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79° edizione Vogue de Carouge

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Al ritorno delle vacanze estive di molti ginevrini, ad attenderli nella Città di Carouge un fine settimana di festa con musica e balli, prodotti gastronomici locali e di varie nazioni, profumi e colori che annunciano momenti di convivialità tra i cittadini della “Città Reale” ed i tanti visitatori che la popolano in occasione di questa tradizione, ormai consolidata, della Vogue de Carouge, quest’anno svoltasi lo scorso 31 agosto, 1 et 2 settembre 2018.

Sempre con lo stesso entusiasmo, da 79 anni si svolge questa festa popolare promossa dalla Società “Cartel di Carouge” che riunisce artigiani e associazioni locali. La festa è divenuta una kermesse di grande spessore culturale, ed è ormai tradizionale appunt40642812_2061472683903395_333673689943900160_o amento da non mancare non solo per gli abitanti della città, ma anche di Ginevra e dei dintorni.

La Place de Sardaigne, la Place de la Taillanderie, la Place du Marché, l’Eglise Sainte-Croix e il Bd des Promenades si vestono in festa e fanno da cornice alle esibizioni di formazioni musicali di ogni genere, che hanno offerto un repertorio capace complessivamente di soddisfare tutti i gusti. Tra i complessi bandistici si è particolarmente distinta la Musica Municipale di Carouge, ma hanno ben figurato anche diverse bande musicali del Cantone. Molto apprezzate dal pubblico, che con la sua presenza massiccia ha testimoniato del successo dell’iniziativa, anche le esibizioni di numerosi gruppi rock, jazz e folk, delle orchestre di varietà, dei cori classici e delle formazioni di danze di vari stili.

La rinomata Kermesse della Vogue de Carouge è iniziata il venerdì sera del 31 agosto con la cerimonia di apertura, caratterizzata dalla presenza delle autorità cantonali, comunali ornata dalle note della Banda Musicale della Città di Carouge. Di fatti, dopo l’intervento del Presidente del Cartel de Carouge, Daniel Mouchet e del Presidente del Consiglio Comunale della Città di Carouge, Stéphane Barthassat è stata la volta del Sindaco Nicolas Walder a portare il saluto delle sue colleghe del Consiglio Amministrativo, Anne Hiltpold e Stéphanie Lammar. Nicolas Walder, rivolgendosi alla popolazione di Carouge, ha manifestato la sua soddisfazione per il perdurante successo che questa manifestazione maturata e perdurata nel tempo, ringraziando la struttura di volontariato che circonda questa bella festa.

Completati i discorsi ufficiali, i saluti ed i ringraziamenti di rito, il folto pubblico presente ha avuto la possibilità di trascorrere convivialmente le serate nella storica cittadina di Carouge, da sempre simbolo della comunità italiana residente a Ginevra.

Le associazioni italiane tradizionalmente presenti alla Vogue de Carouge

Ormai sono anni che l’Italia è presente, con alcune associazioni italiane, alla kermesse della “Città Sarda”. Anche quest’anno, il compito di rappresentare l’Italia è stato affidato a due associazioni regionali di alto spessore rappresentativo: l’Associazione Calabrese di Ginevra e il Circolo ginevrino dell’Associazione Regionale Sarda. Francesco Decicco e Lorenzina Zuddas, rispettivi presidenti delle due realtà associative, hanno guidato i loro comitati a rappresentare degnamente i colori italiani, presentando cultura e tradizioni culinarie delle rispettive regioni, rappresentando al meglio quella che è la tradizionale gastronomia italiana.

Un sentito ringraziamento a queste associazioni per l’impegno costante profuso nella promozione dell’Italia, ovunque e ogni volta se ne presenti l’occasione. Con la loro attiva presenza tengono alta la bandiera delle proprie regioni e dell’Italia intera.
Un particolare ringraziamento al Club Forza Cesena di Ginevra, che quest’anno festeggia il 45° anniversario dalla fondazione, che non ha potuto partecipare per impedimenti di natura familiare del Presidente Oliviero Bisacchi.

La Città di Carouge: perche la Città Sarda e Città reale?40747580_2061472753903388_861235599632236544_o

Anche se da ormai 200 anni non è più una città reale savoiarda, ma appartiene alla Svizzera, la città di Carouge, progettata da architetti italiani, ha mantenuto fino ad oggi il suo fascino meridionale. Strategicamente situata sull’Arve, si è rivelata fin dal I secolo a. C. un luogo privilegiato per i ponti, le istituzioni doganali e le fortificazioni.

