CANTONE DI GINEVRA

Elezioni Municipali nella Città di Ginevra:

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Continua la corsa de “Les Verts” e vincono le elezioni per il rinnovo del Consiglio Municipale di Ginevra

Di Carmelo Vaccaro

10 dei 24 candidati di origine italiane sono stati eletti a Consiglio Comunale.

La SAIG presenta i candidati, al 2° turno, per il Consiglio Amministrativo di Ginevra Malgrado un clima inquieto a causa del COVID-19, si sono completate le elezioni per il rinnovo dei Consigli Amministrativi e dei Consigli Municipali del Cantone di Ginevra.

Nella Città di Ginevra, come in molti comuni del Cantone, “Les Verts” sono i vincitori di questa tornata elettorale conquistando 10 posizioni passando cosi da 8 a 18 seggi, secondo i risultati quasi definitivi. Con questo ineccepibile risultato il partito dei Verdi ginevrino diventerebbero così il secondo partito nei banchi del Consiglio Municipale della Città di Calvino, dopo il PS con 19 seggi che difende molto bene la sua prima posizione.

La ricetta attuata dal Partito Socialista (PS) e da “Les Verts”, ha dato i suoi frutti. Difatti, al primo turno i Verdi espugnano un secondo mandato nell’esecutivo ginevrino. Sami Kanaan, l’unico candidato uscente, com’era prevedibile è stato il candidato più votato.

Dietro a Kanaan i suoi tre compagni di lista, la collega socialista Christina Kitsos e i Verdi Frédérique Perler e Alfonso Gomez. Al quinto posto si posiziona il PLR Simon Brandt, tallonato da vicino dalla candidata PDC Marie Barbey (Chappuis).

I ginevrini hanno deciso inoltre, che la maggioranza del Consiglio Comunale della Città di Ginevra passerà a sinistra.

Vedremo tutto più chiaro dopo i ballottaggi del 5 aprile.

Tutte le formazioni politiche si sono affrontate lealmente in una corsa al cardiopalma. La notizia di Ginevra ha seguito con interesse la giornata politica dedicando, naturalmente, maggiore attenzione alla sorte dei candidati italiani. 10 dei 24 candidati di origine italiane sono stati eletti al Consiglio Municipale della Città di Ginevra per la legislatura 2020 – 2025.

Un risultato notevole che da orgoglio e lustro anche al lavoro minuzioso di questa redazione sempre “sul pezzo” quando si tratta di Italia o italianità.

IV Edizione della Cucina Italiana nel Mondo

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In occasione della IV Edizione della Cucina Italiana nel Mondo, lo scorso 22 novembre, la SAIG ha organizzato, con il Patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Ginevra, la seconda cena di gala, nel Ristorante dell’Organizzazione Romanda per la Formazione e l’Integrazione Professionale (ORIF), istituzione partner della SAIG.

Ad evidenziare l’importanza dell’evento sono state soprattutto le tante personalità istituzionali italiane e ginevrine che hanno accolto l’invito, come da tradizione negli eventi programmati dalla Società delle Associazioni Italiane di Ginevra. Carmelo Vaccaro, in veste di Coordinatore della SAIG, ha inaugurato la serata accogliendo ospiti ed autorità presenti al festeggiamento, accompagnato dai presidenti Menotti Bacci, Ass. Lucchesi nel Mondo, Francesco Decicco, Ass. Calabrese e Vincenzo Bartolomeo, Ass. Cultura e Arte Siciliana. Presente anche il resto del Comitato SAIG con Jean-Charles Lathion, l’Avv. Alessandra Testaguzza, Marjorie de Chastoney, la Segretaria Margherita Marchese ed il Tesoriere, Gino Piroddi.

Non potevano mancare anche alcuni membri d’Onore della SAIG quali Comm. Carlo Lamprecht, il Deputato cantonale, Daniel Sormanni, il Fisico Dr. Vittorio Palmieri, il Dr. Francesco Artale, la cantante soprano, Varduhi Khachatryan e il Direttore della Fongit, Antonio Gambardella e Ornella Maroni.

In questa occasione, la SAIG ha avuto l’onore di ospitare il Direttore della Clinique de l’Oeil, Jesus Perez e il Presidente della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera Romanda, Comm. Claudio Bozzo e Riccardo Galardi.

Dopo un aperitivo di benvenuto, ad aprire la serata il Coordinatore SAIG Carmelo Vaccaro che ha salutato le autorità ed i 110 ospiti invitati alla serata di gala Vaccaro ha ribadito l’importanza dell’attività di una realtà come la SAIG che si presenta come l’espressione di un progetto comune di persone che scelgono liberamente di mettersi in gioco per costruire insieme le risposte ai propri bisogni e a quelli della comunità di appartenenza nei cui valori credono e si identificano.

