CULTURA

Gennaro Cannavacciuolo a Ginevra con Yves Montant, un italiano a Parigi

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29498011_1846482022069130_2363221654869377024_oDopo l’eccellente interpretazione nello spettacolo “Volare” di Domenico Modugno, Gennaro Cannavacciuolo ha interpretato con maestria Yves Montand, un altro pilastro della storia italiana emigrato con i genitori in Francia negli anni ‘20 dello scorso secolo.

Lo scorso 21 marzo, Cannavacciuolo, insieme alla Primavera ha portato uno spettacolo appassionante nella bella sala dell’Alhambra, Yves Montand, un italiano a Parigi. Uno spettacolo di grande spessore artistico, dove l’artista ha saputo coinvolgere il pubblico nella seducente storia di Montand.

Questa avventura di Cannavacciolo, membro d’onore della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, SAIG, prende il via con la “Prima nazionale, il 7 novembre 2015 a Monsummano Terme nel Teatro Yves Montand. Presenti in sala la Sig.ra Carole Amiel, vedova di Montand e Valentin Livi, loro figlio, sostenitori del progetto Voluto e co-finanziato dal comune di Monsummano Terme, lo spettacolo si presenta come un “docu-recital”: partendo dagli albori toscani di Yves Montand, si arriva ai trionfi parigini, una vita lunga 70 anni (1921- 1991).

Le canzoni più significative dell’artista scandiscono le fasi salienti della sua vita e carriera, costellata da straordinari successi e da importanti impegni politici. Canzoni che hanno fatto storia: Les feuilles mortes, A Paris, Sur le ciel de Paris, C’est si bon, A bicyclette, C’est à l’aube, Je suis venu à pied, Bella ciao, Mon manège à moi e Paris canaille….

La narrazione è di tipo cronologico e presenta, attraverso le canzoni, i momenti più rilevanti che hanno caratterizzato la vita fuori dal comune di Montand, all’anagrafe Ivo Livi:

– Gli esordi: figlio di immigrati poveri, manovale instancabile dall’età di 12 anni che
scopre il tuo talento, lo coltiva di notte lavorando di giorno. Inizia nei teatrini della periferia di Marsiglia sino ad approdare all’Olympia di Parigi e successivamente al Metropolitan di New York;

– L’amore, ovvero gli incontri sentimentali della sua vita: Edith Piaf, Simone Signoret
che sposerà nel 1951 ed a cui resterà legato per 35 anni, Marylin Monroe e Carole Amiel che sposerà e la quale gli regalerà la gioia della paternità;

– Il cinema: il periodo di Hollywood, l’incontro con Costa-Gavras;

– Gli incontri con grandi uomini di cultura e politici; Prévert, Picasso, Apollinaire, Kruscev, Kennedy, Tito e Mitterrand.

Di stampo classico e di grande eleganza, la struttura del recital è quella del teatro-canzone dove brevi monologhi, aneddoti, curiosità e note importanti che raccontano la vita di Montand ne introducono le canzoni, il tutto corredato da interessanti effetti-luce.

Oltre al pianoforte, Gennaro C29541434_1846482078735791_3574193860139548672_oannavacciuolo è accompagnato dalla batteria, dal contrabasso e dal sax-clarino che, in alcuni momenti di grande suggestione, proporrà degli assoli con ritmi swing.
Di grande impatto la proposta di tre numeri danzati con le claquette; Fred Astaire è stato un mito per Montand il quale emulava il ballerino americano e creerà il famoso numero Le garçon dansant.

La scenografia si ispira a quanto inventò Montand negli anni ’50: l’orchestra sul fondo del palcoscenico, in posizione centrale, nascosta da un velatino verde che attraverso un gioco di luci, a seconda delle esigenze, evidenzierà in musicisti e non solo…”

Oltre la carriera cinematografica, con gli spettacoli “Volare” di Modugno, “Il mio nome è Milly” e “Yves Montant, un italiano a Parigi”, Gennaro Cannavacciuolo si conferma l’uomo-spettacolo per eccellenza cui auguriamo un futuro ricco di soddisfazioni e successi.

di Carmelo Vaccaro

Offerte speciali – Cavalleria Rusticana e I Pagliacci

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In collaborazione con il Grand Théâtre de Genève, il SAIG ti offre un’eccezionale opportunità di scoprire o riscoprire alcuni dei brani più famosi del repertorio italiano. Un’offerta promozionale del 10% su tutti i biglietti è offerta ai soci per Cavalleria Rusticana e I Pagliacci, fino al 29 marzo 2018 all’Opera delle Nazioni. Queste due imperdibili opere italiane sono rappresentate da due noti attori teatrali italiani, Emma Dante e Serena Sinigaglia.

