CULTURA

Ignazio Puglisi e la sua “Opera dei pupi” ritornano a Ginevra

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Continuano gli eventi culturali in occasione dei festeggiamenti del 10° Anniversario di Fondazione della SAIG ed il progetto culturale con la città di Vernier: “La culture italienne s’invite à Vernier, col Patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Ginevra e l’Istituto Italiano di Cultura a Zurigo (IIC).

Lo scorso 22 settembre, data unica in Svizzera, la SAIG ha scelto il ritorno dell’Opera dei Pupi, considerando, anche, che il Capoluogo siciliano, Palermo, è stato designato come “la capitale italiana della cultura nel 2018”.42564380_2087049208012409_5175514000602955776_n

Lo spettacolo dell’Opera dei Pupi Siciliani è, dunque, tornato a Ginevra, con “l’Orlando furioso”, tratto dall’opera di Ludovico Ariosto. La rappresentazione è stata presentata dalla famiglia Puglisi, pupari di tradizione da ormai cinque generazioni, che propone spettacoli in numerosi teatri italiani ed esteri al fine di diffondere e mantenere viva questa forma di arte espressiva che non può e non deve essere dimenticata. Ed è proprio grazie ad artisti come Ignazio Puglisi ed alla sua famiglia che oggi possiamo scoprire (o riscoprire) una delle tradizioni più antiche e nobili della Sicilia.

Prima della rappresentazione organizzat42435017_2087048988012431_6604406485625602048_oa dalla SAIG, i “Pupari siciliani” hanno improvvisato un piccolo spettacolo destinato ad alcuni alunni dei Corsi d’Italiano per la gioia di piccini ed adulti. La piccola rappresentazione si è svolta senza scene per permettere al piccolo pubblico di vedere come si manovrano i pupi e il particolare modo di raccontare la storia dando voce ai singoli personaggi in azione. Sono stati formulati i dovuti ringraziamenti all’Ente Gestore CAE e all’Ufficio Scuola per l’interesse didattico dimostrato in questa occasione.

I saluti del Coordinatore Carmelo Vaccaro, insi42408778_2087048868012443_287485310995005440_oeme ai Presidenti presenti ed al cassiere Gino Piroddi, hanno dato il via alla serata. Ad assistere allo spettacolo presenti il Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana, il Console Aggiunto, Roberta Massari, la Direttrice dell’IIC di Zurigo, Dott.ssa Licia Coffani. Inoltre, erano presente l’On. Simone Billi, neo parlamentare residente in Svizzera, eletto nella Circoscrizione Europa e Sofia Fazzino, Assessore alle attività Culturale del Comune di Sortino (SR).

In effetti, se il teatro delle marionette ha un’origine antichissima e diffusa in molti paesi del mondo, in Sicilia – quest’arte – nasce già nell’800 e assume una caratterizzazione unica che si distingue dal classico teatro delle marionette sia per i contenuti che per la tecnica, prendendo il nome di «OPRA DE’ PUPI » .

E così per oltre due secoli i Pupi Siciliani, abilmente animati da generazioni di “Pupari”, hanno costituito l’unica fonte di istruzione e una delle poche occasioni di svago e di divertimento per le classi più umili in un primo tempo, ma che in seguito è stata apprezzata anche dalla borghesia.42483006_2087049364679060_7925030975489179648_n

Nelle epoche passate il successo fu tale che vennero trasposte e arrangiate in versione marionettistica anche famose opere liriche, ma la “vera” Opra de’ Pupi è costituita essenzialmente da due filoni: le gesta di Rè Artù e i dei Paladini di Francia e alcuni personaggi popolari, come:”Virticchiu e suo compare”.

A noi sono state presentate le gesta di Orlando, di Angelica e degli altri attori-Pupi, magistralmente maneggiati dai componenti la storica compagnia di Sortino (SR).

Un’altra peculiarità dei pupi siciliani è data dal fatto che ciascuno di essi è un’opera d’arte unica, una scultura di legno, metallo e stoffa, mossa da due aste metalliche, una sulla testa e l’altra nella mano destra, e, da alcuni fili generalmente di spago, differenziandosi ancora di più dalle tradizionali marionette (molto più piccole e mosse solo da dei fili). In particolare i personaggi che sono stati portati in scena sono copie fedelissime degli originali, figure alte 1.30 cm e pesanti oltre 30 kg.

Purtroppo il teatro dei pupi è un’arte in via d’estinzione; “L’opera” è stata riconosciuta ed inserita dall’UNESCO tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità. Pertanto, il pubblico della Salle des Avanchets, messa a disposizione dalle autorità comunali di Vernier, ha potuto riscoprire ed apprezzare questa professione artistica. Straordinario è stato anche notare come, ancora oggi, adulti e bambini, seppur smaliziati da mirabolanti effetti speciali e videogames, restino incantati ed a bocca aperta dinanzi a questi ormai rari spettacoli d’arte.

