di una civiltà prolifica in monumenti e opere d’arte, l’ultimo giorno si è trascorso in un ambiente rilassante e verde. Tour in trenino dell’enorme Parco Sigurta, probabilmente uno dei parchi naturali più belli d’Italia.

Un ultima tappa per riportare alcuni gustosi ricordi: visita di un laboratorio di tortellini e ravioli, con degustazione sul posto. Olio d’oliva, vino locale e pasta hanno fatto parte dell’ultimo viaggio in pullman. Magnifici paesaggi hanno segnato il viaggio intorno a Borgetto, provocando una sosta fotografica molto apprezzata. Per i più avventurosi, hanno ancora visitato l’affascinante cittadina di Peschiera prima di tornare in albergo.

Finalmente gli abitanti del nostro comune hanno potuto godere di una bellissima festa d’addio, musicale e calorosa.
Un soggiorno incantevole, lasciando i nostri anziani pieni di ricordi indelebili!

Il “Buon Natale” dei Lucchesi nel Mondo di Ginevra, ai suoi soci e simpatizzanti

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Il “Buon Natale” dei Lucchesi nel Mondo di Ginevra, ai suoi soci e simpatizzanti

Il 2018 ha visto chiudere i 43 anni d’attività dell’Associazione dei Lucchesi nel Mondo. una delle Associazioni più longeve ancora in vita e la più antica colonia italiana a Ginevra, ogni anno continua a dilettarsi dinamicamente nelle loro attività di ricreazione con 2 feste, un pic-nic e due viaggi culturali in Italia.

Un bel programma annuale che mette in primo piano l’unica rappresentanza toscana nel nostro Cantone, come una delle Associazioni in vita più attive e rappresentative sempre pronta a spendersi per i propri soci e gli italiani di Ginevra.

L’Associazione dei Lucchesi nel Mondo, grazie alle capacità propositive ed organizzative del suo Presidente Menotti Bacci e del suo comitato, ha aggregato tutti i toscani che lo hanno desiderato ma anche tanti simpatizzanti a Ginevra, suscitando il continuo interessante, non solo quindi della comunità lucchese, ma anche di quella italofona.

All’evento lucchese hanno partecipato il Console Aggiunto Roberta Massari che ha salutato e portato i saluti del Consolato, nonché, parte della rappresentanza associativa italiana presente sul territorio ginevrino che, con la loro presenza, hanno desiderato partecipare per portare ai membri dell’Associazione Lucchese il saluto loro personale e dei propri associati e formulare gli auguri per le feste di fine anno.

Per il secondo anno consecutivo, la dirigenza lucchese ha deciso di mettere in agenda l’evento, una domenica a mezzogiorno, etichettando così l’attività natalizia come un vero e proprio pranzo famigliare dove tutti insieme, soci e simpatizzanti, si ritrovano per festeggiare il Santo Natale. Difatti, si sono riuniti più di 170 a condividere con grande fermento questi momenti festivi, alla buonissima cena, durante la quale un inconfondibile profumo di funghi porcini si diffondeva tra i tavoli e che ha compiaciuto tutti con l’ottimo menu proposto per l’occasione.

Quest’anno il momento più emozionante dell’evento è stato l’annuncio dell’80esimo compleanno del tenace e sempre brioso Presidente, Menotti Bacci, che è stato accolto, festosamente dal suo comitato, con una mega torta condivisa con tutti i presenti.

Il repertorio musicale de “Il Duo Casa Nostra”, durante il pranzo, ha richiamato alle danze gran parte degli ospiti, creando la giusta atmosfera consona alla festa.
L’arrivo di Babbo Natale, reclamato, sulle note del Duo, dal dolce richiamo cantato di tutti i bimbi presenti. Ad ognuno di loro, Babbo Natale ha regalato un dono, tirato fuori dal suo gran cesto in vimini. Il Console Aggiunto, Roberta Massari, ha aiutato il Babbo Natale lucchese alla distribuzione dei regali, deliziato dalla gioia visibile negli occhi dei bambini presenti, ha augurato, a tutti gli ospiti e alle loro famiglie, un felice Natale e un prospero 2019.