Carouge è stata aspramente contesa per secoli; nel XVIII secolo i suoi signori dell’epoca, i Duchi di Savoia, la rinnovarono completamente per fare concorrenza a Ginevra. Nel decennio 1760-70 lo sviluppo di C. fece parte degli obiettivi politici ed economici di Torino. Preoccupate dallo sviluppo anarchico di C., le autorità sarde prepararono nel 1772 un piano regolatore (piano Garella). Nel 1777 C. venne autorizzata a ospitare due fiere annuali e un mercato settimanale. Nel 1780 C. divenne capoluogo di una provincia omonima e nel gennaio del 1786 venne promossa a città reale.

Il risultato fu una città dallo stile meridionale, con una pianta a scacchiera su cui spiccavano gli isolati quadrati di case regolarmente ordinati. Molte delle case in stile neoclassico e molti dei giardini nei cortili interni si sono mantenuti in buone condizioni fino ad oggi, per cui ospitano ristoranti, boutique di moda, officine, atelier e negozi di antiquari.

10° Anniversario della SAIG a Roma

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Nel quadro del 10° Anniversario della SAIG, una delegazione della società si è recata nella capitale con un programma volto ad essere presente nel cuore delle istituzioni, affinché la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, potesse portare la propria italianità in rappresentanza degli italiani che ella rappresenta nel Cantone di Ginevra. La delegazione guidata dal Coordinatore Carmelo Vaccaro, era composta da Francesco Decicco, Presidente dell’Associazione Calabrese di Ginevra, Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Regionale Pugliese, Alessandra Testaguzza, membro di Comitato, il Cassiere, Gino Piroddi, Vincenzo Bartolomeo e Riccardo Galardi, Revisori dei Conti.

La missione romana inizia il venerdì 1° giugno con l’incontro con una delegazione dell’Associazione Paliké Onlus (APO), gruppo associativo siciliano di Palagonia in provincia di Catania, località natia del Coordinatore della SAIG. Dopo la giornata libera del venerdì pomeriggio la delegazione SAIG si è presentata all’invito della Parata Militare che si svolge, come ogni anno, nei Fori Imperiali in occasione della festa della Repubblica. La rappresentanza SAIG è stata invtata nella tribuna adiacente a quella presidenziale per assistere alla Parata Militare stessa, danso, cosi’ occasione alla delegazione di parteciparvi accanto le più alte cariche dello Stato, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al neo Presidente del Consiglio, passando per i Presidenti di Camera e Senato con a seguito i vari ministri, appena nominati, oltre ad altre personalità civili, politiche, militari ed ecclesiastiche.

Assistere alla Festa della Repubblica del 2 Giugno a Roma è come entrare nel cuore dei valori italiani attraverso la storia che i luoghi romani sanno esprimere. Tra il Colosseo, passando dai Fori Imperiali per il Vittoriano, due epoche diverse dove l’Italia raccoglie secoli di storia. Con la sfilata ai Fori Imperiali, l’Italia esprime ogni anno la sua grandezza nell’essere una Repubblica dalle tante risorse che, attraverso la sua storia millenaria si conferma come la culla della civiltà moderna. La gran parte del patrimonio culturale ed artistico del Mondo si trova ancora oggi nel nostro paese o da cui proviene.roma2

Molto emozionante si è rilevata la partecipazione ai Fori. Assistere di persona alle celebrazioni è stato veramente un’occasione unica per apprezzare in pieno l’impegno di tutte le nostre forze armate profuso in favore di moltissime persone in difficoltà nel mondo. Le nostre missioni di pace rappresentano oggi uno dei punti di forza, la punta di diamante delle nostre forze armate, che ogni giorno dedicano con passione ed estrema professionalità ad alleviare i problemi di chi si trova a subire guerre e violenze.

Particolarmente spettacolare è stato l’atterraggio di un paracadutista esattamente di fronte al palco prewsidenziale, cosi’ come l’esibizione delle Frecce tricolori, che hanno concluso la manifestazione, che, come sempre, ovunque si trovino, regalano uno spettacolo unico, rilasciando nel cielo i nostri colori nazionali.

Per i membri della delegazione SAIG è stato un onore partecipare, come rappresentanza associativa italiana a Ginevra, che ha dimostrato in questi anni una costante lealtà verso la nostra Nazione di provenienza. Un’italianità, quella di Ginevra che, attraverso le associazioni con le varie funzioni socio-culturale e informative, si unisce a tutte quelle esistenti all’estero che nei decenni hanno valorizzato e portato alto il nome dell’Italia fuori dai suoi confini.

