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La Festa di San Martino dei pugliesi ginevrini

L'immagine può contenere: 18 persone, persone sedute2016, Nell’anno dei suoi 35 anni, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra (ARPGE) non ha smentito, in un’affascinante atmosfera autunnale in cui gli alberi lasciano cadere le foglie ingiallite, la voglia di tramandare e riuscire la sua tradizionale festa di San Martino.

Cos’è “San Martino” per i pugliesi ?
“Per San Martino si spilla la botte del buon vino”, dice il proverbio.

“L’undici novembre, giorno di San Martino, come in altre numerose parti d’Italia la Puglia usa rendere omaggio al vino novello organizzando banchetti allietati da stornelli e proverbi d’ogni genere.

Qualunque cosa si organizzi l’importante è stare insieme, ritrovarsi intorno ad una tavola imbandita con il meglio che la tradizione e la stagione sanno offrire. Immancabili la salsiccia, possibilmente arrostita al fuoco, le pittule, le cicorie selvatiche con carne di maiale, le castagne, la cotognata e i clementini, ma l’ospite d’onore è il vino novello, senza il quale questa festa non avrebbe motivo di esistere.
Ogni buon pugliese non manca di fare acquisti e di organizzare una serata nella propria casa, invitando parenti e amici, o dar loro appuntamento per un incontro conviviale presso qualche locale. E poiché la “stirpe” pugliese, e soprattutto quella salentina, è assai diffusa anche lontano dalla terra d’origine, negli ultimi anni si sono moltiplicati anche gli appuntamenti decisamente… fuori le mura.”

L'immagine può contenere: una o più persone e persone sul palcoAnche a Ginevra l’Associazione Regionale Pugliese, dalla sua fondazione nel 1981, non manca all’appuntamento per festeggiare questo evento programmato e organizzato nei minimi particolari. Quest’anno, il Presidente Antonio Scarlino, il suo Comitato e i pugliesi di Ginevra, hanno solennizzato questa tradizione, lo scorso 27 novembre nella sala Comunale d’Onex. Come l’usanza vuole, per condividere la consueta manifestazione Scarlino ha invitato tanti amici dell’Associazione tra i cui il Presedente del Com.It.Es., il Coordinatore della SAIG, i Presidenti delle Associazioni Lucchesi nel Mondo, Calabrese – Ginevra, Club Forza Cesena, Emiliano-Romagnoli, Gruppo Alpini di Ginevra ed altri amici dell’ARPGE.

Nel suo discorso il Presidente Scarlino ha ringraziato il suo nutrito e giovane comitato, per l’eccellente lavoro svolto in questo 2016, dove l’Associazione, che presiede fieramente dalla fondazione, con questo evento, si chiudono le celebrazioni del 35esimo anniversario.

La serata è stata straordinariamente vivacizzata dall’orchestra piemontese “ Giuliano e i Baroni”, composta da nove bravi musicanti venuti apposta dall’Italia, che ha coinvolto i presenti inducendoli a cantare brani di cantautori noti e canzoni popolari del nostro Paese. Se l’effetto sonoro non sempre è risultato degno di apprezzamento, grande e condiviso il divertimento che ha portato a sottolineare con applausi scroscianti anche le prodezze di una sorpresa molto gradita al pubblico presente: uno spettacolo di magia. Di fatto, per la prima volta in una festa sociale associativa, si è prodotto uno spettacolo d’illusionismo affidato al Mago Lino Borsalino e alla sua partner.

Una lotteria per le zone terremotate del centro Italia

L’Associazione Regionale Pugliese, riconosciuta anche molto attiva nel sociale, ha colto questa occasione per non smentire la generosità che contraddistingue l’italianità all’estero. Di conseguenza, il Presidente Scarlino e il suo comitato, hanno devoluto tutto l’incasso della lotteria di questa festa, alla raccolta fondi che la SAIG ha messo in opera per le zone terremotate del centro Italia.