Sulla base di questi valori, colmi di voglia di dare, di mettersi a disposizione degli altri, il desiderio di stare assieme e condividere idee comuni, l’associazionismo si caratterizza anche per un’altra sua peculiarità: la base volontaria, interpretata come sentimento di donare ad altri il proprio tempo e le proprie energie. Uno sorta di investimento, non strettamente economico, ma di carattere emotivo verso coloro che in qualche modo hanno necessità di relazionarsi con gli altri e condividere con essi momenti del proprio vivere all’estero ma all’insegna delle proprie radici, vissute come un valore aggiunto.

Questa voglia di rendersi utili finisce per modellare un’articolazione sociale (l’associazione) grazie alla quale singoli soggetti si fanno interpreti dei variegati bisogni di una società, e grazie alla quale, attraverso le varie associazioni, e l’associazionismo in generale, i bisogni socio-culturali diventano patrimonio e impegno per tutta una comunità.

L’obiettivo della celebrazione è stato indubbiame73022933_2819691328081523_4037262957522976768_onte il riconoscimento dei valori culinari di cui la nostra Patria è pregna grazie alle innumerevoli diversità gastronomiche per cui si distingue in qualsiasi occasione. Cornice ideale per celebrare degnamente anche la serata conclusiva della “IV Settimana della Cucina italiana nel mondo”. Una scenografia che ha visto una rara rappresentanza politico-istituzionale italiana e ginevrina impegnata a festeggiare le molte iniziative di successo della SAIG

Hanno partecipato vari soggetti istituzionali italiani di rilievo quali il Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana assieme al Console Aggiunto, Roberta Massari, nonché del Vice Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni Internazionali, Amb. Massimo Bellelli, del Mons. Massimo De Gregori, ed dei Parlamentari italiani eletti nella Circoscrizione Europa, gli On.li Angela Schirò, Simone Billi, Massimo Ungaro, Gianni Farina e la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Zurigo (IIC), Licia Coffani.

Questa rappresentanza italiana ha orgogliosamente accompagnato i rappresentanti istituzionali ginevrine quali Marie-Pierre Theubet, Presidente del Consiglio Municipale della Città di Ginevra, Sami Kanaan, Consigliere Comunale della Città di Ginevra, Stéphanie Lammar, Sindaco della Città di Carouge, François Mumenthaler, Consigliere Comunale della Città d’Onex, Manuel Tornare e molti Membri d’Onore della SAIG.

Gli ospiti d’Onore sono stati il Comune di Sortino con la presenza del Sindaco, Vincenzo Parlato, accompagnato da Manlio Puglisi dell’omonima Compagnia dell’Opera dei Pupi, il Dr. Giuseppe Mazziotta in rappresentanza del gruppo folk “I Cumpari” e, per la Città di Palagonia il Sindaco, Salvo Astuti, accompagnato dal Vice-Sindaco Francesco Favata e l’Assessore Daniele Vintrici.

Diversi momenti hanno caratterizzato la serata come la tradizionale premiazione del “Personaggio dell’Anno 2018” della SAIG che quest’anno, la scelta e caduta su due membri del Comitato SAIG:
Marjorie de Chastonay e Jean-Charles Lathion r74536816_2819692221414767_6781158129456381952_o ispettivamente premiati dall’Ambasciatore Massimo Bellelli e il Console Generale Antonino La Piana. I due neo premiati in riconoscimento dell’impegno profuso e per avere dimostrato alte qualità professionali e morali nello svolgimento delle loro funzioni come membri della SAIG. Un premio speciale è stato attribuito al Cassiere Gino Piroddi per con le stesse motivazioni, che ha ricevuto il premio da Sami Kanaan.

Altro momento simpatico nel corso della serata, è stata la consegna di due medagliette commemorative della Camera dei Deputati da parte dell’On. Gianni Farina, in presenza dei tre parlamentari, ai rappresentanti della Società “AD-MAIORA” di Mazzarino (CL), Paolo e Salvatore Alessi, per la proficua collaborazione 77004560_2819690991414890_2361657672593309696_o che si prospetta con la SAIG, soprattutto a fine aprile 2020.

Un inconsueto momento emozionante si è prodotto con la con segna dell’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI) al Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro. Di competenza del Console Generale, Antonino La piana, quest’ultimo ha elencato i meriti che hanno motivato il prestigioso riconoscimento al pluridecorato. Poi è stata la volta di Mons. Massimo De Gregori che ha donato, a nome del Nunzio Apostolico, presso le Organizzazione Internazionali di Ginevra, Mons. Ivan Jurkovic.

Momenti di pure emozioni si sono succeduti durante la serata di cui possiamo ben dire che, la SAIG, ha ancora una volta indovinato la ricetta per riuscire a creare sinergie tra personaggi politico-istituzionale italiani e ginevrini, nonché figure rappresentative ai livelli imprenditoriali.

