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Giuseppe Lo Presti al secondo incontro del ciclo di conferenze della XVI settimana della lingua Italiana nel mondo a Ginevra

L'immagine può contenere: 3 persone, persone in piedi e vestito eleganteMartedì 18 ottobre, nell’ambito della XVI settimana della lingua Italiana nel mondo organizzata dalla SAIG, si è tenuta una conferenza sul tema: “l’Italia al CERN: la creatività nella ricerca di punta”.

Presso il Tempre de Carouge, abbiamo avuto modo di ascoltare il relatore, Giuseppe Lo Presti, Ingegnere informatico che, dopo aver fatto una presentazione sul Centro Europeo per la Ricerca Nucleare, comunemente conosciuta con la sigla CERN, ha presentato l’importante contributo italiano nel raggiungimento dei risultati scientifici.

Se attualmente, infatti, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle è sostenuto da 21 stati membri, bisogna ricordare che quando l’idea del laboratorio fu concepita, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia e Regno Unito si opponevano al piano di Italia, Francia e Germania per la costruzione di un laboratorio interamente nuovo e proponevano invece una struttura di coordinazione tra i vari centri di ricerca dei Paesi europei.

L'immagine può contenere: 1 persona, in piediÈ stato grazie al famoso fisico italiano Edoardo Amaldi, co-fondatore dell’INFN e Pierre Auger, allora direttore del dipartimento di scienze matematiche e naturali dell’Unesco, che si arrivò ad un accordo.

Da li in poi, nel corso degli ultimi 50 anni, molte strutture sperimentali del Cern sono state costruite con il contributo di fisici italiani. Nomi importanti come Gilberto Bernardini Antonino Zichichi Nicola Cabibbo, Sergio Tazzari, Piero Dalpiaz, Emilio Ricasso, Giorgio Brianti, Paolo Strolin, Carlo Rubbia furono figure di primo piano nella ricerca scientifica.

Arriviamo finalmente ai nostri giorni dove con la nomina di Fabiola Gianotti per la terza volta un italiano è alla direzione generale del più importante laboratorio di fisica delle particelle a livello internazionale, dopo il contributo fondamentale di Edoardo Amaldi, tra i padri fondatori del Cern, il Nobel Carlo Rubbia, primo direttore italiano del Cern e a distanza di cinque anni il fisico Luciano Maiani, direttore generale dal 1999 al 2003.

Con molto orgoglio si può dire che il CERN, con oltre 2.200 ricercatori provenienti dal belpaese, vanta un contributo italiano alla ricerca sempre di alto livello scientifico.

La redazione de “La notizia di Ginevra”

I grandi della musica classica italiana alla seconda serata della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

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14712557_1295260733857931_7022508139922304246_oLa seconda serata di musica classica, Martedì 18 Ottobre, si è tenuta al Temple di Carouge dove si è svolto il secondo concerto, questa per pianoforte, eseguito dal Maestro Xavier Dami, chef de chant del Grand Theatre di Ginevra. Il pubblico presente ha avuto la sorpresa di assistere all’esclusivo concerto in sostituzione di quello programmato delle cantanti liriche, Varduhi Khachatryan e Alida Barbasini, la cui presenza è stata annullata all’ultimo momento a causa di un improvviso impedimento per entrambe.

Il maestro Dami si è reso dunque disponibile e ha offerto un meraviglioso concerto con musiche ed arie tratte da famosissime opere di alcuni compositori italiani fra i più apprezzati ed amati in tutto il mondo quali Puccini, Bellini e Rossini. Il programma è stato scelto appositamente in omaggio alla manifestazione dedicata alla nostra cultura.

Il Maestro Dami ha dunque emozionato e commosso tutti, interpretando le musiche tratte da Guglielmo Tell, La Bohème, Tosca, Madame Butterfly, Norma e Manon Lescaut, ma anche dalla raccolta di pezzi denominata Péchés de ma Vieillesse di Gioacchino Rossini.

