CUCINA

L’Associazione “Quelli dell’Aperitivo Italiano” torna da “Il Siciliano”

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Lo scorso 28 marzo i ragazzi di “Quelli dell’Aperitivo Italiano”, sono tornati al Ristorante “Il Siciliano” per dare inizio alle attività primaverili dell’Associazione.
Un festival di prelibatezze siciliane aspettavano gli invitati man mano che arrivavano a partire dalle 19.30. Il Cuoco del Ristorante Giuseppe Mirabella, con la sua equipe, ha allestito un buffet, molto variegato, di prodotti tipici dell’Isola, caldi e freddi, da servire ai molti che hanno riempito il locale in poco tempo.

In assenza del Presidente, Raoul Derito, ad accogliere una settantina di invitati ci ha pensato un’entusiasta vice presidente, Ilaria Di Resta, con la collaborazione di Giuditta Derito, Eleonora Staggese e Federica Ninni.17553399_1474211449296191_5698610590133971554_n

Il ritorno da “Il Siciliano” è stato deciso grazie al successo ottenuto l’anno scorso con la vecchia gestione. Difatti, a partire dal 1° marzo, un nuovo management ha preso in carico l’esercizio con lo scopo di migliorare la qualità dei prodotti e del servizio in rappresentanza di una delle più ricche regioni d’Italia, pregna di storia, tradizioni , sapori e colori.

L’evento si è svolto in un clima cordiale e primaverile, dove nuovi italiani sono stati felici di apprendere l’esistenza di questa entusiasta realtà associativa con le attività innovative che propone a Ginevra.

Questi incontri sono importanti per tessere relazioni tra i giovani arrivati e i loro coetanei che già vivono e lavorano in città e nel cantone per uno scambio d’informazioni sulle realtà italiane presenti sul territorio. Ed infatti molte sono state le conversazioni e gli scambi di idee e prospettive.

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Sorrisi e felicità alla SAIG per il l’incontro a pranzo del mese di marzo coi nostri anziani del quartiere

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Tutto esaurito al pranzo mensile degli anziani del quartiere lo scorso 9 marzo, tra sorrisi e buonumore si è svolto il tradizionale pranzo del mese degli anziani del nostro quartiere.

Il Presidente dell’Ass. Lucchesi nel Mondo, Menotti Bacci, il Presidente dell’Ass. Calabrese, Francesco Decicco, Gino Piroddi e Claude Romanato, hanno accolto 22 anziani in una bella atmosfera famigliare. Lo staff della SAIG ha proposto “Rigatoni alla Amatriciana” con una entrata di carne alla salsa verde e un dolce per festeggiare anche la festa della donna. Un ringraziamento va anche alla signora Maritza Villegas per l’ottimo servizio che rende a questi incontri.

Il consueto pranzo mensile a loro dedicato ed è proprio il caso dirlo un pasto tutto italiano preparato appositamente per i graditi ospiti. Come ogni mese già dalla fine del 2013, la SAIG ha ospitato, nella sua sede al numero 10, av. Ernest-Pictet, venti senior del quartiere per il consueto pranzo mensile. Si tratta di un evento a cui teniamo molto perché rappresenta per noi un piccolo gesto di riconoscenza nei loro confronti.

Una bella occasione per passare una giornata in compagnia con i nostri anziani, sempre affettuosi. L’evento costituisce ormai un appuntamento importante nel calendario delle attività della SAIG e permette, oltre al sempre piacevole incontro con gli anziani, di far conoscere o rigustare pietanze rigorosamente italiane. In questa giornata di marzo, Jean-Charles Lathion, primo Vice-Presidente del Consiglio Municipale della Città di Ginevra ha condiviso questo momento, facendo sentire più vicino le istituzioni della Città di Ginevra.17022513_1453803788003624_2967180338623344677_n

Grande la soddisfazione dei partecipanti. Questi pranzi, inoltre, creano collegamenti all’interno del territorio e permettono di scoprire la cultura italiana che è anche calore e buon cibo e la popolazione di lingua italiana ha la possibilità di riconnettersi con le sue radici.

I sapori d’Italia a Ginevra

I pasti, completamente gratuiti, propongono un piatto principale e un dessert italiano e costituiscono un’ottima occasione per gli anziani del quartiere di scoprire il cibo italiano e, soprattutto, l’atmosfera calda e festosa che permette loro di trascorrere del tempo immersi nella dolcezza e nei sorrisi.

La Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, appoggiandosi al Servizio Sociale della Città di Ginevra, si è ampiamente documentata sulla situazione degli anziani cercando di comprendere le loro molteplici esigenze e di aiutarli a svolgere un ruolo attivo affiancandoli con parole, affetto e compagnia attraverso una serie d’incontri sistematici. La SAIG studia altri progetti per rimanere molto vicino agli anziani che vivono in uno stato di solitudine, oppure anziani ospiti di case di riposo.
Molti anziani, infatti, raramente hanno l’opportunità di condividere la loro vita quotidiana e il loro pasto con i propri cari, molti abitano soli, e questa occasione offre una possibilità importante soprattutto per questi ultimi.

Noi, alla SAIG, riteniamo di avere il dovere di tutelare il benessere dei nostri anziani a dimostranza di rispettare il passato per vivere un presente la quale illumina la strada del futuro. Tendere la mano a chi vive una temporanea difficoltà o attraversa un periodo complicato della vita da la grande occasione di osservare il mondo sotto un’altra prospettiva ma anche guardarsi dentro e crescere. Il gruppo di 2o persone “grandi di età” che vengono a far visita alla SAIG, vengono accolti per regalare loro un sorriso e dare qualche momento di spensieratezza.

Organizzati con la collaborazione dell’Antenna Sociale della Servette/Saint-Jean/Petit-Saconnex, questi pranzi si svolgono una volta al mese e nei locali della SAIG.

C. Vaccaro

La Regione Toscana con le “Pappardelle col Coniglio” al primo Corso di Cucina di marzo

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Quando si vuol cucinare qualcosa di buono, gustoso e particolare, le pappardelle con la lepre o col coniglio sono la risposta giusta! Un piatto inusuale ma che di certo ha conquistato i palati più esigenti delle nostre assidue frequentatrici. Questo ha proposto la SAIG al Corso di Cucina della del 9 marzo, anche per festeggiare la festa della donna con una torta Mimosa realizzata dalle mani di Daniela Fantauzzo.

Dopo le pizze e la Regione Lombardia è stata la volta delle prelibatezze della Regione Toscana a deliziare i palati degli habitué del Corso di Cucina che si svolgono due volte al mese nella sede SAIG. Come già annunciato, lo scorso 9 marzo il Presidente dei Lucchesi nel Mondo, Menotti Bacci coadiuvato dagli iscritti al corso, si sono esibiti nella realizzazione di un piatto tipico della variegata gastronomia toscana: Pappardelle al Coniglio (originariamente piatto nato con la lepre). Ottima pietanza della tradizione culinaria toscana e della Penisola. Al Corso sono stati realizzate le famose pappardelle di pasta fresca, È una cucina squisitamente contadina quella toscana, sebbene non manchino piatti ricchi.17157509_1453745844676085_6369476855823293706_o

Questo Corso è stato occasione per dare risonanza alla festa della donna. Di fatti, la Torta Mimosa, realizzata da Daniela Fantauzzo, ha dato maggiori colori e sapori ad una serata alle porte della tanto attesa Primavera.

“Le pappardelle sono un piatto tipico toscano, così tipico che già Boccaccio citava queste «lasagne cotte nel brodo e condite specialmente di lepre». Ma è stata proprio la Maremma, secondo Aldo Santini (Storie di Maremma, Orme Tarka, Lit Edizioni, 2013) a far diventare famose le pappardelle. Sarà stata l’abbondanza di cacciagione che permetteva di esaltare al massimo le pappardelle alla lepre? Andrea Zanfi, ad esempio, nel suo libro Maremma in pentola richiama il nome di «pappardelle sulla lepre», spiegando che forse deriva dal fatto che un tempo era molto più facile trovare le lepri, da queste parti, che non le uova o la farina, usate come merce di scambio da portare in città, le prime, e difficili da trovare perché i mulini erano in mano ai latifondisti, le seconde.17218699_1453745741342762_7755587566883151833_o
Secondo alcuni storici della cucina, ad ogni modo, le pappardelle alla lepre sarebbero arrivate in Maremma con i boscaioli, i carbonai e gli altri lavoratori stagionali che scendevano dalle montagne di Firenze e Pistoia durante l’inverno. Spesso finivano per sposare le ragazze maremmane e fermarsi per sempre, insegnando loro anche i piatti dei luoghi da dove venivano.”

C.V.

Calabria e Sicilia uniti al secondo Corso di cucina di febbraio della SAIG

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Il secondo corso di cucina della SAIG, lo scorso 23 febbraio, è stato caratterizzato da due pietanze del Sud Italia: la Calabria e la Sicilia.

