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La Regione Sicilia ritorna con arancini e cannoli al Corso di Cucina della SAIG

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La SAIG annuncia l’estate con il suo Corso di Cucina dello scorso 30 maggio, proponendo la Regione Sicilia due dei suoi baluardi culinari quali l’Arancino e il Cannolo alla ricotta.

Per eseguire questo arduo compito, i dirigenti SAIG hanno fatto appello ad uno Chef d’eccezione: Davide Giordano. Riconosciuto a Ginevra, e non solo, lo Chef Giordano molto preciso nelle spiegazioni, si è dilettato ad insegnare alle nostre frequentatrici queste due ricette conosciute in tutto il mondo. Difatti, ha scritto la ricetta personale che ha poi ha fatto recapitare una copia ad ogn’uno di loro.

La presenza occasionale del Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana, non solo ha omaggiato le attività della SAIG, ma è stata molto gradita dal nostro folto pubblico di frequentatrici ed accompagnatori.

È ormai noto che, l’origine dell’arancino siciliano nasce nel periodo della dominazione saracena in Sicilia, quando durante i banchetti esisteva l’abitudine di disporre al centro della tavola un ricco vassoio di riso aromatizzato allo zafferano e condito con verdure e carne. La prima versione dell’arancino, quindi, è quella di un semplice timballo di riso, da gustare a piene mani e privo del pomodoro che, all’epoca, doveva ancora essere importato dalle Americhe.

Per avere un’opinione professionale, riguardo il nome esatto di questa prelibatezza sicula, “arancino” o “arancina”, abbiamo domandato al nostro Chef Davide Giordano.

Davide, cosa ci puoi dire sul nome esatto degli arancini: arancina o arancino?

– Di certo si sa che chi conosce ed ama la Sicilia, non può non apprezzare questa prelibatezza.
le Arancine, che ormai sono uno dei tipici esempi di cibo da strada della tradizione gastronomica della regione Sicilia, bandiera che sventola in tutto il mondo, nonché vendute ovunque, sulle bancarelle, nei forni, nei mercati, nelle friggitorie e persino in spiaggia, sono anche diventate uno snack di fama mondiale, è pertanto, col passar del tempo, questo prodotto ha assunto diverse varianti a secondo l’immaginazione e gli ingredienti a disposizione, assumendo un aria gourmet e d’autore. Paradossalmente, ad oggi, a fa parlare di sé anche nella terra di origine non è l’estrema bontà ma questa lontana diatriba tra la Sicilia occidentale e quella orientale su come chiamarle.

Per esempio, a Palermo e provincia, prendono una forma arrotondata e si chiamano “arancina ”. Questa definizione richiama un frutto simbolo della conca d’oro, un nome assolutamente al femminile derivante dalla forma rotonda dell’arancia.

Invece, a Catania e provincia, cambia la forma per diventare conica, è così di fatto, perdono tutta la loro femminilità prendendo il nome di “arancino”.
Voci di popolo sostengono che l’arancino ha la forma di un cono poiché vuole simboleggiare il vulcano Etna assolutamente dal nome maschile.

Sulla base di quanto suddetto una cosa è certa, a noi siciliani, il dubbio rimane! A me personalmente, originario di Palermo, mi piace pensare che il giornalista e scrittore Gaetano Basile, palermitano doc nonché esperto autorevole di tradizioni siciliane, abbia pienamente ragione quando afferma che il nome da intendersi è “arancina”, perché deriva dall’accostamento con le arance, simbolo siciliano per eccellenza.

La nascita del cannolo siciliano tra storia e leggenda

Per quando riguarda l’origine del “Cannolo”, da una ricerca sul web la storia narra che, di certo si sa che le sue radici risalgono alla dominazione araba in Sicilia (dal 827 al 1091).
-“Secondo una leggenda la nascita dei cannoli sarebbe avvenuta a Caltanissetta, “Kalt El Nissa” locuzione che in arabo significa “Castello delle donne”, a quei tempi sede di numerosi harem di emiri saraceni.

L’odierno cannolo siciliano avrebbe dunque antiche origini, anche se nei secoli ha subìto diverse trasformazioni, e il suo antenato potrebbe essere stato un dolce a forma di banana, ripieno di ricotta mandorle e miele.

L’ipotesi più accreditata sarebbe quella che le favorite dell’emiro, per passare il tempo, si dedicassero alla preparazione di prelibate pietanze, in particolare di dolci e in uno dei tanti esperimenti culinari avrebbero “inventato” il cannolo, allusione evidente alle “doti” del sultano.
Un’altra fonte, invece, tramanda che i cannoli siano stati preparati per la prima volta in un convento sempre nei pressi di Caltanissetta.

Si racconta che in occasione del Carnevale le monache “inventarono” un dolce formato da un involucro (“scorcia”) riempito da una crema di ricotta e zucchero ed arricchito con pezzetti di cioccolato e granella di mandorle (cucuzzata).

La SAIG persegue nella ricerca di nuove strade affinché possa trovare per dare prova di attaccamento alle tradizioni gastronomie italiane e regionali. Questo corso bimestrale, evidenzia la cucina con ospiti sempre diversi e sempre più affascinati dai sapori tipici.

Un percorso culinario quello proposto dalla SAIG, tende a valorizzare molte regioni dell’Italia gastronomica, un’altra serata all’insegna dell’amicizia e della buona armonia è stata vissuta dagli addetti ai lavori, caratterizzata dai molti partecipanti, considerando anche la particolarità delle due ricette proposte.

Le Samedi du Partage

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È grazie alle iniziative come il “Samedi du Partage”, dove vede all’opera il più grande raduno di volontari dell’anno a Ginevra, che possiamo capire l’importanza della solidarietà anche in una città come Ginevra. Le giornate del “Samedi du Partage” semestrali svoltosi lo scorso 25 e 26 maggio, è stato il primo incontro dopo il 25° Anniversario svoltosi nel novembre del 2018 dove ha visto polverizzare tutti i record i qualsiasi settore. Sono stati 1100 i volontari impiegati in più di 60 commerci con ben 161 tonnellate di prodotti alimentari e prodotti di igiene di base, premettendo così, di stabilire un nuovo record di 308 tonnellate di prodotti per il 2018.

