CONFERENZE

Pace fiscale, la rottamazione ter 2019

49731942_2238400809543914_210131545539739648_n

Pace fiscale, la rottamazione ter 2019

“Forse non tutti sanno che” – la rubrica dell’Avv. Alessandra Testaguzza

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 293 del 18 dicembre 2018 la Legge di conversione del decreto fiscale 119/2018 contenente le misure fiscali urgenti tra le quali rientra la rottamazione-ter.

Nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2019, il governo Conte ha messo in campo una nuova tipologia di rottamazione che sembra ancora più conveniente, rispetto alle prime due rottamazioni proposte precedentemente, per i contribuenti italiani che abbiano ancora delle pendenze con il fisco italiano.

Nella cosiddetta “pace fiscale”, in particolare all’art. 3 di detto decreto, è stata prevista una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e dei ruoli scaduti affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 e che consente la cancellazione definitiva del debito pagando solo il ruolo senza sanzioni e senza interessi di mora o sanzioni e somme aggiuntive.

È stato previsto anche il condono delle cartelle fino a 1000 euro notificate dal 2000 al 2010 che beneficeranno dello stralcio automatico e quindi della cancellazione totale del debito, compresi interessi e sanzioni. Nel nuovo condono 2019 rientrano anche multe stradali e bolli auto.

Quali le novità?

Anzitutto il numero massimo delle rate viene elevato da dieci a diciotto, eliminando la necessità che tali rate siano tutte di pari importo. L’ammontare della prima e della seconda rata, è pari al 10% delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione. Il termine di scadenza delle rate viene modificato: per la prima e la seconda rata rimane fermo il termine del 31 luglio e del 30 novembre dell’anno 2019. Con riferimento alle restanti rate, si chiarisce che esse sono di pari ammontare e scadono il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2020.

Ma come funziona concretamente la rottamazione ter?

I contribuenti per mettersi in regola con le cartelle di pagamento scadute e non pagate dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 potranno presentare una domanda di adesione tramite la modulistica messa a disposizione dagli uffici dell’Agenzia della Riscossione (che ha sostituito l’Equitalia) entro e non oltre il 30 aprile del 2019 ed avranno la possibilità di pagare l’importo diciamo “condonato” o in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019 oppure in 18 rate in 5 anni.

E’ lo stesso agente di riscossione ad indicare i dati necessari ai debitori per individuare le cartelle da condonare e ad indicare le somme da pagare per mettersi in regola. La comunicazione potrà avvenire o allo sportello oppure tramite il sito internet. Nella domanda andrà indicata la modalità di pagamento da parte del debitore, a rate o in unica soluzione.
Va detto che il “risparmio”, a seconda dei casi, è molto interessante. Mi è capitato di svolgere un controllo e di inoltrare una domanda per un contribuente residente in Svizzera per il pagamento di € 52.000,00 circa. Ebbene, all’esito dei conteggi, è risultata una somma dovuta pari ad € 24.000 circa, pagabile ogni tre mesi per 5 anni. Meno della metà delle somme richieste nelle cartelle.

Conviene, dunque, cominciare a prendere in considerazione tale possibilità. La SAIG mette a disposizione, presso la sua sede, un punto di informazione circa questa procedura sia organizzando una conferenza il 15 febbraio 2019 dalle ore 19.00 durante la quale la sottoscritta potrà rispondere ai vari quesiti in merito, sia prevedendo delle sessioni informative due volte al mese secondo il calendario che verrà pubblicato nella Notizia di Ginevra.
Anche nel 2019, la dirigenza SAIG, di concerto con la sottoscritta, ha confermato la disponibilità di accogliere la richiesta di molti italiani a Ginevra, di poter usufruire del servizio di informazione legale vertente su problematiche di comune interesse quali, successioni a causa di morte, diritto immobiliare, donazioni, accettazione e rinunce di eredità, etc.

Per informazioni e conferma delle date delle sessioni informative, telefonare allo 022 700 97 45 dal lunedì al venerdì in orari di ufficio.

Si informa che la presente rubrica sarà pubblicata nel mensile La Notizia di Ginevra ed affronterà temi legali di vario genere.

Avv. Alessandra Testaguzza

La SAIG invita gli over 65 del Cantone, al pranzo di Natale in occasione degli auguri per le feste di fine anno

48321983_2200674556649873_704539455913984000_o

La SAIG invita gli over 65 del Cantone, al pranzo di Natale in occasione degli auguri per le feste di fine anno

Per il secondo anno consecutivo, la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG), si è attivata per organizzare ed offrire il pranzo natalizio con gli anziani del Cantone di Ginevra. A rispondere all’invito sono stati più di 160, circa 50 in più della 1^ edizione nel 2017.

