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70 anni di musica italiana alla quarta serata della Settimana della Lingua Italiana al Mondo di Ginevra.

L'immagine può contenere: 3 persone, persone sul palco, persone in piedi e spazio al chiusoLa serata di giovedì 20 ottobre ha offerto al folto pubblico presente alla Sala comunale di Plainpalais, un concerto di musica contemporanea organizzato dalla SAIG nell’ambito degli eventi per la XVI edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.

L’Orchestra di Casa Nostra ha reinterpretato le canzoni italiane dal 1946 al 2016 secondo una scaletta predisposta per rievocare i 70 anni dal referendum del 1946 che, come noto, fu alla base della nascita della nostra Repubblica.

Hanno introdotto la kermesse musicale tre bravissimi presentatori, Alessio Ambrosini, Marise Paduano e la giovanissima ed entusiasta Lidia De Pascalis (14 anni), i quali hanno preceduto ogni canzone rievocando avvenimenti storici, di cronaca o di costume legati all’anno di riferimento delle canzoni, secondo un programma che loro stessi avevano preparato nei giorni precedenti.

Il pubblico ha, così, potuto apprezzare la storia degli ultimi 70 anni attraverso l’evoluzione della musica italiana.

Al termine molti sono stati gli applausi per i musicisti e per i presentatori. Carmelo Vaccaro ha quindi ringraziato tutti e chiamato sul palco i due chef, Antonino Siragusa e Cosimo Andreula che, con tanto successo, hanno tenuto gli atelier di cucina nei giorni di lunedì 17, martedì 18 e mercoledì 19 ottobre, ai quali sono state donate delle targhe commemorative per l’impegno profuso. Sono stati anche ringraziati coloro che hanno partecipato ai corsi di cucina i qualio hanno ricevuto un attestato di partecipazione personalizzato.

Infine una targa commemorativa è stata donata anche all’Orchestra di Casa Nostra e alla giovane cantante Dania Gió per la sua applaudita partecipazione.

La SAIG, nella persona del coordinatore e dei presidenti Antonio Scarlino dell’Associazione Regionale Pugliese Ginevra, Isabella Valenzi dell’Associazione calabrese Ginevra, Oliviero Bisacchi del club Forza Cesena, Menotti Bacci dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, e gli organizzatori hanno poi salutato i presenti cantando dal palco Il mio canto libero di Battisti.

La redazione de La Notizia di Ginevra

L'immagine può contenere: 4 persone, persone in piedi e vestito elegante

XVI settimana della lingua Italiana nel mondo Quarto incontro del ciclo di conferenze

L'immagine può contenere: una o più persone e persone sul palcoIn partenariato con il “Service Agenda 21, Ville durable de la Ville de Genève”, e nel quadro della Settimana della lingua italiana organizzata dalla SAIG, giovedì 20 ottobre si è tenuta una conferenza sul tema dell’ “Immigrazione italiana in Svizzera”.

La moderatrice, la dr.ssa Rosita Fibbi, del forum svizzero per lo studio della migrazione e della popolazione dell’Università di Neuchatel, ha intervistato quattro persone, esponenti di due onde migratorie diverse.

Le prime due, il Sig. Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Pugliesi, ed il Sig. Gino Piroddi, membro della SAIG, hanno ampiamente esposto le loro rispettive esperienze, raccontando il vissuto di quando si arrivava in Svizzera intorno agli anni ’50, e di quanto fosse importante l’associazionismo fra conterranei, proprio per potersi integrare meglio.

Dall’altra parte, e come rilevato dalla moderatrice sicuramente specchio dei giorni nostri, ha seguito il racconto di due signore, Marica Mazzotti e Sara Petrulio, arrivate – solamente – qualche anno fa a Ginevra sempre per lavoro, ma sicuramente con un trascorso ed una formazione ben diversa.

Dal dibattito è emerso come l’associazionismo, un tempo unico possibile strumento di sostegno e aggregativo, oggi è utilizzato solo ed esclusivamente per fare networking.

