CONFERENZE

Conferenza informativa dell’ITAL-UIL alla SAIG

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Lo scorso 28 febbraio si è tenuta presso la sede della SAIG la conferenza da parte del Presidente della Ital-Uil Svizzera, Mariano Franzin congiuntamente ad Angelo Di Lucci, coordinatore in carica e all’Avv. Alessandra Testaguzza.

L’argomento principale che è stato trattato, e che ha suscitato molto interesse e sconcerto per i presenti alla riunione, ha riguardato le recente abolizione dell’esenzione dal pagamento dell’IMU e della TASI da parte del Governo nella Legge di Bilancio 2020. Franzin ha spiegato come, a seguito del deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia europea per infrazione, il Governo abbia scelto di abolire l’esenzione per i pensionati AIRE, esenzione che, secondo la Commissione europea, violava il principio di eguaglianza tra i cittadini europei ai sensi dell’art. 18 del Testo sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).

Questa decisione, ha spiegato Franzin ai molti presenti alla conferenza, comporta che da quest’anno tutti, compresi i pensionati iscritti all’AIRE, pagheranno l’IMU. Anzi, IMU e TASI sono state incorporate in una tassa unica che è stata denominata Legal Tax.

In questo modo l’Italia ha accontentato l’Unione Europea ma ha scontentato i moltissimi pensionati italiani residenti all’estero.

Resta comunque l’amarezza di constatare che fin dal 2014, anno di approvazione della legge che ha stabilito l’esenzione, entrata poi in vigore nel 2015, il Governo italiano che fece quella scelta era ben consapevole che non sarebbe stata in linea con uno dei principi fondamentali dell’Europa dal momento che la Commissione Europea aveva già precedentemente (ad esempio nel 2013) scritto un parere specifico sull’argomento.

In ogni caso, Franzin ha consigliato di controllare sui siti istituzionali dei Comuni in cui si trovano gli immobili in Italia, onde verificare se sia stata prevista una qualche facilitazione per i proprietari residenti all’estero, ma anche per verificare che non venga applicata la normativa retroattivamente.

Oltre a questo Franzin ha fornito informazioni importanti per quanto riguarda la compilazione delle imposte 2020. Informazioni rivolte a tutti coloro i quali hanno dichiarato al fisco svizzero con autodenuncia beni immobiliari posseduti in Italia. Nella decisione di tassazione per i beni dichiarati (rappel d’impôt) il fisco elvetico ha calcolato la differenza di imposte dovute per gli ultimi 10 anni e gli interessi di mora per lo stesso periodo. Gli interessi maturati e regolarmente pagati assieme alle imposte arretrate, possono essere dedotti nella dichiarazione delle imposte sotto “interessi passivi” codice 55.10.

Inoltre, per gli stessi contribuenti, riferisce Franzin che a Berna, il valore ufficiale degli immobili è stato calcolato dal fisco sul tasso medio di cambio per il periodo di recupero dell’imposta. Nel 2020, atteso che il tasso di cambio Euro /franco svizzero, è sceso negli ultimi 10 anni, è possibile inserire nella dichiarazione dei redditi del 2019, una valutazione diversa del valore degli immobili all’estero applicando il tasso corrente, calcolato nel cantone Berna sulla base del cambio al 31.12.2019 che era di CHF 1.11 per 1 €, con una differenza rispetto al cambio medio precedente che era di CHF 1.25 per 1 €. Questo adeguamento può avere una incidenza al ribasso, anche importante, di detto valore sia per quanto riguarda il calcolo sulla fortuna, sia per il valore locativo. La correzione va apportata sul “valore ufficiale” e “valore locativo”. Bisognerà verificare se anche a Ginevra daranno questa possibilità.

Dopo un intervento dell’Avv. Testaguzza volto, ancora una volta, a chiarire l’abolizione del pagamento dell’IMU, e a ribadire l’importanza di pagare le imposte, necessarie per garantire i servizi per la comunità, purché si tratti di imposte giuste e ben utilizzate, ha preso la parola Angelo Di Lucci, il quale ha dato informazioni riguardanti l’INPS.

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In caso di rientro in Italia, difatti, se si è titolari di una pensione erogata dall’INPS, esiste una facilitazione per quanto riguarda la copertura sanitaria. Si può scegliere se mantenere quella svizzera oppure cambiarla con quella italiana. I pensionati dovranno solo annunciarsi alla ASL di competenza del Comune nel quale si trasferiranno e si torna a carico del Servizio Sanitario Nazionale e, per quanto riguarda la tassazione del premio cassa malattia, pari al 7,5%, Di Lucci ha fatto un esempio su una somma di 2000 franchi sulla quale in Italia si pagano 150, mentre in Svizzera 400.

Di Lucci ha anche parlato del CUD, il documento che può essere richiesto all’Ital-Uil a partire dalla metà del mese di marzo di ogni anno, documento necessario anche in Svizzera per la dichiarazione dei redditi.

Efficace come sempre, Franzin, congiuntamente a Di Lucci, ha aggiornato i nostri connazionali su imposte e tasse e fornito molti consigli.

Una festa pre-natalizia con l’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra

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Continuano con successo le feste di Natale, la domenica a mezzogiorno, dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra, quest’anno svoltasi lo scorso 15 dicembre nella sala della Scuola di Vernier Place.
Sembrerebbe una carta vincente organizzare una festa sociale pomeridiana per i soci e simpatizzanti dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra.

Grazie alle capacità propositive ed organizzative del suo Presidente Bacci Menotti e del suo comitato, ha aggregato, col passare del tempo, nella realizzazione d’eventi e delle diverse iniziative, l’Ass. toscana a Ginevra, suscitando il continuo interessante, non solo quindi della comunità lucchese, ma anche di quella toscana. Durante la festa, più di 150 sono stati gli invitati che hanno partecipato, con grande fermento, al buon pranzo.

