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Gennaro Cannavacciuolo a Ginevra con Yves Montant, un italiano a Parigi

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29498011_1846482022069130_2363221654869377024_oDopo l’eccellente interpretazione nello spettacolo “Volare” di Domenico Modugno, Gennaro Cannavacciuolo ha interpretato con maestria Yves Montand, un altro pilastro della storia italiana emigrato con i genitori in Francia negli anni ‘20 dello scorso secolo.

Lo scorso 21 marzo, Cannavacciuolo, insieme alla Primavera ha portato uno spettacolo appassionante nella bella sala dell’Alhambra, Yves Montand, un italiano a Parigi. Uno spettacolo di grande spessore artistico, dove l’artista ha saputo coinvolgere il pubblico nella seducente storia di Montand.

Questa avventura di Cannavacciolo, membro d’onore della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, SAIG, prende il via con la “Prima nazionale, il 7 novembre 2015 a Monsummano Terme nel Teatro Yves Montand. Presenti in sala la Sig.ra Carole Amiel, vedova di Montand e Valentin Livi, loro figlio, sostenitori del progetto Voluto e co-finanziato dal comune di Monsummano Terme, lo spettacolo si presenta come un “docu-recital”: partendo dagli albori toscani di Yves Montand, si arriva ai trionfi parigini, una vita lunga 70 anni (1921- 1991).

Le canzoni più significative dell’artista scandiscono le fasi salienti della sua vita e carriera, costellata da straordinari successi e da importanti impegni politici. Canzoni che hanno fatto storia: Les feuilles mortes, A Paris, Sur le ciel de Paris, C’est si bon, A bicyclette, C’est à l’aube, Je suis venu à pied, Bella ciao, Mon manège à moi e Paris canaille….

La narrazione è di tipo cronologico e presenta, attraverso le canzoni, i momenti più rilevanti che hanno caratterizzato la vita fuori dal comune di Montand, all’anagrafe Ivo Livi:

– Gli esordi: figlio di immigrati poveri, manovale instancabile dall’età di 12 anni che
scopre il tuo talento, lo coltiva di notte lavorando di giorno. Inizia nei teatrini della periferia di Marsiglia sino ad approdare all’Olympia di Parigi e successivamente al Metropolitan di New York;

– L’amore, ovvero gli incontri sentimentali della sua vita: Edith Piaf, Simone Signoret
che sposerà nel 1951 ed a cui resterà legato per 35 anni, Marylin Monroe e Carole Amiel che sposerà e la quale gli regalerà la gioia della paternità;

– Il cinema: il periodo di Hollywood, l’incontro con Costa-Gavras;

– Gli incontri con grandi uomini di cultura e politici; Prévert, Picasso, Apollinaire, Kruscev, Kennedy, Tito e Mitterrand.

Di stampo classico e di grande eleganza, la struttura del recital è quella del teatro-canzone dove brevi monologhi, aneddoti, curiosità e note importanti che raccontano la vita di Montand ne introducono le canzoni, il tutto corredato da interessanti effetti-luce.

Oltre al pianoforte, Gennaro C29541434_1846482078735791_3574193860139548672_oannavacciuolo è accompagnato dalla batteria, dal contrabasso e dal sax-clarino che, in alcuni momenti di grande suggestione, proporrà degli assoli con ritmi swing.
Di grande impatto la proposta di tre numeri danzati con le claquette; Fred Astaire è stato un mito per Montand il quale emulava il ballerino americano e creerà il famoso numero Le garçon dansant.

La scenografia si ispira a quanto inventò Montand negli anni ’50: l’orchestra sul fondo del palcoscenico, in posizione centrale, nascosta da un velatino verde che attraverso un gioco di luci, a seconda delle esigenze, evidenzierà in musicisti e non solo…”

Oltre la carriera cinematografica, con gli spettacoli “Volare” di Modugno, “Il mio nome è Milly” e “Yves Montant, un italiano a Parigi”, Gennaro Cannavacciuolo si conferma l’uomo-spettacolo per eccellenza cui auguriamo un futuro ricco di soddisfazioni e successi.

di Carmelo Vaccaro

Offerte speciali – Cavalleria Rusticana e I Pagliacci

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In collaborazione con il Grand Théâtre de Genève, il SAIG ti offre un’eccezionale opportunità di scoprire o riscoprire alcuni dei brani più famosi del repertorio italiano. Un’offerta promozionale del 10% su tutti i biglietti è offerta ai soci per Cavalleria Rusticana e I Pagliacci, fino al 29 marzo 2018 all’Opera delle Nazioni. Queste due imperdibili opere italiane sono rappresentate da due noti attori teatrali italiani, Emma Dante e Serena Sinigaglia.

