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Eccellenze italiane della Svizzera romanda

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Nel 2019 la SAIG darà inizio ad un’attività già programmata nel 2017 quando i dirigenti presero la decisione di modificare alcuni aspetti rappresentativi della SAIG stessa, allargando la sua prospettiva del tessuto socio-culturale italiano verso quello ginevrino nel Cantone.

Si tratta di individuare connazionali di alto profilo professionale e rappresentativo che si sono distinti nella loro professione e che allo stesso tempo hanno messo in evidenza l’intraprendenza ed il savoir faire del made in Italy che ci contraddistinguono nel mondo. Naturalmente si tratta di persone dalle quali viene richiesta una particolare competenza e professionalità che ci dà lustro ed orgoglio all’estero.

Questa prima edizione vede protagoniste 7 eccellenze che si sono distinte nel Cantone di Ginevra sotto diverse sfaccettature. Professionisti di cui sente poco parlare ma che occupano posti di rilievo in diversi settori chiave che fanno la differenza nel quotidiano, come Enrico Tessitore, neurochirurgo all’HUG, Vittorio Palmieri, fisico ed inventore, Antonio Gambardella direttore della Fongit, Francesco Artale angiologo e chirurgo vascolare e direttore della Vein clinic, Saverio Sbaragli chef con una stella Michelin al ristorante Tosca di Ginevra ed altri professionisti che arricchiscono l’Italia all’estero.

La data prevista per la soirée e la premiazione di queste che la SAIG ha ribattezzato “le eccellenze” è prevista il 10 Maggio 2019 con la collaborazione dell’ORIF di Ginevra e possibilmente con una scuola alberghiera italiana.

Con questo evento la SAIG desidera mostrare che gli italiani non sono solo i lavoratori stagionali di un tempo, costretti ad emigrare alla ricerca di un futuro per sé e per i propri figli che, comunque, rimangono i veri ambasciatori italiani all’estero, ma anche e soprattutto dei veri professionisti, preparati e con un curriculum di tutto rispetto, che, oggi, testimoniano la grandezza dell’Italia anche fuori dai suoi confini. Delle reali “eccellenze” che la SAIG ha deciso di individuare e premiare per il lavoro che svolgono in particolare nella Svizzera romanda in favore sia dei connazionali, sia degli svizzeri.

Un orgoglio per noi italiani che riusciamo a formare al meglio persone che, per necessità o scelta, si trovano a vivere ed a lavorare all’estero e che con la loro alta professionalità contribuiscono anche alla crescita del paese che li ospita e testimoniano ancora la grandezza di un popolo, il nostro. Proprio questo impegno la SAIG ha deciso di segnalare e premiare in una serata tutta dedicata a questi professionisti che ci rappresentano al meglio e la cui professionalità viene riconosciuta a tutti i livelli.

Provincia di Lucca, la Regione Toscana al Corso di Cucina SAIG

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Stasera alla SAIG serata dedicata alla cucina toscana, famosa per essere espressioni di una sana e naturale dieta mediterranea conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.

Si tratta di una cucina piena di tradizioni, composta di sapori semplici ma intensi che sfruttano i sapori dell’orto con carni possibilmente allevate in proprio. Il tutto condito dal rinomato olio extra-vergine di oliva che, assieme al pane, re della tavola e caratterizzato dalla totale assenza di sale, forma un connubio eccellente. Se, poi, aggiungiamo il vino tipico di questa regione, famosissimo sia in Italia sia all’estero, allora si riesce a raggiungere la perfezione culinaria gradita e riconosciuta da tutti i buongustai del mondo.

Il pane sciapo, punto di forza di questa cucina, viene utilizzato sia fresco, sia raffermo per la preparazione di zuppe, oppure tostato per crostini o bruschette che sposano perfettamente i salumi ed altri sapori forti. L’aglio è un altro degli ingredienti chiave delle ricette toscane. Viene utilizzato perfino sul pane tostato per esaltare i sapori che si accompagnano ad esso.

Ogni provincia e comune della Toscana ha le sue caratteristiche che spaziano dalle carni, al pescato, ai legumi, alle minestre.

Nella serata di San Valentino, il responsabile dei corsi di cucina, Menotti Bacci, si è cimentato con successo nella preparazione di un menu tipico della zona di Lucca, che si distingue per la quasi totale assenza di grassi di origine animale. La base del condimento, difatti, è principalmente l’olio crudo.

Per la serata, è stato previsto come antipasto salumi misti accompagnati dai famosi crostini spalmati di aglio e, come piatto principale, delle costine di maiale accompagnate con patate arrosto al rosmarino. Due torte al cioccolato sono state il dessert per festeggiare il santo protettore degli innamorati.

