CANTONE DI GINEVRA

Il Consiglio Direttivo della SAIG incontra i suoi membri d’onore

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Il 19 settembre scorso il Consiglio Direttivo della SAIG ha incontrato i membri del suo Comitato d’onore, creando cosi l’occasione per conoscersi meglio e spiegare quali sono.

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La sessione è stata aperta dal Coordinatore, Carmelo Vaccaro, il quale ha sottolineato il percorso della società durante questi ultimi dieci anni. Il punto focale del suo discorso si è concentrato sulle nuove priorità sociali e culturali che la società intende promuovere nei prossimi mesi. E’ stato evidenziato dallo stesso che, a partire da quest’anno, faranno parte del Comitato quattro componenti del Consiglio Direttivo che rappresentano la comunità ginevrina in altre istituzioni, quali Jean-Charles Lathion, Marjorie de Chastonay, Marc Nobs e Marko Bandler.

Questa importante iniziativa ha permesso alla SAIG di meglio introdursi nel tessuto socio-culturale del cantone di Ginevra, passo fondamentale per la necessaria evoluzione di una società che doveva intraprendere un percorso trasversale inclusivo della realtà ginevrina nella quale è nata, si è sviluppata e continua a muoversi. Difatti, sulla base di questa idea, con questo nuovo Consiglio Direttivo sono già state prese delle decisioni atte a valorizzare il settore sociale che prenderà il via con un evento dedicato agli anziani del cantone invitandoli al pranzo di Natale con la collaborazione dei servizi sociali della città di Ginevra, Carouge, Vernier, Onez e Chêne-Bourg, città partner della SAIG.

Dopo la relazione il Coordinatore ha presentato i membri del Consiglio Direttivo ed i membri d’onore presenti, giustificando gli assenti tutti motivati da impegni istituzionali pregressi.

Membri del Consiglio Direttivo della SAIG

Jean-Charles Lathion Presidente del Consiglio Municipale di Ginevra; Marjorie de Chastonay, Presidente della FéGAPH – Federazione Ginevrina delle Associazioni Persone Disabili; Francesco Decicco, Presidente dell’Associazione Calabrese Ginevra; Adriano Piccoli in sostituzione e rappresentanza di Oliviero Bisacchi, Presidente del Club Forza Cesena; Vincenzo Altamura in sostituzione e rappresentanza di Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Pugliesi; Menotti Bacci Presidente dei Lucchesi nel Mondo; Gino Piroddi, Tesoriere e Alessandra Testaguzza, Consulente legale della SAIG.

Presenti all’incontro, persone rappresentanti molti dei settori del tessuto politico-sociale e scientifico ginevrino ed italiano, quali: Carlo Lamprecht, ex Président del Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone di Ginevra; Sandrine Salerno e Sami Kanaan, Consiglieri Amministrativi della Città di Ginevra; Ruth Bänziger, Sindaco e Consigliera Administrativa della Città di Onex, Nicolas Walder e Stephanie Lammar, Consiglieri Amministrativi della Città di Carouge, Yvan Rochat, Sindaco e Consigliere Amminsitrativo della Città di Vernier, il Dr. Francesco Artale, Angiologo e Chirurgo Vascolare, Antonio Gambardella, Direttore della Fondazione Ginevrina per l’Innovazione Tecnologica (FONGIT), Vittorio Palmieri, scienziato, imprenditore e co-fondatore della società TVP Solar SA, Gennaro Cannavacciuolo, attore e cantante.

Ospiti della serata:
Daniel Sormanni, Membro della Commissione finanza della Città di Ginevra; Ilaria Di Resta, Responsabile della Commissione Cultura del Co.mi.te.s di Ginevra; Riccardo Galardi, Presidente di ciaoitalia.tv.
Successivamente ha preso la parola Carlo Lamprecht che, in qualità di membro decano, ha espresso il suo parere positivo riguardo alla nuova linea della società ed ai progetti ancora in nuce.

