EVENTI SOLIDALI

L’Associazione Calabrese di Ginevra in gita in Valle d’Aosta

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L’Associazione Calabrese di Ginevra in gita in Valle d’Aosta

Partenza puntuale alle ore 07.00 di domenica 30 settembre, il comitato, insieme ai membri dell’Associazione Calabrese G43065875_2099103900140273_1863040415096111104_o inevra, hanno rinnovato la visita nella Regione più piccola d’Italia: la Valle d’Aosta.

Una bella giornata soleggiata ha messo in risalto gli incantevoli paesaggi ricchi di bellezze e soprattutto ricca di bontà culinarie. Difatti, dopo il passaggio dell’imponente Tunnel del Monte Bianco, il gruppo calabrese si è fermato nella cittadina di Morgex, dove una bella colazione italiana li attendeva.

Dopo aver43229103_2099103970140266_4414068122097549312_n ritrovato i primi sapori tricolore, siamo ripartiti per il paesino di Introd, località valdostana di notorietà internazionale in quanto luogo di villeggiatura estiva dei sommi pontefici, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Inoltre, altri due siti conosciuti sono stati visitati e richiamato l’attenzione dei viaggianti calabresi: il Parc Animalier e la Maison Bruil.

Il Parc Animalier è l’unico parco faunistico della Valle. Un angolo di paradiso dove fauna e flora alpina vivono indisturbati sotto gli occhi di visitatori curiosi. Dal laghetto di trote, ai palchi del cervo fino ad ammirare l’aquila reale. Una lezione di natura per grandi e piccoli e un viaggio di emozioni.

La Maison Bruil, la casa rurale della Valle d’Aosta. E la casa in cui sono concentrati tutti gli spazi necessari alla sopravvivenza di persone e animali. Si visitano i vari ambienti tipici di questa casa tradizionale. La “crotta”, “lo boi”, il “crotteun”, lo “peillo”. Mentre la nostra guida raccontava la storia e le particolarità di questa casa, tanti di noi hanno trovato punti in comune con la Calabria, come le zone e i modi di essiccazione o gli alimenti che si mettevano in solaio per la conservazione.

Dopo le emozioni della prima parte del viaggio, dove ha visto il gruppo molto interessato al programma proposto, il Pullman è ripartito per il paesino di Rhêmes-Notre-Dame, comune a 1725m s.l.m.. Dalle carte geografiche italiane, si evince come il comune più al sud della regione. Una bellissima parte della Regione, conformata per consumare un sontuoso pranzo puramente Valdostano: dai salumi ai formaggi, dalla zuppa tipica alla polenta concia accompagnata da salsicce e carne di cervo.
Un momento durante il quale tutto il gruppo ha potuto gustare veramente le bontà di questa terra, ma anche un momento di conviviale condivisione.

Queste escursioni nella vicina Italia, ci permettono di respirare l’aria di casa nostra, innaffiando sempre e comunque i sentimenti per la nostra amata Italia.

Il comitato ringrazia tutti i partecipanti alla gita ed un grazie ad Irma Zurzolo che riesce sempre a stupirci con le bellezze ed i sapori della sua amata terra.

Tommasina Isabella Valenzi43169797_2099104350140228_1141169335918657536_o 43176128_2099104230140240_3842244950926295040_o43011544_2099104400140223_2546409573481185280_o

Ginevra premiata “Comune amica dei bambini” dall’UNICEF Svizzera

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La città di Ginevra ha ricevuto oggi la menzione (Label) dall’UNICEF Svizzera “Comune amico dei bambini”. Alla vigilia delle celebrazioni che caratterizzeranno, l’anno prossimo, il 30° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite relativo ai diritti dell’infanzia, Ginevra viene quindi presentata come una città che si impegna con risolutezza per i bambini e incoraggia la loro partecipazione a tutti i progetti che li riguardano nella comunità. Questo Label elogia inoltre il desiderio del Consiglio di amministrazione di inserire i diritti dei bambini nell’agenda politica, come priorità della legislatura 2015-2020.