Oltre al Presidente Bacci, presenti anche il Vincenzo Bartolomeo, Presidente dell’ACAS, Francesco Decicco, Presidente dell’ACG ed il Cassiere Gino Piroddi.

25 i festosi partecipanti alla serata che si è svolta all’insegna del buonumore e della convivialità tipici delle cene italiane secondo la nostra migliore tradizione e come voluto da sempre dalla SAIG.

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Gnocchi di patate al ragù per iniziare il 2019

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Dopo aver percorso e riproposto il 2018 molte regioni dell’Italia culinaria, un’altra serata all’insegna dell’amicizia e della buona armonia è stata vissuta dagli addetti ai lavori. Non poteva iniziare meglio, dopo le feste di fine anno, il corso di cucina della SAIG.

Piera e Gino Conte, rinomati ristoratori italiani a Ginevra, con i Gnocchi di patate al ragù, pietanza povera di elementi ma ricca di sapori della terra, hanno interpretato in maniera eccellente quelli che sono le espressioni culinari che la SAIG, con questo incontro mensile, desidera promuovere a Ginevra. Sempre presente il responsabile del corso, Menotti Bacci, presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, Francesco Decicco, presidente dell’Associazione Calabrese Ginevra e il nostro Cassiere, Gino Piroddi.

Anche in questa occasione la SAIG ha dato prova di fedeltà alle tradizioni culinarie italiane e regionali. Altissima e fedele l’affluenza per questo appuntamento bimestrale con la cucina con ospiti sempre diversi e sempre più attratti dai sapori nostrani. Non si risparmiano complimenti e la curiosità per i piatti della tradizione italiana sono in crescente aumento. Come quelli preparati dalle allieve abituali.

L’apprezzamento generale dopo la degustazione della ricetta, ha confermato ancora una volta il successo del Corso di cucina regionale promosso dalla SAIG, che offre la possibilità ai frequentatori di scoprire, o riscoprire, la ricchezza e la varietà delle specialità gastronomiche italiane.

Questo incontro bimensile, per adesso rimane il secondo e l’ultimo giovedì del mese, volge a stringere i legami tra le culture culinarie regionali italiana e, nello stesso tempo, a promuovere i nostri prodotti per il piacere di deliziare i palati dei cultori. L’equipe di quest’anno è stata molto interessata a questi corsi di cui si è palesata l’assidua partecipazione, nonché il numero sempre crescente dei partecipanti.

“Gnocchi di patate: la loro origine è veneta.

Gli gnocchi di patate sono una preparazione gastronomica semplice (anche se non è così scontato saperli realizzare a regola d’arte) diventata ormai di diffusione nazionale.

Il manufatto di “gnocco” in cucina è antichissimo e risale alla notte dei tempi, basti pensare che il concetto di impasto era già presente circa 9.000 anni prima della nascita di Cristo.

Originariamente, infatti, gli gnocchi erano semplicemente degli impasti di acqua fredda e farina, con forma più o meno tondeggiante, che venivano successivamente cotti in acqua bollente. Si potevano considerare quindi dei veri e propri sinonimi di “maccheroni” nel loro significato ancestrale, cioè impasti “ammaccati”, ovvero pestati.

Il termine gnocco, tuttavia, significa “nodo” e rimanda più a qualcosa di duro, proprio come le “nocche” delle dita. Si doveva trattare quindi di impasti duri e difficoltosi da deglutire, dei veri e propri “strangola preti”.

Il “bacanal del gnoco” di Verona vanta oltre 400 anni di esperienza nell’esecuzione dei tradizionali gnocchi ma bisogna aspettare l‘800 per poter parlare di “gnocchi di patate“. L’introduzione in cucina di quest’ultime come ingrediente, dopo la scoperta dell’America del 12 Ottobre 1492, fu infatti lenta e graduale.

Il baccanale del gnocco, o Carnevale di Verona, affonda le sue origini proprio nel tardo medioevo e identifica in Tommaso da Vico il suo padre fondatore. Egli fu un medico che nel 1530 riuscì a sedare l’assalto ai forni da parte della popolazione in rivolta nel quartiere di San Zeno e, nel suo testamento, lasciò scritto l’obbligo di distribuire loro annualmente alimenti e viveri.

La principale maschera carnevalesca di Verona è proprio il “Papà del Gnoco“, essa si muove a cavallo di una mula stringendo in mano una grande forchetta dorata su cui è infilzato non a caso un gnocco.”

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“L’Italie à portée de bouche” 2019

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Terminate le feste che hanno salutato il 2018, la SAIG riprende tutte le sue attività con entusiasmo, in particolare il progetto “L’Italie à portée de bouche – L’Italia a portata di bocca”.