Puoi cliccare sul seguente link, scegliere la tua data e inserire il codice promozionale 10SAIG:
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Offre spéciale – Cavalleria Rusticana & I Pagliacci

En partenariat avec le Grand Théâtre de Genève, la SAIG vous propose une offre exceptionnelle pour découvrir ou redécouvrir certains des airs les plus connus du répertoire italien.
Une offre promotionnelle de -10% sur tous les billets sont offerts en exclusivité à nos membres pour Cavalleria Rusticana & I Pagliacci, jusqu’au 29 mars 2018 à l’Opéra des Nations. Ces deux opéras incontournables du vérisme italien sont mis en scène pas deux metteures en scène italiennes de renom, Emma Dante et Serena Sinigaglia.

Il vous suffit de cliquer sur le lien suivant, de choisir votre date et de remplir le code promotionnel 10SAIG :

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Cavalleria rusticana e I Pagliacci

Il Grand Théâtre presenta Cavalleria rusticana e I Pagliacci due opere imprescindibili allestite da due importanti registe italiane Emma Dante e Serena Sinigaglia.

L’occasione di scoprire o riascoltare tante celebri arie del repertorio lirico italiano…

Cav/Pag, ovvero Cavalleria rusticana e I Pagliacci, sono facce della stessa medaglia, quella del verismo. Lontano dai miti e dai famosi personaggi storici, la corrente verista ambisce a rendere l’aspetto lirico tanto reale da ravvicinare cantanti e spettatori. In Italia la vena verista fu iniziata da Giovanni Verga ed ebbe come scopo di rappresentare la vita quotidiana, talvolta violenta, senza fronzoli, con uno sguardo particolare rivolto ai “vinti dalla vita”. I Pagliacci e Cavalleria rusticana offrono lo stesso contesto, quello dell’Italia meridionale, uno si svolge in Calabria l’altro in Sicilia. Entrambi evidenziano l’importante presenza dell’aspetto religioso attraverso la celebrazione della Pasqua da Mascagni e quella dell’Assunzione della Vergine da Leoncavallo.

Queste due opere liriche sono dirette da due registe italiane Emma Dante e Serena Sinigaglia. Emma Dante ci presenta una ripresa della sua Cavalleria rusticana creata recentemente al Teatro Comunale di Bologna, la seconda invece ci propone una nuova produzione de I Pagliacci. Queste due opere liriche saranno rappresentate dal 17 al 29 marzo all’Opéra des Nations.

Video :

Scopri i primi estratti e interviste di Cavalleria rusticana e I Pagliacci :
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Scopri un assaggio dei set della prossima produzione :

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Date di Cav/Pag, all’Opéra des Nations :

– sabato 17, lunedì 19, mercoledì 21, venerdì 23, martedì 27 et giovedì 29 marzo, alle 19h30

– domenica 25 marzo, alle 15h30

Info billetteria :

https://www.geneveopera.ch/…/cavalleria-rusticana-pagliacci/
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L’associazione Regionale Pugliese chiude le serate carnevalesche a Ginevra

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In attesa della primavera e la ricorrenza pasquale, con la sua tradizionale festa di Carnevale del 10 marzo scorso, l’ARPGE ha chiuso la serie di eventi organizzati dalle associazioni ginevrine, legati alla tradizione carnevalesche italiana.

Come ogni anno da rilevanti protagonisti, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra inizia le sue attività organizzative con la tradizionale Festa di Carnevale. L’edizione di quest’anno è stata caratterizzate da diverse innovazioni come la presenza del Mago Gianfranco Preverino, venuto espressamente dalla Puglia, molto apprezzato dal pubblico presente. Un’altra innovazione dell’ARPG è stata la decisione del Comitato direttivo, di affidare ad una società di catering la degustazione di prelibatezze culinarie della cena.

29133912_1834720199911979_2172569985040252928_oSempre colma la Sala delle feste d’Onex, 300 partecipanti circa, sono stati accolti da Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra e dal suo Comitato. Tra gli invitati il Sindaco sella Città d’Onex, Carol-Anne Kast che, nel suo intervento ha evidenziato il legame tra gli italiani del Cantone e la Città d’Onex. Numerosi, come sempre, gli ospiti venuti a testimoniare con la loro presenza l’attaccamento a iniziative volte a dare visibilità alla comunità italiana ginevrina, a rafforzare la coesione all’interno delle componenti regionali e rendere più stringenti i legami tra le varie anime della cultura italiana che, non ci stancheremo mai di ricordarlo, è particolarmente ricca perché composita e somma di molteplici culture locali. Tra gli invitati spiccavano anche il Consigliere Amministrativo della Città di Ginevra e Deputato al Gran Consiglio ginevrino, Daniel Sormanni, e molti presidenti e rappresentanti di associazioni italiane operative nel Cantone.