Il “Label Commune amie des enfants” è stato rimesso al Sindaco della Città di Ginevra, Sami Kanaan e a Esther Alder, Consigliere Amministrativo responsabile del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà, e anche ad un gruppo di bambini presenti giovedì 25 settembre al Palais Eynard, da Claudia Grassi, delegata dell’UNICEF Svizzera.42694061_2091615917555738_3403904132044554240_o

Una politica per l’infanzia trasversale e strutturata42649415_2091615900889073_4736253642108043264_o

Il riconoscimento Label premia gli sforzi del Comune per i diritti del bambino. Nel 2014, la città ha fatto un inventario e una valutazione dei servizi offerti ai bambini fino a 12 anni. Ha anche – e questo è un approccio originale elogiato dall’UNICEF – ha consultato più di mille bambini sulla loro percezione dei loro diritti.

Sulla base di questo lavoro, la città ha elaborato un piano d’azione trasversale con tre priorità:
– mantenere e migliorare la qualità della vita e la sicurezza nella città;
– promuovere l’uguaglianza e l’integrazione di tutti i bambini;
– promuovere l’accesso all’informazione e alla partecipazione per tutti i bambini.

Un focus molto chiaro sulla partecipazione42694342_2091615904222406_5038885550409383936_n

Nei loro messaggi, Sami Kanaan ed Esther Alder, hanno ricordatoche le azioni intraprese in tutti i servizi municipali hanno permesso ai bambini di essere ancora più coinvolti nella vita della città.

A titolo di esempio, si può menzionare, in particolare, la realizzazione di teloni per cantieri edili esposti nel contesto di importanti progetti di sviluppo, come quello del Grand Théâtre o della Scuola Pâquis-Center. O, ancora, la sistematizzazione di una pagina speciale per bambini nella rivista “Living in Geneva”.

Questa politica partecipativa vuole anche realizzare progetti proposti dai più giovani. A questo proposito, il bando per idee sviluppato nel 2016 nelle scuole del distretto di Eaux-Vives è notevole. Durante la cerimonia, è stato presentato dai bambini e tramite un breve video. Per la cronaca, quasi 500 bambini hanno dato la loro opinione e hanno dato suggerimenti per la loro città. Sono state selezionate 14 idee e alcune sono state implementate con il supporto dei servizi municipali.
Oltre alla sua componente partecipativa, l’approccio della città di Ginevra ai diritti del bambino sottolinea lo sviluppo della cittadinanza attiva, invitando i bambini a diventare cittadini impegnati e responsabili, soprattutto per quanto riguarda l’uso del diritto di petizione.

La consigliera di Stato Anne Emery-Torracinta ha elogiato questo riconoscimento per conto delle autorità cantonali che hanno recentemente incluso la partecipazione dei bambini al centro della loro legislazione.

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L’UNICEF Svizzera sottolinea oggi che l’impegno della città di Ginevra nei confronti dei bambini è importante ed esemplare nei vari servizi municipali. Si raccomanda di estendere l’approccio ai giovani fino a 18 anni e di includere nella riflessione i partner vicini all’amministrazione. Pensiamo in particolare alle ludoteche, alle case di quartiere e all’intero settore para ed dopo-scolastiche.

Questa cerimonia rappresenta un punto di ancoraggio alla politica della città per la promozione dei diritti del bambino e, nello stesso tempo, un punto di partenza importante verso il trentesimo anniversario della Convenzione, che si celebrerà a Ginevra nel 2019.

In questo senso, il progetto “Dream Library”, promosso dalla House of Creativity e presentato come parte di questa cerimonia per assegnare il marchio Label da parte dell’UNICEF, offre una buona prospettiva. I bambini della Villa YoYo hanno condiviso i loro primi sogni che serviranno da base per questa biblioteca.

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Foto : Patrick Gilliéron Lopreno

Ignazio Puglisi e la sua “Opera dei pupi” ritornano a Ginevra

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Continuano gli eventi culturali in occasione dei festeggiamenti del 10° Anniversario di Fondazione della SAIG ed il progetto culturale con la città di Vernier: “La culture italienne s’invite à Vernier, col Patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Ginevra e l’Istituto Italiano di Cultura a Zurigo (IIC).