Xavier Dami, regalo inaspettato della serata, ha “improvvisato” per il suo pubblico, con la sicurezza che gli deriva da anni di mestiere e la semplicità che lo caratterizza, un concerto in piena regola di quelli che si possono godere solo nei grandi teatri, trasformando un piccolo pianoforte di parrocchia in uno splendido pianoforte a coda. Ci ha trasportato cosi nella magia della melodia avvolgendoci come in un grande abbraccio, in un’onda di pura emozione.

14642142_1295260727191265_987004679876144784_nSemplicità, arte e passione sono stati gli ingredienti che hanno reso unica la sua interpretazione.
Ringraziamo ancora una volta il maestro Dami per la sua disponibilità e per averci permesso di far parte, nell’arco di una splendida serata, del suo mondo di artista.

La redazione de “La notizia di Ginevra”

L’apertura dei concerti classici in programma, della SAIG, per la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo di Ginevra.

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14666159_1294524700598201_3720695725319355704_nNella serata di Martedì 17 Ottobre all’Eglise Saint-Germain, si è tenuto il concerto per clavicembalo, violino e voce del gruppo “Ensemble Baroque de Joux” con il partenariato dell’associazione Concerts d’etéé à Saint-Germain.

La violinista Marina L. Paglieri, il musicista Paolo Corsi al clavicembalo ed il mezzo contralto Maria Irene Fantini hanno deliziato il pubblico presente con canti d’epoca barocca del XVII e XVIII secolo i cui caratteristici elementi sono i cambi repentini di tempo e i passaggi di grande virtuosismo strumentale e vocale. Le composizioni di questo periodo storico sono state scritte con soggetti solitamente di tipo mitologico oppure sacro da autori quali Monteverdi, Vivaldi, Bach, Handel.

I tre giovanissimi artisti hanno eseguito con grande talento e passione il programma della serata che si è conclusa con molti applausi e con un gradito bis concesso dal trio.

A conclusione Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Regionale Pugliese Ginevra e Silvio Isabella Valenzi, Presidente dell’Associazione Calabresi Ginevra, in rappresentanza della SAIG hanno consegnato una targa commemorativa, offerta appunto dalla società, alla cantante Maria Irene Fantini, la quale ha ringraziato sinceramente commossa.

La redazione de La notizia di Ginevra

Inizia la XVI edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo a Ginevra

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Si è aperta come da programma della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG), lunedì 17 ottobre a Ginevra, la XVI edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. L’inaugurazione dell’importante manifestazione, si è svolta a Vernier alla Ferme Golay.

Il Coordinatore della SAIG, che ha preparato per questa settimana una serie di eventi che si svolgeranno tra Vernier, Carouge e Plainpalais, Carmelo Vaccaro, coadiuvato per la serata da Ilaria Di Resta, ha ringraziato anzitutto le città partner della SAIG, Ginevra, Carouge, Chene-Bourg, Onex e Vernier, i numerosi presenti e partecipanti all’atelier di cucina, le istituzioni svizzere presenti, nelle persone del Sindaco di Vernier, Pierre Ronget, del Presidente del Consiglio Municipale della Città di Ginevra, Remy Burri, del vice presidente della Città di Vernier Yvan Rochat, uno degli organizzatori responsabile del corso di cucina, nonchè la Dott.ssa Frattoni, vice-console, che ha rappresentato il Consolato Generale d’Italia di Ginevra, i presidenti delle associazioni italiane che fanno parte della Società: Antonio Scarlino dell’Associazione regionale pugliese, Silvio Isabella Valenzi, dell’associazione calabrese, Menotti Bacci dell’associazione lucchesi nel mondo.

Dopo i ringraziamenti di rito, Carmelo Vaccaro ha anche ringraziato gli chef incaricati dei corsi di cucina, Antonino Siragusa e Cosimo Andreula, titolari della Società “Tentazioni Traiteur” e, infine, i collaboratori della SAIG che hanno partecipato a vario titolo all’organizzazione. Si è dato inizio, dunque, alla settimana di manifestazioni e agli atelier di cucina che, fin da subito, sono stati oggetto di apprezzamento da parte dei partecipanti.