In queste ricorrenze, come in poche del genere, si può palpare il vero sentimento di un popolo, quello italiano, gradire il profondo legame culturale tra le nostre regioni d’appartenenza e le tradizioni. Pertanto, quando si parla di attaccamento alla tradizione, l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra è seconda a pochi.

Sede dell’Associazione Regionale Pugliese Ginevra 20, Av. De Luserna 1203 Genève. Tel. 022 345 84 44 – www.arpge.ch

Carmelo Vaccaro

La domenica di chiusura della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo di Ginevra

L'immagine può contenere: 11 persone, persone che sorridono, persone in piediLa Conferenza di Sergio Ricci

A presenziare la giornata conclusiva di questa maratona culturale che è “La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo”, sempre alla Salle des Fetes di Carouge, è stato invitato l’On. Alessio Tacconi. La domenica 23 ottobre è iniziata con la conferenza del dott. Sergio Ricci, giovane designer industriale venuto appositamente da Firenze. Il dott. Ricci ha presentato al pubblico “Kaedro”: un suo studio formale di design, nato grazie a piccoli prototipi realizzati a mano. Kaedro vuole creare lampade di design con materiali semplici, riscoprendo la tradizionalità artigianale italiana e il lavoro manuale. I materiali scelti per la loro realizzazione sono principalmente legno di diversa natura e pannelli in pasta di legno che rispettano anche il trend ecologico del momento. Il target a cui si rivolge il dott. Ricci è giovane e dal cosiddetto “cheap approach”.

Il Concorso di Poesie

Nella stessa Salle des Fetes di Carouge, si è susseguito un altro importante evento della SAIG quale il IV Concorso di poesie dei Corsi di lingue e Cultura Italiana, in partenariato con l’Ufficio Scuola della Circoscrizione Consolare di Ginevra, il Comitato Assistenza Educativo (CAE) e il Gruppo Genitori Italiani (GGG). Le 88 poesie in gara sono state valutate da una giuria, precedentemente scelta, sulla base di requisiti stabiliti da personale tecnico. Le famiglie presenti in sala purtroppo non erano numerose a causa della concomitanza dell’evento con l’inizio delle vacanze scolastiche. Dopo la lettura di alcune poesie, si è passato alla premiazione vera e propria, affidata all’On. Tacconi. I primi tre classificati hanno ricevuto dei premi messi a disposizione per i vincitori, mentre a tutti gli altri bambini è stato consegnato come premio di partecipazione una pergamena commemorativa.

L’esibizione del Coro del Coriandolo di Ginevra

La settimana della Lingua Italiana nel Mondo, organizzata dalla SAIG, si conclude con l’esibizione del Coro del Coriandolo di Ginevra. Il gruppo composto da 30 elementi ha eseguito a cappella, con grande maestria, diversi canti popolari e dialettali italiani.

In chiusura

Il pubblico presente durante tutti gli eventi è stato meno numeroso di quanto preventivato, ma a questo si aggiunge un vasto pubblico, che è stato raggiunto grazie alle registrazioni video ad opera di Riccardo Galardi e alla loro diffusione sui canali internet collegati alla SAIG. oltre alle trasmissioni in diretta su www.ciaoitalia.tv e sulle piatteforme informatiche della SAIG, tra i quali https://www.facebook.com/lanotiziadiginevra , sono stati stampati 3000 copie di un programma dettagliato dell’evento.

I dirigenti SAIG ringraziano tutti coloro che hanno collaborato a questa settimana dove sono stati eseguite 21 manifestazioni, di vario genere, per un ampio pubblico. Inoltre, la SAIG ringrazia la redazione de “La Notizia di Ginevra composta da: Alessandra Testaguzza, Marise Paduano e Rosalinda Fiumara e Simona Candarelli per la professionalità dimostrata.

