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Il Carnevale dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana a Ginevra

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Il termine Carnevale, che deriva probabilmente dal latino carnem levare ovvero “togliere la carne”, indica il banchetto che si teneva il martedì grasso, ovvero l’ultimo giorno di Carnevale, e contemporaneamente l’inizio del periodo di Quaresima, tempo di digiuno e purificazione per i credenti in attesa della Pasqua.

Durante il periodo che noi comunemente chiamiamo Carnevale nell’antica Roma, si celebrava la fertilità della terra che, dopo il torpore invernale, tornava a rivivere e nutrire uomini e animali. Per il loro carattere, l’antica festa romana dei Saturnalia (dedicata al dio Saturno) e le Dionisie greche (in onore del dio Dionisio) ricordano da vicino il nostro Carnevale.
Gli antichi vedevano in Saturno il dio dell’età dell’oro, un’epoca felice in cui tutti vivevano in uno stato di eguaglianza, ove l’abbondanza dei frutti terreni era una certezza. La rievocazione di quel momento, durante i Saturnalia, si esplicava oltre che con banchetti e balli con un momentaneo sovvertimento, in chiave scherzosa e dissoluta, degli obblighi sociali e delle gerarchie costituite, in favore del “caos” e del disordine che tutto permetteva.

Così, gli schiavi potevano considerarsi uomini liberi e comportarsi di conseguenza, eleggendo ad esempio un Princeps (caricatura della classe dominante) al quale affidavano ogni potere. Vestito con capi sgargianti e una maschera, rappresentava la personificazione di una divinità degli inferi (Saturno o Plutone) preposta alla custodia delle anime dei defunti e protettrice dei raccolti.

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Questa tradizione la si festeggia anche a Ginevra da 9 anni, con i corsi di Lingua e Cultura Italiana. L’evento itinerante, quest’anno svoltosi nella Città di Vernier il 22 di febbraio, è stato organizzato in sinergia con la SAIG (Società delle Associazioni Italiane a Ginevra) il CAE (Comitato Assistenza Educativa) e l’Ufficio Scuola del Consolato Generale d’Italia a Ginevra.
I docenti carichi di decorazioni e addobbi vari, frutto di un sapiente lavoro manuale, hanno iniziato ad allestire la sala alle 13,00 con l’aiuto della Presidente e della segretaria del CAE.

Alle 14,30 ha preso corpo gradualmente la festa con l’arrivo delle prime mascherine accompagnate dai numerosi genitori. La festa è stata aperta dal Dirigente Scolastico Giorgio La Rocca e dalla Presidente del CAE Virginia Cremonte.

Dopo il grande successo del 2019, per il Carnevale 2020, è stato riproposto l’atelier circo animato dal circense Aliocha. Approfittando di una bellissima giornata di sole, il materiale di animazione è stato allestito nel cortile della scuola di Vernier-Place. Questo ha permesso, ai circa 200 bambini presenti e alle loro famiglie, di imparare alcune tecniche di acrobazia e giocolieria e di trascorrere un bellissimo pomeriggio all’aperto.

All’interno tutto è stato allestito e coordinato dai docenti ministeriali e dalle docenti CAE:
un angolo è stato dedicato alle truccatrici e i bambini non hanno esitato a sottoporsi come cavie pur di avere uno stupendo trucco sul viso, mentre l’atelier foto ha dato sfogo alla fantasia di grandi e piccini che hanno fatto delle foto e dei selfies simpaticissimi.
Nella stessa sala i bambini si soni esibiti sul palco cantando delle canzoncine e mostrando i loro costumi carnascialeschi. Commovente è stata l’esecuzione dell’Inno Nazionale Italiano cantato con trasporto da tutti i presenti

Gli sguardi soddisfatti dei partecipanti hanno ripagato ampiamente ogni sacrificio e i sorrisi dei bimbi che hanno ricevuto un personale ricordino voluto dalla Giunta del CAE, hanno illuminato l’ambiance tra canti e balli.

Il Coordinatore della SAIG Carmelo Vaccaro in chiusura della manifestazione ha espresso la sua stima e gratitudine nei confronti della Presidente CAE e del nuovo Dirigente Scolastico che lavorano con impegno e passione per promuovere lo sviluppo della lingua e cultura italiana.

Un grazie speciale è stato rivolto da parte sua anche a tutti i docenti, veri e silenziosi artefici della manifestazione che con garbo, professionalità e spirito di sacrificio hanno garantito la riuscita di un appuntamento culturale ormai da tempo radicato nel cantone di Ginevra.

