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Un monumento per gli italiani, riforma della legge sui COMITES e CGIE, Amnistia fiscale e sociale. La SAIG in missione in Svizzera per incontrare la rappresentanza diplomatica italiana

Una delegazione della SAIG condotta dal coordinatore Carmelo Vaccaro e composta da Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Regionale Pugliese, Riccardo Galardi, Presidente dell’Associazione ciaoitalia.tv e Alessandra Testaguzza, consulente giuridico della Società, si è recata per incontrare ed intervistare i Consoli della Svizzera nei giorni del 14 e 15 novembre, per concludere il 16 all’Ambasciata di Berna ed il 17 al Consolato Generale d’Italia a Ginevra.

Si è trattato di un’iniziativa volta, sì, ad intervistare i Consoli italiani presenti in terra elvetica, al fine di presentarli (sono tutti di recente nomina) e di permettergli di raccontarci come si sono organizzati per meglio svolgere il loro mandato e quali siano gli obbiettivi da raggiungere nel breve e nel lungo periodo, ma anche per coinvolgerli in un paio di iniziative importanti: per la possibile apposizione di monumenti dedicati all’emigrazione italiana come simboli per i sacrifici fatti dai nostri connazionali negli anni passati in terra straniera e della collaborazione che nel tempo hanno prodotto in favore dei luoghi che li hanno accolti; e per verificare la disponibilità delle rappresentanze consolari a partecipare o sollecitare un tavolo di discussione come spunto di riflessione per ipotizzare in futuro una riforma della legge sulle rappresentanze elette (COMITES e CGIE) in modo da renderla più adeguata ed efficiente alle moderne esigenze dei connazionale all’estero così da permettere a queste entità di operare in maniera più proficua per tutti.

Altro obbiettivo di questo viaggio per circoscrizioni consolari era quello di informare i Consoli degli altri cantoni, nonché l’Ambasciatore, della nuova normativa federale, entrata in vigore lo scorso 1 ottobre 2016, che ha inserito nel codice penale svizzero il reato di truffa agli enti assistenziali che punirà penalmente e con l’espulsione dalla Svizzera, coloro che abbiano usufruito di aiuti sociali omettendo di dichiarare la totalità del proprio patrimonio posseduto in Svizzera e/o all’estero.

Questa nuova legge andrà ad incidere pesantemente anche sui nostri connazionali e, tenuto conto del fatto che Ginevra è l’unico cantone che ha previsto un’informativa capillare a tutti gli assistiti e gli ha dato la possibilità di un periodo entro e non oltre il quale inviare una domanda di regolarizzazione che possa evitare, almeno, problemi penali ed espulsioni, la SAIG ha ritenuto importante informare le rappresentanze consolari tutte e l’Ambasciata.

L'immagine può contenere: 20 persone, persone che sorridonoLunedì 14 la delegazione ha dato inizio a questo viaggio itinerante attraverso la Svizzera con il Console Generale di Lugano, il Min. Plenipotenziario Marcello Fondi, per poi proseguire nel pomeriggio con l’incontro con il giovanissimo Console di Basilea, Michele Camerota. Entrambi hanno aderito con molta partecipazione alla proposta dell’apposizione dei monumenti all’emigrazione italiana nella propria circoscrizione consolare (ed anzi, il Console Fondi ha anche segnalato che nella propria circoscrizione non esiste nulla di tal genere che possa anche fungere da simbolo per le cerimonie ufficiali, in modo da apporre una corona) ed anche alla proposta riguardante la possibile discussione di riforma della legge sulle rappresentanze elette, previa premessa che, naturalmente, non spetta di certo alle rappresentanze consolari provvedere ad una tale incombenza, essendo la stessa di esclusiva competenza del legislatore. Ma, comunque, stante il fatto che tutto è perfettibile, i Consoli, di concerto con la SAIG, i COMITES, i CGIE, le associazioni, i Parlamentari eletti all’estero, possono (e devono, secondo Camerota) farsi carico per uno spunto di riflessione sulle problematiche dell’attuale legge e per farsi portatori di individuare tali problematiche e segnalarle, se del caso, al legislatore.

Sulla stessa linea anche il Console Generale di Zurigo, il Min. Plenipotenziario Giulio Alaimo, altro giovane console di fresca nomina, il quale si è detto anch’egli disponibile per farsi parte diligente presso le istituzioni svizzere locali della sua circoscrizione consolare per ottenere il permesso di posizionare dei monumenti e, per quanto riguarda la discussione di riforma per la legge sulle rappresentanze elette, e previa la stessa premessa già fatta anche dagli altri suoi colleghi, ha concordato sul fatto che se ne possa discutere nel seno di una tavola rotonda volta ad individuare una strada che possa portare nel tempo ad una riforma possibile.

Proseguendo gli incontri, il 16 è stata la volta dell’Ambasciatore di Italia a Berna, Marco Del Panta, il quale ha accolto la delegazione SAIG con molto disponibilità e cortesia.

Sulla questione dell’apposizione di monumenti si è detto disponibile ed ha trovato l’iniziativa lodevole e per la circoscrizione che compete all’Ambasciata (Berna e Neuchatel) si farà portavoce per la realizzazione della proposta.