Tutto uguale come se fosse una delle solite serate piacevoli. Innovativo e anche simpatico pranzare e passare tutto un pomeriggio insieme, un momento danzante diverso dove Franco Mazzola e il suo collega Carmelo Capra, che formano “ Il Duo di Casa Nostra”, con la loro travolgente musica, hanno trascinato i lucchesi, toscani e simpatizzanti presenti in sala, per ballare musiche antiche dove si viene trasportati indietro nel tempo.

Con quest’ultimo evento natalizio, l’Associazione toscana chiude così il suo 44esimo anno di attività che continua a dilettarsi dinamicamente nelle loro attività di ricreazione. Dopo il successo della festa di Carnevale, il picnic e i diversi viaggi culturali in Italia, la piacevole esperienza è stata seguita dall’altrettanto ben organizzato evento natalizio che ha chiuso l’anno positivamente.

Al microfono, il Presidente Bacci, ha ringraziato tutto il suo comitato e coloro i quali, con la loro allegria e viva partecipazione, hanno fatto sentire più forte nell’aria, l’atmosfera del vicino Natale. Bacci a poi chiamato sul palco il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, con i presidenti delle Associazioni presenti quali Francesco Decicco per i Calabresi, Vincenzo Bartolomeo per l’ACAS e l’Avv. Alessandra Testaguzza membro e Consulente legale della SAIG. Il Presidente Bacci ed i presidenti sul palco hanno salutato il sodalizio dei lucchesi del Cantone di Ginevra, che si rinnova da 45 anni a dimostrazione della saldezza della più anziana comunità italiana presenza del Cantone. Inoltre, hanno portato ai membri dell’Associazione Lucchese il saluto loro personale e dei propri associati e formulare gli auguri per le feste di fine anno.

L’Associazione dei Lucchesi nel Mondo di Ginevra continua a mantenere alti i colori della Regione Toscana, programmando ed eseguire, con professionalità, le loro attività di sociali che volgono a rappresentare quelli che sono le tradizioni lucchesi e toscani.79433220_2866122796771709_1030411741491625984_o 79743028_2866122703438385_7180645007731195904_o 79327656_2866122596771729_1435236426596745216_o 79492446_2866122473438408_4553359993180520448_o 79492446_2866122473438408_4553359993180520448_o (1) 79480962_2866122236771765_3236394154028171264_o (1) 80387893_2866122883438367_4143297007047409664_n

Entusiasmo e tradizioni alla festa di fine anno del Corso di cucina della SAIG

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Sono state tante le emozioni che si sono succeduti, lo scorso 12 dicembre, in occasione della festa di fine anno del Corso di cucina della SAIG. l’arrivo festoso delle assistenti cuoche, ha dato inizio ad una grigliata mista in tutta allegria con il solito entusiasmo e con lo spirito famigliare di sempre che il Corso di Cucina della SAIG ha festeggiato l’arrivo del Santo Natale e le feste di fine anno.

Quasi tutti presenti le frequentatrici e consorti per gli auguri e stare tutti insieme, attorno ad una calorosa tavola, a consumare un semplice pasto, accompagnato dall’aperitivo e i dolci realizzati dalle loro stesse mani.

Il Corso di cucina della SAIG, “L’Italia a tavola”, anche quest’anno ci ha trasportato in un bel viaggio culinario attra79770907_2856978567686132_673717056905936896_overso le regioni d’Italia, alla scoperta (o riscoperta) di sapori antichi e di pietanze che hanno piacevolmente ricordato l’infanzia di ognuno di noi. Tutto ciò, si rivela attinente agli scopi che si prefigge la SAIG nel promuovere questi corsi, scopi condivisi da tutti i frequentatori, con il valore aggiunto di ricreare le pietanze che hanno accompagnato la nostra infanzia e giovinezza.

Tutti concordi per ricordare e ringraziare l’impegno del Presidente Menotti Bacci e di t78970449_2856978207686168_913915654145310720_o utte le associazioni aderenti, alcuni membri dei comitati e di volenterosi cuochi/e che si sono prestati, almeno una volta, ad arricchire questi appuntamenti con il loro sapere e la passione nel mantenere alto il nome dell’italianità nel Cantone di Ginevra.

Un altro obbiettivo che la SAIG intende raggiungere con il Corso di Cucina itinerante, è di proporre i piatti più antichi, quelli preparati con la ricetta antica, ma anche idee nuove e moderne ispirate dai cuochi dell’era attuale, come quella francofona che inevitabilmente ne influenza il risultato da alcuni prodotti locali, restando però sempre fedeli alle nostre origini. Perché siamo convinte che le tradizioni non debbano sparire ma abbiamo il dovere di mantenerle sempre vive e tramandarle alle generazioni future!79785427_2856978441019478_1056551810103246848_o78824266_2856978127686176_8160323040744308736_o 79079727_2856978017686187_7126128657130586112_o 78160636_2856977701019552_8332305978091372544_o

Una riuscita serata trascorsa in allegria, all’insegna di diverse culture regionali e del desiderio di stare insieme e ricordare sempre alcuni dettagli delle nostre città di provenienza, piccoli e insignificanti in apparenza ma profondamente significativi nella loro essenza.