14712678_1294456930604978_4807324885545173154_oVerso la fine del pomeriggio, Carmelo Vaccaro, i presidenti delle associazioni italiane, e parte dell’organizzazione, si sono recati alla Vieille Ville, all’Eglise Saint-Germain per presentare le conferenze del Dott. Antonio Gambardella, direttore della fondazione FONGIT e del Dott. Vittorio Palmieri, scienziato ed imprenditore a Ginevra, nonchè il concerto tenuto dal gruppo “Ensemble baroque de joux”, formato dal musicista Paolo Corsi al clavicembalo, dalla violinista Marina L. Paglieri e dalla cantante mezzo contralto Maria Irene Fantini, con il partenariato della l’Associazione “Concerts d’été à Saint-Germain” e col suo Presidente, Prof. Bernardino Fantini.

La serata si è conclusa con la consegna, da parte dei dirigenti SAIG tra i quali i presidenti Scarlino e Isabella Valenzi, dei premi consistenti in targhe personalizzate al Dott. Gambardella, al Dott. Palmieri, nonché al Presidente Fantini.

La redazione de “La Notizia di Ginevra”

Amnistia fiscale e amnistia sociale: arrivano le prime lettere ai beneficiari degli aiuti sociali, cosa fare per non incorrere nelle sanzioni penali?

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14706855_1293021467415191_1034129916406462232_oAll’esito della votazione del novembre 2010, la Confederazione svizzera decise una variazione alla Costituzione federale. Questo ha portato l’amministrazione federale ad approvare, il 20 marzo 2013, una legge di riforma del codice penale svizzero, con entrata in vigore il 1 ottobre di quest’anno. Tale riforma potrebbe incidere pesantemente sulla vita di tutti coloro che hanno beneficiato di aiuti sociali (dal Servizio di Prestazioni Complementari, dall’Hospice général e dal servizio dell’assicurazione malattia), senza dichiarare tutti i beni in loro possesso esistenti anche nel proprio paese d’origine o comunque all’estero. Tale riforma, prevede un procedimento penale a loro carico con il corollario dell’espulsione da 5 a 15 anni per chi non ha nazionalità svizzera. Molte di queste persone, che hanno la famiglia (figli e nipoti nati in Svizzera) qui residente, rischiano, dunque, una separazione dai propri affetti, oltre ad essere costrette a restituire, probabilmente, quanto percepito negli ultimi 7 anni. Ecco, dunque, che l’ipotesi di un’amnistia sociale, come descritta dal consigliere di Stato Mauro Poggia, incaricato del Dipartimento dell’Impiego, degli Affari Sociali e della Salute (DEAS), da noi intervistato a tal proposito il 2 maggio 2016, si sarebbe, infine, forse concretizzata nella possibilità, fino al 31.12.2016, di autodenunciarsi alle autorità erogatrici degli aiuti sociali onde evitare, almeno, il procedimento penale e, quindi, di conseguenza, l’espulsione.

Carmelo Vaccaro (coordinatore della SAIG) e l’Avv. Alessandra Testaguzza (consulente legale dell’associazione), per poter meglio informare i concittadini italiani interessati da questi provvedimenti, l’11 ottobre scorso hanno incontrato Marinella De Nardin Lugand, Direttrice del Servizio di Prestazioni Complementari (SPC), la quale ha confermato tale procedura e l’invio alle 90.000 famiglie interessate, a brevissimo, di un’informativa recante il provvedimento e la procedura da seguire da oggi al 31.12.2016.

La SAIG, prevederà delle sessioni informative in sede in date ed orari dedicati soltanto a questo argomento per accogliere tutti coloro che, direttamente interessati o meno, vogliano avere informazioni ancora più dettagliate sulla riforma e sulle sue interazioni con l’amnistia fiscale. Non dimentichiamo, difatti, che nella quasi totalità dei casi, chi ha usufruito di aiuti sociali senza denunciare i propri beni esistenti all’estero, non ha denunciato tali beni neanche al fisco svizzero e, pertanto, in difetto di una preventiva adesione all’amnistia fiscale, il rischio è anche di pagare le ammende (che, ricordiamo, vanno da 1/3 a 3 volte l’importo dell’imposta evasa) al fisco. I danni economici, in questo caso, potrebbero aumentare in maniera esponenziale.