Dopo l’incontro di dicembre con 160 over 65 nella sala di Vernier Place per il pranzo di Natale, il primo appuntamento del 2019 di questo progetto, frequentato da anni dagli anziani del quartiere, la SAIG in collaborazione con l’Antenne Sociale de Proximité (ASP) Servette Petit-Saconnex / Saint-Jean del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà, si è svolto lo scorso 17 gennaio, ritornando alle origini nella sede SAIG.

Inizia così un altro anno che permetterà alla SAIG di dimostrare il proprio desiderio di partecipare attivamente alla vita sociale della città di Ginevra, in ringraziamento per questa terra d’accoglienza che ha dato un futuro certo agli emigrati italiani ed alle loro famiglie.

Questo progetto, uno dei tanti fiori all’occhiello delle numerose attività della SAIG, è divenuto nel tempo un appuntamento ambito per la qualità dell’accoglienza, la compagnia e le proposte culinarie che i nostri cuochi propongono secondo la migliore tradizione italiana.

Il consueto pranzo mensile a loro dedicato è stato un pasto tutto italiano preparato appositamente per i graditi ospiti. Una bella occasione per passare una giornata in compagnia con i nostri anziani, sempre affettuosi.
Il Presidente dell’Ass. Lucchesi nel Mondo, Menotti Bacci, il Presidente dell’Ass. Calabrese, Francesco Decicco, Gino Piroddi, Claude Romanato e Gino Conte, hanno accolto i Senior in una bella atmosfera famigliare. Lo staff della SAIG ha proposto “Tortellini in brodo”, arrosto di vitello e, per dolce, Panettone e mandarini. Un ringraziamento va anche alla signora Maritza Villegas per l’ottimo servizio che rende nel corso di questi incontri.

L’evento costituisce ormai un appuntamento importante nel calendario delle attività della SAIG e permette, oltre al sempre piacevole incontro con gli anziani, di far conoscere o gustare di nuovo pietanze rigorosamente italiane. Questi pranzi, inoltre, creano collegamenti all’interno del territorio e permettono di scoprire la cultura italiana che è anche calore e buon cibo e la popolazione di lingua italiana ha la possibilità di riconnettersi con le sue radici. I nostri ospiti, non hanno mancato di manifestare la loro grande soddisfazione.

Che cos’è il progetto “L’Italie à portée de bouche” e di cosa si tratta?

Questo progetto vuole essere un incontro dalle diverse sfaccettature , un appuntamento culinario dove i pasti, completamente gratuiti, propongono un piatto principale e un dessert italiano e costituiscono un’ottima occasione per gli anziani del quartiere di scoprire il cibo italiano in un’’atmosfera calda e festosa che permette loro di trascorrere del tempo immersi nella dolcezza e nei sorrisi.

La Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, appoggiandosi al Servizio Sociale della Città di Ginevra, si è ampiamente documentata sulla situazione degli anziani cercando di comprendere le loro molteplici esigenze e di aiutarli a svolgere un ruolo attivo affiancandoli con parole, affetto e compagnia attraverso una serie d’incontri sistematici. La SAIG studia altri progetti per rimanere molto vicino agli anziani che vivono in uno stato di solitudine, oppure anziani ospiti di case di riposo.

Molti anziani, infatti, raramente hanno l’opportunità di condividere la loro vita quotidiana e il loro pasto con i propri cari, molti abitano soli, e questa occasione offre, dunque, una possibilità importante soprattutto per questi ultimi.

Noi, alla SAIG, ribadiamo e riteniamo di avere il dovere di tutelare il benessere dei nostri anziani a dimostrazione che rispettare il passato ci aiuta a vivere un presente che illumina la strada del futuro. Tendere la mano a chi vive una temporanea difficoltà o attraversa un periodo complicato della vita dà la grande occasione di osservare il mondo sotto un’altra prospettiva ma anche di guardarsi dentro e crescere. Il gruppo di 20 persone “grandi di età” che vengono a far visita alla SAIG, viene accolto per regalare loro un sorriso e dare qualche momento di spensieratezza.

Gli On.li Billi e Schirò: un faccia a faccia che evidenzia le differenze dell’impegno dei nostri parlamentari eletti in Europa

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Gli On.li Billi e Schirò: un faccia a faccia che evidenzia le differenze dell’impegno dei nostri parlamentari eletti in Europa

Come noto, in Parlamento sono riservati 12 parlamentari alla Camera e 6 al Senato, destinati a rappresentare gli italiani che vivono all’estero. Essi sono portatori degli interessi dei cittadini espatriati e garanti dei loro diritti in Patria. La Circoscrizione Estero, dunque, è molto importante perché rappresenta anche coloro che non vivono più in Italia ma che continuano ad mantenere legami con la patria, anche di tipo economico. I parlamentari eletti in questa circoscrizione rappresentano, dunque, anche la cosiddetta Altra Italia, che raggruppa gli emigrati fuori dai nostri confini il cui numero equipara quello degli italiani che vivono e lavorano in Italia.

