CUCINA

Pranzo anziani di Novembre: i Sorrisi di felicità dei nostri commensali aumentano

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Pranzo anziani di Novembre: i Sorrisi di felicità dei nostri commensali aumentano

Come previsto, progressivamente i nostri ospiti del pranzo mensile della SAIG a loro dedicato, sono costantemente in aumento. Erano 25 ad essere accolti nei locali della SAIG per l’appuntamento di novembre, un raggio di sole che ogni mese, coi loro sorrisi illuminano di saggezza tutti noi.

Quindi, tutto esaurito anche per il pranzo offerto a novembre durante il quale gli ospiti della SAIG hanno potuto approfittare, tra sorrisi e buonumore, dell’ormai tradizionale pranzo del mese offerto agli anziani del nostro quartiere. Come da prassi, ogni mese dalla fine del 2013, la SAIG ospita, presso la sua sede al numero 10, av. Ernest-Pictet, venti o più senior del quartiere per un pranzo preparato dai membri della nostra società. Si tratta di un evento a cui teniamo molto perché rappresenta per noi un piccolo gesto di riconoscenza nei loro confronti.

L’impegno e l’entusiasmo con cui ogni volta la SAIG promuove questo evento, nasce dalla convinzione e consapevolezza che questi incontri sono fondamentali per poter regalare un momento di convivialità agli anziani del quartiere. Per questo rimane facile reperire dei volontari che si prestano ad organizzare al meglio il pranzo come Lisette Bacci, Francesco Decicco, Gino Piroddi, Claude Romanato e Antonio Bello, il gruppo lavoro della SAIG guidato dai responsabili Menotti Bacci, presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo e Roberto Corona suo aiutante. Fondamentale la presenza di Maritza Villegas, l’assidua volontaria nominata dall’Antenne Sociale de Proximité (ASP) Servette Petit-Saconnex / Saint-Jean del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà.

Velouté di zucca con crostini, polpettone con salsa di spugnole accompagnato da un gratin di patate. Il tutto con vino rosso rigorosamente italiano. Un dolce al sapore di cappuccino con piccola cialda e caffè hanno concluso il pranzo. Con questo menu, molto gradito dagli ospiti, si è concluso anche questo incontro che precede quello di dicembre, ove il programma della SAIG prevede due importanti appuntamenti dedicati proprio ai nostri anziani del quartiere il prossimo 6 dicembre e, del Cantone di Ginevra il 15 dicembre, data alla quale la SAIG aspetta 160 invitati alla Salle de Vernier Place a Vernier per un pranzo pre-natalizio che conclude l’anno.

I sapori d’Italia a Ginevra

I pasti, completamente gratuiti, propongono un piatto principale e un dessert italiano e costituiscono un’ottima occasione per gli anziani del quartiere di scoprire il cibo italiano in un’’atmosfera calda e festosa che permette loro di trascorrere del tempo assieme circondati da dolcezza e sorrisi.

La Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, appoggiandosi al Servizio Sociale della Città di Ginevra, si è ampiamente documentata sulla situazione degli anziani cercando di comprendere le loro molteplici esigenze e di aiutarli a svolgere un ruolo attivo affiancandoli con parole, affetto e compagnia attraverso una serie d’incontri sistematici. La SAIG studia altri progetti per rimanere molto vicino agli anziani che vivono in uno stato di solitudine, oppure anziani ospiti di case di riposo.

Molti anziani, infatti, raramente hanno l’opportunità di condividere la loro vita quotidiana e il loro pasto con i propri cari, molti abitano da soli, e questa occasione offre, dunque, una possibilità importante soprattutto per questi ultimi.

Noi, alla SAIG, riteniamo di avere il dovere di tutelare il benessere dei nostri anziani a dimostrazione che rispettare il passato ci aiuta a vivere un presente che illumina la strada del futuro. Tendere la mano a chi vive una temporanea difficoltà o attraversa un periodo complicato della vita dà la grande occasione di osservare il mondo sotto un’altra prospettiva ma anche di guardarsi dentro e crescere. Il gruppo di 20 persone “grandi di età” che vengono a far visita alla SAIG, viene accolto per regalare loro un sorriso e dare qualche momento di spensieratezza.45691823_2149068018477194_1424360431236939776_o 45926941_2149068031810526_8032254688004931584_o 45668728_2149068091810520_8516265332959084544_o

L’autunno piemontese al Corso di Cucina della SAIG

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L’autunno piemontese al Corso di Cucina della SAIG

Col secondo Corso di Cucina del mese di ottobre, l’attività culinaria della SAIG entra nel vivo della stagione autunnale ed ha scelto la Regione Piemonte. Difatti, quale migliore pietanza per esprimere i sapori autunnali dalle origini del Regno di Savoia? La scelta dello chef Stéphane Muller ha sancito per le “Lasagne al sugo di cinghiale”, rigorosamente fatte in loco dalle sorprendenti signore che assiduamente, primeggiano il Corso di Cucina della SAIG.