Al termine dello spettacolo, il Coordinatore Carmelo Vaccaro, insieme ai presidenti presenti Antonio Scarlino presidente dell’Ass. Regionale Pugliese e Francesco Decicco, presidente dell’Ass. Calabrese ginevrina, hanno proceduto a premiare e ringraziare Ignazio Puglisi e l’Assessore Sofia Fazzino del Comune di Sortino con le penne commemorative, che la SAIG ha fatto clonare per l’occasione. Al neo Parlamentare eletto in Svizzera, l’On. Simone Billi, la SAIG ha fatto dono del Gagliardetto della Società dandogli appuntamento per i prossimi eventi organizzati dalla SAIG.

Ancora una volta la SAIG ha saputo interpretare l’indole della cultura italiana con un evento di questo tipo che raramente viene riprodotto all’estero. Grazie alla sinergia consolidata con le autorità consolari di Ginevra, della città di Vernier e dell’IIC di Zurigo, passi avanti vengono fatti per la realizzazione di eventi sempre più di spessore culturale. Questo evidenzia come l’impegno nell’unirsi fra persone e attori del settore, annientino, attraverso il linguaggio culturale, gli spazi e le barriere.

L’amore per la cultura è una medicina del “stare bene insieme!”

Nasce “Associazione Cultura e Arte Siciliana” (ACAS) la nuova realtà associativa siciliana a Ginevra

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Un’Associazione per la promozione della cultura e dell’arte siciliana si è costituita a Ginevra lo scorso 5 settembre, nella sede della SAIG, con la denominazione “Associazione Cultura e Arte Siciliana” (ACAS).

Nei principali scopi statutari della nuova realtà associativa sicula, si evidenziano la determinazione di far conoscere quelli che sono i valori tradizionali, la cultura e l’arte che hanno distinto il popolo siciliano sia nella propria terra che all’estero.

Lo scopo dell’ACAS è quello di assolvere al meglio il mandato di rappresentante culturale e artistico delle tradizioni siciliane, in una realtà multiculturale come quella del Cantone di Ginevra, dove vi risiedono circa 6.500 siciliani.

Per i fondatori era doveroso creare una rappresentanza di questo tipo, pronta a soddisfare le esigenze delle nuove generazioni di emigrati, ad informare e mettere in evidenza la ultra millenaria storia siciliana, radicata sulla rinomata generosità e le particolari caratteristiche che distinguono i siciliani nel bene o nel male. Cultura, come noto che si è formata con l’interazione di molti popoli che nel tempo si sono insediati nell’isola; fra i primi i Siculi, dal nome del presunto re Siculo (Sikelòs), i Fenici, i Greci, i Romani e dopo la caduta dell’Impero, fu occupata dai Vandali, gli Ostrogoti, i Bizantini, gli Arabi, i Normanni, gli Angioini e gli Aragonesi. Un coacervo di civiltà che ne hanno determinato il carattere unico ed irripetibile, con influenze nell’architettura, nella cucina, nelle caratteristiche fisiche della popolazione, nei dialetti.

Questa nuova associazione si propone, dunque, come centro d’iniziative socio-culturale e artistico, di studio e di ricerca capace di generare la forza di un notevole rinnovamento culturale siciliano presente nel Cantone di Ginevra. Il percorso che inten41520565_2072255239491806_7542191751230914560_ode perseguire, inizialmente, si articolerà in tre differenti fasi:

1. Promuovere iniziative socio-culturali e artistiche prevalentemente rivolte alle giovani generazioni, includendo gli oriundi e la vecchia generazione di siciliani.

2. Organizzare seminari, convegni e tutto il necessario che farà conoscere la Sicilia, i siciliani e le loro radici.

3 Valorizzare rapporti di collaborazione fra vecchie e nuove generazioni di associazioni rimaste attive per meglio approfondire sulle sfide che ci attendono e soddisfare le esigenze dei siciliani e degli italiani all’estero.
A fondare l’Associazione Cultura e Arte Siciliana (ACAS) sono state persone esperte e con un lodevole passato nel campo associazionistico o aventi rapporti ravvicinati con diversi raggruppamenti professionali. Dopo la lettura dello Statuto e le necessarie modifiche, i soci fondatori hanno eletto, all’unanimità, Presedente, Vice-Presidente, Segretario e Cassiere.41626260_2072255062825157_4874249279176179712_n

Di seguito i fondatori dell’ACAS e le cariche distribuite nel corso della riunione: Presidente Vincenzo Bartolomeo; Vice-Presidente Francesco Artale; Segretario – Giuseppe De Gaetani e Domenico Andaloro – Cassiere. Membri Consiglieri: Roberto Corona, Gino Piroddi, Bruno Labriola e Carmelo Vaccaro.