Sui tagli ai finaziamenti pubblici ha riferito che la situazione è meno grave di quel che pensava, essendo detti tagli notevoli solo per i corsi di lingua italiana. L’Ambasciatore ha risposto anche sui rapporti tra Italia e Svizzera relativamente alle tensioni in Canton Ticino che hanno portato alla vittoria del no al recente referendum che riguardava la questione dei frontalieri. Ha sottolineato il fatto che a livello di Confederazione i rapporti tra i due paesi sono ottimi ma che, nonostante questo, il Ministro Gentiloni è stato molto solerte e deciso, dopo il referendum, a prendere contatti con le istituzioni elvetiche in modo da chiarire la posizione della Svizzera rispetto a queste problematiche che, sia pur locali, testimoniano comunque un disagio nei confronti dei lavoratori italiani. Essendo di competenza federale il libero scambio e la libera circolazione dei lavoratori tra l’Italia e la Svizzera, l’Ambasciatore stesso si sta recando piu’ frequentemente in Ticino per testimoniare la sua vicinanza ai nostri connazionali e la storica prossimità culturale, linguistica e commerciale con questo cantone, soprattutto per quanto riguarda la regione Lombardia.

Per quanto riguarda, invece, l’iniziativa posta dalla SAIG circa una riforma della legge sui COMITES e CGIE, ha sottolineato come le rapresentanze diplomatiche non fanno parte né del potere legislativo, né di quello esecutivo e, quindi, potrà farsi carico, di convogliare a Roma le istanze della collettività e quindi se emergesse nella collettività una posizione unitaria nel senso di rivedere la legge sulla rappresentanza degli italiani all’estero, noi ce ne faremo certamente carico per trasmettere al ministero le istanze in proposito raccolte, anche se secondo lui esistono delle orgamizzazioni a cio’ deputate come i CGIE che sono le sedi dove discutere di queste cose. Esistono i senatori e deputati all’estero incaricati di questo. L’Ambasciata, d’altra parte intrattiene rapporti con le istituzioni elette presenti sul territorio, come i COMITES, e ogni circoscrizione ha i suoi cui riferirsi, e poi esiste una riunione annuale tra i COMITES che si chiama INTERCOMITES in seno alla quale si potrà discutere anche di queste cose.

Il 17 novembre, la SAIG ha incontrato l’ultimo in ordine di tempo, ma primo come importanza, visto che è il Console Generale d’Italia a Ginevra ove la SAIG ha la sede, Antonino La Piana, il quale, al di là dei cinque monumenti già apposti dalla SAIG a Ginevra e nelle città partner, è stato coinvolto nell’iniziativa di posizionare dei monumenti negli altri due cantoni della circoscrizione di Ginevra, vodese (VD) e vallese (VS). Su tale iniziativa il Console ha espresso entusiasmi e disponibilità e si adopererà per la realizzazione di questo progetto.

Per quanto riguarda, invece, la sua organizzazione in seno al Consolato di Ginevra, forte delle sue precedemti esperienze in molti altri paesi, auspica una fattiva collaborazione di tutte le parti in campo (COMITES, CGIE, realtà associative) in modo da favorire un lavoro proficuo in favore dei residenti nella sua circoscrizione consolare. Secondo La Piana l’unione fa la forza ed in questo senso intende lavorare.

La SAIG rende noto che ha avuto modo di constatare una rappresentanza diplomatica in Svizzera giovane e di grande competenza che ha la consapevolezza di dover svolgere il proprio mandato in un periodo storico caratterizzato dai molti e nuovi flussi migratori (secondo la Fondazione Migrantes, nel 2015 sono stati 107.000 gli emigrati italiani in tutto il mondo e la Svizzera è al terzo posto). Si tratta di diplomatici entusiasti con molta voglia di fare che utilizzano anche i molti canali messi a disposizione dalla tecnologia moderna, come i social, per raggiungere il più grande numero di connazionali e rendere il più possibile efficienti ed efficaci i servizi consolari, adatti anche alle diverse esigenze di coloro che si rivolgono al Consolato, sia che si tratti di emigrati di tipo tradizionale, sia che si tratti dei nuovi emigrati, i professionisti, per intenderci. Tutti stanno, o hanno già, predisposto un’organizzazione adatta a tutti i tipi di esigenze, ben consapevoli che il servizio da rendere all’utenza va proposto come servizio che venga percepito come non solo utile, ma anche costruito sulle esigenze particolari che l’utenza possa avere. Michele Camerota ha parlato, in questo senso di “sportello amico” e di consolato come “vera casa degli italiani”. E tutti si muovono in prima persona rendendosi disponibili all’incontro anche presso le associazioni che raccolgono i molti connazionali residenti nelle varie circoscrizioni, in modo da avvicinare le istituzioni alla cittadinanza.

La SAIG si propone di pubblicare nei prossimi mesi le interviste integrali ai nostri Consoli e quella dell’Ambasciatore. Si ringraziano fin da ora tutti i diplomatici incontrati per la loro disponibilità all’incontro ed alle iniziative proposte, e per la calda accoglienza alla delegazione SAIG, augurandogli, al contempo, un buon e proficuo lavoro.

La Redazione
“La Notizia di Ginevra”

 

Alla festa annuale dell’Associazione Regionale Sarda ginevrina: danze e tradizioni della Sardegna

L'immagine può contenere: 11 persone, persone in piedi e spazio al chiusoIl Gruppo folkloristico P. Mereù di Tonara, località della Barbagia situata al centro della Sardegna, come da tradizione, molto gradita al pubblico ginevrino, ha fatto da cornice alla tradizionale festa annuale del Circolo di Ginevra dell’Associazione Regionale Sarda, il 12 novembre scorso.