Dopo due ore di spettacoli, i bambini ed i loro accompagnatori si sono impegnati con convinzione a rendere onore all’immenso buffet di dolci e salati, arricchito dai tante prelibatezze squisitamente italiane.

CAE/Ufficio Scuola/SAIG

Al Carnevale Pugliese, l’ARPGE si propone vivace

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Se il Carnevale più antico d’Italia si festeggia nel borgo aretino di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo, dove 4 contrade si sfidano per costruire il carro allegorico più bello, quelli che si svolgono in Puglia non sono di meno come quello di Putignano che è uno dei migliori 5 eventi carnevaleschi d’Italia. Con questo spirito tradizionale che lo scorso 3 marzo, l’Associazione Regionale Pugliese ha archiviato un altro successo di partecipazione, rafforzando la propria presenza e si proponendosi come una delle realtà italiane portanti nell’esprimere le tradizioni regionali e la cultura italiana in genere.

Erano più di 250 i pugliesi e italiani che sono stati accolti da Antonio Scarlino, Presidente dell’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra, e dal suo Comitato nella grande sala d’Onex.
Numerosa anche la rappresentanza associativa, venuti a testimoniare con la loro presenza l’attaccamento a iniziative volte a dare visibilità alla comunità italiana ginevrina, per rendere più stringenti i legami tra le varie anime della cultura italiana, ricca perché composita e somma di molteplici culture locali. Presenti anche le istituzioni locali con consigliera Amministrativa della Città d’Onex, Ruth Bänziger, il Deputato Daniel Sormanni e, per il Consolato Generale d’Italia a Ginevra, Anna Cocciolone.

Il Presidente Antonio Scarlino, nel suo discorso, dopo aver salutato i suoi ospiti, ha spiegato i cambiamenti addottati nell’ARPGE, oggi ospite di Casa Puglia, ma con un’Associazione sempre viva e vegeta, pronta a svolgere il suo ruolo all’interno del panorama associazionistico nel Cantone di Ginevra. Scarlino ha colto l’occasione per invitare i giovani a farsi avanti ed impegnarsi socialmente per l’Associazione. Per finire, il Presidente non dimenticato di ringraziare gli sponsor che sono una parte determinante per la riuscita di questi eventi volti a promuovere le nostre regioni.

Grazie al successo musicale riscontrato nelle precedenti edizioni del “Carnevale Pugliese”, i dirigenti dell’ARPG hanno deciso di riproporre una serata dove il ballo fosse al centro del divertimento, per questo, hanno scritturato “Orchestra Ornella’s Group” la quale ha dato alla serata il brio necessario ed il tocco tradizionale della terra pugliese. Lo spettacolo non ha tradito le aspettative e tanti hanno sentito la necessità di scatenarsi in pista al ritmo incalzante delle note e dei canti proposti dal gruppo. Grande il divertimento sia per chi ha partecipato alle danze, sia per chi ha deciso soltanto di assistervi, condividendo il momento a forza di battiti di mani.

Ancora una volta occorre rendere merito all’associazionismo italiano all’estero che, anche tramite questi festeggiamenti, fortifica e trasmette le tradizioni locali e regionali assieme ai valori della nostra Italia all’estero.

“Carnevale in Puglia

È una delle celebrazioni più antiche: il Carnevale di Putignano ha inizio nel 1394, e da allora il piccolo borgo della Murgia barese ha saputo mantenere intatti vigore e folclore della festa. Tutto ha origine oltre sei secoli fa, quando, secondo la leggenda, l’Ordine dei Cavalieri di Malta decise di trasferire le reliquie di Santo Stefano a Putignano: con l’arrivo delle spoglie, i contadini abbandonarono il lavoro nei campi e cominciarono a decantare in dialetto versi popolari, dando così vita al primo Carnevale del luogo.

Caratteristica principale della festa è la sua lunga durata: si comincia, infatti, il giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre, con l’accensione del cero tradizionale in segno di perdono dei peccati, e la festa delle Propaggini, incentrata sulla recita satirica in dialetto locale, messa in scena dai cosiddetti propagginanti. Si prosegue poi con le parate di maschere e carri allegorici, nelle domeniche che precedono il Mercoledì delle Ceneri, un’usanza relativamente recente, cominciata a seguito del regime fascista. Prima però, durante il giorno di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, è la volta degli scioglimenti gerarchici, dello scherno, la burla e dei ribaltamenti sociali, da sempre elementi centrali di questo periodo dell’anno. È il giorno dedicato alla beffa, nei confronti dei monsignori in primis, ma anche dei preti, delle monache, gli scapoli e i cornuti.”