Un punto specifico dello Statuto dell’ACAS, àa il diritto di far parte del Comitato anche non essendo siciliano o oriundo, basta non ricoprire una delle quattro cariche sopraelencate.

Chi è il Presidente?
Vincenzo Bartolomeo è stato designato Presidente per la sua rinomata esperienza e per le sue vaste conoscenze nel panorama associazionistico ginevrino. Egli è conosciuto da molti connazionali per aver ricoperto incarichi rappresentativi di rilievo durante la sua vita associativa. Membro delle diverse Associazioni siciliane esistenti nel Cantone, Membro di Com.It.Es per due legislature, Presidente dell’A.G.S.I. (Associazione Genitori Scuola Italiana), Presidente per 8 anni dell’Ente gestore C.A.E. (Comitato Assistenza Educativa), Coordinatore del C.O.N.I. Ginevra, Presidente del Comitato Attività Sportive (CAS) e diversi incarichi di rappresentanza.

Altri personaggi hanno desiderato investirsi in questo progetto come il Dott. Francesco Artale, angiologo e chirurgo vascolare, originario di Catania da molti anni presente sul territorio ginevrino come professionista affermato, a cui è stata assegnata la Vice-Presidenza, a Giuseppe De Gaetani, informatico di professione è andata la carica di Segretario e a Domenico Andaloro, imprenditore, gli è stata affidata la cassa dell’ACAS.

Un gruppo che ha da subito dimostrato affiatamento per la causa comune che li lega, quella di rappresentare i siciliani, una delle comunità regionali più numerose presente nel Cantone di Ginevra che aveva la necessità di ritrovarsi e confrontarsi attraverso una realtà associativa che li accomunasse e gli permettesse di potersi esprimere nella loro essenza.

Radio Swissitalia: la tua radio italiana in Svizzera – la rivoluzione a portata di smartphone!

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“Solo qualche mese fa il progetto non era nient’altro che uno dei tanti bozzetti scritti su un foglio di carta riciclata al ritorno di uno dei miei viaggi in italia”, così Riccardo Galardi ci descrive come è nata la radio che sta conquistando i cuori e gli smartphone degli ascoltatori italiani in svizzera e non solo.

Radio Swissitalia nasce proprio al ritorno di un viaggio italiano, quando per circa 500 km sull’autoradio hai a disposizione decine di stazioni radio “colorate” e viaggi accompagnato dalle voci dei conduttori esuberanti e simpatici, dai tormentoni dei nuovi gruppi e cantanti italiani che sfornano le hit dell’estate fin quando poi passi il tunnel del tempo ( il Monte Bianco ) e tutte le stazioni assumono un tono uniforme,in bianco e nero, bella musica si, ma di emozioni nella conduzione e tormentoni italiani del momento in onda nemmeno l’ombra. Da li mia moglie Marina mi dice: “eh,ma ti lamenti sempre.. perchè non la fai tu una stazione radio?” Dopo una notte di sogni e pensieri, la mattina seguente quel foglio di carta stropicciato con uno schemino di base quasi già completo era già sulla mia scrivania… restava solo il nome da dare alla stazione!

Da quì l’adrenalina di creare qualcosa di diverso: sì perchè Radio Swissitalia è la prima che trasmette h24 un palinsesto vario composto da 50% musica italiana e 50% hits e grandi successi internazionali in svizzera. Può essere ascoltata gratuitamente attraverso l’app dedicata per smartphone ed iphone e gli ascoltatori sempre attraverso l’app possono salvare le canzoni preferite, vedere le copertine degli album ed inviare messaggi whatzapp alla diretta per interagire con la regia.

scienza rispondeNon solo musica quindi ma anche piccoli spazi per rubriche interessanti, tra cui un appuntamento settimanale seguitissimo con “la scienza risponde” dove grazie alla partecipazione di un team di scienziati, fisici e chimici chiariamo dubbi, timori o paure scatenati da argomenti scientifici caldi (come ad esempio vaccini, radioattività, onde radio, terremoti etc). Inoltre nel palinsesto è presente uno spazio di concerti ed eventi in collaborazione con Tuttoitalia per la promozione dei grandi concerti e mettere in palio biglietti e gadget per gli ascoltatori. E presto vi sarà anche uno spazio per le associazioni Italiane in Svizzera perché non si perdano le tradizioni e soprattutto dare il giusto valore alla comunità italiana che per prima ha coltivato e nutrito questa terra per permetterci di far germogliare e crescere, a noi giovani, il nostro futuro.

Immancabile l’appuntamento il sabato pomeriggio “toscanaccio“ con il seguitissimo “live show with Ricky” in diretta “videofonica “ anche sulla pagina facebook per divertirsi un po’ ed interagire col pubblico parlando di live-with-rickyattualità e quiz in diretta.

