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II Edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo a Ginevra

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Dopo quella della Lingua Italiana, lo scorso fine ottobre, la SAIG ha avuto l’opportunità di organizzare anche la II Edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo a Ginevra dal 20 al 26 Novembre 2017.

Col Patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Ginevra, in questa occasione, la SAIG ha saputo esprimere le qualità culinarie della nostra Italia, forte di un’equipe preparata tra cui Mattia Marzano, Tony Campanelli, Roberto Corona e Augusta Scotece che, con il loro contributo hanno assicurato il buon svolgimento di tutti gli eventi.

In tutta la settimana sono state quattro le serate protagoniste che hanno visto trionfare la cucina italiana, con i primi tre appuntamenti ad inviti che si sono svolti alla Ferme Golay, messa
a disposizione dalla Città di Vernier e l’ultimo in collaborazione con la Maison de Quartier de la Jonction nella Città di Ginevra.

Lunedì 20, nella prima serata, la SAIG ha invitato il proprio staff e le signore del Corso di Cucina con un menu, preparato da Mattia Marzano con Roberto Corona: Bombette di Vitello, pancetta e caciocavallo come antipasto, seguite da un risotto al gorgonzola, noci e pere, rivisitato allo Champagne e, come dolce, pastiera napoletana realizzata appositamente per l’occasione da Augusta Scotece.

Malgrado gli assenti per diverse motivazioni, con questo appuntamento la SAIG ha inteso premiare quanti contribuiscono ai successi che ottiene durante l’anno, ma anche vivere ed offrire un momento di maggiore aggregazione che volge a rafforzare i legami tra i membri della Società delle Associazioni Italiane di Gine24059417_1723876417663025_8429336700329123188_o vra.

Come tutte le ricette antiche e di tradizione, quelle eseguite in occasione dell’Inaugurazione sono state sottoposte a diverse rivisitazioni, come, d’latra parte, molte delle ricette italiane eseguite all’estero. Ad oggi infatti, esistono numerose varianti nella preparazione ma facendo in modo di lasciare integro, attraverso il savoir faire riconosciuto24130251_1723876660996334_193560334204895010_o agli italiani nel mondo, quello che incarna e valorizza i sapori tipici del Bel Paese e lo stile culinario unico della nostra Patria.

Martedì 21 è stata la volta dell’invito all’associazionismo italiano formulato dal Consolato Generale d’Italia e dalla SAIG. Una serata dedicata alle realtà italiane presenti sul territorio del Cantone di Ginevra, che purtroppo non ha dato l’esito sperato ma che, tuttavia, è stato un bel momento conviviale, occasione per rilanciare organizzazioni e attività volte a mettere in risalto le nostre tradizioni e, naturalmente, trasmettere i nostri valori alle nostre generazioni future.

Per questa serata gli chef hanno scelto un menu diversificato con i famosi Scrigni pugliesi con burrata, pomodori datterini e basilico. Come secondo gli chef hanno proposto Arista di manzo in crosta con fagottini di fagiolini e speck. Il tiramisu dello chef ha completato questo sontuosa seconda cena dedicata alla Settimana della Cucina Italiana di quest’anno.

A presenziare la serata, oltre al Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana che insieme al Coordinatore Carmelo Vaccaro, la Segretaria SAIG, Rosalinda Fiumara e i Presidenti Antonio Scarlino Ass. Pugliesi, Menotti Bacci Lucchesi nel Mondo, Oliviero Bisacchi Club Forza Cesena e Francesco Decicco Ass. Calabrese hanno accolto il Presidente del Consiglio Munic24059364_1723876414329692_4427457295379571001_oipale della Città di Ginevra, Jean-Charles Lathion e l’ex Presidente del Consiglio di Stato, Comm. Carlo Lamprecht.

Nel suo discorso il Console La Piana ha elogiato l’iniziativa della SAIG, auspicando una maggiore coesione da parte di tutti i protagonisti in rappresentanza dell’associazionismo degli italiani all’estero per le manifestazioni future.

Giovedì 23, la SAIG e il Consolato hanno riservato una serata per invitare l’Ufficio Scuola, l’Ente gestore CAE, il corpo docente e i funzionari del Consolato della Circoscrizione Consolare di Ginevra. A questo appuntamento era presente anche Marjorie De Chastonay, membro del Comitato.
Gli invitati di questo appuntamento culinario hanno potuto degustare un menu particolarmente succulento. Dopo la vellutata di zucca con gamberoni e asparagi, è stato servito del salmone in crosta di pasta sfoglia, un secondo piatto facilissimo da preparare, ma una pietanza squisita ed elegante che può essere preparata in tutte le stagioni.

