Archivio Tag: Hospice Général

Le Samedi du Partage

60973361_2451321088251884_3590017516090425344_n

È grazie alle iniziative come il “Samedi du Partage”, dove vede all’opera il più grande raduno di volontari dell’anno a Ginevra, che possiamo capire l’importanza della solidarietà anche in una città come Ginevra. Le giornate del “Samedi du Partage” semestrali svoltosi lo scorso 25 e 26 maggio, è stato il primo incontro dopo il 25° Anniversario svoltosi nel novembre del 2018 dove ha visto polverizzare tutti i record i qualsiasi settore. Sono stati 1100 i volontari impiegati in più di 60 commerci con ben 161 tonnellate di prodotti alimentari e prodotti di igiene di base, premettendo così, di stabilire un nuovo record di 308 tonnellate di prodotti per il 2018.

Il “Samedi du partage”, nato nel 1993 dall’iniziativa di Guy Perrot, all   ora direttore dell’Hospice général, consente ad una dozzina di Associazioni caritative ginevrine di raccogliere prodotti alimentari di prima necessità per le persone in situazione di bisogno.

Organizzata dall’Hospice général, Questo evento di solidarietà che si svolge due volte l’anno, per il secondo anno consecutivo inizia il venerdì nel pomeriggio per continuare la maratona il sabato tutta la giornata. Coordinato dal Centro Ginevrino del Volontariato (CGV) e dalla Fondazione Partage.
Sono più di 60 le associazioni caritative che vengono fornite, riconosciute d’utilità pubblica e sono muniti di una struttura giuridica, assicurano la distribuzione dei pasti o dei prodotti alimentari direttamente alle persone in situazione precarie durante tutto l’anno. Inoltre, s’impegnano ad assicurare una presenza attiva e solidale durante la raccolta.

La Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG) al “Samedi du Partage”61336922_2451321554918504_1255117751744200704_o

Come già dal 2008, la SAIG ha dato rinnovata prova di disponibilità e di impegno mobilitandosi in favore della Fondazione PARTAGE, del Centro Ginevrino del Volontariato (CGV) e dell’Hospice Général, assicurando la permanenza in due punti vendita del Centro Commerciale delle Charmilles, la Migros e Denner. Come nel giugno del 2018, la SAIG si rallegra del risultato ottenuto, mantenendo le 15 pallet, grazie alla generosità di cui la popolazione del quartiere ha dato ulteriore prova anche in questo “Samedi du Partage. Un’occasione piacevole per incontrare centinaia di benefattori, tra cui molti italiani, a questo appuntamento di carattere sociale, allo scopo di accrescere le riserve della Fondazione Partage, la quale si occupa della distribuzione alle associazioni caritative.

In prima linea, in questa giornata di solidarietà, oltre al Coordinatore Carmelo Vaccaro, diversi presidenti, membri di comitato ed amici della Società quali Menotti Bacci Ass. Lucchesi nel Mondo, Guglielmo Cascioli Ass. Latium, Vincenzo Bartolomeo, Ass. Cultura e Arte Siciliana e inoltre, diversi membri dei comitati della quale vanno i ringraziamenti della SAIG: Antonio Folino, Gino Piroddi, Giuseppe Pungitore, Vittorio Bacci, Gaetano Tognazza, Maria Grazia Galati, Agrippina De Cesare, Giuseppe Fratoianni, Franco Doimo e Enrico Argiolas,

Ancora una volta i fatti hanno dimostrato che l’azione sociale è una delle attività prioritarie della SAIG. Alcuni membri dei comitati e diversi Presidenti delle associazioni aderenti, per un totale di 14 persone, hanno partecipato di buon grado a questa magnifica maratona e si sono alternati, durante i tre turni, con spirito di sacrificio ma anche vivendo una giornata piena di emozioni e traendo da questo impegno molta soddisfazione personale.

L’obiettivo della SAIG è coinvolgere l’italianità che rappresenta, nella realizzazione delle attività sociali che le locali organizzazioni promuovono al fine di contribuire alle azioni di scambio, in un’ottica di collaborazione che metta al centro l’idea che la condivisione rappresenti un’esperienza per la quale rimodella la città e le relazioni sociali.