Per raggiungere ed informate i Senior del Cantone è stata determinante la collaborazione con i responsabili dell’Unità d’Azione Comunitaria, Servette/Saint-Jean/Petit-Saconnex, (UAC) e del Servizio Sociale della Città di Ginevra. Questo incontro difatti, non è altro che il prosieguo del progetto SAIG in partenariato con l’UAC, “L’Italie à portée de bouche”, che si svolge una volta al mese nei locali della SAIG, che si consolida ogni anno di più e che viene gradito dagli ospiti presenti all’appuntamento mensile.

Forte del successo dello scorso anno, la SAIG ha potuto annoverare tra gli ospiti anche una delegazione degli anziani della Maison de retraite du Petit-Saconnex i pensionati degli “Etablissement médico-social” (EMS), quali “Les Pins – Grand Saconnex”, “Cité Vieusseux”, con sede limitrofe alla SAIG.

Anche l’edizione del 2018, l’evento, si è svolto nella sala de l’Ecole de Vernier Place, la cui amministrazione ringraziamo per la gratuità della location. Un comitato d’accoglienza d’eccezione e numeroso ha accolto gli ospiti per accompagnarli ai loro posti.

I primi ad offrirsi volontari per l’accoglienza ed il servizio in sala, sono stati i Presidenti delle Associazione aderenti alla SAIG accompagnati dai volontari vicini alla Società. Nello specifico Francesco Decicco (Associazione dei Calabresi), Menotti Bacci (Associazione Lucchesi nel Mondo), Antonio Scarlino (Associazione Regionale Pugliese), il Cassiere Gino Piroddi e si è aggiunto Vincenzo Bartolomeo, Presidente dell’Associazione Cultura e Arte Siciliana, che, insieme ai tanti amici della nostra Società, hanno rivolto ai presenti il caloroso saluto della Società e augurato loro un sereno Natale.

Ad accentuare la rilevanza dell’evento è stata la pregevole presenza del Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana e Signora, la Signora Anna Sempiana, la Presedente dell’Associazione Bellunese, Maddalena Fronda che hanno condiviso questo pranzo insieme agli invitati.

Il sostanzioso menu è stato preparato dagli chef Stéphane Muller e Roberto Corona, coadiuvati dall’instancabile Menotti Baci, Immacolata Pungitore, Maria Crisci e Antonio Folino. In sala, Antonio Bello e Clause Romanato. La SAIG ringrazia anche la partecipazione dei volontari del’UAC e di tutti coloro che hanno partecipato alla riuscita di questo bella giornata. A fine pranzo, il Console Generale, Antonino La Piana e Signora, insieme ai Presidenti delle Associazione della SAIG si sono mischiati con il folto pubblico per donare loro un piccolo dolce tipico natalizio.

La nostra particolare attenzione va a tutti loro, perché crediamo che la dignità e il diritto di vivere senza privazioni, sia fattore imprescindibile e condizione essenziale per la sopravvivenza di ogni essere umano, a prescindere dall’età. Tutti insieme trasferiscono un’emozione ed un calore umano ineguagliabili: questo il sentimento di serenità che regnava in sala.

Per la fascia di popolazione più anziana che hanno preso parte al pranzo, si è trattato di un’ulteriore opportunità di sentirsi inclusi in un contesto sociale insolito, sottraendosi così, dall’habitat in cui trascorrono la maggior parte del loro tempo. Noi, alla SAIG, riteniamo di avere il dovere di tutelare il benessere dei nostri anziani a dimostrazione del rispetto del passato, elemento fondamentale per vivere un presente che illumina la strada del futuro.

La SAIG, grazie ai suoi tanti collaboratori e sostenitori e grazie anche alla considerazione delle Città Ginevra, Carouge, Vernier, Onex e Chêne-Bourg, queste attività rivolte ai Senior, desidera collaborare a costruire un esempio di sinergia, attraverso il volontariato, di promozione sociale ed impegnarsi nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e a far crescere il ruolo dei senior nella società. Inoltre, l’iniziativa di solidarietà viene intesa come un valore aggiunto affinché si possa rafforzare la coesione sociale nel Cantone di Ginevra.

Il progetto che intende sviluppare la SAIG in futuro, sarebbe quello di aiutare persone anziane sole attraverso una rete solida di relazioni che consenta all’utente di continuare a vivere la vita di tutti i giorni con amicizia, ascolto e opportunità di partecipazione.