L’incontro è stato utili per permettere una migliore conoscenza tra le parti intervenute e rafforzare i le24068450_1723876567663010_2623237944803118618_ogami tra la SAIG e l’Ente gestore CAE, nonché l’Ufficio Scuola ed incrementare l’organizzazione di eventi comuni volti agli alunni dei Corsi di lingua e cultura italiana a Ginevra.

Quando si parla dell’Italia gastronomica spesso s’intende parlare di pasta, gelato e pizza che se pur antichissimi risvegliano sempre molto successo. In particolare se parliamo di Sud Italia, il cibo per i meridionali è una vera e propria passione, perché il “mangiare” non è mai stato fine a sé stesso ma vissuto come momento di condivisione e rappresenta per noi italiani, da sempre, molto di più che il semplice nutrirsi. E’ sinonimo di “famiglia”, “affetti”, “condivisione”, “ospitalità”.

– Secondo quanto dichiarato da Carlo Cracco “La cucina italiana è diventata famosa grazie agli emigranti, quindi grazie ai nostri avi che sono dovuti emigrare a causa di guerre, carestie o per la mancanza di lavoro. C’era chi andava in America, in Australia portandosi dietro i prodotti e le tradizioni della propria terra: l’olio, i pomodorini, il formaggio e i salumi: la famosa “valigia di cartone”. Questa è stata la vera fortuna della cucina italiana”.
Noi condividiamo in pieno questo pensiero.

Carmelo Vaccaro

La Festa sarda del Circolo di Ginevra tra canti e balli tradizionali sardi

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Lo scorso 18 novembre, in conclusione di un programma annuale ricco di eventi, si è svolta la festa sociale dell’Associazione Regionale Sarda, Circolo di Ginevra nella magnifica Salle Communale de Plainpalais.

La Presidente Lorenzina Zuddas, ha iniziato la serata coi ringraziamenti e la presentazione delle personalità presenti, ha poi chiamato sul palco, per il tradizionale saluto, alcuni ospiti quale il Presidente della Federazione dei Circoli Sardi in Svizzera, Antonio Mura e il Presidente del Cartel Di Carouge, Daniel Mouchet. Non è mancata la presenza istituzionale ginevrina con Sandrine Salerno, Consigliera Amministrativa della Città di Ginevra, che dal palco ha richiamato i valori inconfutabili degli italiani all’estero e dei suoi oriundi.23735959_1714904655226868_8337201213137286268_o

La serata è stata anche un’occasione per rafforzare i rapporti d’amicizia con la presenza del Presidente del Circolo Sardo di Losanna, Josiana Masala con una cospicua delegazione, i presidenti e rappresentanti di molte associazioni italiane ringraziati dalla Presidente Zuddas.23668877_1714904695226864_8586760108579366647_o

Come da tradizione un’Associazione Folklorica Culturale viene dalla Sardegna per esportare la particolarità dei costumi e del ballo sardo insieme all’artigianato locale. Quest’anno, a colmare questo ruolo altamente culturale, ci ha pensato il Gruppo Folk “Alà dei Sardi” dell’omonimo villaggio, situato presso il Monte Acuto, località al Nord-Est dell’Isola in Provincia di Sassari.

Il Gruppo ha fatto da cornice, coi costumi, canti e balletti dalle musiche tradizionali. Certamente tradizionale è stata anche la cena. Di fatti, i numerosi partecipanti hanno potuto gustare i famosi gnocchetti sardi la porchetta tipica e sono stati trasportati nel profondo di quella23669049_1714904661893534_8304915417144443513_o che è l’espressione della cultura sarda a Ginevra. Per accentuare la prelibatezza del menu, sono venuti due cuochi appositamente dalla Sardegna. Dopo le molteplici esibizioni del Gruppo sardo, “l’Orchestra di Casa Nostra” a poi fatto danzare con le loro musiche fino a tarda23736159_1714904658560201_3594675595373049777_o sera.