Il “Samedi du partage”, nato nel 1993 dall’iniziativa di Guy Perrot, all   ora direttore dell’Hospice général, consente ad una dozzina di Associazioni caritative ginevrine di raccogliere prodotti alimentari di prima necessità per le persone in situazione di bisogno.

Organizzata dall’Hospice général, Questo evento di solidarietà che si svolge due volte l’anno, per il secondo anno consecutivo inizia il venerdì nel pomeriggio per continuare la maratona il sabato tutta la giornata. Coordinato dal Centro Ginevrino del Volontariato (CGV) e dalla Fondazione Partage.
Sono più di 60 le associazioni caritative che vengono fornite, riconosciute d’utilità pubblica e sono muniti di una struttura giuridica, assicurano la distribuzione dei pasti o dei prodotti alimentari direttamente alle persone in situazione precarie durante tutto l’anno. Inoltre, s’impegnano ad assicurare una presenza attiva e solidale durante la raccolta.

La Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG) al “Samedi du Partage”61336922_2451321554918504_1255117751744200704_o

Come già dal 2008, la SAIG ha dato rinnovata prova di disponibilità e di impegno mobilitandosi in favore della Fondazione PARTAGE, del Centro Ginevrino del Volontariato (CGV) e dell’Hospice Général, assicurando la permanenza in due punti vendita del Centro Commerciale delle Charmilles, la Migros e Denner. Come nel giugno del 2018, la SAIG si rallegra del risultato ottenuto, mantenendo le 15 pallet, grazie alla generosità di cui la popolazione del quartiere ha dato ulteriore prova anche in questo “Samedi du Partage. Un’occasione piacevole per incontrare centinaia di benefattori, tra cui molti italiani, a questo appuntamento di carattere sociale, allo scopo di accrescere le riserve della Fondazione Partage, la quale si occupa della distribuzione alle associazioni caritative.

In prima linea, in questa giornata di solidarietà, oltre al Coordinatore Carmelo Vaccaro, diversi presidenti, membri di comitato ed amici della Società quali Menotti Bacci Ass. Lucchesi nel Mondo, Guglielmo Cascioli Ass. Latium, Vincenzo Bartolomeo, Ass. Cultura e Arte Siciliana e inoltre, diversi membri dei comitati della quale vanno i ringraziamenti della SAIG: Antonio Folino, Gino Piroddi, Giuseppe Pungitore, Vittorio Bacci, Gaetano Tognazza, Maria Grazia Galati, Agrippina De Cesare, Giuseppe Fratoianni, Franco Doimo e Enrico Argiolas,

Ancora una volta i fatti hanno dimostrato che l’azione sociale è una delle attività prioritarie della SAIG. Alcuni membri dei comitati e diversi Presidenti delle associazioni aderenti, per un totale di 14 persone, hanno partecipato di buon grado a questa magnifica maratona e si sono alternati, durante i tre turni, con spirito di sacrificio ma anche vivendo una giornata piena di emozioni e traendo da questo impegno molta soddisfazione personale.

L’obiettivo della SAIG è coinvolgere l’italianità che rappresenta, nella realizzazione delle attività sociali che le locali organizzazioni promuovono al fine di contribuire alle azioni di scambio, in un’ottica di collaborazione che metta al centro l’idea che la condivisione rappresenti un’esperienza per la quale rimodella la città e le relazioni sociali.

Inoltre, la S.AI.G. informa che sarà presente “Le Samedi du Partage” organizzato tradizionalmente a fine novembre dall’Associazione PARTAGE, dall’Ospizio Generale, il CGV e la Federazione del Commercio ginevrino. Grazie per iscrivervi, quali volontari, vicino al Centro ginevrino del volontariato Tel. 022 736 82 42 – cgv@swissonline.chwww.partage.chwww.volontariat-ge.org.

di Carmelo Vaccaro61310502_2451321631585163_660219314724405248_o61126647_2451321261585200_8826382248270888960_n60973361_2451321088251884_3590017516090425344_n

Premio “Eccellenze Italiane a Ginevra e in Svizzera Romanda”

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La SAIG premia 8 italiani alla1a Edizione del Premio “Eccellenze Italiane a Ginevra e in Svizzera Romanda”

Nella particolare e moderna cornice del Ristorante dell’Organizzazione Romanda per la Formazione e l’Integrazione Professionale (ORIF), lo scorso 10 maggio, otto italiani di successo, quattro donne e quattro uomini, hanno ricevuto il Premio intitolato “Eccellenze Italiane a Ginevra e in Svizzera Romanda” dalla Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG), per essersi distinti, nelle loro attività professionali a Ginevra e in Svizzera Romanda, e che contribuiscono all’accrescimento del prestigio dell’Italia all’estero.

L’evento, organizzato dalla SAIG, con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Ginevra, ha visto diverse personalità arricchire questa 1a Edizione con la presenza del Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana assieme al Console Aggiunto, Roberta Massari, nonché del Vice Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni Internazionali, Amb. Massimo Bellelli, del Consigliere di Stato del Cantone ginevrino, Mauro Poggia, del Mons. Massimo De Gregori, ed dei Parlamentari italiani eletti nella Circoscrizione Europa, gli On.li Angela Schirò e Simone Billi.