Ma chi sono i nostri rappresentanti per la Svizzera ultimamente eletti?

Si tratta di due giovani, l’on. Angela Schirò, nata in Germania nel 1985 ma di origini siciliane, la più giovane dei parlamentari eletti dalle nostre comunità fuori d’Italia e di Simone Billi, nato a Firenze nel 1976, da sempre impegnato nel settore associazionistico a Zurigo, come evidenziato nella sua pagina web.

Sono passati ormai diversi mesi dall’inizio del vostro mandato come rappresentanti degli italiani e delle italiane all’estero. Siete entrambi alla prima nomina, ma ricoprite un ruolo diverso: Simone Billi, eletto con la Lega, sostiene il Governo (appoggiato, lo ricordiamo, anche dal MAIE del sottosegretario Merlo). Angela Schirò, eletta con il PD, è invece Parlamentare all’opposizione.

Come giudicate l’operato del Governo relativamente alle esigenze degli Italiani all’estero?

Risposta – Schirò: I provvedimenti parlano chiaro: siamo considerati cittadini di serie B. Gli investimenti celebrati dalla maggioranza risalgono quasi tutti ai governi Renzi-Gentiloni e c’è una sola nota positiva: un leggero aumento del personale consolare (ma non si potranno bandire i concorsi prima della fine del 2019). La vera novità sono invece i tagli: al fondo per lingua e cultura, già dotato di 150 mln e non rinnovato dal 2021, ai progetti di internazionalizzazione affidati alle Camere di Commercio (-2,9 mln nel prossimo biennio), alla stampa in italiano all’estero (-1 mln), agli organismi di rappresentanza (-1,4 mln). Tutti numeri verificabili nelle tabelle allegate alla legge di bilancio pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Il decreto Salvini, poi, rende più difficile l’ottenimento della cittadinanza per matrimonio e limita la circolazione in Italia di veicoli immatricolati all’estero, penalizzando soprattutto i lavoratori stagionali. IMU e TARI non solo non sono state abolite, ma da quest’anno i Comuni avranno la facoltà di aumentarle. Penalizzazioni sono previste, allo stato attuale, anche per l’assegnazione del Reddito di Cittadinanza.

Risposta – Billi: Molto buono, nella manovra finanziaria appena approvata c’è tantissimo per noi italiani all’estero.
Lo storico e importantissimo risultato che siamo riusciti ad ottenere, in collaborazione con i sottosegretari Picchi e Merlo, delle 350 assunzioni per la rete consolare, testimonia l’impegno del Governo nei confronti di noi Italiani all’estero. Mai prima d’ora un Governo si era impegnato, anche finanziariamente, così tanto per noi Italiani all’estero!
Chiaramente non abbiamo la bacchetta magica, e stiamo lavorando per affrontare tutte le altre questioni e risolvere i problemi che i precedenti governi di centro sinistra non hanno saputo risolvere.

Da lontano risulta a volte difficoltoso immaginare la vita parlamentare. In che modo vi siete impegnati per gli italiani all’estero in Parlamento? Di quali iniziative vi siete fatti promotori?

R. – Schirò: Con i colleghi PD ho presentato emendamenti migliorativi ad ogni provvedimento, tutti respinti. La maggioranza ha detto NO, ad es., all’aumento delle risorse per i Consolati onorari, che garantirebbe più capillarità dei servizi; all’ampliamento degli incentivi per chi vuole tornare in Italia; alla creazione di un fondo per il turismo di ritorno; all’esenzione dal canone RAI; all’eliminazione della doppia tassazione dei redditi conseguiti all’estero da non iscritti AIRE.

Con il gruppo PD ho poi presentato una proposta di legge per rendere più sicuro il voto estero. E sono molto fiera di averne presentata una per introdurre lo studio delle migrazioni a scuola: vorrei che i più giovani conoscessero le storie di migrazione di molte famiglie italiane.
Sulla mia pagina della Camera e sui miei profili social trovate tutti i miei atti parlamentari, come le interrogazioni sui corsi di lingua e cultura a Londra e sulle difficoltà dei Consolati di Zurigo e Barcellona. Grazie a chi mi ha segnalato difficoltà e problemi!