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Con questa pietanza del nord Italia, ma tipicamente personalizzate da tutte le regioni della Penisola, le signore si sono divertite ad immergersi tra gli ingredienti farinosi della lasagna e il sapore audace e selvaggio del cinghiale.

Un fuori programma è apparso all’improvviso: la ‘nduja spalmata su del pane tostato. Il piccante orgoglio di Calabria è stato intrufolato dal Presidente dell’Associazione Calabrese ginevrina.

Sono anni ormai che questi incontri culinari allietano le serata, dove si ripercorrono le memorie culinarie provenienti da molte regione italiane, allo scopo di riscoprire i vecchi sapori delle nostre nonne. Anche se l’evoluzione dei tempi ha modificato i sapori degli ingredienti, si è riuscito a salvaguardare la ricetta originale nella sua integrità e riportando ai giorni nostri i sapori di un tempo, mai dimenticati.

Con questo tipo d’attività, la nostra associazione continua a volgere il suo sguardo all’unità dei valori italiani e si auspica che possa essere un ulteriore momento per tessere relazioni d’unione tra gli italiani di Ginevra.

Ottobre: pranzo mensile per gli anziani del Quartiere

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Tutti presenti al pranzo mensile per gli anziani del Quartiere

Nel primo appuntamento autunnale dell’incontro con gli anziani del quartiere, la SAIG ha accolto l’atteso gruppo di 25 ospiti che, sorridenti, hanno portato la rinomata gioia tra le mura della sede della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra. Ad accoglierli l’ormai affiatata squadra che,

Il menu di ottobre si conforma con l’atmosfera autunnale. Difatti i Menotti Bacci e la sua equipe ha proposto tortellini in brodo, impanate di filetto di tacchino e come dessert, un semifreddo alla panna e cappuccino.

Con questa attività, ormai consolidata, la SAIG intende affermare la necessità di volgere lo sguardo soprattutto alla persone della terza età, la quale spesso si ritrovano a vivere emarginati ed impauriti a chiedere aiuto.

Ogni volta che si organizzano iniziative di questo tipo, il poter offrire una giornata diversa e divertente agli anziani soli, lo stare insieme, il conoscersi e instaurare un rapporto di fiducia, di aiuto e di sostegno reciproco all’interno della nostra collettività”, si rivelano momenti diversi ma con lo stesso senso di soddisfazione.

La SAIG ringrazia la sua equipe sempre disponibile a lavorare insieme per tendere una mano a chi ha bisogno, agli ultimi, alle fasce deboli, alle persone in difficoltà economica, agli anziani. Tutto si basa sul libero volontariato. Questa iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Antenna sociale di prossimità Servette Petit-Saconnex/Saint-Jean (Servizio Sociale della Città di Ginevra), va proprio in questa direzione.

La SAIG ha ricordato che, in occasione delle festività natalizie si rinnova, anche quest’anno, l’invito a 160 persone over 65 a partecipare alla 2a edizione del Pranzo di Natale della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG) offerto agli anziani delle città partner della SAIG: Ginevra, Carouge, Chêne-Bourg, Onex e Vernier. Questo incontro non è altro che il prosieguo del progetto SAIG in partenariato con L’Unità d’Azione Comunitaria (UAC) (Servizio Sociale della Città di Ginevra) denominato “L’Italie à portée de bouche”, che si svolge una volta al mese nei locali della SAIG, che si consolida ogni anno di più e che viene gradito dagli ospiti presenti all’appuntamento mensile.