Pertanto la SAIG ringrazia tutti coloro che hanno preso parte a questa IV Edizione della Settimana della Cucina Itali78061745_2819692504748072_5915858992545923072_o ana nel Mondo, attorno all’italianità che la SAIG esprime, Inoltre, la SAIG ringrazia la dirigenza dell’ORIF, Luigi Crispoldi e Davide Giordano e tutti collaboratori per l’eccellente riuscita dell’evento.

Un ringraziamento al Dott. Sergio Panzarella, fondatore della www.foodforhealth.ch, che ha fornito ólixir™ per la preparazione del raffinato menu della serata. ólixir™ è un olio extra vergine di oliva biologico che contribuisce alla salute cardiovascolare. Lo produce in Sicilia dagli alberi secolari di suo nonno, dopo averli recuperati. Si ringrazia Domenico Andaloro e la Società TRIOS Protention.72206343_2819692684748054_3815847033953058816_o76907348_2819692424748080_529930837555150848_o77066784_2819693794747943_5458080736525418496_o 77140418_2819694138081242_1926251768073682944_o 77226326_2819689044748418_7383365501302341632_o 77235056_2819691184748204_5000409841802412032_o 77382492_2819693664747956_8995788896730087424_o78186770_2819688461415143_2003810777131122688_o 78199761_2819739368076719_126303666641567744_o 78220968_2819693981414591_381593413159485440_o 78337652_2819689524748370_1846429800877522944_o 78373037_2819691948081461_3192798968958418944_o 78504994_2819690624748260_5534929748834123776_o 78539852_2819691588081497_7639462186275831808_o 78869540_2819690784748244_3925655878694338560_o

Association of International Chambers of Commerce (AICC) :Successo per l’evento di debutto!

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Fondata a Ginevra ai primi mesi del 2019 la fondazione dell’Association of International Chambers of Commerce (AICC) e presieduta dalla Camera di Commercio italiana per la Svizzera (CCIS), dall’idea di Claudio Bozzo, Presidente della stessa CCIS in Svizzera francese e da inizio anno anche Presidente dell’AICC, la suddetta associazione coinvolge ad oggi dodici Camere di Commercio internazionali con sede in Svizzera romanda ed è il primo esempio in Svizzera di associazione dedicata alle Camere di Commercio internazionali.

Nel corso di una delle prime sedute dell’AICC, i membri del Board hanno votato per stabilire a quale Camera affidare la presidenza dell’Associazione durante il suo primo anno di attività. Visto il forte accento italiano all’origine del progetto, i Board Members hanno all’unanimità concordato di assegnare la Presidenza alla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (CCIS).

In un contesto come quello ginevrino dove l’internazionalità gioca un ruolo chiave, le attività organizzate dalla CCIS aspirano, soprattutto negli ultimi anni, a coinvolgere un pubblico cosmopolita al quale promuovere e far conoscere il Made in Italy. Proprio questa è una delle motivazioni principali per le quali è stata fondata l’AICC: la business community di Ginevra non è un pubblico facile da coinvolgere ma è una comunità con un’elevata influenza sulla città e con un importante potere di acquisto. Su proposta della CCIS, le dodici Camere di Commercio costituenti l’AICC si sono quindi impegnate a collaborare col fine ultimo di cercare di coinvolgere i propri soci e favorire l’incontro e il networking fra gli stessi; di conseguenza, i partecipanti agli eventi AICC provengono da almeno dodici nazioni diverse. Ecco allora che l’obiettivo principale è rispettato: la realizzazione di eventi ad hoc ideati per il pubblico internazionale della città.

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Secondo punto fondamentale alla base della fondazione dell’AICC, l’intervento di speakers di una certa rinomanza. La partecipazione di un pubblico numeroso e internazionale permette infatti di coinvolgere agli eventi targati AICC degli speaker di alto livello che possano intrattenere e stimolare la platea presente. È questo il caso dell’evento di inaugurazione dell’AICC che si è svolto il 29 ottobre scorso.

In quell’occasione, i rappresentanti delle dodici Camere di Commercio internazionali, dopo essersi confrontati per mesi al fine di ideare e pianificare l’evento nei minimi dettagli, hanno presentato l’AICC e il suo primo International Networking Event alla città di Ginevra. Oltre 400 partecipanti di almeno dodici nazionalità diverse si sono dati appuntamento in una location d’eccezione: la World Trade Organization. Ambiente internazionale e stimolante, il WTO è stato il set ideale per discutere e approfondire il tema centrale dell’evento: il futuro del commercio internazionale.

In nome dell’internazionalità di cui l’AICC si fa portavoce, l’arco di tempo che ha preceduto la conferenza è stato allietato dalle note della pluripremiata pianista giapponese, Yuuko Suzuki.

Il concerto è stato poi seguito dalla tanto attesa conferenza inaugurale dell’evento, durante la quale Claudio Bozzo ha per primo preso la parola per ringraziare i presenti e presentare l’AICC. Bozzo ha poi introdotto e ceduto la parola al Consigliere di Stato Pierre Maudet. In quanto responsabile del Dipartimento dello Sviluppo Economico, l’interessante e arguto intervento di Pierre Maudet si è perfettamente inserito all’interno del contesto generale del confronto che, come già anticipato, ha visto approfondire la tematica del futuro del commercio.