La domenica 3 giugno, un’accoglienza calorosa è stata riservata alla SAIG da parte del diplomatico ecclesiastico, S. E. l’Arcivescovo Monsignor Silvano Maria Tomasi, Nunzio Apostolico del Vaticano presso l’ONU e le Organizzazioni internazionali fino al 2016. L’Arc. Tomasi ha visto nascere la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, nel 2008, ed ha seguito le sue attività sempre con attenzione. Una bella conversazione tra amici ricordando quanto la sua permanenza in terra elvetica sia stata molto gradita ai ginevrini. Questo bel momento conviviale si è concluso con una passeggiata che ha condotto la delegazione e Mons. Tomasi in Piazza San Pietro per l’Angelus di Papa Francesco.
Ancora un ricordo indelebile per la delegazione SAIG che si porta dietro le immagini di un uomo che emana pace interiore, attraverso umiltà e buon senso.

Il 4 giugno è stata la giornata clou della missione a Roma: le visite alla Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.roma3

A causa delle attività incerte della politica italiana, la delegazione SAIG, non ha potuto portare al termine gli incontri istituzionali previsi con deputati e senatori. Pertanto la SAIG ringrazia l’On. Angela Schirò, Parlamentare eletta nella Circoscrizione Europa, per l’accoglienza riservataci. L’On. Schirò, venuta a Roma appositamente per accoglierci, ci ha accompagnato durante la visita, prima di ripartire per altri impegni legati alla sua funzione.
La SAIG ha poi offerto al parlamentare il suo gagliardetto e delle penne commemorative.

Prima della programmata visita al Senato della Repubblica, la SAIG, ha avuto il piacere di incontrare il Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana a pranzo. Il nostro Console Generale, trovatosi a Roma per impegni di carattere personali, non ha rinunciato ad incontrare la SAIG per un momento conviviale e informarsi sul suo programma ed incontri nella Capitale.

Il pomeriggio è stato riservato alla visita al Senato, dove la SAIG ha avuto l’opportunità di vedere le bellezze di Palazzo Madama e sedersi nei banchi degli eletti a questo ramo del Parlamento. Un posto che, insieme alla Camera dei Deputati, si rivela essere pieno di storia e pregno delle decisioni che hanno determinato nel tempo le sorti dell’Italia,

La visita al Senato della Repubblica ha chiuso i quattro giorni di incontri e visite emozionanti della missione rappresentativa della SAIG a Roma, conferendo un bagaglio di ricordi che rimarranno indelebili nelle memorie dei partecipanti e, sicuramente, verranno custoditi insieme a tutti i bei momenti passati insieme in questi dieci anni.

Per motivi organizzativi, la SAIG ha condiviso questa bella esperienza anche con l’APO, in modo da costruire sinergie volte a rafforzarsi in futuro, L’occasione è stata, inoltre gradita alla SAIG, per offrire, ai loro compagni di viaggio dell’APO, il gagliardetto e le penne commemorative.roma4

L’occasione è gradita a tutti noi, per ringraziare quanti hanno contribuito alla realizzazione di questa magnifica esperienza, iniziata qualche mese fa con l’On. Gianni Farina, e proseguita con i nostri parlamentari eletti nella Circoscrizione Europa: On. Angela Schirò, On. Simone Billi, e la Senatrice Laura Garavini.

La festa di San Martino: un’antica passione dell’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra

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La festa di San Martino:

 

Dopo 37 anni di produttività associazionistica nel Cantone di Ginevra, l’Associazione Regionale Pugliese ginevrina rimane una delle poche realtà italiane ad essere seguita da un folto e variegato pubblico.

La “Festa di San Martino”, svoltasi nella Sala Comunale della Città d’Onex, per l’ARPG è ormai diventata un cerimonia che ricorda uno dei momenti più belli del programma festivo annuale pugliese. Anche se programmata quest’anno una settimana prima, quindi, per 45498097_2142487219135274_8055896167982039040_o lo scorso 3 novembre, non è sfuggita al successo, sempre certificato dalla partecipazione numerosa e entusiasta di soci e simpatizzanti e anche da parte delle autorità amministrative della Città d’Onex quali il Sindaco François Mumenthaler accompagnato dalle sue due colleghe Carole-Anne Kast e Ruth Bänziger. A chiudere un parterre di tutto rispetto delle autorità locali è stata la presenza di Daniel Sormanni, Consogliere comunale della Città di Ginevra e Deputato al Gran Consiglio ginevrino.

Sono stati tanti i presidente e rappresentanti dell’associazionismo ginevrino a non voler mancare all’appuntamento per manifestare concretamente la cordialità e considerazione, intese ad affermare l’italianità a Ginevra e rafforzare i legami tra le varie anime della comunità italiana.

Nella sua allocuzione, il Presidente Scarlino ha ringraziato le autorità locali, i presidenti delle varie realtà associative italiane, l’orchestra e tutti i collaboratori che con il loro impegno hanno partecipato alla buona riuscita della serata.

