La Festa della Repubblica all’Ambasciata d’Italia a Berna, alla Missione Permanente presso le Organizzazioni Internazionali e il Consolato Generale d’Italia a Ginevra
di Carmelo Vaccaro
L’importanza della ricorrenza è sempre legata al significato di un momento storico per la nostra Patria. I nostri rappresentanti istituzionali, hanno saputo creare il clima perfetto realizzando l’evento della Festa della Repubblica, dove l’italianità ha prevalso sebbene variegata, con la partecipazione dei numerosi invitati.
Berna e Ginevra, entrambe sedi di importanti comunità italiane e la seconda anche di numerose organizzazioni internazionali, sono state anch’esse testimoni dell’orgoglio e del senso di appartenenza che accomuna Autorità e cittadini, anche se distanti dalla madrepatria. Tale testimonianza è stata offerta alla comunità internazionale, alle Autorità ospiti e alla comunità italiana, a tutte le rappresentanze presenti.
Il 31 maggio e il 1° giugno, le nostre Rappresentanze italiane in Svizzera hanno mostrato con orgoglio una prestigiosa vetrina che ha dimostrato come la nostra Italia sia, come sempre, all’altezza dei valori d’ospitalità che tutti le riconoscono. Le festività del 2 Giugno, che celebrano, come noto la nascita dell’Italia repubblicana, sono sempre stimolo di orgoglio per le comunità italiane all’Estero, che possono partecipare direttamente alle celebrazioni grazie all’imoegno della nostre Amabasciate e dei nostri Consolati sparsi in tutto il mondo.
Partecipare alla Festa del 2 Giugno, specialmente all’estero, si rivela sempre un momento rievocativo ed aggregativo importante ed i nostri rappresentanti diplomatici e consolari, anche in questa occasione, non sono venuti meno alla grande tradizione italiana della buona ospitalità, conservando integra l’immagine culturale e gastronomica della nostra Italia all’estero.
L’Ambasciatore d’Italia a Berna ha scelto la data del 31 maggio per celebrare la Festa della Repubblica. S.E. Marco Del Panta, ed i suoi collaboratori hanno ricevuto nei giardini dell’Ambasciata d’Italia nella Capitale elvetica, più di 500 ospiti fra i quali rappresentanti diplomatici di molti paesi amici, rappresentati militari, rappresentanze della comunità italiana, dell’imprenditoria, ecc.
Un sontuoso ricevimento ha visto festeggiare l’Italia deliziando il palato degli ospiti con le prelibatezze culinarie della Regione Sicilia, ospite quest’anno dell’Ambasciata, offrendo prodotti freschissimi giunti a Berna durante la notte precedente.
Tra gli ospiti, il Consigliere nazionale friburghese, Dominique de Buman, vicepresidente del PDC svizzero che ha rappresentato le autorità elvetiche. L’Ambasciatore, nel suo tradizionale discorso, ha tenuto a precisare che quest’anno, oltre all’anniversario del 71 anno dallo storico referendum del 1946 che ha decretato la nascita della nostra Repubblica, vi fossero altre due date da ricordare, l’una delle quali, direttamente collegata alla Regione Sicilia, il 25 anniversario della morte dei Giudici Falcone e Borsellino, uccisi per mano della mafia. L’altra data importante da celebrare riguarda il Trattato di Roma, che ha dato i natali, per così dire, alla nostra Europa unita.
Il 1° giugno è stata la volta delle rappresentanze ginevrine al Museo d’Arte e Storia di Ginevra. La struttura che ospita pezzi rari della storia ginevrina è stata teatro del ricevimento offerto dall’Ambasciatore Maurizio Serra, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e altre Organizzazioni Internazionali, l’Ambasciatore Vinicio Mati, Rappresentante Permanente presso la Conferenza del Disarmo e il Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana, in occasione della Festa della Repubblica.
Il vasto cortile, ubicato al piano terra del Museo era affollato da autorità politiche e amministrative, cantonali e municipali del territorio di giurisdizione del Consolato, da rappresentanti della collettività italiana e da autorità consolari di altri Paesi, tutti intenti a degustare i numerosi prodotti della gastronomia italiana serviti in abbondanza sui tavoli dei buffet. Tra gli invitati spiccavano anche diverse uniformi svizzere e italiane. Parterre costituito dai diversi addetti ai lavori, dai diplomatici e funzionari internazionali di diverse nazioni e parecchi Ambasciatori venuti a testimoniare l’amicizia dei rispettivi paesi per l’Italia e a manifestare la loro personale stima e considerazione per i rappresentanti italiani e per i diplomatici italiani con i quali quotidianamente condividono battaglie o si confrontano per la diversa posizione sulle varie tematiche sul tappeto. Presenti numerosi italiani rappresentanti delle varie professioni che si distinguono giornalmente, dell’associazionismo, del sociale ed altri connazionali che hanno inerenza a rappresentare l’Italia nel Cantone di Ginevra.
Ma in termini di accoglienza anche la Svizzera è seconda a pochi. Ne è stata dimostrazione l’accoglienza offerta negli anni ai nostri connazionali e che ha rafforzato la significativa presenza italiana a Ginevra: emigrati in Svizzera da lungo tempo e totalmente assimilati agli autoctoni, i loro discendenti, italiani di recente immigrazione, connazionali temporaneamente presenti sul suolo della Confederazione, tutti accumunati dall’orgoglio di rappresentare, nella diversità delle rispettive situazioni, le molteplici facce dell’italianità all’estero. Orgoglio esaltato dalla consapevolezza dell’elevata qualità del loro lavoro testimoniato in particolare da alcune presenze di eccellenza. I numerosi ospiti intervenuti in rappresentanza di tutte le componenti del mondo internazionale ginevrino, delle Autorità cittadine, cantonali, della comunità e del mondo scientifico italiano, hanno goduto di un’accoglienza gradevole e di un menu ricco e variegato, in perfetto “Italian style”, in un’atmosfera conviviale e distesa.
L’evento si è concluso con l’evidente e giustificata soddisfazione degli organizzatori per l’ottima riuscita della manifestazione, con il rinnovato orgoglio per l’unanime riconoscimento, da parte di tutti i partecipanti, del determinante contributo offerto dall’Italia al progresso scientifico, tecnologico, culturale e morale della comunità, con la serena consapevolezza che l’Italia e gli Italiani sapranno continuare ad affrontare, con ruolo di protagonisti, le sfide presenti e future ai valori fondamentali della civiltà.
Viva, dunque, l’Italia, viva la Repubblica, viva gli italiani.
La SAIG ringrazia per le foto il partner Riccardo Galardi – Galardi Media Network – www.galardi.ch