La città di Ginevra ha ricevuto oggi la menzione (Label) dall’UNICEF Svizzera “Comune amico dei bambini”. Alla vigilia delle celebrazioni che caratterizzeranno, l’anno prossimo, il 30° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite relativo ai diritti dell’infanzia, Ginevra viene quindi presentata come una città che si impegna con risolutezza per i bambini e incoraggia la loro partecipazione a tutti i progetti che li riguardano nella comunità. Questo Label elogia inoltre il desiderio del Consiglio di amministrazione di inserire i diritti dei bambini nell’agenda politica, come priorità della legislatura 2015-2020.
Il “Label Commune amie des enfants” è stato rimesso al Sindaco della Città di Ginevra, Sami Kanaan e a Esther Alder, Consigliere Amministrativo responsabile del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà, e anche ad un gruppo di bambini presenti giovedì 25 settembre al Palais Eynard, da Claudia Grassi, delegata dell’UNICEF Svizzera.
Una politica per l’infanzia trasversale e strutturata
Il riconoscimento Label premia gli sforzi del Comune per i diritti del bambino. Nel 2014, la città ha fatto un inventario e una valutazione dei servizi offerti ai bambini fino a 12 anni. Ha anche – e questo è un approccio originale elogiato dall’UNICEF – ha consultato più di mille bambini sulla loro percezione dei loro diritti.
Sulla base di questo lavoro, la città ha elaborato un piano d’azione trasversale con tre priorità:
– mantenere e migliorare la qualità della vita e la sicurezza nella città;
– promuovere l’uguaglianza e l’integrazione di tutti i bambini;
– promuovere l’accesso all’informazione e alla partecipazione per tutti i bambini.
Un focus molto chiaro sulla partecipazione
Nei loro messaggi, Sami Kanaan ed Esther Alder, hanno ricordatoche le azioni intraprese in tutti i servizi municipali hanno permesso ai bambini di essere ancora più coinvolti nella vita della città.
A titolo di esempio, si può menzionare, in particolare, la realizzazione di teloni per cantieri edili esposti nel contesto di importanti progetti di sviluppo, come quello del Grand Théâtre o della Scuola Pâquis-Center. O, ancora, la sistematizzazione di una pagina speciale per bambini nella rivista “Living in Geneva”.
Questa politica partecipativa vuole anche realizzare progetti proposti dai più giovani. A questo proposito, il bando per idee sviluppato nel 2016 nelle scuole del distretto di Eaux-Vives è notevole. Durante la cerimonia, è stato presentato dai bambini e tramite un breve video. Per la cronaca, quasi 500 bambini hanno dato la loro opinione e hanno dato suggerimenti per la loro città. Sono state selezionate 14 idee e alcune sono state implementate con il supporto dei servizi municipali.
Oltre alla sua componente partecipativa, l’approccio della città di Ginevra ai diritti del bambino sottolinea lo sviluppo della cittadinanza attiva, invitando i bambini a diventare cittadini impegnati e responsabili, soprattutto per quanto riguarda l’uso del diritto di petizione.
La consigliera di Stato Anne Emery-Torracinta ha elogiato questo riconoscimento per conto delle autorità cantonali che hanno recentemente incluso la partecipazione dei bambini al centro della loro legislazione.
Prospettiva
L’UNICEF Svizzera sottolinea oggi che l’impegno della città di Ginevra nei confronti dei bambini è importante ed esemplare nei vari servizi municipali. Si raccomanda di estendere l’approccio ai giovani fino a 18 anni e di includere nella riflessione i partner vicini all’amministrazione. Pensiamo in particolare alle ludoteche, alle case di quartiere e all’intero settore para ed dopo-scolastiche.
Questa cerimonia rappresenta un punto di ancoraggio alla politica della città per la promozione dei diritti del bambino e, nello stesso tempo, un punto di partenza importante verso il trentesimo anniversario della Convenzione, che si celebrerà a Ginevra nel 2019.
In questo senso, il progetto “Dream Library”, promosso dalla House of Creativity e presentato come parte di questa cerimonia per assegnare il marchio Label da parte dell’UNICEF, offre una buona prospettiva. I bambini della Villa YoYo hanno condiviso i loro primi sogni che serviranno da base per questa biblioteca.
Ville de Genève
Foto : Patrick Gilliéron Lopreno