Per favorire la piu’ ampia informazione possibile, si pubblica, qui di seguito, la comunicazione fatta pervenire dal DEAS, debitamente tradotta, e recante le predette novità legislative.

“Comunicato del dipartimento dell’impiego, degli affari sociali e della salute

Nuove disposizioni legali in caso di frode alle prestazioni sociali

Nuove disposizioni legali del codice penale svizzero, entrate in vigore il 1 ottobre 2016, aggravano le sanzioni nei confronti dei beneficiari delle prestazioni di assicurazione sociale o di aiuto sociale, che non dichiarano – anche solo parzialmente – gli elementi determinanti per ottenere le prestazioni. Dal 1 ottobre, la frode, anche involontaria, alle prestazioni sociali comporta sistematicamente dei procedimenti penali che, per i beneficiari stranieri implicano come regola generale un’espulsione dal territorio. In ragione della gravità delle conseguenze – individuali o familiari – che derivino dall’entrata in vigore di queste nuove disposizioni legali (art. 66a et 148a del codice penale svizzero), M. Mauro Poggia, consigliere di Stato incaricato del dipartimento dell’impiego, degli affari sociali e della salute (DEAS), in accordo con il Procuratore generale, ha deciso di rinunciare a denunciare penalmente le persone che, spontaneamente, da oggi al 31 dicembre 2016, comunicheranno gli elementi che non erano stati presi in considerazione nel calcolo delle loro prestazioni.

I beneficiari di assicurazione sociale o di aiuto sociale che non abbiano, o che non abbiano totalmente, dichiarato lo stato reale della loro situazione finanziaria ai servizi cantonali delle prestazioni sociali, sono invitati a regolarizzare la posizione entro il 31 dicembre 2016. Fino a tale data – sempre che la domanda di regolarizzazione si faccia spontaneamente e che venga trovato un accordo ragionevole− non sarà disposta alcuna denuncia penale nei loro confronti. In caso di mancata regolarizzazione spontanea da oggi alla fine dell’anno 2016, le situazioni portate a conoscenza del DEAS saranno penalmente denunciate.

Le nuove sanzioni previste in caso di frode alle prestazioni sociali hanno conseguenze pesanti sia per i residenti svizzeri che per i residenti stranieri sul territorio svizzero. Questi ultimi rischiano, oltrettutto, l’espulsione dal territorio svizzero per una durata che va dai 5 a 15 anni, permettendo la legge al giudice, ch’egli possa solo eccezionalmente tener conto di circostanze particolari della persona condannata. Le nuove sanzioni si applicano a tutte le infrazioni commesse dall’entrata in vigore di queste disposizioni legali, nello specifico, dal 1 ottobre 2016, ma anche per quelle iniziate prima di questa data ed ancora in corso. Anche le persone che non avranno regolarizzato la loro situazione prima del 31 dicembre 2016, saranno passibili delle predette sanzioni penali.

Il DEAS ha fatto pervenire una lettera a tutti i beneficiari di prestazioni accordate dal servizio per le prestazioni complementari, dall’Hospice général e/o dal servizio dell’assicurazione malattia, al fine di mettere a conoscenza di tutti queste nuove disposizioni legali, applicabili ormai in tutta la Svizzera. La comunicazione esorta tutti i beneficiari interessati senza che il sospetto sia generalizzato, a regolarizzare la loro situazione e sottolinea che tutti i beneficiari di prestazioni complementari cantonali perdono il diritto alle prestazioni se soggiornano fuori del cantone per piu’ di tre mesi all’anno.

I servizi interessati sono stati informati di queste modifiche e sono pronti a ricevere le domande di regolarizzazione. Queste ultime dovranno essere fatte pervenire esclusivamente tramite servizio postale presso il o i servizi che erogano le prestazioni sociali. I beneficiari che inoltreranno le domande di regolarizzazione, riceveranno una comunicazione di ricezione che:
• conferma che non sarà intrapresa alcuna denuncia penale se ne ricorreranno le condizioni previste;
• spiega le procedure da intraprendere:
• indica i documenti da produrre”.