Lo scorso 22 settembre, data unica in Svizzera, la SAIG ha scelto il ritorno dell’Opera dei Pupi, considerando, anche, che il Capoluogo siciliano, Palermo, è stato designato come “la capitale italiana della cultura nel 2018”.42564380_2087049208012409_5175514000602955776_n

Lo spettacolo dell’Opera dei Pupi Siciliani è, dunque, tornato a Ginevra, con “l’Orlando furioso”, tratto dall’opera di Ludovico Ariosto. La rappresentazione è stata presentata dalla famiglia Puglisi, pupari di tradizione da ormai cinque generazioni, che propone spettacoli in numerosi teatri italiani ed esteri al fine di diffondere e mantenere viva questa forma di arte espressiva che non può e non deve essere dimenticata. Ed è proprio grazie ad artisti come Ignazio Puglisi ed alla sua famiglia che oggi possiamo scoprire (o riscoprire) una delle tradizioni più antiche e nobili della Sicilia.

Prima della rappresentazione organizzat42435017_2087048988012431_6604406485625602048_oa dalla SAIG, i “Pupari siciliani” hanno improvvisato un piccolo spettacolo destinato ad alcuni alunni dei Corsi d’Italiano per la gioia di piccini ed adulti. La piccola rappresentazione si è svolta senza scene per permettere al piccolo pubblico di vedere come si manovrano i pupi e il particolare modo di raccontare la storia dando voce ai singoli personaggi in azione. Sono stati formulati i dovuti ringraziamenti all’Ente Gestore CAE e all’Ufficio Scuola per l’interesse didattico dimostrato in questa occasione.

I saluti del Coordinatore Carmelo Vaccaro, insi42408778_2087048868012443_287485310995005440_oeme ai Presidenti presenti ed al cassiere Gino Piroddi, hanno dato il via alla serata. Ad assistere allo spettacolo presenti il Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana, il Console Aggiunto, Roberta Massari, la Direttrice dell’IIC di Zurigo, Dott.ssa Licia Coffani. Inoltre, erano presente l’On. Simone Billi, neo parlamentare residente in Svizzera, eletto nella Circoscrizione Europa e Sofia Fazzino, Assessore alle attività Culturale del Comune di Sortino (SR).

In effetti, se il teatro delle marionette ha un’origine antichissima e diffusa in molti paesi del mondo, in Sicilia – quest’arte – nasce già nell’800 e assume una caratterizzazione unica che si distingue dal classico teatro delle marionette sia per i contenuti che per la tecnica, prendendo il nome di «OPRA DE’ PUPI » .

E così per oltre due secoli i Pupi Siciliani, abilmente animati da generazioni di “Pupari”, hanno costituito l’unica fonte di istruzione e una delle poche occasioni di svago e di divertimento per le classi più umili in un primo tempo, ma che in seguito è stata apprezzata anche dalla borghesia.42483006_2087049364679060_7925030975489179648_n

Nelle epoche passate il successo fu tale che vennero trasposte e arrangiate in versione marionettistica anche famose opere liriche, ma la “vera” Opra de’ Pupi è costituita essenzialmente da due filoni: le gesta di Rè Artù e i dei Paladini di Francia e alcuni personaggi popolari, come:”Virticchiu e suo compare”.

A noi sono state presentate le gesta di Orlando, di Angelica e degli altri attori-Pupi, magistralmente maneggiati dai componenti la storica compagnia di Sortino (SR).

Un’altra peculiarità dei pupi siciliani è data dal fatto che ciascuno di essi è un’opera d’arte unica, una scultura di legno, metallo e stoffa, mossa da due aste metalliche, una sulla testa e l’altra nella mano destra, e, da alcuni fili generalmente di spago, differenziandosi ancora di più dalle tradizionali marionette (molto più piccole e mosse solo da dei fili). In particolare i personaggi che sono stati portati in scena sono copie fedelissime degli originali, figure alte 1.30 cm e pesanti oltre 30 kg.

Purtroppo il teatro dei pupi è un’arte in via d’estinzione; “L’opera” è stata riconosciuta ed inserita dall’UNESCO tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità. Pertanto, il pubblico della Salle des Avanchets, messa a disposizione dalle autorità comunali di Vernier, ha potuto riscoprire ed apprezzare questa professione artistica. Straordinario è stato anche notare come, ancora oggi, adulti e bambini, seppur smaliziati da mirabolanti effetti speciali e videogames, restino incantati ed a bocca aperta dinanzi a questi ormai rari spettacoli d’arte.