Il Presidente Lorenzina Zuddas ed il Comitato, hanno dato vita alla colorata kermesse tra balli e canti popolari tradizionali. I costumi antichi della Città di Tonara, hanno ulteriormente decorato la Salle de fêtes di Carouge, dove si è svolta una serata danzante accompagnata dalla musica de l’”Orchestra di Casa Nostra”, che ha fatto da sottofondo musicale ai tenori e ai balli folkloristici dell’Isola. Secondo tradizione anche la cena, a base di gnocchetti al ragù e di porcetto che i partecipanti hanno gustato apprezzando, anche attraverso il cibo, l’espressione della cultura sarda a Ginevra.
Gli stand predisposti, con esposizione e vendita di prodotti tipici gastronomici ed artigianali, hanno donato, ancor di più, un’atmosfera di tipicità alla serata.

La serata è stata anche un’occasione per rafforzare i rapporti d’amicizia tra associazioni, con la presenza del Presidente del Circolo Sardo di Losanna, Josiana Masala accompagnata da una cospicua delegazione, con il rappresentante della Federazione dei Circoli sardi in Svizzera, Antonio Mura e con diversi rappresentanti di altre associazioni italiane.
In apertura di serata, il Presidente Lorenzina Zuddas, dopo i ringraziamenti di rito, ha chiamato sul palco le personalità presenti per la presentazione ed il consueto saluto degli ospiti. Per l’edizione 2016, a rappresentare la Città di Carouge sono stati chiamati, Alain Etienne, Presidente del Consiglio Comunale e Daniel Mouchet, Presidente del Cartel di Carouge.

I loro discorsi sono stati volti ad evidenziare il continuo impegno di collaborazione dell’Associazione Sarda che mira a mantenere stretti i legami d’amicizia con la Città di Carouge, chiamata anche “La Città Sarda”. Anche il Presidente della Federazione Sardi in Svizzera, ha evidenziato la tenacia e la costante presenza del Circolo di Ginevra nella promozione della regione Sardegna a Ginevra.

Una festa particolare, quella dell’Associazione Regionale Sarda, nel panorama dell’associazionismo ginevrino, la quale si distingue non solo per il pranzo rigorosamente tipico, ma anche per la promozione della cultura musicale, gastronomica ed dei costumi della Regione Sardegna.

L'immagine può contenere: 1 persona, persona seduta e ciboL'immagine può contenere: 1 persona, in piedi, scarpe e spazio al chiuso

Maccheroni alla Lucchese al primo corso di cucina di novembre

L'immagine può contenere: 13 persone, persone seduteDalle innumerevoli pietanze dalla Regione Toscana, per il primo corso di Cucina della SAIG, del mese di novembre, si è scelto di fare una ricetta povera tipicamente lucchese: Maccheroni alla Lucchese.
Si tratta di una pasta fatta a mano, molto saporita e sostanziosa; lunga circa 3 cm e larga tra 3-4 cm. Questi manufatti di pasta fresca in Lucchesia sono chiamati anche ‘Tacconi’. E’ una pasta adatta a sughi di carne e di funghi.
Il Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra, Menotti Bacci responsabile del Corso, si è preso il tempo di deliziare molti dei nuovi avventori che frequenta questa attività culinaria promossa dalla SAIG. di fatti, si sono aperti le iscrizioni per rimodellare la squadra che seguirà il nuovo percorso culinario, che ci farà viaggiare tra le vecchie ricette delle nostre regioni italiane.
Dopo la decisione dei dirigenti SAIG di aumentare il numero degli iscritti, si rende noto che rimangono 3 posti prima di chiudere le iscrizioni per il Corso di Cucina della SAIG.
Non è nostra usanza pubblicare le ricette, ma per questo semplice piatto, faremo un’eccezione.
Ingredienti per 8 persone: 500 gr farina tipo 00 – 3 uova – qb acqua – 1 pizzico sale
Istruzioni:
-Disporre la farina a fontana sulla spianatoia di legno, formare un cratere, mettere le uova e il sale nel centro.
-Con la punta delle dita amalgamare le uova tra loro e poco alla volta incorporare la farina. Se necessario aggiungere un po’ d’acqua. Lavorare il composto finché risulta elastico, liscio e ben amalgamato.
-Fate una palla e copritela con un panno leggermente umido, lasciatela riposare per circa mezz’oretta, dopo sarà più facile lavorarla.
-Stendere la pasta con l’aiuto del matterello fino a quando avrà raggiunto uno spessore sottile ed omogeneo e lasciate asciugare per pochi minuti.
-Arrotolate la sfoglia senza stringere, affettatela in strisce di circa 3/ 4 centimetri aiutandovi con un coltello a lama lunga e affilata. Allargate le strisce di pasta e tagliatele a pezzi più o meno regolari lunghi circa 3 centimetri. Per preparare questo formato alcune massaie dopo aver steso la sfoglia la tagliano senza arrotondarla a quadrati di circa 3 cm di lato.
-Può essere utilizzata subito cuocendola in una pentola larga di acqua bollente e salata. Quando saranno arrivati a cottura, scolarli e condirli.
-Se dovete conservarla per qualche giorno, allargatela su un canovaccio leggermente infarinato e lasciatela asciugare per un paio di ore.
Una cosa è certa: dopo aver gustato questa pietanza, i frequentatori del corso, si sono deliziati!
Per finire, un dolce preparato da Claude Romanato, ha addolcito i palati di tutti, con una deliziosa torta caprese, personalizzata per la SAIG.
Al prossimo corso, giovedì, 24 novembre, ci aspettano gli arancini preparati da Giuditta Lentini Derito e dolci siciliani a sorpresa.
Carmelo Vaccaro