Si è trattato sicuramente di due piatti tipici della povertà calabrese e sicula, me carichi di storia e di tradizioni che distinguono queste due regioni al Sud dello stivale. Due pietanze con due chef diversi per niente in competizione ma bensì complementari. Di fatti, Roberto Corona ha proposto linguine alla sicula come primo piatto, che è stato modificato come lo ha inteso per la serata. Acciughe, capperi, olive e pomodorini sono stati gli ingredienti che hanno fatto ritornare i ricordi d’infanzia quando le nonne, d’altri tempi, proponevano nelle giornate di festività.16996079_1436777219706281_2525860253690929182_n (1)

Per il secondo piatto, invece, è stato Francesco Decicco, neo presidente dell’Associazione Calabrese Ginevra, ad occupare la scena con la sua “Trippa alla calabrese”. Altro piatto povero ma d’infinita ricchezza tra le antiche ricette culinarie calabre.

“La trippa è un alimento conosciuto e apprezzato da millenni. Era già presente nelle tavole dell’antica Grecia dove veniva cucinata soprattutto alla brace. Anche adesso continua a essere la protagonista di innumerevoli ricette tradizionali rappresentando quella “cucina povera” che è divenuta una delle più caratteristiche “ricchezze” dell’enogastronomia italiana.

La trippa alla calabrese è una delle tante declinazioni regionali (per altro anche in Calabria vi sono diverse versioni), preparata con ingredienti semplici e l’aggiunta del peperoncino calabro che le dona il tipico gusto piccante di tanti piatti di questo territorio.16996408_1436777293039607_3837859828274299581_n

La trippa, piatto da molti considerato tipico della gastronomia invernale, in Calabria viene cucinata anche d’Estate. Una sagra ad essa dedicata si svolge ogni anno a Mileto, il 7 Settembre. I modi di proporla sono tanti e variano da zona a zona. Solo una questione di scelta questa ricetta, dettata dal confronto fra le diverse proposte e l’esperienza delle anziane nonne.”

Due pasticciere sicule addolciscono la serata con i loro dolci

La Sicilia è stata rafforzata, inaspettatamente, da Daniela Fantauzzo che si è presentata con un prodotto da lei stessa realizzato: Cassata siciliana al forno con ricotta. Questo dolce tipico dell’Isola è composto da una base di pasta frolla aromatizzata al limone insieme al Pan di Spagna con all’interno la ricotta, rigorosamente di latte di pecora palermitana, e scaglie di cioccolato. La sig.ra Ninfa ha poi concluso la cena con le tradizionali chiacchiere di Carnevale.

Un mini concerto delle giovani sorelle Silvia e Manuela Giudetti ha arricchito musicalmente la serata, già di per sé, piene di sorprese

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La Regione Lombardia al Corso di Cucina SAIG del 9 febbraio

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I corsi di cucina bimensili organizzati dalla SAIG, continuano a suscitare molto interesse e attirano persone nuove ogni mese. Il 9 febbraio si è dato corso al primo dei due incontri di febbraio con la Regione Lombardia come protagonista della serata. Corso eseguito da Claude Romanato.

Lo chef della serata si è presentato con una sorpresa inaspettata: un dessert inusuale il Tiramisù alla crema di avocado, caratterizzato oltre che dagli avocadi, anche pere l’utilizzo di amaretti, caffè, brandy a cioccolato fondente. A completare questo dolce un pandispagna aromatizzato al cocco realizzato dalla nostra pasticcera Silvia.16665668_1420770474640289_4065480234402990777_o

La ricetta principale proposta per l’occasione è stato il “pollo alla crema ”, un secondo piatto delizioso preparato con carote e petto di pollo immersi in una crema delicatissima.
Si tratta di un piatto molto semplice da realizzare che ben si presta ad essere accompagnato con del riso pilaf e a diventare quindi un gustosissimo piatto unico. Il pollo alla crema può essere servito anche con delle patate o delle verdure secondo i vostri gusti che permette di realizzare une ricetta diversa che riscuoterà successo anche tra i vostri bambini.16707336_1420770524640284_8661949338186163532_o

La cucina si è animata, come sempre, di chiacchiere allegre e buoni profumi, data la presenza dei diversi volenterosi cuochi ai fornelli per regalare una serata culinaria speciale.

Il responsabile di questo corso, Menotti Bacci, ha seguito come sempre con attenzione lo svolgimento dell’evento supervisionando le operazioni.