Dopo un aperitivo di benvenuto, ad aprire la serata il Coordinatore SAIG Carmelo Vaccaro che ha salutato le autorità e gli ottanta ospiti invitati alla cerimonia di premiazione. Scopo della serata, riconoscere il valore aggiunto che i nostri connazionali all’estero, professionisti di indiscusso ed alto livello, apportano nei diversi settori lavorativi fuori dai confini della nostra Patria. Si tratta di italiani che hanno studiato in Italia che, come ampiamente riconosciuto nel mondo, offre un sistema scolastico/universitario che permette una formazione solida e di altissimo livello che poi permette l’esplosione delle carriere all’estero nei vari ambiti professionali.

A presentare i premiati di questa prima edizione, due altre professioniste che operano a Ginevra quali la Biologa e ricercatrice scientifica, Dott.ssa Ilaria Di Resta e l’Avv. Alessandra Testaguzza.
Ad accogliere le Eccellenze della serata, i Presidenti delle Associazioni aderenti alla SAIG (i quali, congiuntamente al Console Generale, ai parlamentari, al vice Rappresentante all’ONU e al Consigliere di Stato, hanno consegnato le targhe e le pergamene ai professionisti designati), nello specifico, Francesco Decicco Ass. Calabrese, Vincenzo Bartolomeo Ass. ACAS, Guglielmo Cascioli Ass. LARE e Menotti Bacci Ass. Lucchesi. Assente il Presidente dell’Ass. Pugliese, Antonio Scarlino trovandosi fuori sede. Presenti anche il resto del Comitato SAIG, nonché rappresentanti delle istituzioni locali, Marjorie de Chastoney, Jean-Charles Lathion e il Tesoriere, Gino Piroddi. Ci hanno pregiato della loro presenza anche Amar Madani, vice Presidente del Consiglio Comunale della Città di Ginevra, Daniel Sormanni, Deputato al Gran Consiglio, l’ex On. Alessio Tacconi, la cantante lirica Varduhi Khachatryan e molti altri amici della SAIG.

Ad aprire la lista dei premiati, la Dott.ssa Silvia Deborah Incardona, Head of Scientific Communications – Global Baby Care presso Procter & Gamble. Laureata in Ingegneria dei Materiali con un PhD in Biomateriali, ha iniziato la sua carriera nello studio e sviluppo di materiali bioassorbibili per l’implantologia per poi passare alle Officine Ortopediche Rizzoli (centro di eccellenza per le protesi ortopediche in italia) nella progettazione di nuovi materiali per protesi d’anca, è oggi in Ricerca&Sviluppo di Procter&Gamble con l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative e alternative per prodotti del futuro.

A seguire, il Dott. Francesco Artale, medico Specializzato in materia vascolare, con molti anni di esperienza in Italia e all’estero, e che rappresenta oggi uno dei professionisti italiani in campo medico e chirurgico a Ginevra ove si occupa precipuamente di salute ed estetica della gambe.

Approdato nel 2009 a Ginevra, organizza studi medici con molti altri specialisti in campo endocrinologico, oculistico, dietologico, cardiologico, endoscopico digestivo, mettendo in campo tecniche all’avanguardia e macchinari di ultima generazione che gli permettono di offrire un’ampia gamma di prestazioni mediche in un ambiente confortevole ed elegante.

La Dr Valentina Mercanti, Dottore in chirurgia ostetrica. Nata a Siena, nel 2001 si è laureata in medicina e chirurgia nella sua città con una tesi sperimentale e di ricerca in ostetricia.
Ha ottenuto il titolo di “docteur ès sciences” nel 2007 sotto la direzione del Prof. Cosson e del Prof Lelio Orci, dopo cinque anni di ricerca che lei definisce “intellettualmente stimolanti e umanamente arricchenti”.
Nel 2010 ha iniziato l’internato in ginecologia e ostetricia all’HUG. Ha ottenuto il titolo FMH di specialista in ginecologia e ostetricia nel 2017. Dal 2018 arricchisce il Team del “Centre Medical de Plainpalais”.

Il Dott. Antonio Gambardella, Direttore della Fondation Genevoise pour l’Innovation Technologique (FONGIT), altra eccellenza di spicco della serata. Nato a Roma nel 1973, ha vissuto la sua infanzia in Calabria. Sposato con una figlia, è residente a Ginevra dal 2007. Dopo avere studiato a Milano presso l’Università Bocconi, Antonio ha perfezionato i suoi studi a Londra presso la London School of Economics e in California presso la Singularity University. Dopo un iniziale periodo da ricercatore presso l’Università Bocconi, Antonio ha fatto un’esperienza nell’industria delle telecomunicazioni. Direttore dal 2014 della FONGIT, fondazione privata di pubblica utilità e sostenuta dallo Stato di Ginevra nata con lo scopo di favorire lo sviluppo delle imprese innovative nella Regione, aiutando a trasformare l’innovazione in valore economico.

La Dott.ssa Teresa Montaruli, Prof. Ordinario del Dipartimento di Fisica Nuclere e Corpuscolare (DPNC), Facoltà di Science, Université de Genève (UniGE).
Laureata in Fisica all’Università di Bari continua con una specializzazione preso l’università di Bologna ed un PhD sullo studio dei neutrini e della materia oscura sempre presso Bari. Diventa ricercatore universitario quindi decide di partire per gli Stati Uniti come “Assistan Professor” presso l’Università del Wisconsin, Medison dove dopo qualche anno diventa “Full Professor” di Fisica e Associate Professor di Fisica e Astronimia. Nel 2011 si trasferisce presso l’Università di Ginevra coprendo la posizione di Professore Ordinario del Dipartimento di Fisica Nucleare e Corpuscolare, presso la facoltà di Scienze. E’ attualmente leader del progetto per la costruzione di 70 telescopi per raggi gamma proposto per the Cherenkov Telescope Array che sarà costruito in Chile. Questo telescopio lo ho disegnato interamente lei e l’implementazione e’ fatta da un consorzio di circa 70 persone tra Svizzera, Polonia e Repubblica Ceca.