La 43esima festa di Natale dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra, si è chiusa con la tradizionale lotteria a premi e l’appuntamento alla festa del Carnevale lucchese 2019.
Bacci ha infine ringraziato il rappresentante consolare e tutti coloro i quali, con la loro allegria e viva partecipazione, hanno fatto sentire più forte nell’aria, l’atmosfera del vicino Natale.

I dirigenti dei Lucchesi nel Mondo, un sodalizio che si rinnova da quarantatré anni a dimostrazione della saldezza della più anziana comunità italiana presenza del Cantone, hanno saputo, ancora una volta, promuovere, con evidente esperienza, la bellissima tradizione natalizia, del godere della buona compagnia, a tavola e tra danze regionali, facendo della loro festa sociale una serata di notevole spirito italiano.

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10° Anniversario della SAIG a Roma

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Nel quadro del 10° Anniversario della SAIG, una delegazione della società si è recata nella capitale con un programma volto ad essere presente nel cuore delle istituzioni, affinché la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, potesse portare la propria italianità in rappresentanza degli italiani che ella rappresenta nel Cantone di Ginevra. La delegazione guidata dal Coordinatore Carmelo Vaccaro, era composta da Francesco Decicco, Presidente dell’Associazione Calabrese di Ginevra, Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Regionale Pugliese, Alessandra Testaguzza, membro di Comitato, il Cassiere, Gino Piroddi, Vincenzo Bartolomeo e Riccardo Galardi, Revisori dei Conti.

La missione romana inizia il venerdì 1° giugno con l’incontro con una delegazione dell’Associazione Paliké Onlus (APO), gruppo associativo siciliano di Palagonia in provincia di Catania, località natia del Coordinatore della SAIG. Dopo la giornata libera del venerdì pomeriggio la delegazione SAIG si è presentata all’invito della Parata Militare che si svolge, come ogni anno, nei Fori Imperiali in occasione della festa della Repubblica. La rappresentanza SAIG è stata invtata nella tribuna adiacente a quella presidenziale per assistere alla Parata Militare stessa, danso, cosi’ occasione alla delegazione di parteciparvi accanto le più alte cariche dello Stato, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al neo Presidente del Consiglio, passando per i Presidenti di Camera e Senato con a seguito i vari ministri, appena nominati, oltre ad altre personalità civili, politiche, militari ed ecclesiastiche.

Assistere alla Festa della Repubblica del 2 Giugno a Roma è come entrare nel cuore dei valori italiani attraverso la storia che i luoghi romani sanno esprimere. Tra il Colosseo, passando dai Fori Imperiali per il Vittoriano, due epoche diverse dove l’Italia raccoglie secoli di storia. Con la sfilata ai Fori Imperiali, l’Italia esprime ogni anno la sua grandezza nell’essere una Repubblica dalle tante risorse che, attraverso la sua storia millenaria si conferma come la culla della civiltà moderna. La gran parte del patrimonio culturale ed artistico del Mondo si trova ancora oggi nel nostro paese o da cui proviene.roma2

Molto emozionante si è rilevata la partecipazione ai Fori. Assistere di persona alle celebrazioni è stato veramente un’occasione unica per apprezzare in pieno l’impegno di tutte le nostre forze armate profuso in favore di moltissime persone in difficoltà nel mondo. Le nostre missioni di pace rappresentano oggi uno dei punti di forza, la punta di diamante delle nostre forze armate, che ogni giorno dedicano con passione ed estrema professionalità ad alleviare i problemi di chi si trova a subire guerre e violenze.

Particolarmente spettacolare è stato l’atterraggio di un paracadutista esattamente di fronte al palco prewsidenziale, cosi’ come l’esibizione delle Frecce tricolori, che hanno concluso la manifestazione, che, come sempre, ovunque si trovino, regalano uno spettacolo unico, rilasciando nel cielo i nostri colori nazionali.

Per i membri della delegazione SAIG è stato un onore partecipare, come rappresentanza associativa italiana a Ginevra, che ha dimostrato in questi anni una costante lealtà verso la nostra Nazione di provenienza. Un’italianità, quella di Ginevra che, attraverso le associazioni con le varie funzioni socio-culturale e informative, si unisce a tutte quelle esistenti all’estero che nei decenni hanno valorizzato e portato alto il nome dell’Italia fuori dai suoi confini.

