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Programma di legislatura 2018-2023 dello Stato di Ginevra: una visione coerente per la legislatura

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Programma di legislatura 2018-2023, piano finanziario quadriennale 2019-2022 e progetto di bilancio 2019 dello Stato di Ginevra: una visione coerente per la legislatura

Lo scorso venerdì 14 settembre, il Consiglio di Stato di Ginevra, ha presentato il piano finanziario quadriennale 2019-2022 (PFQ) e il progetto di budget (PB) 2019. Per la terza volta nella sua storia, Ginevra si dota di un programma di legislatura. E il Consiglio di Stato del cantone lo fa in anticipo rispetto al termine previsto dalla Costituzione al fine di dare rapidamente i grandi orientamenti della politica per la prossima legislatura. Importante certamente per il Gran Consiglio di modo ch’esso possa conoscere le intenzioni a lungo termine prima di pronunciarsi sui budget a breve termine.
Il programma di legislatura è un documento molto importante ai fine della trasparenza nei confronti degli elettori che hanno delegato una parte del loro potere per poter gestire la “res publica”.41991892_2078792645504732_3259759244269846528_o

Erano presenti, oltre a Pierre Maudet, Presidente del Consiglio in carica, i Consiglieri Nathalie Fontanet, Antonio Hodgers, Serge dal Busco, Mauro Poggia, Anne-Emery Torracinta, Thierry Apotheloz che hanno evidenziato a turno, sia il PFQ che PB.
La filosofia di base da cui partire dal 2019, è stata riassunta in 3 concetti: Insertion, Interaction et Innovation.

L’Insertion si fonda si fonda sull’ambizione di un contesto societario ove ciascuno ha i mezzi per prosperare. Urbanizzazione, impiego, sicurezza, accessibilità e relazioni di lavoro, sono le parole ed i concetti chiave su cui la repubblica ed il Cantone di Ginevra andrà ad investire nei prossimi quattro anni.

L’Interaction significa dare risalto all’interdipendenza delle azioni, al PF17 (che riguarda la fiscalità delle imprese volta a favorire la permanenza ed a nuovi insediamenti di società nel Cantone), la mobilità, soprattutto riguardo ai transfrontalieri che ogni giorno vengono a lavorare a Ginevra, sfide generazionali, cultura ed ambiente. In particolar modo è stato sottolineato che la mobilità avrà un ruolo fondamentale per preparare la città per il futuro: meno autovetture, più trasporto pubblico, si pensi soltanto agli investimenti operati per il Leman Express che porteranno a meno traffico e, dunque, ad una migliore qualità di vita per i cittadini. Bisogna agire oggi, secondo Hodgers, per lasciare una Città bene organizzata alla generazioni future.
L’innovation è necessaria per pensare all’incremento futuro, prevedendo una rivoluzione numerica: dunque, formazione, transizione energetica per preparare la città alle nuove sfide di domani.

Tripla responsabil42044768_2078792638838066_5578169409396015104_oità per le attuali istituzioni che programmano per i prossimi quattro anni con un occhio sul domani più lontano. Ecco, allora, le iniziative per la Ginevra internazionale come polo di innovazione e sviluppo per la Svizzera e trait d’union a livello europeo e mondiale. Questo comporta, fin da ora, una rigorosa gestione degli introiti finanziari che ha come conseguenza una ripartizione più equilibrata dalle risorse dei comuni e del cantone, un equilibrio possibile tra investimenti e funzionamento, facendo i conti con la crescita annuale media delle uscite di meno del 2%.
Per quanto riguarda la mobilità, un forte accento è stato apposto sul Leman Express. Per la fiscalità molto si punterà sul progetto PF17, che segnerà la fine dei regimi di fiscalità speciali e darà impulso definitivo ad una fiscalità imparziale, al mantenimento dell’attrattiva ed alla limitazione del costo iniziale.
Altro argomento che ha tenuto banco è stato quello relativo alle assicurazioni malattia per dare sicurezza ai 70.000 assicurati ed allo Stato come datore di lavoro primario e responsabile.

La Consigliera Fontanet, ha tenuto a precisare che non hanno ancora tutti i par41895184_2078792748838055_2240261839311077376_oametri e che quindi non potevano ancora essere fatti conteggi definitivi anche a causa della mancanza di una decisione a livello federale.

La vista di insieme del PFQ 2019-2022, ci racconta che l’obbiettivo sarà quello di mantenere le prestazioni e lo sviluppo della mobilità e della formazione, in parallelo con il mantenimento delle infrastrutture necessarie al mantenimento del benessere della popolazione. Il tutto non puo’ prescindere dalla compensazione dell’aumento delle spese e da una ripartizione equa delle risorse tra cantone e città.

Il Consigliere Serge Dal Busco ha riferito circa l’evoluzione globale delle spese per la politica pubblica e relative spese di investimento. La gran parte di dette spese è andata per la coesione sociale e la formazione. A seguire la salute, la mobilità, gli Stati maggiori e sicurezza. Gli investimenti nei quattro anni riguarderanno soprattutto la mobilità, la formazione, la salute, la sicurezza, ambiente e alloggi.