La parola è poi passata a Jean Charles Lathion e, infine, a Riccardo Galardi, che ha concluso gli interventi.
A seguire una breve discussione tra i membri presenti ha permesso un confronto necessario tra i partecipanti per consolidare il percorso intrapreso dalla SAIG stessa.

La serata si è conclusa con una piacevole cena che ha regalato un momento conviviale importante per tutti i presenti.

La SAIG con questo incontro segna il suo percorso il cui risultati non possono che essere positivi dal momento che è il cambio di rotta permetterà una larga convergenza con le istituzioni locali nei settori sociali e culturali.

La SAIG ringrazia tutti i presenti per la presenza e la partecipazione.

Luc Barthassat: le priorità per il 2017

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Luc Barthassat, Consigliere di Stato in carica al dipartimento dell’Ambiente, dei Trasporti e dell’Agricoltura (DETA), fa il punto sulle priorità del suo dipartimento per il 2017.

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Trasporti: ripartiamo in quarta!

Questo nuovo rientro del 2017 mette a fuoco una serie di buone notizie sul fronte dei trasporti a Ginevra. In tutti i settori, siano essi trasporti pubblici, mobilità dolce o singoli veicoli motorizzati.
Dalla metà di agosto, il Dipartimento per l’ambiente, i trasporti e l’agricoltura (DETA) sta conducendo una fase di prova di autorizzazione per veicoli a due ruote per viaggiare nella corsia degli autobus sulla route des Jeunes. Tale prova è condotta congiuntamente dalla Direzione Generale per i Trasporti e la Polizia; se il bilancio fosse positivo, l’autorizzazione potrebbe essere estesa ad altri percorsi di autobus nel cantone.

Nuova strada sulla riva destra

Sempre in tema di circolazione, il 15 settembre apre la mostra del progetto Route des Nations, che collega la rue de Lausanne all’autostrada a Grand-Saconnex. Un’ infrastruttura essenzialmente sotterranea che ridurrà la pressione del traffico nel cuore del comune per sviluppare cordialità e calma, tutti elementi fondamentali per la qualità della vita dei residenti. Questa nuova strada (la prima strada costruita a Ginevra dall’uscita dell’autostrada nel 1993!) consentirà di ridurre i tempi di viaggio su tutta la riva destra, per servire meglio le organizzazioni internazionali, in macchina ovviamente, ma anche con i mezzi pubblici: alcune linee di autobus impiegheranno anche la Route des Nations, quindi, in una seconda fase, l’estensione del tram 15 a Grand-Saconnex aumenterà la mobilità collettiva di questo settore del cantone. L’inaugurazione di questo lavoro sarà il 2 ottobre.
Un altro importante progetto stradale per Ginevra, per calmare le aree del centro e garantire un rapido transito del traffico da una estremità del cantone all’altro, è il Traversée du Lac, accettato da quasi il 63% degli elettori a Ginevra nelle votazioni del giugno 2016: dopo diversi mesi di studi, il Consiglio consultivo ha presentato la sua raccomandazione sulla natura della struttura da costruire per attraversare il lago e creare una vera periferia autostradale intorno di Ginevra. Il suo verdetto: un ponte, in parte immerso ai bordi delle rive. Una raccomandazione fatta secondo il piano generale della strategia sviluppata dalla DETA per la Traversée.

Rimozione dei semafori

Il programma per eliminare i semafori non necessari, lanciato nel mese di giugno dal DETA, continua. Recentemente, sono stati smantellati i semafori di rue Harry-Marc per aumentare il flusso di traffico nell’area di Plainpalais e per consentire la creazione di una pista ciclabile, di 38 posti auto per motocicli e 6 per le biciclette. Da qui alla fine dell’anno, saranno eliminati almeno altri 113 semafori. In aggiunta a queste rimozioni, si avrà l’installazione di impianti lampeggianti in una dozzina di incroci di domenica, sempre con l’obiettivo di fluidificare il traffico. Una misura in linea con la proposta di lampeggiamento delle luci di notte, che ha consentito un notevole risparmio nel tempo di viaggio sin da quando è stato impostato.

Visita alle future stazioni CEVA.