Ad allietare la serata l’Orchestra di Alex Biondi Band, venuti dall’Italia, che si è dimostrata all’altezza della tanta attesa manifestazione. I provetti musicisti e la voce femminile, di alto profilo professionale, hanno magnificamente risposto alle aspettative di un pubblico esigente ed esperto.

Ancora un successo dell’organo direttivo dell’ARPG che hanno ben riuscito l’organizzazione della 45355433_2142487115801951_5508381499415592960_o37esima edizione della festa dedicata al Santo di Tours, ulteriore e ultima occasione nel calendario annuale delle attività dell’Associazione per aggregare i pugliesi e gli italiani di Ginevra e promuovere le tradizioni della Regione Puglia.

Sin dall’antichità la ricorrenza religiosa di San Martino è annoverata nel calendario enologico come una tappa fondamentale del ciclo produttivo. I contadini, infatti, usano dire che “a San Martino ogni mosto diventa vino”. Ed è proprio per festeggiare la nascita del “vino nuovo”, quello ottenuto dalla recente vendemmia, che la seconda domenica di novembre le cantine accolgono gli enoturisti per una degustazione “in anteprima” delle proprie etichette, insieme a gustosi prodotti di stagione del territorio e ai vini novelli, con il loro carico di profumi freschi e invitanti.45441944_2142487085801954_1947270221328809984_n
È un’occasione imperdibile per apprezzare il profondo legame culturale tra il vino e la tradizione e quando si parla di attaccamento alla tradizione, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra è sempre attiva.

Una bella fe45285466_2142487109135285_3742297716168851456_osta quella dell’ARPG, che si conferma una delle associazioni più attive e partecipative del Cantone e, ancora una volta, all’altezza del proprio ruolo di punta nel panorama associativo ginevrino.

In altri contesti, ho già avuto modo di affermare che, a mio parere, le associazioni italiane all’estero, già dai tempi delle prime emigrazioni, hanno avuto sempre un ruolo determinante per la nostra collettività sparsa nel mondo e, quelle rimaste, continuano ad aggrapparsi a quel cordone ombelicale che le lega al luogo d’origine. Inoltre, si sono rivelate un punto di riferimento per dare impulso alla cultura italiana, un punto di incontro tra la vecchia e la nuova emigrazione sino al progressivo arresto di quest’ultima. Ancora oggi, dopo le varie mutazioni o evoluzione dei tempi e la maniera di pensare, l’associazionismo rimane uno dei baluardi che tiene alto il nome dell’Italia all’estero oltre a partecipar45345749_2142487255801937_6796842418013470720_o e all’incremento del PIL annuo della nostra bella Patria.

Un saluto alla primavera con pietanze mediterranee al Corso di Cucina della SAIG

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Nel Corso di Cucina della SAIG del 12 aprile scorso uno dei responsabili, Roberto Corona, accompagnato occasionalmente da Augusta Scotece, ha voluto salutare la primavera con delle pietanze tipiche mediterranee e precisamente partenopee: Paccheri ai frutti di mare e polpette all’amalfitana.

Se qualcuno dovesse pensare che la Campania e solo sinonimo di pizza si sbaglia di molto. In realtà la Campania, denominata anche la terra del sole, del mare e della cultura, fin dall’antichità si è distinta per il suo vasto patrimonio culinario, ricco di prelibatezze uniche al mondo. Non si parla solo cibo ma anche di bevande, basta pensare al limoncello ed ai vini pregiati che provengono dalle campagne partenopee.30708667_1868937126490286_1064234381314359296_o

I Greci ed i Romani, dai tempi antichi, per la preparazione dei loro piatti utilizzavano olio pregiato e durante i banchetti assaporavano vino pregiato proveniente dalla Campania Felix, ovvero da Capua, Cuma, Pompei, Sorrento, Stabia, Nocera e Salerno. La cucina campana si avvale di ingredienti semplici ma è caratterizzata anche da pietanze più elaborate grazie alle influenze spagnole e francesi.

Sarebbe impossibile elencare tutti i piatti e dolci campani, sono tantissimi ed ogni area (beneventana, salernitana, casertana, ercolanese etc.) ha le proprie tradizioni culinarie e varianti delle ricette originali. Senza alcun dubbio, uno dei piatti tipici più apprezzati, non solo in Campania ma in tutto il mondo, è la pizza, che eredita il suo nome dalla regina Margehrita di Savoia.