Rivoluzione ma anche creatività ed un pizzico di malizia la decisione di trasmettere solo su App e web: adesso che l’FM sta per chiudere per dare spazio al DAB+ , tecnologia ormai nata vecchia, la soluzione perfetta del futuro é proprio nella nostra tasca ed il nostro smartphone è il vero mezzo che ci permette di fruire di tutti i contenuti senza limiti di spazio e di banda ovunque nel Mondo.
Radio Swissitalia attualmente ha oltre 1500 ascoltatori in contiua crescita di cui più di 1100 solo in Svizzera ed il resto tra Francia, Germania, Italia e Spagna e USA(new york).

Riccardo, titolare della licenza Suisa (Siae Svizzera) alla quale è regolarmente iscritta Radio Swissitalia, ed unico autore della messa in onda, programmazione e creazione dei Jingle ed anche conduttore, ci svela un segreto: “riesco a fare tutto nel tempo libero, da casa o dal mio smartphone con l’app dedicata quando sono fuori, grazie alla tecnologia AI (intelligenza artificiale) che utilizzo e che, seppur con qualche piccolo adattamento, sto sperimentando; non ho bisogno di uno studio vero per registrare o per fare la messa in onda,e non ho bisogno di voci esterne per fare i jingles e gli spot, questo mi rende estremamente libero e dinamico, permettendomi di andare a fare dirette anche quando sono piacevolmente in vacanza. Anche se gestita in modo amatoriale mi piacerebbe presto che radio Swissitalia fosse ascoltata nei bar/ristoranti italiani come musica di sottofondo, lo so ci devo lavorare ancora molto perchè sia perfetta, ma vedere così tante persone che mi supportano e delle quali spesso nemmeno mi aspettavo mi seguissero non può far altro che far crescere la mia voglia di divertire, sperimentare e crescere ! “

Potete ascoltare radio swissitalia scaricando l’applicazione radio swissitalia dal vostro play/app store e anche dalla pagina web swissitalia.fm

 

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Comune di Chêne-Bourg: scappatella sulle rive del Lago di Garda nel viaggio degli anziani

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Anche quest’anno, non meno di 46 persone accompagnate dalle signore Christiane Nicollin, Consigliera amministrativa, e Denise Cattin, fedele all’appuntamento, hanno partecipato al tradizionale viaggio degli anziani, organizzato dal 4 al 9 giugno 2018 dal comune di Chêne-Bourg.

Installati comodamente presso l’Hotel “Al Fiore” a Peschiera nella regione del Veneto, la cui capitale è Venezia, a pochi passi dal Lago di Garda, i nostri anziani hanno fatto numerose escursioni, in pullman o in barca, che hanno permesso loro di scoprire questa magnifica regione del nord-est d’Italia così ricca culturalmente e la sua gastronomia rinomata in tutto il mondo.

Molte belle visite che alimenteranno i loro ricordi, come il centro storico di Desenzano commentato da una guida o scoperta da soli, con la sua cupola dedicata a Santa Maria Maddalena e le sue numerose rappresentazioni notevoli. Anche la gioia di scoprire le opere uniche dei grandi nom39265809_2036563973060933_2762508117085257728_oi della pittura italiana, come Andrea Celesti, Gian Battista Tiepolo o Zenon Veronese. Non dimentichiamo il suo bel porto e il suo autentico mercato che ricordano la vita commerciale della città.

I nostri vacanzieri sono anche andati sulla penisola verso le rovine romane. Per completare il programma, una piacevole gita in barca sul lago alle acque cristalline ha portato alla scoperta delle sue sponde tra cui l’adorabile cittadina con le pittoresche strade, Salò, luogo di villeggiatura e teatro degli ultimi giorni del regime fascista italiano. Anche la fortezza scaligera, una grandiosa vestigia dei tempi passati, passando sotto il ponte levatoio. Un altro monumento da non perdere: la maestosa Cattedrale di Santa Maria Annunziata del XV° secolo. E per raggiunegere l’altra sponda del lago, Maderno, salita sul traghetto! La famosa “perla del lago”, Riva Del Garda, a deliziato gli occhi sotto un sole sempre radioso. Tra due visite, per il piacere del palato, una degustazione di vini nella regione di Bardolino e pasti succulenti hanno completato questi primi giorni di delizie di ogni tipo.

La settimana si è proseguita con la scoperta di Padova e dei suoi monumenti, veri e propri tesori architettonici, come la Basilica di Sant’Antonio e il suo chiostro, il Palazzo Bo risalente al XVI° e il Palazzo della Ragione del XIII°, le sue splendide dimore e portici, la sua famosa grande piazza Cavour, ecc.