Il prossimo anno, il 14 dicembre, è in programma la terza edizione cercando di dare la possibilità a più persone di parteciparvi, se le possibilità della SAIG lo permetteranno. Maggiori informazioni saranno divulgate in tempo utile.

48359465_2200674553316540_7818941877368913920_n 48321983_2200674556649873_704539455913984000_o 48392120_2200674566649872_907381694628102144_o 48381350_2200674646649864_8743272560919052288_o 48381074_2200674636649865_5981475033288015872_o

“XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo” a Ginevra

22829760_1694192207298113_8131547904981670282_o

22829760_1694192207298113_8131547904981670282_oCiak, si mangia: Pane, cinema e fantasia alla SAIG per “XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo” a Ginevra

di Carmelo Vaccaro

Ciak, si mangia. La SAIG nel suo programma, in occasione dell’edizione di quest’anno della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo dedicata al cinema, ha inserito anche una serata dedicata al cibo. L’evento si è svolto nei locali della SAIG lo scorso 20 ottobre, dove sono stati invitati alcuni amici della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, per celebrare l’evento annuale, anche per mettere in valore le prelibatezze culinarie italiche nel cinema.

Oltre ad alcuni presidenti delle associazioni aderenti alla SAIG quali Antonio Scarlino Ass. Regionale Pugliese, Menotti Bacci Ass. Lucchesi nel Mondo, Francesco Decicco Ass. Calabrese e al Coordinatore Carmelo Vaccaro, a presenziare la serata è stato il Console Generale d’Italia, Antonino La Piana, che ha rilevato l’importanza della collaborazione di tutti affinché si possa essere uniti per rappresentare meglio l’Italia all’estero, anche attraverso questi importanti appuntamenti come la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.

La realizzazione delle pietanze di questo particolare momento è stata affidata a Lisette e Menotti Bacci e a Roberto Corona che si sono eseguiti in una sinfonia in cucina, dove hanno preparato dei piatti in armonia con la stagione. Come entrata è stata presentata una “Terrine di cinghiale sul letto di rucola con cipolle Borettane”, seguito dal piatto principale, “Cinghiale in umido con le olive alla toscana e polenta tartufata” e, per terminare un delizioso dolce, “Panna cotta ai lamponi”. Naturalmente il tutto servito rigorosamente con vini tipici italiani.

Le pietanze delle regioni italiane sono state da sempre p22829048_1694192137298120_3264951298918712232_orotagoniste del cinema italiano. Inoltre, il cibo nel cinema ha rappresentato anche la fame oltre ad avere raccontato la voglia di solidarietà dell’Italia durante e, soprattutto, dopo la fine della guerra. Il cibo nel cinema ha anche messo in risalto la auten22815201_1694192100631457_4320609657169154662_ntica arte di arrangiarsi al meglio e sopravvivere alle tante avversità superate, tutti insieme, nei momenti più difficili della storia dell’Italia unita.

Il cibo per noi italiani è cultura e non solo gastronomica regionale o italiana, perché esprime le origini nativi, del ricordo dei vari sapori e di tanti desideri acquisiti negli anni esportati dalle emigrazioni nel tempo, il quale ha valorizzato costume e tradizioni di una gastronomia che è qualità, oltre ad essere commercio. La domanda è che c’entra questo col cinema? C’entra e come se c’entra! Basta pensare al forte legame che da sempre il cinema italiano rileva tra il racconto e il cibo in tavola. Dai film e nel corso dei decenni, le tradizioni gastronomiche del nostro Paese sono stati raccontatati, più di quelle raccontata nelle varie opere letterarie, nel profondo e costante modificarsi delle tradizioni gastronomiche, il costume e la storia dell’Italia

Con questa particolare cena condivisa da amici e collaboratori della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra e, nella medesima occasione la SAIG ha voluto dare importanza al cibo nel cinema italiano, molto apprezzato nel mondo per la sua creatività e innovazione.

Carmelo Vaccaro

Il Consiglio Direttivo della SAIG incontra i suoi membri d’onore

21686891_1658017437582257_4823830927025968220_o

Il 19 settembre scorso il Consiglio Direttivo della SAIG ha incontrato i membri del suo Comitato d’onore, creando cosi l’occasione per conoscersi meglio e spiegare quali sono.