La serata, straordinariamente animata dall’orchestra piemontese “ Giuliano e i Baroni”, coi suoi dieci virtuosi musicisti venuti appositamente dall’Italia, che ha saputo coinvolgere i presenti inducendoli a cantare brani di noti cantautori e canzoni popolari del nostro Paese.

29066337_1834720149911984_6873372451691036672_oLa serata è trascorsa in allegria così come analoghe serate organizzate da altre Associazioni regionali italiane. Ma per i Pugliesi il Carnevale non ha lo stesso valore che ha per altri. Se molte città, in Italia e nel mondo, vantano la bellezza e il fasto delle proprie manifestazioni carnascialesche, non bisogna dimenticare che a Putignano, in provincia di Bari, si festeggia non solo uno dei più antichi Carnevali al mondo, per alcuni studiosi risalente al 1394, ma anche uno dei più lunghi poiché se come altri, eccezion fatta per il Carnevale ambrosiano, termina il martedì grasso, inizia però il 26 dicembre, ricorrenza della traslazione delle reliquie di Santo Stefano Protomartire da Monopoli a Putignano. La cerimonia. avvenuta proprio il 26 dicembre 1394, all’epoca scatenò la gioia dei fedeli che accompagnarono il sacro corteo con balli, canti e versi a rima baciata. Nel corso dei secoli, la festa del 26 dicembre ha perso larga parte dei suoi contenuti religiosi per acquistare altri prettamente satirici e tipici dello spirito carnevalesco.
Spirito carnevalesco mantenuto vivo e tramandato anche dai Pugliesi ginevrini.

Viene del tutto naturale ringraziare e rendere merito ancora una volta all’associazionismo italiano all’estero che, anche attraverso queste manifestazioni, rafforza e tramanda le tradizioni locali e regionali assieme ai valori della nostra Italia all’estero.

Carmelo Vaccaro

Festa di Carnevale dell’Associazione dei Lucchesi nel Mondo

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Lo scorso 24 febbraio l’Associazione dei Lucchesi nel Mondo ha festeggiato il Carnevale a Ginevra alla Sala di Vernier.

Molti i partecipanti, fra cui Monsieur Jean-Charles Lathion, Presidente del Consiglio Municipale della Città di Ginevra, Francesco Decicco, Presidente dell’Associazione calabrese di Ginevra, l’Avvocato Alessandra Testaguzza, legale della SAIG, C. Leonelli, Presidente dell’Associazione dei Romagnoli e Giuseppe Chiararia, Presidente del Fogolâr Furlan.

La cena, come al solito curata personalmente dal suo Presidente Menotti Bacci e signora, coadiuvato da tutto il suo Comitato, è risultata molto gradita ai presenti che hanno potuto gustare tordelli alla lucchese, filetto con piselli e purè e semifreddo vaniglia e fragole con cenci, dolce tipico carnevalesco toscano.

La musica del “Duo di Casa Nostra” ha allietato lo svolgimento della festa permettendo agli ospiti di ballare fra una portata e l’altra e di intrattenersi fino a tarda serata esibendosi in danze e piroette che hanno divertito anche coloro che non hanno voluto o potuto danzare.

La serata si è conclusa con la tipica tombola che ha regalato ricchi premi e sorprese a chi ha voluto parteciparvi.28379832_1821506137900052_2566376816037143552_n

I circa 200 invitati hanno goduto di una serata veramente speciale ma al contempo familiare che ha messo d’accordo tutti, over e bambini, riuniti a festeggiare nella tradizione toscana il Carnevale a Ginevra. un cantone tradizionalmente protestante, dove pochi eventi dedicati a questo tipo di festa vengono organizzati.

Il Comitato dei Lucchesi, primo fra tutti l’instancabile ed entusiasta Presidente Menotti Bacci, hanno ricevuto il numeroso pubblico, con il consueto calore, offrendo agli astanti un simpatico aperitivo.

