La SAIG, raddoppia i commensali della terza età al pranzo mensile
“Benvenuti in Italia”! Così il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, ha accolto gli invitati speciali nel primo incontro con gli anziani del quartiere.”
Da quel giorno sono passati quasi cinque anni dove, in maniera sistematica ogni mese, la SAIG ha accolto, nella sua sede dell’Av. Ernest-Pictet 10, un numero sempre più crescente di anziani che ha apprezzato questo servizio gratuito. “L’Italie à portée de bouche – L’Italia a portata di bocca”, questo è il nome che è stato dato al progetto scaturito tra Carmelo Vaccaro, Coordinatore SAIG, e Sandrine Gilliéron, Consigliere in Azione Comunitaria dell’Antenna Sociale di Prossimità(ASP), dei quartieri “Servette St Jean- Petit Saconnex” della Città di Ginevra.
L’ambito progetto partì con l’invito e l’accoglienza di 15 anziani a pranzo, una volta al mese, per fargli scoprire o riscoprire quelli che sono i piatti principali della gastronomia italiana. Gli incontri che si sono susseguiti in questi tre anni, si sono distinti per l’apprezzamento della cucina offerta dalla SAIG, tramite i presidenti ed i comitati delle sue associazioni quali Menotti Bacci, Lucchesi nel Mondo e Antonio Scarlino Ass. Regionale Pugliese, responsabili del progetto, con la presenza costante del Presidente dell’Associazione Calabrese Ginevra, Francesco Decicco ed in panchina pronto ad intervenire il Presidente del Club Forza Cesena, Oliviero Bisacchi.
La SAIG per questo progetto si avvale della collaborazione di altri membri indispensabili quali Lisette Bacci, Gino Piroddi, Claude Romanato e Maritza Villegas per l’ASP.
Questi incontri, una prima nel suo genere, nascono dalla necessità di sconfiggere la solitudine molto diffusa tra gli anziani rimasti soli dopo la scomparsa del congiunto. Alcuni dei nostro commensali, sono pensionati di Etablissement Médico-Social (EMS) che ben volentieri, anche se con mobilità ridotta, non rinunciano all’appuntamento mensile. Un altro motivo, molto sentito dalla SAIG, nasce dal desiderio di ringraziare questa fascia d’età della calorosa accoglienza ricevuta dagli italiani. Di fatto, l’età dei nostri anziani corrisponde alle onde di emigrazione iniziate negli anni settanta.
Dalla fine del 2013, gli anziani del quartiere di Vieusseux e dei dintorni hanno l’opportunità di incontrarsi regolarmente attorno ad un tavolo italiano, cordiale e appetitoso. Se questo progetto è iniziato con un massimo di 15 partecipanti, col passar del tempo, ha visto raddoppiare l’affluenza dei nostri cari anziani.
Nell’ultimo incontro avuto con la responsabile dell’ASP, Sandrine Gilliéron si è giunti alla conclusione che la domanda a questo appuntamento ha riscosso un tale successo al punto di arrivare ad accogliere 35 anziani a partire dal mese di maggio.
L’ aver costruito un forte legame con alcune comunità anziane del quartiere e il sentirci utili alla vita sociale nella Città di Ginevra non può che renderci immensamente orgogliosi.
Il gusto dell’Italia a tavola
I pasti, completamente gratuiti, propongono un piatto principale e un dessert italiano e costituiscono un’ottima occasione per gli anziani del quartiere di scoprire il cibo italiano e, soprattutto, l’atmosfera calda e festosa che permette loro di trascorrere del tempo immersi nella dolcezza e nei sorrisi.
Molti anziani, infatti, raramente hanno l’opportunità di condividere la loro vita quotidiana e il loro pasto con i propri cari. Molti abitano soli e questa occasione offre loro una possibilità di socializzazione importante .
Questi momenti hanno soprattutto lo scopo di prevenire l’isolamento degli anziani, consentendo loro di mantenere legami con la vita del loro quartiere. Questi pranzi, inoltre, creano collegamenti all’interno del territorio e permettono di scoprire la cultura italiana che è anche calore e buon cibo e la popolazione di lingua italiana ha la possibilità di riconnettersi con le sue radici.
Questi pasti sono aperti anche agli anziani degli EMS, affinché possano uscire e incontrare altri residenti.
Durante il loro primo pranzo alla SAIG gli anziani vengono generalmente accompagnati da un parente o da un volontario . Naturalmente gli accompagnatori sono i benvenuti.
A questi pasti, che durano circa due ore, i presidenti delle associazioni italiane aderenti alla SAIG sono presenti per accogliere e servire gli ospiti. Grande, dunque, la soddisfazione dei partecipanti, molti dei quali francofoni che partecipano agli incontri perché hanno un legame speciale con l’Italia e questa occasione permette loro di passare del tempo di qualità con gli amici immersi nella cultura italiana.
C. Vaccaro