Sul lato del trasporto pubblico, la connessione WiFi è ora disponibile in circa quaranta veicoli del TPG, prima di essere sicuramente diffusa in tutta la rete. Appena proposta, la connessione WiFi gratuita nei mezzi pubblici ha incontrato un successo immediato tra gli utenti.
L’inizio dell’anno scolastico sarà caratterizzato da un importante evento per lo sviluppo dei trasporti pubblici a Ginevra: il 23 e il 24 settembre si terranno le Giornate porte aperte ferroviarie lemaniche. A Ginevra, il Cantone e il CFF offrono al pubblico la possibilità di visitare i siti di gallerie e stazioni del collegamento CEVA (Cornavin-Eaux-Vives-Annemasse) che permetterà alla fine del 2019 di mettere in servizio il Léman Express, la più grande rete ferroviaria di attraversamento di frontiera regionale in Europa, servendo quasi 45 stazioni su 230 chilometri di linea, nei Cantoni di Ginevra e Vaud e nei dipartimenti francesi de l’Ain e dell’alta-Savoia. Oltre alle stazioni ferroviarie CEVA, altri siti destinati a conoscere i prossimi sviluppi del treno a Ginevra saranno messi in mostra. Molti eventi avranno luogo a La Plaine, Vernier-Châtelaine e Cornavin per presentare futuri miglioramenti della rete su questo asse. Con il motto “Ginevra ama il treno”, questo fine settimana di scoperte spera di attirare tanta gente quanto le ultime “porte aperte CEVA” di due anni fa, che aveva sedotto più di 30’000 visitatori.

Pic-nic sul ponte del Mont-Blanc

Sul lato della mobilità dolce, il 1° ottobre sarà la quarta edizione della “Giornata senza la mia auto”. Come lo scorso anno, i ginevrini saranno invitati a percorrere le strade attorno al porto e sul ponte Mont-Blanc, che saranno proibite al traffico, per fare quello che vogliono, dopo aver condiviso un picnic gigante sul ponte. Una buona occasione per arrivarci testando una bicicletta elettrica: fino alla fine dell’anno, la DETA sovvenziona l’associazione Genève roule perché metta a disposizione delle biciclette elettriche ai ginevrini in modo che possano provare questa modalità ecologica, silenziosa e veloce per un mese e a un prezzo preferenziale. Un incoraggiamento a scoprire i vantaggi delle eBikes e incoraggiare così la popolazione a farsi sedurre da questo modo urbano ed efficiente di muoversi.

Festa della Musica a Ginevra: Trionfo Italiano Liederkranz-Concordia

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Come ogni anno Ginevra ha accolto una delle manifestazioni più attrattive e vitali della scena ginevrina, la Festa della Musica, svoltasi nel weekend dal 23 al 25 giugno 2017.

In questa occasione due realtà diverse tra loro hanno dato voce alla musica italiana, con due stili differenti ma entrambi caratterizzati dall’eccellenza dei suoi autori.
Venerdì 23 giugno la corale lirica Liederkranz-Concordia ha portato nuovamente in scena un’eccezionale spettacolo in occasione della Festa della musica di Ginevra, con il sostegno del Consolato Generale d’Italia a Ginevra e della Città di Ginevra.

Il coro Liederkranz Concordia nasce dalla fusione di due cori maschili: il “Liederkranz Genf” che esiste dal 1863 e la “Concordia”. Nel 1997 diviene mista con un repertorio essenzialmente d’opera lirica, grazie a solisti di talento. Ha il sostegno del Dipartimento degli Affari Culturali della Città di Ginevra ed è parte del UGMC (L’Unione di musica e canto per Ginevra). Partecipa al Festival di Musica da anni sotto la direzione dall’energica e talentuosa Stanislava Nankova.
Venerdì, il Tempio della Servette è stato il tempio della musica lirica per eccellenza.

 

Anche in questa occasione, la corale ha incantato come d’abitudine il pubblico presente in sala. Un repertorio basato principalmente sulle opere di Gioachino Rossini, ma senza dimenticare Pietro Mascagni, Salvatore Cardillo e l’inconfondibile Giuseppe Verdi. Proprio sulle note del “Coro degli schiavi” del Nabucco, meglio noto “Va pensiero”, la presenza italofona in sala ha potuto unirsi al coro e ai suoi formidabili coristi.