Ricordiamo che la comunità lucchese a Ginevra è la più antica fra le comunità degli italiani presenti nel cantone. Difatti, nella Ginevra del 1550 si rifugiò la famiglia lucchesi Micheli (du Crest) dopo aver aderito alla riforma. Nel 1556 ottenne lo statuto di abitante e fondò il banco che diede poi vita alla Grande Boutique. Sorta in relazione all’arrivo dei primi rifugiati per fede, fu dal 1556 al 1628 un banco di mercanti italiani e un consorzio al quale aderì la maggior parte delle famiglie lucchesi, sia come produttori e commercianti, sia come investitori. Il semplice banco fondato nel 1556 da Francesco Micheli assunse una nuova portata quando divenne il luogo in cui si concludevano gli affari delle compagnie commerciali degli Arnolfini e Micheli, poi anche dei Diodati, Balbani (1582), Burlamacchi e Francesco Turrettini (1593). Le nove compagnie che quest’ultimo diresse dal 1593 alla morte, nel 1628, costituirono il polo più potente dell’industria della seta ginevrina. Qui si concentrarono le conoscenze tecniche e i capitali della colonia lucchese e degli zurighesi Felix Orelli e Georg Gessner, intermediari negli affari con il nord della Svizzera, la Germania e i Paesi Bassi. Il loro capitale passò da 18’000 scudi d’oro nel 1594 a 150’000 nel 1619, mentre i profitti annui, negli anni migliori, oscillarono tra il 15 e il 30% del capitale. Il successo del banco va attribuito alla vasta rete commerciale che riuscì a creare per procurarsi materie prime a condizioni vantaggiose ( importazione della seta dalla Cina attraverso Amsterdam o la Spagna) e per ridurre i costi di produzione, come l’impiego di manodopera della campagna zurighese per la preparazione dei filati.

Alla conclusione della cena, il Presidente Menotti Bacci, ha salutato i presenti e invitato sul palco Jean Charles Lathion, candidato al Grand Consiglio alle prossime elezioni, il quale ha sentitamente ringraziato in italiano sia l’instancabile Bacci, sia l’Associazione tutta per l’invito e per la festa.

Una bella festa quella dell’Associazione dei Lucchesi, nel mondo, una conferma, d’altra parte, di come esse rappresenti la più numerosa del Cantone che, ancora una volta, ha saputo essere all’altezza del proprio ruolo rappresentativo nel panorama associativo ginevrino.

I Corsi d’Italiano colorano la suggestiva Salle Communale de Plainpalais con il Carnevale

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27908399_1801711049879561_2752469813753146880_oMercoledì 7 febbraio, dalle ore 16:30 ha avuto luogo la 6a Edizione del Carnevale itinerante dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana di Ginevra, presso la Sala Comunale di Plainpalais di Ginevra.

Ad accoglierli l’Ufficio Scuola e il corpo docente al completo in una coloratissima sala vestita a festa, messa a disposizione dalla (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG).

Alle 17:00 i bambini presenti sul palcoscenico abbracciano simbolicamente le autorità che salutano il pubblico: il Dirgente Scolastico Dott. De Paola in rappresentanza del Consolato Generale d’Italia a Ginevra, il Sig. Carmelo Vaccaro, Coordinatore SAIG, la Sig.ra Virginia Cremonte, Presidente del Comitato Assistenza Educativa (CAE) di Ginevra.

Dopo i successi delle passate edizioni la formula non è stata cambiata: hanno avuto luogo avvincenti giochi a squadre con premiazione finale e quiz culturali per testare, con il sorriso, le conoscenze degli alunni. Ampio spazio anche a quanto imparato durante i corsi: canzoni coinvolgenti, filastrocche e per finire lei… la musica, per ballare in un clima spumeggiante e divertente.

Proposto nuovamente l’angolo del truccabimbi a cura delle insegnanti che hanno trasformato in pochi sapienti e maestrali tocchi i bambini in pirati e principesse. I più piccini invece sono stati intrattenuti con atelier creativi in cui hanno disegnato e colorato maschere di ogni tipo.

Il Carnevale, espressione autentica della tradizione popolare del nostro Paese, è una festa sempre amata dai più piccoli e il successo di questo pomeriggio lo ha nuovamente confermato. I bambini hanno avuto l’opportunità di uscire dalla propria classe ed incontrare altri bimbi per condividere momenti di allegria e gioia. Ed è proprio “L’incontro con l’Altro” la tematica che fa da sfondo all’evento. Quest’anno il progetto proposto dal Dipartimento della Pubblica Istruzione di Ginevra e sviluppato nelle classi dei corsi, è infatti legato all’interculturalità, all’incontro tra persone che parlano una lingua diversa, che appartengono a culture diverse. A partire da questo argomento sono stati scelti i giochi iniziali, ognuno tipico di un Continente, e le stesse maschere presenti hanno voluto rappresentare differenti popolazioni.27747816_1801710969879569_7429509248051577300_o

Una festa riuscita, in cui fantasia, creatività e leggerezza si sono mescolate in un mix travolgente. Una festa che si è conclusa, come da buona tradizione italiana, con uno spettacolare buffet preparato dai genitori ricco di prelibatezze dolci e salate dai sapori inconfondibili della nostra amata Italia.