 

Il Dott. Vittorio Palmieri, fisico ed inventore. Nato nel 1971 a Napoli, sposato con due figli, è attualmente residente in Svizzera. Ha conseguito una laurea Fisica presso l’Università di Napoli “Federico II” ed un dottorato di ricerca in Fisica presso l’Università di Berna (Svizzera).
Il Dr. Palmieri è uno scienziato con un background in fisica delle alte energie e un esperto nello “scouting” di tecnologie innovative e nello sviluppo di aziende “early stage” . Ha partecipato a numerose sfide imprenditoriali nel settore dell’energia rinnovabile, ITC e microelettronica, che spesso hanno coinvolto processi di trasferimento tecnologico da istituti di ricerca di fama mondiale come il CERN (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare). Attualmente è co-fondatore e CTO di TVP Solar, una società svizzera che sviluppa pannelli solari termici ad alto vuoto molto innovativi. Prima di fondare TVP Solar,

La Dott.ssa Luciana Vaccaro, Rettrice HES – SO Svizzera Romanda
Laureata in Fisica a Napoli, città nella quale e’ cresciuta, ha iniziato la sua carriera al CERN prima di conseguire il dottorato di ricerca in microingegneria all’EPFL. Ha proseguito la carriera di ricercatrice presso l’Istituto di Microingegneria, Università di Neuchâtel. In seguito ha assuto per tre anni la direzione di un MBA per il personale del settore sanitario presso l’Università di Losanna.
Nel 2009, è stata assunta all’EPFL per sviluppare e dirigere l’Ufficio dei Progetti di Ricerca dove ha lavorato principalmente sul finanziamento della ricerca a livello nazionale ed europeo. Nominata alla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera occidentale (HES-SO) il 1° Ottobre 2013, è ora rettore di un’istituzione che accoglie 21’000 studenti, e comprende 28 scuole superiori attive nell’insegnamento e nella ricerca in sei settori disciplinari.

A concludere la premiazione, lo Chef stellato Saverio Sbaragli, toscano, che inizia la sua formazione in Toscana, appunto, e prosegue tra la Francia e l’Italia, con esperienze accanto a chef importanti, quali Alain Ducasse, al ristorante “La TERASSE” a Jeuan Les Pins per tre stagioni consecutive e Alain Passard, ricevendo la tanto agognata stella Michelin nel 2013.

L’occasione è stata perfetta anche per premiare luigi Crispoldi e Davide Giordano rispettivamente Direttore e chef dell’ORIF i quali hanno sottolineato la missione sociale dell’ORIF (che accoglie studenti in difficoltà per metterli in grado di imparare un mestiere e renderli indipendenti in futuro). Importante anche ricordare che l’ORIF è, all’oggi, partner della SAIG, per sviluppare progetti ed avvenimenti.

Una targa è stata consegnata anche al Console La Piana per l’eccellente lavoro di rappresentanza svolto in collaborazione con la SAIG nella promozione e diffusione della cultura italiana nel Cantone di Ginevra

Il Premio delle “Eccellenze Italiane in Svizzera Romanda”, ideato dalla SAIG, vuole essere un riconoscimento nonché un ringraziamento a quella fascia di italiani, sconosciuti o poco conosciuti nel mondo associazionistico e dalle autorità locali per l’importante e continuo lavoro portato avanti con la professionalità che li contraddistingue e li definisce. Veri italiani che, per scelta o per necessità, si sono trasferiti all’estero ove, forti della loro italianità, ricoprono oggi posizioni importanti che non solo danno lustro all’Italia, ma contribuiscono anche all’economia locale ed allo sviluppo di progetti importanti. Una vetrina che afferma e conferma il ruolo fondamentale dell’italianità nel Cantone di Ginevra.

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La SAIG nella Regione Toscana in visita istituzionale

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Nei giorni 26, 27, 28 e 29 aprile, una delegazione della SAIG condotta dal Coordinatore Carmelo Vaccaro e composta da Menotti Bacci, Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, e dai presidenti delle Associazioni di italiani a Ginevra e, nello specifico per l’associazione dei Calabresi, Francesco Decicco, per quella dei Laziali, Guglielmo Cascioli, per l’ACAS, Vincenzo Bartolomeo, il Tesoriere della SAIG, Gino Piroddi e Riccardo Galardi, si è recata nella Regione Toscana, in viaggio istituzionale, per incontrare rappresentanti della Città di Lucca e Firenze.

Si è trattato di una visita programmata, al fine di discutere e promuovere collaborazioni per valorizzare l’Italia attraverso le associazioni aderenti alla SAIG.
Questa è la prossima sfida che la dirigenza della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra si è prefissata. Quella di organizzare eventi socio-culturali coinvolgendo e promuovendo nello specifico il territorio delle città e Regioni italiane.

Per dare seguito a questa idea di grande rilievo, la SAIG ha iniziato proprio dalla Toscana, quale regione Capitale del Rinascimento che ha dato i natali a molti illustri personaggi che hanno fatto la storia quali, tanto per citarne alcuni, Dante Alighieri, Leonardo Da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Botticelli, Giacomo Puccini. L’iniziativa della SAIG è dunque iniziata da qui, con un viaggio itinerante tra le varie città d’arte al fine di promuovere l’Italia e, nello stesso tempo, dare lustro alle comunità di appartenenza residenti a Ginevra e dintorni.

Lucca è stata la prima delle tappe programmate.

L’incontro con la Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, Ilaria del Bianco, ha avuto luogo nella Sede centrale e storica dei lucchesi nel Mondo, dove ad attenderci cera anche Alessandro Pesi, ex Presidente dei Lucchesi nel Mondo, conosciuto per essere venuto spesso a Ginevra. Da subito è stata evidente un’intesa a 360 gradi sull’associazionismo italiano nel Mondo. Difatti, questa realtà associativa mondiale, costituita l’11 settembre 1968 e già forte dei suoi 50 anni di storia ed esperienza nel gestire le migliaia di lucchesi nel Mondo, ha le idee chiare nel ben rappresentare i suoi iscritti, ha manifestato grande interesse a stringere rapporti di collaborazioni con la nostra Associazione al fine di aderire nei progetti futuri che la SAIG ha presentato.