Inoltre, la S.AI.G. informa che sarà presente “Le Samedi du Partage” organizzato tradizionalmente a fine novembre dall’Associazione PARTAGE, dall’Ospizio Generale, il CGV e la Federazione del Commercio ginevrino. Grazie per iscrivervi, quali volontari, vicino al Centro ginevrino del volontariato Tel. 022 736 82 42 – cgv@swissonline.chwww.partage.chwww.volontariat-ge.org.

di Carmelo Vaccaro61310502_2451321631585163_660219314724405248_o61126647_2451321261585200_8826382248270888960_n60973361_2451321088251884_3590017516090425344_n

Incontro col Consigliere di Stato, Mauro Poggia. Service de prestations complémentaires, domande di regolarizzazione e restituzione delle somme indebitamente percepite.

17352206_1459715254079144_4246231549582924052_n

Sono questi i temi trattati in occasione dell’intervista, dello scorso 28 febbraio, durante la quale la SAIG, nella persona del Coordinatore Carmelo Vaccaro e la sottoscritta, si sono recati presso l’ufficio del Consigliere di Stato, Mauro Poggia, che si è reso disponibile a rispondere ad alcune domande relative ad un tema che molto interessa a coloro che hanno deciso di inviare la domanda di regolarizzazione agli uffici del SAM, dell’SPC e dell’Hospice Général entro il 31.12.2016 e che stanno aspettando, o hanno già ricevuto, gli esiti dei conteggi da parte degli uffici incaricati.

Come oramai noto, difatti, l’invio della domanda di regolarizzazione entro dicembre dello scorso anno, ha impedito le conseguenze penali (e l’espulsione) previste dalla normativa entrata in vigore dal 1 ottobre 2016, ma non la restituzione di quanto indebitamente percepito alla luce della denuncia della totalità del proprio patrimonio mai sinora dichiarato.

La normativa prevede la restituzione di almeno 7 anni delle somme, in tutto o in parte, percepite dagli enti assistenziali. 15 anni in caso di riconoscimento, da parte delle autorità giudiziarie competenti, del reato di truffa.

L’iniziativa proposta dal Consigliere Mauro Poggia, volta a risparmiare ai beneficiari di aiuti un procedimento penale e l’espulsione dalla Svizzera che si fossero autodenunciati entro la fine dello scorso anno, ha prodotto l’invio di circa 1872 domande di regolarizzazione, su 90.000 persone che percepiscono aiuti nel cantone di Ginevra e di 374 rinunce volontarie agli aiuti stessi.17352206_1459715254079144_4246231549582924052_n

Di queste domande ne sono gia state definite circa 72, come riferito dallo stesso Consigliere, dati alla mano.

Proprio per questo la SAIG ha ritenuto opportuno fare un pò il punto della situazione con il Consigliere, in modo da chiarire alcuni punti.

Il primo degli argomenti affrontati ha riguardato un chiarimento circa il metodo utilizzato dagli enti assistenziali per rifare i conteggi e per verificare se vi fosse o meno il diritto a ricevere aiuti o meno.

Si tratta di conteggi piuttosto complicati, a dire il vero, che devono tenere conto di una “franchigia”. Dal totale del proprio patrimonio, cioè, vengono decurtate delle somme fisse come se non esistessero.

Per quanto riguarda le persone sole la franchigia ammonta a 37.500 franchi, per una coppia 60.000 franchi cui vengono aggiunti 15.000 franchi per ciascun figlio minore.

Conformemente all’art. 11 comma 1 lett. B e C della LPC (Loi sur les Prestations Complémentaires), nelle rendite sono conteggiati sia i beni mobili sia beni immobili, nel seguente modo : 1/5 della fortuna netta, 1/10 per chi percepisce pensione di vecchiaia, nella misura un cui questa superi i 37.500 franchi per le persone sole, 60.000 franchi per le coppie e 15.000 franchi per gli orfani e minori che danno diritto a rendite per i figli AVS o AI.

Se il beneficiario delle prestazioni complementari o un’altra persona compresa nel calcolo delle prestazioni è proprietario di un immobile utilizzato come abitazione per almeno una di queste persone, viene preso in considerazione nel calcolo della fortuna soltanto il valore dell’immobile che superi i 112.500 franchi.

