CULTURA

La Festa sarda del Circolo di Ginevra tra canti e balli tradizionali sardi

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Lo scorso 18 novembre, in conclusione di un programma annuale ricco di eventi, si è svolta la festa sociale dell’Associazione Regionale Sarda, Circolo di Ginevra nella magnifica Salle Communale de Plainpalais.

La Presidente Lorenzina Zuddas, ha iniziato la serata coi ringraziamenti e la presentazione delle personalità presenti, ha poi chiamato sul palco, per il tradizionale saluto, alcuni ospiti quale il Presidente della Federazione dei Circoli Sardi in Svizzera, Antonio Mura e il Presidente del Cartel Di Carouge, Daniel Mouchet. Non è mancata la presenza istituzionale ginevrina con Sandrine Salerno, Consigliera Amministrativa della Città di Ginevra, che dal palco ha richiamato i valori inconfutabili degli italiani all’estero e dei suoi oriundi.23735959_1714904655226868_8337201213137286268_o

La serata è stata anche un’occasione per rafforzare i rapporti d’amicizia con la presenza del Presidente del Circolo Sardo di Losanna, Josiana Masala con una cospicua delegazione, i presidenti e rappresentanti di molte associazioni italiane ringraziati dalla Presidente Zuddas.23668877_1714904695226864_8586760108579366647_o

Come da tradizione un’Associazione Folklorica Culturale viene dalla Sardegna per esportare la particolarità dei costumi e del ballo sardo insieme all’artigianato locale. Quest’anno, a colmare questo ruolo altamente culturale, ci ha pensato il Gruppo Folk “Alà dei Sardi” dell’omonimo villaggio, situato presso il Monte Acuto, località al Nord-Est dell’Isola in Provincia di Sassari.

Il Gruppo ha fatto da cornice, coi costumi, canti e balletti dalle musiche tradizionali. Certamente tradizionale è stata anche la cena. Di fatti, i numerosi partecipanti hanno potuto gustare i famosi gnocchetti sardi la porchetta tipica e sono stati trasportati nel profondo di quella23669049_1714904661893534_8304915417144443513_o che è l’espressione della cultura sarda a Ginevra. Per accentuare la prelibatezza del menu, sono venuti due cuochi appositamente dalla Sardegna. Dopo le molteplici esibizioni del Gruppo sardo, “l’Orchestra di Casa Nostra” a poi fatto danzare con le loro musiche fino a tarda23736159_1714904658560201_3594675595373049777_o sera.

Il Circolo Sardo di Ginevra di questa Associazione Regionale, si rivela essere una delle poche realtà associative rimaste sul Cantone, che riescono ancora a valorizzare la propria Regione facendosi promotori delle tradizioni socio-culturali da veri attori protagonisti.

C. Vaccaro

Successo ARPG per la tradizionale festa di San Martino

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Un successo annunciato dell’ARPG per la tradizionale festa di San Martino

Nel suo 36esimo anniversario di fondazione e nell’affascinante clima autunnale che regna nella Città di Calvino, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra ripropone, con grande successo, uno degli eventi più sentiti dalla popolazione pugliese del Cantone: la festa di San Martino.

Come tradizione vuole, ogni anno l’ARPG non manca di organizzare questa ricorrenza che, nel calendario del 2017 cade proprio nel giorno di San Martino. Come in altre numerose parti d’Italia la Puglia usa rendere omaggio al vino novello e il Presidente Antonio Scarlino, il suo Comitato e i pugliesi di Ginevra, hanno spillato la botte di vino, lo scorso 11 novembre nella Sala Comunale d’Onex.

Sin dall’antichità la ricorrenza religiosa di San Martino è annoverata nel calendario en23550213_1711272775590056_708311859557646375_o ologico come una tappa fondamentale del ciclo produttivo. I contadini, infatti, usano dire che “a San Martino ogni mosto diventa vino”. Ed è proprio per festeggiare la nascita del “vino nuovo”, quello ottenuto dalla recente vendemmia, che la seconda domenica di novembre le cantine accolgono gli enoturisti per una degustazione “in anteprima” delle proprie etichette, insieme a gustosi prodotti di stagione del territorio e ai vini novelli, con il loro carico di profumi freschi e invitanti. È un’occasione imperdibile per apprezzare il profondo legame culturale tra il vino e la tradizione e quando si parla di attaccamento alla tradizione, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra è seconda a pochi.

Come l’usanza vuole, per condividere la consueta kermesse il Presidente Scarlino ha invitato le autorità comunali con la presenza della Consigliera Amministrativa della Città d’Onex, Ruth Bänziger e tanti amici delle Associazioni locali tra i cui i presidenti delle dell’AERG, dei Lucchesi nel Mondo, dei Calabresi, del Gruppo Alpini, nonché altre personalità quali Daniel Sormanni. Un saluto particolare è stato rivolto alla signora Anna Maria Crusi per la sua presenza.

