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Intervista al Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana

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Con la riorganizzazione della rete diplomatico-consolare all’estero, realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Consolato Generale d’Italia, nella sua ampliata circoscrizione, si occupa ormai da qualche anno anche dei cantoni del Vaud e del Vallese, oltre che di quello di Ginevra. È stato quindi necessario affrontare sopravvenute problematiche e trovare soluzione efficaci a molte difficoltà, dovute soprattutto al forte aumento dell’utenza, quasi triplicata, sia per via delle chiusure e degli accorpamenti degli uffici e consolati, sia per il forte afflusso di connazionali registratosi negli ultimi anni.

Tutto questo sembra in gran parte risolto, grazie alla gestione di una generazione di Consoli con idee innovative e competenti nell’utilizzo dei nuovi dispositivi informatici messi loro a disposizione dall’Amministrazione, al fine di servire nel migliore dei modi gli Italiani all’estero.

Purtroppo, non sempre si ha la giusta percezione della realtà se non si vive il quotidiano del rapporto tra il servizio che il Consolato Generale offre e l’utenza che lo riceve. Non si ha bene il polso delle difficoltà che si potrebbero incontrare nei rapporti tra le rispettive funzioni.

Per questo motivo, la SAIG ha intervistato il Console Generale Antonino La Piana, da due anni in servizio a Ginevra, per fare un bilancio e discutere di alcuni punti critici che sembrano permanere, anche a causa della carenza di personale e soprattutto dello spazio necessari per soddisfare nel migliore dei modi le esigenze dei circa 130.000 connazionali iscritti all’AIRE.

– Sig. Console Generale, quali sono gli ultimi provvedimenti che sono stati adottati per far fronte al notevole ampliamento della Circoscrizione? Nel prossimo futuro, aperture di agenzie o sportelli consolari sono in programma? –

Desidero innanzitutto ringraziare la SAIG per l’opportunità che mi viene data con questa intervista, di parlare del Consolato Generale e dell’attività che viene giornalmente svolta da tutto il personale, a favore della nostra collettività e non solo, in stretto coordinamento con l’Ambasciata a Berna.

Nell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) del Consolato Generale di Ginevra risultano iscritte circa 130.000 persone. I nostri connazionali dimostrano una elevatissima mobilità e quindi forte tendenza allo spostamento della propria residenza, con frequenti cambi di indirizzo, di città o di cantone e di stato civile, solo per citare qualche esempio. Molti sono inoltre i connazionali che non si iscrivono immediatamente all’AIRE, pensando inizialmente ad una presenza provvisoria nel territorio svizzero, che invece finisce con il protrarsi anche per svariati anni. Durante questo periodo, i connazionali non iscritti richiedono comunque i principali servizi consolari, che tuttavia vengono erogati in modo meno veloce, proprio a causa della mancata iscrizione nei nostri registri. Mi permetta quindi di lanciare un appello a tutti i connazionali, pregando tutti coloro che arrivano dall’Italia, o da altra circoscrizione consolare, di registrarsi quanto prima presso il Consolato Generale e mantenere aggiornato il proprio indirizzo, segnalando al Consolato i successivi cambiamenti. Alla popolazione residente si aggiungono inoltre i numerosi turisti, i quali spesso necessitano anche loro dei principali servizi consolari o di assistenza specifica, in caso di difficoltà.

In definitiva quindi il numero delle persone che si rivolge ai nostri Uffici a vario titolo è difficilmente quantificabile, mentre il personale un tempo operante nella circoscrizione, nelle tre sedi di Losanna, Sion e Ginevra, si è complessivamente ridotto dopo l’accorpamento dei due primi Uffici al Consolato Generale di Ginevra. La domanda di servizi è quindi aumentata in modo esponenziale e, per tale motivo, è stata presa una serie di misure tra le quali quella di inviare da Roma un Console aggiunto e quella di avviare l’iter per l’istituzione di un Consolato onorario a Losanna.