La Redazione “La Notizia di Ginevra”

Bandierai degli Uffizi, Sbandieratori Ufficiali di Firenze alla Settimana della Lingua Italiana nel Mondo organizzata dalla SAIG.

L'immagine può contenere: una o più persone, bambino e spazio all'apertoI Bandierai degli Uffizi sono gli sbandieratori ufficiali di Firenze, nati nei primi anni ’60 all’interno del Corteo Storico della Repubblica fiorentina e del Calcio storico fiorentino, il gioco tradizionale di Firenze. Essi rappresentano un preciso periodo storico portando, stampate nelle loro bandiere, le principali Magistrature e gli Uffici esistenti nella Repubblica Fiorentina del XVI secolo. Unici a rappresentare Firenze per il preciso significato storico dei costumi e delle insegne, possono annoverare presenze a numerose e importanti manifestazioni sia sportive che storico-rievocative, in Italia e all’estero.

L’esperienza dei Bandierai degli Uffizi in Svizzera, invitati dalla SAIG, inizia venerdì 21 ottobre nella città di Neuchâtel.

Dopo l’esibizione, in questa città, con l’organizzazione congiunta della SAIG con il
CO.MI.TES di Berna e Neuchâtel e l’Associazione toscana di Neuchâtel, i bravissimi bandierai, vestiti con gli abiti tipici dell’epoca e con gonfalone e bandiere recanti il giglio di Firenze, famoso in tutto il mondo, si sono esibiti, nella giornata di sabato 22 ottobre, in due delle più belle piazze di Ginevra (la Plaine de Plainpalais) e Carouge (Place de Sardaigne).

L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi e spazio all'apertoAd accompagnare la delegazione fiorentina, il Dott. Filippo Giovannelli, Direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e il Dott. Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2 di Firenze e del Calcio Storico Fiorentino. Quest’ultimo anche in rappresentanza istituzionale della città di Firenze.

L’agenda della parte istituzionale è iniziata sabato 22 ottobre, al mattino, alla presenza dei dirigenti della SAIG, del Consigliere di Stato Mauro Poggia e del Console Generale d’Italia a Ginevra, Dott. Antonino La Piana, con scambio di presenti tra le istituzioni che si è svolto al centro degli sbandieratori mentre lanciavano le bandiere, risultando molto spettacolare di per sé. L’evento è stato immortalato con fotografie e filmati realizzati anche per mezzo di un drone.
La stessa esibizione si è poi ripetuta nel pomeriggio nella città di Carouge alla presenza di tutto il Consiglio amministrativo della città, il Sindaco, Nicolas Walder, Stéphanie Lammar e Anne Hiltpold. Anche questa volta lo scambio si è svolto nello stesso contesto spettacolare nel mezzo delle bandiere lanciate in aria.
La sera si sono esibiti nel cortile adiacente alla Salle des Fêtes di Carouge in mezzo alle Ferrari rosse e vespe d’epoca parcheggiate proprio per l’occasione fin dal giorno precedente, aggiungendo spettacolo a spettacolo.

Domenica mattina si sono esibiti a Onex, alla presenza di Carole-Anne Kast, Consigliere Amministrativo e François Mumenthaler, Sindaco di Onex. Purtroppo la giornata non è stata delle più favorevoli per uno spettacolo di tal genere all’aria aperta, per la presenza di pioggia. Nonostante questo, l’esibizione si è conclusa con il consueto successo di partecipazione.

I bravissimi sbandieratori hanno, dunque, regalato al numeroso pubblico ginevrino, intervenuto per l’occasione, spettacoli molto coinvolgenti e particolari, all’insegna della migliore delle tradizioni fiorentine che ancora oggi possono essere rievocate per continuare a deliziare e stupire. I Bandirai sono partiti con la consapevolezza di aver pienamente soddisfatto le aspettative degli organizzatori.

La SAIG ringrazia, pertanto, il responsabile di questa attività, Riccardo Galardi che ha lavorato per poter realizzare questo importante evento.