In un secondo momento, è stato proprio il Direttore Generale del WTO, Mr. Roberto Azevêdo, ad analizzare l’argomento tenendo un entusiasmante discorso sul future of trade. Di fronte a un pubblico numeroso ed entusiasta, Mr. Roberto Azevêdo ha incuriosito i presenti con le sue parole dirette e sincere e non si è risparmiato neanche di fronte alle domande provenienti dal pubblico partecipe e attento che ha preso d’assalto la sala S1 del WTO.
Terminata la conferenza, i partecipanti sono stati accompagnati nell’Atrium del WTO dove lo spazio dedicato agli sponsor si integrava perfettamente con la zona riservata invece al networking tra i partecipanti.

Nell’Atrium, la discussione è infatti proseguita e si è ampliata godendo del banchetto allestito dal catering ufficiale della serata. Ulteriore dettaglio: la prima parte dell’aperitivo di networking ha visto la partecipazione di un gruppo di giovani musicisti brasiliani che hanno intrattenuto i presenti con della musica da cocktail. Personalità che sono solite frequentare gli ambienti delle organizzazioni internazionali, come consoli e ambasciatori, ma anche avvocati, banchieri, uomini d’affari, professori e esperti di comunicazione hanno avuto occasione di dialogare di fronte ad un bicchiere di buon Prosecco italiano.

Debutto da record quindi per l’AICC il cui primo International Networking Event ha ricevuto solo commenti positivi e fa ben sperare per i prossimi eventi in programma. A buon ragione la CCIS si è esposta ed ha ottenuto la presidenza dell’AICC il cui obiettivo principale, ovvero il potenziamento delle relazioni tra le Camere di Commercio internazionali, è stato pienamente rispettato. Se il mondo delle relazioni internazionali vi appassiona o siete interessati a conoscere Ginevra dal suo punto di vista cosmopolita, non mancate il prossimo evento targato AICC che si terrà nel mese di marzo 2020.

CCIS-SAIG

La Mostra “Noi, lavoratori e lavoratrici stagionali … Ginevra 1931-2019”

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Il giorno 29 ottobre scorso, una delegazione della SAIG, nelle persone del Coordinatore Carmelo Vaccaro e del presidente dell’Associazione dei Calabresi, Francesco Decicco, si è recata alla mostra intitolata “Noi, lavoratori e lavoratrici stagionali … Ginevra 1931-2019”, promossa dalla città di Ginevra, e progettata e prodotta dagli Archivi protestanti, dal Labor College e da Rosa Brux, per dare un riconoscimento ai lavoratori stagionali, di ieri e di oggi.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 30 ottobre al 24 novembre 2019 al Commun (Edificio di arte contemporanea),

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Questo progetto è nato da una mozione del Consiglio Comunale della Città di Ginevra adottata il 17 settembre 2014 dal titolo “Perché hanno costruito la Svizzera e Ginevra: rendere omaggio ai lavoratori stagionali”. A seguito di un invito a presentare proposte lanciato congiuntamente da Agenda 21 – Città sostenibile e Servizio culturale, il Consiglio di amministrazione ha selezionato il progetto espositivo proposto dagli Archivi protestanti, dal Labor College e da Rosa Brux. Per gli organizzatori della mostra, “evocare questo passato e tornare alla sua posta in gioco è cercare di sviluppare un’altra prospettiva sulle migrazioni di ieri e di oggi”. “Questa mostra fa anche parte di un più ampio sistema municipale, guidato da tutta l’amministrazione, che mira a promuovere la diversità e la lotta contro stereotipi e discriminazione”, ha affermato il sindaco, Sandrine Salerno.

Si tratta di una bella ed importante occasione mediante la quale la città di Ginevra rievoca la storia dei lavoratori stagionali che hanno prestato la loro opera nella città di Calvino, storia che va dalla creazione dello status stagionale alla sua scomparsa nel 2002, e che affronta alcune questioni relative alla migrazione di manodopera al giorno d’oggi. Combinando approcci storici, commemorativi e artistici, la mostra testimonia le dure condizioni di vita e di lavoro che la Svizzera ha riservato a queste persone. Dà loro la parola attraverso molti documenti storici, archivi personali, interventi artistici e storie filmate prodotte per questa occasione. “Le arti e la cultura facilitano così la possibilità di diventare consapevoli, di sentire situazioni personali e traiettorie di vita che troppo spesso vengono ignorate, persino negate”, afferma Sami Kanaan, consigliere amministrativo responsabile della cultura.

Ma che cos’era “lo status di “stagionale”? : Per soddisfare le sue esigenze economiche, nel 1931 la Svizzera creò questo status, che combina la concessione di un permesso di soggiorno e di lavoro fino a 9 mesi a condizioni molto restrittive, vietando il “ricongiungimento familiare” e qualsiasi cambio di datore di lavoro e cantone di residenza.