Festival of Sicily at the UN : Incontro di lavoro presso la residenza del Console Generale d’Italia

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La scorsa settimana la residenza del Console Generale d’Itala a Ginevra è stata teatro di una colazione che ha radunato i diversi attori che daranno vita, dal 22 al 26 aprile 2020, all’evento organizzato dalla Rappresentanza italiana presso le Organizzazioni Internazionali, dal Consolato Generale d’Italia a Ginevra, dall’Istituto italiano di Cultura a Zurigo e dalla SAIG con la partecipazione del WIPO. L’iniziativa di aprile prossimo venturo è stata concepita al fine di promuovere la regione Sicilia ed in particolare l’arte e le tradizioni isolane sul palcoscenico internazionale della WIPO.

Si è trattato di un piacevole momento d’incontro nel corso del quale tutti i presenti, figure istituzionali incluse, hanno potuto concordare in piena sintonia i dettagli del programma.
Oltre al Console Generale ed al Console Aggiunto, Roberta Massari, erano presenti l‘Ambasciatore Massimo Bellelli, Vice Rappresentante presso le Organizzazioni Internazionali, il Coordinatore della SAIG Carmelo Vaccaro ed una serie di Autorità locali e siciliane.

Tra gli invitati possiamo ricordare il Dr. Jean-Charles Lathion Consigliere Comunale della città di Ginevra, una delegazione di invitati d’onore alla Cena di Gala organizzata dalla SAIG in occasione della IV Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, tra i quali erano presenti, Salvo Astuti, Sindaco della città di Palagonia, Vincenzo Parlato, Sindaco del Comune di Sortino, Manlio Puglisi per l’opera dei Pupi Siciliani, Giuseppe Mazziotta per il gruppo Folcloristico “I Cumpari” insieme a “Palmara Insula”, oltre a numerosi assessori siciliani.

Gli ospiti sono stati deliziati con pietanze siciliane grazie alla presenza del catering specializzato in piatti tipici dei fratelli Paolo e Salvatore Alessi della Società “AD-MAJORA” di Mazzarino (CL). Non a caso gli chef hanno dato prova della loro maestria, proponendo piatti che saranno serviti all’evento che avrà luogo al WIPO. In particolare sono state proposte pietanze tipiche quali, tra l’altro antipasti regionali, la famosa pasta con le sarde, vini e liquori siciliani come la caratteristica Malvasia, accompagnati dal torrone di mandorle realizzato al momento di fronte ai presenti.

Nel corso della colazione sono emerse interessanti idee su come condurre l’evento “Festival of Sicily at the UN” – Geneva 2020, realizzato presso il WIPO. Sia i rappresentanti delle Autorità locali, che quelli siciliani hanno evidenziato di avere grandi aspettative nei confronti di questa iniziativa nella quale tutti credono con grande determinazione. In particolare, tutti i presenti hanno concordato sul fatto che le giornate del WIPO rappresenteranno una straordinaria vetrina per mettere in risalto la Regione Sicilia a Ginevra, ponendo l’accento sull’arte, la cucina e più in generale sulle tradizioni di una terra conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.

Il programma prevede un concerto classico con musicisti di casa nostra quali Vincenzo Di Silvestro e Alessandra Lussi nonché, una famosa soprano armena quale Varduhi Khachatryan, spettacoli dell’Opera dei pupi della famiglia Manlio Puglisi, il Gruppo Folk dell’Associazione Culturale Folk-Popolare “Palmarum Insula” accompagnati dai maestri del quartetto folk “I Cumpari” guidati dal Dott. Giuseppe Mazziotta. Inoltre, l’evento ospiterà una mostra di 16 Pupi antichi, un carretto siciliano e diversi stand di prodotti del territorio di alcuni comuni e società che parteciperanno quali Ad-Majora dei fratelli Paolo Alessi, Salvatore Alessi e Filippo Alessi, Trios Protection di Domenico Andaloro ed altri.78230157_2831740733543249_1532358114039300096_n 74614072_2831740603543262_2595349252645322752_o 77244195_2831726603544662_8728242666464083968_o 78038633_2831726286878027_2222759237694521344_o 78542328_2831745426876113_3314898309293801472_o 77183411_2831745190209470_1931349335908286464_o

Doppia imposizione – Conferenza dell’Avv. Alessandra Testaguzza

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Giovedì 21 novembre 2019 si è svolta presso la sede della SAIG a Ginevra, la conferenza sul tema della doppia imposizione.

L’Avv. Alessandra Testaguzza è intervenuta in qualità di relatore ed ha illustrato ai presenti in quali casi il contribuente che risiede in uno Stato può chiedere il rimborso delle imposte sui redditi trattenute anche nello Stato dai quali i redditi provengono.

Anzitutto è stata fatta chiarezza sul significato di “doppia imposizione” che è vietata dalla legge: un contribuente deve pagare le imposte solo in uno degli Stati di riferimento, o quello di residenza o quello di provenienza dei redditi. Il contribuente, cioè, non può pagare le stesse imposte due volte.

Molti Stati, onde evitare questo problema, hanno firmato degli accordi internazionali volti a definire a chi debbano versare le imposte dai contribuenti. Tra l’Italia e la Svizzera, la convenzione contro la doppia imposizione esiste dal 1976 ed è in vigore dal 1979 e specifica chiaramente tutte le situazioni di interesse.

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Nello specifico, è stato affrontato il tema delle pensioni INPS che, a mente della succitata Convenzione, e fatte le dovute eccezioni, vengono imposte nello Stato di residenza e non nello Stato di erogazione a meno che non si tratti di pensioni che provengono da lavoro svolto per lo Stato o per enti statali, circostanza che determina l’imposizione da parte dello Stato erogatore e che apre la possibilità di richiedere il rimborso nel paese di residenza.

I pensionati che risiedono in Svizzera debbono dichiarare i redditi da pensione nella dichiarazione fiscale annuale al fisco ginevrino, che provvede a calcolare le imposte da pagare. Da questo ne discende, a rigor di logica, che detti pensionati dovrebbero ricevere dall’Italia l’accredito di una pensione lorda (comprensiva, cioè, delle imposte che poi verranno pagate nel paese di residenza).

