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La Compagnia teatrale “Primo Sole” ritorna e conquista Ginevra con “Non ti pago”

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Un trionfo del Presidente dell’Associazione Cultura e Arte Siciliana (ACAS), Vincenzo Bartolomeo e dei suo Comitato, per la prima organizzazione culturale. Sostenuta da diverse associazioni italiane a Ginevra, Bartolomeo con la neo Associazione l’ACAS riprende il progetto, iniziato dallo stesso, che volge coalizzare la comunità italiana attraverso eventi culturali, soprattutto una serata teatrale.

Per il suo debutto culturale, l’ACAS ha scelto la Compagnia teatrale Primo Sole”, che lo scorso 23 marzo all’Ecole d’Aïre, un festoso e folto pubblico ha accolto con un tripudio il ritorno del gruppo di Basilea, a testimonianza che il debutto a Ginevra nel 2018 con “Filumena Marturano” ha lasciato un bel ricordo della bravura e professionalità crescente di questo appassionato gruppo di attori amatoriali. Difatti, il gruppo teatrale è ritornato a Ginevra con un altro capolavoro teatrale di Eduardo De Filippo: “Non ti pago”, sottolineando con applausi e risate i passaggi più esilaranti e coinvolgenti dei tre atti della pièce.

Gli attori di Basilea, che hanno festeggiato i trent’anni d’attività proprio nel 2018, non hanno tradito le aspettative mettendo in mostra, ancora una volta, l’abilità teatrale che contraddistingue la storia della Compagnia.

Ad applaudire la performance comica del Gruppo teatrale, anche il Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana e il Console Aggiunto, Roberta Massari, che hanno salutato la neo Associazione culturale ed evidenziato l’importanza dell’italianità nel Cantone.

La soddisfazione per la piena riuscita dell’evento era manifesta nei volti e nei commenti espressi dai presenti e dal Presidente Vincenzo Bartolomeo, che ha ringraziato la collaborazione delle altre associazione alla riuscita di questo evento. A premiare lo sforzo, l’impegno e la validità d’un riproporsi semplice e pulito c’è sempre stato un pubblico affamato di verità sottaciute, di valori antichi, desideroso di uscire dal caos, dal degrado che a volte ci circonda.

Oggi sostenitrice indiscussa ed eccellente interprete della comicità italiana, La Compagnia teatrale Primo Sole rappresenta in Svizzera l’avanguardia di quella pattuglia di artisti che, dagli anni ’90 a oggi, ha animato il panorama teatrale meridionale e ne ha determinato il rinnovamento. Tutti gli attori, con le loro prestazioni individuali e collettiva hanno mostrato di divertirsi e confermato la capacità di coinvolgere emotivamente il pubblico. In questa pièce, per il loro ruolo, ha spiccato la bravura di Cosimo Venneri e Cosimo Rovito, interpretando magistralmente i ruoli di “Ferdinando Quagliuolo e Agliatello”.

Le performances del gruppo costituiscono la sintesi di ricerche e studi che vedono impegnato un gruppo coeso e appassionato per la drammaturgia. La loro passione per il teatro li porta soprattutto alla ricreazione, rivisitazione e riproposizione di un tema-azione all’interno di un mondo immaginativo noto. Tutti i testi rappresentati fanno appello non tanto all’esperienza vissuta dallo spettatore quanto alla loro esperienza culturale, al mondo della memoria e all’immaginario collettivo.

“Non ti pago”, Commedia in tre atti del 1940 di Eduardo De Filippo

Ferdinando Quagliolo, gestore di un Banco Lotto appassionato del gioco, ma eterno perdente, caccia di casa in malo modo Mario Bertolini, un suo impiegato, venuto in visita amorosa a sua figlia Stella e che invece è sempre vincente. Ma il giovane annuncia di aver vinto addirittura una quaterna che, in sogno, gli ha dato proprio il defunto padre di Ferdinando. Ferdinando gli ruba il biglietto perché, a suo avviso, il padre ha semplicemente sbagliato persona: Bertolini infatti abita nell’ex appartamento dei Quagliolo. Dopo disquisizioni con il parroco Don Raffaele Console e liti furiose con la famiglia, accompagnate da un colpo di pistola, Quagliolo cede il biglietto, ma lancia una maledizione davanti al ritratto del defunto padre: “ogni volta che Bertolini tenterà di incassare la vincita, gli capiterà una disgrazia”. Dopo una serie d’incidenti, Bertolini decide di rinunciare al biglietto. Soddisfatto, Ferdinando “ritira” la maledizione e lascia che Bertolini sposi Stella. La vincita rimane in famiglia.