Il Circolo Sardo di Ginevra di questa Associazione Regionale, si rivela essere una delle poche realtà associative rimaste sul Cantone, che riescono ancora a valorizzare la propria Regione facendosi promotori delle tradizioni socio-culturali da veri attori protagonisti.

C. Vaccaro

Successo ARPG per la tradizionale festa di San Martino

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Un successo annunciato dell’ARPG per la tradizionale festa di San Martino

Nel suo 36esimo anniversario di fondazione e nell’affascinante clima autunnale che regna nella Città di Calvino, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra ripropone, con grande successo, uno degli eventi più sentiti dalla popolazione pugliese del Cantone: la festa di San Martino.

Come tradizione vuole, ogni anno l’ARPG non manca di organizzare questa ricorrenza che, nel calendario del 2017 cade proprio nel giorno di San Martino. Come in altre numerose parti d’Italia la Puglia usa rendere omaggio al vino novello e il Presidente Antonio Scarlino, il suo Comitato e i pugliesi di Ginevra, hanno spillato la botte di vino, lo scorso 11 novembre nella Sala Comunale d’Onex.

Sin dall’antichità la ricorrenza religiosa di San Martino è annoverata nel calendario en23550213_1711272775590056_708311859557646375_o ologico come una tappa fondamentale del ciclo produttivo. I contadini, infatti, usano dire che “a San Martino ogni mosto diventa vino”. Ed è proprio per festeggiare la nascita del “vino nuovo”, quello ottenuto dalla recente vendemmia, che la seconda domenica di novembre le cantine accolgono gli enoturisti per una degustazione “in anteprima” delle proprie etichette, insieme a gustosi prodotti di stagione del territorio e ai vini novelli, con il loro carico di profumi freschi e invitanti. È un’occasione imperdibile per apprezzare il profondo legame culturale tra il vino e la tradizione e quando si parla di attaccamento alla tradizione, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra è seconda a pochi.

Come l’usanza vuole, per condividere la consueta kermesse il Presidente Scarlino ha invitato le autorità comunali con la presenza della Consigliera Amministrativa della Città d’Onex, Ruth Bänziger e tanti amici delle Associazioni locali tra i cui i presidenti delle dell’AERG, dei Lucchesi nel Mondo, dei Calabresi, del Gruppo Alpini, nonché altre personalità quali Daniel Sormanni. Un saluto particolare è stato rivolto alla signora Anna Maria Crusi per la sua presenza.

L’evento ha avuto luogo lo scorso 11 novembre nella grande e gremita sala delle feste d’Onex e ha offerto l’opportunità al Presidente di ringraziare il suo nutrito comitato, composto anche da molti giovani, per l’eccellente lavoro svolto nel 2017 nell’attuazione di un programma intenso e significativo, il cui successo è stato sempre certificato dalla partecipazione numerosa e entusiasta di soci e simpatizzanti. Inoltre, il presidente pugliese ha ringraziato gli sponsor senza la quale non 23592354_1711272498923417_8120317863646178226_osi potrebbero realizzare questo tipo di feste.

Malgrado i numerosi impegni istituzionali di rilievo, il Console Generale d’Italia, Antonino La Piana, ha informato il Presidente Antonio Scarlino di non poter essere presente a questo importante appuntamento per manifestare concretamente l’apprezzamento per queste iniziative, intese ad affermare l’italianità a Ginevra e rafforzare i legami tra le varie anime della comunità italiana.

Dopo i discorsi di rito, ad allietare la serata l’Orchestra Giuliani e i Baroni, venuta dall’Italia, che si è dimostrata all’altezza della tanta attesa manifestazione. Ormai conosciuta dagli italo-ginevrini e di cui ne vengono apprezzati le qualità artistici, hanno magnificamente risposto alle aspettative di un pubblico esigente ed esperto. In questa occasione, il Presidente Scarlino ha ricordato che il 10 marzo 2018, l’ARPG organizzerà la 1ma edizione del Festival della Canzone italiana a Ginevra, con la partecipazione straordinaria del famoso mago, Gianfranco Preverino. Considerando la capienza della Sala Comunale d’Onex, si prega gli interessati di prenotarsi già da adesso al n° 079 793 19 74.

Veramente una bella festa quella dell’ARPG, piena di colori e calori che in queste kermesse distingue l’amore per la propria terra degli italiani all’estero. La stessa ARPG, si conferma una delle associazioni più attive e partecipative del Cantone e, ancora una volta, all’altezza del proprio ruolo di punta nel panorama associativo ginevrino, nel promuovere una delle tradizioni più sentita dai pugliesi, soprattutto i pugliesi nel Mondo: la festa di San Martino.