Puoi cliccare sul seguente link, scegliere la tua data e inserire il codice promozionale 10SAIG:
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Offre spéciale – Cavalleria Rusticana & I Pagliacci

En partenariat avec le Grand Théâtre de Genève, la SAIG vous propose une offre exceptionnelle pour découvrir ou redécouvrir certains des airs les plus connus du répertoire italien.
Une offre promotionnelle de -10% sur tous les billets sont offerts en exclusivité à nos membres pour Cavalleria Rusticana & I Pagliacci, jusqu’au 29 mars 2018 à l’Opéra des Nations. Ces deux opéras incontournables du vérisme italien sont mis en scène pas deux metteures en scène italiennes de renom, Emma Dante et Serena Sinigaglia.

Il vous suffit de cliquer sur le lien suivant, de choisir votre date et de remplir le code promotionnel 10SAIG :

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Cavalleria rusticana e I Pagliacci

Il Grand Théâtre presenta Cavalleria rusticana e I Pagliacci due opere imprescindibili allestite da due importanti registe italiane Emma Dante e Serena Sinigaglia.

L’occasione di scoprire o riascoltare tante celebri arie del repertorio lirico italiano…

Cav/Pag, ovvero Cavalleria rusticana e I Pagliacci, sono facce della stessa medaglia, quella del verismo. Lontano dai miti e dai famosi personaggi storici, la corrente verista ambisce a rendere l’aspetto lirico tanto reale da ravvicinare cantanti e spettatori. In Italia la vena verista fu iniziata da Giovanni Verga ed ebbe come scopo di rappresentare la vita quotidiana, talvolta violenta, senza fronzoli, con uno sguardo particolare rivolto ai “vinti dalla vita”. I Pagliacci e Cavalleria rusticana offrono lo stesso contesto, quello dell’Italia meridionale, uno si svolge in Calabria l’altro in Sicilia. Entrambi evidenziano l’importante presenza dell’aspetto religioso attraverso la celebrazione della Pasqua da Mascagni e quella dell’Assunzione della Vergine da Leoncavallo.

Queste due opere liriche sono dirette da due registe italiane Emma Dante e Serena Sinigaglia. Emma Dante ci presenta una ripresa della sua Cavalleria rusticana creata recentemente al Teatro Comunale di Bologna, la seconda invece ci propone una nuova produzione de I Pagliacci. Queste due opere liriche saranno rappresentate dal 17 al 29 marzo all’Opéra des Nations.

Video :

Scopri i primi estratti e interviste di Cavalleria rusticana e I Pagliacci :
https://www.youtube.com/watch…

Scopri un assaggio dei set della prossima produzione :

https://www.youtube.com/watch…

Date di Cav/Pag, all’Opéra des Nations :

– sabato 17, lunedì 19, mercoledì 21, venerdì 23, martedì 27 et giovedì 29 marzo, alle 19h30

– domenica 25 marzo, alle 15h30

Info billetteria :

https://www.geneveopera.ch/…/cavalleria-rusticana-pagliacci/
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L’Associazione Calabrese di Ginevra inizia il suo programma 2018 con la “Festa di Primavera”

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Alle porte della stagione primaverile 2018, l’Associazione Calabrese Ginevra ha iniziato il suo programma d’attività con la tradizionale “Festa di Primavera”, segnata in agenda per lo scorso 17 marzo.

Il Comitato dell’Associazione ed il Presidente, Francesco Decicco, hanno accolto i partecipanti attratti dalla prospettiva di godere di una serata tutta calabrese, con il piacere di stare insieme ben noti a quanti sono soliti raccogliersi attorno ai Calabresi di Ginevra. Un pubblico, nel quale si confondevano pariteticamente tutte le generazioni, è strato trascinato dall’Orchestra di Giusy Montagnani che ha animato la serata sui ritmi musicali di un vasto repertorio della tradizionale musica italiana.