UNA PICCOLA SVOLTA NELL’“AMNISTIA SOCIALE A GINEVRA”

L'immagine può contenere: 3 persone, persone in piedi e vestito eleganteLa SAIG incontra con il Consigliere di Stato Mauro Poggia

Come noto, ormai da qualche giorno tutti coloro che sono beneficiari a Ginevra di aiuti sociali, hanno ricevuto un’informativa dal DEAS (Dipartimento dell’impiego, affari sociali e salute) a firma del Consigliere di Stato Mauro Poggia, mediante la quale sono stati informati che dal 1 ottobre 2016 è entrata in vigore una nuova norma del codice penale svizzero che punisce chi è responsabile di reato di truffa agli enti assistenziali nel momento in cui chi ha richiesto, o riceve comunque aiuti, senza aver dichiarato la totalità del proprio patrimonio ovunque si trovi nel mondo.

Con la predetta informativa gli interessati sono stati resi edotti, in maniera puntuale, circa l’esistenza questa norma, le sanzioni che essa prevede (compresa l’espulsione dal territorio svizzero da 5 a 15 anni per coloro che non hanno nazionalità svizzera) e la possibilità di inviare una domanda di regolarizzazione, entro e non oltre il 31 dicembre 2016, onde evitare la procedura penale e l’espulsione. Attenzione, però. Quanto all’eventuale restituzione di quanto indebitamente percepito considerando un periodo di tempo di 7 anni, la domanda di regolarizzazione non eviterà questa ipotesi. Non si tratta, cioè, come da qualcuno sostenuto, di un’amnistia totale, bensì semplicemente di evitare problemi di tipo penale e non anche di tipo finanziario.

Va detto che questa possibilità è stata prevista nel solo cantone di Ginevra dal momento che il Consigliere di Stato Mauro Poggia ha stilato un accordo con il Procuratore generale in modo da attendere la fine del 2016 per iniziare le denunce penali previste dalla normativa appena entrata in vigore. Negli altri cantoni nulla di tutto ciò è stato, all’oggi, ancora previsto.

La SAIG, nella persona del coordinatore Carmelo Vaccaro, con la collaborazione dell’Avv. Alessandra Testaguzza, consigliere giuridico della Società, si è fatta promotrice di un’iniziativa volta a sensibilizzare le autorità di competenza cantonali, nella persona del Consigliere di Stato, Mauro Poggia, affinché potesse prolungare il periodo offerto per procedere alla regolarizzazione, atteso che la tempistica è piuttosto stretta. E proprio di questo la mattina dell’11 novembre si è parlato presso l’ufficio del Consigliere di Stato.

Stante il fatto che, come riferito da Poggia, non è possibile estendere ulteriormente il periodo già programmato, Carmelo Vaccaro ha però ottenuto l’autorizzazione a che la SAIG proceda ad inviare dei formulari, che saranno all’uopo predisposti proprio dal Dipartimento, debitamente compilati, in modo da offrire un canale molto rapido e semplificato a tutti coloro che vorranno inviare la domanda di regolarizzazione nei tempi stretti ancora utili.

In pratica, la SAIG potrà, dunque, mettere a disposizione un mezzo rapido, adeguato e, soprattutto, autorizzato per presentare la domanda di regolarizzazione senza dover allegare alcuna documentazione, attività che potrà essere poi compiuta con calma in un momento successivo. Inoltre, previo specifico accordo di Mauro Poggia con il Consigliere di Stato, Serge Dal Busco, le domande inviate tramite questa procedura, saranno considerate automaticamente valide anche per il fisco svizzero, nel senso di piena adesione anche all’amnistie fiscale partielle 2010. Tali domande, da inviare entro e non oltre il 31.12.2016, come già previsto, potranno essere trattate anche nei primi mesi del 2017.

In questo modo si riuscirà a conciliare tutte le esigenze: la necessità di mettersi in regola, sia con il DEAS che con l’Hôtel des finances, la rapidità della procedura nei termini previsti e la possibilità di reperire tutta la documentazione necessaria in un momento successivo.

Chi deve procedere ad una domanda di regolarizzazione?

Tutti coloro che beneficiano di aiuti sociali, sia richiesti esplicitamente, sia erogati d’ufficio (pensiamo a quanti ricevono uno sconto di pochi franchi sul pagamento dell’assicurazione malattia, facilitazione decisa dalle istituzioni preposte sulla base delle dichiarazioni delle imposte. Dichiarazioni, che, però, possono non essere complete, perché mancanti dei beni posseduti all’estero) e, dunque: aiuti per il pagamento dell’alloggio, per le spese mediche e/o dentistiche, per i mezzi pubblici, per l’assicurazione malattia ed anche aiuti erogati dall’Hospice général.

Dopo questa prima fase che, certamente, va ad evitare problemi penali, compresa l’espulsione, si aprirà una fase di deposito documentazione, che verrà richiesta agli aderenti alla regolarizzazione, e, successivamente, gli uffici procederanno a rifare i conteggi sulla base di quanto dichiarato e a richiedere, se ne dovessero ricorrere gli estremi, la restituzione, in tutto o in parte, di quanto indebitamente percepito, con una retroattività di 7 anni.