21686891_1658017437582257_4823830927025968220_o 21752165_1658014034249264_6813869539996481545_n 21765461_1658013757582625_3079352878500945021_o

La sessione è stata aperta dal Coordinatore, Carmelo Vaccaro, il quale ha sottolineato il percorso della società durante questi ultimi dieci anni. Il punto focale del suo discorso si è concentrato sulle nuove priorità sociali e culturali che la società intende promuovere nei prossimi mesi. E’ stato evidenziato dallo stesso che, a partire da quest’anno, faranno parte del Comitato quattro componenti del Consiglio Direttivo che rappresentano la comunità ginevrina in altre istituzioni, quali Jean-Charles Lathion, Marjorie de Chastonay, Marc Nobs e Marko Bandler.

Questa importante iniziativa ha permesso alla SAIG di meglio introdursi nel tessuto socio-culturale del cantone di Ginevra, passo fondamentale per la necessaria evoluzione di una società che doveva intraprendere un percorso trasversale inclusivo della realtà ginevrina nella quale è nata, si è sviluppata e continua a muoversi. Difatti, sulla base di questa idea, con questo nuovo Consiglio Direttivo sono già state prese delle decisioni atte a valorizzare il settore sociale che prenderà il via con un evento dedicato agli anziani del cantone invitandoli al pranzo di Natale con la collaborazione dei servizi sociali della città di Ginevra, Carouge, Vernier, Onez e Chêne-Bourg, città partner della SAIG.

Dopo la relazione il Coordinatore ha presentato i membri del Consiglio Direttivo ed i membri d’onore presenti, giustificando gli assenti tutti motivati da impegni istituzionali pregressi.

Membri del Consiglio Direttivo della SAIG

Jean-Charles Lathion Presidente del Consiglio Municipale di Ginevra; Marjorie de Chastonay, Presidente della FéGAPH – Federazione Ginevrina delle Associazioni Persone Disabili; Francesco Decicco, Presidente dell’Associazione Calabrese Ginevra; Adriano Piccoli in sostituzione e rappresentanza di Oliviero Bisacchi, Presidente del Club Forza Cesena; Vincenzo Altamura in sostituzione e rappresentanza di Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Pugliesi; Menotti Bacci Presidente dei Lucchesi nel Mondo; Gino Piroddi, Tesoriere e Alessandra Testaguzza, Consulente legale della SAIG.

Presenti all’incontro, persone rappresentanti molti dei settori del tessuto politico-sociale e scientifico ginevrino ed italiano, quali: Carlo Lamprecht, ex Président del Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone di Ginevra; Sandrine Salerno e Sami Kanaan, Consiglieri Amministrativi della Città di Ginevra; Ruth Bänziger, Sindaco e Consigliera Administrativa della Città di Onex, Nicolas Walder e Stephanie Lammar, Consiglieri Amministrativi della Città di Carouge, Yvan Rochat, Sindaco e Consigliere Amminsitrativo della Città di Vernier, il Dr. Francesco Artale, Angiologo e Chirurgo Vascolare, Antonio Gambardella, Direttore della Fondazione Ginevrina per l’Innovazione Tecnologica (FONGIT), Vittorio Palmieri, scienziato, imprenditore e co-fondatore della società TVP Solar SA, Gennaro Cannavacciuolo, attore e cantante.

Ospiti della serata:
Daniel Sormanni, Membro della Commissione finanza della Città di Ginevra; Ilaria Di Resta, Responsabile della Commissione Cultura del Co.mi.te.s di Ginevra; Riccardo Galardi, Presidente di ciaoitalia.tv.
Successivamente ha preso la parola Carlo Lamprecht che, in qualità di membro decano, ha espresso il suo parere positivo riguardo alla nuova linea della società ed ai progetti ancora in nuce.

La parola è poi passata a Jean Charles Lathion e, infine, a Riccardo Galardi, che ha concluso gli interventi.
A seguire una breve discussione tra i membri presenti ha permesso un confronto necessario tra i partecipanti per consolidare il percorso intrapreso dalla SAIG stessa.

La serata si è conclusa con una piacevole cena che ha regalato un momento conviviale importante per tutti i presenti.

La SAIG con questo incontro segna il suo percorso il cui risultati non possono che essere positivi dal momento che è il cambio di rotta permetterà una larga convergenza con le istituzioni locali nei settori sociali e culturali.

La SAIG ringrazia tutti i presenti per la presenza e la partecipazione.

Il Dr Filippo Scevola alla SAIG per parlare dell’obesità e malattie gastroenterologiche

17424842_1471314346252568_2859789680691033817_n

Nel quadro delle conferenze medicali programmate dalla Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, SAIG, lo scorso 24 marzo il Dr. Filippo Scevola, ha spiegato quali sono i rischi a cui i soggetti obesi sono confrontati.