La serata è trascorsa piacevole e lieta nel segno della buona cucina itinerante e dell’allegria.16665119_1420770467973623_1761165027623135308_o

”L’Italie à portée de bouche”. Gli anziani tornano entusiasti all’appuntamento mensile

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Il 9 febbraio 2017, la SAIG ha offerto, come d’abitudine, un pranzo agli anziani del quartiere Servette-Vieusseux per continuare a dar corso, anche quest’anno, all’importante progetto denominato “L’Italie à portée de bouche – L’Italia a portata di bocca”, in collaborazione con l’Unità d’Azione Comunitaria di Servette / Saint-Jean / Petit-Saconnex (Servizio Sociale della Città di Ginevra). Come risaputo, il progetto prevede che a partire dal mese di ottobre 2013, si svolga presso i locali della SAIG (al n° 10, avenue Ernest-Pictet), un incontro mensile con gli anziani, del quartiere Servette-Vieusseux, per offrire un pranzo e condividere dei momenti conviviali. E’ l’occasione offerta di potersi incontrare e socializzare approfittando, al contempo, delle doti culinarie degli oramai collaudati organizzatori e responsabili della cucina.

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Anche questa volta la SAIG, attraverso la sua organizzazione e con i responsabili del progetto, Menotti Bacci e Antonio Scarlino, ha regalato qualche ora di buonumore e convivialità agli anziani del quartiere, alcuni accompagnati da parenti o volontari, che hanno potuto intrattenersi in chiacchiere mentre venivano loro serviti al tavolo tortellini al sugo di pomodoro, un’insalata mista e pesche sciroppate con cioccolata.
Presenti i responsabili del progetto Menotti Bacci e Antonio Scarlino, oltre ai volenterosi Gino Piroddi e Francesco Decicco.
I presenti, allegri e scherzosi, hanno, quindi, potuto approfittare della cucina italiana e della compagnia dei partecipanti all’incontro. L’aspetto conviviale, difatti, è uno degli obbiettivi di questi incontri, importante tanto quanto l’offerta del cibo e regala ai nostri affezionati “nonni” momenti di scambio e di confronto, fondamentali ad ogni età, ma ancora più preziosi nel momento della fragilità della vecchiaia, durante la quale la solitudine o l’amicizia e la compagnia possono fare veramente la differenza.
Questo persegue la SAIG. Questo riesce ad offrire, ogni mese, da 4 anni.

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Ritorna la Pizza, al primo Corso di Cucina SAIG del 2017

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Forse non tutti sanno che la pizza, gustosissimo e modernissimo alimento, ha più di 400 anni.
In occasione dell’incontro dello scorso 26 gennaio e dopo la pausa per le feste di fine anno, al primo Corso di Cucina della SAIG 2017 ritorna la Pizza fatta in casa.

Indubbiamente, di tutti i prodotti caratteristici della cucina italiana, la pizza è tra i più conosciuti e apprezzati al mondo. Come abbiamo avuto modo di affermare, non è un certo caso che la classica pizza napoletana con pomodoro, mozzarella e basilico raffiguri i colori del nostro Tricolore: un sapore unico, semplice nella preparazione, ma in grado di sprigionare tutti i profumi italiani e di soddisfare tutti i palati, di grandi e piccini.

Al corso di Cucina della SAIG (che continua il suo percorso con grande partecipazione, malgrado questo primo corso di inizio anno abbia visto dimezzare il numero delle abituali frequentatrici impossibilitate e partecipare a causa dell’influenza o ancora in ferie), non potevano di certo mancare delle specifiche lezioni per apprendere i segreti di questo impasto meraviglioso da condire a proprio piacere e secondo la fantasia del momento.

Per questo difficile compito, la SAIG ha affidato l’incombenza dell’insegnamento della preparazione di una buona pizza italiana, che va a completare il corso di cucina già ricco di tante prelibatezze della nostra bella Italia, al responsabile di questa attività, Menotti Bacci, Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, coadiuvato dal neo Presidente dell’Associazione Calabrese Ginevra, Francesco Decicco e dal Cassiere Gino Piroddi.

16179162_1403114963072507_7627895500433277688_oLa storia della pizza
“”La storia ci racconta che Raffaele Esposito, il miglior pizzaiolo di quell’epoca, realizzò tre pizze classiche: la pizza alla Mastunicola (strutto, formaggio, basilico), la pizza alla Marinara (pomodoro, aglio, olio, origano) e la pizza pomodoro e mozzarella (pomodoro, olio, mozzarella, origano), realizzata in onore della Regina Margherita ed i cui colori richiamavano intenzionalmente il tricolore italiano.