Purtroppo, così spesso non è e purtroppo spesso i contribuenti non se ne accorgono per anni, a meno che non si tratti di somme rilevanti.

L’Avv. Testaguzza ha, quindi, consigliato, di controllare nel CUD (che si può richiedere presso qualunque patronato italiano presente a Ginevra e che occorre inserire nella dichiarazione dei redditi ogni anno), se vi sono stati prelievi di imposte “alla fonte”. In caso positivo, sarà opportuno inoltrare domanda di esenzione, sempre tramite patronato, all’Agenzia delle Entrate di Pescara, al cosiddetto COP (Centro Operativo di Pescara), corredata dai documenti che il patronato indicherà, e richiedere, contestualmente, il rimborso delle imposte trattenute illecitamente (con una prescrizione di 4 anni dalla domanda) e, in ipotesi di diniego di rimborso da parte del COP (prassi purtroppo consolidata), fare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale competente entro 60 giorni dalla data di notifica del diniego.

L’Avv. Testaguzza ha anche sottolineato come sia obbligatorio per chi sposta la propria residenza all’estero per più di 12 mesi, l’iscrizione nel Registro degli Italiani residenti all’estero (A.I.R.E.) entro 90 giorni trascorsi i primi 12 mesi. Questo permette di essere cancellati dall’Anagrafe dei residenti in Italia e di non essere più considerati contribuenti dallo Stato italiano. Se si è iscritti all’AIRE non vi è bisogno di altri accertamenti per stabilire ove sia la residenza del contribuente e dove egli debba pagare le imposte.

Questa è la regola. Ma vi sono delle eccezioni. Tanto è vero che spesso il COP notifica il diniego di rimborso anche in presenza di iscrizione all’AIRE, adducendo altre motivazioni.
In questi casi, come previsto dalla Convenzione stessa, bisogna dimostrare qual è la residenza effettiva del contribuente. L’art. 4 Convenzione prevede, in assenza di iscrizione all’A.I.R.E., il suppletivo intervento di specifici criteri di collegamento della persona fisica allo Stato, i quali devono essere valutati secondo l’ordine gerarchico in cui sono elencati, potendosi in tal modo stabilire in quale Stato il contribuente debba considerarsi residente. E tali criteri sono, nell’ordine: l’abitazione permanente (esistenza o meno di abitazioni di proprietà in uno degli Stati); il centro degli interessi vitali (un posto di lavoro, la presenza della famiglia, di affetti, di amicizie, di rapporti economici e sociali, etc); il soggiorno abituale e, infine, la nazionalità. Tutti questi criteri aiutano a comprendere in quale Stato si ha la residenza effettiva e, di conseguenza, in quale Stato pagare le imposte.

L’Avv. Testaguzza, rispondendo ad una domanda specifica, ha anche spiegato che le imposte immobiliari debbono essere pagate soltanto nello Stato ove gli immobili si trovano, quindi l’IMU deve essere pagata in Italia e non certo in Svizzera. La circostanza che i beni immobili presenti all’estero debbano comunque essere dichiarati al fisco svizzero, non comporta di per sé una imposizione diretta dei suddetti immobili da parte del fisco straniero (che non ha l’autorità di poterlo fare). Il valore di detti immobili, difatti, viene considerato per valutare se vi è un aumento della fortune, ma poi, una volta calcolato il tasso, il valore degli immobili all’estero viene decurtato.

Molte le domande da parte di chi ha partecipato alla conferenza, molti i commenti di quanti hanno perso rimborsi da parte dell’Italia per non aver potuto o voluto inoltrare richiesta tramite un ricorso giudiziale nei termini prescritti dalla legge. In questo modo il contribuente perde effettivamente denaro a tutto vantaggio dello Stato che conta proprio sull’inerzia di chi vi ha interesse per ritenere, sia pur indebitamente, somme anche rilevanti.

Alla fine della serata, dopo i dovuti ringraziamenti, il coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, ha ricordato che le prossime conferenze da parte dei professionisti consulenti della SAIG, riprenderanno con l’anno nuovo.

Intervista al Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana

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Con la riorganizzazione della rete diplomatico-consolare all’estero, realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Consolato Generale d’Italia, nella sua ampliata circoscrizione, si occupa ormai da qualche anno anche dei cantoni del Vaud e del Vallese, oltre che di quello di Ginevra. È stato quindi necessario affrontare sopravvenute problematiche e trovare soluzione efficaci a molte difficoltà, dovute soprattutto al forte aumento dell’utenza, quasi triplicata, sia per via delle chiusure e degli accorpamenti degli uffici e consolati, sia per il forte afflusso di connazionali registratosi negli ultimi anni.

Tutto questo sembra in gran parte risolto, grazie alla gestione di una generazione di Consoli con idee innovative e competenti nell’utilizzo dei nuovi dispositivi informatici messi loro a disposizione dall’Amministrazione, al fine di servire nel migliore dei modi gli Italiani all’estero.

Purtroppo, non sempre si ha la giusta percezione della realtà se non si vive il quotidiano del rapporto tra il servizio che il Consolato Generale offre e l’utenza che lo riceve. Non si ha bene il polso delle difficoltà che si potrebbero incontrare nei rapporti tra le rispettive funzioni.

Per questo motivo, la SAIG ha intervistato il Console Generale Antonino La Piana, da due anni in servizio a Ginevra, per fare un bilancio e discutere di alcuni punti critici che sembrano permanere, anche a causa della carenza di personale e soprattutto dello spazio necessari per soddisfare nel migliore dei modi le esigenze dei circa 130.000 connazionali iscritti all’AIRE.