L’evento natalizio, allargato alle altre città partner della SAIG, si svolgerà nella sala de l’Ecole de Vernier Place.
Per le prenotazioni chiamare al n° 022 700 97 4543070499_2099496680100995_8201430464792100864_o 43150085_2099496600101003_8937065990735265792_o 43108948_2099496593434337_1509808698216677376_o

Ritorna il Corso di Cucina SAIG con la Trippa alla fiorentina

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Ritorna il Corso di Cucina SAIG con la Trippa alla fiorentina

Dopo la pausa estiva ad accendere i fornelli, per il Corso di Cucina della SAIG, ci ha pensato l’Associazione Lucchesi nel Mondo col suo Presidente, Menotti Bacci. La trippa alla fiorentina è stata la pietanza proposta dai toscani lo scorso 27 settembre ai già conosciuti commensali e ad altri che si sono aggiunti iscrivendosi al Corso di Cucina 2018 – 2019.

La trippa è un cibo considerato “povero” e poco raffinato, ma invece cucinato alla perfezione come in questa ricetta preparate dal nostro responsabile toscano del Corso di Cucina, Menotti Bacci, diventa saporito e nutriente, oltre che economico. La ricetta della trippa alla fiorentina è un piatto classico della cucina toscana; si tratta di una preparazione semplice, fatta senza aggiungere molti ingredienti, ma molto gustosa.

Oltre alla trippa ed il vino, rigorosamente italiano, il Corso-cena si è concluso con un dolce estivo: Gelato alla vaniglia.42705300_2091767130873950_1303022004487585792_o 42683070_2091767127540617_4495655488356089856_o

Questo tipo di ricette considerate “povere, corrisponde pienamente ai criteri del progetto culinario della SAIG, che volge a far riscoprire le antiche tradizioni culinarie delle regioni italiane. Un modo anche per tramandare le vecchie ricette delle nostre nonne, un progetto per mantenere viva la cultura culinaria della nostra Italia fuori dai suoi confini.

La trippa alla fiorentina è una ricetta tipica della cucina toscana, una pietanza a base di frattaglie ottima da preparare come secondo piatto o per una cena gustosa e nutriente. Gli ingredienti per la realizzazione di questa ricetta sono davvero semplici: trippa, sedano, carota, cipolla, pomodoro e alloro.

La trippa è sempre stata, fin dall’antichità, un alimento molto consumato in Toscana, e in particolar modo a Firenze dove ancora oggi è molto apprezzata. Quello che sappiamo della trippa alla fiorentina è che, anche se preparata con ingredienti “modesti”, il Maestro Martino, grande cuoco del XV secolo, autore de “Arte coquinaria”, la consegnò a Bartolomeo Sacchi che ne favorì la diffusione.
La trippa è una pietanza che fa parte della tradizione gastronomica italiana, esistono diverse varianti da nord a sud.

Ancora una volta l’equipe SAIG ha saziato a dovere il desiderio di sapere delle frequentatrici del Corso che diventa sempre di più una riunione famigliare, un momento per incontrarsi col piacere di condividere questo momento attorno ad una pietanza. Non è solo imparare e scoprire una ricetta ma anche condividere un’amicizia che si innaffia e rafforza col passare del tempo e di questo, la SAIG non può essere che orgogliosa e fiera.

Se volete iscrivervi, rimangono ancora qualche posto prima di chiudere le iscrizioni.
Per informazioni chiamare al 078 865 35 00

C. Vaccaro

La SAIG incontra gli anziani del quartiere al pranzo mensile

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41691740_2074667175917279_2572621337981878272_o (1) 41649736_2074667162583947_913138939374600192_oDopo la pausa estiva, lo scorso 13 settembre, la SAIG ha incontrato gli anziani del quartiere per il tradizionale pranzo che la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra programma ogni mese.

E’ una festa che si rivela sempre gradita al momento dell’arrivo dei nostri anziani del quartiere, ancor di più dopo due mesi di assenza. Accolti festosamente dai nostri responsabili del progetto, i nostri pensionati non hanno mancato di esprimere la loro gratitudine che si esprimeva dai loro sguardi e la felicità di una considerazione a loro rivolta. Abbracci e contentezza, accompagnati dalla ferma convinzione di non essere stati dimenticati, ha reso il momento ancora più emozionante. Si, infatti si tratta proprio di emozioni poter servire coloro che sono stati i fautori del nostro presente.

Riccioli al sugo di salsiccia, vitello tonnato e panna cotta come dessert, questo è il menu proposto ai nostri ospiti che ha dato inizio alla seconda parte del 2018 di questo atteso appuntamento con i nostri commensali.