La ricetta del giorno propostaci dal nostro chef, paccheri ai frutti di mare, si tratta di un primo piatto tra i più amati, a base di pesce e pomodorini, molto semplice da preparare e di grande effetto. Un primo piatto in cui sono racchiusi il sapore, i profumi e i colori mediterranei. Infatti, i paccheri ai frutti di mare sono belli da vedere e buonissimi da gustare. Un primo che, se fatto a regola d’arte, è degno dei migliori ristoranti. Al dir il vero, le allieve del Corso non si sono lamentati, anzi, hanno applaudito a testimonianza di una perfetta riuscita della ricetta.

Le polpette all’amalfitana

30629322_1868937136490285_7408063294126161920_oPer accompagnare i paccheri, lo Chef Corona ha pensato di proporre le polpette all’amalfitana. In realtà la polpetta di per se non ha particolarmente un posto preciso dove sia nata. L’origine delle polpette è ben più “antica” di quanto si possa pensare, addirittura risale ad Apicio, celebre cuoco della Roma Imperiale; ma è soltanto nella seconda metà del XV secolo che troviamo traccia del termine “ polpetta “ nel Libro de Arte Coquinaria del Maestro Martino da Como, anche se in realtà si trattava allora di uno spiedino arrosto ben lontano dalla pietanza che tutti noi conosciamo.

Una cena dove i profumi italiani si sono mescolati con i sapori che hanno ricordato le nostre radici italiche. Una serata come tante, apparentemente, ma con la consapevolezza di essere vini e tramandare le nostre tradizioni. Come dire: veramente una bella serata all’italiana.

C.Vaccaro

La SAIG, raddoppia i commensali della terza età al pranzo mensile

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“Benvenuti in Italia”! Così il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, ha accolto gli invitati speciali nel primo incontro con gli anziani del quartiere.”

Da quel giorno sono passati quasi cinque anni dove, in maniera sistematica ogni mese, la SAIG ha accolto, nella sua sede dell’Av. Ernest-Pictet 10, un numero sempre più crescente di anziani che ha apprezzato questo servizio gratuito. “L’Italie à portée de bouche – L’Italia a portata di bocca”, questo è il nome che è stato dato al progetto scaturito tra Carmelo Vaccaro, Coordinatore SAIG, e Sandrine Gilliéron, Consigliere in Azione Comunitaria dell’Antenna Sociale di Prossimità(ASP), dei quartieri “Servette St Jean- Petit Saconnex” della Città di Ginevra.

L’ambito progetto partì con l’invito e l’accoglienza di 15 anziani a pranzo, una volta al mese, per fargli scoprire o riscoprire quelli che sono i piatti principali della gastronomia italiana. Gli incontri che si sono susseguiti in questi tre anni, si sono distinti per l’apprezzamento della cucina offerta dalla SAIG, tramite i presidenti ed i comitati delle sue associazioni quali Menotti Bacci, Lucchesi nel Mondo e Antonio Scarlino Ass. Regionale Pugliese, responsabili del progetto, con la presenza costante del Presidente dell’Associazione Calabrese Ginevra, Francesco Decicco ed in panchina pronto ad intervenire il Presidente del Club Forza Cesena, Oliviero Bisacchi.
La SAIG per questo progetto si avvale della collaborazione di altri membri indispensabili quali Lisette Bacci, Gino Piroddi, Claude Romanato e Maritza Villegas per l’ASP.

Questi incontri, una prima nel suo genere, nascono dalla necessità di sconfiggere la solitudine molto diffusa tra gli anziani rimasti soli dopo la scomparsa del congiunto. Alcuni dei nostro commensali, sono pensionati di Etablissement Médico-Social (EMS) che ben volentieri, anche se con mobilità ridotta, non rinunciano all’appuntamento mensile. Un altro motivo, molto sentito dalla SAIG, nasce dal desiderio di ringraziare questa fascia d’età della calorosa accoglienza ricevuta dagli italiani. Di fatto, l’età dei nostri anziani corrisponde alle onde di emigrazione iniziate negli anni settanta.30656419_1868772646506734_1702704587242209280_o

Dalla fine del 2013, gli anziani del quartiere di Vieusseux e dei dintorni hanno l’opportunità di incontrarsi regolarmente attorno ad un tavolo italiano, cordiale e appetitoso. Se questo progetto è iniziato con un massimo di 15 partecipanti, col passar del tempo, ha visto raddoppiare l’affluenza dei nostri cari anziani.
Nell’ultimo incontro avuto con la responsabile dell’ASP, Sandrine Gilliéron si è giunti alla conclusione che la domanda a questo appuntamento ha riscosso un tale successo al punto di arrivare ad accogliere 35 anziani a partire dal mese di maggio.
L’ aver costruito un forte legame con alcune comunità anziane del quartiere e il sentirci utili alla vita sociale nella Città di Ginevra non può che renderci immensamente orgogliosi.