C. Vaccaro

Intervista con il Consigliere di Stato Serge Dal Busco, incaricato del Dipartimento delle Finanze del Cantone di Ginevra

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Il giorno 9 novembre, M. Serge Dal Busco, Vice Presidente del Consiglio di Stato del Cantone di Ginevra, responsabile del Dipartimento delle Finanze, molto conosciuto nell’ambito della SAIG e dell’associazionismo a Ginevra, ci ha ricevuti rilasciandoci l’intervista che vi proponiamo. M. Dal Busco, si è reso gentilmente disponibile nonostante i suoi moltissimi impegni.
Di seguito le domande e le risposte.

Consigliere, l’amnistia fiscale è in dirittura di arrivo, può farci un bilancio per quest’anno ed una previsione per il prossimo anno, tenuto conto dello spostamento del termine per la presentazione delle denunce spontanee al 30 settembre 2018?23456610_1705844036132930_2009823605786559358_o

Stiamo assistendo quest’anno ad un aumento molto importante delle denunce, direi esponenziale, tanto è vero che alla fine di settembre eravamo a circa 8.500 denunce presentate e prevediamo che alla fine dell’anno arriveremo a circa 10.000. Ricordo che negli anni scorsi siamo passati da 1000 denunce a 3000 per poi arrivare quest’an no ai numeri summenzionati.
Si tratta di cifre importanti che testimoniano la correttezza di quanti hanno deciso di autodenunciare il proprio patrimonio esistente all’estero. Sono al corrente che molti dei nostri connazionali italiani hanno già inviato i propri dossier o che sono in procinto di farlo.

È molto importante comprendere che queste autodenunce rappresentano il fondamentale momento di cooperazione con il fisco del paese di residenza e la testimonianza della propria onestà e buona fede nel sistemare la propria situazione patrimoniale profittando dell’amnistia fiscale.
A tal proposito, la recente decisione della Confederazione di spostare il termine ultimo per la presentazione delle denunce spontanee al 30 settembre 2018 deve rappresentare un ulteriore stimolo per i contribuenti di prendere le cose sul serio e decidersi a mettersi in regola con il fisco.
Va anche dato riconoscimento alle associazioni che in questi ultimi anni si sono molto impegnate per informare quante più persone possibile e metterle in grado di decidere come comportarsi relativamente alla nuove normative sullo scambio automatico delle informazioni finanziarie tra un paese e l’altro ed alla possibilità data dalla Confederazione di presentare una denuncia spontanea che evita ammende e conseguenze penali.

Se questi dati li mettiamo in parallelo con il Dipartimento gestito dal Consigliere Poggia, il DEAS, abbiamo delle differenze rispetto a quanto lo Stato potrebbe incassare o risparmiare?

E’ difficile oggi quantificare l’effetto di queste procedure a livello fiscale. Quello che possiamo dire è che queste denunce hanno un doppio effetto: da una parte hanno un’influenza sulle tasse, dal momento che prendendo in conto i beni all’estero e calcolando i supplementi d’imposta sui 10 anni, è evidente che vi saranno degli incassi di imposte finora sottratte. Dall’altra parte c’è un effetto più importante a livello delle prestazioni sociali. Questi elementi fiscali hanno un’influenza sul diritto delle persone di ricevere delle prestazioni sociali che si calcolano sulla situazione economica reale dei richiedenti. Quindi gli elementi non dichiarati hanno un’influenza diretta a livello delle prestazioni versate dallo Stato, ed il risparmio di prestazioni non dovute e dovute in misura inferiore sembra molto più importante di quanto non sia l’incasso delle imposte. In questo caso, dunque, lo Stato, non solo incasserà il denaro che deve essere restituito dai beneficiari che non avevano diritto alle prestazioni, ma risparmierà sull’erogazione di altri aiuti non dovuti.
Lo scopo iniziale era proprio quello di considerare la cosa sotto il profilo delle prestazioni sociali. Esiste, difatti, un vero e proprio scambio tra i due dipartimenti, una visione globale da parte dello Stato. Se ci si denuncia al DEAS oppure al fisco, vi è uno scambio di informazioni tra i due dipartimenti per regolarizzare le situazioni in maniera parallela.23334303_1705844039466263_5571239124420103091_o

Sono molte le persone sono convinte che dal 1 gennaio 2018 in realtà nulla cambierà e che le amministrazioni fiscali svizzere non effettueranno i controlli sui beni all’estero dei contribuenti. Cosa ci può dire in proposito Consigliere?