Va da sé che, in caso di difficoltà nella restituzione, gli uffici potrebbero accettare un accordo per facilitare il rientro dal debito.

Concludendo, dunque, la SAIG ha già ricevuto, come da accordi, il formulario predisposto dal DEAS per permettere una rapida adesione all’iniziativa messa in campo dal Consigliere di Stato Mauro Poggia e, attraverso il Consulente legale l’Avv. Alessandra Testaguzza e i collaboratori di cui si avvale, darà un aiuto concreto a tutti coloro che si recheranno presso la sede per riempire detti formulari, provvedendo, inoltre, anche all’invio/deposito delle domande di regolarizzazione al Dipartimento.

Dopo questo incontro col Consigliere di Stato, Mauro Poggia, abbiamo preso coscienza che non vi è più tempo di riflettere ma di agire uniti per informare i cittadini tutti a quali rischi corrono se non regolarizzano in tempo la propria posizione fiscale.

Le conferenze medicali alla SAIG: la Clinique de l’Oeil con il Dr. Dino Grasso e il Dr. A. Aref.

L'immagine può contenere: 2 persone, persone sedute e spazio al chiusoLa SAIG ha ospitato la seconda conferenza annuale della Clinique de l’Oeil. I professionisti oculisti che hanno rappresentato la Clinica ginevrina, Dr. Dino Grasso e il Dr. A. Aref, hanno spiegato in dettaglio i problemi e soluzioni che riguardano la cataratta e del glaucoma.

Dr. A. Aref e la cataratta

La cataratta consiste nell’opacizzazione e degradazione graduale del cristallino, la lente posta dietro alla pupilla. La forma di cataratta più comune è quella legata all’età, infatti è un problema frequente dopo i 65 anni di età, anche se può, in forma molto rara, apparire anche alla nascita. In questo caso è l’espressione di un’infezione intra uterina o di una malattia genetica e bisogna intervenire rapidamente tramite l’operazione degli occhi per non compromettere il corretto sviluppo della visione del bambino.

La forma di gran lunga più comune è legata all’età, ma una cataratta può comparire anche alla nascita. Se pur rara può essere l’espressione di un’infezione intra uterina o di una malattia genetica e in questo caso bisogna operare rapidamente perché la presenza della cataratta impedisce il corretto sviluppo della visione nel bambino.
La cataratta può però essere secondaria anche a un trauma, ad un’esposizione prolungata al sole o a raggi ultravioletti, ad infezioni intraoculari anche all’uso prolungato di alcune medicine come ad esempio il cortisone.

Nella sua forma più comune i sintomi appaiono lentamente nel corso di mesi se non di anni e consistono in sintomi puramente visivi. L’occhio è sempre tranquillo ma la vista si riduce, soprattutto da lontano e la sera mentre la visione da vicino è meno disturbata. I pazienti puliscono spesso gli occhiali perché hanno la sensazione di vedere con lenti sporche e cambiano spesso le lenti, infatti la vista è sfocata. I pazienti colpiti sono sensibili alla luce, vedono degli aloni (esempio dai fari delle macchine) ed anche la vista dei colori può essere alterata, essi appaiono meno nitidi.

La cataratta è facile da diagnosticare e l’unica soluzione è chirurgica, tramite un’operazione chiamata facoemulsificazione ad ultrasuoni. Essa, rispetto agli interventi di soli 25 anni fa, è molto meno invasiva . Non c’è bisogno di iniezioni per l’intervento ma solo di gocce. L’incisione è talmente piccola, circa 1,5 / 2 mm, che si chiude da sola senza punti di sutura. La durata dell’operazione è ridotta a soli circa 15 minuti. Di solito un’ora dopo l’intervento il paziente può tornare a casa.
Nel cristallino, diventato opaco, si impianta una lente intraoculare pieghevole, in plastica o in silicone. Le lenti in questione possono essere mono focali, ossia permettono di vedere da lontano e correggono l’astigmatismo, o multifocali, che permettono di vedere da lontano e da vicino, ma non correggono l’astigmatismo. In tutti i casi, dopo l’intervento, il paziente può eliminare gli occhiali.

Pur essendo legata soprattutto all’età, si può prevenire la cataratta tramite un’alimentazione sana, ricca in Vitamine A ed E, portando gli occhiali da soli e facendo controlli oftalmologici frequenti, grazie ai quali il medico oculista giudica se c’è una cataratta in corso.

Molto più pericolosi della cataratta per la nostra vista sono il glaucoma e la DMLA.
Il glaucoma è una malattia caratterizzata da un aumento della tensione oculare. Si può fare un paragone con un lavandino da cui esce acqua. Se l’acqua scorre senza intoppi, non ci sono problemi, ma mettiamo caso che l’acqua scorre e il lavandino è ingorgato, l’acqua esce inondando tutto. Nell’occhio, infatti, entrano e escono dei liquidi. È necessario un equilibrio tra il nervo ottico e i liquidi; ove questo non avviene, la pressione dei liquidi danneggia il nervo ottico.

Questa malattia può accadere a qualunque età, ma sotto i 40 anni la percentuale è più bassa dell’1%.
La maggior parte delle persone interessate ha più di 60 anni quindi l’età è un fattore importante. Importante è pure la il fattore ereditario: chi ha un familiarità stretta con il glaucoma deve farsi controllare perché ha il 30% in più di possibilità di avere la stessa malattia rispetto a chi non ha il glaucoma in famiglia. Anche diabete, ipertensione e colesterolo sono fattori predisponenti.