L’evento ha avuto luogo lo scorso 11 novembre nella grande e gremita sala delle feste d’Onex e ha offerto l’opportunità al Presidente di ringraziare il suo nutrito comitato, composto anche da molti giovani, per l’eccellente lavoro svolto nel 2017 nell’attuazione di un programma intenso e significativo, il cui successo è stato sempre certificato dalla partecipazione numerosa e entusiasta di soci e simpatizzanti. Inoltre, il presidente pugliese ha ringraziato gli sponsor senza la quale non 23592354_1711272498923417_8120317863646178226_osi potrebbero realizzare questo tipo di feste.

Malgrado i numerosi impegni istituzionali di rilievo, il Console Generale d’Italia, Antonino La Piana, ha informato il Presidente Antonio Scarlino di non poter essere presente a questo importante appuntamento per manifestare concretamente l’apprezzamento per queste iniziative, intese ad affermare l’italianità a Ginevra e rafforzare i legami tra le varie anime della comunità italiana.

Dopo i discorsi di rito, ad allietare la serata l’Orchestra Giuliani e i Baroni, venuta dall’Italia, che si è dimostrata all’altezza della tanta attesa manifestazione. Ormai conosciuta dagli italo-ginevrini e di cui ne vengono apprezzati le qualità artistici, hanno magnificamente risposto alle aspettative di un pubblico esigente ed esperto. In questa occasione, il Presidente Scarlino ha ricordato che il 10 marzo 2018, l’ARPG organizzerà la 1ma edizione del Festival della Canzone italiana a Ginevra, con la partecipazione straordinaria del famoso mago, Gianfranco Preverino. Considerando la capienza della Sala Comunale d’Onex, si prega gli interessati di prenotarsi già da adesso al n° 079 793 19 74.

Veramente una bella festa quella dell’ARPG, piena di colori e calori che in queste kermesse distingue l’amore per la propria terra degli italiani all’estero. La stessa ARPG, si conferma una delle associazioni più attive e partecipative del Cantone e, ancora una volta, all’altezza del proprio ruolo di punta nel panorama associativo ginevrino, nel promuovere una delle tradizioni più sentita dai pugliesi, soprattutto i pugliesi nel Mondo: la festa di San Martino.

C. Vaccaro

Il teatro nel cinema: uno spettacolo teatrale in chiusura dell’edizione 2017 della “Settimana della Lingua Italiana nel Mondo”

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Nella serata di sabato 21 ottobre, nell’ambito dell’ultima serata dedicata alla XVII Settimana della Lingua italiana nel mondo, è stata rappresentata una pièce teatrale alla Salle des Fêtes di Carouge.

Si è trattato di un testo interpretato dalla compagnia Sipario degli Estranei che fa parte dell’Accademia dello spettacolo di Torino. Titolo Un “noire” in scena senza copione di Simone Alessio e Paolo Vallerga.

L’Improvvisazione teatrale è una forma di teatro dove gli attori non seguono un copione definito, ma inventano il testo imp23157391_1696114567105877_8496718676769794508_orovvisando estemporaneamente. Questa tecnica comporta un grado di interazione con il pubblico commisurato alla perizia tecnica degli attori.
Si tratta di una forma d’arte che affonda le radici lontano nel tempo. Fin da Aristofane abbiamo tracce di questa tecnica, al tempo legata principalmente alla commedia ed al teatro popolare.

Dal sito della compagnia arrivata a Ginevra dal Piemonte, apprendiamo che “L’improvvisazione teatrale ha molte sfaccettature, molti angoli visuali, molti chiaroscuri che ne fanno un’arte in continua evoluzione e da questa continua evoluzione nascono differenti stili e differenti format. Da questo libero spirito mutevole e aperto alle contaminazioni nasce il lavoro del Sipario degli Estranei, che sviluppa e approfondisce le tecniche dell’improvvisazione teatrale rivolte alla creazione di personaggi, alla costruzione di storie e allo sviluppo delle relazioni sceniche, partendo da spunti inattesi e non prestabiliti”.
Ma non solo. 22904883_1696114563772544_8229931536743375902_o

La spontaneità è il momento della libertà personale in cui siamo posti di fronte alla realtà e la vediamo, la esploriamo e agiamo di conseguenza” (Viola Spolin).
Gli attori hanno, dunque, recitato improvvisando tutte le scene sulla base dei suggerimenti scritti richiesti agli spettatori prima dell’inizio dello spettacolo.
Un Commissario di Polizia, ha dato inizio alla rappresentazione introducendo il tema e gli altri quattro attori si sono succeduti sulla scena recitando interamente “a braccio” improvvisando tutte le scene. Un tipo di recitazione molto difficile perché sottopone gli attori ad uno sforzo interpretativo impegnativo, senza aver fatto prove e interagendo tra di loro all’impronta.