Il Console aggiunto Roberta Massari ha preso servizio da oltre sei mesi, mentre la nomina del Console onorario è in corso di perfezionamento e dovrebbe servire in particolare a sostenere la domanda di assistenza da parte dei connazionali presenti nel Vaud e soprattutto nel Vallese, cantone più lontano da Ginevra. Questo per fornire una assistenza più capillare e fare in modo che, almeno per alcuni servizi consolari tra i quali legalizzazioni, iscrizioni AIRE, richieste di documenti, pratiche di assistenza ed altro ancora, i nostri connazionali non debbano necessariamente venire a Ginevra. Ricordo, inoltre, la costante azione di assistenza consolare a favore della numerosa collettività sparsa su un territorio molto vasto svolta dai nostri corrispondenti consolari, che ringrazio per la grande dedizione ad un lavoro svolto da molti anni a titolo assolutamente volontario e gratuito. Segnalo che abbiamo acquisito la disponibilità di una corrispondente consolare per il Canton Vaud, la cui nomina è attualmente al vaglio del Ministero, che potrebbe affiancare l’azione del console onorario nella zona a nord di Losanna.

– Quale sarebbe quindi la funzione del Console aggiunto in campo? –

Questa assegnazione, come accennato, è espressione della particolare attenzione del Ministero per la collettività della Svizzera romanda e l’obiettivo è quello di potenziarne ulteriormente i servizi consolari. Trattasi di una dirigente di grandissimo valore ed esperienza che tra l’altro conosce bene la realtà locale ed il territorio, in particolare il cantone Vaud, per avervi lavorato negli anni ‘90, come Vice Console, presso l’allora Consolato Generale a Losanna.

La presenza in sede di un Console aggiunto consente di garantire in modo più efficace la presenza e la rappresentanza istituzionale in tutte le occasioni di eventi, cerimonie, riunioni riunioni o necessità di intervento di assistenza nei confronti dei connazionali che richiedano i servizi consolari, circostanze che si sono rivelate molto numerose, come hanno dimostrato già i primi mesi di compresenza. Inutile sottolineare che il numero di attività, manifestazioni ed eventi di questa sede, che copre, come detto tre cantoni, è molto elevato ed impegnativo. Infatti, solo per citare un esempio, la maggior parte delle circa 100 Associazioni italiane o italo-svizzere presenti nella circoscrizione consolare, è molto attiva e ben integrata e propone spesso una serie di eventi di promozione culturale o economica del nostro Paese di grande qualità, ai quali la presenza di un rappresentate consolare non può mancare. A questo si devono aggiungere, da un lato, l’enorme lavoro e le attività correlate svolte dall’Ufficio Scuola che organizza corsi di lingua e cultura per oltre 800 studenti e coordina due Enti gestori per conto del Consolato, e, dall’altro, le iniziative portate avanti dai due Comites di Ginevra e Losanna, con i quali il Consolato Generale, ormai da anni, ha istituito una fruttuosa collaborazione in parecchi settori, sempre a favore della collettività, o della promozione del sistema Paese. Sono quindi molto lieto di questa assegnazione che ci permette di organizzare al meglio i nostri servizi e di incrementare il numero di eventi di promozione culturale, economico commerciale e di networking in questa circoscrizione.

– Dopo la fusione con la Circoscrizione del VD e VS, ci si lamenta ancora che ci vuole molto tempo per rinnovare il Passaporto o la Carta d’Identità, anche a causa del sistema “appuntamenti On-Line”, nell’utilizzo del quale gli anziani e coloro che non hanno dimestichezza con i mezzi informatici e le nuove tecnologie, riscontrano serie difficoltà. Quali disposizioni sono state prese per questa fascia di nostri connazionali nell’ampio territorio della Circoscrizione? Ci potrebbe dire se queste lamentele sono ancora legittime? –

Per diminuire consistentemente i tempi di rilascio dei documenti di viaggio, la cui domanda è molto elevata per via dei numeri sopracitati, dovremmo avere in primo luogo dei locali adeguati, che consentano una diversa organizzazione del lavoro ed una migliore ricorso a sinergie interne. Tuttavia, al fine di venire incontro alla nostra comunità abbiamo adottato una serie di misure innovative, che stanno funzionando in modo efficiente, affiancando, diversificando e rendendo quindi maggiormente fruibile il sistema “Prenota-On-Line”. Ricordo che il passaporto può essere rinnovato sei mesi prima della scadenza, per cui, organizzandosi per tempo, non vi dovrebbero essere difficoltà a ottenerne il rinnovo in tempo utile, dal momento che sul portale “Prenota-On-Line” si rendono disponibili ogni giorno posti per le tre settimane successive, senza contare le date aggiuntive che si liberano a seguito delle cancellazioni di appuntamenti. Tuttavia, come dicevo, recependo le richieste del pubblico, che, in alcuni casi, lamentava difficoltà nel prenotare on line l’appuntamento per il rilascio del passaporto, abbiamo offerto all’utenza una diversificazione delle modalità di accesso al servizio passaporti, proprio al fine di venire incontro alle diverse esigenze, attivando svariati canali di accesso: infatti, oltre al portale per la prenotazione di appuntamenti via internet, abbiamo sperimentato nei mesi estivi, e sono ora pienamente operative da mesi, delle giornate di rilascio passaporti senza appuntamento. I connazionali possono quindi presentarsi in Consolato senza aver preso alcun appuntamento di sorta.