La redazione de “La Notizia di Ginevra”

L'immagine può contenere: 14 persone, persone che sorridono, persone in piedi e spazio al chiuso

L’opera dei pupi – della famiglia di Ignazio Puglisi chiude la seconda serata di gala

L'immagine può contenere: 7 persone, persone che sorridono, persone in piedi e vestito eleganteIn chiusura della seconda serata di gala di sabato 22 ottobre, la SAIG ha proposto in Svizzera lo spettacolo dell’Opera dei Pupi Siciliani. La rappresentazione ci è stata presentata dalla famiglia Puglisi, pupari di tradizione da ormai cinque generazioni, che ha proposto spettacoli in numerosi teatri italiani ed esteri.

Ad assistere allo spettacolo dei pupari siciliani anche il Console Generale d’Italia a Ginevra, presente in molti eventi durante la settimana, che ha ospitato il suo collega di Basilea, il Console Michele Camerota. Inoltre, era presente il Consiglio Amministrativo della Città di Carouge guidato dal Sindaco Nicolas Walder, i presidenti dei Com.It.Es di Berna e Neuchâtel, Mariachiara Vannetti del Comites VD-FR-VS, Grazia Tredanari.

L'immagine può contenere: 7 persone, persone che sorridono, persone in piedi e vestito eleganteIn effetti, se il teatro delle marionette ha un’origine antichissima e diffusa in molti paesi del mondo, in Sicilia – quest’arte – nasce già nell’800 e assume una caratterizzazione unica che si distingue dal classico teatro delle marionette sia per i contenuti che per la tecnica, prendendo il nome di «OPRA DE’ PUPI » .

E così per oltre due secoli i PUPI SICILIANI, abilmente animati da generazioni di “Pupari”, hanno costituito l’unica fonte di istruzione e una delle poche occasioni di svago e di divertimento per le classi più umili in un primo tempo, ma che in seguito apprezzata anche dalla borghesia.

Nelle epoche passate il successo fu tale che vennero trasposte e arrangiate in versione marionettistica anche famose opere liriche, ma la “vera” Opra de’ Pupi è costituita essenzialmente da due filoni: le gesta di Rè Artù e i dei Paladini di Francia e alcuni personaggi popolari, come:”Virticchiu e suo compare”. A noi sono state presentate le gesta di Orlando e Gano di Magonza, nella disfatta di Roncisvalle.

Un’altra peculiarità dei pupi siciliani è data dal fatto che ciascuno di essi è un’opera d’arte unica, una scultura di legno, metallo e stoffa, mossa da due aste metalliche, una sulla testa e l’altra nella mano destra, e, da alcuni fili generalmente di spago, differenziandosi ancora di più dalle tradizionali marionette (molto più piccole e mosse solo da dei fili). In particolare i personaggi che sono stati portati in scena sono copie fedelissime degli originali, figure alte 1.30 cm e pesanti oltre 30 kg.

Purtroppo il teatro dei pupi è un’arte in via d’estinzione; “L’opera” è stata riconosciuta ed inserita dall’UNESCO tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità.

Ad un certo punto della rappresentazione, gli abili pupari, con un colpo di scena, hanno voluto togliere i veli delle quinte per mostrare quanto sia complesso, faticoso, peculiare ed articolato il maniari (manovrare) e – contemporaneamente – dar voce ai pupi.

Il pubblico della Salle des Fêtes de Carouge ha potuto apprezzare questa professione artistica ed è straordinario notare come ancora oggi adulti e bambini, seppur smaliziati da mirabolanti effetti speciali e videogames, restino incantati ed a bocca aperta dinanzi a questi ormai rari spettacoli d’arte.

Al termine dello spettacolo, si è proceduto a premiare e ringraziare, con una targa commemorativa, tutta l’organizzazione, gli invitati e i dirigenti SAIG per tutto il lavoro svolto nella realizzazione dei più di venti eventi.