Si ringrazia per l’organizzazione l’Ufficio Scuola del Consolato, il CAE e il Coordinatore della SAIG Carmelo Vaccaro. Un grazie speciale alle famiglie dei bambini per la collaborazione e partecipazione e alle insegnanti: senza il loro prezioso lavoro e la loro energia questo evento non sarebbe possibile. Appuntamento all’anno prossimo!

XVIII edizione FESTIVAL VERDI Parma e Busseto, 27 settembre – 21 ottobre 2018

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27709993_1800729253311074_3157812230843878769_oLa sera di venerdì 2 febbraio scorso, il Console di Ginevra, Dott. Antonino La Piana e la sua gentilissima consorte, Dott.ssa Daniela D’Orlandi, hanno messo a disposizione la propria residenza per presentare il programma per la XVIII edizione del FESTIVAL VERDI che da 18 anni a questa parte si tiene a Parma e Busseto.

Il Direttore generale del teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo, ha illustrato ai presenti il programma per il prossimo autunno ricchissimo di iniziative, spettacoli, novità di cui i numerosi ospiti, attesi anche per quest’anno, potranno godere appieno.

Per celebrare le opere di Giuseppe Verdi, sono state previste 4 opere Macbeth, Un giorno di Regno, Le Trouvère e Attila in 3 diverse locations (Teatro Regio, Teatro Verdi di Busseto e Teatro Farnese), luoghi meravigliosi che saranno appositamente allestiti per accogliere le opere in programma. 3 le orchestre, 2 i cori, 6 le commissioni in prima assoluta, 25 gli eventi per 70 appuntamenti in 25 giorni.

Per quanto riguarda il programma di quest’anno, “i titoli scelti – ci informa la Meo- disegnano un percorso che ruota attorno all’elemento soprannaturale, al mistero, alla paura, a figure simbolo incarnazione del male assoluto, come Macbeth e Lady Macbeth nel titolo d’apertura, la zingara Azucena, col suo marchio d’infamia che è uno stigma sociale, Attila, il flagello di dio, il Re degli Unni che incombe minaccioso e distruttivo su Roma e la cristianità. Neri presagi, apparizioni fatali, sogni, visioni allucinatorie, sangue, morte, fuoco, omicidi, terrore: le streghe di Macbeth con la loro profezia, il fantasma di Banco, il padre che appare in sogno a Odabella, il sogno premonitore di Attila, il “soffio procelloso” che spegne i fuochi nel campo degli Unni, la pira che arderà Azucena e il rogo dell’infante; Immagini forti, ai limiti dell’orrore, un senso di disordine, di kaos, di dolore per un ordine della natura che viene stravolto e negato accomunano le tre opere di quest’anno in scena a Parma, affidate a team artistici di grande livello: oltre a Robert Wilson, il cui genio interpretativo e il cui rigore formale si misureranno con lo spazio affascinante del Farnese per Trouvère, l’allestimento di Macbeth – con un trio d’interpreti d’eccezione come Luca Salsi, Michele Pertusi e Anna Pirozzi, – vedrà la regia di Daniele Abbado con le scene di Graziano Gregori, creatore di immagini di cruenta e struggente poeticità; Attila è affidato alla sapiente e profonda analisi interpretativa di Andrea de Rosa che si avvale della collaborazione di Aurelio Colombo per le scene”.

“Diverso il clima che si respirerà al Teatro Verdi di Busseto – continua la Meo – con i giovani del Concorso Internazionale Voci Verdiane e dell’Accademia verdiana che si cimenteranno con il primo Verdi di Un giorno di regno nell’elegante allestimento ispirato proprio a queste terre di un grande maestro come Pier Luigi Pizzi, qui reinventato da Massimo Gasparon”.

Il programma sarà completato da alcuni appuntamenti speciali come il Gala per il compleanno di Giuseppe Verdi e il concerto diretto da Roberto Abbado che vedrà protagonisti i due complessi già impegnati nei due titoli d’opera al Teatro Regio di Parma, la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani.