Al termine dello spettacolo, il Coordinatore Carmelo Vaccaro, insieme ai presidenti presenti Antonio Scarlino presidente dell’Ass. Regionale Pugliese e Francesco Decicco, presidente dell’Ass. Calabrese ginevrina, hanno proceduto a premiare e ringraziare Ignazio Puglisi e l’Assessore Sofia Fazzino del Comune di Sortino con le penne commemorative, che la SAIG ha fatto clonare per l’occasione. Al neo Parlamentare eletto in Svizzera, l’On. Simone Billi, la SAIG ha fatto dono del Gagliardetto della Società dandogli appuntamento per i prossimi eventi organizzati dalla SAIG.

Ancora una volta la SAIG ha saputo interpretare l’indole della cultura italiana con un evento di questo tipo che raramente viene riprodotto all’estero. Grazie alla sinergia consolidata con le autorità consolari di Ginevra, della città di Vernier e dell’IIC di Zurigo, passi avanti vengono fatti per la realizzazione di eventi sempre più di spessore culturale. Questo evidenzia come l’impegno nell’unirsi fra persone e attori del settore, annientino, attraverso il linguaggio culturale, gli spazi e le barriere.

L’amore per la cultura è una medicina del “stare bene insieme!”

La SAIG incontra gli anziani del quartiere al pranzo mensile

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41691740_2074667175917279_2572621337981878272_o (1) 41649736_2074667162583947_913138939374600192_oDopo la pausa estiva, lo scorso 13 settembre, la SAIG ha incontrato gli anziani del quartiere per il tradizionale pranzo che la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra programma ogni mese.

E’ una festa che si rivela sempre gradita al momento dell’arrivo dei nostri anziani del quartiere, ancor di più dopo due mesi di assenza. Accolti festosamente dai nostri responsabili del progetto, i nostri pensionati non hanno mancato di esprimere la loro gratitudine che si esprimeva dai loro sguardi e la felicità di una considerazione a loro rivolta. Abbracci e contentezza, accompagnati dalla ferma convinzione di non essere stati dimenticati, ha reso il momento ancora più emozionante. Si, infatti si tratta proprio di emozioni poter servire coloro che sono stati i fautori del nostro presente.

Riccioli al sugo di salsiccia, vitello tonnato e panna cotta come dessert, questo è il menu proposto ai nostri ospiti che ha dato inizio alla seconda parte del 2018 di questo atteso appuntamento con i nostri commensali.

Grazie ai responsabili Menotti Bacci, sostituito da Gino Conte, Francesco Decicco, Roberto Corona e Gino Piroddi, questi incontri godono di un rilevante successo di qualità culinaria.

La SAIG (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra) propone, in collaborazione con l’Unità d’Azione Comunitaria di Servette / Saint-Jean / Petit-Saconnex (Servizio Sociale della Città di Ginevra), teso a diversificare i punti di contatto con la popolazione e incrementare le possibilità delle persone anziane marginalizzate di ricrearsi nel proprio quartiere una rete di contatti sociali.

Uno degli obbiettivi che la SAIG intende raggiungere è l’aspetto conviviale, importante tanto quanto l’offerta del cibo e regala ai nostri affezionati “nonni” momenti di scambio e di confronto, fondamentali ad ogni età, ma ancora più preziosi nel momento della fragilità della vecchiaia, durante la quale la solitudine o l’amicizia e la compagnia possono fare veramente la differenza.

Questo progetto, uno dei tanti fiori all’occhiello delle numerose attività della SAIG, per le persone della terza età che vi partecipano, è divenuto un appuntamento ambito per la qualità dell’accoglienza, le numerose soddisfazioni morali che si ottengono e delle proposte culinarie che i nostri cuochi propongono.

Carmelo Vaccaro

79° edizione Vogue de Carouge

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Al ritorno delle vacanze estive di molti ginevrini, ad attenderli nella Città di Carouge un fine settimana di festa con musica e balli, prodotti gastronomici locali e di varie nazioni, profumi e colori che annunciano momenti di convivialità tra i cittadini della “Città Reale” ed i tanti visitatori che la popolano in occasione di questa tradizione, ormai consolidata, della Vogue de Carouge, quest’anno svoltasi lo scorso 31 agosto, 1 et 2 settembre 2018.