La redazione de “La Notizia di Ginevra”

 L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi, persone sul palco e vestito elegante

La Conferenza di Edoardo Di Resta apre la prima serata di gala del Venerdì 21 ottobre

L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi e vestito eleganteVenerdì 21 ottobre alla Salle des Fêtes di Carouge è stata presentata la conferenza del dott. Edoardo Di Resta, fondatore, insieme ad altri due soci, di AdvertPizza: un’azienda di comunicazione pubblicitaria che pubblicizza i prodotti dei clienti su cartoni della pizza. L’idea nasce da un gruppo di amici e compagni di studi, che con lui hanno condiviso la passione per la comunicazione è il marketing. La presentazione ha come focus la pizza come linguaggio italiano universale è cominciata con un excursus sull’etimologia della parola pizza, simile al pita greco e aramaico, al pinsa latino, all’ebraico pat o al persiano nan. Questo alimento a base di farina e acqua, con lievitazioni naturali, ha infatti rappresentato fin dall’antichità il cibo cardine di tanti popoli, spesso usato anche al posto delle posate per prendere il cibo, usanza ancora presente in molti paesi africani. La prima volta che il termine pizzas si trova in archivi ufficiali è in un contratto di locazione perso Sulmona, datato 1201. Nel 1734 nasce la prima pizza marinara a base di pomodoro, aglio e origano mentre nel periodo storico tra il 1796 e il 1810 nasce la pizza margherita. Alcuni storici la datano l’11 giugno 1889 durante la visita della regina Margherita preso Napoli e ne attribuiscono il merito al cuoco Raffaele Esposito che lavorava presso la pizzeria oggi nota come Brandi.

Ė stato poi grazie al l’immigrazione di massa dei primi del novecento che la pizza è stata esportata in tutto il mondo in particolare nei paesi del Nord Europa e nel nord e sud America. Alla diffusione nelle case di tutti hanno contribuito più di recente anche numerose pellicole cinematografiche di fama mondiale a partire dal film di Vittorio De Sica L’oro di Napoli del 1954, dove una giovanissima Sofia Loren preparava pizze fritte, ai più recenti film holliwoodiani come Mangia, Prega, Ama con Julia Roberts. L’ultimo fenomeno invece è quella della pizza gourmet con ingredienti insoliti e ricercati, presente anche in ristoranti stellati.

Dopo la panoramica sulla pizza il dr. Di Resta ha parlato della sua azienda, AdvertPizza, un amplificatore di Marchi e Prodotti che sono entrati nelle case di milioni di italiani. Un sistema di comunicazione non convenzionale che utilizza per i propri cartoni materiali di prima qualità, contrapponendosi alle aziende concorrenti anche grazie a queste caratteristiche. AdvertPizza oggi vede affiliate più di 1400 pizzerie in tutta Italia e ha distribuito in questi 9 anni di vita quasi 100 campagne pubblicitarie tra i quali, a sorpresa, anche qualcuno appartenente a un target molto distante: il settore lusso.

La Redazione de “La Notizia di Ginevra”

Conferenza e sfilata di moda di Rosa Addabbo dell’Istituto di moda Burgo in Svizzera

L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi, matrimonio e spazio al chiusoNel primo dei due eventi che hanno caratterizzato la seconda serata di gala di sabato 22 ottobre, nell’ambito del tema della XVI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, è stata celebrata la moda con una conferenza sul tema: “L’Istituto di moda Burgo in Svizzera: innovazione e sviluppo nell’ambito della moda”.

Durante l’evento abbiamo avuto modo di conoscere più da vicino la direttrice della scuola di moda Rosa Addabbo, stilista e designer, con un’esperienza di oltre 30 anni nel fashion e attiva sul territorio svizzero con la sua impresa Couture & Designer Addabbo.