Dopo le presentazioni e lo scambio di doni, la delegazione SAIG è stata accompagnata, dalla Presidente Del Bianco, al Comune per incontrare il Sindaco della Città di Lucca, Alessandro Tambellini. L’accoglienza è stata cordiale ed amichevole. Il Coordinatore Vaccaro, ha presentato una serie di proposte e progetti nei quali la Città di Lucca ed i suoi illustri personaggi avranno un ruolo di primo piano. Il Sindaco Tambellini si è dimostrato molto interessato a creare eventi in collaborazione della SAIG ed i suoi partner nel Cantone di Ginevra.

Lo scambio dei regali ha preceduto l’interessante visita del Palazzo comunale e le foto di rito.
Il Coordinatore ha poi invitato, a Ginevra, gli interlocutori lucchesi a presenziare ai prossimi eventi organizzati dalla SAIG.

La prima giornata di incontri è terminata, attorno ad una tavola per una sontuosa cena lucchese offerta dalla presidente Del Bianco.

Incontro con Michele Pierguidi

Nella giornata di lunedì 29 aprile, la nostra delegazione è stata ricevuta nella prestigiosa sede del Comune di Firenze, Consiglio 2, dal suo Presidente, Michele Pierguidi. Anche per il rappresentante istituzionale fiorentino i propositi evidenziati dalla SAIG sono stati di grande interesse, in particolare tra i vari eventi discussi e da organizzare, ci sono stati il ritorno a Ginevra degli “Sbandierai degli Uffizi”, chiamati altresì “Sbandieratori di Firenze” rinomati in tutto il Mondo per la loro destrezza nell’ esibire un programma estremamente particolare. Inoltre, il Presidente Michele Pierguidi, oltre ad essere il Rappresentante Comunale del Consiglio 2, ricopre la carica di Presidente del “Calcio Storico Fiorentino”.

Partendo da questi successi ottenuti nelle varie discussioni ed incontri con i nostri interlocutori toscani, possiamo affermare che ci sono tutti i requisiti per iniziare una nuova stagione organizzativa, dove la SAIG si presenta come l’interlocutore socio-culturale tra le istituzioni locali e alcune regioni italiane.

La SAIG visita Pisa, Livorno e Vinci

Nella pausa di fine settimana, la SAIG ha colto l’occasione di visitare Pisa e Livorno, ma la meta principale è stata il paesino di Vinci per partecipare alle celebrazioni del 500esimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci.

La SAIG si rallegra di avere avuto modo di constatare che gli interlocutori incontrati in occasione di questo viaggio, hanno dimostrato disponibilità e sensibilità per le esigenze che la delegazione SAIG ha messo loro sul tavolo. Inoltre, la SAIG, consapevole di dover svolgere il proprio mandato in un periodo storico caratterizzato dai molti e nuovi flussi migratori nonché convinta che il servizio da rendere all’utenza va proposto come servizio che venga percepito come non solo utile, ma anche costruito sulle esigenze particolari che l’utenza possa avere, cerca sempre nuovi orizzonti al fine di arrivare a colmare il proprio ruolo di Associazione culturale.

La SAIG ringrazia la Presidente Ilaria Del Bianco, il Sindaco Alessandro Tambellini, il Presidente Michele Pierguidi, Riccardo Galardi e tutte le persone incontrate per la loro disponibilità alle iniziative proposte, e per la calda accoglienza alla delegazione SAIG, augurando loro, al contempo, un buon e proficuo lavoro.

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“Decreto Sicurezza” e le nuove modifiche al codice della strada: una legge che ignora le esigenze degli italiani all’estero

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Con la conversione in legge del decreto sicurezza (Dl 113/2018), votata lo scorso 28 novembre dalla Camera, in Italia diventa vietato anche guidare l’auto di un parente, di un amico o di un collega che abitano all’estero. È un effetto collaterale, probabilmente indesiderato, della stretta inserita nel Codice della strada contro i “furbetti della targa estera”.

Dunque, ancora una volta, le esigenze degli italiani all’estero vengono ignorate come se non interessasse a nessuno i milioni di euro che, ogni anno, entrano grazie al ritorno in “Patria” di noi, come possiamo definirci “italiani”?

Dopo i proprietari di immobili che sono stati assillati con tutte le tasse possibili, questa volta ad essere penalizzati, saranno gli italiani residenti all’estero con auto con targa straniera. A creare nuovi problemi agli italiani fuori dai confini è proprio il “Decreto Sicurezza” che, dopo essere entrato in vigore, alla fine del 2018, ha causato a tanti italiani soprattutto frontalieri, parecchi problemi con esborsi pesanti.

A qualche mese dell’entrata in vigore, si delineano già i primi risultati negativi, soprattutto nelle zone di confine. Pertanto, ci siamo immersi in quella che è una vera e propria confusione, per capire meglio la dinamica di questo complesso “Decreto Sicurezza”, Abbiamo chiesto a diversi addetti ai lavori che ci hanno risposto inviandoci i loro pareri o precisazioni.

La prima ad essere stata interpellata è stata l’On. Angela Schirò (PD) che ha fatto un’interrogazione parlamentare in proposito ai problemi che, a suo parere, incombono sugli italiani all’estero con l’entrata in funzione del “Decreto Sicurezza”.

On. Schirò, quali sono le problematiche a cui vanno incontro gli italiani all’estero con tanto discusso “Decreto Sicurezza”?