Nella seconda metà del 20 ° secolo, centinaia di migliaia di lavoratori dell’Europa meridionale furono chiamati a contribuire alla prosperità di Ginevra e della Svizzera, in particolare nelle costruzioni, nei settori industriali, dell’agricoltura e alberghiero. La maggior parte di queste persone proveniva da Italia, Spagna, Portogallo o paesi dell’ex Jugoslavia.

Eventi e visite guidate

Nell’ambito della mostra è in programma un vasto e variegato programma di eventi: proiezioni di film, concerti-conferenze, conferenze, incontri-dibattiti, “caffè dei cittadini”, scambio di esperienze migratorie. Quattro visite guidate gratuite sono organizzate anche il sabato 2, 9, 16 e 23 ottobre con uno storico e / o un artista.

Informazioni pratiche
Noi, lavoratori e lavoratrici stagionali… Ginevra 1931-2019
Le Commun, rue des Bains 28, 1205 Ginevra.
Inaugurazione il 29 ottobre 2019 alle 18h.
Dal 30 ottobre al 24 novembre 2019.
Dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 18.
Ingresso gratuito
www.expo-saisonniers.ch

Le autorità ospitanti rinnovano il loro impegno a favore della Ginevra internazionale

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In occasione del centesimo anniversario della Società delle Nazioni, le autorità federali, cantonali e comunali hanno deciso di rinnovare il loro impegno a favore della Ginevra internazionale. Lo scorso 16 settembre 2019, hanno firmato una dichiarazione comune in tal senso. L’evento è stato seguito da un evento pubblico presso l’Università di Ginevra.

La creazione, nel 1919, della Società delle Nazioni segna sia l’inizio del moderno multilateralismo sia l’ascesa della Ginevra internazionale. Oggi ci sono circa 40 organizzazioni internazionali, le rappresentanze diplomatiche di 179 Stati e centinaia di ONG che lavorano insieme, da Ginevra, per costruire un mondo più sicuro, più prospero e più giusto. Per la Confederazione, il Cantone e la Città di Ginevra, questa situazione unica rappresenta un onore e una grande responsabilità. Sono le ragioni per la quale le autorità ospitanti sono da tempo impegnate a fornire agli attori internazionali che ospitano le migliori condizioni di lavoro possibili.

Nel 2019, in un mondo sempre più interdipendente, la cooperazione internazionale è essenziale per affrontare le sfide planetarie come la digitalizzazione, i cambiamenti climatici o le emigrazioni. La Svizzera sostiene questo dialogo internazionale, che corrisponde ai suoi valori e interessi. In questo contesto, il sig. Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri, il sig. Antonio Hodgers, presidente del Consiglio di Stato della Repubblica e del Cantone di Ginevra, e il sig. Sami Kanaan, consigliere amministrativo della città di Ginevra, hanno firmato una dichiarazione comune il 16 settembre 2019, una dichiarazione congiunta accompagnato da un piano d’azione comune per rafforzare il ruolo della Svizzera come Stato ospitante. All’evento hanno partecipato la sig.ra Tatiana Valovaya, Direttore Generale dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, e il sig. Guillaume Pictet, vice-presidente della Fondazione per Ginevra.

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“La storia ci insegna che il dialogo tra Stati è l’unico modo per evitare le grandi tragedie che colpiscono l’umanità”, ha dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri. “La Ginevra Internazionale contribuisce in modo significativo a questo dialogo. L’instancabile ricerca di consenso e il rispetto dello Stato di diritto sono sanciti nel DNA svizzero”, ha sottolineato.

“Ginevra ha tutte le carte in mano per affrontare le sfide del futuro”, ha dichiarato Antonio Hodgers. “Ma possiamo ulteriormente beneficiare le Organizzazioni Internazionali dalle risorse disponibili nella nostra regione”, ha aggiunto.

“Firmando questa dichiarazione, la città di Ginevra farà parte della lunga e fruttuosa tradizione di apertura, accoglienza e di dialogo che costituisce la sua identità e la sua storia. Un impegno che contribuisce in modo determinante alla diversità, e la prosperità della nostra regione “, ha affermato Sami Kanaan.

Al termine della firma, è stato organizzato un dibattito pubblico sulla Svizzera e sul multilateralismo in collaborazione con l’Università di Ginevra, l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra e la Fondazione per Ginevra. Dopo le introduzioni del rettore dell’Università, del Capo del Dipartimento Federale degli Affari Esteri e del Direttore Generale dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, l’opera letteraria “La Svizzera e la costruzione del multilateralismo” che riunisce dei documenti diplomatici di Dodis è stato presentato dal professor Sacha Zala, direttore del centro di ricerca Dodis.