29313522_1841801699203829_3254719649903804416_oBensì le esibizioni nella danza dei partecipanti non sarebbero state possibili se i cuochi dell’Associazione Calabrese non avessero fornito l’energia essenziale sotto forma di specialità culinarie tipiche, servite a tavola o anche acquistabili presso lo stand gastronomico, facevano bella mostra di sé accanto a prodotti tipici del territorio, fatti dalle mani delle donne dell’Associazione, eseguendo le ricette delle più antiche tradizioni calabresi.

Una serata, auspicalmente annunciatrice di una bella primavera, che porta a riflettere sul ruolo dell’associazionismo italiano a Ginevra, raffigurato nella sala da alcuni presidenti e rappresentanti giunti a portare agli amici Calabresi la testimonianza di una condivisione di sentimenti che travalica le diversità regionali, da tutti percepite come patrimonio nazionale comune e indivisibile. Presente anche Laura Stone, organizzatrice di spettacoli a Ginevra di artisti italiani di riconosciuta celebrità.

Nel pieno della maturità e con il proprio potenziale di energie ancora al culmine, l’Associazione Calabrese ha dato dimostrazione di radicato attaccamento alle proprie origini e di provata capacità di tramandare alle nuove generazioni questo sentimento di appartenenza. La partecipazione dei bambini e di molti giovani calabresi si rivela di auspicio per una continuità anche nel futuro dell’Associazione. Questo è un segno che deve farci capire come anche una comune festa associativa può diventare non solo un momento di svago ma anche di scambio e condivisione per diverse generazioni.

29356107_1841801795870486_2579427456691732480_oQueste serate rappresentano la componente più visibile del ruolo dell’associazionismo: fungere da elemento di aggregazione dei tanti compatrioti che vivono nel Cantone di Ginevra, riunendoli frequentemente per eventi gioiosi e socializzanti. Ma la componente meno visibile, ma non per questo meno importante, è data dall’azione quotidiana volta a dare sollievo, a volte solo morale ma spesso anche materiale, ai cittadini in stato di bisogno. E’ quest’azione, svolta dalla maggior parte delle Associazioni italiane di Ginevra, che offre alle autorità e alla comunità di accoglienza la vera immagine dell’essere Italiani, al di là dei noti aspetti folkloristici che, comunque, rivendichiamo e ci sono cari.

Oggi non ci possiamo più considerare alla tregua dei primi “emigrati”, tuttavia abbiamo sempre bisogno delle associazioni laddove, ancora oggi, operano molti connazionali della vecchia generazione. Uomini che ci organizzano serate all’insegna dei colori italiani e che continuano a mostrarci la maniera giusta di promuovere l’Italia, i suoi costumi, la sua musica e le sue tradizioni che hanno fatto la gloria della nostra cultura nel Mondo.

C. V.

L’associazione Regionale Pugliese chiude le serate carnevalesche a Ginevra

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In attesa della primavera e la ricorrenza pasquale, con la sua tradizionale festa di Carnevale del 10 marzo scorso, l’ARPGE ha chiuso la serie di eventi organizzati dalle associazioni ginevrine, legati alla tradizione carnevalesche italiana.

Come ogni anno da rilevanti protagonisti, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra inizia le sue attività organizzative con la tradizionale Festa di Carnevale. L’edizione di quest’anno è stata caratterizzate da diverse innovazioni come la presenza del Mago Gianfranco Preverino, venuto espressamente dalla Puglia, molto apprezzato dal pubblico presente. Un’altra innovazione dell’ARPG è stata la decisione del Comitato direttivo, di affidare ad una società di catering la degustazione di prelibatezze culinarie della cena.