Il giallo si è sviluppato davanti agli occhi degli spettatori presenti fino ad arrivare al delitto ed alla scoperta dell’assassino, anche attraverso la testimoni22860124_1696114560439211_835931023980040926_oanza di uno degli astanti che ha indicato il colpevole dalla platea.

Tecnica recitativa basata sull’improvvisazione, coinvolgimento diretto del pubblico, attori in scena che hanno dato il meglio della loro arte in assenza di un testo prestabilito, sono stati gli ingredienti di una serata diversa all’insegna del divertimento.

Si ringrazia ancora una volta il Sipario degli Estranei per aver regalato anche a Ginevra uno spettacolo gradevole e coinvolgente.

La Regione Calabria al Corso di Cucina SAIG

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La Regione Calabria con gli involtini di melanzane alla calabrese al Corso di Cucina SAIG

L’eccellenza e la bontà della cucina tipica calabrese scaturiscono tanto dalla qualità e freschezza dei prodotti con cui vengono preparate le pietanze. Se si scegli per una ricetta i cui ingredienti si basano su prodotti di stagione allora il risultato sarà un vero successo.22792176_1692075980843069_8261941356639991930_o

In questo corso di fine ottobre che la SAIG propone, è un piatto tipicamente mediterraneo ed estivo: gli involtini di melanzane alla calabrese. Si tratta di un piatto che si rivela una vera squisitezza da mangiare anche fuori dalla Calabria se vengono preparati da mani consapevoli, come quelli di Roberto Corona, incaricato di eseguire questo piatto tipico calabrese. La ricetta da noi scelta per preparare questi squisiti involtini di melanzana, include anche il caciocavallo, la soppressata e la cipolla che conferiscono al piatto un certo sapore particolare che ricordano i sapori mediterranei della Calabria.

Sono state spiegate e preparate due varianti di questa pietanza: la prima con melenz22770796_1692075984176402_7457003554345493211_oane grigliate con prosciutto e pecorino calabrese con spruzzata di parmigiano; seconda variante con spaghetti, lardo calabrese e acciughe. Alcuni prodotti come il pecorino e la salsiccia calabrese, sono state offerte dal Presidente dell’Associazione Calabrese, Francesco Decicco, direttamente importate dalla terra calabrese.

La Società delle Associazioni Italiane di Ginevra promuove le pietanze povere e sconosciute dal grande pubblico delle Regioni che le hanno custodite e tramandate gelosamente. Questo Corso nasce dal desiderio di addentrarsi nel cuore più profondo di una cucina regionale fra le meno conosciute, ovvero quella rimasta tra le memorie delle nostre nonne. Per molto tempo, infatti, questo tipo di gastronomia italiana è rimasta all’ombra delle tradizioni culinarie, anche se è innegabile che in questi ultimi anni si è sviluppata una sempre più crescente curiosità verso questa cucina antica, molto tradizionalista, che spesso stupisce per la ricchezza dei propri piatti ed altre volte sorprende per la sua semplicità.

La nostra idea è quella di divulgare ricette antiche il più possibile vicine a quelle originali. Troppo spesso, infatti, si spacciano per ricette tipiche regionali, piatti che sono stati abbondantemente riveduti e corretti per essere più compatibili alle esigenze dei prodotti odierne.

Intervista all’Ambasciatore Maurizio Serra

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Il 17 ottobre scorso, una delegazione della SAIG, con il coordinatore Carmelo Vaccaro, Riccardo Galardi di ciaoitalia.tv e Alessandra Testaguzza, ha avuto il privilegio di essere ricevuta dall’Ambasciatore Maurizio Serra presso gli uffici della rappresentanza italiana alle Nazioni Unite.

L’intervista completa è disponibile anche su su http://ciaoitalia.tv/

Ma chi è Maurizio Enrico Serra che rappresenta l’Italia in seno alle Nazioni Unite di Ginevra?
Nominato Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni Internazionali in Ginevra con titolo e rango di Ambasciatore a partire dal 02.09.2013, Maurizio Enrico Serra, nasce a Londra. Si laurea in Scienze Politiche, nel 1977, presso l’Università di Roma e, in seguito ad esame di concorso entra in carriera diplomatica, nel 1978. Dopo vari prestigiosi incarichi diplomatici, nel 2010, presso l’UNESCO è accreditato con titolo e rango di Ambasciatore.

E’ anche Professore a contratto di Relazioni Internazionali presso l’Università Luiss, Roma (dal 2000) e Autore di numerose pubblicazioni e monografie, da ultimo Fratelli separati. Drieu La Rochelle, Aragon e Malraux davanti alla storia (Premio Acqui Storia 2008 e, nell’edizione francese, Prix du rayonnement de l’Académie française 2008). E’ anche Membro corrispondente dell’Institut de France.

Di seguito, dunque, l’intervista gentilmente rilasciata dall’Ambasciatore.