– Sig. Console Generale, quali sono gli ultimi provvedimenti che sono stati adottati per far fronte al notevole ampliamento della Circoscrizione? Nel prossimo futuro, aperture di agenzie o sportelli consolari sono in programma? –

Desidero innanzitutto ringraziare la SAIG per l’opportunità che mi viene data con questa intervista, di parlare del Consolato Generale e dell’attività che viene giornalmente svolta da tutto il personale, a favore della nostra collettività e non solo, in stretto coordinamento con l’Ambasciata a Berna.

Nell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) del Consolato Generale di Ginevra risultano iscritte circa 130.000 persone. I nostri connazionali dimostrano una elevatissima mobilità e quindi forte tendenza allo spostamento della propria residenza, con frequenti cambi di indirizzo, di città o di cantone e di stato civile, solo per citare qualche esempio. Molti sono inoltre i connazionali che non si iscrivono immediatamente all’AIRE, pensando inizialmente ad una presenza provvisoria nel territorio svizzero, che invece finisce con il protrarsi anche per svariati anni. Durante questo periodo, i connazionali non iscritti richiedono comunque i principali servizi consolari, che tuttavia vengono erogati in modo meno veloce, proprio a causa della mancata iscrizione nei nostri registri. Mi permetta quindi di lanciare un appello a tutti i connazionali, pregando tutti coloro che arrivano dall’Italia, o da altra circoscrizione consolare, di registrarsi quanto prima presso il Consolato Generale e mantenere aggiornato il proprio indirizzo, segnalando al Consolato i successivi cambiamenti. Alla popolazione residente si aggiungono inoltre i numerosi turisti, i quali spesso necessitano anche loro dei principali servizi consolari o di assistenza specifica, in caso di difficoltà.

In definitiva quindi il numero delle persone che si rivolge ai nostri Uffici a vario titolo è difficilmente quantificabile, mentre il personale un tempo operante nella circoscrizione, nelle tre sedi di Losanna, Sion e Ginevra, si è complessivamente ridotto dopo l’accorpamento dei due primi Uffici al Consolato Generale di Ginevra. La domanda di servizi è quindi aumentata in modo esponenziale e, per tale motivo, è stata presa una serie di misure tra le quali quella di inviare da Roma un Console aggiunto e quella di avviare l’iter per l’istituzione di un Consolato onorario a Losanna.

Il Console aggiunto Roberta Massari ha preso servizio da oltre sei mesi, mentre la nomina del Console onorario è in corso di perfezionamento e dovrebbe servire in particolare a sostenere la domanda di assistenza da parte dei connazionali presenti nel Vaud e soprattutto nel Vallese, cantone più lontano da Ginevra. Questo per fornire una assistenza più capillare e fare in modo che, almeno per alcuni servizi consolari tra i quali legalizzazioni, iscrizioni AIRE, richieste di documenti, pratiche di assistenza ed altro ancora, i nostri connazionali non debbano necessariamente venire a Ginevra. Ricordo, inoltre, la costante azione di assistenza consolare a favore della numerosa collettività sparsa su un territorio molto vasto svolta dai nostri corrispondenti consolari, che ringrazio per la grande dedizione ad un lavoro svolto da molti anni a titolo assolutamente volontario e gratuito. Segnalo che abbiamo acquisito la disponibilità di una corrispondente consolare per il Canton Vaud, la cui nomina è attualmente al vaglio del Ministero, che potrebbe affiancare l’azione del console onorario nella zona a nord di Losanna.

– Quale sarebbe quindi la funzione del Console aggiunto in campo? –

Questa assegnazione, come accennato, è espressione della particolare attenzione del Ministero per la collettività della Svizzera romanda e l’obiettivo è quello di potenziarne ulteriormente i servizi consolari. Trattasi di una dirigente di grandissimo valore ed esperienza che tra l’altro conosce bene la realtà locale ed il territorio, in particolare il cantone Vaud, per avervi lavorato negli anni ‘90, come Vice Console, presso l’allora Consolato Generale a Losanna.

La presenza in sede di un Console aggiunto consente di garantire in modo più efficace la presenza e la rappresentanza istituzionale in tutte le occasioni di eventi, cerimonie, riunioni riunioni o necessità di intervento di assistenza nei confronti dei connazionali che richiedano i servizi consolari, circostanze che si sono rivelate molto numerose, come hanno dimostrato già i primi mesi di compresenza. Inutile sottolineare che il numero di attività, manifestazioni ed eventi di questa sede, che copre, come detto tre cantoni, è molto elevato ed impegnativo. Infatti, solo per citare un esempio, la maggior parte delle circa 100 Associazioni italiane o italo-svizzere presenti nella circoscrizione consolare, è molto attiva e ben integrata e propone spesso una serie di eventi di promozione culturale o economica del nostro Paese di grande qualità, ai quali la presenza di un rappresentate consolare non può mancare. A questo si devono aggiungere, da un lato, l’enorme lavoro e le attività correlate svolte dall’Ufficio Scuola che organizza corsi di lingua e cultura per oltre 800 studenti e coordina due Enti gestori per conto del Consolato, e, dall’altro, le iniziative portate avanti dai due Comites di Ginevra e Losanna, con i quali il Consolato Generale, ormai da anni, ha istituito una fruttuosa collaborazione in parecchi settori, sempre a favore della collettività, o della promozione del sistema Paese. Sono quindi molto lieto di questa assegnazione che ci permette di organizzare al meglio i nostri servizi e di incrementare il numero di eventi di promozione culturale, economico commerciale e di networking in questa circoscrizione.