Questa è una innovazione fondamentale, mai attuata in passato, che credo stia riscontrando il favore dei nostri connazionali. Inoltre, abbiamo introdotto la possibilità di prendere un appuntamento telefonico, con linee riservate ad hoc per i casi urgenti e per particolari necessità, quali quelli delle persone con esigenze lavorative, difficoltà nell’uso di internet dovute alla età avanzata o al mancato supporto di familiari, residenti in località distanti o urgenze varie, ai quali diamo specifica assistenza telefonica grazie alla nuova istituzione di due numeri telefonici dedicati. Questa diversificazione attivata da circa sei mesi, sembra soddisfare le esigenze del pubblico, per cui non ci risulta che allo stato attuale siano segnalate difficoltà particolari.

Per quanto riguarda invece il rilascio delle carte di identità, la procedura per richiedere il documento (che tra l’altro è un titolo di viaggio molto meno costoso del passaporto, è valido per viaggiare in Svizzera e nell’Unione Europea, nonché per il rinnovo del permesso di soggiorno svizzero) è molto semplice e non impone di venire al Consolato fino a che il documento non sia fisicamente pronto. Infatti, è sufficiente trasmettere per posta il formulario compilato con le relative foto e attendere di essere contattati per concordare una data in cui venire a ritirare direttamente il documento, nel momento in cui il Consolato avrà ricevuto il nulla osta dal Comune competente.

Grazie a questi accorgimenti, il Consolato ha rilasciato negli ultimi due anni oltre il 20 per cento in più di passaporti, e circa il 15 per cento in più di carte di identità con lo stesso personale. Rimangono costanti l’attenzione alle esigenze del pubblico e la disponibilità al recepimento di legittime istanze o specifiche esigenze.

Il nostro impegno resta quello di cercare di offrire un servizio sempre più efficiente. Ciò significa anche avere maggiore comodità e spazio dedicato al pubblico, specie per i bambini, che si trovano molto spesso in sala di attesa ed ai quali si cerca di dare priorità. Per questa ragione da tempo il Consolato si adopera nella ricerca di una soluzione immobiliare più idonea, ma per ora l’offerta di permuta che abbiamo pubblicizzato, non ha ancora portato ad una soluzione. Il nostro intento è anche quello di evitare al pubblico di recarsi al Consolato per pratiche che possono essere risolte telematicamente, quali ad esempio le iscrizioni anagrafiche o il cambio di indirizzo, che possono essere effettuate sul portale FAST IT, seguendo le iscrizioni presenti sul nostro sito. In questo modo i connazionali possono tenere sempre aggiornata la loro situazione familiare semplificando il lavoro dei dipendenti e riducendo i tempi di evasione della pratica.
Sottolineo infine che il Consolato resta sempre disponibile a ricevere suggerimenti e consigli costruttivi da parte dell’utenza volti all’ulteriore miglioramento dei servizi erogati.

– Malgrado nella sede consolare di Ginevra siano stati effettuati queste importanti innovazioni, la carenza di personale e la chiusura degli Uffici consolari ha comportato inevitabilmente anche altre criticità! A suo parere ciò implichera’ maggiori difficoltà in futuro? –