Sempre con lo stesso entusiasmo, da 79 anni si svolge questa festa popolare promossa dalla Società “Cartel di Carouge” che riunisce artigiani e associazioni locali. La festa è divenuta una kermesse di grande spessore culturale, ed è ormai tradizionale appunt40642812_2061472683903395_333673689943900160_o amento da non mancare non solo per gli abitanti della città, ma anche di Ginevra e dei dintorni.

La Place de Sardaigne, la Place de la Taillanderie, la Place du Marché, l’Eglise Sainte-Croix e il Bd des Promenades si vestono in festa e fanno da cornice alle esibizioni di formazioni musicali di ogni genere, che hanno offerto un repertorio capace complessivamente di soddisfare tutti i gusti. Tra i complessi bandistici si è particolarmente distinta la Musica Municipale di Carouge, ma hanno ben figurato anche diverse bande musicali del Cantone. Molto apprezzate dal pubblico, che con la sua presenza massiccia ha testimoniato del successo dell’iniziativa, anche le esibizioni di numerosi gruppi rock, jazz e folk, delle orchestre di varietà, dei cori classici e delle formazioni di danze di vari stili.

La rinomata Kermesse della Vogue de Carouge è iniziata il venerdì sera del 31 agosto con la cerimonia di apertura, caratterizzata dalla presenza delle autorità cantonali, comunali ornata dalle note della Banda Musicale della Città di Carouge. Di fatti, dopo l’intervento del Presidente del Cartel de Carouge, Daniel Mouchet e del Presidente del Consiglio Comunale della Città di Carouge, Stéphane Barthassat è stata la volta del Sindaco Nicolas Walder a portare il saluto delle sue colleghe del Consiglio Amministrativo, Anne Hiltpold e Stéphanie Lammar. Nicolas Walder, rivolgendosi alla popolazione di Carouge, ha manifestato la sua soddisfazione per il perdurante successo che questa manifestazione maturata e perdurata nel tempo, ringraziando la struttura di volontariato che circonda questa bella festa.

Completati i discorsi ufficiali, i saluti ed i ringraziamenti di rito, il folto pubblico presente ha avuto la possibilità di trascorrere convivialmente le serate nella storica cittadina di Carouge, da sempre simbolo della comunità italiana residente a Ginevra.

Le associazioni italiane tradizionalmente presenti alla Vogue de Carouge

Ormai sono anni che l’Italia è presente, con alcune associazioni italiane, alla kermesse della “Città Sarda”. Anche quest’anno, il compito di rappresentare l’Italia è stato affidato a due associazioni regionali di alto spessore rappresentativo: l’Associazione Calabrese di Ginevra e il Circolo ginevrino dell’Associazione Regionale Sarda. Francesco Decicco e Lorenzina Zuddas, rispettivi presidenti delle due realtà associative, hanno guidato i loro comitati a rappresentare degnamente i colori italiani, presentando cultura e tradizioni culinarie delle rispettive regioni, rappresentando al meglio quella che è la tradizionale gastronomia italiana.

Un sentito ringraziamento a queste associazioni per l’impegno costante profuso nella promozione dell’Italia, ovunque e ogni volta se ne presenti l’occasione. Con la loro attiva presenza tengono alta la bandiera delle proprie regioni e dell’Italia intera.
Un particolare ringraziamento al Club Forza Cesena di Ginevra, che quest’anno festeggia il 45° anniversario dalla fondazione, che non ha potuto partecipare per impedimenti di natura familiare del Presidente Oliviero Bisacchi.

La Città di Carouge: perche la Città Sarda e Città reale?40747580_2061472753903388_861235599632236544_o

Anche se da ormai 200 anni non è più una città reale savoiarda, ma appartiene alla Svizzera, la città di Carouge, progettata da architetti italiani, ha mantenuto fino ad oggi il suo fascino meridionale. Strategicamente situata sull’Arve, si è rivelata fin dal I secolo a. C. un luogo privilegiato per i ponti, le istituzioni doganali e le fortificazioni.