Grazie ai responsabili Menotti Bacci, sostituito da Gino Conte, Francesco Decicco, Roberto Corona e Gino Piroddi, questi incontri godono di un rilevante successo di qualità culinaria.

La SAIG (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra) propone, in collaborazione con l’Unità d’Azione Comunitaria di Servette / Saint-Jean / Petit-Saconnex (Servizio Sociale della Città di Ginevra), teso a diversificare i punti di contatto con la popolazione e incrementare le possibilità delle persone anziane marginalizzate di ricrearsi nel proprio quartiere una rete di contatti sociali.

Uno degli obbiettivi che la SAIG intende raggiungere è l’aspetto conviviale, importante tanto quanto l’offerta del cibo e regala ai nostri affezionati “nonni” momenti di scambio e di confronto, fondamentali ad ogni età, ma ancora più preziosi nel momento della fragilità della vecchiaia, durante la quale la solitudine o l’amicizia e la compagnia possono fare veramente la differenza.

Questo progetto, uno dei tanti fiori all’occhiello delle numerose attività della SAIG, per le persone della terza età che vi partecipano, è divenuto un appuntamento ambito per la qualità dell’accoglienza, le numerose soddisfazioni morali che si ottengono e delle proposte culinarie che i nostri cuochi propongono.

Carmelo Vaccaro

Il “Buon Natale” dei Lucchesi nel Mondo di Ginevra, ai suoi soci e simpatizzanti

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Il “Buon Natale” dei Lucchesi nel Mondo di Ginevra, ai suoi soci e simpatizzanti

Il 2018 ha visto chiudere i 43 anni d’attività dell’Associazione dei Lucchesi nel Mondo. una delle Associazioni più longeve ancora in vita e la più antica colonia italiana a Ginevra, ogni anno continua a dilettarsi dinamicamente nelle loro attività di ricreazione con 2 feste, un pic-nic e due viaggi culturali in Italia.

Un bel programma annuale che mette in primo piano l’unica rappresentanza toscana nel nostro Cantone, come una delle Associazioni in vita più attive e rappresentative sempre pronta a spendersi per i propri soci e gli italiani di Ginevra.

L’Associazione dei Lucchesi nel Mondo, grazie alle capacità propositive ed organizzative del suo Presidente Menotti Bacci e del suo comitato, ha aggregato tutti i toscani che lo hanno desiderato ma anche tanti simpatizzanti a Ginevra, suscitando il continuo interessante, non solo quindi della comunità lucchese, ma anche di quella italofona.

All’evento lucchese hanno partecipato il Console Aggiunto Roberta Massari che ha salutato e portato i saluti del Consolato, nonché, parte della rappresentanza associativa italiana presente sul territorio ginevrino che, con la loro presenza, hanno desiderato partecipare per portare ai membri dell’Associazione Lucchese il saluto loro personale e dei propri associati e formulare gli auguri per le feste di fine anno.

Per il secondo anno consecutivo, la dirigenza lucchese ha deciso di mettere in agenda l’evento, una domenica a mezzogiorno, etichettando così l’attività natalizia come un vero e proprio pranzo famigliare dove tutti insieme, soci e simpatizzanti, si ritrovano per festeggiare il Santo Natale. Difatti, si sono riuniti più di 170 a condividere con grande fermento questi momenti festivi, alla buonissima cena, durante la quale un inconfondibile profumo di funghi porcini si diffondeva tra i tavoli e che ha compiaciuto tutti con l’ottimo menu proposto per l’occasione.

Quest’anno il momento più emozionante dell’evento è stato l’annuncio dell’80esimo compleanno del tenace e sempre brioso Presidente, Menotti Bacci, che è stato accolto, festosamente dal suo comitato, con una mega torta condivisa con tutti i presenti.

Il repertorio musicale de “Il Duo Casa Nostra”, durante il pranzo, ha richiamato alle danze gran parte degli ospiti, creando la giusta atmosfera consona alla festa.
L’arrivo di Babbo Natale, reclamato, sulle note del Duo, dal dolce richiamo cantato di tutti i bimbi presenti. Ad ognuno di loro, Babbo Natale ha regalato un dono, tirato fuori dal suo gran cesto in vimini. Il Console Aggiunto, Roberta Massari, ha aiutato il Babbo Natale lucchese alla distribuzione dei regali, deliziato dalla gioia visibile negli occhi dei bambini presenti, ha augurato, a tutti gli ospiti e alle loro famiglie, un felice Natale e un prospero 2019.