Una tavola rotonda sul tema di “Ginevra e il futuro del multilateralismo” ha poi riunito rappresentanti del mondo accademico, della gioventù, del settore privato e delle Organizzazioni Internazionali per affrontare argomenti quali i temi emergenti della cooperazione internazionale, gli attori ed i processi attuali e futuri, nonché il ruolo della collocazione di Ginevra in questo contesto in evoluzione.

Foto : Ville de Genève / Patrick Gilliéron Lopreno

Nicolas Walder : sostenere la qualità della vita a Carouge in risposta alle sfide globali

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Quest’anno di amministrazione comunale in qualità di Sindaco di Carouge è stata l’occasione di presenziare a numerosi incontri con gli abitanti e le diverse aziende e associazioni di residenti, di commercianti o di utenti. Questi scambi si sono rivelati essenziali per arricchire la mia azione ed anche per meglio rispondere alle aspettative degli abitanti di Carouge.
Colgo l’occasione per ringraziare le diverse società italiane tra cui la SAIG per gli scambi pieni di rispetto e di amicizia, ma anche per vari eventi ai quali tali associazioni hanno dato contributi contribuiti a Carouge o nel resto del cantone di Ginevra.

Carouge umanista

È tanto più importante condividere il più possibile che Carouge è oggi soggetto ad una forte pressione demografica e deve affrontare, di conseguenza, notevoli sfide urbane.
Queste sfide, ci impegniamo quotidianamente e bisogna affrontarle garantendo al contempo la conservazione della qualità della vita e lo spirito di apertura di Carouge.

Ecco perché ho approfittato di quest’anno in veste di Sindaco per ricordare e promuovere lo spirito di accoglienza e i valori di tolleranza e solidarietà che la nostra città ha sempre saputo onorare. Perché se Carouge è stata in grado di svilupparsi in modo così armonioso nel corso dei secoli, è perché è stata in grado di accogliere e integrare con dignità i suoi immigrati e visitatori, compresi i richiedenti asilo.
In un momento in cui alcuni Stati violano sempre più apertamente i diritti umani, è stato importante per me rendere omaggio agli immigrati, molti dei quali venuti dall’Italia, che hanno dato un contributo significativo alla costruzione e alla prosperità della nostra città.

Carouge egualitario

Quest’anno di amministrazione comunale è stato anche l’occasione per sottolineare la necessità di combattere contro ogni forma di razzismo, antisemitismo, sessismo o omofobia. A Carouge, come altrove, tutti devono poter scegliere il proprio modo di vivere con gli stessi diritti e doveri, nonché le stesse libertà e opportunità.

Il 14 giugno, lo straordinario successo dello sciopero delle donne ci ha ricordato le evidenti disuguaglianze che purtroppo persistono nel nostro paese.

A Carouge, io e le mie due colleghe riceviamo le stesse indennità. Sembra ovvio e tuttavia è un’eccezione nel nostro paese, le donne ancora troppo spesso sono molto meno remunerate delle loro omologhi maschili.

È per questo motivo che abbiamo sostenuto questa giornata di sciopero offrendo ai collaboratori del Municipio la possibilità di parteciparvi senza impatto sul loro salario.

Carouge sostenibile e verde

Ma quest’anno sarà stato particolarmente segnato da un’accelerazione delle conseguenze del riscaldamento globale: scomparsa di ghiacciai, record di temperatura, incendi e tempeste ripetute, scioglimento dei poli, diminuzione della biodiversità e naturalmente gli altri drammi ai quali tendiamo a quasi ad abituarci: materie plastiche negli oceani, pesticidi nel suolo e inquinamento dell’aria.

Mentre le questioni ambientali sono globali e richiedono una collaborazione internazionale, le autorità locali hanno ancora un ruolo decisivo da svolgere nel portare politiche innovative, sostenibili e rispettose dell’ambiente nei loro territori.

È così che abbiamo lanciato a Carouge diversi progetti che ci hanno portato a ridurre drasticamente i nostri rifiuti e ad entrare in un ciclo più virtuoso di consumo responsabile, che ci ha permesso di ottenere quest’anno molti riconoscimenti:

– Prima città del “commercio equo e solidale” della Svizzera romanda grazie a una politica di sostegno alla produzione agricola che sia ecologicamente e socialmente equa.

– Città più solidale della Svizzera. Premio assegnato dall’associazione Solidar sulla base dei loro studi sulle politiche di acquisto (responsabile) e sulla nostra politica di cooperazione internazionale.

– Prima città “Zero rifiuti” con il progetto di ridurre del 30% i nostri rifiuti da incenerire e di orientare il nostro comune verso un consumo più responsabile. Grazie all’impegno di tutto il team di “Zero Waste Svizzera”, la nostra città ha sviluppato un ambizioso programma che comprende numerosi seminari, coaching e conferenze.

Rispondere all’emergenza climatica a livello locale significa anche proteggere gli abitanti dalle bolle di calore e da vari tipi di inquinamento. Ecco perché abbiamo favorito per diversi anni i modi di trasporto a basso impatto sull’ambiente e collettivi e cerchiamo di piantare alberi il piu’ possibile lungo le strade e negli spazi urbani, come la strada di Veyrier, i cui lavori sono in corso e che verrà presto piantumata con un centinaio di alberi.

