La SAIG incontra con il Consigliere di Stato Mauro Poggia
Come noto, ormai da qualche giorno tutti coloro che sono beneficiari a Ginevra di aiuti sociali, hanno ricevuto un’informativa dal DEAS (Dipartimento dell’impiego, affari sociali e salute) a firma del Consigliere di Stato Mauro Poggia, mediante la quale sono stati informati che dal 1 ottobre 2016 è entrata in vigore una nuova norma del codice penale svizzero che punisce chi è responsabile di reato di truffa agli enti assistenziali nel momento in cui chi ha richiesto, o riceve comunque aiuti, senza aver dichiarato la totalità del proprio patrimonio ovunque si trovi nel mondo.
Con la predetta informativa gli interessati sono stati resi edotti, in maniera puntuale, circa l’esistenza questa norma, le sanzioni che essa prevede (compresa l’espulsione dal territorio svizzero da 5 a 15 anni per coloro che non hanno nazionalità svizzera) e la possibilità di inviare una domanda di regolarizzazione, entro e non oltre il 31 dicembre 2016, onde evitare la procedura penale e l’espulsione. Attenzione, però. Quanto all’eventuale restituzione di quanto indebitamente percepito considerando un periodo di tempo di 7 anni, la domanda di regolarizzazione non eviterà questa ipotesi. Non si tratta, cioè, come da qualcuno sostenuto, di un’amnistia totale, bensì semplicemente di evitare problemi di tipo penale e non anche di tipo finanziario.
Va detto che questa possibilità è stata prevista nel solo cantone di Ginevra dal momento che il Consigliere di Stato Mauro Poggia ha stilato un accordo con il Procuratore generale in modo da attendere la fine del 2016 per iniziare le denunce penali previste dalla normativa appena entrata in vigore. Negli altri cantoni nulla di tutto ciò è stato, all’oggi, ancora previsto.
La SAIG, nella persona del coordinatore Carmelo Vaccaro, con la collaborazione dell’Avv. Alessandra Testaguzza, consigliere giuridico della Società, si è fatta promotrice di un’iniziativa volta a sensibilizzare le autorità di competenza cantonali, nella persona del Consigliere di Stato, Mauro Poggia, affinché potesse prolungare il periodo offerto per procedere alla regolarizzazione, atteso che la tempistica è piuttosto stretta. E proprio di questo la mattina dell’11 novembre si è parlato presso l’ufficio del Consigliere di Stato.
Stante il fatto che, come riferito da Poggia, non è possibile estendere ulteriormente il periodo già programmato, Carmelo Vaccaro ha però ottenuto l’autorizzazione a che la SAIG proceda ad inviare dei formulari, che saranno all’uopo predisposti proprio dal Dipartimento, debitamente compilati, in modo da offrire un canale molto rapido e semplificato a tutti coloro che vorranno inviare la domanda di regolarizzazione nei tempi stretti ancora utili.
In pratica, la SAIG potrà, dunque, mettere a disposizione un mezzo rapido, adeguato e, soprattutto, autorizzato per presentare la domanda di regolarizzazione senza dover allegare alcuna documentazione, attività che potrà essere poi compiuta con calma in un momento successivo. Inoltre, previo specifico accordo di Mauro Poggia con il Consigliere di Stato, Serge Dal Busco, le domande inviate tramite questa procedura, saranno considerate automaticamente valide anche per il fisco svizzero, nel senso di piena adesione anche all’amnistie fiscale partielle 2010. Tali domande, da inviare entro e non oltre il 31.12.2016, come già previsto, potranno essere trattate anche nei primi mesi del 2017.
In questo modo si riuscirà a conciliare tutte le esigenze: la necessità di mettersi in regola, sia con il DEAS che con l’Hôtel des finances, la rapidità della procedura nei termini previsti e la possibilità di reperire tutta la documentazione necessaria in un momento successivo.
Chi deve procedere ad una domanda di regolarizzazione?
Tutti coloro che beneficiano di aiuti sociali, sia richiesti esplicitamente, sia erogati d’ufficio (pensiamo a quanti ricevono uno sconto di pochi franchi sul pagamento dell’assicurazione malattia, facilitazione decisa dalle istituzioni preposte sulla base delle dichiarazioni delle imposte. Dichiarazioni, che, però, possono non essere complete, perché mancanti dei beni posseduti all’estero) e, dunque: aiuti per il pagamento dell’alloggio, per le spese mediche e/o dentistiche, per i mezzi pubblici, per l’assicurazione malattia ed anche aiuti erogati dall’Hospice général.
Dopo questa prima fase che, certamente, va ad evitare problemi penali, compresa l’espulsione, si aprirà una fase di deposito documentazione, che verrà richiesta agli aderenti alla regolarizzazione, e, successivamente, gli uffici procederanno a rifare i conteggi sulla base di quanto dichiarato e a richiedere, se ne dovessero ricorrere gli estremi, la restituzione, in tutto o in parte, di quanto indebitamente percepito, con una retroattività di 7 anni.
Va da sé che, in caso di difficoltà nella restituzione, gli uffici potrebbero accettare un accordo per facilitare il rientro dal debito.
Concludendo, dunque, la SAIG ha già ricevuto, come da accordi, il formulario predisposto dal DEAS per permettere una rapida adesione all’iniziativa messa in campo dal Consigliere di Stato Mauro Poggia e, attraverso il Consulente legale l’Avv. Alessandra Testaguzza e i collaboratori di cui si avvale, darà un aiuto concreto a tutti coloro che si recheranno presso la sede per riempire detti formulari, provvedendo, inoltre, anche all’invio/deposito delle domande di regolarizzazione al Dipartimento.
Dopo questo incontro col Consigliere di Stato, Mauro Poggia, abbiamo preso coscienza che non vi è più tempo di riflettere ma di agire uniti per informare i cittadini tutti a quali rischi corrono se non regolarizzano in tempo la propria posizione fiscale.