Carouge è stata aspramente contesa per secoli; nel XVIII secolo i suoi signori dell’epoca, i Duchi di Savoia, la rinnovarono completamente per fare concorrenza a Ginevra. Nel decennio 1760-70 lo sviluppo di C. fece parte degli obiettivi politici ed economici di Torino. Preoccupate dallo sviluppo anarchico di C., le autorità sarde prepararono nel 1772 un piano regolatore (piano Garella). Nel 1777 C. venne autorizzata a ospitare due fiere annuali e un mercato settimanale. Nel 1780 C. divenne capoluogo di una provincia omonima e nel gennaio del 1786 venne promossa a città reale.

Il risultato fu una città dallo stile meridionale, con una pianta a scacchiera su cui spiccavano gli isolati quadrati di case regolarmente ordinati. Molte delle case in stile neoclassico e molti dei giardini nei cortili interni si sono mantenuti in buone condizioni fino ad oggi, per cui ospitano ristoranti, boutique di moda, officine, atelier e negozi di antiquari.

Il “Buon Natale” dei Lucchesi nel Mondo di Ginevra, ai suoi soci e simpatizzanti

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Il “Buon Natale” dei Lucchesi nel Mondo di Ginevra, ai suoi soci e simpatizzanti

Il 2018 ha visto chiudere i 43 anni d’attività dell’Associazione dei Lucchesi nel Mondo. una delle Associazioni più longeve ancora in vita e la più antica colonia italiana a Ginevra, ogni anno continua a dilettarsi dinamicamente nelle loro attività di ricreazione con 2 feste, un pic-nic e due viaggi culturali in Italia.

Un bel programma annuale che mette in primo piano l’unica rappresentanza toscana nel nostro Cantone, come una delle Associazioni in vita più attive e rappresentative sempre pronta a spendersi per i propri soci e gli italiani di Ginevra.

L’Associazione dei Lucchesi nel Mondo, grazie alle capacità propositive ed organizzative del suo Presidente Menotti Bacci e del suo comitato, ha aggregato tutti i toscani che lo hanno desiderato ma anche tanti simpatizzanti a Ginevra, suscitando il continuo interessante, non solo quindi della comunità lucchese, ma anche di quella italofona.

All’evento lucchese hanno partecipato il Console Aggiunto Roberta Massari che ha salutato e portato i saluti del Consolato, nonché, parte della rappresentanza associativa italiana presente sul territorio ginevrino che, con la loro presenza, hanno desiderato partecipare per portare ai membri dell’Associazione Lucchese il saluto loro personale e dei propri associati e formulare gli auguri per le feste di fine anno.

Per il secondo anno consecutivo, la dirigenza lucchese ha deciso di mettere in agenda l’evento, una domenica a mezzogiorno, etichettando così l’attività natalizia come un vero e proprio pranzo famigliare dove tutti insieme, soci e simpatizzanti, si ritrovano per festeggiare il Santo Natale. Difatti, si sono riuniti più di 170 a condividere con grande fermento questi momenti festivi, alla buonissima cena, durante la quale un inconfondibile profumo di funghi porcini si diffondeva tra i tavoli e che ha compiaciuto tutti con l’ottimo menu proposto per l’occasione.

Quest’anno il momento più emozionante dell’evento è stato l’annuncio dell’80esimo compleanno del tenace e sempre brioso Presidente, Menotti Bacci, che è stato accolto, festosamente dal suo comitato, con una mega torta condivisa con tutti i presenti.

Il repertorio musicale de “Il Duo Casa Nostra”, durante il pranzo, ha richiamato alle danze gran parte degli ospiti, creando la giusta atmosfera consona alla festa.
L’arrivo di Babbo Natale, reclamato, sulle note del Duo, dal dolce richiamo cantato di tutti i bimbi presenti. Ad ognuno di loro, Babbo Natale ha regalato un dono, tirato fuori dal suo gran cesto in vimini. Il Console Aggiunto, Roberta Massari, ha aiutato il Babbo Natale lucchese alla distribuzione dei regali, deliziato dalla gioia visibile negli occhi dei bambini presenti, ha augurato, a tutti gli ospiti e alle loro famiglie, un felice Natale e un prospero 2019.

La 43esima festa di Natale dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra, si è chiusa con la tradizionale lotteria a premi e l’appuntamento alla festa del Carnevale lucchese 2019.
Bacci ha infine ringraziato il rappresentante consolare e tutti coloro i quali, con la loro allegria e viva partecipazione, hanno fatto sentire più forte nell’aria, l’atmosfera del vicino Natale.