“L’obesità è una sindrome clinica caratterizzata da un eccesso di peso in relazione all’altezza ad eccessiva presenza di tessuto adiposo. L’eccesso di peso in relazione all’altezza viene definito dall’INDICE DI MASSA CORPOREA (BODY MASS INDEX).

La prevalenza dell’obesità è in rapido aumento nei paesi occidentali e rappresenta (direttamente o indirettamente) una delle principali cause di morte nella popolazione.

L’obeso viscerale ha una più alta probabilità di sviluppare malattie come il diabete mellito, l’ipertensione, la cardiopatia ischemica, disturbi respiratori ed anche malattie tumorali. Molte malattie del tratto gastro enterico sono in stretto rapporto con l’obesità ed il sovrappeso.

Le più comuni sono la steatosi epatica, la cirrosi, la litiasi biliare. Anche il reflusso gastro esofageo e l’alterazione della motilità esofagea sono in relazione con il sovrappeso del paziente. L’adenocarcinoma del cardias e dell’ esofago distale sono spesso una conseguenza della patologia da reflusso.

Esiste inoltre un rapporto tra malattie infiammatorie, cancro del colon e sovrappeso.

Negli ultimi 30 anni, l’obesità in bambini ed adulti è diventato un fenomeno sempre più evidente e preoccupante nel mondo sviluppato. Scienziati e ricercatori in cerca di una risposta a questo aumento considerevole del disturbo sono sempre più convinti che si tratti di una malattia complessa e multifattoriale provocata da diverse cause.

Se alcune di queste cause sono più evidenti, come per esempio troppo cibo o poco esercizio fisico, ci sono molte altri fattori scatenanti che sono da prendere in considerazione ancora oggi poco noti.
Negli ultimi anni per esempio si è pensato che alcuni microrganismi presenti nel microbiota intestinale possono essere una tra le cause dell’obesità.

La maggior parte di questi batteri sono divisi tra firmicutes e bacteroides, la cui funzioni principali nell’intestino sono quelle di contribuire a modificare la struttura degli alimenti ingeriti in maniera che il corpo li possa digerire.

Esiste pertanto una relazione tra aumento ponderale e comparsa di malattie gastrointestinali.
Esiste inoltre uno stretto rapporto tra aumento ponderale e flora batterica intestinale. Le alterazioni della flora batterica possono determinare la comparsa di un aumento ponderale.
I grassi e gli zuccheri sono responsabili di queste alterazioni e quindi del sovrappeso.
Il trapianto di microbiota ( cioè di feci ) potrà essere una risorsa nella cura di diverse patologie fra cui l’obesità.”

Dopo le chiari spiegazioni la SAIG ha ringraziato il conferenziere e la presenza del Dott. Francesco Artale di cui è affidata la conferenza del venerdì 13 ottobre sul colesterolo e malattie cardio-vascolari.

Antonio Vallesi, Sindaco di Smerillo a Ginevra: Solidarietà per i più piccoli

17458228_1468127643237905_4745972263200322669_n

Sono il Sindaco di Smerillo, un piccolissimo Borgo medievale, in provincia di Fermo, con meno di 400 abitanti, sito su un crinale roccioso, proprio sotto i Monti Sibillini, con vista a 360° che spazia dal mare alla montagna; un luogo dove non c’è nulla se non il luogo stesso, con i suoi colori, i suoi panorami, i suoi profumi.

Il più piccolo comune della provincia di Fermo, piccolo fra i piccoli.
Dal 24 agosto, Smerillo appartiene al c.d. “cratere”, quell’area che ha subito maggiori danni a causa del terremoto.
Siamo una piccola realtà e non si parla mai di noi, ma i disagi che stiamo subendo sono anche per noi, purtroppo, rilevanti.

Nel mio Comune ci sono stati crolli di edifici, moltissime case sono state dichiarate inagibili (ed il dato è, purtroppo, destinato ad aumentare, via via che si procede con gli accertamenti tecnici); molte famiglie sono state costrette a lasciare la propria abitazione e solo di recente, dopo un periodo trascorso in un locale comunale adibito a dormitorio, hanno trovato sistemazione in immobili presi in affitto; attualmente è inagibile la sede comunale, l’edificio adibito ad ufficio postale, le tre chiese del paese, il circolo ricreativo, il teatro, l’ambulatorio medico, praticamente tutti i nostri spazi pubblici!

La recente forte nevicata ha, poi, ulteriormente provato il mio Comune e la mia gente, facendoci contare altri gravi danni.