R. – Billi: Solo nella manovra finanziaria, ho lavorato ed ho promosso le seguenti iniziative: 350 nuove assunzioni per la rete consolare, lo sgravio fiscale al 7% per i pensionati che si trasferiscono nel Sud dall’estero, 9.911.6810€ per Campione d’Italia e 590.000€ per l’assistenza sanitaria, 600.000€ nel 2019 e oltre un milione negli anni successivi per le Camere di Commercio all’Estero, 400.000€ per l’adeguamento dei dipendenti dei consolati, circa 150 milioni € per i corsi di lingua e cultura italiana in tutto il mondo, 5milioni € per gli esuli in Slovenia, Montenegro e Croazia, 1.976.885€ per le minoranze nella ex-Jugoslavia.

A quali progetti legati agli italiani all’estero vi state dedicando attualmente? In che modo volete portarli avanti?

R. Schirò: Mi sto occupando soprattutto del lavoro irregolare tra italiani all’estero. I casi di sfruttamento sono diffusissimi e vorrei individuare misure che migliorino le condizioni di lavoro per le fasce di migrazione più fragile.

R. – Billi: Ecco i progetti principali che sto portando avanti:
-Sostenere il progetto dell’anagrafe unica, molto importante per velocizzare e migliorare il lavoro dei consolati.
-Sostenere il progetto della carta di identità elettronica anche per noi italiani all’estero, per agevolarci alle frontiere quando viaggiamo in Europa.
-Esentare i parenti, fino al terzo grado, del proprietario di un veicolo con targa straniera che circola in Italia, per evitare la confisca del mezzo quando noi italiani all’estero torniamo in Italia col nostro veicolo straniero e lo guida un nostro parente.
-Monitorare continuamente la Brexit, per tutelare la Comunità Italiana in Inghilterra.
-Vigilare sulla situazione degli abusi dell’amministrazione tedesca nei confronti di noi Italiani in Germania.
-Supportare i corsi di lingua italiana, anche quando gli Enti Gestori si trovano in difficoltà, come a Londra e Friburgo.
Sto continuando inoltre a lavorare per ottenere l’abolizione dell’IMU per noi Italiani all’estero, ce la metto tutta!

Le esigenze degli italiani all’estero sono spesso dimenticate anche per l’esiguo numero di Parlamentari che li rappresentano – un numero che potrebbe subire ulteriori riduzioni se dovesse passare la proposta di riforma costituzionale attualmente in discussione. Qual è la vostra posizione in merito?

R. Schirò: Gli italiani all’estero sono sottorappresentati in Parlamento (siamo 18 tra Deputati e Senatori per 6 milioni di cittadini). Ridurre ulteriormente il numero di eletti all’estero di 6 unità, come propone la maggioranza, significa aggravare lo squilibrio nella rappresentanza.

R. – Billi: Le Circoscrizioni all’Estero sono enormi e noi Italiani all’estero siamo i primi Ambasciatori dell’Italia e del Made in Italy oltrefrontiera, i Parlamentari all’estero non andrebbero diminuiti.

Da una concreta necessità di riformare le istituzioni elette dagli italiani all’estero, e mi riferisco ai Com.It.Es. e CGIE, qual è, secondo voi, il futuro di questi organi importanti ma non fruttuosi con l’attuale assetto migratorio italiano all’estero?

R. Schirò: Su questi temi ho promosso un sondaggio tra cittadini e Com.It.Es. Ne è emerso un quadro problematico: Com.It.Es. e CGIE sono poco noti e non è sempre chiara la differenza tra organi di rappresentanza e di servizio. La maggioranza vuole depotenziare questi organismi con tagli che ne rendono concretamente impossibile il funzionamento. Invece, a maggior ragione in un contesto di flussi migratori dall’Italia sempre più consistenti, servono una migliore definizione dei loro compiti, anche a livello legislativo, e un aumento dei fondi, sia per le attività che per la comunicazione istituzionale. I cittadini devono essere messi nella condizione di conoscere i loro diritti e i loro rappresentanti, a tutti i livelli.

R. – Billi: Questi organi devono essere cambiati radicalmente, altrimenti non hanno senso.
Per esempio, dovrebbero utilizzare in modo più massiccio i nuovi mezzi di comunicazione per avvicinarsi ai bisogni e alle necessità della Comunità Italiana all’estero di oggi, favorendo l’avvicinamento alla vita e alla cultura italiana dei giovani italiani all’estero.

Ringraziamo i nostri due parlamentari per l’impegno profuso a livello istituzionale in favore dei residenti in Svizzera e per la loro disponibilità a rendere l’odierna intervista che ci ha permesso di meglio conoscerli e di apprezzare quelli che saranno i loro programmi ed i loro pensieri riguardo a quello che sarà il loro delicato ed importante lavoro istituzionale.

Si auspica, tuttavia, un impegno sempre maggiore da parte loro e da parte di tutti gli altri parlamentari eletti nella Circoscrizione estero per favorire ancor di più quelli che sono gli interessi di coloro che gli hanno permesso, con i loro voti, a rappresentarli in seno al Parlamento. Si rileva, difatti, in base alle esperienze del passato, che senza una forte volontà e perseveranza, difficilmente si riesce ad ottenere dei risultati concreti e fattivi.