Il gusto dell’Italia a tavola

I pasti, completamente gratuiti, propongono un piatto principale e un dessert italiano e costituiscono un’ottima occasione per gli anziani del quartiere di scoprire il cibo italiano e, soprattutto, l’atmosfera calda e festosa che permette loro di trascorrere del tempo immersi nella dolcezza e nei sorrisi.

Molti anziani, infatti, raramente hanno l’opportunità di condividere la loro vita quotidiana e il loro pasto con i propri cari. Molti abitano soli e questa occasione offre loro una possibilità di socializzazione importante .
Questi momenti hanno soprattutto lo scopo di prevenire l’isolamento degli anziani, consentendo loro di mantenere legami con la vita del loro quartiere. Questi pranzi, inoltre, creano collegamenti all’interno del territorio e permettono di scoprire la cultura italiana che è anche calore e buon cibo e la popolazione di lingua italiana ha la possibilità di riconnettersi con le sue radici.

Questi pasti sono aperti anche agli anziani degli EMS, affinché possano uscire e incontrare altri residenti.
Durante il loro primo pranzo alla SAIG gli anziani vengono generalmente accompagnati da un parente o da un volontario . Naturalmente gli accompagnatori sono i benvenuti.

A questi pasti, che durano circa due ore, i presidenti delle associazioni italiane aderenti alla SAIG sono presenti per accogliere e servire gli ospiti. Grande, dunque, la soddisfazione dei partecipanti, molti dei quali francofoni che partecipano agli incontri perché hanno un legame speciale con l’Italia e questa occasione permette loro di passare del tempo di qualità con gli amici immersi nella cultura italiana.

C. Vaccaro

 

“La culture se met à table” Maison du Quartier de la Jonction

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Mercoledì 11 aprile si è concluso il ciclo di eventi denominati “La culture se met à table”, organizzati dalla Maison du Quartier de la Jonction in collaborazione con la SAIG e con il patrocinio della Ville de Genève.

Questi tre appuntamenti, che hanno visto la cultura italiana a Ginevra in diverse sfaccettature, hanno riscontrato un successo inatteso, anche grazie alle pietanze culinarie eseguiti dai cuochi della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG). Di fatti, nei due precedenti incontri, la partecipazione del pubblico ginevrino è stata notevole soprattutto nell’ultimo incontro dedicato alla musica, in concomitanza con la “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, nel novembre 2017. Nella serata hanno partecipato più di 70 appassionati del settore.30726670_1868504779866854_5756348154895138816_n

In questo ultimo appuntamento, la scrivente come responsabile del progetto, insieme a Patrizia Ceresa, abbiamo avuto il piacere di ospitare un incontro di letteratura e gastronomia che hanno dimostrato di essere un connubio vincente, reso possibile dalla collaborazione tra la MQJ e la SAIG, collaborazione che ha permesso ad un pubblico attentissimo di avere uno scambio con gli scrittori Alberto Nessi e Andrea Danesi. Solo le tagliatelle preparate con cura da Lisette e Menotti Bacci, presidente dell’Associazione Lucchesi Nel Mondo, sono riuscite a distogliere i presenti dalla magia che esercita la letteratura su chi la sa ascoltare.

Ma andiamo ad approfondire la conoscenza con i due ospiti dell’evento:

Alberto Nessi, nato a Mendrisio (TI), è lo scrittore svizzero vivente più conosciuto. Scrittore impegnato e poeta sognatore, nel 2016 è stato insignito del Gran Premio Svizzero di letteratura. Lo stesso anno anche la Revue des Belles-Lettres ha dedicato un dossier alla sua figura e alla sua opera (RBL, 2016, 1).

Poeta e scrittore, Nessi ha pubblicato raccolte di poesie e romanzi, tradotti in più lingue. Per ricordarne alcuni: Terra matta (1984), Fiori d’ombra (1997), La Lirica (1998), La prossima settimana, forse (2008), Ladro di minuzie – Poesie scelte (1969–2009) (2010), Un sabato senza dolore – (2016), e per finire Milò (2014) storia della Resistenza e storia di resistenza.

In questo romanzo, presentato dall’autore nel corso della serata e arricchito dalle letture di alcuni passaggi, passato e presente si congiungono, dando vita ad un complesso intreccio di storie e di vite e raccontando le fragili esistenze di chi tra l’Italia del nord e la Svizzera, è esistito e ha resistito, con fragilità e coraggio. Per concludere, l’ultimo romanzo di Alberto Nessi si rivolge ai giovani, con grazia e sensibilità, come monito per aiutarli a ricordare le storie di ieri, di chi li ha preceduti nell’effimero viaggio sulla terra, di quel passato che si sta sgretolando e a cui l’autore dà nuovo spazio, nuova vita.