Di fatto, quel che ne è venuto fuori è che, se proprio vogliamo fare confronti tra le due ondate migratorie, certo troviamo spesso sensibili differenze…quel che resta ci evidenzia che, emigrato o espatriato che dir si voglia, si tratta sempre di italiani che cercano una vita migliore al di la dei confini della propria terra d’origine, della propria storia e lontani delle proprie tradizioni.

La Redazione “La Notizia di Ginevra”

Il Coro della Liederkranz Concordia alla Settimana della Lingua Italiana nel Mondo di Ginevra

L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi e spazio al chiusoContinuano gli eventi in programma per la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo organizzati a Ginevra dalla SAIG, e la sera del 19 ottobre, al Temple di Carouge, la rinomata Corale Liederkranz-Concordia, con la direzione di Stanislava Nankova, si è esibita con canti tratti da opere di Gioacchino Rossini, con qualche incursione anche in opere di Claude Debussy, Giuseppe Verdi e Ernesto de Curtis.

Come noto, la Corale è formata da un gruppo di appassionati di arte corale e le sue esibizioni al Victoria Hall sono molto note ed apprezzate. Dal 1997 ha una composizione mista, uomini e donne, con un repertorio lirico reso ancora piu’ interessante grazie anche alla presenza di solisti di talento all’interno del coro.

Molte le persone presenti allo spettacolo e la Corale ha conquistato, a pieno titolo, il pubblico che ha assistito alla splendida performance. L’accompagnamento al pianoforte è stato eseguito dal pianista T. Sevin che ha interpretato un assolo di Claude Debussy intitolato “Jardins sous la pluie” ed ha anche accompagnato in un paio di assoli la soprano Marinella Fontanella, che ha commosso la platea soprattutto con la canzone “Non ti scordar di me” di De Curtis.

Alla conclusione Carmelo Vaccaro e Ilaria di Resta hanno consegnato dei premi, consistenti in targhe commemorative fatte realizzare dalla SAIG, alla Corale, ad Anna Sempiana, alla direttrice Nicole Gaud.

La Redazione de “La Notizia di Ginevra”

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SVENTOLA IL GIGLIO DI FIRENZE PER LE VIE DI NEUCHATEL

L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'apertoGrazie alla SAIG di Ginevra, in partenariato col Comites di Berna e Neuchâtel ed associazione toscani di Neuchâtel, venerdì 21, i bandierai degli Uffizi di Firenze hanno dato vita ad un bellissimo spettacolo nella Place des Halles a Neuchâtel.

I bandierai sono gli unici rappresentanti di Firenze ed i loro costumi, le loro bandiere e le scenografie hanno un preciso significato storico.
In realtà l’origine dello sbandieramento è da ricercare nelle esercitazioni condotte dagli alfieri, che avevano come ultimo fine l’esercizio fisico.
In origine, le bandiere, o vessilli, riportavano le insegne delle 16 principali magistrature della Repubblica fiorentina. Oggi, sono riportati solo due tipologie di simboli.

L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'apertoQuesto bel regalo a tutta la comunità italiana e svizzera si introduce nel quadro della settimana della lingua italiana nel mondo, che quest’anno é dedicato al made in Italy, alla creatività e design, alla moda e alle tradizioni.

Allora, chi meglio dei bandierai degli Uffizi rappresenta tutto questo, con la città di Firenze, culla dell’italiano, che risplende con il suo giglio.
All’iniziativa erano presenti il sindaco di Neuchâtel, Thomas Facchinetti e Antonella Guantario, in rappresentanza dell’Ambasciata d’Italia in Svizzera.

Mariachiara Vannetti

XVI settimana della lingua Italiana nel mondo Terzo incontro del ciclo di conferenze con Serena De Maio

L'immagine può contenere: 3 persone, persone che sorridono, persone in piedi e vestito eleganteMercoledi 19 ottobre, presso il Temple de Carouge, la SAIG ha dato voce all’esperienza di Serena De Maio, imprenditrice e consulente aziendale, con una lunga esperienza marketing nel corporate.

Con il tema “I 5 errori che ho fatto come imprenditrice, dopo anni di vita corporate”, la speaker ha raccontato la sua esperienza relativa al lancio di un nuovo brand di lingerie contenitiva, la Grace & Wide.