Molti applausi alla spettacolare soprano Marinella Fontanella, che già dalla prima esibizione in “Kyrie e Agnus Dei de la Piccola Messa Solenne” di Rossini, ha mostrato la sua distintiva maestria e ha commosso il pubblico presente.

L’esibizione è stata inoltre intervallata dall’assolo del pianista Thomas Sevin, accompagnatore al piano della corale, che ha incantato tutti con l’opera “Giochi d’acqua” di Maurice Ravel.
Tra i coristi una menzione speciale ad Anna Sempiana, l’instancabile responsabile delle relazioni con il pubblico, da sempre attiva nel promuovere la corale e le sue rassegne.

La domenica seguente la Liederkranz-Concordia ha replicato con rinnovato successo al Tempio de la Madeleine, concludendo con soddisfazione il programma in onore della Festa.

Ma la musica italiana alla Festa della Musica non si è fermata qua. Lo stesso venerdì, alla rue Hôtel de Ville si è assistito ad uno splendido concerto dedicato ai cantautori italiani della band di Antonio Gambardella, “Ensemble Intrepidi”, arrangiati in chiave classica. Chitarra, violino, violoncello, corno e pianoforte sono stati gli strumenti che hanno arricchito la serata con il suo apprezzabilissimo repertorio. Antonio Gambardella, membro d’onore della Saig Ginevra, e la sua band hanno messo in scena uno spettacolo accattivante, che ha raccolto l’entusiasmo del pubblico presente e ha inaugurato al meglio la Festa della Musica 2017.

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Ancora una volta gli italiani di Ginevra sono stati ben rappresentati a questa kermesse musicale che ogni anno si ripete, entusiasmando gli animi dei tanti appassionati di tutti i generi musicali.

Redatto da  di Federica Lobino

Jean-Charles Lathion primo cittadino della Città di Ginevra

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Rinnovo del Consiglio Municipale: Jean-Charles Lathion diventa primo cittadino della Città di Ginevra. “La SAIG si pregia del nuovo ruolo assunto da un suo stimato membro del Comitato direttivo.”

Sei anni dopo l’ultima presidenza democratico-cristiana assunta da Alexandra Rys, il legislativo della Città di Ginevra sarà nuovamente coordinato da un eletto PDC. Nominato all’unanimità (tre astensioni) Jean-Charles Lathion presiederà il Consiglio Municipale per il prossimo anno.

Durante la seduta del Consiglio municipale del 6 giugno 2017, Jean-Charles Lathion è divenuto il primo cittadino della Città di Ginevra per un anno. Eletto al Consiglio municipale dal 2000, questo militante democratico- cristiano della prima ora è altresì deputato del Gran Consiglio dal 2016.

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Come sottolinea Alain de Kalbermatten, capo del gruppo PDC, «Jean-Charles Lathion è un’umanista al servizio della popolazione». Avrà il pesante compito di dirigere il funzionamento del Consiglio comunale della Città di Ginevra, attualmente paralizzato da un ordine del giorno di circa duecento punti. A tal proposito Lathion rimarcava nel suo discorso di investitura che «l’anno che ci attende sarà un anno di lavoro».

Titolare di un ruolo primario, il nuovo Presidente del Consiglio municipale non dovrà solamente rispettare e far rispettare il regolamento legislativo, ma dovrà parimenti dirigere la revisione di tale regolamento per poter maggiormente garantire la validità in seno ai dibattiti. La presidenza di Jean-Charles Lathion sarà «all’insegna del rispetto, del rispetto degli uni e degli altri e del rispetto delle istituzioni».

La PDC Città di Ginevra si felicita dell’elezione di Jean-Charles Lathion e si impegna a sostenerlo nello svolgimento dei suoi compiti. Il partito auspica un anno disteso e propizio alle discussioni costruttive, trascendenti il divario sinistro-destra.

La Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG) si associa ai festeggiamenti di questo nuovo traguardo per il nostro membro direttivo.

Sandrine Salerno: l’impegno della Città di Ginevra in favore dell’agricoltura locale

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Da alcuni anni, facendo seguito all’attuazione di una politica pubblica di sviluppo sostenibile, la Città di Ginevra conduce una riflessione sulla problematica agricola, in modo particolare riguardo i problemi di sovranità alimentare e di offerta di prodotti di qualità.

Un’azione legittima

Certamente, dal momento che le politiche agricole sono tradizionalmente di competenza cantonale, la pertinenza dell’azione della Città di Ginevra in favore di un’agricoltura locale è stata discussa prima a livello politico. Perché la Città si occuperebbe di agricoltura mentre le culture sono localizzate fuori dal suo perimetro? In realtà, le questioni sull’alimentazione (produzione, distribuzione, qualità, prezzo, ecc.) sono fortemente legate ai centri urbani. È essenziale, innanzitutto, per una municipalità, preoccuparsi del prodotto che arriva nel piatto dei suoi abitanti. Inoltre, difendere l’economia locale permetterebbe anche il mantenimento di impieghi nell’agricoltura e il consolidamento di un settore che contribuisce alla combinazione ed alla diversità del tessuto economico. In ogni caso è la posizione che difendo con convinzione.

Dei progetti ricchi, un vero potenziale

I progetti sostenuti si declinano intorno a tre priorità: il sostegno alla produzione ed alla diffusione di prodotti alimentari locali, l’incoraggiamento di iniziative di produzione urbana e la sensibilizzazione del pubblico alla consumazione responsabile. Tali progetti mettono in luce il ventaglio delle possibilità in questo campo.

In materia di agricoltura locale, il Comune, per esempio, ha sostenuto finanziariamente il Mulino dei Verpillères, una struttura che permette a dei produttori ginevrini di cereali bio di macinare localmente e di produrre del pane biologico. Il comune ha permesso anche la sistemazione in un deposito di stoccaggio in pieno centro città, permettendo una distribuzione di prodotti controllati dell’agricoltura contrattuale locale in città (ristoranti, istituzioni pubbliche, drogherie, ecc.). Ha, inoltre, introdotto l’obbligo per i ristoranti scolastici e gli asili sovvenzionati di utilizzare regolarmente prodotti con marchio della regione.

Parallelamente, incoraggia le iniziative di agricoltura urbana come l’installazione degli orti urbani, la costruzione di pollai al centro città o lo stabilimento di alveari nei parchi. L’idea è di reinstallare un po’ di campagna in mezzo alla città, di ricreare della socievolezza ed una vicinanza tra cittadino e natura.

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Delle vie d’azione per il futuro

Per il futuro, la Città intende proseguire naturalmente il suo lavoro e le sue riflessioni in un campo che giudica prioritario. Questo perché, di fronte alle derive dell’industria agro-alimentare, l’impegno in favore di un’agricoltura locale che assicura un massimo di trasparenza e di tracciabilità, appare più che mai in linea con le attese legittime dei consumatori.

Per mangiare bene ed alimentarsi in modo duraturo e locale appuntamento sul sito della Città di Ginevra!http://www.ville-geneve.ch/…/alimenter-maniere-durable-loc…/

I Coordinatori, cuore della Politica sociale di prossimità

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Durante questo primo semestre 2017, la Politica sociale di prossimità ha preso forma. questa newsletter ne è il riflesso : la messa a disposizione di locali ai residenti, gli Appelli a progettare negli Spazi di quartiere, la collaborazione di 3 servizi municipali nell’impianto d’ Eaux-Vives, o ancora il Forum des Maisons di quartiere sono alcuni degli elementi qui riferiti che mettono in evidenza i passi avanti della politica sociale municipale, e, soprattutto, la nostra volontà di rispondere ai bisogni specifici ed evolutivi degli abitanti nei differenti quartieri della città.