I dati dei rapporti statistici dimostrano che, dal 2006 al 2018, la mobilità verso l’estero degli Italiani è aumentata del 64,7%, passando, in valore assoluto, da poco più di 3,1 milioni di iscritti AIRE a più di 5,1 milioni. Al primo gennaio 2018 gli iscritti AIRE risultano oltre 5.600.000, rispetto a circa 60 milioni di Italiani, con un aumento del 3,9% rispetto al 2017. La popolazione degli iscritti alla anagrafe consolare in Svizzera è in costante aumento, sono presenti circa 640.000 connazionali (con un incremento del 20,5% nel periodo 2007-2017). Si tratta della terza più numerosa comunità italiana all’estero dopo Argentina e Germania, con una elevata presenza di giovani qualificati. A fronte di questo incremento abbiamo assistito ad una contrazione delle sedi consolari, spesso con riduzione di organico; inevitabilmente ciò ha comportato una aumentata pressione della domanda di servizi presso i nostri Uffici. La riduzione di personale, di cui soffre tutta la rete estera a causa del blocco delle assunzioni, ha colpito sicuramente in misura minore le sedi svizzere rispetto ad altre, ma ciò non toglie che gli organici dei nostri Uffici avrebbero bisogno di essere potenziati vista la crescente domanda. Di recente si sono svolte a Roma le prove selettive per l’assunzione di oltre 200 unità di personale, che consentirà in futuro di assicurare meglio il rispetto del ricambio generazionale del personale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, presumibilmente a partire dal prossimo anno.

– Durante l’anno, nel cantone di Ginevra si organizzano diversi eventi, alcuni anche di spessore: Quale consiglio darebbe per una migliore sinergia tra gli attori dell’associazionismo, affinché il solito “campanilismo italico” venga delimitato? –

Il Consolato, anche sotto l’impulso e la collaborazione dell’Ambasciata a Berna, organizza un nutrito numero di eventi culturali o di promozione grazie alle sinergie con le Istituzioni e gli Enti locali, i Comites, le Università, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e le numerose Associazioni presenti nel territorio, che, come nel caso della SAIG, non mancano mai di fornire un contributo fondamentale alle attività del Consolato ed ai quali cerchiamo sempre di assicurare tutto il nostro sostegno. Il Consolato è sempre alla ricerca di partners e sponsor per l’organizzazione dei vari eventi, nei quali cerca sempre di coinvolgere gli Enti locali, pubblicizzando e coordinando le attività organizzate nella circoscrizione, dando il patrocinio agli eventi di maggior spessore, cercando di evitare la sovrapposizione di attività nello stesso periodo e richiamando in tutte le occasioni i soggetti coinvolti sull’importanza dell’armonia e del lavoro di squadra. Sinergie vengono sempre trovate in occasioni di ricorrenze volte a promuovere la lingua, la cultura, la gastronomia, il design, l’arte contemporanea, il cinema, e molto altro ancora, con l’organizzazione congiunta di eventi che consentono alla comunità italiana di ritrovarsi per celebrare le eccellenze italiane insieme agli amici svizzeri.

Ricordo a tal fine che, oltre alla pubblicizzazione con avvisi consolari, anche il Comites di Ginevra pubblica sul proprio sito un calendario in cui è possibile per tutte le Associazioni caricare i vari eventi per dar modo al pubblico di avere un quadro delle attività organizzate in un determinato periodo.

Come ho ribadito in più occasioni, a mio modo di vedere, la comunità italiana deve svilupparsi utilizzando tutte le infinite potenzialità presenti sul territorio e fare del suo bagaglio di esperienze e di cultura dalle molteplici sfaccettature, una ricchezza e un motivo di vanto, forza e apprezzamento nella società elvetica. Come ricordo spesso, gli Italiani, che sono già tanto ben voluti e stimati in moltissimi settori, possono progredire ancora di più come comunità inserita nel territorio grazie alla loro unione al fine di promuovere il sistema paese all’estero. In questo modo potremo mettere in luce la vera forza dello spirito italiano, che ci contraddistingue, di cui andiamo orgogliosi e che il mondo intero spesso ci invidia. Al riguardo, vorrei citare proprio le parole del Presidente della Repubblica, in occasione della Conferenza dei Consoli italiani nel mondo, svoltasi a Roma lo scorso ottobre, in relazione all’importanza di trasformare le sfide “in opportunità per valorizzare le risorse del nostro Paese e delle nostre collettività, ovunque nel mondo”.

Ringraziando il Console Generale, Antonino La Piana, per aver risposto gentilmente alle nostre domande, possiamo concludere con l’augurio di un buon lavoro con l’auspicio di un’evoluzione che gioisce tutti noi.