30624385_1868504769866855_3306970053068455936_nAndrea Danesi, autore esordiente al suo primo romanzo, è un giornalista italiano nato nel1975 che vive a Semproniano, comune della provincia di Grosseto. A lungo si e dedicato alla scrittura, tenendola perlopiù privata, fatta eccezione per alcuni racconti. Nel 2017 decide infine di condividere le sue storie con il pubblico: ed ecco che esce Solo d’estate, pubblicato con L’Erudita. In questo romanzo, di cui abbiamo avuto il piacere di ascoltare alcuni brani letti dall’autore, siamo trasportati nell’estate toscana, al mare, per accompagnare la protagonista, Arianna, nel suo processo di maturazione. Il colpo di fulmine per un ragazzo conosciuto per caso è l’occasione che la porta a riflettere su sé stessa e che la guida verso la presa di coscienza dei suoi limiti, del suo ruolo nella famiglia, dei suoi pregiudizi e dei suoi obiettivi per il futuro. Ma Solo d’estate non è solo un romanzo introspettivo: durante la lettura tutti i sensi sono coinvolti: il calore della spiaggia, il profumo dei pini, il sole scottante, il rumore del mare… in conclusione una storia che porta i segni di un autore ancora giovane ma che dimostra di avere già il carattere per offrire ai lettori una scrittura coinvolgente.

Alla serata, oltre ad un pubblico entusiasta, hanno presenziato alcuni dirigenti della SAIG quali il Coordinatore Carmelo Vaccaro, Francesco Decicco, Presidente dell’Associazione calabrese Ginevra, Menotti Bacci, Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, Riccardo Galardi, Presidente di Ciaoitalia.tv nonché la Bibliothèque de la Jonction.
Sono in progetto altri eventi ed incontri di questo tipo di cui maggiori informazioni saranno divulgate in tempo utile.

Alice Vagheggini

Offerte speciali – Cavalleria Rusticana e I Pagliacci

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In collaborazione con il Grand Théâtre de Genève, il SAIG ti offre un’eccezionale opportunità di scoprire o riscoprire alcuni dei brani più famosi del repertorio italiano. Un’offerta promozionale del 10% su tutti i biglietti è offerta ai soci per Cavalleria Rusticana e I Pagliacci, fino al 29 marzo 2018 all’Opera delle Nazioni. Queste due imperdibili opere italiane sono rappresentate da due noti attori teatrali italiani, Emma Dante e Serena Sinigaglia.

Puoi cliccare sul seguente link, scegliere la tua data e inserire il codice promozionale 10SAIG:
https://www.geneveopera.ch/…/cavalleria-rusticana-pagliac…/…

Codice promozionale: 10SAIG

Offre spéciale – Cavalleria Rusticana & I Pagliacci

En partenariat avec le Grand Théâtre de Genève, la SAIG vous propose une offre exceptionnelle pour découvrir ou redécouvrir certains des airs les plus connus du répertoire italien.
Une offre promotionnelle de -10% sur tous les billets sont offerts en exclusivité à nos membres pour Cavalleria Rusticana & I Pagliacci, jusqu’au 29 mars 2018 à l’Opéra des Nations. Ces deux opéras incontournables du vérisme italien sont mis en scène pas deux metteures en scène italiennes de renom, Emma Dante et Serena Sinigaglia.

Il vous suffit de cliquer sur le lien suivant, de choisir votre date et de remplir le code promotionnel 10SAIG :

https://www.geneveopera.ch/…/cavalleria-rusticana-pagliac…/…

Code promotionel : 10SAIG

Cavalleria rusticana e I Pagliacci

Il Grand Théâtre presenta Cavalleria rusticana e I Pagliacci due opere imprescindibili allestite da due importanti registe italiane Emma Dante e Serena Sinigaglia.

L’occasione di scoprire o riascoltare tante celebri arie del repertorio lirico italiano…

Cav/Pag, ovvero Cavalleria rusticana e I Pagliacci, sono facce della stessa medaglia, quella del verismo. Lontano dai miti e dai famosi personaggi storici, la corrente verista ambisce a rendere l’aspetto lirico tanto reale da ravvicinare cantanti e spettatori. In Italia la vena verista fu iniziata da Giovanni Verga ed ebbe come scopo di rappresentare la vita quotidiana, talvolta violenta, senza fronzoli, con uno sguardo particolare rivolto ai “vinti dalla vita”. I Pagliacci e Cavalleria rusticana offrono lo stesso contesto, quello dell’Italia meridionale, uno si svolge in Calabria l’altro in Sicilia. Entrambi evidenziano l’importante presenza dell’aspetto religioso attraverso la celebrazione della Pasqua da Mascagni e quella dell’Assunzione della Vergine da Leoncavallo.