I dirigenti dei Lucchesi nel Mondo, un sodalizio che si rinnova da quarantatré anni a dimostrazione della saldezza della più anziana comunità italiana presenza del Cantone, hanno saputo, ancora una volta, promuovere, con evidente esperienza, la bellissima tradizione natalizia, del godere della buona compagnia, a tavola e tra danze regionali, facendo della loro festa sociale una serata di notevole spirito italiano.

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La festa di San Martino: un’antica passione dell’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra

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La festa di San Martino:

 

Dopo 37 anni di produttività associazionistica nel Cantone di Ginevra, l’Associazione Regionale Pugliese ginevrina rimane una delle poche realtà italiane ad essere seguita da un folto e variegato pubblico.

La “Festa di San Martino”, svoltasi nella Sala Comunale della Città d’Onex, per l’ARPG è ormai diventata un cerimonia che ricorda uno dei momenti più belli del programma festivo annuale pugliese. Anche se programmata quest’anno una settimana prima, quindi, per 45498097_2142487219135274_8055896167982039040_o lo scorso 3 novembre, non è sfuggita al successo, sempre certificato dalla partecipazione numerosa e entusiasta di soci e simpatizzanti e anche da parte delle autorità amministrative della Città d’Onex quali il Sindaco François Mumenthaler accompagnato dalle sue due colleghe Carole-Anne Kast e Ruth Bänziger. A chiudere un parterre di tutto rispetto delle autorità locali è stata la presenza di Daniel Sormanni, Consogliere comunale della Città di Ginevra e Deputato al Gran Consiglio ginevrino.

Sono stati tanti i presidente e rappresentanti dell’associazionismo ginevrino a non voler mancare all’appuntamento per manifestare concretamente la cordialità e considerazione, intese ad affermare l’italianità a Ginevra e rafforzare i legami tra le varie anime della comunità italiana.

Nella sua allocuzione, il Presidente Scarlino ha ringraziato le autorità locali, i presidenti delle varie realtà associative italiane, l’orchestra e tutti i collaboratori che con il loro impegno hanno partecipato alla buona riuscita della serata.

Ad allietare la serata l’Orchestra di Alex Biondi Band, venuti dall’Italia, che si è dimostrata all’altezza della tanta attesa manifestazione. I provetti musicisti e la voce femminile, di alto profilo professionale, hanno magnificamente risposto alle aspettative di un pubblico esigente ed esperto.

Ancora un successo dell’organo direttivo dell’ARPG che hanno ben riuscito l’organizzazione della 45355433_2142487115801951_5508381499415592960_o37esima edizione della festa dedicata al Santo di Tours, ulteriore e ultima occasione nel calendario annuale delle attività dell’Associazione per aggregare i pugliesi e gli italiani di Ginevra e promuovere le tradizioni della Regione Puglia.

Sin dall’antichità la ricorrenza religiosa di San Martino è annoverata nel calendario enologico come una tappa fondamentale del ciclo produttivo. I contadini, infatti, usano dire che “a San Martino ogni mosto diventa vino”. Ed è proprio per festeggiare la nascita del “vino nuovo”, quello ottenuto dalla recente vendemmia, che la seconda domenica di novembre le cantine accolgono gli enoturisti per una degustazione “in anteprima” delle proprie etichette, insieme a gustosi prodotti di stagione del territorio e ai vini novelli, con il loro carico di profumi freschi e invitanti.45441944_2142487085801954_1947270221328809984_n
È un’occasione imperdibile per apprezzare il profondo legame culturale tra il vino e la tradizione e quando si parla di attaccamento alla tradizione, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra è sempre attiva.

Una bella fe45285466_2142487109135285_3742297716168851456_osta quella dell’ARPG, che si conferma una delle associazioni più attive e partecipative del Cantone e, ancora una volta, all’altezza del proprio ruolo di punta nel panorama associativo ginevrino.