29133912_1834720199911979_2172569985040252928_oSempre colma la Sala delle feste d’Onex, 300 partecipanti circa, sono stati accolti da Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra e dal suo Comitato. Tra gli invitati il Sindaco sella Città d’Onex, Carol-Anne Kast che, nel suo intervento ha evidenziato il legame tra gli italiani del Cantone e la Città d’Onex. Numerosi, come sempre, gli ospiti venuti a testimoniare con la loro presenza l’attaccamento a iniziative volte a dare visibilità alla comunità italiana ginevrina, a rafforzare la coesione all’interno delle componenti regionali e rendere più stringenti i legami tra le varie anime della cultura italiana che, non ci stancheremo mai di ricordarlo, è particolarmente ricca perché composita e somma di molteplici culture locali. Tra gli invitati spiccavano anche il Consigliere Amministrativo della Città di Ginevra e Deputato al Gran Consiglio ginevrino, Daniel Sormanni, e molti presidenti e rappresentanti di associazioni italiane operative nel Cantone.

La serata, straordinariamente animata dall’orchestra piemontese “ Giuliano e i Baroni”, coi suoi dieci virtuosi musicisti venuti appositamente dall’Italia, che ha saputo coinvolgere i presenti inducendoli a cantare brani di noti cantautori e canzoni popolari del nostro Paese.

29066337_1834720149911984_6873372451691036672_oLa serata è trascorsa in allegria così come analoghe serate organizzate da altre Associazioni regionali italiane. Ma per i Pugliesi il Carnevale non ha lo stesso valore che ha per altri. Se molte città, in Italia e nel mondo, vantano la bellezza e il fasto delle proprie manifestazioni carnascialesche, non bisogna dimenticare che a Putignano, in provincia di Bari, si festeggia non solo uno dei più antichi Carnevali al mondo, per alcuni studiosi risalente al 1394, ma anche uno dei più lunghi poiché se come altri, eccezion fatta per il Carnevale ambrosiano, termina il martedì grasso, inizia però il 26 dicembre, ricorrenza della traslazione delle reliquie di Santo Stefano Protomartire da Monopoli a Putignano. La cerimonia. avvenuta proprio il 26 dicembre 1394, all’epoca scatenò la gioia dei fedeli che accompagnarono il sacro corteo con balli, canti e versi a rima baciata. Nel corso dei secoli, la festa del 26 dicembre ha perso larga parte dei suoi contenuti religiosi per acquistare altri prettamente satirici e tipici dello spirito carnevalesco.
Spirito carnevalesco mantenuto vivo e tramandato anche dai Pugliesi ginevrini.

Viene del tutto naturale ringraziare e rendere merito ancora una volta all’associazionismo italiano all’estero che, anche attraverso queste manifestazioni, rafforza e tramanda le tradizioni locali e regionali assieme ai valori della nostra Italia all’estero.

Carmelo Vaccaro

Festa di Carnevale dell’Associazione dei Lucchesi nel Mondo

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Lo scorso 24 febbraio l’Associazione dei Lucchesi nel Mondo ha festeggiato il Carnevale a Ginevra alla Sala di Vernier.

Molti i partecipanti, fra cui Monsieur Jean-Charles Lathion, Presidente del Consiglio Municipale della Città di Ginevra, Francesco Decicco, Presidente dell’Associazione calabrese di Ginevra, l’Avvocato Alessandra Testaguzza, legale della SAIG, C. Leonelli, Presidente dell’Associazione dei Romagnoli e Giuseppe Chiararia, Presidente del Fogolâr Furlan.

La cena, come al solito curata personalmente dal suo Presidente Menotti Bacci e signora, coadiuvato da tutto il suo Comitato, è risultata molto gradita ai presenti che hanno potuto gustare tordelli alla lucchese, filetto con piselli e purè e semifreddo vaniglia e fragole con cenci, dolce tipico carnevalesco toscano.

La musica del “Duo di Casa Nostra” ha allietato lo svolgimento della festa permettendo agli ospiti di ballare fra una portata e l’altra e di intrattenersi fino a tarda serata esibendosi in danze e piroette che hanno divertito anche coloro che non hanno voluto o potuto danzare.

La serata si è conclusa con la tipica tombola che ha regalato ricchi premi e sorprese a chi ha voluto parteciparvi.28379832_1821506137900052_2566376816037143552_n

I circa 200 invitati hanno goduto di una serata veramente speciale ma al contempo familiare che ha messo d’accordo tutti, over e bambini, riuniti a festeggiare nella tradizione toscana il Carnevale a Ginevra. un cantone tradizionalmente protestante, dove pochi eventi dedicati a questo tipo di festa vengono organizzati.