La domenica 3 giugno, un’accoglienza calorosa è stata riservata alla SAIG da parte del diplomatico ecclesiastico, S. E. l’Arcivescovo Monsignor Silvano Maria Tomasi, Nunzio Apostolico del Vaticano presso l’ONU e le Organizzazioni internazionali fino al 2016. L’Arc. Tomasi ha visto nascere la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, nel 2008, ed ha seguito le sue attività sempre con attenzione. Una bella conversazione tra amici ricordando quanto la sua permanenza in terra elvetica sia stata molto gradita ai ginevrini. Questo bel momento conviviale si è concluso con una passeggiata che ha condotto la delegazione e Mons. Tomasi in Piazza San Pietro per l’Angelus di Papa Francesco.
Ancora un ricordo indelebile per la delegazione SAIG che si porta dietro le immagini di un uomo che emana pace interiore, attraverso umiltà e buon senso.

Il 4 giugno è stata la giornata clou della missione a Roma: le visite alla Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.roma3

A causa delle attività incerte della politica italiana, la delegazione SAIG, non ha potuto portare al termine gli incontri istituzionali previsi con deputati e senatori. Pertanto la SAIG ringrazia l’On. Angela Schirò, Parlamentare eletta nella Circoscrizione Europa, per l’accoglienza riservataci. L’On. Schirò, venuta a Roma appositamente per accoglierci, ci ha accompagnato durante la visita, prima di ripartire per altri impegni legati alla sua funzione.
La SAIG ha poi offerto al parlamentare il suo gagliardetto e delle penne commemorative.

Prima della programmata visita al Senato della Repubblica, la SAIG, ha avuto il piacere di incontrare il Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana a pranzo. Il nostro Console Generale, trovatosi a Roma per impegni di carattere personali, non ha rinunciato ad incontrare la SAIG per un momento conviviale e informarsi sul suo programma ed incontri nella Capitale.

Il pomeriggio è stato riservato alla visita al Senato, dove la SAIG ha avuto l’opportunità di vedere le bellezze di Palazzo Madama e sedersi nei banchi degli eletti a questo ramo del Parlamento. Un posto che, insieme alla Camera dei Deputati, si rivela essere pieno di storia e pregno delle decisioni che hanno determinato nel tempo le sorti dell’Italia,

La visita al Senato della Repubblica ha chiuso i quattro giorni di incontri e visite emozionanti della missione rappresentativa della SAIG a Roma, conferendo un bagaglio di ricordi che rimarranno indelebili nelle memorie dei partecipanti e, sicuramente, verranno custoditi insieme a tutti i bei momenti passati insieme in questi dieci anni.

Per motivi organizzativi, la SAIG ha condiviso questa bella esperienza anche con l’APO, in modo da costruire sinergie volte a rafforzarsi in futuro, L’occasione è stata, inoltre gradita alla SAIG, per offrire, ai loro compagni di viaggio dell’APO, il gagliardetto e le penne commemorative.roma4

L’occasione è gradita a tutti noi, per ringraziare quanti hanno contribuito alla realizzazione di questa magnifica esperienza, iniziata qualche mese fa con l’On. Gianni Farina, e proseguita con i nostri parlamentari eletti nella Circoscrizione Europa: On. Angela Schirò, On. Simone Billi, e la Senatrice Laura Garavini.

La festa di San Martino: un’antica passione dell’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra

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La festa di San Martino:

 

Dopo 37 anni di produttività associazionistica nel Cantone di Ginevra, l’Associazione Regionale Pugliese ginevrina rimane una delle poche realtà italiane ad essere seguita da un folto e variegato pubblico.

La “Festa di San Martino”, svoltasi nella Sala Comunale della Città d’Onex, per l’ARPG è ormai diventata un cerimonia che ricorda uno dei momenti più belli del programma festivo annuale pugliese. Anche se programmata quest’anno una settimana prima, quindi, per 45498097_2142487219135274_8055896167982039040_o lo scorso 3 novembre, non è sfuggita al successo, sempre certificato dalla partecipazione numerosa e entusiasta di soci e simpatizzanti e anche da parte delle autorità amministrative della Città d’Onex quali il Sindaco François Mumenthaler accompagnato dalle sue due colleghe Carole-Anne Kast e Ruth Bänziger. A chiudere un parterre di tutto rispetto delle autorità locali è stata la presenza di Daniel Sormanni, Consogliere comunale della Città di Ginevra e Deputato al Gran Consiglio ginevrino.