– Dopo la fusione con la Circoscrizione del VD e VS, ci si lamenta ancora che ci vuole molto tempo per rinnovare il Passaporto o la Carta d’Identità, anche a causa del sistema “appuntamenti On-Line”, nell’utilizzo del quale gli anziani e coloro che non hanno dimestichezza con i mezzi informatici e le nuove tecnologie, riscontrano serie difficoltà. Quali disposizioni sono state prese per questa fascia di nostri connazionali nell’ampio territorio della Circoscrizione? Ci potrebbe dire se queste lamentele sono ancora legittime? –

Per diminuire consistentemente i tempi di rilascio dei documenti di viaggio, la cui domanda è molto elevata per via dei numeri sopracitati, dovremmo avere in primo luogo dei locali adeguati, che consentano una diversa organizzazione del lavoro ed una migliore ricorso a sinergie interne. Tuttavia, al fine di venire incontro alla nostra comunità abbiamo adottato una serie di misure innovative, che stanno funzionando in modo efficiente, affiancando, diversificando e rendendo quindi maggiormente fruibile il sistema “Prenota-On-Line”. Ricordo che il passaporto può essere rinnovato sei mesi prima della scadenza, per cui, organizzandosi per tempo, non vi dovrebbero essere difficoltà a ottenerne il rinnovo in tempo utile, dal momento che sul portale “Prenota-On-Line” si rendono disponibili ogni giorno posti per le tre settimane successive, senza contare le date aggiuntive che si liberano a seguito delle cancellazioni di appuntamenti. Tuttavia, come dicevo, recependo le richieste del pubblico, che, in alcuni casi, lamentava difficoltà nel prenotare on line l’appuntamento per il rilascio del passaporto, abbiamo offerto all’utenza una diversificazione delle modalità di accesso al servizio passaporti, proprio al fine di venire incontro alle diverse esigenze, attivando svariati canali di accesso: infatti, oltre al portale per la prenotazione di appuntamenti via internet, abbiamo sperimentato nei mesi estivi, e sono ora pienamente operative da mesi, delle giornate di rilascio passaporti senza appuntamento. I connazionali possono quindi presentarsi in Consolato senza aver preso alcun appuntamento di sorta.

Questa è una innovazione fondamentale, mai attuata in passato, che credo stia riscontrando il favore dei nostri connazionali. Inoltre, abbiamo introdotto la possibilità di prendere un appuntamento telefonico, con linee riservate ad hoc per i casi urgenti e per particolari necessità, quali quelli delle persone con esigenze lavorative, difficoltà nell’uso di internet dovute alla età avanzata o al mancato supporto di familiari, residenti in località distanti o urgenze varie, ai quali diamo specifica assistenza telefonica grazie alla nuova istituzione di due numeri telefonici dedicati. Questa diversificazione attivata da circa sei mesi, sembra soddisfare le esigenze del pubblico, per cui non ci risulta che allo stato attuale siano segnalate difficoltà particolari.

Per quanto riguarda invece il rilascio delle carte di identità, la procedura per richiedere il documento (che tra l’altro è un titolo di viaggio molto meno costoso del passaporto, è valido per viaggiare in Svizzera e nell’Unione Europea, nonché per il rinnovo del permesso di soggiorno svizzero) è molto semplice e non impone di venire al Consolato fino a che il documento non sia fisicamente pronto. Infatti, è sufficiente trasmettere per posta il formulario compilato con le relative foto e attendere di essere contattati per concordare una data in cui venire a ritirare direttamente il documento, nel momento in cui il Consolato avrà ricevuto il nulla osta dal Comune competente.

Grazie a questi accorgimenti, il Consolato ha rilasciato negli ultimi due anni oltre il 20 per cento in più di passaporti, e circa il 15 per cento in più di carte di identità con lo stesso personale. Rimangono costanti l’attenzione alle esigenze del pubblico e la disponibilità al recepimento di legittime istanze o specifiche esigenze.

Il nostro impegno resta quello di cercare di offrire un servizio sempre più efficiente. Ciò significa anche avere maggiore comodità e spazio dedicato al pubblico, specie per i bambini, che si trovano molto spesso in sala di attesa ed ai quali si cerca di dare priorità. Per questa ragione da tempo il Consolato si adopera nella ricerca di una soluzione immobiliare più idonea, ma per ora l’offerta di permuta che abbiamo pubblicizzato, non ha ancora portato ad una soluzione. Il nostro intento è anche quello di evitare al pubblico di recarsi al Consolato per pratiche che possono essere risolte telematicamente, quali ad esempio le iscrizioni anagrafiche o il cambio di indirizzo, che possono essere effettuate sul portale FAST IT, seguendo le iscrizioni presenti sul nostro sito. In questo modo i connazionali possono tenere sempre aggiornata la loro situazione familiare semplificando il lavoro dei dipendenti e riducendo i tempi di evasione della pratica.
Sottolineo infine che il Consolato resta sempre disponibile a ricevere suggerimenti e consigli costruttivi da parte dell’utenza volti all’ulteriore miglioramento dei servizi erogati.

