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La SAIG nella Regione Toscana in visita istituzionale

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Nei giorni 26, 27, 28 e 29 aprile, una delegazione della SAIG condotta dal Coordinatore Carmelo Vaccaro e composta da Menotti Bacci, Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, e dai presidenti delle Associazioni di italiani a Ginevra e, nello specifico per l’associazione dei Calabresi, Francesco Decicco, per quella dei Laziali, Guglielmo Cascioli, per l’ACAS, Vincenzo Bartolomeo, il Tesoriere della SAIG, Gino Piroddi e Riccardo Galardi, si è recata nella Regione Toscana, in viaggio istituzionale, per incontrare rappresentanti della Città di Lucca e Firenze.

Si è trattato di una visita programmata, al fine di discutere e promuovere collaborazioni per valorizzare l’Italia attraverso le associazioni aderenti alla SAIG.
Questa è la prossima sfida che la dirigenza della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra si è prefissata. Quella di organizzare eventi socio-culturali coinvolgendo e promuovendo nello specifico il territorio delle città e Regioni italiane.

Per dare seguito a questa idea di grande rilievo, la SAIG ha iniziato proprio dalla Toscana, quale regione Capitale del Rinascimento che ha dato i natali a molti illustri personaggi che hanno fatto la storia quali, tanto per citarne alcuni, Dante Alighieri, Leonardo Da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Botticelli, Giacomo Puccini. L’iniziativa della SAIG è dunque iniziata da qui, con un viaggio itinerante tra le varie città d’arte al fine di promuovere l’Italia e, nello stesso tempo, dare lustro alle comunità di appartenenza residenti a Ginevra e dintorni.

Lucca è stata la prima delle tappe programmate.

L’incontro con la Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, Ilaria del Bianco, ha avuto luogo nella Sede centrale e storica dei lucchesi nel Mondo, dove ad attenderci cera anche Alessandro Pesi, ex Presidente dei Lucchesi nel Mondo, conosciuto per essere venuto spesso a Ginevra. Da subito è stata evidente un’intesa a 360 gradi sull’associazionismo italiano nel Mondo. Difatti, questa realtà associativa mondiale, costituita l’11 settembre 1968 e già forte dei suoi 50 anni di storia ed esperienza nel gestire le migliaia di lucchesi nel Mondo, ha le idee chiare nel ben rappresentare i suoi iscritti, ha manifestato grande interesse a stringere rapporti di collaborazioni con la nostra Associazione al fine di aderire nei progetti futuri che la SAIG ha presentato.

Dopo le presentazioni e lo scambio di doni, la delegazione SAIG è stata accompagnata, dalla Presidente Del Bianco, al Comune per incontrare il Sindaco della Città di Lucca, Alessandro Tambellini. L’accoglienza è stata cordiale ed amichevole. Il Coordinatore Vaccaro, ha presentato una serie di proposte e progetti nei quali la Città di Lucca ed i suoi illustri personaggi avranno un ruolo di primo piano. Il Sindaco Tambellini si è dimostrato molto interessato a creare eventi in collaborazione della SAIG ed i suoi partner nel Cantone di Ginevra.

Lo scambio dei regali ha preceduto l’interessante visita del Palazzo comunale e le foto di rito.
Il Coordinatore ha poi invitato, a Ginevra, gli interlocutori lucchesi a presenziare ai prossimi eventi organizzati dalla SAIG.

La prima giornata di incontri è terminata, attorno ad una tavola per una sontuosa cena lucchese offerta dalla presidente Del Bianco.

Incontro con Michele Pierguidi

Nella giornata di lunedì 29 aprile, la nostra delegazione è stata ricevuta nella prestigiosa sede del Comune di Firenze, Consiglio 2, dal suo Presidente, Michele Pierguidi. Anche per il rappresentante istituzionale fiorentino i propositi evidenziati dalla SAIG sono stati di grande interesse, in particolare tra i vari eventi discussi e da organizzare, ci sono stati il ritorno a Ginevra degli “Sbandierai degli Uffizi”, chiamati altresì “Sbandieratori di Firenze” rinomati in tutto il Mondo per la loro destrezza nell’ esibire un programma estremamente particolare. Inoltre, il Presidente Michele Pierguidi, oltre ad essere il Rappresentante Comunale del Consiglio 2, ricopre la carica di Presidente del “Calcio Storico Fiorentino”.