Sono stati tanti i presidente e rappresentanti dell’associazionismo ginevrino a non voler mancare all’appuntamento per manifestare concretamente la cordialità e considerazione, intese ad affermare l’italianità a Ginevra e rafforzare i legami tra le varie anime della comunità italiana.

Nella sua allocuzione, il Presidente Scarlino ha ringraziato le autorità locali, i presidenti delle varie realtà associative italiane, l’orchestra e tutti i collaboratori che con il loro impegno hanno partecipato alla buona riuscita della serata.

Ad allietare la serata l’Orchestra di Alex Biondi Band, venuti dall’Italia, che si è dimostrata all’altezza della tanta attesa manifestazione. I provetti musicisti e la voce femminile, di alto profilo professionale, hanno magnificamente risposto alle aspettative di un pubblico esigente ed esperto.

Ancora un successo dell’organo direttivo dell’ARPG che hanno ben riuscito l’organizzazione della 45355433_2142487115801951_5508381499415592960_o37esima edizione della festa dedicata al Santo di Tours, ulteriore e ultima occasione nel calendario annuale delle attività dell’Associazione per aggregare i pugliesi e gli italiani di Ginevra e promuovere le tradizioni della Regione Puglia.

Sin dall’antichità la ricorrenza religiosa di San Martino è annoverata nel calendario enologico come una tappa fondamentale del ciclo produttivo. I contadini, infatti, usano dire che “a San Martino ogni mosto diventa vino”. Ed è proprio per festeggiare la nascita del “vino nuovo”, quello ottenuto dalla recente vendemmia, che la seconda domenica di novembre le cantine accolgono gli enoturisti per una degustazione “in anteprima” delle proprie etichette, insieme a gustosi prodotti di stagione del territorio e ai vini novelli, con il loro carico di profumi freschi e invitanti.45441944_2142487085801954_1947270221328809984_n
È un’occasione imperdibile per apprezzare il profondo legame culturale tra il vino e la tradizione e quando si parla di attaccamento alla tradizione, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra è sempre attiva.

Una bella fe45285466_2142487109135285_3742297716168851456_osta quella dell’ARPG, che si conferma una delle associazioni più attive e partecipative del Cantone e, ancora una volta, all’altezza del proprio ruolo di punta nel panorama associativo ginevrino.

In altri contesti, ho già avuto modo di affermare che, a mio parere, le associazioni italiane all’estero, già dai tempi delle prime emigrazioni, hanno avuto sempre un ruolo determinante per la nostra collettività sparsa nel mondo e, quelle rimaste, continuano ad aggrapparsi a quel cordone ombelicale che le lega al luogo d’origine. Inoltre, si sono rivelate un punto di riferimento per dare impulso alla cultura italiana, un punto di incontro tra la vecchia e la nuova emigrazione sino al progressivo arresto di quest’ultima. Ancora oggi, dopo le varie mutazioni o evoluzione dei tempi e la maniera di pensare, l’associazionismo rimane uno dei baluardi che tiene alto il nome dell’Italia all’estero oltre a partecipar45345749_2142487255801937_6796842418013470720_o e all’incremento del PIL annuo della nostra bella Patria.

Concerto de “I Violinisti in Jeans” – Progetto culturale tra la SAIG e la Città di Vernier

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Lo scorso sabato 14 aprile, con il Concerto de “I Violinisti in Jeans” si è inaugurato il Progetto tra la SAIG (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra) e la Città di Vernier, denominato “La culture italienne s’invite à Vernier”. L’occasione è stata favorevole per iniziare anche i festeggiamenti del 10° Anniversario di Fondazione della Società. Gli eventi racchiusi in questo progetto che si svolgeranno durante l’anno, sono organizzati dalla SAIG col sostegno della Città di Vernier, del Consolato Generale d’Italia a Ginevra e dell’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo (IIC). Oltre a questo evento, il progetto comprende una pièce teatrale il prossimo 19 maggio, il ritorno dei Pupi siciliani il 22 settembre, e, infine, un musical teatrale il 20 ottobre. Tutti gli eventi si svolgeranno alla Salle des Avanchets Saleve nella Città di Vernier.