Penso che i nostri contribuenti dovrebbero stare attenti a queste cose e a non sottovalutare le procedure previste per legge e dalle convenzioni internazionali cui la Svizzera ha aderito. La possibilità e la volontà di agire da parte degli organi statali ci sono. Consiglio vivamente di non rischiare le ammende e le possibili ripercussioni a livello penale.

Ringraziamo il Consigliere Serge Dal Busco per la chiarezza delle sue risposte e per la disponibilità a riceverci.

Il teatro nel cinema: uno spettacolo teatrale in chiusura dell’edizione 2017 della “Settimana della Lingua Italiana nel Mondo”

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Nella serata di sabato 21 ottobre, nell’ambito dell’ultima serata dedicata alla XVII Settimana della Lingua italiana nel mondo, è stata rappresentata una pièce teatrale alla Salle des Fêtes di Carouge.

Si è trattato di un testo interpretato dalla compagnia Sipario degli Estranei che fa parte dell’Accademia dello spettacolo di Torino. Titolo Un “noire” in scena senza copione di Simone Alessio e Paolo Vallerga.

L’Improvvisazione teatrale è una forma di teatro dove gli attori non seguono un copione definito, ma inventano il testo imp23157391_1696114567105877_8496718676769794508_orovvisando estemporaneamente. Questa tecnica comporta un grado di interazione con il pubblico commisurato alla perizia tecnica degli attori.
Si tratta di una forma d’arte che affonda le radici lontano nel tempo. Fin da Aristofane abbiamo tracce di questa tecnica, al tempo legata principalmente alla commedia ed al teatro popolare.

Dal sito della compagnia arrivata a Ginevra dal Piemonte, apprendiamo che “L’improvvisazione teatrale ha molte sfaccettature, molti angoli visuali, molti chiaroscuri che ne fanno un’arte in continua evoluzione e da questa continua evoluzione nascono differenti stili e differenti format. Da questo libero spirito mutevole e aperto alle contaminazioni nasce il lavoro del Sipario degli Estranei, che sviluppa e approfondisce le tecniche dell’improvvisazione teatrale rivolte alla creazione di personaggi, alla costruzione di storie e allo sviluppo delle relazioni sceniche, partendo da spunti inattesi e non prestabiliti”.
Ma non solo. 22904883_1696114563772544_8229931536743375902_o

La spontaneità è il momento della libertà personale in cui siamo posti di fronte alla realtà e la vediamo, la esploriamo e agiamo di conseguenza” (Viola Spolin).
Gli attori hanno, dunque, recitato improvvisando tutte le scene sulla base dei suggerimenti scritti richiesti agli spettatori prima dell’inizio dello spettacolo.
Un Commissario di Polizia, ha dato inizio alla rappresentazione introducendo il tema e gli altri quattro attori si sono succeduti sulla scena recitando interamente “a braccio” improvvisando tutte le scene. Un tipo di recitazione molto difficile perché sottopone gli attori ad uno sforzo interpretativo impegnativo, senza aver fatto prove e interagendo tra di loro all’impronta.

Il giallo si è sviluppato davanti agli occhi degli spettatori presenti fino ad arrivare al delitto ed alla scoperta dell’assassino, anche attraverso la testimoni22860124_1696114560439211_835931023980040926_oanza di uno degli astanti che ha indicato il colpevole dalla platea.

Tecnica recitativa basata sull’improvvisazione, coinvolgimento diretto del pubblico, attori in scena che hanno dato il meglio della loro arte in assenza di un testo prestabilito, sono stati gli ingredienti di una serata diversa all’insegna del divertimento.

Si ringrazia ancora una volta il Sipario degli Estranei per aver regalato anche a Ginevra uno spettacolo gradevole e coinvolgente.

inizia la XVII edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo con gli alunni dei Corsi d’Italiano

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Col Patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Ginevra, si è rinnovato dal 16 al 22 ottobre l’appuntamento con la Settimana della Lingua italiana nel mondo, organizzata dalla Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG). L’edizione 2017 (16 – 23 ottobre) è stata dedicata al tema “L’italiano al cinema, l’italiano nel cinema”. Quale migliore occasione quindi per coinvolgere gli studenti dei corsi di lingua e cultura italiana e proporre loro la visione di un bel film?

