Riprendono i corsi di cucina della SAIG
È iniziato lo scorso 29 gennaio il primo corso di cucina della SAIG del 2015, radunando l’assiduo gruppo dopo le vacanze di fine anno. Francesca Cannone, come avevamo annunciato, ha preparato una pietanza a sorpresa dall’auspicio richiamo dei giorni caldi dell’estate: le seppie ripiene.
Le seppie, quell’inconfondibile sapore d’estate che al primo boccone ricorda il sapore salato ed aromatico del mare. Un piatto della tradizione italiana, una ricetta tipica che ancora una volta a tavola ribadisce il concetto di minimalismo: pochi ingredienti per un effetto sorprendente. Prevalentemente una pietanza, che si ritrova su tutto il litorale nazionale, della quale diventa regionale solo nella modifica della farcia. Le seppie si possono preparare aggiungendo anche del pomodoro fresco, in tale modo si può condire la pasta ottenendo cosi, una versione che può essere utilizzata anche per un primo appetitoso.
La farcitura, composta dai tentacoli e da pane raffermo ed altri aromi, serve a mantenere la morbidezza del pesce nella fase della cottura. Le seppie, grazie al suo profumo marino è sicuramente un piatto perfetto della cucina ittica.
La neo diplomata in pasticceria, Mery Auteri, nuova conoscenza e habitué della SAIG, per l’occasione ha preparato una sua specialità siciliana come dolce della serata.
L’apprezzamento generale dopo la degustazione ha confermato ancora una volta il successo del corso di cucina regionale promosso dalla SAIG, che offre la possibilità ai frequentatori di scoprire, o riscoprire, la ricchezza e la varietà delle specialità gastronomiche dello Stivale.
Come aveva annunciato nel 2014, la SAIG intende professionalizzare l’insegnamento delle pietanze regionali italiane, con due veri maestri della cucina ai quali è stata affidata la responsabilità del corso: Francesca Cannone e il presidente dei Lucchesi nel Mondo, Menotti Bacci. Sulla base dei risultati ottenuti dalla frequenza, questo incontro bimensile, il secondo e l’ultimo giovedì del mese, ricopre largamente il ruolo nello stringere i legami tra le culture culinarie regionali italiana e, nello stesso tempo, promuovere i nostri prodotti per il piacere di deliziare i palati dei cultori.