Nella serata di sabato 21 ottobre, nell’ambito dell’ultima serata dedicata alla XVII Settimana della Lingua italiana nel mondo, è stata rappresentata una pièce teatrale alla Salle des Fêtes di Carouge.
Si è trattato di un testo interpretato dalla compagnia Sipario degli Estranei che fa parte dell’Accademia dello spettacolo di Torino. Titolo Un “noire” in scena senza copione di Simone Alessio e Paolo Vallerga.
L’Improvvisazione teatrale è una forma di teatro dove gli attori non seguono un copione definito, ma inventano il testo improvvisando estemporaneamente. Questa tecnica comporta un grado di interazione con il pubblico commisurato alla perizia tecnica degli attori.
Si tratta di una forma d’arte che affonda le radici lontano nel tempo. Fin da Aristofane abbiamo tracce di questa tecnica, al tempo legata principalmente alla commedia ed al teatro popolare.
Dal sito della compagnia arrivata a Ginevra dal Piemonte, apprendiamo che “L’improvvisazione teatrale ha molte sfaccettature, molti angoli visuali, molti chiaroscuri che ne fanno un’arte in continua evoluzione e da questa continua evoluzione nascono differenti stili e differenti format. Da questo libero spirito mutevole e aperto alle contaminazioni nasce il lavoro del Sipario degli Estranei, che sviluppa e approfondisce le tecniche dell’improvvisazione teatrale rivolte alla creazione di personaggi, alla costruzione di storie e allo sviluppo delle relazioni sceniche, partendo da spunti inattesi e non prestabiliti”.
Ma non solo.
La spontaneità è il momento della libertà personale in cui siamo posti di fronte alla realtà e la vediamo, la esploriamo e agiamo di conseguenza” (Viola Spolin).
Gli attori hanno, dunque, recitato improvvisando tutte le scene sulla base dei suggerimenti scritti richiesti agli spettatori prima dell’inizio dello spettacolo.
Un Commissario di Polizia, ha dato inizio alla rappresentazione introducendo il tema e gli altri quattro attori si sono succeduti sulla scena recitando interamente “a braccio” improvvisando tutte le scene. Un tipo di recitazione molto difficile perché sottopone gli attori ad uno sforzo interpretativo impegnativo, senza aver fatto prove e interagendo tra di loro all’impronta.
Il giallo si è sviluppato davanti agli occhi degli spettatori presenti fino ad arrivare al delitto ed alla scoperta dell’assassino, anche attraverso la testimonianza di uno degli astanti che ha indicato il colpevole dalla platea.
Tecnica recitativa basata sull’improvvisazione, coinvolgimento diretto del pubblico, attori in scena che hanno dato il meglio della loro arte in assenza di un testo prestabilito, sono stati gli ingredienti di una serata diversa all’insegna del divertimento.
Si ringrazia ancora una volta il Sipario degli Estranei per aver regalato anche a Ginevra uno spettacolo gradevole e coinvolgente.