Il Comitato dei Lucchesi, primo fra tutti l’instancabile ed entusiasta Presidente Menotti Bacci, hanno ricevuto il numeroso pubblico, con il consueto calore, offrendo agli astanti un simpatico aperitivo.

Ricordiamo che la comunità lucchese a Ginevra è la più antica fra le comunità degli italiani presenti nel cantone. Difatti, nella Ginevra del 1550 si rifugiò la famiglia lucchesi Micheli (du Crest) dopo aver aderito alla riforma. Nel 1556 ottenne lo statuto di abitante e fondò il banco che diede poi vita alla Grande Boutique. Sorta in relazione all’arrivo dei primi rifugiati per fede, fu dal 1556 al 1628 un banco di mercanti italiani e un consorzio al quale aderì la maggior parte delle famiglie lucchesi, sia come produttori e commercianti, sia come investitori. Il semplice banco fondato nel 1556 da Francesco Micheli assunse una nuova portata quando divenne il luogo in cui si concludevano gli affari delle compagnie commerciali degli Arnolfini e Micheli, poi anche dei Diodati, Balbani (1582), Burlamacchi e Francesco Turrettini (1593). Le nove compagnie che quest’ultimo diresse dal 1593 alla morte, nel 1628, costituirono il polo più potente dell’industria della seta ginevrina. Qui si concentrarono le conoscenze tecniche e i capitali della colonia lucchese e degli zurighesi Felix Orelli e Georg Gessner, intermediari negli affari con il nord della Svizzera, la Germania e i Paesi Bassi. Il loro capitale passò da 18’000 scudi d’oro nel 1594 a 150’000 nel 1619, mentre i profitti annui, negli anni migliori, oscillarono tra il 15 e il 30% del capitale. Il successo del banco va attribuito alla vasta rete commerciale che riuscì a creare per procurarsi materie prime a condizioni vantaggiose ( importazione della seta dalla Cina attraverso Amsterdam o la Spagna) e per ridurre i costi di produzione, come l’impiego di manodopera della campagna zurighese per la preparazione dei filati.

Alla conclusione della cena, il Presidente Menotti Bacci, ha salutato i presenti e invitato sul palco Jean Charles Lathion, candidato al Grand Consiglio alle prossime elezioni, il quale ha sentitamente ringraziato in italiano sia l’instancabile Bacci, sia l’Associazione tutta per l’invito e per la festa.

Una bella festa quella dell’Associazione dei Lucchesi, nel mondo, una conferma, d’altra parte, di come esse rappresenti la più numerosa del Cantone che, ancora una volta, ha saputo essere all’altezza del proprio ruolo rappresentativo nel panorama associativo ginevrino.

I Corsi d’Italiano colorano la suggestiva Salle Communale de Plainpalais con il Carnevale

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27908399_1801711049879561_2752469813753146880_oMercoledì 7 febbraio, dalle ore 16:30 ha avuto luogo la 6a Edizione del Carnevale itinerante dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana di Ginevra, presso la Sala Comunale di Plainpalais di Ginevra.

Ad accoglierli l’Ufficio Scuola e il corpo docente al completo in una coloratissima sala vestita a festa, messa a disposizione dalla (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG).

Alle 17:00 i bambini presenti sul palcoscenico abbracciano simbolicamente le autorità che salutano il pubblico: il Dirgente Scolastico Dott. De Paola in rappresentanza del Consolato Generale d’Italia a Ginevra, il Sig. Carmelo Vaccaro, Coordinatore SAIG, la Sig.ra Virginia Cremonte, Presidente del Comitato Assistenza Educativa (CAE) di Ginevra.

Dopo i successi delle passate edizioni la formula non è stata cambiata: hanno avuto luogo avvincenti giochi a squadre con premiazione finale e quiz culturali per testare, con il sorriso, le conoscenze degli alunni. Ampio spazio anche a quanto imparato durante i corsi: canzoni coinvolgenti, filastrocche e per finire lei… la musica, per ballare in un clima spumeggiante e divertente.

Proposto nuovamente l’angolo del truccabimbi a cura delle insegnanti che hanno trasformato in pochi sapienti e maestrali tocchi i bambini in pirati e principesse. I più piccini invece sono stati intrattenuti con atelier creativi in cui hanno disegnato e colorato maschere di ogni tipo.