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Festa di Carnevale dell’Associazione dei Lucchesi nel Mondo

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Lo scorso 24 febbraio l’Associazione dei Lucchesi nel Mondo ha festeggiato il Carnevale a Ginevra alla Sala di Vernier.

Molti i partecipanti, fra cui Monsieur Jean-Charles Lathion, Presidente del Consiglio Municipale della Città di Ginevra, Francesco Decicco, Presidente dell’Associazione calabrese di Ginevra, l’Avvocato Alessandra Testaguzza, legale della SAIG, C. Leonelli, Presidente dell’Associazione dei Romagnoli e Giuseppe Chiararia, Presidente del Fogolâr Furlan.

La cena, come al solito curata personalmente dal suo Presidente Menotti Bacci e signora, coadiuvato da tutto il suo Comitato, è risultata molto gradita ai presenti che hanno potuto gustare tordelli alla lucchese, filetto con piselli e purè e semifreddo vaniglia e fragole con cenci, dolce tipico carnevalesco toscano.

La musica del “Duo di Casa Nostra” ha allietato lo svolgimento della festa permettendo agli ospiti di ballare fra una portata e l’altra e di intrattenersi fino a tarda serata esibendosi in danze e piroette che hanno divertito anche coloro che non hanno voluto o potuto danzare.

La serata si è conclusa con la tipica tombola che ha regalato ricchi premi e sorprese a chi ha voluto parteciparvi.28379832_1821506137900052_2566376816037143552_n

I circa 200 invitati hanno goduto di una serata veramente speciale ma al contempo familiare che ha messo d’accordo tutti, over e bambini, riuniti a festeggiare nella tradizione toscana il Carnevale a Ginevra. un cantone tradizionalmente protestante, dove pochi eventi dedicati a questo tipo di festa vengono organizzati.

Il Comitato dei Lucchesi, primo fra tutti l’instancabile ed entusiasta Presidente Menotti Bacci, hanno ricevuto il numeroso pubblico, con il consueto calore, offrendo agli astanti un simpatico aperitivo.

Ricordiamo che la comunità lucchese a Ginevra è la più antica fra le comunità degli italiani presenti nel cantone. Difatti, nella Ginevra del 1550 si rifugiò la famiglia lucchesi Micheli (du Crest) dopo aver aderito alla riforma. Nel 1556 ottenne lo statuto di abitante e fondò il banco che diede poi vita alla Grande Boutique. Sorta in relazione all’arrivo dei primi rifugiati per fede, fu dal 1556 al 1628 un banco di mercanti italiani e un consorzio al quale aderì la maggior parte delle famiglie lucchesi, sia come produttori e commercianti, sia come investitori. Il semplice banco fondato nel 1556 da Francesco Micheli assunse una nuova portata quando divenne il luogo in cui si concludevano gli affari delle compagnie commerciali degli Arnolfini e Micheli, poi anche dei Diodati, Balbani (1582), Burlamacchi e Francesco Turrettini (1593). Le nove compagnie che quest’ultimo diresse dal 1593 alla morte, nel 1628, costituirono il polo più potente dell’industria della seta ginevrina. Qui si concentrarono le conoscenze tecniche e i capitali della colonia lucchese e degli zurighesi Felix Orelli e Georg Gessner, intermediari negli affari con il nord della Svizzera, la Germania e i Paesi Bassi. Il loro capitale passò da 18’000 scudi d’oro nel 1594 a 150’000 nel 1619, mentre i profitti annui, negli anni migliori, oscillarono tra il 15 e il 30% del capitale. Il successo del banco va attribuito alla vasta rete commerciale che riuscì a creare per procurarsi materie prime a condizioni vantaggiose ( importazione della seta dalla Cina attraverso Amsterdam o la Spagna) e per ridurre i costi di produzione, come l’impiego di manodopera della campagna zurighese per la preparazione dei filati.

Alla conclusione della cena, il Presidente Menotti Bacci, ha salutato i presenti e invitato sul palco Jean Charles Lathion, candidato al Grand Consiglio alle prossime elezioni, il quale ha sentitamente ringraziato in italiano sia l’instancabile Bacci, sia l’Associazione tutta per l’invito e per la festa.