Non è facile che qualcuno si interessi della nostra piccola realtà. Eppure la generosità della gente è incredibile e quanto meno te l’aspetti ti ritrovi circondato da affetto e solidarietà.
E’ quanto è accaduto a Ginevra, con gli Italiani che vivono nella cittadina svizzera.

Sabato 18 marzo, la Saig Ginevra ha organizzato una serata di sensibilizzazione e raccolta fondi per gli italiani colpiti dal recente sisma ed ha scelto di devolvere il contributo proprio al Comune di Smerillo.

Sono stato invitato, quindi, a Ginevra per partecipare a questo evento di solidarietà.
E’ stata una serata fantastica, organizzata eccellentemente dalla Saig e dal suo Presidente Carmelo Vaccaro, con una cena dai sapori tutti italiani ed un esilarante spettacolo teatrale proposto dalla compagnia “La Nuova Generazione di Basilea”.

Sul palco, mentre raccontavo la nostra piccola realtà danneggiata, ho sentito il calore di tutti i 450 italiani presenti ed ho percepito quella solidarietà, che non ti fa sentire solo e ti incoraggia ad andare avanti. Perché il terremoto oltre alle nostre case, ha ferito le nostre anime ed oggi più di ogni altra cosa, abbiamo bisogno di sentirci circondati da un affetto solidale.

Sono felice che questa solidarietà sia provenuta proprio dagli italiani più lontani, quelli residenti all’estero, che prima di tutti hanno saputo stare con i più piccoli.

La calda accoglienza è proseguita l’indomani, con un interessante tour nella città di Ginevra, guidato dalla simpatia di Carmelo Vaccaro, cui vanno prima di tutti i miei sentiti ringraziamenti, da estendere a tutti gli amici italiani della SAIG.
#iostoconipiùpiccoli

Il dott. Loreto Dino Grasso in conferenza alla SAIG per parlare di Miopia legata ai video-terminale

17264870_1456940344356635_4099662138022654229_n

Lo scorso 10 marzo, in occasione della serie di conferenze dedicali programmate dalla SAIG, si è svolta la Conferenza del Dott. Grasso medico oculista affermato a Ginevra presso la Clinique de l’Oeil d’Onex, ove è anche responsabile del centro di elettrofisiologia oculare.

Il dott. Grasso, conosciuto dalla comunità italiana a Ginevra, ha spiegato quali sono i nuovi problemi di miopia riscontrati con i nuovi mezzi di comunicazione soprattutto tra gli utenti giovani.

Chiunque volesse approfondire o porre domande può scrivere a grasso@vision.tv.

” Miopia e video-terminale. Che rapporto?”

E’ osservazione comune e acclarata che il numero dei bambini miopi o che comunque hanno bisogno di occhiali e di trattamenti ortottici è aumentato in maniera notevole negli ultimi 20 anni.
Le statistiche sono univoche nei paesi industrializzati Si parla di un aumento di circa il 25% in Europa.

Ancora più eclatante è l’aumento nei paesi industrializzate dell’estremo oriente.
Particolarmente interessanti e precisi sono i dati che riguardano i giovani universitari cinesi. Qui sin dalla fine degli anni ’50 lo stato sottopose a controllo medico completo e quindi anche a visita oculistica gli studenti subito dopo la laurea. Sappiamo quindi che in quegli anni la miopia interessava circa il 20% di questi ragazzi.

I dati di questi anni sono molto più pesanti .La percentuale oggi è molto più pesante : la percentuale è salita tanto da sfiorare l’80%, In molti casi si osserva che nei grandi centri urbani la percentuale sfiora il 90%.. Perché questo accade e perché questo può diventare un problema medico che coinvolge la salute dei nostri occhi?

Ricordiamo cosa comporta lo sviluppo della miopia.
L’occhio dell’adulto ha una lunghezza di circa 22 23 mm. L’occhio del bambino è leggermente più corto e raggiunge la lunghezza normale alla fino dello sviluppo. L’occhio miope è più lungo, circa 1 mm in più per ogni 3 diottrie di miopia. Questo significa che per piccole miope il problema è soprattutto visivo e consiste nel dover utilizzare occhiali o lenti a contatto, ma se la miopia è elevata ( più di 6 diottrie) il cambiamento si fa sentire soprattutto sulla retina.

La retina è lo strato più interno dell’occhio e se quest’ultimo diventa più lungo è come un tappeto che viene tirato per ricoprire una superfice più ampia. Questo significa che la retina diventa più sottile soprattutto in periferia e se la miopia è particolarmente elevata alcune zone diventano atrofiche .