Dott. Dino Grasso: Si hanno due forme di glaucoma.

Il primo acuto è dovuto a un blocco totale e improvviso dell’escrezione, ciò determina una sintomatologia acuta grave e dolorosa, abbassamento della vista, occhio rosso molto doloroso, il paziente ha spesso anche nausea e vomito e si reca rapidamente al Pronto Soccorso.
Più pericoloso perché non doloroso e apparentemente senza sintomi è la forma cronica che è inoltre la più diffusa. In questo caso , la pressione aumenta più lentamente senza raggiunger valori troppo elevati.
L’occhio è tranquillo, il paziente ha la sensazione che la sua vista sia la stessa, quando, in realtà, il suo campo visivo in periferia si riduce.

Il danno è irreversibile, l’unica prevenzione consiste in controlli regolari, il trattamento consiste nel 95% dei casi nelle gocce, più raramente si ricorre al laser o all’intervento.

Altra grande minaccia per la vista dopo i 60 anni è la DMLA, ossia la degenerazione maculare legata all’età .
Questa malattia è responsabile del 50 per cento dei casi di ipovisione nei paesi sviluppati.
Come dice il nome, il fattore decisivo è l’età, ma anche qui diabete, colesterolo, ipertensione e fumare sono fattori predisponenti, infatti chi soffre d’ipertensione, colesterolo e diabete e i fumatori rischiano che nella macula, la zona centrale della retina, responsabile della visione centrale e dei colori, si formano prodotti di scarto, danneggiandola. Chi soffre di DMLA vede delle macchie che impediscono una buona visione e delle linee deformate laddove devono essere dritte.

Anche qui, due sono le forme fondamentali.
La prima è la forma atrofica, la più diffusa e quella contro cui conta soprattutto la prevenzione: il trattamento non è molto efficace, consiste per ora in vitamine e in strumenti per ipovedenti.
Più efficaci possiamo essere nella forma detta umida. E’ detta cosi perché caratterizzata dalla formazione di neovasi dalla parete fragile che perdono liquido.
Disponiamo infatti di iniezioni intraoculari capaci di ridurre se non eliminare il liquido in eccesso.

Anche in questo caso la prevenzione non consiste solo nei controlli della vista, ma anche e soprattutto nel controllo del peso, evitando di consumare frutti di mare e carne rossa in eccesso, mangiando cibi ricchi in vitamine, controllando la pressione, il colesterolo e nell’evitare fumo ed eccesso di alcool.

In conclusione, la prevenzione della nostra salute oculare non è molto diversa da quella della maggior parte delle altre malattie. Basta fare attenzione tramite controlli oculistici regolari, soprattutto in età avanzata, tramite una vita attiva, mangiando cibi ricchi in vitamine, evitando vizi in maniera eccessiva (alcool e fumo) e prestando attenzione ai nostri occhi proteggendoli, ad esempio, ai raggi solari diretti.

Il Cinghiale alla lucchese al Corso di Cucina della SA

L'immagine può contenere: 6 persone, persone che sorridono, persone sedute e spazio al chiusoLo scorso 27 ottobre, per il secondo Corso di Cucina mensile, la SAIG ha rispettato una delle tradizione autunnale proponendo una ricetta particolare, in sintonia con l’atmosfera invernale predominante a Ginevra: polenta e Cinghiale con olive amare alla toscana. Il Corso è stato eseguito da Menotti Bacci, presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra, che con la maestria che tutte le partecipanti gli riconoscono, ancora un volta alla SAIG si è festeggiato il buon cibo con le innumerevoli pietanze che il nostro made in Italy ci propone con la ricchezza culinaria delle nostre 20 regioni.

Il presidente Bacci ha deliziato i partecipanti con questa pietanza dal particolare gusto e ha stupito nel presentare una terrina alla cacciatore con pepe verde, rucola e cipolle borettane, che ha preceduto la degustazione della ricetta serale molto gradita a tutti.

Un’altra pietanza della quale arricchisce il viaggio culinario delle SAIG, attraversando le regioni italiane alla ricerca delle loro moltitudini culturali. Un’altra serata all’insegna dell’amicizia e della buona armonia.

L’apprezzamento generale dopo la degustazione (eufemismo per indicare una mangiata pantagruelica) ha confermato ancora una volta il successo del Corso di cucina regionale promosso dalla SAIG, che offre la possibilità ai frequentatori di scoprire, o riscoprire, la ricchezza e la varietà delle specialità gastronomiche italiane.

Questo incontro bimensile, per adesso rimane il secondo e l’ultimo giovedì del mese, volge a stringere i legami tra le culture culinarie regionali italiana e, nello stesso tempo, a promuovere i nostri prodotti per il piacere di deliziare i palati dei cultori. L’equipe di quest’anno è stata molto interessata a questi corsi di cui si è palesata l’assidua partecipazione, nonché il numero sempre costante dei partecipanti.

La SAIG coglie questa occasione per informare che, considerando il notevole successo dell’iniziativa, il numero dei partecipanti è stato aumentato. Pertanto, sono aperte le iscrizioni per i 5 posti a disposizione. Per maggiori informazioni, si prega di inviare un mail a info@saig-ginevra.ch oppure, chiamare al 022 700 97 45.