L’Associazione toscana dei Lucchesi nel Mondo festeggia il suo Carnevale

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16463056_1415526721831331_2029084300981086700_oLo scorso 4 febbraio, l’Associazione Lucchesi nel Mondo, ha aperto le festività carnevalesche nel Cantone di Ginevra con una serata danzante. Ormai, quella del Carnevale è una tradizione che poche realtà iralo-ginevrine hanno nel loro programma. Come usanza i lucchesi ginevrini, propongono una festa di Carnevale, riempiendo quasi completamente la Sala di Vernier Place coi suoi 200 posti. Difatti , il Comitato dei Lucchesi di Ginevra, con in testa il Presidente Menotti Bacci, ha ricevuto più di 170 ospiti, in maggioranza toscani, ad una festa dal profilo indiscutibilmente famigliare, come negli intenzioni dei promotori. Buona e soddisfacente, dunque, l’affluenza di quanti hanno voluto approfittare di questa festa per ritrovarsi tra connazionali a condividere le tradizioni del Bel Paese, godendo, al contempo, della compagnia e dell’atmosfera.

Tra gli invitati si notava la presenza di molti rappresentanti istituzionali e associativi come quella del Console Generale di Ginevra, Antonino La Piana, che, ci ha onorato della sua presenza, la prima per la comunità toscana ginevrina, il Presidente del Com.It.Es, il Coordinatore SAIG, i presidenti delle Associazioni come l’Ass. Regionale Pugliese, l’Ass. Calabrese, l’Ass. Bellunesi nel Mondo, l’Ass. friulana Fogolâr Furlan, Il Gruppo Alpini, l’Ass. Emiliano-Romagnoli.

Come in ogni incontro festivo di questo genere, i veri protagonisti della serata è stato il pubblico che si è lasciato volentieri coinvolgere dalle avvincenti note della musica italiana, offerta anche in questa occasione dall’ Orchestra di Casa Nostra, la cui presenza stabile in molte delle feste della comunità italiana di Ginevra, assicura le danze fino a tarda notte. I numerosi ballerini della serata hanno dimostrato una volta ancora che con l’atmosfera giusta ci si può divertire a tutte le età.

Tanto movimento anche per sfruttare le energie fornite dalla abbondante e gradita cena. Il menu è consistito nei tordelli alla lucchese e brasato di Brunello con purea di patate. Oltre ai famosi cenci, tipica frittella lucchese preparata in occasione del carnevale, il dessert è consistito in una grandissima torta, realizzata in occasione del compleanno dei due ottuagenari Vittorio Bacci e Vittorio Vitali, fondatori dell’Associazione Lucchesi nel Mondo

16422498_1415526715164665_7715053282215624036_oIl presidente Bacci, dopo aver rinnovato i ringraziamenti all’instancabile squadra di cucina e agli aiutanti, il cui operato ha reso la serata un successo, nonché a tutti i presenti. ha proposto agli ospiti una lotteria con in palio una ventina di premi, tra cui molti prodotti tipici della Toscana, e, in particolare, alcuni vini pregiati. Ancora una volta la sezione ginevrina dell’associazione Lucchesi nel Mondo è riuscita nel suo intento. Offrire una serata gradevole e spensierata a tutti i presenti esaltando le peculiarità italiane locali che caratterizzano la splendida regione Toscana.

Un ringraziamento, dunque, al presidente Menotti Bacci e al suo Comitato, per aver realizzato ancora una volta un incontro riuscito e molto gradito dai presenti.
CAL.TEVA

Dopo aver ricevuto le conferme attese, la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra si pregia di presentare il “Comitè d’Honneur”

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La SAIG termina a Ginevra il Tour in Svizzera per incontrare la rappresentanza istituzionale, con l’intervista al Console Generale, Antonino La Piana

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16115078_1398850553498948_193604583468272803_nIl 17 novembre, la SAIG ha incontrato l’ultimo Console in ordine di tempo, ma primo come importanza, visto che è il Console Generale d’Italia a Ginevra ove la SAIG ha la sede, Antonino La Piana.