-“Per gli italiani all’estero il “Decreto Sicurezza” riserva molte sorprese.
Intervenendo in materia di circolazione degli autoveicoli, infatti, la legge ha modificato l’articolo 93 del Codice della strada con l’obiettivo, condivisibile, di arginare la cosiddetta esterovestizione dei veicoli o l’intestazione fittizia di veicoli immatricolati all’estero. L’applicazione della normativa, tuttavia, in mancanza di chiare disposizioni, ha finito per colpire moltissimi cittadini italiani residenti all’estero che utilizzano veicoli di proprietà con targa straniera.

In queste ultime settimane, sono state decine le segnalazioni di connazionali residenti in Europa che denunciano di essere stati sanzionati.

Per questa ragione, ho presentato un’interrogazione ai Ministri Salvini e Toninelli in cui chiedo di chiarire quale sia la documentazione di cui il cittadino italiano residente all’estero debba dotarsi se iscritto AIRE, o non ancora iscritto AIRE in quanto residente all’estero da meno di 12 mesi. Questo anche per evitare, come ripetutamente segnalato, che vengano sanzionati cittadini AIRE che, in seguito ai controlli, risultino ancora iscritti al comune di origine a causa del mancato allineamento delle anagrafi.

Ai ministri, inoltre, ho chiesto se non ritengano possibile introdurre – anche attraverso atti amministrativi – forme di “comodato privato” al fine di consentire l’utilizzo di un veicolo con targa straniera (anche per prestito) ai familiari di un cittadino AIRE che, per varie ragioni, risiedono in Italia (sono tanti i casi di familiari, ad esempio, fermati alla guida di un veicolo con targa straniera nel periodo delle festività). Infine, se non ritengano necessaria una capillare campagna informativa mediante la rete diplomatico-consolare e il diffuso network associativo e dei media italiani all’estero, finalizzata a fornire indicazioni circa le nuove disposizioni e i documenti necessari per evitare sanzioni.”-

Per una questione di parità di diritti e diritto di replica, abbiamo chiesto, all’On. Simone Billi, (Lega) cosa ne pensa di questo “Decreto Sicurezza” chiamato anche “Decreto Salvini”

On. Billi, gli italiani AIRE in Europa si lamentano molto del “Decreto Sicurezza”. Ancora una volta, si ignorano le esigenze di chi è all’estero. Cosa ci dice in proposito?

-“La norma ovviamente deriva dalla volontà di bloccare chi elude gli obblighi assicurativi, fiscali e chi intende con questo mezzo non pagare le multe che prende in Italia, perché tanto chissà da dove arriva.

Le eccezioni principali a questa norma sono nel caso in cui il veicolo immatricolato all’estero sia in leasing o in locazione senza conducente da impresa costituita in un altro Stato membro dell’Unione europea, e nel caso in cui il veicolo sia stato concesso in comodato ad un lavoratore o collaboratore di un’impresa costituita in altro Stato membro dell’Unione europea o aderenti allo Spazio economico europeo.

L’obiettivo è pertanto quello di contrastare il fenomeno della cosiddetta esterovestizione che, negli ultimi anni, ha assunto particolare rilevanza. Si tratta quindi di disposizioni importanti, che già stanno conseguendo gli obiettivi per i quali sono state introdotte, ossia “beccare” i furbi che usavano targhe straniere per circolare in Italia e non pagare quello che dovevano pagare. In alcuni casi particolari, le nuove disposizioni dovranno essere raccordate con altre già vigenti, e stiamo lavorando proprio su questo.

Il provvedimento è stato fatto per gli stranieri che vengono in Italia a fare i furbi, ma la legge è generale per cui vengono colpiti anche i cittadini italiani residenti all’estero che si comportano correttamente. Colpire i furbetti con la targa straniera è un diritto e dovere nei confronti di tutti quelli che invece in Italia pagano le tasse, pagano le multe e pagano l’assicurazione.

Sto lavorando per sensibilizzare maggiormente il Governo e cercare di migliorare questa legge, in particolare nei confronti degli italiani che vivono in Europa, come ad esempio San Marino, Svizzera, Austria, Francia, Germania. Questi sono infatti i paesi dove gli italiani residenti più facilmente raggiungono l’Italia con la propria auto con targa straniera.”-

Per una maggiore precisazione, abbiamo interpellato il Touring Club Svizzero di Ginevra che ci ha inviato la seguente:

-“Quando si prende in prestito un auto l’autorizzazione all’utilizzo è obbligatoria. Le autorità italiane controllano severamente se conducente e proprietario corrispondono, per evitare il traffico di auto rubate.
L’autorizzazione all’utilizzo deve essere convalidata dal comune di residenza (del proprietario del veicolo), da un notaio o presso la polizia. Le autorità trattano in maniera differente le certificazioni. Per questo vi consigliamo di contattarle anticipatamente. Con il timbro viene convalidato il valore giuridico della firma del proprietario. In caso di sospetto traffico di auto rubate, le autorità italiane possono sequestrare il mezzo.

Quindi valgono le seguenti restrizioni doganali:
– Se l’immatricolazione del veicolo e la residenza del conducente è in Svizzera e viaggia in Italia è in regola;
– Se la residenza del conducente è in Svizzera e guida un auto immatricolata in Italia, in Italia, non è in regola;
– Non è in regola nemmeno se la residenza del conducente è in Italia e guida un veicolo con l’immatricolazione in Svizzera in Italia.

Le violazioni delle restrizioni doganali saranno severamente punite. Le persone residenti in Italia, indipendentemente dalla nazionalità, che guidano un veicolo immatricolato all’estero, che ne siano proprietari o solo conducenti, pagano una multa da 712 euro a 2848 euro. Anche il veicolo sarà confiscato. Pertanto, coloro che guidano in Italia con la propria auto non devono prestare il proprio veicolo ad una persona residente in Italia, compresi i parenti.”-

Ma allora, un italiano con la patente Svizzera, può guidare un’auto con le targhe italiane e cosa deve fare per poterlo fare rispettando la legge?