In realtà quello che ne è venuto fuori è che probabilmente la sicurezza acquisita presso Procter & Gamble, azienda nella quale ha militato in qualità di brand manager per circa 10 anni, non era facilmente trasferibile alla sua idea imprenditoriale.

Per cui, se è vero che la maggior parte delle persone non si lancia in attività in proprio per paura e pessimismo, è anche vero che il troppo ottimismo nel fare azienda a volte non aiuta.

La conferenza è stata molto interessante perché in controtendenza. Normalmente i relatori ci tengono a parlare dei propri successi, mentre invece la De Maio con il suo racconto ha dimostrato grande maturità nel parlare dei suoi errori.

Auguriamo allora un grande in bocca al lupo per la Wolf Leaders Acedemy, società di formazione e consulenza da lei successivamente fondata e…ad maiora anche a questa nostra connazionale!

La Redazione de “La Notizia di Ginevra”

XVI settimana della lingua Italiana nel mondo. Primo incontro del ciclo di conferenze con Antonio Gambardella e Vittorio Palmieri

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“Dalla scienz12322926_1295243067193031_1727404850532115133_oeraviglioso quadro dell’Eglise Saint Germain nella città vecchia di Ginevra, l’evento organizzato dalla SAIG ha dato voce a due illustri italiani esponenti del mondo imprenditoriale ginevrino.

Antonio Gambardella, direttore della Fondation Genevoise pour l’Innovation Technologique (FONGIT) da un lato, e Vittorio Palmieri, scienziato, imprenditore e co-fondatore di TVP Solar SA dall’altro, hanno parlato di innovazione.

Ma di cosa si tratta esattamente? Domanda Gambardella alla platea.
Considerata ormai la ricetta magica per sostenere un business, ognuno di noi potrebbe provare a dare una risposta a questa domanda…per fortuna esiste una definizione univoca dell’innovazione, data dall’OCSE (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e poi ripresa dall’MIT (il Massachusetts Institute of Technology).

“Un’innovazione è l’implementazione di un prodotto (bene o servizio) o di un processo, nuovo o considerevolmente migliorato, di un nuovo metodo di marketing, o di un nuovo metodo organizzativo con riferimento alle pratiche commerciali, al luogo di lavoro o alle relazioni esterne.”
Determinante della crescita economica, porta ampi benefici alla società. Tra questi benefici, si possono citare la creazione di nuovi mercati, la diminuzione dei costi di produzione, la creazione di posti di lavoro, l’aumento di quote di mercato, l’incremento della redditività e l’aumento della competitività.
Per riassumere tale processo di trasformazione di un’idea, o di un’invenzione, è necessario che abbia un impatto economico e sociale, tangibile e misurabile.

Le innovazioni possono prendere due direzioni, essere applicate direttamente dalle aziende, questo nel caso in cui si tratti di novità applicabili a progetti già esistenti, o essere adottate e quindi immesse nel mercato dagli imprenditori. In questi casi si parla di innovazioni di rottura, che introducono cambiamenti sostanziali ed hanno un impatto economico sicuramente piu’ rilevante.

A seguire Palmieri ci spiega quindi quanto il suo percorso da imprenditore sia pieno di piccoli grandi ostacoli, ma sicuramente gratificante soprattutto quando ci si rivolge al mercato con un prodotto altamente innovativo.

La conferenza è stata conclusa ponendosi delle domande…Ma quanto il tessuto economico é importante per poter diventare imprenditore? Perché la Silicon Valley è non è replicabile anche in Italia, visto che i cervelli non mancano?

La redazione de “La notizia di Ginevra”

Giuseppe Lo Presti al secondo incontro del ciclo di conferenze della XVI settimana della lingua Italiana nel mondo a Ginevra

L'immagine può contenere: 3 persone, persone in piedi e vestito eleganteMartedì 18 ottobre, nell’ambito della XVI settimana della lingua Italiana nel mondo organizzata dalla SAIG, si è tenuta una conferenza sul tema: “l’Italia al CERN: la creatività nella ricerca di punta”.