Gli emigrati, difatti, non possono e non debbono essere mai considerati come cittadini di serie B per il solo fatto di aver scelto o di essere stati costretti a vivere fuori dai confini dei loro paese.
Un grande augurio, quindi, a tutti loro di buon lavoro.

Pace fiscale, la rottamazione ter 2019

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Pace fiscale, la rottamazione ter 2019

“Forse non tutti sanno che” – la rubrica dell’Avv. Alessandra Testaguzza

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 293 del 18 dicembre 2018 la Legge di conversione del decreto fiscale 119/2018 contenente le misure fiscali urgenti tra le quali rientra la rottamazione-ter.

Nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2019, il governo Conte ha messo in campo una nuova tipologia di rottamazione che sembra ancora più conveniente, rispetto alle prime due rottamazioni proposte precedentemente, per i contribuenti italiani che abbiano ancora delle pendenze con il fisco italiano.

Nella cosiddetta “pace fiscale”, in particolare all’art. 3 di detto decreto, è stata prevista una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e dei ruoli scaduti affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 e che consente la cancellazione definitiva del debito pagando solo il ruolo senza sanzioni e senza interessi di mora o sanzioni e somme aggiuntive.

È stato previsto anche il condono delle cartelle fino a 1000 euro notificate dal 2000 al 2010 che beneficeranno dello stralcio automatico e quindi della cancellazione totale del debito, compresi interessi e sanzioni. Nel nuovo condono 2019 rientrano anche multe stradali e bolli auto.

Quali le novità?

Anzitutto il numero massimo delle rate viene elevato da dieci a diciotto, eliminando la necessità che tali rate siano tutte di pari importo. L’ammontare della prima e della seconda rata, è pari al 10% delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione. Il termine di scadenza delle rate viene modificato: per la prima e la seconda rata rimane fermo il termine del 31 luglio e del 30 novembre dell’anno 2019. Con riferimento alle restanti rate, si chiarisce che esse sono di pari ammontare e scadono il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2020.

Ma come funziona concretamente la rottamazione ter?

I contribuenti per mettersi in regola con le cartelle di pagamento scadute e non pagate dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 potranno presentare una domanda di adesione tramite la modulistica messa a disposizione dagli uffici dell’Agenzia della Riscossione (che ha sostituito l’Equitalia) entro e non oltre il 30 aprile del 2019 ed avranno la possibilità di pagare l’importo diciamo “condonato” o in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019 oppure in 18 rate in 5 anni.

E’ lo stesso agente di riscossione ad indicare i dati necessari ai debitori per individuare le cartelle da condonare e ad indicare le somme da pagare per mettersi in regola. La comunicazione potrà avvenire o allo sportello oppure tramite il sito internet. Nella domanda andrà indicata la modalità di pagamento da parte del debitore, a rate o in unica soluzione.
Va detto che il “risparmio”, a seconda dei casi, è molto interessante. Mi è capitato di svolgere un controllo e di inoltrare una domanda per un contribuente residente in Svizzera per il pagamento di € 52.000,00 circa. Ebbene, all’esito dei conteggi, è risultata una somma dovuta pari ad € 24.000 circa, pagabile ogni tre mesi per 5 anni. Meno della metà delle somme richieste nelle cartelle.

Conviene, dunque, cominciare a prendere in considerazione tale possibilità. La SAIG mette a disposizione, presso la sua sede, un punto di informazione circa questa procedura sia organizzando una conferenza il 15 febbraio 2019 dalle ore 19.00 durante la quale la sottoscritta potrà rispondere ai vari quesiti in merito, sia prevedendo delle sessioni informative due volte al mese secondo il calendario che verrà pubblicato nella Notizia di Ginevra.
Anche nel 2019, la dirigenza SAIG, di concerto con la sottoscritta, ha confermato la disponibilità di accogliere la richiesta di molti italiani a Ginevra, di poter usufruire del servizio di informazione legale vertente su problematiche di comune interesse quali, successioni a causa di morte, diritto immobiliare, donazioni, accettazione e rinunce di eredità, etc.

Per informazioni e conferma delle date delle sessioni informative, telefonare allo 022 700 97 45 dal lunedì al venerdì in orari di ufficio.

Si informa che la presente rubrica sarà pubblicata nel mensile La Notizia di Ginevra ed affronterà temi legali di vario genere.