Sul piano musicale questa edizione vedrà il debutto di Roberto Abbado, in qualità di Direttore Musicale del Festival27628590_1800729249977741_6118616670604061449_o

Anna Maria Meo, affascinante e grande comunicatrice, ha catturato l’attenzione e l’interesse di tutti i presenti alla serata, descrivendo le molteplici iniziative messe in campo oltre alla classica esecuzione delle opere nei teatri. “L’Arte – ha sottolineato – deve essere come un fiume che esonda ed arriva a tutti attraverso le strade ed i luoghi pubblici, permettendo, così, la partecipazione di tutti, anche di coloro che considerano l’opera un settore ristretto a pochi intellettuali. L’opera, al contrario, è viva e palpitante e tutti debbono poterne usufruire”. Ecco, allora, che da alcuni anni viene organizzato anche il Verdi Off, una rassegna che accompagna il Festival, che utilizza spazi diversi, come ad esempio le Sale del Palazzo Ducale del Giardino, attuale sede del RIS di Parma e che non sono aperte al pubblico, ma che quest’anno ospiteranno i concerti di “Mezzogiorno in Musica”, permettendo al pubblico di godere l’arte della musica in un luogo d’arte esso stesso.

Inoltre, anche i cittadini di Parma vengono coinvolti. Chiunque voglia e possa mettere a disposizione la propria casa per un concerto è il benvenuto. L’organizzazione metterà a disposizione un pianoforte, un musicista, un cantante ed un accordatore. Ed ecco che si compie la magia. I numerosi partecipanti stranieri potranno entrare nelle case italiane, ascoltare musica in modo diverso ed originale, capire come si vive in Italia, interloquire con i proprietari, scambiarsi idee, contatti, creare, perché no, amicizie, e magari avere anche l’opportunità di assaggiare del parmigiano accompagnato da un buon bicchiere di vino.

L’organizzazione di questo Festival ha permesso anche l’introduzione di importanti iniziative sociali. Parte dei cori è, infatti, formata da persone che stanno scontando una pena per reati minori in carcere. Ecco che allora la musica diventa occasione di arricchimento culturale, di riscatto sociale, di reinserimento in un contesto pregno di arte e di bellezza. Questo progetto proseguirà nel tempo permettendo a tante persone di vivere e di imparare qualcosa di un mondo che forse non avrebbero mai avuto modo neanche di avvicinare e di apprezzare.

In conclusione, l’Italia è anche e soprattutto questo. Un luogo pieno di meraviglie che crea meraviglie che il mondo riconosce ed ammira. Soltanto il nostro paese può offrire tutta questa Arte in città che sono esse stesse dei percorsi magnifici ed unici e che mettono a disposizione non solo, come in questo caso a Parma e Busseto, musica, ma anche palazzi, affreschi, dipinti, sculture, gastronomia. L’Arte a tutto tondo. L’Arte in tutte le sue sfumature da godere con gli occhi, con l’udito e con il palato. Una festa di suoni, colori e sensazioni che trasla immediatamente gli appassionati nel sogno, nel mondo immaginato da Giuseppe Verdi e arrivato a noi attraverso il suo talento, unico ed irripetibile.

Parma accoglierà, dunque, dal 27 settembre e per 25 giorni, un numeroso pubblico, anche internazionale e lascerà indelebile, ne siamo certi, il ricordo di qualcosa di veramente particolare. La SAIG, invitata all’incontro, ha pubblicato il programma dell’evento con due pagine nel “Programma delle Associazioni” editato in 3000 copie.

Si ringraziano il Console Antonino La Piana, la di lui consorte, Daniela D’Orlandi per aver dato l’opportunità di scoprire (o riscoprire) un’iniziativa portata avanti da 18 anni a questa parte e che fa grande l’Italia nel mondo. Ed un ringraziamento anche e soprattutto ad Anna Maria Meo per l’impegno entusiastico profuso in quello che fa e che con tanto entusiasmo e professionalità, è riuscita a trasmetterci l’amore per la musica e per le opere di Verdi.

A. Testaguzza

“Samedi du Partage”: l’avventura continua

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La generosità ginevrina continua a dimostrare quanto sia evidente il bisogno di sociale anche in un Cantone ricco come quello di Ginevra.

Per la prima volta, gli organizzatori hanno voluto anticipare al venerdì pomeriggio la raccolta di questa adunanza invernale del “Samedi du Partage”. Questa decisione è stata fruttuosa superando il traguardo di 300 tonnellate nel 2017!