Per realizzare questa politica, la città conta sulla sua amministrazione municipale, sui partner cantonali ma anche sul tessuto associativo e sulla società civile al quale noi affidiamo numerosi compiti. Lavoriamo in una logica di sussidiarietà poiché la città non può, non vuole e non deve fare tutto e tutto da sola. Al contrario. Io credo molto nella mobilitazione cittadina ed associativa per rinforzare la coesione sociale.

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In ciascuno degli otto quartieri noi organizziamo, già da qualche mese, delle Coordinazioni tra i servizi municipali, incaricati di identificare i bisogni dell’infanzia, dei giovani, delle famiglie e degli anziani, di costruire un Piano d’azione e di avviare dei progetti comuni. Le Maisons di quartiere si sino associate in maniera attiva. Queste coordinazioni riflettono perfettamente la ricchezza dei nostri impegni sul terreno. Non c’è alcuna concorrenza tra i diversi partecipanti, anzi, al contrario, esiste una reale complementarità ed una forte volontà, da parte mia, per rinforzare la coesione sociale, l’inclusione e la solidarietà.

Ai servizi municipali la legittimazione istituzionalizzata e alle Maisons di quartiere la libertà che appartiene al settore associativo. Costruiremo insieme, a partire dalle forze concrete di ciascuno. E’ importante che la nostra azione comune guadagni efficacia. E dobbiamo, al contempo, migliorare la nostra visibilità, poiché l’azione sociale di prossimità deve essere meglio compresa dal Consiglio municipale.

In sostanza, se si dovesse riassumere la PSP, io direi che dobbiamo metterci meglio al servizio degli abitanti et che l’obbiettivo della nostra azione è quello di migliorare il vivere insieme.

Esther Alder
Conseillère administrative

Cerimonia del Primo Giugno a Ginevra

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L’arrivo delle truppe svizzere a Ginevra nel 1814, al seguito della restaurazione dopo la caduta di Napoleone, determina l’entrata di Ginevra nella Confederazione Elvetica, firmata dopo l’accordo di tutti i cantoni, il 19 maggio 1815.

Il 1mo Giugno, 1814 alle 7:00 del mattino, due compagnie di Friburgo e una di Soletta, per un totale di 300 uomini, si imbarcano a Nyon alla volta di Ginevra. Via terra, infatti, la strada degli svizzeri è ancora in territorio francese, al momento. Ginevra, li accoglie con entusiasmo, gridando “Viva Ginevra, Viva la Repubblica, Viva il nuovo Cantone! ”

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Il 19 Maggio 1815 venne firmato, dopo l’accordo di tutti i Cantoni, il trattato definitivo dell’ammissione di Ginevra alla Confederazione Elvetica.
La storia della liberazione di Ginevra dalle truppe napoleoniche viene ben raccontata ogni anno, e tanti cittadini ginevrini partecipano ben volentieri a questa ricorrenza patriottica, non solo per cogliere l’occasione di incontrare le maggiori autorità cantonali e comunali, ma anche per salvaguardare i valori che si sono tramandati negli ultimi due secoli.

E un’importante e storica cerimonia, alla quale partecipa il Governo al gran completo ed i sindaci di tutti i comuni del cantone tradizionalmente nuovamente eletti proprio il 1 giugno. L’edizione di quest’anno, per l’Italia ha visto solo la partecipazione del Gruppo Alpini di Ginevra con il gagliardetto che svettava in sfilata tra le bandiere del corteo patriottico in costume storico delle truppe ginevrine e confederate ed è stato salutato dalle scariche di fucileria e degli spari del cannone dei vecchi artiglieri.

Quest’anno in occasione del 203esimo anniversario dello sbarco delle truppe confederate al Port Noir, tra gli invitati a presenziare la cerimonia anche la SAIG con il Coordinatore Carmelo Vaccaro, il presidente dell’associazione calabresi, Francesco DeCicco, Federica Lobino, segretaria della SAIG e l’Avv. Alessandra Testaguzza.

