Maccheroni alla Lucchese al primo corso di cucina di novembre
Dalle innumerevoli pietanze dalla Regione Toscana, per il primo corso di Cucina della SAIG, del mese di novembre, si è scelto di fare una ricetta povera tipicamente lucchese: Maccheroni alla Lucchese.
Si tratta di una pasta fatta a mano, molto saporita e sostanziosa; lunga circa 3 cm e larga tra 3-4 cm. Questi manufatti di pasta fresca in Lucchesia sono chiamati anche ‘Tacconi’. E’ una pasta adatta a sughi di carne e di funghi.
Il Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra, Menotti Bacci responsabile del Corso, si è preso il tempo di deliziare molti dei nuovi avventori che frequenta questa attività culinaria promossa dalla SAIG. di fatti, si sono aperti le iscrizioni per rimodellare la squadra che seguirà il nuovo percorso culinario, che ci farà viaggiare tra le vecchie ricette delle nostre regioni italiane.
Dopo la decisione dei dirigenti SAIG di aumentare il numero degli iscritti, si rende noto che rimangono 3 posti prima di chiudere le iscrizioni per il Corso di Cucina della SAIG.
Non è nostra usanza pubblicare le ricette, ma per questo semplice piatto, faremo un’eccezione.
Ingredienti per 8 persone: 500 gr farina tipo 00 – 3 uova – qb acqua – 1 pizzico sale
Istruzioni:
-Disporre la farina a fontana sulla spianatoia di legno, formare un cratere, mettere le uova e il sale nel centro.
-Con la punta delle dita amalgamare le uova tra loro e poco alla volta incorporare la farina. Se necessario aggiungere un po’ d’acqua. Lavorare il composto finché risulta elastico, liscio e ben amalgamato.
-Fate una palla e copritela con un panno leggermente umido, lasciatela riposare per circa mezz’oretta, dopo sarà più facile lavorarla.
-Stendere la pasta con l’aiuto del matterello fino a quando avrà raggiunto uno spessore sottile ed omogeneo e lasciate asciugare per pochi minuti.
-Arrotolate la sfoglia senza stringere, affettatela in strisce di circa 3/ 4 centimetri aiutandovi con un coltello a lama lunga e affilata. Allargate le strisce di pasta e tagliatele a pezzi più o meno regolari lunghi circa 3 centimetri. Per preparare questo formato alcune massaie dopo aver steso la sfoglia la tagliano senza arrotondarla a quadrati di circa 3 cm di lato.
-Può essere utilizzata subito cuocendola in una pentola larga di acqua bollente e salata. Quando saranno arrivati a cottura, scolarli e condirli.
-Se dovete conservarla per qualche giorno, allargatela su un canovaccio leggermente infarinato e lasciatela asciugare per un paio di ore.
Una cosa è certa: dopo aver gustato questa pietanza, i frequentatori del corso, si sono deliziati!
Per finire, un dolce preparato da Claude Romanato, ha addolcito i palati di tutti, con una deliziosa torta caprese, personalizzata per la SAIG.
Al prossimo corso, giovedì, 24 novembre, ci aspettano gli arancini preparati da Giuditta Lentini Derito e dolci siciliani a sorpresa.
Carmelo Vaccaro