Ambasciatore, dopo quattro anni di Sua permanenza a Ginevra in qualità di Rappresentante Permanente, qual è il Suo bilancio sulle attività delle organizzazioni Internazionali a Ginevra e sul ruolo dell’Italia ?22491608_10213095024602261_9108244814427592938_n

Credo che sia positivo ma vorrei dire perché. Si sa troppo poco che Ginevra è il più grande polo multilaterale del mondo. Lo sappiamo noi che siamo qua, ma lo si sa poco in Italia e anche altrove. Con più di 20 Organizzazioni Internazionali che hanno la sede principale qui e tutte le altre , almeno una quarantina, che hanno delle sedi secondarie, Ginevra è certamente ben prima di New York, di Vienna o di Roma, il polo, le ”hub” multilaterale del mondo. Quindi, l’ambizione del mio mandato è quella, grazie anche a una valente squadra di collaboratori, di aver cercato di coprire la molteplicità di iniziative politiche, economiche, scientifiche, tecniche, educative in cui si esplica questa attività multilaterale, di averlo fatto a beneficio del nostro Paese e soprattutto di quelli che sono i valori che il nostro paese porta avanti in ambito multilaterale.

L’attuale grande sfida per l’Europa è senz’altro il problema dei migranti. Che ruolo possono avere le Organizzazioni Internazionali ginevrine in generale e l’Italia in particolare ?

Ecco questo è certamente il tema che in questi quattro anni ha avuto una crescita enorme nell’agenda di tutte le Organizzazioni Internazionali. E’ chiaro che per l’Organizzazione mondiale delle Migrazioni o per l’Alto Commissariato per i Rifugiati, che tra l’altro sono impegnati nella definizione dei due Global Compact dei Migranti e Rifugiati, si tratta di una vocazione prima ma questo vale anche per l’Alto Commissariato per i Diritti Umani, viste le implicazioni estremamente sensibili sul piano dei Diritti Umani e della problematica delle migrazioni e dei rifugiati. Vale però anche per le Organizzazioni specializzate perché c’è il discorso della salute dei migranti che coinvolge l’Organizzazione Mondiale della Salute, c’è il discorso del lavoro dei migranti che coinvolge l’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Non riesco a vedere un settore di attività ginevrina in cui questo problema non sia acuto e attuale. Credo che fondamentalmente l’azione della comunità multilaterale onusiana e non perché naturalmente avviamo questi due aspetti da tenere presenti, vada nel senso di un tentativo di risposta globale che tuttavia sarebbe illusorio ritenere sia di breve periodo. Ci vorranno tempi medi e lunghi.

22491820_10213095024442257_9048410646187388059_nI recenti fatti di Barcellona e qualche mese fa di Londra, Bruxelles, Parigi, indicano che gli atti di terrorismo insanguinano le nostre città e colpiscono numerosi civili. La comunità internazionale come pensa di risolvere questa grave emergenza?

In questo l’Italia credo abbia un ruolo di punta perché noi cerchiamo veramente di operare fattivamente in tutte le Organizzazioni e, non è retorico dirlo, affinchè ci sia maggiore collaborazione attraverso le aree dl mondo: “cross regional” come diciamo nel nostro inglese onusiano di modo che tutti si sentano coinvolti nella necessità di dare una risposta globale e soprattutto che non si abbia l’impressione che un attacco di una parte di un’area del mondo al resto. Perché allora li avremmo una terribile situazione di squilibrio che invece di cercare di risolvere tenderemmo invece ad enfatizzare ed ad aumentare. No, bisogna che Nord e Sud del mondo collaborino come sul tema non distante, non lontano anche dei rifugiati e delle migrazioni a questa emergenza umanitaria e lo facciano in una misura che dia veramente l’impressione di una grande solidarietà e di una grande vocazione comune alla soluzione dei problemi.

Secondo Lei l’Italia è “pronta” a far fronte alle minacce terroristiche ? con quali mezzi?

Questa non è una domanda da rivolgere all’Ambasciatore presso le Organizzazioni Internazionali, ma piuttosto al Ministero dell’Interno in Italia perchè ovviamente non è competenza mia. L’impressione è comunque credo sia nei fatti, lo si puo’ verificare giorno per giorno è che l’Italia che ha una forte e consolidata tradizione di accoglienza sia meglio portata ad affrontare la componente di dialogo che insieme a quella di rafforzamento dei controlli deve portare ad una soluzione dei problemi. Dopo di che naturalmente siamo nelle mani di Dio.

Ambasciatore Lei lascerà Ginevra tra qualche mese per rientrare in Italia. Cosa le è piaciuto di Ginevra ?