C. Vaccaro

L'immagine può contenere: 5 persone, persone che sorridono, persone sedute, cibo e spazio al chiusoL'immagine può contenere: persone sedute e ciboL'immagine può contenere: 12 persone, persone sedute, tabella e spazio al chiuso

Si chiude il sipario sulla XVI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo a Ginevra

Si è conclusa domenica 23 ottobre 2016 la XVI Settimana della Lingua del Mondo, organizzata a Ginevra dalla Società delle A
ssociazioni Italiane di Ginevra (SAIG).

L’importante manifestazione era stata inaugurata lunedì 17 ottobre a Vernier alla Ferme Golay alla presenza del Coordinatore della Società, Carmelo Vaccaro, di alcuni presidenti delle associazioni che ne fanno parte, S. Isabella Valenzi (Associazione Calabrese Ginevra), O. Bisacchi (Club Forza Cesena), M. Bacci (Associazione lucchesi nel mondo), A. Scarlino (Associazione Regionale Pugliese Ginevra), delle istituzioni svizzere, nelle persone di Pierre Ronget, Sindaco di Vernier, Remy Burri, Presidente del Consiglio Municipale della Città di Ginevra, Yvan Rochat, vice sindaco della Città di Vernier e della Dott.ssa Frattoni, vice console in rappresentanza del Consolato Generale d’Italia di Ginevra.

Coadiuvato da A. Testaguzza, I. di Resta e da M. Paduano, Carmelo Vaccaro ha ringraziato tutti i presenti e le città partner della SAIG: Ginevra, Carouge, Chêne-Bourg, Onex e Vernier.

Vaccaro ha, infine, presentato i due chef responsabili dei corsi di cucina, Antonino Siragusa e Cosimo Adreula della società “Tentazioni Traiteur” e dato ufficialmente il via alla settimana.

Le serate da lunedì a giovedì sono state caratterizzate da conferenze che hanno spaziato in molti settori (scienza e mercato con Antonio Gambardella della FONGIT e Vittorio Palmieri della TVP Solar SA; fisica nucleare con Giuseppe Lo Presti del CERN; imprenditoria con Serena De Maio, della Wolf Leaders Academy; sociologia, con la Dott.ssa Rosita Fibbi del forum svizzero per lo studio della migrazione e della popolazione dell’Università di Neuchâtel; ancora imprenditoria con Edoardo Di Resta di AdvertPizza; medicina con il Dott. Francesco Artale della Vein Clinic SA e della CED SA; moda con la stilista Rosa Addabbo; design con il Dott. Sergio Ricci che ha presentato un suo studio denominato “Kaedro” ) e da concerti di musica barocca (con il gruppo “Ensemble Baroque de Joux) all’Eglise Saint Germain; classica per pianoforte (con lo chef de chant del Grand Théâtre di Ginevra, Xavier Dami) al Temple di Carouge; corale (con la Corale Liederkranz-Concordia) sempre al Temple di Carouge; contemporanea (con l’Orchestra di casa nostra e Dania Giò) alla Salle communale di Plainpalais; per violino (con i Violinisti in Jeans, Angelo Di Guardo e Antonio Macrì) alla Salle des Fêtes de Carouge, dove la presenza dell’On. Gianni Farina e Jean-Charles Lathion, primo vice-presidente del Consiglio Comunale della Città di Ginevra, hanno arricchito il quadro istituzionale italiano e ginevrino.

E ancora molti altri eventi, per l’esattezza 22, che sono stati organizzati per questa importante settimana tutta dedicata alla nostra lingua ed alla nostra cultura, come ad esempio, gli spettacoli dei Bandierai di Firenze in costume d’epoca, che si sono esibiti sia a Ginevra (alla Pleine di Plainpalais alla presenza non solo del coordinatore della SAIG e di due dei presidenti delle associazioni che ne fanno parte, ma anche del Consigliere di Stato Mauro Poggia, in rappresentanza delle istituzioni ginevrine, del Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana e del Dott. Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2 di Firenze), sia a Carouge (a Place de Sardaigne, questa volta alla presenza del Sindaco di Carouge, Nicolas Walder, di Stéphanie Lammar, di Anne Hitpold del consiglio amministrativo della città di Carouge e del Console di Basilea, Michele Camerota ospite della kermesse; lo stand del Ristorante “I Siciliani”, le esposizioni di Vespe (grazie all’Associazione Amici della Vespa Genève nella persona del suo Presidente Peppino De Cubelis) di Ferrari (grazie alla Scuderia Ferrari Club, Genève, nella persona del Presidente Alessandro Chillemi),esposizione di foto di Corrada Di Pasquale e la mostra di dipinti a cura dell’artista Carmelo Vaccaro (omonimo del coordinatore della SAIG).

Una menzione particolare va alla mostra fotografica “Toscana terra di Dante”  a cura di Riccardo Galardi, tutta dedicata alla Toscana che, con la preziosa partecipazione dei fotografi dell’Associazione  Gruppo Fotografico Il Cupolone – Firenze ,il cupolone che con oltre 25 partecipanti tra cui Luca Manganelli, portavoce dell’Associazione gigliata, più altri 4 espositori singoli  tra cui Gino Cianci, Alice Vagheggini e Davide Rossi  hanno messo a disposizione di un pubblico attento e numeroso oltre 60 magnifiche opere con paesaggi e scatti d’autore dei territori veri dove prese vita la lingua Italiana.