– Malgrado nella sede consolare di Ginevra siano stati effettuati queste importanti innovazioni, la carenza di personale e la chiusura degli Uffici consolari ha comportato inevitabilmente anche altre criticità! A suo parere ciò implichera’ maggiori difficoltà in futuro? –

I dati dei rapporti statistici dimostrano che, dal 2006 al 2018, la mobilità verso l’estero degli Italiani è aumentata del 64,7%, passando, in valore assoluto, da poco più di 3,1 milioni di iscritti AIRE a più di 5,1 milioni. Al primo gennaio 2018 gli iscritti AIRE risultano oltre 5.600.000, rispetto a circa 60 milioni di Italiani, con un aumento del 3,9% rispetto al 2017. La popolazione degli iscritti alla anagrafe consolare in Svizzera è in costante aumento, sono presenti circa 640.000 connazionali (con un incremento del 20,5% nel periodo 2007-2017). Si tratta della terza più numerosa comunità italiana all’estero dopo Argentina e Germania, con una elevata presenza di giovani qualificati. A fronte di questo incremento abbiamo assistito ad una contrazione delle sedi consolari, spesso con riduzione di organico; inevitabilmente ciò ha comportato una aumentata pressione della domanda di servizi presso i nostri Uffici. La riduzione di personale, di cui soffre tutta la rete estera a causa del blocco delle assunzioni, ha colpito sicuramente in misura minore le sedi svizzere rispetto ad altre, ma ciò non toglie che gli organici dei nostri Uffici avrebbero bisogno di essere potenziati vista la crescente domanda. Di recente si sono svolte a Roma le prove selettive per l’assunzione di oltre 200 unità di personale, che consentirà in futuro di assicurare meglio il rispetto del ricambio generazionale del personale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, presumibilmente a partire dal prossimo anno.

– Durante l’anno, nel cantone di Ginevra si organizzano diversi eventi, alcuni anche di spessore: Quale consiglio darebbe per una migliore sinergia tra gli attori dell’associazionismo, affinché il solito “campanilismo italico” venga delimitato? –

Il Consolato, anche sotto l’impulso e la collaborazione dell’Ambasciata a Berna, organizza un nutrito numero di eventi culturali o di promozione grazie alle sinergie con le Istituzioni e gli Enti locali, i Comites, le Università, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e le numerose Associazioni presenti nel territorio, che, come nel caso della SAIG, non mancano mai di fornire un contributo fondamentale alle attività del Consolato ed ai quali cerchiamo sempre di assicurare tutto il nostro sostegno. Il Consolato è sempre alla ricerca di partners e sponsor per l’organizzazione dei vari eventi, nei quali cerca sempre di coinvolgere gli Enti locali, pubblicizzando e coordinando le attività organizzate nella circoscrizione, dando il patrocinio agli eventi di maggior spessore, cercando di evitare la sovrapposizione di attività nello stesso periodo e richiamando in tutte le occasioni i soggetti coinvolti sull’importanza dell’armonia e del lavoro di squadra. Sinergie vengono sempre trovate in occasioni di ricorrenze volte a promuovere la lingua, la cultura, la gastronomia, il design, l’arte contemporanea, il cinema, e molto altro ancora, con l’organizzazione congiunta di eventi che consentono alla comunità italiana di ritrovarsi per celebrare le eccellenze italiane insieme agli amici svizzeri.

Ricordo a tal fine che, oltre alla pubblicizzazione con avvisi consolari, anche il Comites di Ginevra pubblica sul proprio sito un calendario in cui è possibile per tutte le Associazioni caricare i vari eventi per dar modo al pubblico di avere un quadro delle attività organizzate in un determinato periodo.

Come ho ribadito in più occasioni, a mio modo di vedere, la comunità italiana deve svilupparsi utilizzando tutte le infinite potenzialità presenti sul territorio e fare del suo bagaglio di esperienze e di cultura dalle molteplici sfaccettature, una ricchezza e un motivo di vanto, forza e apprezzamento nella società elvetica. Come ricordo spesso, gli Italiani, che sono già tanto ben voluti e stimati in moltissimi settori, possono progredire ancora di più come comunità inserita nel territorio grazie alla loro unione al fine di promuovere il sistema paese all’estero. In questo modo potremo mettere in luce la vera forza dello spirito italiano, che ci contraddistingue, di cui andiamo orgogliosi e che il mondo intero spesso ci invidia. Al riguardo, vorrei citare proprio le parole del Presidente della Repubblica, in occasione della Conferenza dei Consoli italiani nel mondo, svoltasi a Roma lo scorso ottobre, in relazione all’importanza di trasformare le sfide “in opportunità per valorizzare le risorse del nostro Paese e delle nostre collettività, ovunque nel mondo”.

Ringraziando il Console Generale, Antonino La Piana, per aver risposto gentilmente alle nostre domande, possiamo concludere con l’augurio di un buon lavoro con l’auspicio di un’evoluzione che gioisce tutti noi.

Eccellenze italiane della Svizzera romanda

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Nel 2019 la SAIG darà inizio ad un’attività già programmata nel 2017 quando i dirigenti presero la decisione di modificare alcuni aspetti rappresentativi della SAIG stessa, allargando la sua prospettiva del tessuto socio-culturale italiano verso quello ginevrino nel Cantone.

Si tratta di individuare connazionali di alto profilo professionale e rappresentativo che si sono distinti nella loro professione e che allo stesso tempo hanno messo in evidenza l’intraprendenza ed il savoir faire del made in Italy che ci contraddistinguono nel mondo. Naturalmente si tratta di persone dalle quali viene richiesta una particolare competenza e professionalità che ci dà lustro ed orgoglio all’estero.

Questa prima edizione vede protagoniste 7 eccellenze che si sono distinte nel Cantone di Ginevra sotto diverse sfaccettature. Professionisti di cui sente poco parlare ma che occupano posti di rilievo in diversi settori chiave che fanno la differenza nel quotidiano, come Enrico Tessitore, neurochirurgo all’HUG, Vittorio Palmieri, fisico ed inventore, Antonio Gambardella direttore della Fongit, Francesco Artale angiologo e chirurgo vascolare e direttore della Vein clinic, Saverio Sbaragli chef con una stella Michelin al ristorante Tosca di Ginevra ed altri professionisti che arricchiscono l’Italia all’estero.