La SAIG e l’Avv. Alessandra Testaguzza rimangono a disposizione di tutti coloro che volessero delle informazioni supplementari a proposito dell’argomento trattato nelle seguenti date: 26 e 28 ottobre; 8, 9, 18, 23 e 30 novembre 2016 dalle 14 alle 17.

Telefonare dalle 09:00 alle 11:00 a Carmelo Vaccaro, 022 700 97 45 oppure inviare un’e-mail a: carmelo.vaccaro@infomaniak.ch – info@saig-ginevra.ch

Il Club Forza Cesena di Ginevra spegne le 43 candeline nella sua festa sociale

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14711546_1291055187611819_1042536146475565914_oLo scorso 15 ottobre, il Club Forza Cesena ha spento le sue 43 candeline, attestandosi come una delle rappresentanze italiana più longeve del Cantone di Ginevra. Pur trattandosi di un Club di fede sportiva del Cesena Calcio, il Club Forza Cesena di Ginevra si è sempre proposto, in tutti questi anni, come parte essenziale di un associazionismo sempre presente nel momento di innalzare i colori della nostra Patria e rappresentarla al meglio soprattutto fuori dai confini nazionali. Difatti, oltre a promuovere la fede sportiva cesenate, il Club ginevrino ha rappresentato doti e virtù della parte turistico-balneare romagnola, il tutto, con orgoglio e dedizione essendo anche l’unica realtà associanistica che rappresenti Cesena in Svizzera.

Ed è stato proprio per tali particolarità e per aver dimostrato di possedere la capacità di assolvere questo compito che il Presidente del Club Forza Cesena di Ginevra, Oliviero Bisacchi, il più longevo Leader della storia di questa atipica rappresentanza associazionistica, ha sempre goduto della considerazione della Città di Cesena e del Coordinamento dei Club del Cesena Calcio. Ecco che, in occasione dei festeggiamenti per il 43esimo anniversario di fondazione, il Club ha dimostrato, ancora una volta, di essere all’altezza dei suoi compiti statutari.

A testimoniarlo, una gran quantità di pubblico che ha partecipato all’evento, la presenza delle molte personalità istituzionali di livello, anche locali, e dei numerosi rappresentanti del mondo associativo che, approfittando della lieta occasione, hanno voluto manifestare la loro alta considerazione per il Club Forza Cesena. La consueta parte protocollare si è svolta prima che fossero serviti i desserts, momento nel quale il presidente Bisacchi, unitamente col nipote Adriano Piccoli, hanno chiamato sul palco gli oratori della serata. Una delle presenze più attese è stata quella del neo Console Generale d’Italia, Antonino La Piana, il quale ha ribadito l’intento di un suo mandato all’insegna della disponibilità proprio predispondendosi all’ascolto della comunità italiana della Circoscrizione di sua competenza.
Anche il Sindaco di Carouge, Nicolas Walder, ha voluto essere presente per portare i saluti della Città sarda e rinnovare i ringraziamenti per le attività del Club e delle associazioni presenti a Carouge.

14711055_1291055210945150_1431266405158905241_oIl momento più emozionante è stato l’intervento di Gabriele Evangelisti, Presidente del Coordinamento Clubs Cesena, giunto con una delegazione appositamente dall’Italia per testimoniare l’importanza morale del Club di Ginevra. Evangelisti ha ringraziato il Presidente Bisacchi ed i dirigenti del Club ginevrino, soprannominarlo “il fiore all’occhiello” dei Clubs del Cesena Calcio. Ha poi portato i saluti del Sindaco della Città di Cesena, Paolo Lucchi, e dell’ex Presidente Roberto Checchia, conosciuti grazie alla loro presenza ai festeggiamenti dei 40 anni.
Il Presidente della delegazione cesenate ha consegnato un regalo inviato dal Sindaco Lucchi, il quale ha comunicato il suo rammarico per la sua mancata presenza durante gli ultimi festeggamenti. Il presidente Bisacchi ha ricevuto una targa commemorativa anche da parte del Coordinamento con una dedica specifica ( Da oltre 40 anni passione, tifo e partecipazione per il Cesena Calcio, orgoglio per noi e tutta la Romagna”). Ma l’emozione del Presidente Bisacchi è stata messa ulteriormente alla prova quando Evangelisti gli ha consegnato la maglia del Cesena Calcio firmata dal Presidente del Cesena Calcio, Giorgio Lugaresi, dal Direttore Generale, Gabriele Valentinie del Direttore Area Tecnica, Rino Foschi, col suo nome e col numero 43, gli anni dell’esistenza del Club ginevrino.