La pizza nasce, difatti, intorno al 1600, dall’innegabile ingegno culinario meridionale, bisognoso di rendere più appetibile e saporita la tradizionale schiacciata di pane. Agli inizi, si trattava semplicemente di pasta per pane cotta in forni a legna, condita con aglio, strutto e sale grosso, oppure, nella versione più “ricca”, con caciocavallo e basilico.

La pizza marinara risale al 1734, mentre la pizza Margherita è degli anni 1796-1810. Nel giugno 1889, per onorare la Regina d’Italia Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito preparò la “Pizza Margherita”, una pizza condita con pomodori, mozzarella e basilico, per rappresentare, come detto, il bianco, il rosso ed il verde della nostra bandiera.

La sovrana l’apprezzò così tanto da volerne ringraziare ed elogiare l’artefice per iscritto, l’unico modo per contraccambiare questo gesto da parte del pizzaiolo, fu quello di dare il nome della Regina alla sua creazione culinaria, che da allora per tutti si chiama così: “Pizza Margherita”.
Oggi possiamo dire che la nostra pizza di strada ne ha percorsa tanta, diventando uno dei piatti cult piu’ apprezzati nel mondo, stante anche il fatto che si presta ad infinite declinazioni quanto agli ingredienti da utilizzare, secondo le stagioni e la fantasia, alle dimensioni e forme, alla semplicità di realizzazione che permette in ogni momento di riunirsi intorno ad un tavolo e godere della compagnia della famiglia e degli amici gustando al meglio questa specialità.

Carmelo Vaccaro

“L’Italie à portée de bouche – L’Italia a portata di bocca”

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16105641_1387383267979010_748698472020750618_nAlla SAIG, anche nel 2017 ritornano gli incontri con gli anziani del quartiere per rafforzare il progetto “L’Italie à portée de bouche – L’Italia a portata di bocca”

La collaborazione con l’Antenna Sociale di prossimità (ASP) dei quartieri Servette, Saint-Jean e Grand-Saconnex, del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà è determinante per la co-organizzazione e la riuscita del progetto. Nel corso del 2016, la richiesta di partecipazione si è rivelata sempre più consistente a tal punto che gli uffici dell’ASP hanno dovuto selezionare le persone e alternarle. Purtroppo, per mancanza di spazio e per motivi di sicurezza, la SAIG non può ospitare più di 22 persone oltre gli addetti ai lavori.

Nell’incontro programmato lo scorso dicembre tra il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, e Sandrine Gilliéron, Consigliere in Azione Comunitaria (ASP), oltre le prime discussioni di avvicinamento per altri progetti in cantiere per il 2017, sono state programmate le date in cui si svolgeranno gli incontri fino giugno, presso la sede SAIG, de “L’Italie à portée de bouche”, che sono state fissate per i giorni seguenti: giovedì 9 febbraio, 9 marzo, 6 aprile, 4 maggio et 8 giugno.

Il primo incontro del 2017

Dopo i festeggiamenti di fine anno, l’equipe SAIG, ormai collaudata, del cui progetto sono responsabili i presidenti Menotti Bacci e Antonio Scarlino, con i loro collaboratori Lisette Bacci, Gino Piroddi, Francesco Decicco e Claude Romanato, ha confermato la propria disponibilità anche per il 2017. L’affiatata equipe ha accolto lo scorso 12 dicembre gli anziani del quartiere che ritornano nella sede SAIG numerosi, per iniziare un nuovo anno tutti insieme all’insegna della solidarietà e della voglia di stare insieme. Continuare, con una nuova avventura, a donare l’affetto e l’amore e rafforzare il rispetto verso il prossimo e le nostre memorie storiche, uno degli obbiettivi che la SAIG continua a perseguire.

La sede SAIG è stata rallegrata da un pubblico di 22 persone tra anziani e accompagnatori, per consumare il primo pranzo dell’anno a base di tortellini in brodo, arrosto di vitello con polenta e panettone con un gelato fragola e caramel. Le proposte culinarie che i nostri cuochi amatoriali propongono secondo la migliore tradizione italiana, sono sempre gradite dagli ospiti che affollano con piacere la sede SAIG in occasione di questi incontri tanto attesi sia dagli anziani e sia dall’equipe SAIG.

Si auspica che in futuro, la SAIG possa incrementare queste azioni sociali a favore degli italiani e della popolazione ginevrina tutta.

Carmelo Vaccaro