Ma guardi, ho in realtà un rammarico perché siccome questo lavoro è appassionante ma è estremamente coinvolgente ho avuto pochissimo tempo di toccare con mano la realtà italiana e così con me mia moglie anche se mia moglie è stata più impegnata in attività come il Bazar delle Nazioni Unite che l’hanno portata a contatto con le varie realtà. Io porterò con me l’impressione di una, e per un italiano è la più grande fonte di soddisfazione personale, di una nostra comunità molto vibrante in tutti i settori che ha una grandissima capacità propositiva, un buon livello mi sembra anche di cooperazione e che fa onore al Paese che tutti rappresentiamo. Quindi questa è per me un bellissimo messaggio che Ginevra mi ha trasmesso e mi porterò dietro con grande piacere.22491716_1683601981690469_8681502443053588907_n

La SAIG e ciaoitalia.tv ringraziano l’Ambasciatore Serra e il suo staff per la calorosa accoglienze e la disponibilità

La culture se met à table: la SAIG alla Maison du Quartier de la Jonction tra gastronomia, arte e cultura

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Lo scorso 29 settembre la SAIG e la Maison du Quartier de la Jonction, con il patrocinio della Città di Ginevra, hanno messo insieme le energie, dando vita alla loro prima collaborazione culturale e gastronomica.

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La serata, iscritta in un ciclo denominato “la culture se met à table”, si è posta l’ambizioso obiettivo di togliere l’arte, per una sera, dai piedistalli e dai palcoscenici, per portarla tra le persone.

Entrando nei locali della Maison du Quartier de la Jonction (che ha ospitato l’evento), ad un primo sguardo sarebbe stato impossibile riconoscere gli artisti dal pubblico. Seduti fianco a fianco, senza distinzioni, tutti i presenti hanno condiviso un momento conviviale, reso possibile dai buoni piatti del corso di cucina della SAIG, rappresentato per l’occasione da Lisette e Menotti Bacci (presidente dell’associazione “Lucchesi nel mondo”). È stato, quello della cena, un momento privilegiato di incontro e di scambio, in cui i presenti hanno potuto intrattenere scambi preziosi sull’arte che si stagliava loro intorno. Ma uniamoci per un istante a loro e facciamo un viaggio virtuale nell’evento.

In primis, in sala cinema, è stato proiettato il film no budget “Il seme ed il mare”, di Riccardo Casamonti. Presente alla serata, pronto a condividere ogni aneddoto del dietro le quinte, l’aiuto regista Giuliano Stoppo, che si è fatto portavoce non solo dei realizzatori ma di un’intera comunità: quella di Casole d’Elsa (Siena). Perché a raccontare la storia non sono attori professionisti ma gli abitanti stessi dell’intero paese, che si è unito per dare vita a questa deliziosa produzione cinematografica che ha il grande merito di far ridere ed emozionare allo stesso tempo. Giuliano, che non a caso è presidente dell’Associazione Pro Loco della cittadina, ha saputo portare a Ginevra lo spirito di quei luoghi, di quelle persone, il loro desiderio di raccontare e di raccontarsi, l’entusiasmo con cui hanno fatto rivivere, in chiave moderna, l’antica arte di narrare una storia, l’antico piacere di ascoltarla. Per chi volesse seguire l’anziano professore Pietro Mariani, protagonista della vicenda, nella sua avventura da Casole verso le lontane coste del Marocco alla ricerca di un vecchio amore, non è troppo tardi: il film è presente su youtube, regalato a chiunque abbia ancora voglia di emozionarsi con le cose più semplici.

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Durante la cena, invece, sotto gli occhi dei commensali, è stato proiettato il VJ set “Io sono puro amore”, della fotografa italiana Vanessa Rusci. Da sempre impegnata, con la sua arte, a stimolare una riflessione su importanti temi sociali, questa volta ha voluto affrontare il delicato tema della violenza sulle donne. Quello che mette in scena, però, non è la sconfitta silenziosa bensì il prezioso (seppur dolorosissimo) processo di ricostruzione che trasforma le ferite in punti di forza, in cicatrici dorate che tengono insieme i pezzi infranti dandogli un nuovo inestimabile valore, come nell’antica arte giapponese sel kintsugi (“ricostruire con l’oro). Un messaggio di speranza, dunque, che senza usare parole dice ad ogni donna che, qualunque sia il suo taglio, ha dentro di sé il potenziale per risarcirlo, per renderlo unico e pieno di luce. Vanessa, per l’occasione, ha anche esposto delle foto che sono diventate, nei giorni successivi, l’oggetto della performance “A gift for you”, che ha visto l’artista percorrere le strade Ginevrine per donare la sua arte ai passanti. L’artista non è più solo creatore di messaggi ma si fa messaggero, esce dalla nicchia degli spazi culturali e va verso le persone, per ricreare quel contatto umano che, troppo spesso, è offuscato dagli schermi. Ma non per questo è perduto. Proprio per unire l’incontro umano alla potenza dei social, i due step fanno parte di un progetto più grande nato e sviluppato sui Social Network sotto l’hashtag “#noisocial4women“, nato proprio per sensibilizzare sulla questione della violenza sulle donne. Il progetto, della durata di un anno, si concluderà a Gennaio 2018 e può essere seguito su www.vanessa-rusci-arte.com (nonché sui profili facebook, instagram e twitter dell’artista)

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Gli altri fotografi che hanno esposto le loro opere sono Ilaria di Resta, biologa girovaga con la passione dei viaggi, fotografa per passione, con attenzione al dettaglio che colpisce la sua attenzione e alla luce che fugge; Silvia Mincarelli, autrice di meravigliose immagini che portano lo spettatore verso colorati luoghi lontani, fissati per sempre dalla magia di uno scatto; Donato Albino, che ha presentato parte del suo reportage sui monumenti di Ginevra e Alice Vagheggini, organizzatrice e curatrice dell’evento stesso.