Di fatti, il progetto “I Corsi d’Italiano al Cinema!!!”, sostenuto dalla SAIG, che ha messo a22770796_1692075984176402_7457003554345493211ò_o

disposizione una sala per la proiezione dei film nella sede, dall’Ente Gestore CAE (Comitato Assistenza Educativa) e dall’Ufficio scuola della Circoscrizione Consolare di Ginevra, ha dato il via all’edizione di quest’anno.

Hanno partecipato all’iniziativa di cui sopra numerose classi accompagnate dai docenti e dai genitori. Per gli allievi dislocati territorialmente in quartieri lontani dalla sede della SAIG, sono stati proposti film della tradizione italiana direttamente in aula.

I film, frutto di un’accurata selezione pedagogica, sono stati selezionati tenendo conto dei seguenti parametri: età, livello di lingua italiana, contenuti. Due o tre le proiezioni durante la giornata: una per gli studenti più piccoli dei corsi elementari, una per quelli più grandi ed infine una per i ragazzi dei corsi di livello medio. A seguire una breve pausa con una merenda a base di sfiziosi poc-corn e rinfrescanti succhi di frutta offerta dal CAE.

I bambini sono stati trasportati nell’eccezionale storia di amicizia e solidarietà di La gabbianella e il gatto, nel mondo magico ed incantato di Momo alla conquista del tempo o, attraverso una delicata narrazione poetica, nel difficile periodo storico dell’olocausto ne La vita è bella.

Un modo nuovo di far lezione che ha offerto ai bambini e ai ragazzi spunti di riflessione diversi poi approfonditi in classe grazie alla guida esperta dell’insegnante oltre che un’opportunità di svolgere un lavoro didattico interessante che si presta a diversi percorsi metodologici in base all’età degli studenti. Una possibilità unica di incontrare e conoscere altri alunni dei corsi.

Si è trattato quindi di un importante momento di aggregazione attraverso un’attività culturale che voleva mettere in luce il legame tra la lingua italiana ed il cinema.22829654_1695086390542028_6128385900593914120_o

Ancora una volta, la collaborazione tra l’Ufficio Scuola, il CAE e la SAIG, ha dato i suoi frutti per la riuscita di eventi volti a ben rappresentare la nostra Patria. Quindi, possiamo felicitarci e ringraziare la SAIG e le associazioni aderenti, il CAE, l’Ufficio Scuola e il Corpo Docente per il prezioso lavoro nonché, i genitori per la costante collaborazione e presenza.

“XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo” a Ginevra

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22829760_1694192207298113_8131547904981670282_oCiak, si mangia: Pane, cinema e fantasia alla SAIG per “XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo” a Ginevra

di Carmelo Vaccaro

Ciak, si mangia. La SAIG nel suo programma, in occasione dell’edizione di quest’anno della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo dedicata al cinema, ha inserito anche una serata dedicata al cibo. L’evento si è svolto nei locali della SAIG lo scorso 20 ottobre, dove sono stati invitati alcuni amici della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, per celebrare l’evento annuale, anche per mettere in valore le prelibatezze culinarie italiche nel cinema.

Oltre ad alcuni presidenti delle associazioni aderenti alla SAIG quali Antonio Scarlino Ass. Regionale Pugliese, Menotti Bacci Ass. Lucchesi nel Mondo, Francesco Decicco Ass. Calabrese e al Coordinatore Carmelo Vaccaro, a presenziare la serata è stato il Console Generale d’Italia, Antonino La Piana, che ha rilevato l’importanza della collaborazione di tutti affinché si possa essere uniti per rappresentare meglio l’Italia all’estero, anche attraverso questi importanti appuntamenti come la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.

La realizzazione delle pietanze di questo particolare momento è stata affidata a Lisette e Menotti Bacci e a Roberto Corona che si sono eseguiti in una sinfonia in cucina, dove hanno preparato dei piatti in armonia con la stagione. Come entrata è stata presentata una “Terrine di cinghiale sul letto di rucola con cipolle Borettane”, seguito dal piatto principale, “Cinghiale in umido con le olive alla toscana e polenta tartufata” e, per terminare un delizioso dolce, “Panna cotta ai lamponi”. Naturalmente il tutto servito rigorosamente con vini tipici italiani.