Fu poi il turno di Verona ad essere la perla del giorno, città degli illustri amanti “Giulietta e Romeo”. Ponticelli romantici sull’Adige, decorazioni di Aida, arco di Scalligere, palazzo adornato con colonne di marmo e affreschi, arene mitiche … dove il Medioevo e il Rinascimento si sfiorano l’un l’altro per incantarci. In un caldo intenso, questa giornata memorabile si è conclusa nella grande piazza, dove ciascuno a sorseggiato un drink rinfrescante prima del ritorno, dove alcuni si sono divertiti a tuffarsi nella piscina dell’hotel.

Dopo essere stati immerso per alcuni giorni tra le ricchezze di una civiltà prolifica in monumenti e opere d’arte, l’ultimo giorno si è trascorso in un ambiente rilassante e verde. Tour in trenino dell’enorme Parco Sigurta, probabilmente uno dei parchi naturali più belli d’Italia.

Un ultima tappa per riportare alcuni gustosi ricordi: visita di un laboratorio di tortellini e ravioli, con degustazione sul posto. Olio d’oliva, vino locale e pasta hanno fatto parte dell’ultimo viaggio in pullman. Magnifici paesaggi hanno segnato il viaggio intorno a Borgetto, provocando una sosta fotografica molto apprezzata. Per i più avventurosi, hanno ancora visitato l’affascinante cittadina di Peschiera prima di tornare in albergo.

Finalmente gli abitanti del nostro comune hanno potuto godere di una bellissima festa d’addio, musicale e calorosa.
Un soggiorno incantevole, lasciando i nostri anziani pieni di ricordi indelebili!

La festa di San Martino: un’antica passione dell’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra

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La festa di San Martino:

 

Dopo 37 anni di produttività associazionistica nel Cantone di Ginevra, l’Associazione Regionale Pugliese ginevrina rimane una delle poche realtà italiane ad essere seguita da un folto e variegato pubblico.

La “Festa di San Martino”, svoltasi nella Sala Comunale della Città d’Onex, per l’ARPG è ormai diventata un cerimonia che ricorda uno dei momenti più belli del programma festivo annuale pugliese. Anche se programmata quest’anno una settimana prima, quindi, per 45498097_2142487219135274_8055896167982039040_o lo scorso 3 novembre, non è sfuggita al successo, sempre certificato dalla partecipazione numerosa e entusiasta di soci e simpatizzanti e anche da parte delle autorità amministrative della Città d’Onex quali il Sindaco François Mumenthaler accompagnato dalle sue due colleghe Carole-Anne Kast e Ruth Bänziger. A chiudere un parterre di tutto rispetto delle autorità locali è stata la presenza di Daniel Sormanni, Consogliere comunale della Città di Ginevra e Deputato al Gran Consiglio ginevrino.

Sono stati tanti i presidente e rappresentanti dell’associazionismo ginevrino a non voler mancare all’appuntamento per manifestare concretamente la cordialità e considerazione, intese ad affermare l’italianità a Ginevra e rafforzare i legami tra le varie anime della comunità italiana.

Nella sua allocuzione, il Presidente Scarlino ha ringraziato le autorità locali, i presidenti delle varie realtà associative italiane, l’orchestra e tutti i collaboratori che con il loro impegno hanno partecipato alla buona riuscita della serata.

Ad allietare la serata l’Orchestra di Alex Biondi Band, venuti dall’Italia, che si è dimostrata all’altezza della tanta attesa manifestazione. I provetti musicisti e la voce femminile, di alto profilo professionale, hanno magnificamente risposto alle aspettative di un pubblico esigente ed esperto.

Ancora un successo dell’organo direttivo dell’ARPG che hanno ben riuscito l’organizzazione della 45355433_2142487115801951_5508381499415592960_o37esima edizione della festa dedicata al Santo di Tours, ulteriore e ultima occasione nel calendario annuale delle attività dell’Associazione per aggregare i pugliesi e gli italiani di Ginevra e promuovere le tradizioni della Regione Puglia.

Sin dall’antichità la ricorrenza religiosa di San Martino è annoverata nel calendario enologico come una tappa fondamentale del ciclo produttivo. I contadini, infatti, usano dire che “a San Martino ogni mosto diventa vino”. Ed è proprio per festeggiare la nascita del “vino nuovo”, quello ottenuto dalla recente vendemmia, che la seconda domenica di novembre le cantine accolgono gli enoturisti per una degustazione “in anteprima” delle proprie etichette, insieme a gustosi prodotti di stagione del territorio e ai vini novelli, con il loro carico di profumi freschi e invitanti.45441944_2142487085801954_1947270221328809984_n
È un’occasione imperdibile per apprezzare il profondo legame culturale tra il vino e la tradizione e quando si parla di attaccamento alla tradizione, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra è sempre attiva.