A concludere la serata la magia di Riccardo Galardi (Galardi Media Network), che ha permesso ai presenti di tornare, per una sera, bambini. Le sue proiezioni in realtà virtuale a 360 gradi, infatti, uniscono la bellezza delle immagini da lui scattate alla tecnologia più moderna. Basta indossare il visore e in un attimo ci si ritrova immersi nel verde di una campagna, su una terrazza affacciata sul mare, circondati dai bandierai di Firenze o a percorrere una strada a bordo della mitica Vespa.

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In poche parole è stata una serata di cultura, gastronomia ma soprattutto di incontri umani.

Alice Vacheggini

Il Consiglio Direttivo della SAIG incontra i suoi membri d’onore

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Il 19 settembre scorso il Consiglio Direttivo della SAIG ha incontrato i membri del suo Comitato d’onore, creando cosi l’occasione per conoscersi meglio e spiegare quali sono.

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La sessione è stata aperta dal Coordinatore, Carmelo Vaccaro, il quale ha sottolineato il percorso della società durante questi ultimi dieci anni. Il punto focale del suo discorso si è concentrato sulle nuove priorità sociali e culturali che la società intende promuovere nei prossimi mesi. E’ stato evidenziato dallo stesso che, a partire da quest’anno, faranno parte del Comitato quattro componenti del Consiglio Direttivo che rappresentano la comunità ginevrina in altre istituzioni, quali Jean-Charles Lathion, Marjorie de Chastonay, Marc Nobs e Marko Bandler.

Questa importante iniziativa ha permesso alla SAIG di meglio introdursi nel tessuto socio-culturale del cantone di Ginevra, passo fondamentale per la necessaria evoluzione di una società che doveva intraprendere un percorso trasversale inclusivo della realtà ginevrina nella quale è nata, si è sviluppata e continua a muoversi. Difatti, sulla base di questa idea, con questo nuovo Consiglio Direttivo sono già state prese delle decisioni atte a valorizzare il settore sociale che prenderà il via con un evento dedicato agli anziani del cantone invitandoli al pranzo di Natale con la collaborazione dei servizi sociali della città di Ginevra, Carouge, Vernier, Onez e Chêne-Bourg, città partner della SAIG.

Dopo la relazione il Coordinatore ha presentato i membri del Consiglio Direttivo ed i membri d’onore presenti, giustificando gli assenti tutti motivati da impegni istituzionali pregressi.

Membri del Consiglio Direttivo della SAIG

Jean-Charles Lathion Presidente del Consiglio Municipale di Ginevra; Marjorie de Chastonay, Presidente della FéGAPH – Federazione Ginevrina delle Associazioni Persone Disabili; Francesco Decicco, Presidente dell’Associazione Calabrese Ginevra; Adriano Piccoli in sostituzione e rappresentanza di Oliviero Bisacchi, Presidente del Club Forza Cesena; Vincenzo Altamura in sostituzione e rappresentanza di Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Pugliesi; Menotti Bacci Presidente dei Lucchesi nel Mondo; Gino Piroddi, Tesoriere e Alessandra Testaguzza, Consulente legale della SAIG.

Presenti all’incontro, persone rappresentanti molti dei settori del tessuto politico-sociale e scientifico ginevrino ed italiano, quali: Carlo Lamprecht, ex Président del Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone di Ginevra; Sandrine Salerno e Sami Kanaan, Consiglieri Amministrativi della Città di Ginevra; Ruth Bänziger, Sindaco e Consigliera Administrativa della Città di Onex, Nicolas Walder e Stephanie Lammar, Consiglieri Amministrativi della Città di Carouge, Yvan Rochat, Sindaco e Consigliere Amminsitrativo della Città di Vernier, il Dr. Francesco Artale, Angiologo e Chirurgo Vascolare, Antonio Gambardella, Direttore della Fondazione Ginevrina per l’Innovazione Tecnologica (FONGIT), Vittorio Palmieri, scienziato, imprenditore e co-fondatore della società TVP Solar SA, Gennaro Cannavacciuolo, attore e cantante.