Il Carnevale, espressione autentica della tradizione popolare del nostro Paese, è una festa sempre amata dai più piccoli e il successo di questo pomeriggio lo ha nuovamente confermato. I bambini hanno avuto l’opportunità di uscire dalla propria classe ed incontrare altri bimbi per condividere momenti di allegria e gioia. Ed è proprio “L’incontro con l’Altro” la tematica che fa da sfondo all’evento. Quest’anno il progetto proposto dal Dipartimento della Pubblica Istruzione di Ginevra e sviluppato nelle classi dei corsi, è infatti legato all’interculturalità, all’incontro tra persone che parlano una lingua diversa, che appartengono a culture diverse. A partire da questo argomento sono stati scelti i giochi iniziali, ognuno tipico di un Continente, e le stesse maschere presenti hanno voluto rappresentare differenti popolazioni.27747816_1801710969879569_7429509248051577300_o

Una festa riuscita, in cui fantasia, creatività e leggerezza si sono mescolate in un mix travolgente. Una festa che si è conclusa, come da buona tradizione italiana, con uno spettacolare buffet preparato dai genitori ricco di prelibatezze dolci e salate dai sapori inconfondibili della nostra amata Italia.

Si ringrazia per l’organizzazione l’Ufficio Scuola del Consolato, il CAE e il Coordinatore della SAIG Carmelo Vaccaro. Un grazie speciale alle famiglie dei bambini per la collaborazione e partecipazione e alle insegnanti: senza il loro prezioso lavoro e la loro energia questo evento non sarebbe possibile. Appuntamento all’anno prossimo!

XVIII edizione FESTIVAL VERDI Parma e Busseto, 27 settembre – 21 ottobre 2018

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27709993_1800729253311074_3157812230843878769_oLa sera di venerdì 2 febbraio scorso, il Console di Ginevra, Dott. Antonino La Piana e la sua gentilissima consorte, Dott.ssa Daniela D’Orlandi, hanno messo a disposizione la propria residenza per presentare il programma per la XVIII edizione del FESTIVAL VERDI che da 18 anni a questa parte si tiene a Parma e Busseto.

Il Direttore generale del teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo, ha illustrato ai presenti il programma per il prossimo autunno ricchissimo di iniziative, spettacoli, novità di cui i numerosi ospiti, attesi anche per quest’anno, potranno godere appieno.

Per celebrare le opere di Giuseppe Verdi, sono state previste 4 opere Macbeth, Un giorno di Regno, Le Trouvère e Attila in 3 diverse locations (Teatro Regio, Teatro Verdi di Busseto e Teatro Farnese), luoghi meravigliosi che saranno appositamente allestiti per accogliere le opere in programma. 3 le orchestre, 2 i cori, 6 le commissioni in prima assoluta, 25 gli eventi per 70 appuntamenti in 25 giorni.

Per quanto riguarda il programma di quest’anno, “i titoli scelti – ci informa la Meo- disegnano un percorso che ruota attorno all’elemento soprannaturale, al mistero, alla paura, a figure simbolo incarnazione del male assoluto, come Macbeth e Lady Macbeth nel titolo d’apertura, la zingara Azucena, col suo marchio d’infamia che è uno stigma sociale, Attila, il flagello di dio, il Re degli Unni che incombe minaccioso e distruttivo su Roma e la cristianità. Neri presagi, apparizioni fatali, sogni, visioni allucinatorie, sangue, morte, fuoco, omicidi, terrore: le streghe di Macbeth con la loro profezia, il fantasma di Banco, il padre che appare in sogno a Odabella, il sogno premonitore di Attila, il “soffio procelloso” che spegne i fuochi nel campo degli Unni, la pira che arderà Azucena e il rogo dell’infante; Immagini forti, ai limiti dell’orrore, un senso di disordine, di kaos, di dolore per un ordine della natura che viene stravolto e negato accomunano le tre opere di quest’anno in scena a Parma, affidate a team artistici di grande livello: oltre a Robert Wilson, il cui genio interpretativo e il cui rigore formale si misureranno con lo spazio affascinante del Farnese per Trouvère, l’allestimento di Macbeth – con un trio d’interpreti d’eccezione come Luca Salsi, Michele Pertusi e Anna Pirozzi, – vedrà la regia di Daniele Abbado con le scene di Graziano Gregori, creatore di immagini di cruenta e struggente poeticità; Attila è affidato alla sapiente e profonda analisi interpretativa di Andrea de Rosa che si avvale della collaborazione di Aurelio Colombo per le scene”.