Partendo da questi successi ottenuti nelle varie discussioni ed incontri con i nostri interlocutori toscani, possiamo affermare che ci sono tutti i requisiti per iniziare una nuova stagione organizzativa, dove la SAIG si presenta come l’interlocutore socio-culturale tra le istituzioni locali e alcune regioni italiane.

La SAIG visita Pisa, Livorno e Vinci

Nella pausa di fine settimana, la SAIG ha colto l’occasione di visitare Pisa e Livorno, ma la meta principale è stata il paesino di Vinci per partecipare alle celebrazioni del 500esimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci.

La SAIG si rallegra di avere avuto modo di constatare che gli interlocutori incontrati in occasione di questo viaggio, hanno dimostrato disponibilità e sensibilità per le esigenze che la delegazione SAIG ha messo loro sul tavolo. Inoltre, la SAIG, consapevole di dover svolgere il proprio mandato in un periodo storico caratterizzato dai molti e nuovi flussi migratori nonché convinta che il servizio da rendere all’utenza va proposto come servizio che venga percepito come non solo utile, ma anche costruito sulle esigenze particolari che l’utenza possa avere, cerca sempre nuovi orizzonti al fine di arrivare a colmare il proprio ruolo di Associazione culturale.

La SAIG ringrazia la Presidente Ilaria Del Bianco, il Sindaco Alessandro Tambellini, il Presidente Michele Pierguidi, Riccardo Galardi e tutte le persone incontrate per la loro disponibilità alle iniziative proposte, e per la calda accoglienza alla delegazione SAIG, augurando loro, al contempo, un buon e proficuo lavoro.

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La Regione Toscana con le “Pappardelle col Coniglio” al primo Corso di Cucina di marzo

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Quando si vuol cucinare qualcosa di buono, gustoso e particolare, le pappardelle con la lepre o col coniglio sono la risposta giusta! Un piatto inusuale ma che di certo ha conquistato i palati più esigenti delle nostre assidue frequentatrici. Questo ha proposto la SAIG al Corso di Cucina della del 9 marzo, anche per festeggiare la festa della donna con una torta Mimosa realizzata dalle mani di Daniela Fantauzzo.

Dopo le pizze e la Regione Lombardia è stata la volta delle prelibatezze della Regione Toscana a deliziare i palati degli habitué del Corso di Cucina che si svolgono due volte al mese nella sede SAIG. Come già annunciato, lo scorso 9 marzo il Presidente dei Lucchesi nel Mondo, Menotti Bacci coadiuvato dagli iscritti al corso, si sono esibiti nella realizzazione di un piatto tipico della variegata gastronomia toscana: Pappardelle al Coniglio (originariamente piatto nato con la lepre). Ottima pietanza della tradizione culinaria toscana e della Penisola. Al Corso sono stati realizzate le famose pappardelle di pasta fresca, È una cucina squisitamente contadina quella toscana, sebbene non manchino piatti ricchi.17157509_1453745844676085_6369476855823293706_o

Questo Corso è stato occasione per dare risonanza alla festa della donna. Di fatti, la Torta Mimosa, realizzata da Daniela Fantauzzo, ha dato maggiori colori e sapori ad una serata alle porte della tanto attesa Primavera.

“Le pappardelle sono un piatto tipico toscano, così tipico che già Boccaccio citava queste «lasagne cotte nel brodo e condite specialmente di lepre». Ma è stata proprio la Maremma, secondo Aldo Santini (Storie di Maremma, Orme Tarka, Lit Edizioni, 2013) a far diventare famose le pappardelle. Sarà stata l’abbondanza di cacciagione che permetteva di esaltare al massimo le pappardelle alla lepre? Andrea Zanfi, ad esempio, nel suo libro Maremma in pentola richiama il nome di «pappardelle sulla lepre», spiegando che forse deriva dal fatto che un tempo era molto più facile trovare le lepri, da queste parti, che non le uova o la farina, usate come merce di scambio da portare in città, le prime, e difficili da trovare perché i mulini erano in mano ai latifondisti, le seconde.17218699_1453745741342762_7755587566883151833_o
Secondo alcuni storici della cucina, ad ogni modo, le pappardelle alla lepre sarebbero arrivate in Maremma con i boscaioli, i carbonai e gli altri lavoratori stagionali che scendevano dalle montagne di Firenze e Pistoia durante l’inverno. Spesso finivano per sposare le ragazze maremmane e fermarsi per sempre, insegnando loro anche i piatti dei luoghi da dove venivano.”

C.V.