L’evoluzione del debito e degli interessi ha una previsione purtroppo in rialzo. L’autofinanziamento delle risorse non è garantito al 100%.

Concludendo, il Consigliere Mauro Poggia ha confermato che gli obbiettivi sono quelli di mantenere le prestazioni ed un alto livello di investimento, nonché di controllare la crescita delle spese ad una quota inferiore al 2%. Il paino delle misure proporzionato veglia all’equilibrio degli impegni: entrate ed uscite, ripartizione delle spese sociodemografiche.

A.T.

Il Consigliere di Stato Pierre Maudet: normalizzazione di più di un centinaio di persone con “l’Operazione Papyrus”

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E’ un onore e piacere per me essere accolto nelle colonne del vostro giornale. In qualità di Magistrato in carica presso l’Ufficio d’Integrazione degli Stranieri (BIE), vorrei qui dire quanto la comunità italiana sia un modello d’integrazione nel nostro cantone. Quanto il vostro contributo alla vita sociale e culturale della nostra città sia indiscutibile.

Nel contesto della mia attività alla presidenza del Dipartimento della Sicurezza e dell’Economia, ho anche la responsabilità della promozione economica in cui la mia sfida principale è quella di garantire gli impieghi e le entrate fiscali. Il mio obiettivo è infatti quello di mantenere la prosperità della nostra città tramite delle condizioni quadro che siano attrattive per le imprese del nostro cantone.

Se dovessi riassumere la mia attività politica in due parole, è proprio questo del resto il termine che precisamente userei. Ossia l’attuazione di condizioni quadro che permetterebbero di migliorare la nostra città tanto a livello economico quanto a livello di sicurezza e spesso i due contemporaneamente. Un esempio? L’operazione Papyrus che risponde a questi due criteri insieme.

Attraverso questa misura, il Cantone di Ginevra vorrebbe garantire una risposta pragmatica, globale e innovatrice alla situazione personale e professionale degli stranieri senza permesso.

Proponendo la normalizzazione di più di un centinaio di persone, il Cantone si assume le proprie responsabilità in materia di lotta contro le sotto-offerte salariali ed il lavoro in nero oltre ad assolvere il suo dovere di proteggere le persone in situazioni precarie e particolarmente esposte ad ogni forma di abuso. Questo processo di normalizzazione si svolge nel rispetto rigoroso del quadro legale in vigore (articoli 30, al.1, let. b LEtr et 31 OASA) secondo dei criteri oggettivi e cumulativi definiti tenendo conto del margine di valutazione possibile. Tra questi, una durata di soggiorno minima dai 5 ai 10 anni, un’integrazione riuscita misurata attraverso la conoscenza del francese ma anche e soprattutto l’assenza di condanne penali e un’indipendenza finanziaria completa da parte delle persone interessate.

Si tratta dunque di una misura non solo economica ma anche di sicurezza: il consolidamento della lotta contro il lavoro in nero ne è un esempio lampante. Questo rafforzamento della sicurezza nel nostro cantone è del resto al centro della mia azione politica.

A tal proposito, e benché abbia la tendenza a dire che mantenere la sicurezza è una sfida permanente, sono contento del fatto che la criminalità si sia abbassata in questi ultimi anni nel nostro cantone, come testimoniano le ultime statistiche della polizia.

Tuttavia, non posso dirmi totalmente soddisfatto di questa evoluzione favorevole visto che il numero d’infrazioni rilevate a Ginevra, Cantone e città, è ancora troppo alto rispetto al resto della Svizzera. Se il contesto economico, urbano e geografico costituisce un elemento d’implicazione, la necessità di proseguire con determinazione l’azione iniziata ne uscirà più palesemente. Del resto è una delle ragione che mi ha permesso d’istituire una nuova legge sulla polizia che compirà i propri sforzi negli anni a venire.

Uno dei suoi progressi sarà anche il rinforzo della polizia di prossimità, attraverso l’istituzione di un’unità dedicata, che comporterà un’ulteriore presenza della polizia nei quartieri.

Questo tuttavia non è che uno degli anelli della catena in materia di sicurezza. Perché se ci vogliono dei poliziotti per catturare dei criminali, ci vogliono anche dei giudici per condannarli ma anche e soprattutto di strutture detentive in numero sufficiente ove scontare la propria pena.

E’ precisamente questa la ragione che mi spinge a voler dotare il nostro cantone di una nuova prigione – lo stabilimento di Dardelles, accanto a Champ-Dollon – che permetterà, finalmente, di raggruppare i detenuti ginevrini in esecuzione di pena, attualmente sparpagliati in diverse prigioni, comprese quelle fuori dal Cantone, il tutto permettendo di rendere la prigione di Champ-Dollon alla sua vocazione preventiva.

In conclusione, m’impegno quotidianamente per cercare di migliorare la qualità di vita della nostra città, in modo che Ginevra resti una città in cui vivere bene. Non esitate a contattarmi tramite la mia pagina facebook/pierremaudet.ch con lo scopo di mettermi a parte delle vostre richieste e delle vostre preoccupazioni.

Pierre Maudet
Consigliere di Stato