Valeria: L’italiana dell’altra Italia

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Oggi per la consueta intervista del nostro “italiano dell’altra Italia”, abbiamo ospite Valeria Simone, laureata in Scienze delle Attività Motorie e Sportive e Infermiera. Anche a lei chiederemo la sua esperienza da “expat”, il suo percorso di avvicinamento alla cultura svizzera e alla vita ginevrina.

Valeria ti andrebbe di raccontare ai nostri lettori qualcosa di te e della tua scelta professionale?

Mi chiamo Valeria Teresa Simone e sono nata a Bari il 20 aprile 1986.
La danza è sempre stata la mia passione. Da quando all’età di 6 anni la mia mamma mi ha iscritta ad una rinomata scuola di danza della città, Asd Nuova Danzarte, l’amore per la musica, il ritmo, il senso del rigore e del rispetto delle regole, mi hanno accompagnato per tutta l’adolescenza e mi accompagnano tutt’ora.

Subito dopo la maturità classica, sono partita un anno a Torino per inseguire il grande sogno di diventare una ballerina professionista. Sono stati mesi duri: per la prima volta lontana da casa, dalla famiglia, dagli amici, mi sono trovata subito confrontata di fronte alla realtà di non essere abbastanza alta, abbastanza magra, abbastanza brava. Tornata nella mia città natale, mi diplomo in Scienze delle Attività Motorie e Sportive con il massimo dei voti e inizio contemporaneamente a lavorare avviando per la prima volta a Bari i corsi di ginnastica ritmica alle bambine dai 4 ai 16 anni. L’insoddisfazione di non riuscire a entrare in graduatoria come professore di educazione fisica nelle scuole, mi spinge a tornare sui libri e raggiungere il traguardo di una nuova laurea, questa volta come infermiera. Nel frattempo mi sposo, rimango incinta e mio marito si trasferisce a Novara, chiamato a lavorare in un ospedale pubblico come tecnico perfusionista in cardiochirurgia.

Cosa ti ha spinto a lasciare Novara e arrivare a Ginevra?

Ancora una volta il malcontento di vivere in una città grigia e fredda per “noi del sud” abituati al sole e al mare, ci spinge oltreconfine. Aiutati anche da mio fratello che ci vive stabilmente, approdiamo a Ginevra e iniziamo la nostra nuova vita da expat con non pochi problemi e la nostra bimba Eleonora di 1 anno.

Dopo 3 anni di alti e bassi, a maggio 2018 scopro di essere di nuovo incinta: la nostra felicità è alle stelle e il 23 gennaio 2019 nasce la piccola Elsa. Felice di averla accanto a me, sento però un forte bisogno di circondarmi di altre mamme, di condividere le piccole conquiste di Elsa, di parlare e di ascoltare; cresce in me anche la voglia di ritrovare la forma fisica, ritornare alla danza, alla dolcezza dei gesti e alla musica. Casualmente leggo del Kangatraining, un allenamento postnatale che mira alla tonificazione del pavimento pelvico. Volo quindi in Francia per formarmi e apprendere questa metodica fondata da un’austriaca, Nicole Pascher, che 10 anni fa ha sviluppato il Kangatraining in collaborazione con ostetriche, medici, fisioterapisti e consulenti del portare.

Parlaci del Kangatraining e spiegaci di cosa si tratta?

Il Kangatraining è un allenamento per le neomamme che viene svolto con il proprio bimbo. È una ginnastica dolce, strutturata a fasi alterne: esercizi aerobici che mirano ad un allenamento del sistema cardiocircolatorio, e esercizi anaerobici di tonificazione muscolare con particolare attenzione a non sovraccaricare la fascia addominale e tutti i muscoli annessi e al recupero del pavimento pelvico indebolito dalla gravidanza e dal parto.

La particolarità del Kangatraining è che il bambino è sempre con la sua mamma e per la maggior parte del tempo è ben posizionato in un marsupio ergonomico o una fascia, dove spesso, si addormenta, lasciando alla sua mamma la possibilità di concentrarsi sul suo allenamento. La mamma ha quindi la possibilità di ritornare in forma senza preoccuparsi di dover lasciare il bimbo a qualcuno, ritrovando il proprio benessere psicofisico e al tempo stesso incontrare, conoscere e socializzare con altre mamme. Anche il bimbo riceve stimoli importanti per il suo sviluppo psicomotorio e grazie al contatto fisico con la sua mamma, vedrà soddisfatto un suo bisogno fondamentale che lo aiuterà a crescere con maggiore serenità e sicurezza.

Quando è possibile iniziare a praticare il Kangatraining?

Si può praticare il Kangatraining a partire dalla 6-8 settimana dopo un parto naturale e dalla 10-12 settimana dopo un cesareo. In entrambi i casi è necessario aver consultato il proprio ginecologo alla visita postparto; la valutazione del pavimento pelvico da parte di un professionista è fortemente consigliata.

Per partecipare al corso non è necessario acquistare un marsupio: per tutta la durata del corso infatti, le mamme avranno a disposizione gratuitamente i migliori supporti ergonomici. Inoltre, una ostetrica/consulente del portare collabererà regolarmente con me per garantire comodità e sicurezza a ogni bambino e mamma (in attesa di conseguire io stessa la formazione di consulente del portare).

I corsi inizieranno il 25 novembre a Florissant ma prevedo per l’inizio dell’anno prossimo di avviare altri corsi in altri quartieri di Ginevra e estendermi fino a Losanna. Per rimanere aggiornati delle news non esitate a consultare la pagina facebook: Kangatraining Genève o a contattarmi per mail: valeria@kangatraining-geneve.ch o per telefono al n° 076 750 01 04.

La notizia di Ginevra vuole ringraziare Valeria Simone per il contributo offerto a questa ennesima pagina dedicata ai nostri professionisti italiani a Ginevra.

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