“Diverso il clima che si respirerà al Teatro Verdi di Busseto – continua la Meo – con i giovani del Concorso Internazionale Voci Verdiane e dell’Accademia verdiana che si cimenteranno con il primo Verdi di Un giorno di regno nell’elegante allestimento ispirato proprio a queste terre di un grande maestro come Pier Luigi Pizzi, qui reinventato da Massimo Gasparon”.

Il programma sarà completato da alcuni appuntamenti speciali come il Gala per il compleanno di Giuseppe Verdi e il concerto diretto da Roberto Abbado che vedrà protagonisti i due complessi già impegnati nei due titoli d’opera al Teatro Regio di Parma, la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani.

Sul piano musicale questa edizione vedrà il debutto di Roberto Abbado, in qualità di Direttore Musicale del Festival27628590_1800729249977741_6118616670604061449_o

Anna Maria Meo, affascinante e grande comunicatrice, ha catturato l’attenzione e l’interesse di tutti i presenti alla serata, descrivendo le molteplici iniziative messe in campo oltre alla classica esecuzione delle opere nei teatri. “L’Arte – ha sottolineato – deve essere come un fiume che esonda ed arriva a tutti attraverso le strade ed i luoghi pubblici, permettendo, così, la partecipazione di tutti, anche di coloro che considerano l’opera un settore ristretto a pochi intellettuali. L’opera, al contrario, è viva e palpitante e tutti debbono poterne usufruire”. Ecco, allora, che da alcuni anni viene organizzato anche il Verdi Off, una rassegna che accompagna il Festival, che utilizza spazi diversi, come ad esempio le Sale del Palazzo Ducale del Giardino, attuale sede del RIS di Parma e che non sono aperte al pubblico, ma che quest’anno ospiteranno i concerti di “Mezzogiorno in Musica”, permettendo al pubblico di godere l’arte della musica in un luogo d’arte esso stesso.

Inoltre, anche i cittadini di Parma vengono coinvolti. Chiunque voglia e possa mettere a disposizione la propria casa per un concerto è il benvenuto. L’organizzazione metterà a disposizione un pianoforte, un musicista, un cantante ed un accordatore. Ed ecco che si compie la magia. I numerosi partecipanti stranieri potranno entrare nelle case italiane, ascoltare musica in modo diverso ed originale, capire come si vive in Italia, interloquire con i proprietari, scambiarsi idee, contatti, creare, perché no, amicizie, e magari avere anche l’opportunità di assaggiare del parmigiano accompagnato da un buon bicchiere di vino.

L’organizzazione di questo Festival ha permesso anche l’introduzione di importanti iniziative sociali. Parte dei cori è, infatti, formata da persone che stanno scontando una pena per reati minori in carcere. Ecco che allora la musica diventa occasione di arricchimento culturale, di riscatto sociale, di reinserimento in un contesto pregno di arte e di bellezza. Questo progetto proseguirà nel tempo permettendo a tante persone di vivere e di imparare qualcosa di un mondo che forse non avrebbero mai avuto modo neanche di avvicinare e di apprezzare.

In conclusione, l’Italia è anche e soprattutto questo. Un luogo pieno di meraviglie che crea meraviglie che il mondo riconosce ed ammira. Soltanto il nostro paese può offrire tutta questa Arte in città che sono esse stesse dei percorsi magnifici ed unici e che mettono a disposizione non solo, come in questo caso a Parma e Busseto, musica, ma anche palazzi, affreschi, dipinti, sculture, gastronomia. L’Arte a tutto tondo. L’Arte in tutte le sue sfumature da godere con gli occhi, con l’udito e con il palato. Una festa di suoni, colori e sensazioni che trasla immediatamente gli appassionati nel sogno, nel mondo immaginato da Giuseppe Verdi e arrivato a noi attraverso il suo talento, unico ed irripetibile.