In altri contesti, ho già avuto modo di affermare che, a mio parere, le associazioni italiane all’estero, già dai tempi delle prime emigrazioni, hanno avuto sempre un ruolo determinante per la nostra collettività sparsa nel mondo e, quelle rimaste, continuano ad aggrapparsi a quel cordone ombelicale che le lega al luogo d’origine. Inoltre, si sono rivelate un punto di riferimento per dare impulso alla cultura italiana, un punto di incontro tra la vecchia e la nuova emigrazione sino al progressivo arresto di quest’ultima. Ancora oggi, dopo le varie mutazioni o evoluzione dei tempi e la maniera di pensare, l’associazionismo rimane uno dei baluardi che tiene alto il nome dell’Italia all’estero oltre a partecipar45345749_2142487255801937_6796842418013470720_o e all’incremento del PIL annuo della nostra bella Patria.

L’Associazione Calabrese di Ginevra inizia il suo programma 2018 con la “Festa di Primavera”

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Alle porte della stagione primaverile 2018, l’Associazione Calabrese Ginevra ha iniziato il suo programma d’attività con la tradizionale “Festa di Primavera”, segnata in agenda per lo scorso 17 marzo.

Il Comitato dell’Associazione ed il Presidente, Francesco Decicco, hanno accolto i partecipanti attratti dalla prospettiva di godere di una serata tutta calabrese, con il piacere di stare insieme ben noti a quanti sono soliti raccogliersi attorno ai Calabresi di Ginevra. Un pubblico, nel quale si confondevano pariteticamente tutte le generazioni, è strato trascinato dall’Orchestra di Giusy Montagnani che ha animato la serata sui ritmi musicali di un vasto repertorio della tradizionale musica italiana.

29313522_1841801699203829_3254719649903804416_oBensì le esibizioni nella danza dei partecipanti non sarebbero state possibili se i cuochi dell’Associazione Calabrese non avessero fornito l’energia essenziale sotto forma di specialità culinarie tipiche, servite a tavola o anche acquistabili presso lo stand gastronomico, facevano bella mostra di sé accanto a prodotti tipici del territorio, fatti dalle mani delle donne dell’Associazione, eseguendo le ricette delle più antiche tradizioni calabresi.

Una serata, auspicalmente annunciatrice di una bella primavera, che porta a riflettere sul ruolo dell’associazionismo italiano a Ginevra, raffigurato nella sala da alcuni presidenti e rappresentanti giunti a portare agli amici Calabresi la testimonianza di una condivisione di sentimenti che travalica le diversità regionali, da tutti percepite come patrimonio nazionale comune e indivisibile. Presente anche Laura Stone, organizzatrice di spettacoli a Ginevra di artisti italiani di riconosciuta celebrità.

Nel pieno della maturità e con il proprio potenziale di energie ancora al culmine, l’Associazione Calabrese ha dato dimostrazione di radicato attaccamento alle proprie origini e di provata capacità di tramandare alle nuove generazioni questo sentimento di appartenenza. La partecipazione dei bambini e di molti giovani calabresi si rivela di auspicio per una continuità anche nel futuro dell’Associazione. Questo è un segno che deve farci capire come anche una comune festa associativa può diventare non solo un momento di svago ma anche di scambio e condivisione per diverse generazioni.

29356107_1841801795870486_2579427456691732480_oQueste serate rappresentano la componente più visibile del ruolo dell’associazionismo: fungere da elemento di aggregazione dei tanti compatrioti che vivono nel Cantone di Ginevra, riunendoli frequentemente per eventi gioiosi e socializzanti. Ma la componente meno visibile, ma non per questo meno importante, è data dall’azione quotidiana volta a dare sollievo, a volte solo morale ma spesso anche materiale, ai cittadini in stato di bisogno. E’ quest’azione, svolta dalla maggior parte delle Associazioni italiane di Ginevra, che offre alle autorità e alla comunità di accoglienza la vera immagine dell’essere Italiani, al di là dei noti aspetti folkloristici che, comunque, rivendichiamo e ci sono cari.

Oggi non ci possiamo più considerare alla tregua dei primi “emigrati”, tuttavia abbiamo sempre bisogno delle associazioni laddove, ancora oggi, operano molti connazionali della vecchia generazione. Uomini che ci organizzano serate all’insegna dei colori italiani e che continuano a mostrarci la maniera giusta di promuovere l’Italia, i suoi costumi, la sua musica e le sue tradizioni che hanno fatto la gloria della nostra cultura nel Mondo.

C. V.