A seguito della sua introduzione è stata presentata al pubblico una collezione di abiti da sera, elaborati e pregiati, dove il design veniva visibilmente esaltato da una manifattura di eccellente livello.

Tra sete, pizzi, strass, paillettes e decorazioni colorate, alla fine, e come in ogni sfilata di prestigio che si rispetti, sono apparsi gli abiti da sposa.

E allora li, in un tripudio di stili dalle applicazioni più diverse, hanno fatto capolino alcuni meravigliosi abiti che convincerebbero al matrimonio anche i più reticenti. Ma non solo, accanto è stata presentata anche una parte della moda cerimonia uomo, portando il suo tocco di stile anche nell’universo maschile.

Estasiati da queste meraviglie il pubblico italiano in Svizzera aspetta ora il lancio, confermato per l’anno prossimo, della moda pret à porter.
Un grande grazie a Rosa Addabbo per questa meravigliosa esperienza.

Al termine del défilé, una Rosa Addabbo, visibilmente emozionata, ha ringraziato il pubblico ed il suo braccio destro, Monia Iovino, anch’ella presente alla sfilata anche in veste di mannequin.

Tanti gli applausi che hanno ricompensato la Addabbo per il lavoro portato e termine con successo.

A fine della serata Rosa Addabbo ha ritirato la sua targa offerta dalla SAIG ed un mazzo di fiori.

La redazione de “La Notizia di Ginevra”

Amnistia fiscale e amnistia sociale: arrivano le prime lettere ai beneficiari degli aiuti sociali, cosa fare per non incorrere nelle sanzioni penali?

L'immagine può contenere: 4 persone, persone in piediAll’esito della votazione del novembre 2010, la Confederazione svizzera decise una variazione alla Costituzione federale. Questo ha portato l’amministrazione federale ad approvare, il 20 marzo 2013, una legge di riforma del codice penale svizzero, con entrata in vigore il 1 ottobre di quest’anno. Tale riforma, prevede un procedimento penale a carico di coloro che non hanno denunciato di possedere beni all’estero, con il corollario dell’espulsione da 5 a 15 anni per chi non ha nazionalità svizzera. Ecco, dunque, che l’ipotesi di un’amnistia sociale, come descritta dal consigliere di Stato Mauro Poggia, incaricato del Dipartimento dell’Impiego, degli Affari Sociali e della Salute (DEAS), da noi intervistato a tal proposito il 2 maggio 2016, si sarebbe, infine, concretizzata nella possibilità di autodenunciarsi, fino al 31.12.2016, alle autorità erogatrici degli aiuti sociali onde evitare, almeno, il procedimento penale e, quindi, di conseguenza, l’espulsione.

Carmelo Vaccaro (coordinatore della SAIG) e l’Avv. Alessandra Testaguzza (consulente legale dell’associazione), per poter meglio informare i concittadini italiani interessati da questi provvedimenti, l’11 ottobre scorso hanno incontrato Marinella De Nardin Lugand, Direttrice del Servizio di Prestazioni Complementari (SPC), la quale ha confermato tale procedura e l’invio alle 90.000 famiglie interessate di un’informativa recante il provvedimento e la procedura da seguire da oggi al 31.12.2016.

La SAIG, prevederà delle sessioni informative in sede in date ed orari dedicati soltanto a questo argomento per accogliere tutti coloro che, direttamente interessati o meno, vogliano avere informazioni ancora più dettagliate sulla riforma e sulle sue interazioni con l’amnistia fiscale. Non dimentichiamo, difatti, che nella quasi totalità dei casi, chi ha usufruito di aiuti sociali senza denunciare i propri beni esistenti all’estero, non ha denunciato tali beni neanche al fisco svizzero e, pertanto, in difetto di una preventiva adesione all’amnistia fiscale, il rischio è anche di pagare le ammende (che, ricordiamo, vanno da 1/3 a 3 volte l’importo dell’imposta evasa) al fisco.

