La SAIG ha ospitato la seconda conferenza annuale della Clinique de l’Oeil. I professionisti oculisti che hanno rappresentato la Clinica ginevrina, Dr. Dino Grasso e il Dr. A. Aref, hanno spiegato in dettaglio i problemi e soluzioni che riguardano la cataratta e del glaucoma.
Dr. A. Aref e la cataratta
La cataratta consiste nell’opacizzazione e degradazione graduale del cristallino, la lente posta dietro alla pupilla. La forma di cataratta più comune è quella legata all’età, infatti è un problema frequente dopo i 65 anni di età, anche se può, in forma molto rara, apparire anche alla nascita. In questo caso è l’espressione di un’infezione intra uterina o di una malattia genetica e bisogna intervenire rapidamente tramite l’operazione degli occhi per non compromettere il corretto sviluppo della visione del bambino.
La forma di gran lunga più comune è legata all’età, ma una cataratta può comparire anche alla nascita. Se pur rara può essere l’espressione di un’infezione intra uterina o di una malattia genetica e in questo caso bisogna operare rapidamente perché la presenza della cataratta impedisce il corretto sviluppo della visione nel bambino.
La cataratta può però essere secondaria anche a un trauma, ad un’esposizione prolungata al sole o a raggi ultravioletti, ad infezioni intraoculari anche all’uso prolungato di alcune medicine come ad esempio il cortisone.
Nella sua forma più comune i sintomi appaiono lentamente nel corso di mesi se non di anni e consistono in sintomi puramente visivi. L’occhio è sempre tranquillo ma la vista si riduce, soprattutto da lontano e la sera mentre la visione da vicino è meno disturbata. I pazienti puliscono spesso gli occhiali perché hanno la sensazione di vedere con lenti sporche e cambiano spesso le lenti, infatti la vista è sfocata. I pazienti colpiti sono sensibili alla luce, vedono degli aloni (esempio dai fari delle macchine) ed anche la vista dei colori può essere alterata, essi appaiono meno nitidi.
La cataratta è facile da diagnosticare e l’unica soluzione è chirurgica, tramite un’operazione chiamata facoemulsificazione ad ultrasuoni. Essa, rispetto agli interventi di soli 25 anni fa, è molto meno invasiva . Non c’è bisogno di iniezioni per l’intervento ma solo di gocce. L’incisione è talmente piccola, circa 1,5 / 2 mm, che si chiude da sola senza punti di sutura. La durata dell’operazione è ridotta a soli circa 15 minuti. Di solito un’ora dopo l’intervento il paziente può tornare a casa.
Nel cristallino, diventato opaco, si impianta una lente intraoculare pieghevole, in plastica o in silicone. Le lenti in questione possono essere mono focali, ossia permettono di vedere da lontano e correggono l’astigmatismo, o multifocali, che permettono di vedere da lontano e da vicino, ma non correggono l’astigmatismo. In tutti i casi, dopo l’intervento, il paziente può eliminare gli occhiali.
Pur essendo legata soprattutto all’età, si può prevenire la cataratta tramite un’alimentazione sana, ricca in Vitamine A ed E, portando gli occhiali da soli e facendo controlli oftalmologici frequenti, grazie ai quali il medico oculista giudica se c’è una cataratta in corso.
Molto più pericolosi della cataratta per la nostra vista sono il glaucoma e la DMLA.
Il glaucoma è una malattia caratterizzata da un aumento della tensione oculare. Si può fare un paragone con un lavandino da cui esce acqua. Se l’acqua scorre senza intoppi, non ci sono problemi, ma mettiamo caso che l’acqua scorre e il lavandino è ingorgato, l’acqua esce inondando tutto. Nell’occhio, infatti, entrano e escono dei liquidi. È necessario un equilibrio tra il nervo ottico e i liquidi; ove questo non avviene, la pressione dei liquidi danneggia il nervo ottico.
Questa malattia può accadere a qualunque età, ma sotto i 40 anni la percentuale è più bassa dell’1%.
La maggior parte delle persone interessate ha più di 60 anni quindi l’età è un fattore importante. Importante è pure la il fattore ereditario: chi ha un familiarità stretta con il glaucoma deve farsi controllare perché ha il 30% in più di possibilità di avere la stessa malattia rispetto a chi non ha il glaucoma in famiglia. Anche diabete, ipertensione e colesterolo sono fattori predisponenti.
Dott. Dino Grasso: Si hanno due forme di glaucoma.
Il primo acuto è dovuto a un blocco totale e improvviso dell’escrezione, ciò determina una sintomatologia acuta grave e dolorosa, abbassamento della vista, occhio rosso molto doloroso, il paziente ha spesso anche nausea e vomito e si reca rapidamente al Pronto Soccorso.
Più pericoloso perché non doloroso e apparentemente senza sintomi è la forma cronica che è inoltre la più diffusa. In questo caso , la pressione aumenta più lentamente senza raggiunger valori troppo elevati.
L’occhio è tranquillo, il paziente ha la sensazione che la sua vista sia la stessa, quando, in realtà, il suo campo visivo in periferia si riduce.
Il danno è irreversibile, l’unica prevenzione consiste in controlli regolari, il trattamento consiste nel 95% dei casi nelle gocce, più raramente si ricorre al laser o all’intervento.
Altra grande minaccia per la vista dopo i 60 anni è la DMLA, ossia la degenerazione maculare legata all’età .
Questa malattia è responsabile del 50 per cento dei casi di ipovisione nei paesi sviluppati.
Come dice il nome, il fattore decisivo è l’età, ma anche qui diabete, colesterolo, ipertensione e fumare sono fattori predisponenti, infatti chi soffre d’ipertensione, colesterolo e diabete e i fumatori rischiano che nella macula, la zona centrale della retina, responsabile della visione centrale e dei colori, si formano prodotti di scarto, danneggiandola. Chi soffre di DMLA vede delle macchie che impediscono una buona visione e delle linee deformate laddove devono essere dritte.
Anche qui, due sono le forme fondamentali.
La prima è la forma atrofica, la più diffusa e quella contro cui conta soprattutto la prevenzione: il trattamento non è molto efficace, consiste per ora in vitamine e in strumenti per ipovedenti.
Più efficaci possiamo essere nella forma detta umida. E’ detta cosi perché caratterizzata dalla formazione di neovasi dalla parete fragile che perdono liquido.
Disponiamo infatti di iniezioni intraoculari capaci di ridurre se non eliminare il liquido in eccesso.
Anche in questo caso la prevenzione non consiste solo nei controlli della vista, ma anche e soprattutto nel controllo del peso, evitando di consumare frutti di mare e carne rossa in eccesso, mangiando cibi ricchi in vitamine, controllando la pressione, il colesterolo e nell’evitare fumo ed eccesso di alcool.
In conclusione, la prevenzione della nostra salute oculare non è molto diversa da quella della maggior parte delle altre malattie. Basta fare attenzione tramite controlli oculistici regolari, soprattutto in età avanzata, tramite una vita attiva, mangiando cibi ricchi in vitamine, evitando vizi in maniera eccessiva (alcool e fumo) e prestando attenzione ai nostri occhi proteggendoli, ad esempio, ai raggi solari diretti.