Terrine e cinghiale alla lucchese:

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In conclusione al mese dedicato alla Toscana, il secondo Corso di Cucina dello scorso 28 febbraio è stato caratterizzato da due antiche pietanze particolarmente conosciute nell’ambito culinario nel nord Italia. Preparato con cura dal Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra e responsabile del Corso, Menotti Bacci, che ci ha deliziato con una terrina e pappardelle, fatte in casa, alla carne di cinghiale.

Con la maestria delle partecipanti e del responsabile Menotti Bacci, la SAIG festeggia il buon cibo con le innumerevoli pietanze che il nostro made in Italy ci propone con la ricchezza culinaria delle nostre 20 regioni.

Appena arrivate, le habitué si sono messe subito a lavorare la pasta per la realizzazione delle pappardelle, mentre altre preparavano la terrina per decorarla nei piatti. Dalla bella sinergia creatasi, tra le frequentatrice dei corsi, le serata passano sempre nella buona armonia attorno ad una pietanza che ci ricorda momenti passati tra il calore famigliare degli anni passati.

Le pappardelle al ragù di cinghiale fanno parte della tradizione culinaria della maremma toscana. Saporite ed appetitose racchiudono il gusto autentico di un tempo. Rispetto al classico ragù alla bolognese, quello di cinghiale ha una nota più decisa e molto particolare, grazie al suo sapore leggermente selvatico. Dopo le lunghe ore di cottura, questa carne pregiata risulterà morbida e sarà difficile resistere al profumo del ragù appena fatto!

Ma cosa accade quando le pappardelle incontrano questo strepitoso condimento? La loro unione da vita ad uno dei primi piatti più succulenti della tradizione toscana. La sfoglia all’uovo ruvida e porosa assorbe il ragù di selvaggina per rilasciarlo ad ogni assaggio! Allora cosa aspettate? Lasciatevi avvolgere dai profumi e dal sapore rustico delle pappardelle al ragù di cinghiale.

Un’altra pietanza della quale arricchisce il viaggio culinario delle SAIG, attraversando le regioni italiane alla ricerca delle loro moltitudini culturali. Un’altra serata all’insegna dell’amicizia e della buona armonia.

L’apprezzamento generale dopo la degustazione (eufemismo per indicare una mangiata pantagruelica) ha confermato ancora una volta il successo del Corso di cucina regionale promosso dalla SAIG, che offre la possibilità ai frequentatori di scoprire, o riscoprire, la ricchezza e la varietà delle specialità gastronomiche italiane.

Questo incontro bimensile, per adesso rimane il secondo e l’ultimo giovedì del mese, volge a stringere i legami tra le culture culinarie regionali italiana e, nello stesso tempo, a promuovere i nostri prodotti per il piacere di deliziare i palati dei cultori. L’equipe di quest’anno è stata molto interessata a questi corsi di cui si è palesata l’assidua partecipazione, nonché il numero sempre costante dei partecipanti.

In sostanza, con questa attività, abbiamo scoperto che ci piace scoprire e andare alla ricerca di tutto quello che ruota intorno al mondo del cibo, un luogo in cui raccogliere le ricette tradizionali della nostra cultura e renderle disponibili per tutti coloro che frequentano il Corso. Per maggiori informazioni, si prega di inviare un mail a info@saig-ginevra.ch oppure, chiamare al 022 700 97 45.

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