Per favorire la piu’ ampia informazione possibile, si pubblica, qui di seguito, la comunicazione fatta pervenire dal DEAS, debitamente tradotta, e recante le predette novità legislative.

“Comunicato del dipartimento dell’impiego, degli affari sociali e della salute

L'immagine può contenere: 2 persone, persone sedute e spazio al chiusoNuove disposizioni legali in caso di frode alle prestazioni sociali

Nuove disposizioni legali del codice penale svizzero, entrate in vigore il 1 ottobre 2016, aggravano le sanzioni nei confronti dei beneficiari delle prestazioni di assicurazione sociale o di aiuto sociale, che non dichiarano – anche solo parzialmente – gli elementi determinanti per ottenere le prestazioni. Dal 1 ottobre, la frode, anche involontaria, alle prestazioni sociali comporta sistematicamente dei procedimenti penali che, per i beneficiari stranieri implicano come regola generale un’espulsione dal territorio. In ragione della gravità delle conseguenze – individuali o familiari – che derivino dall’entrata in vigore di queste nuove disposizioni legali (art. 66a et 148a del codice penale svizzero), M. Mauro Poggia, consigliere di Stato incaricato del dipartimento dell’impiego, degli affari sociali e della salute (DEAS), in accordo con il Procuratore generale, ha deciso di rinunciare a denunciare penalmente le persone che, spontaneamente, da oggi al 31 dicembre 2016, comunicheranno gli elementi che non erano stati presi in considerazione nel calcolo delle loro prestazioni.

I beneficiari di assicurazione sociale o di aiuto sociale che non abbiano, o che non abbiano totalmente, dichiarato lo stato reale della loro situazione finanziaria ai servizi cantonali delle prestazioni sociali, sono invitati a regolarizzare la posizione entro il 31 dicembre 2016. Fino a tale data – sempre che la domanda di regolarizzazione si faccia spontaneamente e che venga trovato un accordo ragionevole− non sarà disposta alcuna denuncia penale nei loro confronti. In caso di mancata regolarizzazione spontanea da oggi alla fine dell’anno 2016, le situazioni portate a conoscenza del DEAS saranno penalmente denunciate.

Le nuove sanzioni previste in caso di frode alle prestazioni sociali hanno conseguenze pesanti sia per i residenti svizzeri che per i residenti stranieri sul territorio svizzero. Questi ultimi rischiano, oltrettutto, l’espulsione dal territorio svizzero per una durata che va dai 5 a 15 anni, permettendo la legge al giudice, ch’egli possa solo eccezionalmente tener conto di circostanze particolari della persona condannata. Le nuove sanzioni si applicano a tutte le infrazioni commesse dall’entrata in vigore di queste disposizioni legali, nello specifico, dal 1 ottobre 2016, ma anche per quelle iniziate prima di questa data ed ancora in corso. Anche le persone che non avranno regolarizzato la loro situazione prima del 31 dicembre 2016, saranno passibili delle predette sanzioni penali.

Il DEAS ha fatto pervenire una lettera a tutti i beneficiari di prestazioni accordate dal servizio per le prestazioni complementari, dall’Hospice général e/o dal servizio dell’assicurazione malattia, al fine di mettere a conoscenza di tutti queste nuove disposizioni legali, applicabili ormai in tutta la Svizzera. La comunicazione esorta tutti i beneficiari interessati senza che il sospetto sia generalizzato, a regolarizzare la loro situazione e sottolinea che tutti i beneficiari di prestazioni complementari cantonali perdono il diritto alle prestazioni se soggiornano fuori del cantone per piu’ di tre mesi all’anno.

I servizi interessati sono stati informati di queste modifiche e sono pronti a ricevere le domande di regolarizzazione. Queste ultime dovranno essere fatte pervenire esclusivamente tramite servizio postale presso il o i servizi che erogano le prestazioni sociali. I beneficiari che inoltreranno le domande di regolarizzazione, riceveranno una comunicazione di ricezione che:
• conferma che non sarà intrapresa alcuna denuncia penale se ne ricorreranno le condizioni previste;
• spiega le procedure da intraprendere:
• indica i documenti da produrre”.