La 43esima festa di Natale dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra, si è chiusa con la tradizionale lotteria a premi e l’appuntamento alla festa del Carnevale lucchese 2019.
Bacci ha infine ringraziato il rappresentante consolare e tutti coloro i quali, con la loro allegria e viva partecipazione, hanno fatto sentire più forte nell’aria, l’atmosfera del vicino Natale.

I dirigenti dei Lucchesi nel Mondo, un sodalizio che si rinnova da quarantatré anni a dimostrazione della saldezza della più anziana comunità italiana presenza del Cantone, hanno saputo, ancora una volta, promuovere, con evidente esperienza, la bellissima tradizione natalizia, del godere della buona compagnia, a tavola e tra danze regionali, facendo della loro festa sociale una serata di notevole spirito italiano.

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La festa di San Martino: un’antica passione dell’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra

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La festa di San Martino:

 

Dopo 37 anni di produttività associazionistica nel Cantone di Ginevra, l’Associazione Regionale Pugliese ginevrina rimane una delle poche realtà italiane ad essere seguita da un folto e variegato pubblico.

La “Festa di San Martino”, svoltasi nella Sala Comunale della Città d’Onex, per l’ARPG è ormai diventata un cerimonia che ricorda uno dei momenti più belli del programma festivo annuale pugliese. Anche se programmata quest’anno una settimana prima, quindi, per 45498097_2142487219135274_8055896167982039040_o lo scorso 3 novembre, non è sfuggita al successo, sempre certificato dalla partecipazione numerosa e entusiasta di soci e simpatizzanti e anche da parte delle autorità amministrative della Città d’Onex quali il Sindaco François Mumenthaler accompagnato dalle sue due colleghe Carole-Anne Kast e Ruth Bänziger. A chiudere un parterre di tutto rispetto delle autorità locali è stata la presenza di Daniel Sormanni, Consogliere comunale della Città di Ginevra e Deputato al Gran Consiglio ginevrino.

Sono stati tanti i presidente e rappresentanti dell’associazionismo ginevrino a non voler mancare all’appuntamento per manifestare concretamente la cordialità e considerazione, intese ad affermare l’italianità a Ginevra e rafforzare i legami tra le varie anime della comunità italiana.

Nella sua allocuzione, il Presidente Scarlino ha ringraziato le autorità locali, i presidenti delle varie realtà associative italiane, l’orchestra e tutti i collaboratori che con il loro impegno hanno partecipato alla buona riuscita della serata.

Ad allietare la serata l’Orchestra di Alex Biondi Band, venuti dall’Italia, che si è dimostrata all’altezza della tanta attesa manifestazione. I provetti musicisti e la voce femminile, di alto profilo professionale, hanno magnificamente risposto alle aspettative di un pubblico esigente ed esperto.

Ancora un successo dell’organo direttivo dell’ARPG che hanno ben riuscito l’organizzazione della 45355433_2142487115801951_5508381499415592960_o37esima edizione della festa dedicata al Santo di Tours, ulteriore e ultima occasione nel calendario annuale delle attività dell’Associazione per aggregare i pugliesi e gli italiani di Ginevra e promuovere le tradizioni della Regione Puglia.

Sin dall’antichità la ricorrenza religiosa di San Martino è annoverata nel calendario enologico come una tappa fondamentale del ciclo produttivo. I contadini, infatti, usano dire che “a San Martino ogni mosto diventa vino”. Ed è proprio per festeggiare la nascita del “vino nuovo”, quello ottenuto dalla recente vendemmia, che la seconda domenica di novembre le cantine accolgono gli enoturisti per una degustazione “in anteprima” delle proprie etichette, insieme a gustosi prodotti di stagione del territorio e ai vini novelli, con il loro carico di profumi freschi e invitanti.45441944_2142487085801954_1947270221328809984_n
È un’occasione imperdibile per apprezzare il profondo legame culturale tra il vino e la tradizione e quando si parla di attaccamento alla tradizione, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra è sempre attiva.

Una bella fe45285466_2142487109135285_3742297716168851456_osta quella dell’ARPG, che si conferma una delle associazioni più attive e partecipative del Cantone e, ancora una volta, all’altezza del proprio ruolo di punta nel panorama associativo ginevrino.