Una bella fe45285466_2142487109135285_3742297716168851456_osta quella dell’ARPG, che si conferma una delle associazioni più attive e partecipative del Cantone e, ancora una volta, all’altezza del proprio ruolo di punta nel panorama associativo ginevrino.

In altri contesti, ho già avuto modo di affermare che, a mio parere, le associazioni italiane all’estero, già dai tempi delle prime emigrazioni, hanno avuto sempre un ruolo determinante per la nostra collettività sparsa nel mondo e, quelle rimaste, continuano ad aggrapparsi a quel cordone ombelicale che le lega al luogo d’origine. Inoltre, si sono rivelate un punto di riferimento per dare impulso alla cultura italiana, un punto di incontro tra la vecchia e la nuova emigrazione sino al progressivo arresto di quest’ultima. Ancora oggi, dopo le varie mutazioni o evoluzione dei tempi e la maniera di pensare, l’associazionismo rimane uno dei baluardi che tiene alto il nome dell’Italia all’estero oltre a partecipar45345749_2142487255801937_6796842418013470720_o e all’incremento del PIL annuo della nostra bella Patria.

Un saluto alla primavera con pietanze mediterranee al Corso di Cucina della SAIG

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Nel Corso di Cucina della SAIG del 12 aprile scorso uno dei responsabili, Roberto Corona, accompagnato occasionalmente da Augusta Scotece, ha voluto salutare la primavera con delle pietanze tipiche mediterranee e precisamente partenopee: Paccheri ai frutti di mare e polpette all’amalfitana.

Se qualcuno dovesse pensare che la Campania e solo sinonimo di pizza si sbaglia di molto. In realtà la Campania, denominata anche la terra del sole, del mare e della cultura, fin dall’antichità si è distinta per il suo vasto patrimonio culinario, ricco di prelibatezze uniche al mondo. Non si parla solo cibo ma anche di bevande, basta pensare al limoncello ed ai vini pregiati che provengono dalle campagne partenopee.30708667_1868937126490286_1064234381314359296_o

I Greci ed i Romani, dai tempi antichi, per la preparazione dei loro piatti utilizzavano olio pregiato e durante i banchetti assaporavano vino pregiato proveniente dalla Campania Felix, ovvero da Capua, Cuma, Pompei, Sorrento, Stabia, Nocera e Salerno. La cucina campana si avvale di ingredienti semplici ma è caratterizzata anche da pietanze più elaborate grazie alle influenze spagnole e francesi.

Sarebbe impossibile elencare tutti i piatti e dolci campani, sono tantissimi ed ogni area (beneventana, salernitana, casertana, ercolanese etc.) ha le proprie tradizioni culinarie e varianti delle ricette originali. Senza alcun dubbio, uno dei piatti tipici più apprezzati, non solo in Campania ma in tutto il mondo, è la pizza, che eredita il suo nome dalla regina Margehrita di Savoia.

La ricetta del giorno propostaci dal nostro chef, paccheri ai frutti di mare, si tratta di un primo piatto tra i più amati, a base di pesce e pomodorini, molto semplice da preparare e di grande effetto. Un primo piatto in cui sono racchiusi il sapore, i profumi e i colori mediterranei. Infatti, i paccheri ai frutti di mare sono belli da vedere e buonissimi da gustare. Un primo che, se fatto a regola d’arte, è degno dei migliori ristoranti. Al dir il vero, le allieve del Corso non si sono lamentati, anzi, hanno applaudito a testimonianza di una perfetta riuscita della ricetta.

Le polpette all’amalfitana

30629322_1868937136490285_7408063294126161920_oPer accompagnare i paccheri, lo Chef Corona ha pensato di proporre le polpette all’amalfitana. In realtà la polpetta di per se non ha particolarmente un posto preciso dove sia nata. L’origine delle polpette è ben più “antica” di quanto si possa pensare, addirittura risale ad Apicio, celebre cuoco della Roma Imperiale; ma è soltanto nella seconda metà del XV secolo che troviamo traccia del termine “ polpetta “ nel Libro de Arte Coquinaria del Maestro Martino da Como, anche se in realtà si trattava allora di uno spiedino arrosto ben lontano dalla pietanza che tutti noi conosciamo.

Una cena dove i profumi italiani si sono mescolati con i sapori che hanno ricordato le nostre radici italiche. Una serata come tante, apparentemente, ma con la consapevolezza di essere vini e tramandare le nostre tradizioni. Come dire: veramente una bella serata all’italiana.

C.Vaccaro

La SAIG, raddoppia i commensali della terza età al pranzo mensile

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“Benvenuti in Italia”! Così il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, ha accolto gli invitati speciali nel primo incontro con gli anziani del quartiere.”