La SAIG e l’Avv. Alessandra Testaguzza rimangono a disposizione di tutti coloro che volessero delle informazioni supplementari a proposito dell’argomento trattato nelle seguenti date: 26 e 28 ottobre; 8, 9, 18, 23 e 30 novembre 2016 dalle 14 alle 17.

Telefonare dalle 09:00 alle 11:00 a Carmelo Vaccaro, 022 700 97 45 oppure inviare un’e-mail a: carmelo.vaccaro@infomaniak.ch – info@saig-ginevra.ch

Avv. Alessandra Testaguzza

“I Violinisti in Jeans” in Concerto a Ginevra per la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

L'immagine può contenere: 1 persona, sta suonando uno strumento musicale, sul palco e in piediVenerdì 21 ottobre ha visto come protagonisti musicali, nell’ambito delle serate organizzate dalla SAIG per la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, i « Violinisti in jeans » un duo di origine catanese che si caratterizza per la rivisitazione della musica di ogni genere attraverso il suono del classico violino (che tanto classico, alla luce di quel che hanno proposto, non è).

Antonio Macri’ ed Angelo Di Guardo, diplomati al Conservatorio e perfezionantisi con vari con illustri maestri, sono due virtuosi e talentuosi appassionati musicisti che con violini e viola reinterpretano, a modo loro, sia la musica classica che musica lirica, che la musica moderna.

Con notevole entusiasmo ed energia, hanno simpaticamente intrattenuto il pubblico in sala, proponendo un repertorio che ha spaziato un po’ in tutti i generi musicali. Ecco che, allora, Antonio ed Angelo, hanno regalato la loro rivisitazione di colonne sonore famose, di musica classica e lirica, fino ad arrivare ai Beatles, ad Astor Piazzolla, a Michel Jackson, giungendo addirittura a suonare con i loro magici strumenti, musica di Bach che fu scritta per essere suonata per organo e che, secondo la maggior parte di chi suona, non è assolutamente adatta per essere proposta con il violino. Un azzardo, per loro stessa ammissione, ma un azzardo molto ben riuscito.

Il pubblico era elettrizzato ed i musicisti non si sono risparmiati, raccontandoci anche, tra un brano e l’altro, aneddoti simpatici sulle loro avventure musicali.

L'immagine può contenere: 5 persone, persone sul palco, persone in piedi e spazio al chiusoE, come sottolineato da Antonio, in ogni spettacolo c’è uno stretto rapporto tra dare e avere e a seconda del pubblico e del clima della serata, lo spettacolo può cambiare, non è mai uguale a sé stesso. Venerdì è stato proprio così : Antonio ed Angelo ci hanno trasmesso le loro vibrazioni e le loro emozioni e le persone presenti li hanno omaggiati con molti applausi, sorrisi e partecipazione attiva, battendo le mani a tempo durante qualche performance.

Missione compiuta, dunque. Anche stavolta i « Violinisti in jeans » non si sono smentiti : simpatia, entusiasmo, energia e, certamente, tanta tanta professionalità, sono stati i punti di forza di un duo che non si smentisce e che piace sempre, e molto.

Per assistere a questa prima serata di gala, erano presenti il primo vice presidente del Consiglio Municipale della Città di Ginevra, Jean-Charles Lathion, il Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana e all’On. Gianni Farina, venuto da Roma per partecipare all’evento.

Al termine, Carmelo Vaccaro ha domandato al Console Generale d’Italia, Antonino La Piana e all’On. Gianni Farina, venuto da Roma per partecipare all’evento, di consegnare loro una targa in ringraziamento ed in ricordo della manifestazione che loro hanno contribuito a rendere unica.

La Redazione de “La Notizia di Ginevra”