Nel 2016, “La Notizia di Ginevra” aveva già trattato questo argomento interpellando l’allora On. Alessio Tacconi che, a suo tempo, si era interessato per noi per darci una risposta chiara. Difatti, ci rispose che:
-“Un italiano con la patente Svizzera guida un veicolo con targa italiana si potrebbe trattare o di un veicolo preso a noleggio o in prestito (con l’autorizzazione del proprietario) o di un veicolo a lui stesso intestato se al momento dell’acquisto indica un domicilio fiscale presso una persona fisica residente in Italia (art. 134 CdS).”-

Anche in questo caso e con la nuova legge, abbiamo voluto il parere dell’On. Alessio Tacconi per quando riguarda i rischi che corre un italiano con la patente estera che guida un’auto immatricolata in Italia:

-“Con l’approvazione del decreto Sicurezza del novembre 2018, sostanzialmente nulla cambia per gli italiani residenti all’estero che vogliano guidare una automobile con targa italiana. Resta possibile guidare una vettura con targa italiana presa a noleggio o in prestito da amici o parenti, premurandosi, in questo caso, di portare con sé una dichiarazione scritta del proprietario che autorizza l’utilizzo del mezzo. Con tale autorizzazione, si sarà pienamente in regola. Chi torna in Italia con la propria auto dovrà fare attenzione, invece, al caso contrario, prima di fare guidare il proprio mezzo a qualcun altro. Il decreto, infatti, introduce il divieto di circolazione, per chi è residente in Italia da almeno 60 giorni, con un veicolo immatricolato all’estero.”-

Comunque per stare tranquilli basta avere tutti i documenti in regola: patente Svizzera, permesso di residenza in Svizzera, carta identità italiana con indirizzo svizzero regolarmente indicato e una copia dell’iscrizione all’aire, eventuale permesso del proprietario per la guida dell’auto con targa straniera. In questo modo le autorità nulla potranno eccepire né procedere ad elevare sanzioni.

In conclusione mi viene da pensare che, volendo a tutti i costi fare meglio, alla fine si fa peggio. In questo gioco dove il cane si morde la coda, spesso a farne le spese sono sempre gli italiani all’estero. Forse, sarebbe ora che si istituisse un Ministero per i più dei cinque milioni di italiani iscritti all’AIRE, al fine di legittimare gli stessi diritti degli italiani in Italia. Dare la possibilità di un giusto riconoscimento del ruolo che gli italiani dell’altra Italia ricoprono nel mondo, altrimenti, di questo passo, non saprei capire l’importanza di possedere un Passaporto italiano per un italiano all’estero.

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Claudio Isabella Valenzi, ad un anno dalla scomparsa, la moglie Sonya lo ricorda

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Certe storie si possono raccontare solo se vi è il ricordo di persone che hanno lasciato il segno, che hanno dimostrato di essere all’altezza di vivere la propria vita, affrontando le sfide che la stessa ci chiama ad affrontare.

La SAIG vuole ricordare Claudio Isabella Valenzi con queste parole tenendo sempre presente il suo fervore e lo spirito vitale che ha sprigionato, continuerà a sostenerci nel suo ricordo rallegrando le nostre giornate.

In ricordo di Claudio
della moglie Sonya

È un onore per me ringraziare l’associazione calabrese e la SAIG. E questo per il loro sostegno, e la loro capacità di far ricordare con sensibilità e affetto, mio marito Claudio, come direi teneramente il nostro Claudiuccio.

Claudio era così attaccato e fiero delle sue radici calabresi, e portava alta e con fierezza la bandiera della sua amatissima Italia. Metteva un punto d’onore a partecipare alle diverse manifestazioni del associazione calabrese, sempre presente e attivo con grande piacere a tutte le attività.

Sono molto orgogliosa di avere amato, e di essere stata tanto amata in ritorno, da un marito cosi coraggioso e pieno di vita. Con il mio padre hanno subito agganciato, il loro amore comune per questa nostra bella patria gli ha uniti dal inizio. Claudio si è pure affezionato delle mie origine valesane, mi diceva spesso “Le Valais à jamais dans mon coeur”. Un uomo di cuore, casareccio come piaceva a lui dire ma curioso per lo scoprire nuovi orizzonti.

Claudio era in piena ascensione della sua carriera al Credito Svizzero, molto apprezzato da i suoi superiori, colleghi e clienti. Dove andava, sapeva farsi apprezzare ed amare, il suo viso e il suo sorriso cosi accoglienti e solari facevano di lui un essere dove si stava bene accanto.

Con lui ho vissuto scorci di vita intensi e bellissimi. Eravamo sicuri che il nostro grande amore, e la nostra attitudine a essere positivi e combattivi, dovesse dare i suoi frutti. Il tempo, ci avrebbe dato la forza di vincere questa terribile malattia, creare un miracolo, per sconfiggere il male in questa grande e impari sfida. Sapevamo che dovevamo trascorrere questo tunnel tutto buio ma ci siamo focalizzati solo sulla luce che vedevamo tutto in fondo.

Non l’ho mai visto piangere o lamentarsi pure se ha vissuto tante prove, a sempre dimostrato molto coraggio, forza e positività che ci trasmetteva pure a noi tutti che l’abbiamo accompagnato in questo difficoltoso cammino.

Penso comunque che abbiamo vinto nel far vivere quest’amore, che portiamo per la vita in se stessa, di là di tutto ciò.

Si Claudio è stato un grande guerriero, ricordiamolo sempre con il suo animo generoso, e il suo splendido sorriso, che comunicava a noi tutti, la sua gioia di vivere.

Claudio ti serbo nel posto più sicuro che c’è, ti tengo perennemente nel mio cuore”

Sonya

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I Ricchi e Poveri per la prima volta a Ginevra: La fabrica dei successi al Theatre du Leman

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Dopo oltre 50 anni di carriera, lo scorso 29 marzo, per la prima volta a Ginevra, i “Ricchi e Poveri” famosi in tutto il mondo per i loro successi canori che hanno incantato diverse generazioni, hanno trovato un’atmosfera pimpante creata dai loro fans al Theatre du Leman.