Queste due opere liriche sono dirette da due registe italiane Emma Dante e Serena Sinigaglia. Emma Dante ci presenta una ripresa della sua Cavalleria rusticana creata recentemente al Teatro Comunale di Bologna, la seconda invece ci propone una nuova produzione de I Pagliacci. Queste due opere liriche saranno rappresentate dal 17 al 29 marzo all’Opéra des Nations.

Video :

Scopri i primi estratti e interviste di Cavalleria rusticana e I Pagliacci :
https://www.youtube.com/watch…

Scopri un assaggio dei set della prossima produzione :

https://www.youtube.com/watch…

Date di Cav/Pag, all’Opéra des Nations :

– sabato 17, lunedì 19, mercoledì 21, venerdì 23, martedì 27 et giovedì 29 marzo, alle 19h30

– domenica 25 marzo, alle 15h30

Info billetteria :

https://www.geneveopera.ch/…/cavalleria-rusticana-pagliacci/
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L’Associazione Calabrese di Ginevra inizia il suo programma 2018 con la “Festa di Primavera”

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Alle porte della stagione primaverile 2018, l’Associazione Calabrese Ginevra ha iniziato il suo programma d’attività con la tradizionale “Festa di Primavera”, segnata in agenda per lo scorso 17 marzo.

Il Comitato dell’Associazione ed il Presidente, Francesco Decicco, hanno accolto i partecipanti attratti dalla prospettiva di godere di una serata tutta calabrese, con il piacere di stare insieme ben noti a quanti sono soliti raccogliersi attorno ai Calabresi di Ginevra. Un pubblico, nel quale si confondevano pariteticamente tutte le generazioni, è strato trascinato dall’Orchestra di Giusy Montagnani che ha animato la serata sui ritmi musicali di un vasto repertorio della tradizionale musica italiana.

29313522_1841801699203829_3254719649903804416_oBensì le esibizioni nella danza dei partecipanti non sarebbero state possibili se i cuochi dell’Associazione Calabrese non avessero fornito l’energia essenziale sotto forma di specialità culinarie tipiche, servite a tavola o anche acquistabili presso lo stand gastronomico, facevano bella mostra di sé accanto a prodotti tipici del territorio, fatti dalle mani delle donne dell’Associazione, eseguendo le ricette delle più antiche tradizioni calabresi.

Una serata, auspicalmente annunciatrice di una bella primavera, che porta a riflettere sul ruolo dell’associazionismo italiano a Ginevra, raffigurato nella sala da alcuni presidenti e rappresentanti giunti a portare agli amici Calabresi la testimonianza di una condivisione di sentimenti che travalica le diversità regionali, da tutti percepite come patrimonio nazionale comune e indivisibile. Presente anche Laura Stone, organizzatrice di spettacoli a Ginevra di artisti italiani di riconosciuta celebrità.

Nel pieno della maturità e con il proprio potenziale di energie ancora al culmine, l’Associazione Calabrese ha dato dimostrazione di radicato attaccamento alle proprie origini e di provata capacità di tramandare alle nuove generazioni questo sentimento di appartenenza. La partecipazione dei bambini e di molti giovani calabresi si rivela di auspicio per una continuità anche nel futuro dell’Associazione. Questo è un segno che deve farci capire come anche una comune festa associativa può diventare non solo un momento di svago ma anche di scambio e condivisione per diverse generazioni.

29356107_1841801795870486_2579427456691732480_oQueste serate rappresentano la componente più visibile del ruolo dell’associazionismo: fungere da elemento di aggregazione dei tanti compatrioti che vivono nel Cantone di Ginevra, riunendoli frequentemente per eventi gioiosi e socializzanti. Ma la componente meno visibile, ma non per questo meno importante, è data dall’azione quotidiana volta a dare sollievo, a volte solo morale ma spesso anche materiale, ai cittadini in stato di bisogno. E’ quest’azione, svolta dalla maggior parte delle Associazioni italiane di Ginevra, che offre alle autorità e alla comunità di accoglienza la vera immagine dell’essere Italiani, al di là dei noti aspetti folkloristici che, comunque, rivendichiamo e ci sono cari.

Oggi non ci possiamo più considerare alla tregua dei primi “emigrati”, tuttavia abbiamo sempre bisogno delle associazioni laddove, ancora oggi, operano molti connazionali della vecchia generazione. Uomini che ci organizzano serate all’insegna dei colori italiani e che continuano a mostrarci la maniera giusta di promuovere l’Italia, i suoi costumi, la sua musica e le sue tradizioni che hanno fatto la gloria della nostra cultura nel Mondo.

C. V.