Ospiti della serata:
Daniel Sormanni, Membro della Commissione finanza della Città di Ginevra; Ilaria Di Resta, Responsabile della Commissione Cultura del Co.mi.te.s di Ginevra; Riccardo Galardi, Presidente di ciaoitalia.tv.
Successivamente ha preso la parola Carlo Lamprecht che, in qualità di membro decano, ha espresso il suo parere positivo riguardo alla nuova linea della società ed ai progetti ancora in nuce.

La parola è poi passata a Jean Charles Lathion e, infine, a Riccardo Galardi, che ha concluso gli interventi.
A seguire una breve discussione tra i membri presenti ha permesso un confronto necessario tra i partecipanti per consolidare il percorso intrapreso dalla SAIG stessa.

La serata si è conclusa con una piacevole cena che ha regalato un momento conviviale importante per tutti i presenti.

La SAIG con questo incontro segna il suo percorso il cui risultati non possono che essere positivi dal momento che è il cambio di rotta permetterà una larga convergenza con le istituzioni locali nei settori sociali e culturali.

La SAIG ringrazia tutti i presenti per la presenza e la partecipazione.

Sami Kanaan e la Città di Ginevra accolgono la Saga dei Geants

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Nel fine settimana del 29 e 30 settembre e 1 ottobre scorso, in una Ginevra in festa e sotto un cielo che ha alternato momenti di sole e momenti di pioggia, si è svolto il tanto atteso spettacolo di strada offerto da una compagnia di Nantes, la Compagnia Teatrale della Strada, Royal de Luxe, che utilizza delle marionette gigantesche chiamate Geants, che hanno offerto la cosiddetta “Saga dei Geants”, o “Giganti e Cavalieri del Tempo Perduto”. Nata da un’idea di un moderno Geppetto, Jean-Luc Coucoult, che ha costruito, amplificato e creato il Teatro fuori dalle rigide mura degli edifici, si tratta di un Teatro nobile nelle sue rappresentazioni che si esibisce nelle piazze, nei giardini e nelle strade di città e villaggi in ogni parte di questo nostro mondo. Uno spettacolo già famoso nel mondo e visto da oltre 20 milioni di persone in tutti i continenti. Questo Maestro d’Arte ripropone il Teatro vero, di plurimillenarie tradizioni e storia, creato dai greci e perfezionato e diffuso in tutto il mondo allora conosciuto dalle genti italiche, semplicemente definite « romani ». Un Teatro delle tradizioni popolari, quello della gente che in strada si accomuna ad ogni fantastica storia narrata dagli attori, cedendo al fascino ed alla magia dei personaggi e delle narrazioni, riunendo persone di ogni età, rango e categoria !

Ecco, allora che, nella sempre innovante città di Ginevra ed in speciale nel suo più nobile Quarto, la mediterranea Carouge, sono approdate una Nonna (alta ben 8 metri) accompagnata dalla nipotina, le quali hanno soggiornato, dormito, passeggiato in città, tra Carouge e Ginevra, appunto, facendo vivere ai moltissimi spettatori giornate all’insegna dello stupore e della meraviglia di veder questi due personaggi, non solo interagire tra loro, ma anche, muoversi per le strade della città.22195664_1669122363138431_9100348847113045404_n

Si è trattato di un vero e proprio evento per la realizzazione del quale sono stati utilizzati uomini e mezzi particolari che hanno dato letteralmente vita alle marionette che, gigantesche e belle da ammirare oltreché vere Fate dell’Universo Onirico di ogni essere umano, rappresentano le creature dell’immaginario barocco del loro ideatore e sono anche vicine a coloro che le hanno volute a Ginevra per la felicità e l’allegria di tutti. Artefice dell’evento, Jean Liermier, Direttore del Teatro di Carouge, che è stato all’origine dell’arrivo di questa mirabile Saga dei Giganti. Ma dobbiamo alla città di Ginevra nella persona di Sami Kanaan, responsabile del Dipartimento della cultura e dello sport, l’effettiva realizzazione dell’ambizioso progetto.

La laboriosa realizzazione di questo spettacolo ha previsto una fase organizzativa veramente complessa. Si è iniziato studiando tutti i percorsi possibili e tutti i luoghi di sosta dei Giganti. Un lavoro assolutamente complesso in quanto ha coinvolto la sicurezza attiva e passiva dei cittadini e dei tantissimi ospiti venuti dalla vicina Francia, così come della stessa città di Calvino.