Perché questo accade e cosa possiamo fare?
Certo tutti ci rendiamo conto che le nostre abitudini, il modo come usiamo i nostri occhi e il nostro lavoro, sono cambiati in meno di un secolo. La prima lampadina elettrica costruita da M. Edison venne messa in commercio alla fine del 1800. Prima che l’elettricità diventi una realtà comune anche nei piccoli centri bisogna attendere la fine della seconda guerra mondiale. Sino ad allora molti villaggi anche in Europa erano prive di corrente elettrica. In pochi anni con la corrente elettrica arriva la televisione e poco dopo computer cellulari e video giochi.17309503_1456940347689968_4493835294852304560_n

E’ normale per molti bambini fare colazione vedendo i cartoni animati, a scuola usano la tablette, pomeriggio con video giochi e sera davanti la tv. Tutti ci rendiamo conto che queste abitudini non sono sane. Ma se è passato il messaggio che troppe ore davanti ai terminali non aiuta non si parla dell’importanza della luce naturale e dell’effetto protettivo sulla vista.

Perché in Cina le miopie più elevate le osserviamo nelle grandi città e meno in campagna?
Perché la luce del sole e in generale la luce naturale permettono alla retina di produrre un neuro trasmettitore, la dopamina, che tra i tanti effetti ha quello di regolare la crescita dell’occhio impedendo uno sviluppo eccessivo.

Quindi il messaggio che deve passare è questo.
Bisogna bilanciare il tempo che il bambino passa di fronte ai video terminali col tempo che deve passare all’aria aperta. Ecco perché molte scuole vengono costruite con le pareti di vetro, serve ad aumentare la quantità di luce naturale disponibile per i bambini.

Carmelo Vaccaro

Le conferenze medicali alla SAIG: la Clinique de l’Oeil con il Dr. Dino Grasso e il Dr. A. Aref.

L'immagine può contenere: 2 persone, persone sedute e spazio al chiusoLa SAIG ha ospitato la seconda conferenza annuale della Clinique de l’Oeil. I professionisti oculisti che hanno rappresentato la Clinica ginevrina, Dr. Dino Grasso e il Dr. A. Aref, hanno spiegato in dettaglio i problemi e soluzioni che riguardano la cataratta e del glaucoma.

Dr. A. Aref e la cataratta

La cataratta consiste nell’opacizzazione e degradazione graduale del cristallino, la lente posta dietro alla pupilla. La forma di cataratta più comune è quella legata all’età, infatti è un problema frequente dopo i 65 anni di età, anche se può, in forma molto rara, apparire anche alla nascita. In questo caso è l’espressione di un’infezione intra uterina o di una malattia genetica e bisogna intervenire rapidamente tramite l’operazione degli occhi per non compromettere il corretto sviluppo della visione del bambino.

La forma di gran lunga più comune è legata all’età, ma una cataratta può comparire anche alla nascita. Se pur rara può essere l’espressione di un’infezione intra uterina o di una malattia genetica e in questo caso bisogna operare rapidamente perché la presenza della cataratta impedisce il corretto sviluppo della visione nel bambino.
La cataratta può però essere secondaria anche a un trauma, ad un’esposizione prolungata al sole o a raggi ultravioletti, ad infezioni intraoculari anche all’uso prolungato di alcune medicine come ad esempio il cortisone.

Nella sua forma più comune i sintomi appaiono lentamente nel corso di mesi se non di anni e consistono in sintomi puramente visivi. L’occhio è sempre tranquillo ma la vista si riduce, soprattutto da lontano e la sera mentre la visione da vicino è meno disturbata. I pazienti puliscono spesso gli occhiali perché hanno la sensazione di vedere con lenti sporche e cambiano spesso le lenti, infatti la vista è sfocata. I pazienti colpiti sono sensibili alla luce, vedono degli aloni (esempio dai fari delle macchine) ed anche la vista dei colori può essere alterata, essi appaiono meno nitidi.

La cataratta è facile da diagnosticare e l’unica soluzione è chirurgica, tramite un’operazione chiamata facoemulsificazione ad ultrasuoni. Essa, rispetto agli interventi di soli 25 anni fa, è molto meno invasiva . Non c’è bisogno di iniezioni per l’intervento ma solo di gocce. L’incisione è talmente piccola, circa 1,5 / 2 mm, che si chiude da sola senza punti di sutura. La durata dell’operazione è ridotta a soli circa 15 minuti. Di solito un’ora dopo l’intervento il paziente può tornare a casa.
Nel cristallino, diventato opaco, si impianta una lente intraoculare pieghevole, in plastica o in silicone. Le lenti in questione possono essere mono focali, ossia permettono di vedere da lontano e correggono l’astigmatismo, o multifocali, che permettono di vedere da lontano e da vicino, ma non correggono l’astigmatismo. In tutti i casi, dopo l’intervento, il paziente può eliminare gli occhiali.