Da quel giorno sono passati quasi cinque anni dove, in maniera sistematica ogni mese, la SAIG ha accolto, nella sua sede dell’Av. Ernest-Pictet 10, un numero sempre più crescente di anziani che ha apprezzato questo servizio gratuito. “L’Italie à portée de bouche – L’Italia a portata di bocca”, questo è il nome che è stato dato al progetto scaturito tra Carmelo Vaccaro, Coordinatore SAIG, e Sandrine Gilliéron, Consigliere in Azione Comunitaria dell’Antenna Sociale di Prossimità(ASP), dei quartieri “Servette St Jean- Petit Saconnex” della Città di Ginevra.

L’ambito progetto partì con l’invito e l’accoglienza di 15 anziani a pranzo, una volta al mese, per fargli scoprire o riscoprire quelli che sono i piatti principali della gastronomia italiana. Gli incontri che si sono susseguiti in questi tre anni, si sono distinti per l’apprezzamento della cucina offerta dalla SAIG, tramite i presidenti ed i comitati delle sue associazioni quali Menotti Bacci, Lucchesi nel Mondo e Antonio Scarlino Ass. Regionale Pugliese, responsabili del progetto, con la presenza costante del Presidente dell’Associazione Calabrese Ginevra, Francesco Decicco ed in panchina pronto ad intervenire il Presidente del Club Forza Cesena, Oliviero Bisacchi.
La SAIG per questo progetto si avvale della collaborazione di altri membri indispensabili quali Lisette Bacci, Gino Piroddi, Claude Romanato e Maritza Villegas per l’ASP.

Questi incontri, una prima nel suo genere, nascono dalla necessità di sconfiggere la solitudine molto diffusa tra gli anziani rimasti soli dopo la scomparsa del congiunto. Alcuni dei nostro commensali, sono pensionati di Etablissement Médico-Social (EMS) che ben volentieri, anche se con mobilità ridotta, non rinunciano all’appuntamento mensile. Un altro motivo, molto sentito dalla SAIG, nasce dal desiderio di ringraziare questa fascia d’età della calorosa accoglienza ricevuta dagli italiani. Di fatto, l’età dei nostri anziani corrisponde alle onde di emigrazione iniziate negli anni settanta.30656419_1868772646506734_1702704587242209280_o

Dalla fine del 2013, gli anziani del quartiere di Vieusseux e dei dintorni hanno l’opportunità di incontrarsi regolarmente attorno ad un tavolo italiano, cordiale e appetitoso. Se questo progetto è iniziato con un massimo di 15 partecipanti, col passar del tempo, ha visto raddoppiare l’affluenza dei nostri cari anziani.
Nell’ultimo incontro avuto con la responsabile dell’ASP, Sandrine Gilliéron si è giunti alla conclusione che la domanda a questo appuntamento ha riscosso un tale successo al punto di arrivare ad accogliere 35 anziani a partire dal mese di maggio.
L’ aver costruito un forte legame con alcune comunità anziane del quartiere e il sentirci utili alla vita sociale nella Città di Ginevra non può che renderci immensamente orgogliosi.

Il gusto dell’Italia a tavola

I pasti, completamente gratuiti, propongono un piatto principale e un dessert italiano e costituiscono un’ottima occasione per gli anziani del quartiere di scoprire il cibo italiano e, soprattutto, l’atmosfera calda e festosa che permette loro di trascorrere del tempo immersi nella dolcezza e nei sorrisi.

Molti anziani, infatti, raramente hanno l’opportunità di condividere la loro vita quotidiana e il loro pasto con i propri cari. Molti abitano soli e questa occasione offre loro una possibilità di socializzazione importante .
Questi momenti hanno soprattutto lo scopo di prevenire l’isolamento degli anziani, consentendo loro di mantenere legami con la vita del loro quartiere. Questi pranzi, inoltre, creano collegamenti all’interno del territorio e permettono di scoprire la cultura italiana che è anche calore e buon cibo e la popolazione di lingua italiana ha la possibilità di riconnettersi con le sue radici.

Questi pasti sono aperti anche agli anziani degli EMS, affinché possano uscire e incontrare altri residenti.
Durante il loro primo pranzo alla SAIG gli anziani vengono generalmente accompagnati da un parente o da un volontario . Naturalmente gli accompagnatori sono i benvenuti.

A questi pasti, che durano circa due ore, i presidenti delle associazioni italiane aderenti alla SAIG sono presenti per accogliere e servire gli ospiti. Grande, dunque, la soddisfazione dei partecipanti, molti dei quali francofoni che partecipano agli incontri perché hanno un legame speciale con l’Italia e questa occasione permette loro di passare del tempo di qualità con gli amici immersi nella cultura italiana.

C. Vaccaro

 

“La culture se met à table” Maison du Quartier de la Jonction

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Mercoledì 11 aprile si è concluso il ciclo di eventi denominati “La culture se met à table”, organizzati dalla Maison du Quartier de la Jonction in collaborazione con la SAIG e con il patrocinio della Ville de Genève.