Le pietanze delle regioni italiane sono state da sempre p22829048_1694192137298120_3264951298918712232_orotagoniste del cinema italiano. Inoltre, il cibo nel cinema ha rappresentato anche la fame oltre ad avere raccontato la voglia di solidarietà dell’Italia durante e, soprattutto, dopo la fine della guerra. Il cibo nel cinema ha anche messo in risalto la auten22815201_1694192100631457_4320609657169154662_ntica arte di arrangiarsi al meglio e sopravvivere alle tante avversità superate, tutti insieme, nei momenti più difficili della storia dell’Italia unita.

Il cibo per noi italiani è cultura e non solo gastronomica regionale o italiana, perché esprime le origini nativi, del ricordo dei vari sapori e di tanti desideri acquisiti negli anni esportati dalle emigrazioni nel tempo, il quale ha valorizzato costume e tradizioni di una gastronomia che è qualità, oltre ad essere commercio. La domanda è che c’entra questo col cinema? C’entra e come se c’entra! Basta pensare al forte legame che da sempre il cinema italiano rileva tra il racconto e il cibo in tavola. Dai film e nel corso dei decenni, le tradizioni gastronomiche del nostro Paese sono stati raccontatati, più di quelle raccontata nelle varie opere letterarie, nel profondo e costante modificarsi delle tradizioni gastronomiche, il costume e la storia dell’Italia

Con questa particolare cena condivisa da amici e collaboratori della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra e, nella medesima occasione la SAIG ha voluto dare importanza al cibo nel cinema italiano, molto apprezzato nel mondo per la sua creatività e innovazione.

Carmelo Vaccaro

La Regione Calabria al Corso di Cucina SAIG

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La Regione Calabria con gli involtini di melanzane alla calabrese al Corso di Cucina SAIG

L’eccellenza e la bontà della cucina tipica calabrese scaturiscono tanto dalla qualità e freschezza dei prodotti con cui vengono preparate le pietanze. Se si scegli per una ricetta i cui ingredienti si basano su prodotti di stagione allora il risultato sarà un vero successo.22792176_1692075980843069_8261941356639991930_o

In questo corso di fine ottobre che la SAIG propone, è un piatto tipicamente mediterraneo ed estivo: gli involtini di melanzane alla calabrese. Si tratta di un piatto che si rivela una vera squisitezza da mangiare anche fuori dalla Calabria se vengono preparati da mani consapevoli, come quelli di Roberto Corona, incaricato di eseguire questo piatto tipico calabrese. La ricetta da noi scelta per preparare questi squisiti involtini di melanzana, include anche il caciocavallo, la soppressata e la cipolla che conferiscono al piatto un certo sapore particolare che ricordano i sapori mediterranei della Calabria.

Sono state spiegate e preparate due varianti di questa pietanza: la prima con melenz22770796_1692075984176402_7457003554345493211_oane grigliate con prosciutto e pecorino calabrese con spruzzata di parmigiano; seconda variante con spaghetti, lardo calabrese e acciughe. Alcuni prodotti come il pecorino e la salsiccia calabrese, sono state offerte dal Presidente dell’Associazione Calabrese, Francesco Decicco, direttamente importate dalla terra calabrese.

La Società delle Associazioni Italiane di Ginevra promuove le pietanze povere e sconosciute dal grande pubblico delle Regioni che le hanno custodite e tramandate gelosamente. Questo Corso nasce dal desiderio di addentrarsi nel cuore più profondo di una cucina regionale fra le meno conosciute, ovvero quella rimasta tra le memorie delle nostre nonne. Per molto tempo, infatti, questo tipo di gastronomia italiana è rimasta all’ombra delle tradizioni culinarie, anche se è innegabile che in questi ultimi anni si è sviluppata una sempre più crescente curiosità verso questa cucina antica, molto tradizionalista, che spesso stupisce per la ricchezza dei propri piatti ed altre volte sorprende per la sua semplicità.

La nostra idea è quella di divulgare ricette antiche il più possibile vicine a quelle originali. Troppo spesso, infatti, si spacciano per ricette tipiche regionali, piatti che sono stati abbondantemente riveduti e corretti per essere più compatibili alle esigenze dei prodotti odierne.