Prima di chiudere la parte ufficiale della cerimonia, sono stati salutati e ringraziati, come di rito, i presidenti e rappresentanti delle associazioni Calabresi, Fogolâr Furlan, Lucchesi nel Mondo, Ass. Regionale Pugliese, dei Sardi, dell’AVIS, dei Bellunesi, del Gruppo Alpini di Ginevra e della SAIG.

Oggi non ci possiamo più considerare alla stregua dei primi “emigrati”, tuttavia abbiamo sempre bisogno delle associazioni dove, ancora oggi, operano molti dei connazionali della vecchia generazione. Uomini e donne che organizzano serate ed incontri di vario genere e natura all’insegna dei colori italiani e che continuano a ricordare e promozionare l’Italia, la sua musica e le sue tradizioni che hanno fatto la gloria della nostra cultura nel Mondo. Sarà sempre vivo l’impulso di indicare agli altri la strada verso le proprie radici.

Dalla redazione de “La Notizia di Ginevra” un sentito ringraziamento al Presidente Oliviero Bisacchi e al Club Forza Cesena, uno dei fondatori della SAIG, che, con questa magnifica serata costellata da apprezzamenti e riconoscimenti importanti, hanno rappresentato ancora una volta la migliore espressione di una storia, di una fede, di un’altra Italia!

C. Vaccaro

Alla SAIG si consolida il progetto “l’Italie à portée de bouche”

L'immagine può contenere: 3 persone, persone sedute, tabella e spazio al chiusoIl progetto della SAIG in partenariato con L’Unità d’Azione Comunitaria (UAC) (Servizio Sociale della Città di Ginevra, “l’Italie à portée de bouche”, si consolida sempre di più e viene gradito dagli ospiti presenti all’appuntamento mensile.

Questo incontro del primo giovedì del mese, si è palesato come un ennesima importante soddisfazione per i dirigenti SAIG e, soprattutto, per i responsabili del progetto Menotti Bacci e Antonio Scarlino, con l’aiuto altrettanto importante di Francesco Decicco, Gino Piroddi e Claude Romanato. Questa attività, tra le altre, si conforma perfettamente con gli scopi statutari della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra.

Il momento dell’arrivo dei nostri anziani del quartiere, si rivela sempre una festa, salutandoci festosamente e ringraziando, ma quello che si può cogliere dai loro sguardi è la felicità di una considerazione a loro rivolta, la ferma convinzione che non sono stati dimenticati.

Noi, alla SAIG, riteniamo di avere il dovere di tutelare il benessere dei nostri anziani a dimostranza di rispettare il passato per vivere un presente la quale illumina la strada del futuro. Tendere la mano a chi vive una temporanea difficoltà o attraversa un periodo complicato della vita da la grande occasione di osservare il mondo sotto un’altra prospettiva ma anche guardarsi dentro e crescere. Il gruppo di 2o persone “grandi di età” che vengono a far visita alla SAIG, vengono accolti per regalare loro un sorriso e dare qualche momento di spensieratezza.

L’iniziativa si inserisce in un progetto della SAIG e dell’Unità d’Azione Comunitaria dei quartieri “Servette St Jean – Petit Saconnex” (UAC) della Città di Ginevra, teso a diversificare i punti di contatto con la popolazione e incrementare le possibilità delle persone anziane marginalizzate di ricrearsi nel proprio quartiere una rete di contatti sociali.

Nel contempo la SAIG intende ringraziare e circondare d’affetto coloro che, oggi, rappresentano la memoria storica del nostro presente.

Carmelo Vaccaro

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