In altri contesti, ho già avuto modo di affermare che, a mio parere, le associazioni italiane all’estero, già dai tempi delle prime emigrazioni, hanno avuto sempre un ruolo determinante per la nostra collettività sparsa nel mondo e, quelle rimaste, continuano ad aggrapparsi a quel cordone ombelicale che le lega al luogo d’origine. Inoltre, si sono rivelate un punto di riferimento per dare impulso alla cultura italiana, un punto di incontro tra la vecchia e la nuova emigrazione sino al progressivo arresto di quest’ultima. Ancora oggi, dopo le varie mutazioni o evoluzione dei tempi e la maniera di pensare, l’associazionismo rimane uno dei baluardi che tiene alto il nome dell’Italia all’estero oltre a partecipar45345749_2142487255801937_6796842418013470720_o e all’incremento del PIL annuo della nostra bella Patria.

Un saluto alla primavera con pietanze mediterranee al Corso di Cucina della SAIG

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Nel Corso di Cucina della SAIG del 12 aprile scorso uno dei responsabili, Roberto Corona, accompagnato occasionalmente da Augusta Scotece, ha voluto salutare la primavera con delle pietanze tipiche mediterranee e precisamente partenopee: Paccheri ai frutti di mare e polpette all’amalfitana.

Se qualcuno dovesse pensare che la Campania e solo sinonimo di pizza si sbaglia di molto. In realtà la Campania, denominata anche la terra del sole, del mare e della cultura, fin dall’antichità si è distinta per il suo vasto patrimonio culinario, ricco di prelibatezze uniche al mondo. Non si parla solo cibo ma anche di bevande, basta pensare al limoncello ed ai vini pregiati che provengono dalle campagne partenopee.30708667_1868937126490286_1064234381314359296_o

I Greci ed i Romani, dai tempi antichi, per la preparazione dei loro piatti utilizzavano olio pregiato e durante i banchetti assaporavano vino pregiato proveniente dalla Campania Felix, ovvero da Capua, Cuma, Pompei, Sorrento, Stabia, Nocera e Salerno. La cucina campana si avvale di ingredienti semplici ma è caratterizzata anche da pietanze più elaborate grazie alle influenze spagnole e francesi.

Sarebbe impossibile elencare tutti i piatti e dolci campani, sono tantissimi ed ogni area (beneventana, salernitana, casertana, ercolanese etc.) ha le proprie tradizioni culinarie e varianti delle ricette originali. Senza alcun dubbio, uno dei piatti tipici più apprezzati, non solo in Campania ma in tutto il mondo, è la pizza, che eredita il suo nome dalla regina Margehrita di Savoia.

La ricetta del giorno propostaci dal nostro chef, paccheri ai frutti di mare, si tratta di un primo piatto tra i più amati, a base di pesce e pomodorini, molto semplice da preparare e di grande effetto. Un primo piatto in cui sono racchiusi il sapore, i profumi e i colori mediterranei. Infatti, i paccheri ai frutti di mare sono belli da vedere e buonissimi da gustare. Un primo che, se fatto a regola d’arte, è degno dei migliori ristoranti. Al dir il vero, le allieve del Corso non si sono lamentati, anzi, hanno applaudito a testimonianza di una perfetta riuscita della ricetta.

Le polpette all’amalfitana

30629322_1868937136490285_7408063294126161920_oPer accompagnare i paccheri, lo Chef Corona ha pensato di proporre le polpette all’amalfitana. In realtà la polpetta di per se non ha particolarmente un posto preciso dove sia nata. L’origine delle polpette è ben più “antica” di quanto si possa pensare, addirittura risale ad Apicio, celebre cuoco della Roma Imperiale; ma è soltanto nella seconda metà del XV secolo che troviamo traccia del termine “ polpetta “ nel Libro de Arte Coquinaria del Maestro Martino da Como, anche se in realtà si trattava allora di uno spiedino arrosto ben lontano dalla pietanza che tutti noi conosciamo.

Una cena dove i profumi italiani si sono mescolati con i sapori che hanno ricordato le nostre radici italiche. Una serata come tante, apparentemente, ma con la consapevolezza di essere vini e tramandare le nostre tradizioni. Come dire: veramente una bella serata all’italiana.

C.Vaccaro