Presso il Tempre de Carouge, abbiamo avuto modo di ascoltare il relatore, Giuseppe Lo Presti, Ingegnere informatico che, dopo aver fatto una presentazione sul Centro Europeo per la Ricerca Nucleare, comunemente conosciuta con la sigla CERN, ha presentato l’importante contributo italiano nel raggiungimento dei risultati scientifici.

Se attualmente, infatti, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle è sostenuto da 21 stati membri, bisogna ricordare che quando l’idea del laboratorio fu concepita, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia e Regno Unito si opponevano al piano di Italia, Francia e Germania per la costruzione di un laboratorio interamente nuovo e proponevano invece una struttura di coordinazione tra i vari centri di ricerca dei Paesi europei.

L'immagine può contenere: 1 persona, in piediÈ stato grazie al famoso fisico italiano Edoardo Amaldi, co-fondatore dell’INFN e Pierre Auger, allora direttore del dipartimento di scienze matematiche e naturali dell’Unesco, che si arrivò ad un accordo.

Da li in poi, nel corso degli ultimi 50 anni, molte strutture sperimentali del Cern sono state costruite con il contributo di fisici italiani. Nomi importanti come Gilberto Bernardini Antonino Zichichi Nicola Cabibbo, Sergio Tazzari, Piero Dalpiaz, Emilio Ricasso, Giorgio Brianti, Paolo Strolin, Carlo Rubbia furono figure di primo piano nella ricerca scientifica.

Arriviamo finalmente ai nostri giorni dove con la nomina di Fabiola Gianotti per la terza volta un italiano è alla direzione generale del più importante laboratorio di fisica delle particelle a livello internazionale, dopo il contributo fondamentale di Edoardo Amaldi, tra i padri fondatori del Cern, il Nobel Carlo Rubbia, primo direttore italiano del Cern e a distanza di cinque anni il fisico Luciano Maiani, direttore generale dal 1999 al 2003.

Con molto orgoglio si può dire che il CERN, con oltre 2.200 ricercatori provenienti dal belpaese, vanta un contributo italiano alla ricerca sempre di alto livello scientifico.

La redazione de “La notizia di Ginevra”

I grandi della musica classica italiana alla seconda serata della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

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14712557_1295260733857931_7022508139922304246_oLa seconda serata di musica classica, Martedì 18 Ottobre, si è tenuta al Temple di Carouge dove si è svolto il secondo concerto, questa per pianoforte, eseguito dal Maestro Xavier Dami, chef de chant del Grand Theatre di Ginevra. Il pubblico presente ha avuto la sorpresa di assistere all’esclusivo concerto in sostituzione di quello programmato delle cantanti liriche, Varduhi Khachatryan e Alida Barbasini, la cui presenza è stata annullata all’ultimo momento a causa di un improvviso impedimento per entrambe.

Il maestro Dami si è reso dunque disponibile e ha offerto un meraviglioso concerto con musiche ed arie tratte da famosissime opere di alcuni compositori italiani fra i più apprezzati ed amati in tutto il mondo quali Puccini, Bellini e Rossini. Il programma è stato scelto appositamente in omaggio alla manifestazione dedicata alla nostra cultura.

Il Maestro Dami ha dunque emozionato e commosso tutti, interpretando le musiche tratte da Guglielmo Tell, La Bohème, Tosca, Madame Butterfly, Norma e Manon Lescaut, ma anche dalla raccolta di pezzi denominata Péchés de ma Vieillesse di Gioacchino Rossini.

Xavier Dami, regalo inaspettato della serata, ha “improvvisato” per il suo pubblico, con la sicurezza che gli deriva da anni di mestiere e la semplicità che lo caratterizza, un concerto in piena regola di quelli che si possono godere solo nei grandi teatri, trasformando un piccolo pianoforte di parrocchia in uno splendido pianoforte a coda. Ci ha trasportato cosi nella magia della melodia avvolgendoci come in un grande abbraccio, in un’onda di pura emozione.

14642142_1295260727191265_987004679876144784_nSemplicità, arte e passione sono stati gli ingredienti che hanno reso unica la sua interpretazione.
Ringraziamo ancora una volta il maestro Dami per la sua disponibilità e per averci permesso di far parte, nell’arco di una splendida serata, del suo mondo di artista.

La redazione de “La notizia di Ginevra”