Pur essendo legata soprattutto all’età, si può prevenire la cataratta tramite un’alimentazione sana, ricca in Vitamine A ed E, portando gli occhiali da soli e facendo controlli oftalmologici frequenti, grazie ai quali il medico oculista giudica se c’è una cataratta in corso.

Molto più pericolosi della cataratta per la nostra vista sono il glaucoma e la DMLA.
Il glaucoma è una malattia caratterizzata da un aumento della tensione oculare. Si può fare un paragone con un lavandino da cui esce acqua. Se l’acqua scorre senza intoppi, non ci sono problemi, ma mettiamo caso che l’acqua scorre e il lavandino è ingorgato, l’acqua esce inondando tutto. Nell’occhio, infatti, entrano e escono dei liquidi. È necessario un equilibrio tra il nervo ottico e i liquidi; ove questo non avviene, la pressione dei liquidi danneggia il nervo ottico.

Questa malattia può accadere a qualunque età, ma sotto i 40 anni la percentuale è più bassa dell’1%.
La maggior parte delle persone interessate ha più di 60 anni quindi l’età è un fattore importante. Importante è pure la il fattore ereditario: chi ha un familiarità stretta con il glaucoma deve farsi controllare perché ha il 30% in più di possibilità di avere la stessa malattia rispetto a chi non ha il glaucoma in famiglia. Anche diabete, ipertensione e colesterolo sono fattori predisponenti.

Dott. Dino Grasso: Si hanno due forme di glaucoma.

Il primo acuto è dovuto a un blocco totale e improvviso dell’escrezione, ciò determina una sintomatologia acuta grave e dolorosa, abbassamento della vista, occhio rosso molto doloroso, il paziente ha spesso anche nausea e vomito e si reca rapidamente al Pronto Soccorso.
Più pericoloso perché non doloroso e apparentemente senza sintomi è la forma cronica che è inoltre la più diffusa. In questo caso , la pressione aumenta più lentamente senza raggiunger valori troppo elevati.
L’occhio è tranquillo, il paziente ha la sensazione che la sua vista sia la stessa, quando, in realtà, il suo campo visivo in periferia si riduce.

Il danno è irreversibile, l’unica prevenzione consiste in controlli regolari, il trattamento consiste nel 95% dei casi nelle gocce, più raramente si ricorre al laser o all’intervento.

Altra grande minaccia per la vista dopo i 60 anni è la DMLA, ossia la degenerazione maculare legata all’età .
Questa malattia è responsabile del 50 per cento dei casi di ipovisione nei paesi sviluppati.
Come dice il nome, il fattore decisivo è l’età, ma anche qui diabete, colesterolo, ipertensione e fumare sono fattori predisponenti, infatti chi soffre d’ipertensione, colesterolo e diabete e i fumatori rischiano che nella macula, la zona centrale della retina, responsabile della visione centrale e dei colori, si formano prodotti di scarto, danneggiandola. Chi soffre di DMLA vede delle macchie che impediscono una buona visione e delle linee deformate laddove devono essere dritte.

Anche qui, due sono le forme fondamentali.
La prima è la forma atrofica, la più diffusa e quella contro cui conta soprattutto la prevenzione: il trattamento non è molto efficace, consiste per ora in vitamine e in strumenti per ipovedenti.
Più efficaci possiamo essere nella forma detta umida. E’ detta cosi perché caratterizzata dalla formazione di neovasi dalla parete fragile che perdono liquido.
Disponiamo infatti di iniezioni intraoculari capaci di ridurre se non eliminare il liquido in eccesso.

Anche in questo caso la prevenzione non consiste solo nei controlli della vista, ma anche e soprattutto nel controllo del peso, evitando di consumare frutti di mare e carne rossa in eccesso, mangiando cibi ricchi in vitamine, controllando la pressione, il colesterolo e nell’evitare fumo ed eccesso di alcool.

In conclusione, la prevenzione della nostra salute oculare non è molto diversa da quella della maggior parte delle altre malattie. Basta fare attenzione tramite controlli oculistici regolari, soprattutto in età avanzata, tramite una vita attiva, mangiando cibi ricchi in vitamine, evitando vizi in maniera eccessiva (alcool e fumo) e prestando attenzione ai nostri occhi proteggendoli, ad esempio, ai raggi solari diretti.