La data prevista per la soirée e la premiazione di queste che la SAIG ha ribattezzato “le eccellenze” è prevista il 10 Maggio 2019 con la collaborazione dell’ORIF di Ginevra e possibilmente con una scuola alberghiera italiana.

Con questo evento la SAIG desidera mostrare che gli italiani non sono solo i lavoratori stagionali di un tempo, costretti ad emigrare alla ricerca di un futuro per sé e per i propri figli che, comunque, rimangono i veri ambasciatori italiani all’estero, ma anche e soprattutto dei veri professionisti, preparati e con un curriculum di tutto rispetto, che, oggi, testimoniano la grandezza dell’Italia anche fuori dai suoi confini. Delle reali “eccellenze” che la SAIG ha deciso di individuare e premiare per il lavoro che svolgono in particolare nella Svizzera romanda in favore sia dei connazionali, sia degli svizzeri.

Un orgoglio per noi italiani che riusciamo a formare al meglio persone che, per necessità o scelta, si trovano a vivere ed a lavorare all’estero e che con la loro alta professionalità contribuiscono anche alla crescita del paese che li ospita e testimoniano ancora la grandezza di un popolo, il nostro. Proprio questo impegno la SAIG ha deciso di segnalare e premiare in una serata tutta dedicata a questi professionisti che ci rappresentano al meglio e la cui professionalità viene riconosciuta a tutti i livelli.

“L’Italie à portée de bouche” 2019

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Terminate le feste che hanno salutato il 2018, la SAIG riprende tutte le sue attività con entusiasmo, in particolare il progetto “L’Italie à portée de bouche – L’Italia a portata di bocca”.

Dopo l’incontro di dicembre con 160 over 65 nella sala di Vernier Place per il pranzo di Natale, il primo appuntamento del 2019 di questo progetto, frequentato da anni dagli anziani del quartiere, la SAIG in collaborazione con l’Antenne Sociale de Proximité (ASP) Servette Petit-Saconnex / Saint-Jean del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà, si è svolto lo scorso 17 gennaio, ritornando alle origini nella sede SAIG.

Inizia così un altro anno che permetterà alla SAIG di dimostrare il proprio desiderio di partecipare attivamente alla vita sociale della città di Ginevra, in ringraziamento per questa terra d’accoglienza che ha dato un futuro certo agli emigrati italiani ed alle loro famiglie.

Questo progetto, uno dei tanti fiori all’occhiello delle numerose attività della SAIG, è divenuto nel tempo un appuntamento ambito per la qualità dell’accoglienza, la compagnia e le proposte culinarie che i nostri cuochi propongono secondo la migliore tradizione italiana.

Il consueto pranzo mensile a loro dedicato è stato un pasto tutto italiano preparato appositamente per i graditi ospiti. Una bella occasione per passare una giornata in compagnia con i nostri anziani, sempre affettuosi.
Il Presidente dell’Ass. Lucchesi nel Mondo, Menotti Bacci, il Presidente dell’Ass. Calabrese, Francesco Decicco, Gino Piroddi, Claude Romanato e Gino Conte, hanno accolto i Senior in una bella atmosfera famigliare. Lo staff della SAIG ha proposto “Tortellini in brodo”, arrosto di vitello e, per dolce, Panettone e mandarini. Un ringraziamento va anche alla signora Maritza Villegas per l’ottimo servizio che rende nel corso di questi incontri.

L’evento costituisce ormai un appuntamento importante nel calendario delle attività della SAIG e permette, oltre al sempre piacevole incontro con gli anziani, di far conoscere o gustare di nuovo pietanze rigorosamente italiane. Questi pranzi, inoltre, creano collegamenti all’interno del territorio e permettono di scoprire la cultura italiana che è anche calore e buon cibo e la popolazione di lingua italiana ha la possibilità di riconnettersi con le sue radici. I nostri ospiti, non hanno mancato di manifestare la loro grande soddisfazione.

Che cos’è il progetto “L’Italie à portée de bouche” e di cosa si tratta?

Questo progetto vuole essere un incontro dalle diverse sfaccettature , un appuntamento culinario dove i pasti, completamente gratuiti, propongono un piatto principale e un dessert italiano e costituiscono un’ottima occasione per gli anziani del quartiere di scoprire il cibo italiano in un’’atmosfera calda e festosa che permette loro di trascorrere del tempo immersi nella dolcezza e nei sorrisi.

La Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, appoggiandosi al Servizio Sociale della Città di Ginevra, si è ampiamente documentata sulla situazione degli anziani cercando di comprendere le loro molteplici esigenze e di aiutarli a svolgere un ruolo attivo affiancandoli con parole, affetto e compagnia attraverso una serie d’incontri sistematici. La SAIG studia altri progetti per rimanere molto vicino agli anziani che vivono in uno stato di solitudine, oppure anziani ospiti di case di riposo.

Molti anziani, infatti, raramente hanno l’opportunità di condividere la loro vita quotidiana e il loro pasto con i propri cari, molti abitano soli, e questa occasione offre, dunque, una possibilità importante soprattutto per questi ultimi.

Noi, alla SAIG, ribadiamo e riteniamo di avere il dovere di tutelare il benessere dei nostri anziani a dimostrazione che rispettare il passato ci aiuta a vivere un presente che illumina la strada del futuro. Tendere la mano a chi vive una temporanea difficoltà o attraversa un periodo complicato della vita dà la grande occasione di osservare il mondo sotto un’altra prospettiva ma anche di guardarsi dentro e crescere. Il gruppo di 20 persone “grandi di età” che vengono a far visita alla SAIG, viene accolto per regalare loro un sorriso e dare qualche momento di spensieratezza.