Avv. Alessandra Testaguzza

La SAIG consegna la prima raccolta d’indumenti del 2018 al Centro Sociale Protestante (CSP)

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Nel suo folto programma sociale, la SAIG si spende anche in una raccolta d’abiti permanente per fronteggiare questo fenomeno, apparentemente incomprensibile per una realtà come quella del Cantone di Ginevra ma bella che reale.

Dopo l’accordo di partenariato siglato nel 2015 con il CSP, lo scorso 20 dicembre, la SAIG ha consegnato una cospicua raccolta d’indumenti in perfette condizioni, selezionati col dovuto rigore, accumulati nel 2018. Un’attività sociale che si ripete dal 2008, anno di fondazione della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra.

Con l’inizio dell’inverno, iniziano anche le esigenze di chi non si può permettere tanto, di quelle persone che, per i diversi motivi e ognuno con la propria storia, si trovano a combattere contro l’indigenza e le avversità che la realtà della vita gli si presenta. Ed è proprio per aiutare ad affrontare questa considerevole ferita della società d’oggi che la SAIG si attiva socialmente per contribuire, insieme agli altri attori del settore sociale del Cantone di Ginevra.

La consegna è avvenuta nella sede della SAIG in presenza del direttore del CSP, Alain Bolle, con la sua collaboratrice, del Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, del Presidente dell’Associazione Regionale Pugliese, Antonio Scarlino e del Cassiere della SAIG, Gino Piroddi.

Ormai da anni noto ai nostri lettori più attenti, la vocazione primaria della collaborazione della SAIG con la “Fondazione Partage” e il Centre Genevois du Volontariat (CGV) nelle giornate dei “Samedi du Partage” per la raccolta di alimenti e prodotti per l’igiene e, col Centro Social Protestante (CSP) per la raccolta d’indumenti e la loro distribuzione, a titolo gratuito, alle associazioni caritative e ai servizi sociali del Cantone.

La raccolta di indumenti, così come quella di generi alimentari, è testimonianza concreta dell’impegno sociale della SAIG che si estrinsecherà ulteriormente nel 2019, con l’avvio giornaliero della “Permanenza sociale”, iniziativa fonte di soddisfazione per la consapevolezza di fornire un servizio utile alla comunità. Questa azione sociale con la fornitura di capi di abbigliamento dalla SAIG ai servizi sociali, consente di alimentare le dotazioni di vestiario sociale della Caritas, del Centro Social Protestante (CSP) e della Croce Rossa.

L’incarico che si propone il Centro Sociale Protestante (CSP) è proprio quello di mettere a disposizione un guardaroba sociale alle persone in situazioni molto precarie, la quale diventa difficile acquistare un cappotto invernale o vestire i bambini. Il guardaroba sociale, gestito dal Centro Sociale Protestante e da Caritas Ginevra, distribuisce ogni anno i vestiti usati a circa 5000 persone che vivono a Ginevra in condizioni precarie. Non meno di 20’000 chili di tessuti sono scelti e distribuiti da volontari a famiglie che, nel Cantone di Ginevra, non hanno accesso ai beni di prima necessità.

A chi s’indirizza il guardaroba sociale?
Tutte le persone e le famiglie in situazioni precarie che vivono a Ginevra e seguite dai servizi sociali ginevrini, Caritas o CSP, possono ottenere dei buoni gratuiti in modo da potersi vestire dignitosamente. Per assicurare i bisogni elementari alle persone sfavorevoli, una quarantina di volontari operano ogni settimana in questo luogo per collezionare, scegliere, riparare e stirare dei vestiti di seconda mano. Assicurano così l’accoglienza delle persone e la distribuzione di vestiti.

La fornitura di vestiti e scarpe provenienti dalle raccolte presso particolari, parrocchie, società e anche contenitori sviluppati e gestiti dalla Coordinazione tessile ginevrina (1994) raggruppano più opere di sostegno. Certi articoli indispensabili (intimi, ecc.) devono anche essere comprati con i nostri fondi alimentati grazie ai donatori!

Dove si trova il Guardaroba sociale?
Rue de l’Avenir 34, 1207 Ginevra
Quartiere des Eaux-Vives, di fronte alla Scuola di Montchoisy
022 700 09 31
vestiaire.social@bluewin.ch

www.partage.ch
www.csp.ch
www.caritas.ch

La SAIG si rafforza e parte il 2019 con cinque Associazioni

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La SAIG si rafforza e parte il 2019 con cinque Associazioni

Malgrado la chiusura delle attività associative e perdita del Club Forca Cesena, guidato dal Cav. Oliviero Bisacchi, fondatore della SAIG nel 2008, la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra riparte nel 2019 con cinque Associazioni aderenti. Oltre alle Associazioni fondatrici del Calabresi Ginevra, Lucchesi nel Mondo e l’Associazione Regionale Pugliese, lo scorso 18 dicembre, in occasione dell’ultima riunione dell’anno, il Comitato Direttivo SAIG ha votato, all’unanimità, l’adesione dell’Associazione Cultura e Arte Siciliana(ACAS) e la Latium Associazione Regionale Emigrati (LARE). Le due Associazioni saranno rappresentate dai Presidenti Vincenzo Bartolomeo, per l’ACAS e Guglielmo Cascioli per LARE.