Dopo la doverosa introduzione da parte del coordinatore Vaccaro, è stato fatto presente al Console, che la SAIG ha realizzato un bel progetto da esportare in tutta la Svizzera affinché si trovino delle collaborazioni nei comuni limitrofi a Ginevra (nel Vallese e nel Canton Vaud) per l’apposizione di monumenti dedicati all’immigrazione italiana. Su tale iniziativa il Console ha espresso entusiasmo e disponibilità e, ritenendola un’iniziativa interessante, si adopererà per la realizzazione di questo progetto, prendendo contatti con le autorità locali degli altri cantoni.

La seconda domanda posta al Console ha riguardato in particolare la sua importante esperienza come diplomatico ma anche la sua ecletticità in vari settori (che comprendono anche la scrittura di libri). In quale modo, dunque, gli è stato chiesto, queste sue prerogative possono favorire il dialogo tra le differenti realtà associative presenti a Ginevra. Il Console ha riferito che, stante la presenza di molte problematiche, fare previsioni è qualcosa di molto complesso. Quando si arriva in un paese bisogna conoscere le realtà, le persone, la collettività, le autorità locali, capire quali siano le problematiche ma anche i punti di forza da valorizzare. Metterà dunque, la sua esperienza per metterla a favore della collettività per installare con le autorità locali dei rapporti proficui affinché possano aiutare la collettività italiana sia a Ginevra, sia negli altri tre cantoni di cui è responsabile.

Riguardo al fatto che Ginevra è una città ad ampio respiro internazionale, fatto che potrebbe comportare una differenza rispetto alle altre sue esperienze consolari, il Console ha risposto affermativamente, sottolineando che, comunque, ogni paese ha le sue caratteristiche che vanno conosciute e rispettate e, anche in questo caso, farà il possibile per meglio conoscere questa città e migliorare il suo lavoro in questo cantone.

16114810_1398850556832281_7713829258140886812_nQuanto all’immigrazione vecchia e nuova ed alle differenze di esigenze che presentano, La Piana riferisce che ritiene essere importante che la vecchia immigrazione che ormai ha esperienza che ha vissuto in un altro paese, aiuti i nuovi immigrati ad adattarsi, ad integrarsi. In fondo si tratta anche degli stessi problemi che magari si affrontano in un modo diverso, date anche le condizioni diverse, però alcuni punti fermi restano, come ad esempio la ricerca di un lavoro. Sarebbe, dunque, importante fare un fronte comune, utilizzare le belle realtà associative che esistono a Ginevra per veramente far lavorare tutti insieme eliminando i problemi. Il Consolato, naturalmente, fa la sua parte per tutti.

Per quanto riguarda, quindi, la sua organizzazione in seno al Consolato di Ginevra, forte delle sue precedenti esperienze in molti altri paesi, auspica una fattiva collaborazione di tutte le parti in campo (COMITES, CGIE, realtà associative) in modo da favorire un lavoro proficuo in favore dei residenti nella sua circoscrizione consolare. Secondo La Piana l’unione fa la forza ed in questo senso intende lavorare.

Quanto al tavolo di confronto e di dialogo relativamente ad una eventuale riforma di legge per i COMITES ed i CGIE, La Piana ha fatto presente che qualora si aprisse un tavolo di discussione di tal genere, il Consolato di Ginevra potrebbe fare la sua parte, ascoltando tutte le esigenze ed essendo sempre e comunque aperti al dialogo.

Il video dell’intervista è disponibile su www.ciaoitalia.tv

CAL.TEVA

Il Club Forza Cesena di Ginevra spegne le 43 candeline nella sua festa sociale

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14711546_1291055187611819_1042536146475565914_oLo scorso 15 ottobre, il Club Forza Cesena ha spento le sue 43 candeline, attestandosi come una delle rappresentanze italiana più longeve del Cantone di Ginevra. Pur trattandosi di un Club di fede sportiva del Cesena Calcio, il Club Forza Cesena di Ginevra si è sempre proposto, in tutti questi anni, come parte essenziale di un associazionismo sempre presente nel momento di innalzare i colori della nostra Patria e rappresentarla al meglio soprattutto fuori dai confini nazionali. Difatti, oltre a promuovere la fede sportiva cesenate, il Club ginevrino ha rappresentato doti e virtù della parte turistico-balneare romagnola, il tutto, con orgoglio e dedizione essendo anche l’unica realtà associanistica che rappresenti Cesena in Svizzera.