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toscana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma non dobbiamo dimenticare la sfilata di moda organizzata dalla stilista Rosa Addabbo (attiva in territorio svizzero con la sua casa di moda Couture & Designer) e dalla sua stretta collaboratrice, Monia Iovino e dell’“Opera dei Pupi” della famiglia Ignazio Puglisi che hanno stupito ed allietato la serata di gala del sabato sera alla Salle des Fêtes de Carouge.

Alla serata di gala del sabato sono stati graditissimi ospiti il Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana, il Console di Basilea, Michele Camerota, il Sindaco di Carouge, Nicolas Walder e le consigliere Amministrative Stéphanie Lammar e Anne Hitpold. Inoltre, in risposta all’invito inviato dalla SAIG erano presenti Mariachiara Vannetti Presidente del Comites di Berna e Neuchâtel e Grazia Tredanari Presidente dell’InterComites e del Comites di VD-VS-FR.

La domenica 23 ottobre è stata caratterizzata dalla presenza di bambini ed insegnanti delle scuole elementari e medie dei Corsi di lingua e cultura italiana, del CAE (Comitato Assistenza Educativo), nella persona di Virginia Cremonte, Rosalba Mele del GGG (Gruppo Genitori Italiani) che con il partenariato dell’ufficio Scuola della Circoscrizione Consolare di Ginevra, hanno dato luogo al IV Concorso di poesie. In concorso 88 poesie e l’On. Alessio Tacconi, presente all’evento, ha premiato le poesie vincitrici.
A conclusione della settimana un ultimo concerto offerto dal “Coro del Coriandolo” di Ginevra che ha presentato canti popolari in diversi dialetti italiani.

Il bilancio della XVI edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo a Ginevra, non può che essere positivo a parte l’auspicio iniziale di una partecipazione più numerosa, cosa che, purtroppo, non è avvenuta. Molte le persone che hanno partecipato agli eventi in programma, molti i professionisti che si sono prestati, con le loro conferenze, a ricordarci quel che è il genio italiano nel mondo, in tutti i tempi.
Molti gli artisti ed i musicisti che hanno allietato le serate ed intrattenuto piacevolmente chi ha voluto essere presente alle serate.

Non resta che ringraziare ancora una volta tutti, ma proprio tutti, coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, ambizioso, sì, ma assolutamente riuscito data la complessità, la presenza di numerose persone, artisti, musicisti, rappresentati di istituzioni italiane e svizzere.
Oltre alle persone già citate, la SAIG ringrazia gli altri membri dell’organizzazione che hanno lavorato per la riuscita della kermesse quali R. Fiumara, S. Murgo, F. Decicco, R. Derito, A. Ambrosini, G. Piroddi, L. De Pascalis, S. Russo, T. Chirenti, e B. Labriola. Un ringraziamento particolare la SAIG lo rivolge a Riccardo Galardi che, con www.ciaoitalia.tv, ha assicurato il servizio fotografico e le dirette di quasi tutti gli eventi, disponibili da subito

Gli Stand dei partners della SAIG alla Settimana della Lingua nel Mondo

L'immagine può contenere: 4 persone, persone che sorridono, auto e spazio all'apertoA fare da coreografico contorno agli eventi previsti per la XVI Settimana della Lingua del Mondo a Ginevra organizzata dalla SAIG, le mostre fotografiche di Riccardo Galardi “Terre di Toscana”, con la presenza del fotografo Gino Cianci, di Corrada Di Pasquale “Una realtà in bianco e nero”, la mostra di dipinti dell’artista e pittore Carmelo Vaccaro, la Scuderia Ferrari Club – Genève e del suo Presidente, Alessandro Chillemi e l’Associazione degli Amici della Vespa – Genève con a capo il Presidente Peppino de Cubelis.

A partire dalla serata di giovedì 20 ottobre, difatti, le mostre fotogtafiche, artistiche e gli Stands della Scuderia Ferrari Club e dell’Associazione Amici dell Vespa, alla Salle communale de Plainpalais giovedì 20 e alla Salle des fêtes di Carouge a partire da venerdì 21 ottobre e fino a domenica 23 ottobre, hanno allietato e colorato gli eventi di cui al programma della SAIG, incrementando il risvolto culturale alla manifestazione già ricco di conferenze a tema e di concerti di musica classica, lirica, strumentale e contemporanea.

I forografi e il pittore hanno, dunque esposto parte delle loro opere, mentre il Club della Ferrari e l’associazione dei Vespisti hanno contribuito all’allestimento scenico con alcuni modelli di vespe nei colori rosso, bianco e verde della bandiera italiana e con modelli di Ferrari, tutte del tradizionale colore rosso, all’esterno della Salle des Fêtes di Carouge.

Coloro che hanno partecipato agli eventi previsti, hanno, dunque, potuto ammirare sia le fotografie, sia i dipinti esposti, sia le vespe e le Ferrari presenti, oppure acquistare gadgets presso gli stands.
Non va dimenticato, inoltre, che il ristorante “I Siciliani”, presente con uno stand a lui dedicato.

La SAIG ringrazia ancora una volta, tutte queste splendide persone che hanno reso ancora più piacevole il tempo trascorso insieme. E ringrazia, altresì, tutto il pubblico che ha partecipato agli eventi. Inoltre, ringrazia le Città di Ginevra, Carouge, Vernier, Onex, il Comune di Chêne-Bourg e tutti gli sponsor.

La redazione de “La Notizia di Ginevra”

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