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Una serata, quella di sabato scorso, di alto profilo musicale e culturale, iniziata, come da protocollo, con la parte ufficiale gestita dal Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, sul palco in compagnia con la responsabile sezione Cultura, Rosalinda Fiumara ed il consulente legale nonché nuovo membro della SAIG, Avv. Alessandra Testaguzza, raggiunti successivamente dai tre Presidenti delle associazioni aderenti alla SAIG, Francesco Decicco per i Calabresi Ginevra, Menotti Bacci per i Lucchesi nel Mondo e Antonio Scarlino per la Regionale Pugliese Ginevra accompagnati dal Cassiere Gino Piroddi. E’ stata poi la volta del Presidente del Consiglio Municipale della Città di Ginevra, nonché membro della SAIG, Jean-Charles Lathion e di Daniel Sormani, Consigliere Comunale Città di Ginevra e Deputato al Gran Consiglio di Ginevra e Membro d’Onore della SAIG. Le istituzioni italiane erano rappresentate dalla Dott.ssa Licia Coffani e la Vice Console, Dott.ssa Flavia Fratoni, la quale ha letto una lettera del Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana, contenente elogi per i traguardi raggiunti dalla nostra Società e dai suoi dirigenti in questi dieci anni, nel settore sociale, informativo e culturale. Presenti anche diversi presidenti e rappresentanti di associazioni presenti a Ginevra.

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I “Violinisti in jeans “ sono un duo di origine catanese che si caratterizza per la rivisitazione della musica di ogni genere attraverso il suono del classico violino, questa volta accompagnati da Franco Lazzaro (che vanta collaborazioni anche con Franco Battiato e Laura Pausini) che li accompagnati alla tastiera e da Fabio Caltabiano alla consolle.
Nel loro repertorio troviamo vari stili musicali (classica, leggera, folk, blues zigana etc.). Dopo il successo riscontrato dalla vendita del loro primo CD “Sviolinando”, ristampato per ben 3 volte30714092_1873734286010570_4035951583748423680_o, nel 2011 hanno presentato il loro nuovo lavoro discografico “Le Otto Stagioni”.

I due violinisti, Antonio Macrì ed Angelo Di Guardo, diplomati al Conservatorio e perfezionatisi con vari con illustri maestri, sono due virtuosi e talentuosi appassionati musicisti che con violini e viola reinterpretano, a modo loro, sia la musica classica che musica lirica, che la musica moderna. La loro rigorosa preparazione musicale ha permesso ai due artisti di “rimaneggiare” con maestria ed originalità musica normalmente suonata nei teatri classici per un pubblico particolarmente legato al genere classico ed operistico. La loro filosofia è quella di offrire a tutti, esperti o novizi, adulti o giovani, della musica di qualità che diventa occasione di divertimento allo stato puro e non solo un “religioso ascolto” appannaggio di pochi.

Con notevole entusiasmo ed energia, hanno simpaticamente intrattenuto il pubblico in sala, proponendo un repertorio che ha spaziato un po’ in tutti i generi musicali. Ecco che, allora, Antonio ed Angelo, hanno regalato la loro rivisitazione di colonne sonore famose, di musica classica e lirica, fino ad arrivare ai Beatles, ad Astor Piazzolla, a Michel Jackson, giungendo addirittura a suonare con i loro magici strumenti, musica di Bach che fu scritta per essere suonata per organo e che, secondo la maggior parte di chi suona, non è assolutamente adatta per essere proposta con il violino. Un azzardo, per loro stessa ammissione, ma un azzardo molto ben riuscito. La serata si è conclusa con l’interpretazione di musiche da can can, che ha fatto letteralmente scatenare alcune persone nel pubblico che pur rimanendo sedute hanno dato inizio ad uno spettacolo nello spettacolo, con molto divertimento per tutti, bambini presenti compresi.

Il pubblico era elettrizzato ed i musicisti non si sono risparmiati, raccontandoci anche, tra un brano e l’altro, aneddoti simpatici sulle loro avventure musicali.

E, come sottolineato da Antonio, in ogni spettacolo c’è uno stretto rapporto tra dare e avere e a seconda del pubblico e del clima della serata, lo spettacolo può cambiare, non è mai uguale a sé stesso. Venerdì è stato proprio così : Antonio ed Angelo ci hanno trasmesso le loro vibrazioni e le loro emozioni e le persone presenti li hanno omaggiati con molti applausi, sorrisi e partecipazione attiva, battendo le mani a tempo durante qualche performance.