Ed è stato proprio per tali particolarità e per aver dimostrato di possedere la capacità di assolvere questo compito che il Presidente del Club Forza Cesena di Ginevra, Oliviero Bisacchi, il più longevo Leader della storia di questa atipica rappresentanza associazionistica, ha sempre goduto della considerazione della Città di Cesena e del Coordinamento dei Club del Cesena Calcio. Ecco che, in occasione dei festeggiamenti per il 43esimo anniversario di fondazione, il Club ha dimostrato, ancora una volta, di essere all’altezza dei suoi compiti statutari.

A testimoniarlo, una gran quantità di pubblico che ha partecipato all’evento, la presenza delle molte personalità istituzionali di livello, anche locali, e dei numerosi rappresentanti del mondo associativo che, approfittando della lieta occasione, hanno voluto manifestare la loro alta considerazione per il Club Forza Cesena. La consueta parte protocollare si è svolta prima che fossero serviti i desserts, momento nel quale il presidente Bisacchi, unitamente col nipote Adriano Piccoli, hanno chiamato sul palco gli oratori della serata. Una delle presenze più attese è stata quella del neo Console Generale d’Italia, Antonino La Piana, il quale ha ribadito l’intento di un suo mandato all’insegna della disponibilità proprio predispondendosi all’ascolto della comunità italiana della Circoscrizione di sua competenza.
Anche il Sindaco di Carouge, Nicolas Walder, ha voluto essere presente per portare i saluti della Città sarda e rinnovare i ringraziamenti per le attività del Club e delle associazioni presenti a Carouge.

14711055_1291055210945150_1431266405158905241_oIl momento più emozionante è stato l’intervento di Gabriele Evangelisti, Presidente del Coordinamento Clubs Cesena, giunto con una delegazione appositamente dall’Italia per testimoniare l’importanza morale del Club di Ginevra. Evangelisti ha ringraziato il Presidente Bisacchi ed i dirigenti del Club ginevrino, soprannominarlo “il fiore all’occhiello” dei Clubs del Cesena Calcio. Ha poi portato i saluti del Sindaco della Città di Cesena, Paolo Lucchi, e dell’ex Presidente Roberto Checchia, conosciuti grazie alla loro presenza ai festeggiamenti dei 40 anni.
Il Presidente della delegazione cesenate ha consegnato un regalo inviato dal Sindaco Lucchi, il quale ha comunicato il suo rammarico per la sua mancata presenza durante gli ultimi festeggamenti. Il presidente Bisacchi ha ricevuto una targa commemorativa anche da parte del Coordinamento con una dedica specifica ( Da oltre 40 anni passione, tifo e partecipazione per il Cesena Calcio, orgoglio per noi e tutta la Romagna”). Ma l’emozione del Presidente Bisacchi è stata messa ulteriormente alla prova quando Evangelisti gli ha consegnato la maglia del Cesena Calcio firmata dal Presidente del Cesena Calcio, Giorgio Lugaresi, dal Direttore Generale, Gabriele Valentinie del Direttore Area Tecnica, Rino Foschi, col suo nome e col numero 43, gli anni dell’esistenza del Club ginevrino.

Prima di chiudere la parte ufficiale della cerimonia, sono stati salutati e ringraziati, come di rito, i presidenti e rappresentanti delle associazioni Calabresi, Fogolâr Furlan, Lucchesi nel Mondo, Ass. Regionale Pugliese, dei Sardi, dell’AVIS, dei Bellunesi, del Gruppo Alpini di Ginevra e della SAIG.

Oggi non ci possiamo più considerare alla stregua dei primi “emigrati”, tuttavia abbiamo sempre bisogno delle associazioni dove, ancora oggi, operano molti dei connazionali della vecchia generazione. Uomini e donne che organizzano serate ed incontri di vario genere e natura all’insegna dei colori italiani e che continuano a ricordare e promozionare l’Italia, la sua musica e le sue tradizioni che hanno fatto la gloria della nostra cultura nel Mondo. Sarà sempre vivo l’impulso di indicare agli altri la strada verso le proprie radici.

Dalla redazione de “La Notizia di Ginevra” un sentito ringraziamento al Presidente Oliviero Bisacchi e al Club Forza Cesena, uno dei fondatori della SAIG, che, con questa magnifica serata costellata da apprezzamenti e riconoscimenti importanti, hanno rappresentato ancora una volta la migliore espressione di una storia, di una fede, di un’altra Italia!

C. Vaccaro