I ginevrini sono stati, ancora una volta, molto generosi durante la raccolta del 24 e 25 novembre. L’associazione Samedi du Partage ha potuto raccogliere più di 166 tonnellate di prodotti alimentari non deperibili e prodotti per l’igiene di base.

Gli organizzatori hanno poi formulato un GRANDE ringraziamento a tutti i volontari, partecipanti, donatori, co-organizzatori e negozi per il loro impegno e ai ginevrin24174635_1726579250726075_2177559723577655096_ni che hanno fatto un gesto per i poveri che vivono nel nostro cantone.

In questa straordinaria giornata del “Samedi du Partage”, la catena umana che si è schierata nel  Cantone di Ginevra, si è adoperata al fine di soddisfare le esigenze delle persone più bisognose che vi risiedono. Si è manifestata in maggior misura rispetto alle passate edizioni, già soddisfacente, che ha visto 600 volontari presidiare 75 punti vendita e raccogliere decine di tonnellate di merce generosamente offerta per alleviare i disagi delle persone meno abbienti del Cantone di Ginevra, che si rivelano sempre più numerose.

20 persone, tra presidenti e comitati delle associazioni aderenti e giovani della SAIG, di permanenza al Centro Commerciale delle Charmilles, a fine giornata hanno contato più di 14 pallet, grazie alla generosità di cui la popolazione del quartiere ha dato ulteriore prova anche in questo “Samedi du Partage.

In prima linea, in questa giornata di solidarietà, oltre al Coordinatore Carmelo Vaccaro, diversi presidenti della Società quali Menotti Bacci Ass. Lucchesi nel Mondo, Francesco Decicco Ass. Calabrese di Ginevra e Oliviero Bisacchi Club Forza Cesena.

La SAIG ringrazia per aver partecipato a questa magnifica maratona, volta a sviluppare l’azione sociale della SAIG, Vittorio Bacci, Gaetano Tognazza, Vittorio Vitali, Antonio Folino, Giuseppe Mastroianni, Silvio Isabella, Maria Perugino Kressibucher, Immacolata e Giuseppe Pungitore, Piera Bisacchi, Gino Piroddi e Silvio Isabella.

Questo evento, che si svolge due volte l’anno, a giugno e l’ultimo sabato di novembre, è organizzato congiuntamente dall’Hospi24173851_1726579210726079_8813829836788435789_oce général, dall’Associazione PARTAGE , dal Centro Ginevrino del Volontariato (CGV), e dalla Federazione del commercio ginevrino, con le catene commerciali di Migros, Denner e Coop, principali collaboratori, che mettono a disposizione più di sessanta punti vendita.

Il ricavato raccolto sarà ridistribuito a più di cinquanta tra associazioni di beneficenza, organizzazioni caritative di emergenza e luoghi che offrono pasti gratuiti per tutto l’anno ai più poveri.

Centre Genevois du Volontariat 7, av. Pictet-de-Rochemont 1207 Genèvewww.volontariat-ge.org
Associazione PARTAGE – http://www.partage.ch/ centrale@partage.ch

II Edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo a Ginevra

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Dopo quella della Lingua Italiana, lo scorso fine ottobre, la SAIG ha avuto l’opportunità di organizzare anche la II Edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo a Ginevra dal 20 al 26 Novembre 2017.

Col Patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Ginevra, in questa occasione, la SAIG ha saputo esprimere le qualità culinarie della nostra Italia, forte di un’equipe preparata tra cui Mattia Marzano, Tony Campanelli, Roberto Corona e Augusta Scotece che, con il loro contributo hanno assicurato il buon svolgimento di tutti gli eventi.

In tutta la settimana sono state quattro le serate protagoniste che hanno visto trionfare la cucina italiana, con i primi tre appuntamenti ad inviti che si sono svolti alla Ferme Golay, messa
a disposizione dalla Città di Vernier e l’ultimo in collaborazione con la Maison de Quartier de la Jonction nella Città di Ginevra.

Lunedì 20, nella prima serata, la SAIG ha invitato il proprio staff e le signore del Corso di Cucina con un menu, preparato da Mattia Marzano con Roberto Corona: Bombette di Vitello, pancetta e caciocavallo come antipasto, seguite da un risotto al gorgonzola, noci e pere, rivisitato allo Champagne e, come dolce, pastiera napoletana realizzata appositamente per l’occasione da Augusta Scotece.

Malgrado gli assenti per diverse motivazioni, con questo appuntamento la SAIG ha inteso premiare quanti contribuiscono ai successi che ottiene durante l’anno, ma anche vivere ed offrire un momento di maggiore aggregazione che volge a rafforzare i legami tra i membri della Società delle Associazioni Italiane di Gine24059417_1723876417663025_8429336700329123188_o vra.