La suggestiva cerimonia, accompagnata dalle musiche della banda militare, ricostruita scrupolosamente in costume d’epoca, ha visto ancora una volta le truppe ginevrine nei costumi dei vecchi Granatieri salutare con un colpo di cannone a salve.
Le truppe confederate, rappresentati dal “Nobile contingente dei Granatieri di Friburgo sono sbarcate, come da tradizione, dal battello « Neptune » assieme al Governo ginevrino al gran completo, attesi dai sindaci dei comuni del Cantone in tenuta ufficiale e dalle Bandiere d’arma.

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Suggestiva la presenza dei ragazzi del coro scolastico “ Chanter” che ha allietato i presenti con i cori patriottici.

La cerimonia si è conclusa con il discorso toccante ed efficace del Presidente del Consiglio di Stato, François Longchamp. Al termine, dopo la sfilata delle bandiere e dei figuranti in costume, un aperitivo offerto dal Consiglio di Stato, ha dato modo al pubblico di poter anche salutare e scambiare qualche parola con i rappresentanti istituzionali presenti, fra i quali, i Consiglieri Mauro Poggia, Serge Dal Busco, Pierre Maudet, Antonio Hodgers, accompagnati da un bel sole che ha allietato i presenti durante tutta la manifestazione.

 

Di Carmelo Vaccaro

La Regione Toscana con le “Pappardelle col Coniglio” al primo Corso di Cucina di marzo

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Quando si vuol cucinare qualcosa di buono, gustoso e particolare, le pappardelle con la lepre o col coniglio sono la risposta giusta! Un piatto inusuale ma che di certo ha conquistato i palati più esigenti delle nostre assidue frequentatrici. Questo ha proposto la SAIG al Corso di Cucina della del 9 marzo, anche per festeggiare la festa della donna con una torta Mimosa realizzata dalle mani di Daniela Fantauzzo.

Dopo le pizze e la Regione Lombardia è stata la volta delle prelibatezze della Regione Toscana a deliziare i palati degli habitué del Corso di Cucina che si svolgono due volte al mese nella sede SAIG. Come già annunciato, lo scorso 9 marzo il Presidente dei Lucchesi nel Mondo, Menotti Bacci coadiuvato dagli iscritti al corso, si sono esibiti nella realizzazione di un piatto tipico della variegata gastronomia toscana: Pappardelle al Coniglio (originariamente piatto nato con la lepre). Ottima pietanza della tradizione culinaria toscana e della Penisola. Al Corso sono stati realizzate le famose pappardelle di pasta fresca, È una cucina squisitamente contadina quella toscana, sebbene non manchino piatti ricchi.17157509_1453745844676085_6369476855823293706_o

Questo Corso è stato occasione per dare risonanza alla festa della donna. Di fatti, la Torta Mimosa, realizzata da Daniela Fantauzzo, ha dato maggiori colori e sapori ad una serata alle porte della tanto attesa Primavera.

“Le pappardelle sono un piatto tipico toscano, così tipico che già Boccaccio citava queste «lasagne cotte nel brodo e condite specialmente di lepre». Ma è stata proprio la Maremma, secondo Aldo Santini (Storie di Maremma, Orme Tarka, Lit Edizioni, 2013) a far diventare famose le pappardelle. Sarà stata l’abbondanza di cacciagione che permetteva di esaltare al massimo le pappardelle alla lepre? Andrea Zanfi, ad esempio, nel suo libro Maremma in pentola richiama il nome di «pappardelle sulla lepre», spiegando che forse deriva dal fatto che un tempo era molto più facile trovare le lepri, da queste parti, che non le uova o la farina, usate come merce di scambio da portare in città, le prime, e difficili da trovare perché i mulini erano in mano ai latifondisti, le seconde.17218699_1453745741342762_7755587566883151833_o
Secondo alcuni storici della cucina, ad ogni modo, le pappardelle alla lepre sarebbero arrivate in Maremma con i boscaioli, i carbonai e gli altri lavoratori stagionali che scendevano dalle montagne di Firenze e Pistoia durante l’inverno. Spesso finivano per sposare le ragazze maremmane e fermarsi per sempre, insegnando loro anche i piatti dei luoghi da dove venivano.”

C.V.