Una bella festa quella dell’Associazione dei Lucchesi, nel mondo, una conferma, d’altra parte, di come esse rappresenti la più numerosa del Cantone che, ancora una volta, ha saputo essere all’altezza del proprio ruolo rappresentativo nel panorama associativo ginevrino.

Al Carnevale Pugliese, l’ARPG ripropone la Pizzica salentina con “I Scianari”

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All’alba dei suoi quarant’anni di esistenza nel Cantone ginevrino, l’Associazione Regionale Pugliese rafforza la propria presenza e si propone come una delle realtà italiane portanti nell’esprimere con successo, le tradizioni regionali e la cultura italiana in genere.

Forte di questa esperienza e delle varie attività socio-culturali realizzate nel proprio Circolo alla Rue De Luserna 20, lo scorso 11 marzo il Presidente Antonio Scarlino e il suo giovane Comitato, hanno raccolto l’ennesimo successo con la riuscita della tradizionale festa di Carnevale, accogliendo più di 300 partecipanti, in maggioranza italiani, nella sala dell’Ecole d’Aire a Lignon.17310052_1456189157765087_1117700608133298745_o

La parte ufficiale non è stata meno emozionante della festa in sè. Il presidente Scarlino, dopo i saluti agli invitati e a tutti i presenti, fra cui molti presidenti e rappresentanti di associazioni italiane operative nel Cantone, ha invitato sul palco il Console Generale d’Italia, Antonino La Piana, che ha rivolto un breve saluto. Tra gli invitali presente anche il decano in assoluto dell’associazionismo italiano a Ginevra, il Comm. Nunzio Crusi, presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Italiani (ANCRI). Tra gli invitati anche il Deputato al Gran Consiglio ginevrino, Thierry Cerutti.

Un’altra occasione per dare visibilità alla comunità italiana esistente a Ginevra e rafforzare la coesione all’interno delle componenti regionali, rendendo più stretti i legami tra le vari elementi della cultura italiana, ricca di culture molteplici e variegate.

Grazie al successo musicale riscontrato nelle precedenti edizioni del “Carnevale Pugliese”, i dirigenti dell’ARPG hanno deciso di riproporre una serata dove il ballo tradizionale pugliese, la Pizzica salentina, ha confermato di essere gradito non solo dai pugliesi ma anche ad un pubblico amante delle tradizioni regionali.17191971_1456189117765091_608154127997699636_o
Il noto gruppo musicale e folkloristico “I Scianari”, venuto espressamente dal Salento, ha dato alla serata il brio necessario ed il tocco tradizionale della terra pugliese. Lo spettacolo non ha tradito le aspettative e molti si sono scatenati in pista al ritmo incalzante delle note e dei canti proposti dal gruppo. Grande il divertimento sia per chi ha partecipato alle danze, sia per chi ha deciso soltanto di assistervi, condividendo il momento a forza di battiti di mani.

La cena è stata caratterizzata da un ricchissimo antipasto composto da una scelta di molti prodotti tipici pugliesi. Sapori e colori del salento si sono mescolati al buonumore generale. La Puglia è una regione con un’antichissima tradizione culinaria, fatta di piatti semplici ma ricchi di proprietà nutritive, e soprattutto di gusto. Il sole ed il mare regalano ai prodotti di questa regione, crocevia marittimo e terrestre fra oriente e occidente, un sapore particolare, diremmo unico, anche grazie al caratteristico olio d’oliva ed alle tipiche erbe aromatiche che esaltano i piatti senza alterarli.
Farinacei, olio e vino costituiscono i tre pilastri dell’alimentazione popolare pugliese e varietà e qualità dei prodotti si intrecciano regalando gusto e creatività.Tradizione contadina e fascino del mare si mescolano in un abbraccio inestricabile di usi e tradizioni millenari.17157779_1456189124431757_5665031428065339476_o

La serata è trascorsa in allegria anche grazie al significato che il Carnevale riveste per questa regione. Ricordiamo che a Putignano, in provincia di Bari, si festeggia uno dei più antichi Carnevali al mondo (alcuni studiosi lo fanno risalire al 1394), caratterizzato dal fatto che prende inizio il 26 dicembre, ricorrenza della traslazione delle reliquie di Santo Stefano Protomartire da Monopoli a Putignano, avvenuta proprio il 26 dicembre 1394.

Bisogna ringraziare e rendere merito ancora una volta all’associazionismo italiano all’estero che, anche attraverso queste manifestazioni, rafforza e tramanda le tradizioni locali e regionali assieme ai valori della nostra Italia all’estero.

Carmelo Vaccaro