Questo vuol dire che, sia pure alla fine di questo anno di amministrazione comunale, resto pienamente impegnato e determinato a migliorare al meglio possibile la qualità di vita degli abitanti del mio Municipio. E so che potrò contare su tutti gli attori della società civile, quali le diverse organizzazioni, tra cui la SAIG e le numerose associazioni italiane, per far vivere questi valori in modo che Carouge diventi ancora più accogliente, gradevole e sostenibile di oggi.

Vogue de Carouge 2019

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30, 31agosto e 1° settembre l’edizione 2019 della Vogue de Carouge

di Carmelo Vaccaro

Una tradizione ormai consolidata quella dell’ultimo fine settimana di agosto nella Città di Carouge, dove si svolge uno dei più importanti appuntamenti annuali del Cantone di Ginevra: la rinomata Kermesse della Vogue de Carouge.

L’edizione 2019, svoltasi il 30, 31agosto e il 1° settembre è iniziata il venerdì sera con la cerimonia di apertura, caratterizzata con la presenza delle autorità comunali ornata dalle note della Banda Musicale della Città di Carouge. Dopo gli interventi del Presidente del Cartel de Carouge, Daniel Mouchet e il Presidente del Consiglio Comunale della Città di Carouge, Alain Voignier, il Sindaco Stéphanie Lammar ha preso la parola ringraziando quanti si spendono per il successo di questo importante appuntamento annuale che è la Vogue de Carouge. Il Sindaco Lammar ha poi ringraziato i colleghi Nicolas Walder e Anne Hiltpold per l’ottimo lavoro svolto per i cittadini della Città sarda.

Il Sindaco Stéphanie Lammar, nel suo discorso ha confermato i propositi pubblicati nel ampio programma edito per l’occasione: “Se Carouge continua a crescere e il compito del nostro Comune è di accompagnare questo sviluppo nel miglior modo possibile, Tuttavia, è importante preservare l’anima Carougese che rende la nostra Città una Città così specifica e accattivante. Sono certa che manterrà e perpetueranno certe tradizioni che Carouge può sviluppare mantenendo la propria identità. Come tale, la Vogue de Carouge è stato un appuntamento fisso nel nostro calendario per decenni.

Celebrazione tipicamente carougese che mette in primo piano le nostre leggendarie società, la Vogue rende il rientro scolastico un po’ più facile, per i giovani, che possono conoscere i loro nuovi compagni di classe tra le giostre e, dei meno giovani, che hanno l’opportunità di condividere momenti conviviali.

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Vorrei ringraziare e congratularmi con il Comitato del Cartello di Carouge che, con dinamismo ed entusiasmo, ha messo insieme un magnifico programma per questa edizione del 2019. Grazie anche ai volontari, in particolare ai membri delle varie società di Carouge, che danno vita al nostro Comune al quotidiano.”

Dopo i discorsi ufficiali, di cui si è ufficialmente dichiarata l’apertura della Vogue, il folto pubblico presente si è disperso per visitare le decine di stand artigianale e culinari. Delle due associazioni italiane presenti, uno stand si distingueva proponendo prodotti del sud Italia, quello dell’Associazione Calabrese di Ginevra, la quale, sono sempre pronti a sostenere l’italianità nel Cantone, qualora si presenta l’occasione. Molte le pietanze antiche e moderne elaborate dalle donne calabresi, hanno attirato i palati di molti dei presenti in tutta la durata della kermesse.

Carouge, chiamata con orgoglio anche la vecchia città sarda oggi inglobata nel cuore di Ginevra, con il suo particolare assetto urbanistico rappresenta la testimonianza più palpabile dell’estensione del Regno di Savoia fino alle sponde del lago Lemano.

Qui, da circa 78 anni, alla fine di agosto si svolge una festa popolare, “La Vogue de Carouge”, promossa dalla Società “Cartel di Carouge” che riunisce artigiani e associazioni locali. La festa è divenuta una kermesse di grande spessore culturale, ed è ormai tradizionale appuntamento da non mancare non solo per gli abitanti della città, ma anche di Ginevra e dei dintorni.

I rappresentanti della comunità italiana sono stati presenti, già dal venerdì e per tutta la tre giorni, per accogliere il pubblico e far conoscere al meglio i prodotti tipici delle rispettive regioni, rappresentando al meglio quella che è la tradizionale gastronomia italiana.

