Il Consiglio di Stato si è riunito in seduta straordinaria domenica sera e lunedì mattina del 16 marzo scorso. Dopo aver discusso con le autorità sanitarie cantonali e gli specialisti HUG, ha invocato lo stato di necessità e rafforzato le misure per combattere la diffusione del virus COVID-19.
Chiusura degli esercizi pubblici
Sarà chiuso al pubblico da lunedì 16 marzo alle 18.00:
– Locali per la ristorazione e/o per il consumo di bevande (ad es. bar, ristoranti, balli…);
– negozi, ad eccezione di quelli che offrono prodotti alimentari, prodotti per l’igiene, prodotti per la casa e per l’alimentazione animale, nonché farmacie e drogherie, chioschi e stazioni di servizio che offrono carburante;
– le funzioni religiose, ad eccezione di quelle per i funerali che devono essere tenute in forma strettamente privata;
– luoghi di intrattenimento, come cinema, teatri, musei, case di quartiere, centri giovanili, centri sportivi, piscine, centri fitness e centri benessere;
– attività economiche connesse ai servizi alla persona (ad es. parrucchiere, barbiere, estetista, ecc.), anche se svolte a domicilio dell’esercente o del cliente;
– attività sportive e competizioni, qualunque sia il loro tipo e la loro categoria;
– attività di prostituzione.
A condizione che il cibo non venga consumato sul posto, gli esercizi pubblici che offrono pasti da asporto o un servizio di consegna a domicilio possono continuare la loro attività.
Nel caso di aziende che offrono diversi tipi di beni, deve rimanere aperta solo la parte relativa ai prodotti alimentari.
Gli hotel devono limitare la loro attività solo all’alloggio. Non sono consentite altre attività dello stabilimento in questione, come ristorante, centro benessere o centro fitness.
Gli alloggi di emergenza rimangono aperti.
Rimangono aperte le attività postali, bancarie, assicurative, agricole e alimentari. Gli altri operatori economici, in particolare le imprese, sono invitati a limitare le loro attività al minimo necessario.
In ogni caso, tutte le attività ancora autorizzate possono essere svolte a condizione esplicita che siano rigorosamente rispettate tutte le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica in materia di igiene e distanze da rispettare.
Queste misure si applicano fino al 29 marzo 2020 compreso. Se necessario, possono essere estesi.
Sarà elaborato un piano di emergenza economica a sostegno dei settori colpiti. Nel pomeriggio il Consiglio di Stato riunirà le parti sociali e gli attori economici.
Inoltre, la Direzione generale della sanità, o per essa il medico cantonale, può ordinare la chiusura di altri luoghi o ordinare la cessazione di un’attività sociale, economica o di svago se le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica relative all’igiene e alle distanze da rispettare non sono o non possono essere rispettate. Può anche limitare l’accesso a centri sanitari come ospedali, cliniche, istituti medico-sociali se la situazione lo richiede.
Sono vietati riunioni o incontri con più di cinque persone
Le riunioni con più di cinque persone all’interno o all’esterno sono ora proibiti. Gli incontri professionali sono ancora consentiti se possono essere rispettate le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica in materia di distanze sociali e igiene.
In queste circostanze straordinarie, il Consiglio di Stato ricorda a tutti di dar prova di responsabilità, senso civico e solidarietà.
Servizio minimo di accoglienza nelle scuole e negli asili
Come annunciato venerdì 13 marzo, continuerà ad essere organizzato un servizio minimo di assistenza all’infanzia nelle scuole e negli asili nido.
Le valutazioni e gli esami necessari saranno mantenuti secondo le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica in materia di distanze sociali e igiene.
Misure riguardanti il personale dello Stato
Il Consiglio di Stato ha attuato il Piano di continuità operativa dello Stato in cui ha definito i servizi prioritari.
Di conseguenza, i collaboratori dell’amministrazione cantonale che non forniscono un servizio considerato prioritario non si recano più sul posto di lavoro. Quando possibile, svolgono le loro attività da casa. Se non è possibile continuare a lavorare a casa, il personale è obbligato a rimanere a disposizione del datore di lavoro.
D’altra parte, i membri del personale impegnati in un servizio considerato prioritario, così come i membri dello schema ORCA-GE, continuano a svolgere la loro attività.
Il trattamento dei collaboratori rimane invariato indipendentemente dalla loro situazione.
Secondo turno delle elezioni comunali
Il Consiglio di Stato ha deciso di tenere il secondo turno delle elezioni comunali il 5 aprile 2020.
Nonostante l’impossibilità per i partiti politici e i candidati che rimangono al secondo turno di continuare la campagna elettorale in modo normale fino al 5 aprile, in virtù dei divieti previsti dall’odierno decreto del Consiglio di Stato, in particolare dall’articolo 8, i dibattiti, l’informazione e le altre azioni di campagna finora prevalenti permettono comunque di garantire la libera formazione dell’opinione dei cittadini chiamati a votare e la fedele e sicura espressione della loro volontà.
Inoltre, la popolazione potrà sempre essere informata attraverso i canali di informazione e i media che continueranno ad essere diffusi o trasmessi (media, tutte le famiglie, Internet, ecc.).
Piano di solidarietà comunitaria
Allo stesso tempo, il Consiglio di Stato fa appello alle autorità comunali affinché uniscano le forze e le competenze per aiutare la popolazione a superare questa straordinaria situazione.
In questo modo, gli agenti di polizia municipale avranno il potere di far rispettare le restrizioni adottate oggi dal Consiglio di Stato.
Una lettera viene inviata ai 45 Comuni del cantone, presentando un “piano di solidarietà” a livello comunale, volto a fornire un’assistenza efficace e sicura alle persone isolate. Questo piano elenca le prestazioni minime per preservare la salute dei più vulnerabili ed è destinato a completare le azioni svolte dal Cantone, dal punto di vista della vicinanza, di cui i Comuni sono i garanti.