Personaggi ed Interpreti:
Ferdinando Quagliuolo: Cosimo Venneri
Concetta: Antonietta Massafra
Agliatello: Cosimo Rovito
Mario Bertolini: Nicola Oletta
Stella: Rossella Mannella
Margherita: Marina Tizzone
Avvocato Strumillo:Franco Benfatto
Don Raffaele Console: Giuseppe Stasi
Fratelli Frungillo: Annunziato Delli Conti & Annunziata Morciano
Zia Erminia:Franca Brogly
Carmela: Viviane Stillittano

Regia:
Cosimo Venneri
Scenografia:
Franco Benfatto

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Il teatro nel cinema: uno spettacolo teatrale in chiusura dell’edizione 2017 della “Settimana della Lingua Italiana nel Mondo”

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Nella serata di sabato 21 ottobre, nell’ambito dell’ultima serata dedicata alla XVII Settimana della Lingua italiana nel mondo, è stata rappresentata una pièce teatrale alla Salle des Fêtes di Carouge.

Si è trattato di un testo interpretato dalla compagnia Sipario degli Estranei che fa parte dell’Accademia dello spettacolo di Torino. Titolo Un “noire” in scena senza copione di Simone Alessio e Paolo Vallerga.

L’Improvvisazione teatrale è una forma di teatro dove gli attori non seguono un copione definito, ma inventano il testo imp23157391_1696114567105877_8496718676769794508_orovvisando estemporaneamente. Questa tecnica comporta un grado di interazione con il pubblico commisurato alla perizia tecnica degli attori.
Si tratta di una forma d’arte che affonda le radici lontano nel tempo. Fin da Aristofane abbiamo tracce di questa tecnica, al tempo legata principalmente alla commedia ed al teatro popolare.

Dal sito della compagnia arrivata a Ginevra dal Piemonte, apprendiamo che “L’improvvisazione teatrale ha molte sfaccettature, molti angoli visuali, molti chiaroscuri che ne fanno un’arte in continua evoluzione e da questa continua evoluzione nascono differenti stili e differenti format. Da questo libero spirito mutevole e aperto alle contaminazioni nasce il lavoro del Sipario degli Estranei, che sviluppa e approfondisce le tecniche dell’improvvisazione teatrale rivolte alla creazione di personaggi, alla costruzione di storie e allo sviluppo delle relazioni sceniche, partendo da spunti inattesi e non prestabiliti”.
Ma non solo. 22904883_1696114563772544_8229931536743375902_o

La spontaneità è il momento della libertà personale in cui siamo posti di fronte alla realtà e la vediamo, la esploriamo e agiamo di conseguenza” (Viola Spolin).
Gli attori hanno, dunque, recitato improvvisando tutte le scene sulla base dei suggerimenti scritti richiesti agli spettatori prima dell’inizio dello spettacolo.
Un Commissario di Polizia, ha dato inizio alla rappresentazione introducendo il tema e gli altri quattro attori si sono succeduti sulla scena recitando interamente “a braccio” improvvisando tutte le scene. Un tipo di recitazione molto difficile perché sottopone gli attori ad uno sforzo interpretativo impegnativo, senza aver fatto prove e interagendo tra di loro all’impronta.

Il giallo si è sviluppato davanti agli occhi degli spettatori presenti fino ad arrivare al delitto ed alla scoperta dell’assassino, anche attraverso la testimoni22860124_1696114560439211_835931023980040926_oanza di uno degli astanti che ha indicato il colpevole dalla platea.

Tecnica recitativa basata sull’improvvisazione, coinvolgimento diretto del pubblico, attori in scena che hanno dato il meglio della loro arte in assenza di un testo prestabilito, sono stati gli ingredienti di una serata diversa all’insegna del divertimento.

Si ringrazia ancora una volta il Sipario degli Estranei per aver regalato anche a Ginevra uno spettacolo gradevole e coinvolgente.