La Consigliera di Stato, Anne Emery Torracinta: Rientro a scuola 2019 a Ginevra: 77’000 alunni e oltre 7’000 insegnanti

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Lunedì, 26 agosto, circa 77.000 studenti e più di 7000 insegnanti hanno fatto ritorno scuola. La principale novità dell’autunno riguarda il ciclo di orientamento, e in particolare il calendario sarà cambiato quest’anno. Inoltre, la diffusione della formazione obbligatoria fino a 18 anni continua con il rafforzamento dell’offerta messa in atto nel 2018 e l’apertura di collaborazioni con partner esterni, comprese le imprese. Inoltre, l’educazione specialistica aumenterà notevolmente i suoi servizi di supporto all’istruzione regolare. Infine, nel quadro per l’educazione digitale, quest’anno verranno lanciati 38 progetti innovativi. Nonostante il forte aumento del numero di alunni (1.172, di cui oltre 860 nella scuola primaria), le condizioni di risposta sono valide .

La principale novità dell’autunno riguarda il ciclo di orientamento (CO). Dopo alcuni anni, l’analisi del “nuovo ciclo” del 2011 mostra che sono necessari alcuni cambiamenti.
In un primo momento e in previsione di cambiamenti più significativi, adeguamenti al programma sarà allestito per tutte le classi del 9 ° quest’anno. Consistono nell’armonizzazione il numero dei periodi nell’anno tra raggruppamenti o sezioni, da introdurre a partire dal 10° di un profilo “scienze applicate” per gli studenti nella sezione Lingue e comunicazione, per aumentare i periodi di educazione fisica, per rafforzare l’insegnamento di informazioni e orientamento scuola e professionale, così come quella del latino al 9° (due periodi a settimana anziché di uno per gli studenti 9R3, valutazione trimestrale che apparirà nel bollettino istruzione e introduzione di un nuovo mezzo di insegnamento).

Il Dipartimento di istruzione pubblica, formazione e gioventù (DIP) continua lo sviluppo della formazione obbligatoria fino a 18 anni inaugurato lo scorso anno. Nel 2018-2019, il dipartimento aveva concentrato i suoi sforzi sulla distribuzione di nuovi servizi interni al DIP, consentendo così di fornire soluzioni a oltre 700 giovani che altrimenti avrebbero abbandonato. Nel corso del 2019-2020, questi sforzi continuano in due direzioni: rafforzamento e adattamento dell’offerta fatta nel 2018 e lo sviluppo di nuovi dispositivi in collaborazione con partner esterni, comprese società e organizzazioni attive nel settore
pre-qualificazione.

Per quanto riguarda la scuola elementare, è necessario sottolineare il rafforzamento della supervisione degli alunni. Pertanto, i team multidisciplinari saranno schierati in cinque nuovi stabilimenti (21 in totale). In attesa della generalizzazione di queste squadre in tutti i 58 raggruppamenti del cantone, l’assistenza sanitaria sarà notevolmente aumentata e tutte le scuole del cantone ora avrà almeno un 50% di lavoro come educatore.

Parallelamente, il DIP continua a perfezionare e consolidare l’istruzione specializzata al fine di offrire benefici più vicini alle esigenze degli studenti, con una più forte collaborazione tra
corsi regolari e specializzati. All’inizio di questo nuovo anno, questo si manifesterà in particolare con un aumento del numero di alunni nell’istruzione primaria regolare e chi trarrà beneficio dal supporto pedagogico o – cosa c’è di nuovo – educativo istruzione specializzata. Si noti inoltre lo sviluppo della scuola di formazione pre-professionale, con un curriculum triennale e una maggiore presenza di supervisori , al fine di aprire più prospettive nel mondo professionale.

Inoltre, nel contesto dello sviluppo dell’educazione digitale e con il digitale, 38 approcci sperimentali inizieranno quest’anno a tutti i livelli di istruzione. Frutto di un invito a presentare progetti innovativi lanciati nell’autunno del 2018, riguardano sia la creazione di risorse digitali, che sulla sperimentazione di nuovi approcci pedagogici, la prevenzione dei rischi digitali o istituzione di dispositivi per aiutare gli studenti per bisogni speciali.

Infine, il DIP commemorerà il trentesimo anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia.
Un mese – un diritto “, che punteggerà l’anno scolastico attorno alle attività proposte relative a questo tema.
Questi progressi avvengono in un contesto di condizioni di quadro stabili, nonostante il forte aumento demografico che continua a alimentare il sistema. In effetti, quasi 1.200 studenti se ne prevedono altri in autunno, di cui oltre 860 nella scuola primarie.

Le figure chiave del rientro scolastico dell’autunno.

L’autunno del 2019 vedrà quasi 77.000 studenti tornare a scuola (scuola primaria: 36’511; ciclo di orientamento: 13.212; II secondario: 25.222; specialistico: 1.948). Se i numeri diminuiscono nel ciclo di orientamento (-161), aumentano in primario (+863) e secondario II (+394). Sono in aumento anche nell’istruzione specialistica (+76). Questi studenti saranno supervisionati da poco più di 7’000 insegnanti. Per soddisfare le nuove esigenze e per compensare le partenze, sono stati assunti 375 nuovi insegnanti (primario: 144, ciclo di orientamento: 120; secondario: 88; specializzato: 23).