Angela e Angelo dei “Ricchi e Poveri” hanno subito infiammato l’atmosfera del Teatro dalle prime note. Il tripudio dei circa 1000 presenze, hanno fatto sentire il loro calore, cantando e danzando per tutta la durata dello spettacolo ai graditi artisti.

Tra la prima e la seconda parte del concerto, un regalo è stato fatto al pubblico presente. Difatti è apparsa, come d’incanto, la cantante Americana Laura Bretan che si è esibita in 5 brani ed ha subito annunciato la professionalità di una esperta artista canora. Laura Bretan si è fatta conoscere dopo essere stata finalista, all’età di solo 13 anni, negli American Got Talent, vincitrice di Roumanian Got Talent e finalista all’Eurovisione 2019 per la Romania.

Il successo annunciato di questo concerto è dovuto alla determinazione di Laura Stone, Attrice, cantante e Presidente della BG-Music che, con la sua intraprendenza offre dei concerti di artisti italiani a Ginevra e nel Mondo.
Personalità umile e affabile, Laura si è presentata alla comunità italiana a Ginevra come una di noi, entrando nel circuito degli addetti ai lavori in punta di piedi ma con la dovuta determinazione a contribuire all’italianità nel Cantone.

Presenti il Console Generale d’Italia, Antonino La Piana. La SAIG, invitata all’evento, ha partecipato con una degna rappresentanza per onorare Laura Stone ed il suo infaticabile ruolo nella comunità italiana di questo Cantone.

Per i prossimi appuntamenti musicali di Laura: www.bgmusic.ch

C. Vaccaro

L’Associazione Calabrese di Ginevra festeggia l’arrivo della Primavera

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La primavera risveglia, come ogni anno, natura e spirito di rinnovamento. A Ginevra, oltre al tanto agognato cambio di stagione, i nostri connazionali delle varie associazioni regionali si organizzano per passare dei bei momenti conviviali tra loro e festeggiare l’arrivo della bella stagione.

Sabato 30 marzo è stato la volta dell’Associazione Calabrese, che, attraverso un rinnovato Comitato, ha accolto numerosi ospiti nella Salle d’Aire a Vernier allestita per la festa di Primavera Calabrese 2019.

Il Presidente Francesco Decicco, ha esordito presentando il nuovo gruppo dirigente, scaturito dall’ultima assemblea del 9 marzo scorso, rafforzato da tanti giovani. Tommasina Isabella Valenzi Irma Zurzolo Gian Piero Isabella Valenzi Maria Kressibucher Giuseppe Folino Giovanni Zurzolo Giuseppe Rocca Antonio Folino Immacolata Pungitore Giuseppe Mastroianni, con l’aggiunta delle due new entry: Guido Olivadoti e Aurora Pungitore. Rimangono così invariate le cariche dirigenziali.Circostanza, questa, che fa sperare in una ancora lunga carriera della rappresentanza calabrese nel Cantone.

Nel suo discorso il presidente ha poi evidenziato qualche punto di cambiamento non tralasciando la strada tracciata dai suoi predecessori nella rappresentanza della Regione Calabria nel nostro Cantone. L’occasione è stata favorevole per ringraziare il Deputato cantonale Daniel Sormanni e i presidenti e rappresentanti delle associazioni giunti a portare agli amici Calabresi la testimonianza di una condivisione di sentimenti che travalica le diversità regionali, da tutti percepite come patrimonio nazionale comune e indivisibile, il saluto del Console Aggiunto a Ginevra, Roberta Massari, ha chiuso la prima parte protocollare.

Dopo di che è stato dato l’inizio ai festeggiamenti per dar vita ad una serata all’insegna della tradizione calabrese, nella quale non potevano mancare, come di consueto, i prodotti tipici della Regione e la degustazione di dolci artigianali. Il tutto condito con il brio e con il piacere di stare insieme ben noti a quanti sono soliti raccogliersi attorno all’Associazione.

Una serata che testimonia il ruolo sempre importante dell’associazionismo nel nostro Cantone, come elemento di aggregazione che utilizza una festa per riunire quanti hanno voglia di rivedersi, o di conoscersi tra corregionali attorno ad una tavola che celebra la tradizione culinaria della regione Calabria, con preparazioni sempre molto apprezzate dai commensali.

L’animazione ben riuscita della serata è stata assicurata dall’Orchestra “Pensieri e Nuvole” che si è esibito in un variegato repertorio che ha spaziato dai classici della musica regionale italiana ai brani di successo contemporanei percorrendo le più recenti epoche musicali. Il Cantante a trascinato in pista i commensali e fatto divertire coinvolgendoli nei vari brani. Le loro note hanno accompagnato le evoluzioni dei tanti ballerini che con sempre rinnovato entusiasmo animano le feste di questo genere.

L’Associazione Calabrese, ancora una volta, ha dato prova di grande capacità di raccogliere attorno ai colori sociali un vasto numero di corregionali e simpatizzanti di tutte le età, a dimostrazione dei forti vincoli e degli spiccati sentimenti di appartenenza di quanti hanno le proprie origini in quella meravigliosa Regione italiana.

Circa 200 le presenze a questo appuntamento, richiamati dal desiderio di rincontrarsi in una serata tutta italiana, attraverso la briosa atmosfera di cui, l’indole calabrese riesce a trasmettere. Certo, rimanendo nel fascino delle tradizioni calabre, non potevano mancare, e come di consueto non sono mancati, prodotti tipici della regione e la degustazione di dolci artigianali, fuoriusciti dalle maniere antiche dalle donne esperte del Comitato. Il tutto ornato con la verve e con il piacere di passare insieme ben noti a quanti sono soliti raccogliersi attorno ai Calabresi di Ginevra.

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