Inoltre, sempre per quanto riguarda il valore degli immobili che viene preso in considerazione nella fortuna, l’art. 11 comma 1 precisa che, in deroga alla lettera c dello stesso articolo, soltanto il valore dell’immobile superiore a 300.000 franchi viene preso in considerazione in presenza di una delle seguenti condizioni:
a. Una coppia possiede un immobile nel quale abita uno solo dei coniugi quando l’altro vive in una casa di riposo o in un ospedale;
b. Nell’abitazione di proprietà del beneficiario o di un suo congiunto, vive il beneficiario di un’indennità per invalidità AVS o AI, assicurazione malattia o assicurazione militare.

Le franchigie pari a 112.500 o 300.000 si applicano solo ed unicamente agli immobili a Ginevra nei quali risiedono effettivamente la o le persone incluse nel fascicolo delle prestazioni complementari. Se un bene immobile appartenente al beneficiario di prestazioni complemetari si trova fuori Ginevra, compreso l’estero, questo viene preso in conto nella fortuna immobiliare considerando solo le franchigie di 37.500, 60.000 e 15.000 per ogni minore, come meglio sopra specificato.

Attenzione ai beni immobili che sono stati donati a figli e familiari. La donazione, diversamente dalla vendita, comporta che per gli enti assistenziali il bene non sia mai uscito dal patrimonio del donante e, quindi, questo stesso bene, sia pur donato a terzi, viene preso in considerazione nel calcolo della fortuna di chi beneficia di aiuti sociali. Stesso discorso per il denaro ritirato e utilizzato. In mancanza di documenti giustificativi circa l’effettivo utilizzo di detto denaro per acquistare qualcosa, questo verrà preso in considerazione nei calcoli come se fosse ancora nella disponibilità della persona.

Il secondo dei temi affrontati con il Consigliere ha riguardato i mezzi a disposizione per opporsi alle decisioni degli enti assistenziali che si ritengano lesive dei propri interessi. Si può inviare un’opposizione, nei 30 giorni successivi all’invio dei conteggi, tesa a rifare i calcoli nel caso in cui si ritiene che gli stessi non siano esatti.

Una volta definita l’opposizione si può soltanto fare ricorso innanzi ai Tribunali competenti. Inoltre la procedura seguita dagli uffici per i calcoli, può essere soggetta a controllo secondo la LTras, la legge sul principio di trasparenza dell’Amministrazione, che permette ai cittadini di verificare tutta la documentazione presente nel proprio fascicolo, direttamente o per il tramite di un avvocato, e la procedura seguita dall’ufficio.17342748_1459715250745811_8997104985352641466_n

Il Consigliere Poggia ha poi illustrato le procedure esecutive volte a recuperare quanto dovuto tramite azioni esecutive sui beni dei beneficiari al fine di realizzare il denaro richiesto. Se i beneficiari hanno dei beni all’estero anche tali beni potrebbero essere assoggettati a procedure esecutive (pignoramento e vendita all’asta di beni immobiliari, pignoramento presso terzi sui conti bancari o sulle pensioni). Naturalmente, comportando tali procedure dei notevoli costi allo Stato, verrà valutato caso per caso a seconda dell’ammontare delle somme da recuperare. Sottolineo, però, che nel caso di persone che pensano di trasferirsi all’estero per evitare di restituire il dovuto, pensando, così, di sottrarsi alla propria obbligazione, se tali persone beneficiano di una pensione svizzera, sarà molto facile pignorarla direttamente in Svizzera, a costo contenuto, peraltro. E quanto all’ammontare di detto pignoramento, va anche detto che il cacolo del minimum vitale terrà conto del paese in cui vive il debitore. In Italia, ad esempio, occorrono meno risorse che in Svizzera per vivere e, dunque, la somma pignorata sarà maggiore se il debitore non vive in Svizzera.

Infine, il Consigliere Poggia ha specificato che, in caso di aiuti dall’Hospice Général, il patrimonio minimo che si può possedere per chiedere e mantenere l’assistenza è di 4.000 franchi se la persona è sola, 8.000 franchi in caso di una coppia oltre a 2.000 franchi a bambino a fino ad un massimo di 10.000 franchi.

Ringraziamo, dunque, il Consigliere Mauro Poggia per la disponibilità nel rispondere alle nostre domande.

Avv. Alessandra Testaguzza