Parma accoglierà, dunque, dal 27 settembre e per 25 giorni, un numeroso pubblico, anche internazionale e lascerà indelebile, ne siamo certi, il ricordo di qualcosa di veramente particolare. La SAIG, invitata all’incontro, ha pubblicato il programma dell’evento con due pagine nel “Programma delle Associazioni” editato in 3000 copie.

Si ringraziano il Console Antonino La Piana, la di lui consorte, Daniela D’Orlandi per aver dato l’opportunità di scoprire (o riscoprire) un’iniziativa portata avanti da 18 anni a questa parte e che fa grande l’Italia nel mondo. Ed un ringraziamento anche e soprattutto ad Anna Maria Meo per l’impegno entusiastico profuso in quello che fa e che con tanto entusiasmo e professionalità, è riuscita a trasmetterci l’amore per la musica e per le opere di Verdi.

A. Testaguzza

L’Italie à portée de bouche – L’Italia a portata di bocca

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La SAIG inizia le sue attività 2018 con il pranzo degli anziani

Per i dirigenti della SAIG il mese di gennaio non è solo il primo mese dell’anno, ma anche l’inizio di tante attività, tra i quali il tradizionale pranzo degli anziani del quartiere. “L’Italie à portée de bouche – L’Italia a portata di bocca”, una perfetta collaborazione tra la SAIG e l’Antenna Sociale di prossimità (ASP) Servette, Saint-Jean e Petit-Saconnex, del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà della Città di Ginevra che si rivela determinante per la riuscita del progetto.26815478_1780337005350299_5151160570180684575_n

Lo scorso 18 gennaio si è svolto
il primo incontro del 2018 con il tradizionale pranzo mensile, dove pubblico di 22 persone, tra anziani e accompagnatori, hanno consumato il primo pranzo dell’anno a base di tortellini in brodo, arrosto di vitello con cardoni e panettone con un gelato fragola e caramel. Questo appuntamento sociale tanto atteso per la sua particolarità sociale e culinaria, si svolge ogni nei locali della SAIG, al 10 dell’Av. Ernest-Pictet. Questo primo incontro con i nostri anziani del quartiere è iniziato con un numero di partecipanti superiore alle aspettative, questo dimostra l’importanza delle finalità di questo progetto che tende a favorire le relazioni tra alcuni anziani che vivono soli nei quartieri Servette/St-Jean/Petit-Saconnex.

L’equipe SAIG, ormai collaudata, del cui progetto sono responsabili i presidenti Menotti Bacci e Antonio Scarlino, con i loro collaboratori Lisette Bacci, Roberto Corona, Gino Piroddi, Francesco Decicco e Claude Romanato, ha confermato la propria disponibilità anche per il 2018. La parola d’ordine rimane: “continuare con questa bella avventura e donare l’affetto, l’amore e rafforzare il rispetto verso il prossimo e le nostre memorie storiche. Questo rimane uno degli obbiettivi principali che la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG) continuerà a perseguire.
Le proposte culinarie che i nostri cuochi amatoriali propongono secondo la migliore tradizione italiana, sono sempre gradite dagli ospiti che affollano con piacere la sede SAIG in occasione di questi incontri tanto attesi sia dagli anziani e sia dall’equipe SAIG.

Dall’incontro fissato lo scorso dicembre tra il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro e Sandrine Gilliéron, Consigliere in Azione Comunitaria (ASP), sono state programmate le date in cui si svolgeranno gli incontri fino al prossimo dicembre, presso la sede SAIG, de “L’Italie à portée de bouche”, che sono state fissate per i giorni seguenti: giovedì 18 gennaio, 8 febbraio, 8 marzo,, 12 aprile, 3 maggio, 7 giugno, 13 settembre, 4 ottobre, 8 novembre e 6 dicembre.

Questo incontro ha permesso di gettare le basi per iniziare un nuovo anno uniti all’insegna della solidarietà e del desiderio di stare tutti insieme attorno ad un bel pranzo italiano.

la SAIG si auspica che in futuro si possano moltiplicare questi appuntamenti anche per fronteggiare la richiesta sempre crescente dell’utenza della terza età.

Carmelo Vaccaro