Come tutte le ricette antiche e di tradizione, quelle eseguite in occasione dell’Inaugurazione sono state sottoposte a diverse rivisitazioni, come, d’latra parte, molte delle ricette italiane eseguite all’estero. Ad oggi infatti, esistono numerose varianti nella preparazione ma facendo in modo di lasciare integro, attraverso il savoir faire riconosciuto24130251_1723876660996334_193560334204895010_o agli italiani nel mondo, quello che incarna e valorizza i sapori tipici del Bel Paese e lo stile culinario unico della nostra Patria.

Martedì 21 è stata la volta dell’invito all’associazionismo italiano formulato dal Consolato Generale d’Italia e dalla SAIG. Una serata dedicata alle realtà italiane presenti sul territorio del Cantone di Ginevra, che purtroppo non ha dato l’esito sperato ma che, tuttavia, è stato un bel momento conviviale, occasione per rilanciare organizzazioni e attività volte a mettere in risalto le nostre tradizioni e, naturalmente, trasmettere i nostri valori alle nostre generazioni future.

Per questa serata gli chef hanno scelto un menu diversificato con i famosi Scrigni pugliesi con burrata, pomodori datterini e basilico. Come secondo gli chef hanno proposto Arista di manzo in crosta con fagottini di fagiolini e speck. Il tiramisu dello chef ha completato questo sontuosa seconda cena dedicata alla Settimana della Cucina Italiana di quest’anno.

A presenziare la serata, oltre al Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana che insieme al Coordinatore Carmelo Vaccaro, la Segretaria SAIG, Rosalinda Fiumara e i Presidenti Antonio Scarlino Ass. Pugliesi, Menotti Bacci Lucchesi nel Mondo, Oliviero Bisacchi Club Forza Cesena e Francesco Decicco Ass. Calabrese hanno accolto il Presidente del Consiglio Munic24059364_1723876414329692_4427457295379571001_oipale della Città di Ginevra, Jean-Charles Lathion e l’ex Presidente del Consiglio di Stato, Comm. Carlo Lamprecht.

Nel suo discorso il Console La Piana ha elogiato l’iniziativa della SAIG, auspicando una maggiore coesione da parte di tutti i protagonisti in rappresentanza dell’associazionismo degli italiani all’estero per le manifestazioni future.

Giovedì 23, la SAIG e il Consolato hanno riservato una serata per invitare l’Ufficio Scuola, l’Ente gestore CAE, il corpo docente e i funzionari del Consolato della Circoscrizione Consolare di Ginevra. A questo appuntamento era presente anche Marjorie De Chastonay, membro del Comitato.
Gli invitati di questo appuntamento culinario hanno potuto degustare un menu particolarmente succulento. Dopo la vellutata di zucca con gamberoni e asparagi, è stato servito del salmone in crosta di pasta sfoglia, un secondo piatto facilissimo da preparare, ma una pietanza squisita ed elegante che può essere preparata in tutte le stagioni.

L’incontro è stato utili per permettere una migliore conoscenza tra le parti intervenute e rafforzare i le24068450_1723876567663010_2623237944803118618_ogami tra la SAIG e l’Ente gestore CAE, nonché l’Ufficio Scuola ed incrementare l’organizzazione di eventi comuni volti agli alunni dei Corsi di lingua e cultura italiana a Ginevra.

Quando si parla dell’Italia gastronomica spesso s’intende parlare di pasta, gelato e pizza che se pur antichissimi risvegliano sempre molto successo. In particolare se parliamo di Sud Italia, il cibo per i meridionali è una vera e propria passione, perché il “mangiare” non è mai stato fine a sé stesso ma vissuto come momento di condivisione e rappresenta per noi italiani, da sempre, molto di più che il semplice nutrirsi. E’ sinonimo di “famiglia”, “affetti”, “condivisione”, “ospitalità”.

– Secondo quanto dichiarato da Carlo Cracco “La cucina italiana è diventata famosa grazie agli emigranti, quindi grazie ai nostri avi che sono dovuti emigrare a causa di guerre, carestie o per la mancanza di lavoro. C’era chi andava in America, in Australia portandosi dietro i prodotti e le tradizioni della propria terra: l’olio, i pomodorini, il formaggio e i salumi: la famosa “valigia di cartone”. Questa è stata la vera fortuna della cucina italiana”.
Noi condividiamo in pieno questo pensiero.

Carmelo Vaccaro