Basta immaginare la necessaria presenza di quasi 2000 agenti della Polizia e della Gendarmeria, oltre uno stuolo non certo irrilevante di assistenti alle strade, ai giardini e molto, molto altro e per ultimo ma infinitamente importante tanto da poterli annoverare tra i primi, le postazioni dei Centri di Emergenza composti da medici, infermieri, strutture sanitarie completate da ambulanze e relativo personale. Considerando la quantità di persone necessarie e la complessità della loro opera si può comprendere appieno la gigantesca, vera, attività e lavoro comune che è stato necessario per rendere possibile questa presenza in Ginevra.22195811_1669122313138436_1248418656223571607_n

Questi Giganti sono delle figure a sembianze umane, decisamente belle ed affascinanti. A Ginevra abbiamo visto una Gran-mère, la quale identifica una forte e volitiva nonna di 85 anni, dal volto dolce, dallo sguardo furbo e dal sorriso accattivante, descritta come una nonna ideale e da tutti amata, mezzo bretone e mezzo irlandese, che si sposta su di una gigantesca sedia a rotelle e quando si alza in piedi calzando gigantesche pantofole lunghe oltre 5 metri, per marciare tra la folla, sorride e si volge per ogni lato, aiutandosi con il suo gigantesco bastone. Non solo, lei fuma, sputa e si perde anche qualche rumoroso peto…..ma è da comprendere……è una cosa che accade normalmente agli anziani !
Questa intrepida e simpatica ideale nonnina, era accompagnata da una sua nipotina la quale appare essere una bimbetta di circa 10 anni, assolutamente deliziosa e dalle sembianze sbarazzine, dall’aspetto e dalle movenze tipicamente delle preadolescenti di ogni epoca e tempo. Questa bimbetta dall’aria sveglia e dallo sguardo intelligente, con un sorridere gioviale e comunicativo le cui varie e diverse movenze come l’accucciarsi per fare e fa una lunga pipì, si è offerta ai milioni di suoi spettatori ed ammiratori marciando con passo sicuro, indossando anche dei pattini a rotelle, sguizzando su un monopattino oppure cavalcando una motoretta ed è stata la beniamina e l’incanto di ogni giovane bambina così come di tutti i giovani maschietti che se ne sono innamorati !

Ma in cosa è consistito l’evento in sé? Nella ricostruzione di una giornata, dal risveglio alla fase serale dell’addormentamento degli enormi personaggi che si sono mossi su strade a misura d’uomo. Ecco, dunque, la Grand-mère addormantata in una gigantesca sedia a rotelle quando improvvisamente viene attorniata dai suoi paggi (i Lillipuziani) in divisa da cerimonia di velluto color cremisi guarnita da fregi dorati, i quali le hanno parlato, l‘hanno toccata e accarezzata ed infine con parole opportune risvegliata pian piano fin quando, con un gran sorriso la Grand-mére ha iniziato dolcemente a muoversi sino a dimostrare ai suoi fedeli Paggi di essere ben sveglia. Dopo un’opportuna doccia, ecco che i Lillipuziani hanno cominciato a danzarle attorno compiendo, forse, delle magie mentre spingevano la grande sedia a rotelle per le strade opportunamente preparate al grandioso passaggio della dolce vecchina.

Dopo aver percorso alcune centinaia di metri i Lillipuziani hanno smesso di spingere ed hanno aiutato la “nonnina” a sollevarsi sino a farla alzare in piedi e porgerle il suo lungo bastone da passeggio. Questo sforzo per potersi sollevare è stato seguito da migliaia e migliaia di occhi stupiti e meravigliati che si sono domandati « ma cosa starà facendo ? » Una volta raggiunta la posizione eretta il numeroso e festoso pubblico di ammiratori ha applaudito e lanciato grida d’incoraggiamento.22089685_1669122423138425_9156049399679768504_n

La dolce vecchina, alta quanto un palazzo di tre piani (8 metri) e pesante 2 tonnellate, ha iniziato, allora, a marciare con disinvoltura tra la folla, mentre sorridente ha salutato a destra ed a manca poi si è fermata per farsi ammirare piegando la grande testa per meglio guardare i suoi piccoli e grandi ammiratori che le hanno scattato milioni di foto, le hanno gridato parole di affetto e le hanno mandato baci sulla punta delle dita.

Tutti i personaggi sono accompagnati, in giro per il mondo, da numerosi oggetti, come delle sedie sdraio, delle docce, una moto, dei pattini a rotelle, un letto con cuscini e coperte a dimensione, un giradischi con tanto di LP in vinile, e tanto tanto altro.

La domenica primo di ottobre ha segnato il ritorno di questi Giganti alla loro casa di origine, lassù nel profondo del Cosmo, dopo aver ancora una volta fatto gentile mostra di sé, per un rinnovato visibilio e gaiezza del circa milione di spettatori presenti durante le giornate di loro presentazione.

Quale immenso valore è la gioia e la felicità dei tantissimi bambini grandi e piccoli che ammiravano, a bocca aperta, queste straordinarie figure passeggiare per la città. E’ stato particolarmente commovente poter osservare le reazioni di questo festoso pubblico in alcuni dei passaggi di queste gigantesche marionette che sono mosse da grandi cavi tesi e tenuti da una grande gru che, nel muoversi porta sul suo retro una vera orchestra che suona allegre musiche, incantando tutti.

Alessandro Villino per “La Notizia di Ginevra”
Foto: https://www.facebook.com/geantsgeneve