Chi sono i neo Presidenti

Guglielmo Cascioli, eletto presidente nel 2018, da anni nel Comitato Direttivo e dal 2001 al 2016 ha ricoperto la carica di Consultore della Regione Lazio per la L.A.R.E.. Conosciuto dagli italiani per aver lavorato al Consolato Generale d’Italia a Ginevra, al servizio notarile, il Presidente Cascioli ha una conoscenza approfondita della comunità italiana ginevrina e non può che arricchire gli scopi statutari della SAIG.

Vincenzo Barolomeo, Presidente della neo Associazione Arte e Cultura Siciliana ACAS, conta una notevole esperienza sul campo associativo. È stato, per otto anni, Presidente del Comitato Assistenza Educativa (CAE), Responsabile dei Giochi Sportivi Studenteschi per Ginevra, membro dell’Associazione Genitori Scuola Italiana (AGSI) ed altre cariche inerente alla rappresentanza della Collettività italiana nel Cantone. La sua ampia conoscenza nel settore associativo, soprattutto al livello organizzativo, apporterà sicuramente un surplus alle numerose attività della SAIG.

Dieci anni della SAIG: soddisfazioni e voglia di crescere insieme per l’Italia.

Dalla sua nascita, nel 2008, la SAIG (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra) non ha mai smesso di evolversi con lo scopo di avvicinarsi sempre più dalla comunità italiana del Cantone di Ginevra, che sia al livello culturale come a quello sociale. La Società ha soprattutto potenziato le sue attività informative attraverso una rete utile alle esigenze del momento.

La SAIG non si stabilisce nessun scopo di lucro, si riconosce come Società aconfessionale e apartitica, tuttavia si prefigge di mantenere rapporti con personalità politiche italiane e svizzere che hanno obiettivi e finalità convergenti con gli scopi della SAIG, nell’interesse degli italiani residenti nel Cantone.

Le finalità statutarie si traducono soprattutto nell’ideazione, organizzazione e attuazione d’iniziative sociali, culturali e d’informazione volte alla promozione dell’Italia. Le attività sociali sono prioritarie per la SAIG, ed è per questa ragione che, con impegno duraturo, ha creato una rete d’informazioni a carattere sociale.

Tutto ciò che è stato compiuto fino ad oggi alla SAIG è stato possibile, e lo è ancora, grazie all’impegno dei comitati e dei presidenti nonché, alla considerazione della Città di Ginevra e dei comuni di Carouge, Onex e Vernier. L’occasione mi è sempre gradita per ringraziarli sentitamente, in nome della SAIG.

Questa voglia di rendersi utili finisce per modellare un’articolazione sociale qual è la SAIG, grazie alla quale singoli soggetti si fanno interpreti dei variegati bisogni di una società, e grazie alla quale, attraverso le varie associazioni, e l’associazionismo in generale, i bisogni socio-culturali diventano patrimonio e impegno per tutta una comunità.

L’associazionismo svolge un ruolo fondamentale all’interno di ogni società civile, in quanto permette la realizzazione di quella “sussidiarietà” necessaria, volta a colmare gli inevitabili vuoti istituzionali ed amministrativi. Lo Stato, difatti, non può occuparsi di tutte le problematiche socioculturali messe alla sua attenzione. Lo Stato ha necessità della Associazioni per sopperire alla propria limitatezza rispetto all’universalità delle problematiche cui deve dare una concreta risposta. Le istituzioni locali, dunque, si avvalgono della collaborazione delle Associazioni dei cittadini per meglio raggiungere gli obiettivi di comune interesse richiesti.

Non vi può essere complemento e sussidiarietà se non vi è unità di intenti e sinergia tra tutte le parti coinvolte, istituzioni e associazioni. In definitiva, si auspica una maggiore attenzione a tutti coloro che da sempre si occupano di associazionismo, per trovare i giusti collegamenti tra le varie associazioni, per facilitare e portare a termine i tanti progetti volti al raggiungimento delle esigenze di ogni cittadino. La speranza ultima è di comprendere appieno il senso del dovere all’interno di una realtà associazionistica.

Pertanto, la SAIG ringrazia ed accoglie calorosamente, le due nuove associazioni membri, e rimane sempre disponibile ad accogliere altre realtà associative italiane nel Cantone di Ginevra, per migliorare e far crescere l’opportunità di espandere i valori italiani.

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