Questi tre appuntamenti, che hanno visto la cultura italiana a Ginevra in diverse sfaccettature, hanno riscontrato un successo inatteso, anche grazie alle pietanze culinarie eseguiti dai cuochi della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG). Di fatti, nei due precedenti incontri, la partecipazione del pubblico ginevrino è stata notevole soprattutto nell’ultimo incontro dedicato alla musica, in concomitanza con la “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, nel novembre 2017. Nella serata hanno partecipato più di 70 appassionati del settore.30726670_1868504779866854_5756348154895138816_n

In questo ultimo appuntamento, la scrivente come responsabile del progetto, insieme a Patrizia Ceresa, abbiamo avuto il piacere di ospitare un incontro di letteratura e gastronomia che hanno dimostrato di essere un connubio vincente, reso possibile dalla collaborazione tra la MQJ e la SAIG, collaborazione che ha permesso ad un pubblico attentissimo di avere uno scambio con gli scrittori Alberto Nessi e Andrea Danesi. Solo le tagliatelle preparate con cura da Lisette e Menotti Bacci, presidente dell’Associazione Lucchesi Nel Mondo, sono riuscite a distogliere i presenti dalla magia che esercita la letteratura su chi la sa ascoltare.

Ma andiamo ad approfondire la conoscenza con i due ospiti dell’evento:

Alberto Nessi, nato a Mendrisio (TI), è lo scrittore svizzero vivente più conosciuto. Scrittore impegnato e poeta sognatore, nel 2016 è stato insignito del Gran Premio Svizzero di letteratura. Lo stesso anno anche la Revue des Belles-Lettres ha dedicato un dossier alla sua figura e alla sua opera (RBL, 2016, 1).

Poeta e scrittore, Nessi ha pubblicato raccolte di poesie e romanzi, tradotti in più lingue. Per ricordarne alcuni: Terra matta (1984), Fiori d’ombra (1997), La Lirica (1998), La prossima settimana, forse (2008), Ladro di minuzie – Poesie scelte (1969–2009) (2010), Un sabato senza dolore – (2016), e per finire Milò (2014) storia della Resistenza e storia di resistenza.

In questo romanzo, presentato dall’autore nel corso della serata e arricchito dalle letture di alcuni passaggi, passato e presente si congiungono, dando vita ad un complesso intreccio di storie e di vite e raccontando le fragili esistenze di chi tra l’Italia del nord e la Svizzera, è esistito e ha resistito, con fragilità e coraggio. Per concludere, l’ultimo romanzo di Alberto Nessi si rivolge ai giovani, con grazia e sensibilità, come monito per aiutarli a ricordare le storie di ieri, di chi li ha preceduti nell’effimero viaggio sulla terra, di quel passato che si sta sgretolando e a cui l’autore dà nuovo spazio, nuova vita.

30624385_1868504769866855_3306970053068455936_nAndrea Danesi, autore esordiente al suo primo romanzo, è un giornalista italiano nato nel1975 che vive a Semproniano, comune della provincia di Grosseto. A lungo si e dedicato alla scrittura, tenendola perlopiù privata, fatta eccezione per alcuni racconti. Nel 2017 decide infine di condividere le sue storie con il pubblico: ed ecco che esce Solo d’estate, pubblicato con L’Erudita. In questo romanzo, di cui abbiamo avuto il piacere di ascoltare alcuni brani letti dall’autore, siamo trasportati nell’estate toscana, al mare, per accompagnare la protagonista, Arianna, nel suo processo di maturazione. Il colpo di fulmine per un ragazzo conosciuto per caso è l’occasione che la porta a riflettere su sé stessa e che la guida verso la presa di coscienza dei suoi limiti, del suo ruolo nella famiglia, dei suoi pregiudizi e dei suoi obiettivi per il futuro. Ma Solo d’estate non è solo un romanzo introspettivo: durante la lettura tutti i sensi sono coinvolti: il calore della spiaggia, il profumo dei pini, il sole scottante, il rumore del mare… in conclusione una storia che porta i segni di un autore ancora giovane ma che dimostra di avere già il carattere per offrire ai lettori una scrittura coinvolgente.

Alla serata, oltre ad un pubblico entusiasta, hanno presenziato alcuni dirigenti della SAIG quali il Coordinatore Carmelo Vaccaro, Francesco Decicco, Presidente dell’Associazione calabrese Ginevra, Menotti Bacci, Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, Riccardo Galardi, Presidente di Ciaoitalia.tv nonché la Bibliothèque de la Jonction.
Sono in progetto altri eventi ed incontri di questo tipo di cui maggiori informazioni saranno divulgate in tempo utile.

Alice Vagheggini