E anche stavolta i « Violinisti in jeans » non si sono smentiti : simpatia, entusiasmo, energia e, certamente, tanta tanta professionalità, sono stati i punti di forza di un duo che non si smentisce e che piace sempre, e molto.

Al termine, i dirigenti SAIG hanno consegnato un cofanetto di penne commemorative agli ospiti ed ai musicisti che hanno magistralmente ed energicamente offerto una serata diversa e divertente.

La SAIG ringrazia Riccardo Galardi per il supporto tecnico, Franco Bottiglione e tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita dell’evento.

Il servizio su Ciaoitalia.tv http://ciaoitalia.tv/violinisti-jeans-decimo-anno-saig/

Un saluto alla primavera con pietanze mediterranee al Corso di Cucina della SAIG

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Nel Corso di Cucina della SAIG del 12 aprile scorso uno dei responsabili, Roberto Corona, accompagnato occasionalmente da Augusta Scotece, ha voluto salutare la primavera con delle pietanze tipiche mediterranee e precisamente partenopee: Paccheri ai frutti di mare e polpette all’amalfitana.

Se qualcuno dovesse pensare che la Campania e solo sinonimo di pizza si sbaglia di molto. In realtà la Campania, denominata anche la terra del sole, del mare e della cultura, fin dall’antichità si è distinta per il suo vasto patrimonio culinario, ricco di prelibatezze uniche al mondo. Non si parla solo cibo ma anche di bevande, basta pensare al limoncello ed ai vini pregiati che provengono dalle campagne partenopee.30708667_1868937126490286_1064234381314359296_o

I Greci ed i Romani, dai tempi antichi, per la preparazione dei loro piatti utilizzavano olio pregiato e durante i banchetti assaporavano vino pregiato proveniente dalla Campania Felix, ovvero da Capua, Cuma, Pompei, Sorrento, Stabia, Nocera e Salerno. La cucina campana si avvale di ingredienti semplici ma è caratterizzata anche da pietanze più elaborate grazie alle influenze spagnole e francesi.

Sarebbe impossibile elencare tutti i piatti e dolci campani, sono tantissimi ed ogni area (beneventana, salernitana, casertana, ercolanese etc.) ha le proprie tradizioni culinarie e varianti delle ricette originali. Senza alcun dubbio, uno dei piatti tipici più apprezzati, non solo in Campania ma in tutto il mondo, è la pizza, che eredita il suo nome dalla regina Margehrita di Savoia.

La ricetta del giorno propostaci dal nostro chef, paccheri ai frutti di mare, si tratta di un primo piatto tra i più amati, a base di pesce e pomodorini, molto semplice da preparare e di grande effetto. Un primo piatto in cui sono racchiusi il sapore, i profumi e i colori mediterranei. Infatti, i paccheri ai frutti di mare sono belli da vedere e buonissimi da gustare. Un primo che, se fatto a regola d’arte, è degno dei migliori ristoranti. Al dir il vero, le allieve del Corso non si sono lamentati, anzi, hanno applaudito a testimonianza di una perfetta riuscita della ricetta.

Le polpette all’amalfitana

30629322_1868937136490285_7408063294126161920_oPer accompagnare i paccheri, lo Chef Corona ha pensato di proporre le polpette all’amalfitana. In realtà la polpetta di per se non ha particolarmente un posto preciso dove sia nata. L’origine delle polpette è ben più “antica” di quanto si possa pensare, addirittura risale ad Apicio, celebre cuoco della Roma Imperiale; ma è soltanto nella seconda metà del XV secolo che troviamo traccia del termine “ polpetta “ nel Libro de Arte Coquinaria del Maestro Martino da Como, anche se in realtà si trattava allora di uno spiedino arrosto ben lontano dalla pietanza che tutti noi conosciamo.

Una cena dove i profumi italiani si sono mescolati con i sapori che hanno ricordato le nostre radici italiche. Una serata come tante, apparentemente, ma con la consapevolezza di essere vini e tramandare le nostre tradizioni. Come dire: veramente una bella serata all’italiana.

C.Vaccaro